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Del rugby. Verso una ecologia della palla ovale
Il volume muove dall’analisi delle grandi modifiche che il rugby italiano ha vissuto negli ultimi trent’anni. L’evoluzione del gioco e dei suoi protagonisti è vista come un esperimento naturale in cui le interazioni tra gli organismi che ne fanno parte modificano continuamente le comunità che li circondano. I problemi che interessano l’autore sono dunque ecologici: quali sono le condizioni necessarie per la sopravvivenza degli ecosistemi del rugby? Come opera la selezione naturale nel determinare la dominanza di alcune organizzazioni sportive e l’estinzione di altre? Esiste una legge economica che determina precisamente il successo sportivo? L’autore si interroga sul futuro del rugby dalla prospettiva suggerita dalle debolezze e dai punti di forza del movimento italiano. -
La memoria dell'oblio. Es Ospedale psichiatrico di Rovigo. Ediz. illustrata
La riforma psichiatrica con l’applicazione della legge n. 180 ha sancito la chiusura su scala nazionale degli ospedali psichiatrici. Una di queste lacune urbane è l’ex Ospedale psichiatrico di Rovigo. Nato come villaggio manicomiale, sospeso nel tempo al suo abbandono del 1997. Il piccolo-villaggio è ora una città-altra di memoria, con una estensione di 130.000 mq e 84.000 mq di area agricola. Un luogo di confine tra la città e i suoi relitti. In che modo può essere trasmessa la memoria dell’assenza degli ospedali psichiatrici coniugandola con il loro essere frammenti urbani? In che misura può esistere un equilibrio nel rapporto tra materiale e immateriale? Il volume riflette su questi interrogativi analizzando la memoria stratificata dell’ospedale, lo spazio degli oggetti abbandonati, il modello tipologico (cui la normativa si riferisce), i documenti, le immagini, il vissuto umano, il luogo dell’oblio. Ragiona sul concetto di eterotopia per esplorare il significato culturale del valore immateriale in architettura, la sua potenziale conservazione come testimonianza di un processo sociale, superando il concetto di monumento per introdurlo nella dimensione del racconto, del memoriale. Un viaggio scientifico che naviga in un paradosso: trovare memoria nell’oblio. -
Fili di storia. Dalla tela della Conquista
Il titolo narra del cosiddetto «arazzo di Bayeux», una tela ricamata di circa 70 m di lunghezza e 50 cm di larghezza che celebra le gesta di Guglielmo il Conquistatore: il vincitore di Hastings (1066) sconfigge Aroldo (supposto usurpatore e spergiuro) e si impadronisce del regno di Inghilterra. Oltre alla ripresa di questo fatto il testo sviluppa i meccanismi profondi e più estesi costituiti dal passaggio all'altra riva (che comporta scoperta, liberazione o invasione) - una sorta di isotopia dello sbarco -, che ritroviamo in altri periodi storici. Ecco allora alcune incursioni in movimenti analoghi come lo sbarco in Normandia, le guerre in Iraq e i drammatici arrivi di migranti in Europa in questi anni. -
Il codice del futuro. L'Italia e la sfida giapponese dell'innovazione
Forte di una sapienza millenaria, il Sol Levante è oggi al primo posto per innovazione e ricerca tecnologica. Alla guida della costola italiana di un gigante delle comunicazioni giapponese, Walter Ruffinoni è da anni a contatto con il rigore sostenibile della cultura nipponica, il fare business con un'attenzione all'essere umano, adottando sempre e comunque una prospettiva di lungo periodo. Da qui nasce l'intuizione che consegna a queste pagine: attraverso la feconda contaminazione fra l'abilità giapponese di pianificare e la «creatività un po' anarchica» italiana è possibile dare vita a un ibrido vincente. Interrogandosi sui temi della comunicazione, sulle strategie per «fare sistema», sul futuro della leadership e sulla reale portata di tecnologie quali l'Internet delle Cose, la robotica, i big data, il cloud e i social, che consentono di raggiungere risultati fino a pochi anni fa impensabili, Ruffinoni riflette su come combinare con profitto questi elementi nella realtà italiana, creando occupazione e ricchezza. Una capacità di visione che permette di conciliare rivoluzione digitale e saper fare esaltando le caratteristiche delle aziende italiane d'eccellenza in vari settori - automotive, elettronica, macchinari, chimico-farmaceutico, agroalimentare, fashion e design - in cui è radicato il connubio fra tradizione e ricerca che da sempre caratterizza il Made in Italy. -
Le ambre della principessa. Storie e archeologia dalla terra di Puglia. Ediz. a colori
"Il Tempo dell'Antico"""" è il progetto espositivo dedicato alla valorizzazione della raccolta Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magnogreche. La collezione è composta da oltre cinquecento vasi rinvenuti nelle antiche sepolture di Ruvo di Puglia, realizzati dal VI al III secolo a.C. nelle officine dell'Apulia e della Lucania o importati da Atene per essere collocati nelle tombe come beni di prestigio o oggetti funzionali al rituale funerario. Il volume, dedicato alla quarta edizione del progetto, vede in apertura due saggi della curatrice Federica Giacobello, nei quali sono messi in luce la particolarità e il valore di un percorso espositivo che, dopo molto tempo, mette finalmente a disposizione del pubblico la straordinaria collezione dei tesori archeologici portati alla luce nell'Ottocento a Ruvo di Puglia. Seguono altri tre contributi: """"Ruvo di Puglia: l'insediamento antico dalle origini al III secolo a.C."""" di Carmela Roscino fornisce un inquadramento geografico e ambientale dell'insediamento di Ruvo, da cui provengono i manufatti esposti e dal quale è possibile trarre delle importanti informazioni storiografiche riguardo le civiltà che hanno abitato la Puglia fin da tempi antichissimi e sulle loro espressioni artistico-figurative. Il contributo di Luigi Todisco, """"La Tomba delle Danzatrici"""", prende in esame questo straordinario ritrovamento, analizzando il ciclo pittorico e la struttura stessa del sepolcro, nella sua dimensione architettonica e costruttiva. Infine, Giuseppina Gadaleta presenta """"I dipinti di Molfetta e la scoperta dei tesori di Ruvo di Puglia"""". La seconda e ultima parte del volume è dedicata alle opere in mostra, a ciascuna delle quali è dedicata una scheda tecnica corredata di approfondimenti storici e iconografici." -
Il crocifisso di Araceli. Dalle Prealpi a Vicenza. Itinerari di scultura lignea medievale. Ediz. a colori
Il programma ""Restituzioni"""", promosso e curato da Intesa Sanpaolo, nella sua XVII edizione ha portato a un importante lavoro di ricerca e al restauro del Crocifisso di Araceli, scultura devozionale lignea risalente all'epoca medievale. Nonostante il crocifisso sia giunto fino a noi in buone condizioni conservative, l'attento lavoro di recupero e osservazione ha permesso comunque di fare delle interessanti scoperte, offrendo nuovi spunti di riflessione. Dopo essere stata esposta a Milano per la mostra """"La bellezza ritrovata. Caravaggio, Rubens, Perugino, Lotto e altri 140 capolavori restaurati"""", questa preziosa scultura lignea è ora in procinto di tornare a Vicenza, sua città d'origine. Qui, prima di venire riconsegnata alla Chiesa di Araceli in Cristo Re, sede antica del crocifisso, sarà ospitata nelle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari nell'ambito di una mostra più ampia, dislocata in diverse sedi, che approfondisce il periodo storico-artistico del XIII e XIV secolo."" -
La rabbia e l'algoritmo. Il grillismo preso sul serio
Come funziona davvero il Movimento 5 stelle? Le idee, la struttura, i punti di forza e le debolezze del fenomeno che scuote le istituzioni. rnrn«La macchina del movimento è la traduzione politica di Netlfix e Google. Intercetta le preferenze degli utenti e dà loro esattamente quello che vogliono»rnrnEcco perché diventa fondamentale ristabilire la differenza tra una «politica dell’algoritmo», che privilegia la quantità e procede aggregando gli umori delle masse, e una politica della qualità, intesa come capacità di formulare una proposta fondata su contenuti e valori condivisi. In questo libro Giuliano da Empoli spiega le ragioni del successo del M5S e indica le tentazioni che le altre parti politiche devono lasciarsi alle spalle se vogliono porsi come alternative: quella giacobina – inseguire i grillini sul loro terreno, quella elitaria – attribuirne il successo all’ignoranza e alla manipolazione, e quella dorotea – asserragliarsi nel bunker del sistema, in un grande revival nostalgico della Prima Repubblica. Una sfida – sostiene l’autore – «ancor più impegnativa di Trump o del lepenismo perché, pur basandosi su umori molto simili, il M5S ha dato loro una forma politica assai più contemporanea». -
Il silenzio dell'altopiano
Tra le più sofisticate espressioni del genere nordico degli ultimi anni, il romanzo di Steinar Bragi mescola in modo brillante elementi ispirati alle saghe nordiche a ingredienti tipici del thriller psicologico scandinavo che, strizzando l’occhio all’horror e al fantastico, riflette sulle ombre del nostro tempornrn«La versione islandese di Twin Peaks.» - Correnrnrn«Un autore che padroneggia tutte le sfumature e le ombre del genere.» - Gomorron Sverigernrn«Un brillante thriller psicologico, che fonde abilmente i miti dell'Islanda e la sua natura mozzafiato con un'acuta riflessione sul nostro presente.» - PolitikenrnrnUna natura che dà le vertigini, gente e luoghi che appaiono per poi scomparire, sassi, acqua, poche piante, muschi, licheni, uccelli e insetti, niente di complesso. La sola cosa complessa in quel deserto era il contenuto delle loro menti.rnrnrnA bordo di una jeep carica di alcol e provviste, due coppie di Reykjavík si sono lasciate alle spalle la città con le sue tensioni per avventurarsi nel silenzio delle lande desertiche dell’entroterra islandese. Lontani da tutto, dispersi tra distese di pietre battute dal vento e circondati dall’inospitale paesaggio vulcanico, i quattro amici perdono l’orientamento e, dentro una nebbia densa e scura, finiscono per schiantarsi contro una grande casa che, dal nulla, si materializza all’improvviso davanti a loro. I due vecchi abitanti li accolgono per la notte, ma lì fuori si percepisce la presenza quasi fisica di una minaccia. Sono solo le volpi artiche o è qualcosa di più inquietante? E il pericolo è solo all’esterno o anche tra le mura di quell’apparente rifugio, nelle pieghe di un’amicizia che nasconde tensioni irrisolte? Col passare delle ore, l’altopiano si fa cassa di risonanza di ogni loro pensiero, mentre la natura con cui desideravano riconciliarsi all’inizio del viaggio perde rapidamente qualsiasi seduzione e romanticismo, rivelandosi ostile e violenta, uno spazio selvaggio e crudele dove le regole della civiltà non hanno più alcun valore. Avvolti da una foschia che cancella i confini fra terra e cielo, i quattro finiscono in una sorta di limbo fra la vita e la morte, incapaci di contrastare il pericolo che si fa sempre più palpabile intorno a loro spingendoli a tornare continuamente a quella casa misteriosa con i suoi bizzarri inquilini. -
Il fattore umano dell'impresa. L'Azienda Elettrica Municipale di Milano e il welfare aziendale nell'Italia del secondo dopoguerra
Attraverso le vicende dell’Azienda Elettrica Municipale di Milano si ricostruiscono le coordinate sociali ed economiche del welfare aziendale nell’Italia del secondo dopoguerra dalla ricostruzione e dal miracolo economico fino agli anni settanta, quando tale sistema entra nella sua fase di declino.rnrn Il caso dell’azienda municipale milanese assume un rilievo particolare per il ruolo svolto dal suo presidente Roberto Tremelloni, esponente di punta del mondo politico italiano di quegli anni. La sua concezione di welfare, tra human relations e mito della famiglia aziendale, è posta a confronto con i modelli di Adriano Olivetti, Enrico Mattei e altri imprenditori. Se le opere sociali delle imprese attingono a un lungo percorso storico le cui origini risalgono al XIX secolo, nello stesso tempo esse si configurano anche come un aspetto non secondario di quel processo di modernizzazione che conduce l’Italia nella società dei consumi di massa. -
Lo scrittore al tempo di Pasolini e oggi. Tra società delle lettere e solitudine
Il volume riflette a più voci sulla condizione e sulla funzione dello scrittore nell’età contemporanea attraverso il confronto tra due momenti storici che hanno conosciuto forti cambiamenti nella fisionomia della proposta letteraria e nel sistema culturale italiano. Sotto indagine sono dunque, da un lato, il secondo Novecento, l’epoca che conobbe l’impegno di Pasolini, entro il vivace dibattito che animò allora la repubblica delle lettere, attraverso costanti occasioni di discussione, e, dall’altro, il tempo presente, in cui gli autori si confrontano perlopiù con la realtà virtuale della rete o con il mercato editoriale, e nella scrittura sembrano atteggiarsi alla rottura con la tradizione e alla ricerca solitaria di vie nuove di rappresentazione del reale.rnArticolano il discorso i contributi critici di Marco Antonio Bazzocchi, Francesco Bellusci, Giampaolo Borghello, Roberto Chiesi, Giuseppe Condello, Andrea Cortellessa, Angela Felice, Marco Gatto, Filippo La Porta, Mario Pezzella, Andrea Rondini e Antonio Tricomi, cui si uniscono le testimonianze degli scrittori Edoardo Albinati, Tullio Avoledo, Rino Genovese, Renzo Paris, Nadia Terranova. -
Oasis. Cristiani e musulmani nel mondo globale (2018). Vol. 26: Musulmani, fede e libertà.
Perché è questa la vera questione del futuro (più del terrorismo).rnProvocati prima dalle rivolte del 2011 e poi dall'ascesa del fondamentalismo violento, istituzioni islamiche e intellettuali musulmani hanno avviato un'inedita riflessione sul rapporto tra fede e libertà. Il numero presenta i protagonisti di questo dibattito e le loro posizioni, anche nel confronto con l'Occidente. Il tema della libertà è come un fiume sotterraneo che attraversa l'Islam da più di un secolo: oggi è oscurato dalla minaccia del terrorismo, ma ha cominciato a riemergere con forza e lo farà ancor più nei prossimi anni. -
Lavoro 2025. Il futuro dell'occupazione (e della disoccupazione)
Quali saranno gli effetti del progresso tecnologico sull'occupazione? Quale sorte attende i Neet, i giovani che non studiano e non sono alla ricerca di un lavoro? Come è possibile conciliare produttività e reddito di cittadinanza? «Per progettare qualsiasi futuro, e in particolare quello del lavoro, - sostiene Domenico De Masi - occorre prevederlo». A questa necessità intende rispondere la ricerca Lavoro 2025. Voluto da un gruppo di parlamentari del Movimento 5 Stelle per fornire una base scientifica alle loro proposte di legge e animato dalla professionalità di prestigiosi esperti, lo studio inquadra tutte le questioni fondamentali che sono al centro di quel delicato meccanismo di equilibrio tra domanda e offerta che è il mondo del lavoro. Una prima parte - La questione lavoro - descrive la fase di passaggio dalla società industriale a quella postindustriale e sintetizza le previsioni al 2025 di alcune variabili macrosociali, fornendo le basi per ipotizzare come cambierà il lavoro. La seconda parte - I futuri possibili - raccoglie le riflessioni degli esperti sui temi proposti. Nella terza parte - Lo scenario più probabile - è riassunto il succo della ricerca. Una lettura per capire l'occupazione di domani, un progetto che celebra «l'incontro tra politici e intellettuali, gli uni in possesso dei poteri necessari per progettare, gli altri esperti delle discipline necessarie per prevedere». -
Tra terra e cielo. Vita di Francesca Cabrini
La Chiesa cattolica celebra Francesca Cabrini come santa patrona dei migrantirnrn""Francesca Cabrini ci insegna la via da percorrere per affrontare il fenomeno delle migrazioni coniugando carità e giustizia"""" - dalla prefazione di Papa Francescornrn""""Un libro intenso e commovente su una grande 'avventuriera' moderna"""" - Liliana CavanirnrnLa sua avventurosa vicenda, che questo libro ripercorre a un secolo dalla morte, resta fonte di ispirazione e di ammirato stupore. Maestra lombarda, alla fine dell'Ottocento Francesca scelse per sé il destino della missionaria, dedicandosi all'assistenza degli emigranti italiani negli Stati Uniti e raggiungendo risultati sorprendenti. Affrontando saldamente le difficoltà di chi attraversava l'oceano, seppe unire - scrive Papa Francesco nella prefazione a questo volume - «una grande carità con uno spirito profetico che le ha fatto comprendere la modernità nei suoi aspetti meno positivi, quelli che coinvolgevano i miserabili della terra e che intellettuali e politici non volevano vedere». Dolcissima e animata da un inesauribile amore per il prossimo, Francesca, obbediente alla Chiesa e ai suoi superiori, fu al tempo stesso donna creativa e indipendente. Non parlò di emancipazione, ma lanciò uno dei programmi più rivoluzionari in questo senso, creando un modello di vita religiosa femminile nuovo e autonomo. Postfazione di Liliana Cavani."" -
Macron. La rivoluzione liberale francese
Macron, come spiega Mauro Zanon in questo libro che ne ripercorre storia, ambizioni e suggestioni, è un fenomeno che supera e rende obsoleti gli steccati della politica tradizionale, si propone come innovatore in una pragmatica e rischiosa sintesi di destra e sinistra.rnrnUn anno prima delle presidenziali del 2017, Emmanuel Macron era un giovane ministro di cui diffidare: liberale per la gauche francese, europeista per i nazionalisti di Marine Le Pen e compromesso con la presidenza Hollande per i gaullisti alla ricerca dell’erede di Sarkozy. Macron, come spiega Mauro Zanon in questo libro che ne ripercorre storia, ambizioni e suggestioni, è un fenomeno che supera e rende obsoleti gli steccati della politica tradizionale, si propone come innovatore in una pragmatica e rischiosa sintesi di destra e sinistra, «nel tentativo», scrive Giuliano Ferrara nella prefazione, «di rintracciare lo spirito di un sovrano capace di imprimere un comando democratico e sociale». Con un movimento creato quasi dal nulla a sua immagine e somiglianza, che definisce «liberale» e «di sinistra», in pochi mesi ha portato la sua marche dritta all’Eliseo. Ora, a soli quarant’anni, è un esempio per i partiti del continente. E lancia una sfida che è quasi un programma: «Saremo i rifondatori dell’Europa, o i suoi becchini». -
Dipinti muranesi di Veronese restaurati da Venetian Heritage con il sostegno di Bulgari
Due dipinti di Paolo Veronese, “San Girolamo” e “Sant’Agata visitata da san Pietro in carcere”, risalenti al 1566 e provenienti dalla chiesa di San Pietro Martire di Murano, sono stati restaurati recentemente da Venetian Heritage con il sostegno di Bulgari, assieme alle loro cornici dorate seicentesche. Il restauro ha riportato alla luce i colori brillanti delle tele e I magnifici intagli delle cornici lignee, fornendo l’occasione per approfondire la storia delle loro provenienza, commissione e conservazione. -
La terra scivola
E scavi, scavi ancora un po' dentro la terra, che magari arrivi dall'altra parte del mondo e lì c'è di nuovo casarnrnUn grande buco, una voragine, si apre una notte, silenziosamente, in una strada di Torpignattara, a Roma, proprio di fronte al condominio dove abitano Francesca e Yasmine. Francesca viene da Padova e occupa l'appartamento di sua zia Ada, che sta male ed è in ospedale: è scesa a Roma per poterla finalmente conoscere, prima che sia troppo tardi. Yasmine, moglie e madre, è arrivata anni prima dal Bangladesh. Le due si incontrano, si parlano, diventano amiche. Il grande buco intanto rimane lì, sotto la loro casa. Gli abitanti del quartiere ci guardano dentro, cauti: ma che cosa ci sia sotto, ma dove porti, non si capisce. All'inferno? Dall'altra parte del pianeta? Francesca e Yasmine provano a capirlo insieme. Nella vita di entrambe ci sono dei vuoti, delle mancanze, dei buchi. Qualcosa si svelerà, non tutto. Anche la voragine là fuori, in strada, non racconterà tutti i suoi segreti. Ma le vite troveranno un nuovo e un ulteriore senso. L'intero quartiere di Torpignattara, una folla di personaggi che provengono da tutto il mondo, e tutto il mondo ricreano a Torpignattara, è convocato: quasi come un coro, infimo e sradicato, ma dal canto potente. -
Marco Petrus. Matrici
Le storie previste negli scenari urbani di Marco Petrus, come mette in luce in questo volume il curatore Michele Bonuomo, possono essere solo quelle che ognuno, entrando in una sorta di teatro dell'assenza, porta con sé e decide di rappresentare. La sua pittura si struttura in un ordine formale estremizzato fino all'astrazione e si completa nella definizione di matrici che forzano i limiti imposti da una realtà che non va mai oltre il verosimile. Nei quadri protagonisti della mostra alle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli, dedicati alle Vele di Scampia, riportando l'intera rappresentazione a matrici geometriche scandite dal colore, Petrus rende sostenibile perfino la visione di forme che fino a oggi a tutto hanno fatto pensare, tranne che alla bellezza. Nei suoi dipinti ha trovato un'idea altra di bellezza, calma e misurata, necessaria a Napoli e alla pittura. Il catalogo accoglie anche uno scritto di Mario Martone, un breve omaggio al gesto d'artista con il quale Petrus dà il proprio contributo al rinnovamento dello sguardo sulla città partenopea. -
Raffaello e l'eco del mito
La presenza in Accademia Carrara del ""San Sebastiano"""" di Raffaello è all'origine della mostra """"Raffaello e l'eco del mito"""". Intorno al capolavoro, l'opera più celebre dell'intera pinacoteca, prende forma un'esposizione che indaga sulla formazione dell'artista, dichiarato magister già a 17 anni, e sulla sua capacità precoce di innovazione. Il catalogo della mostra omonima, introdotto dal contributo di Maria Cristina Rodeschini, raccoglie saggi con un ampio corredo fotografico a colori di Paolo Plebani, Giovanni Valagussa, Cristina Quattrini, Vincenzo Farinella, Maria Rita Silvestrelli, Fernando Mazzocca, Giacinto Di Pietrantonio. La seconda parte del volume accoglie le schede scientifiche delle opere esposte in mostra – suddivise in sezioni tematiche che rispecchiano il percorso espositivo – redatte da Vincenzo Farinella, Paola Frau, Sara Fumagalli, Valentina Gervasoni, Elena Lissoni, Stefano Raimondi, Maria Rita Silvestrelli, Cristina Quattrini. Ciascuna sezione è introdotta da un testo a cura di Emanuela Daffra. Chiude il catalogo un'ampia bibliografia."" -
Il riformismo a Venezia e in Italia. Gianni Pellicani 1932-2006. Atti del Convegno (Venezia, 26 aprile 2016)
Il volume propone una riflessione articolata sul politico Gianni Pellicani contestualizzandone la figura all'interno del quadro locale e nazionale per contribuire alla ricostruzione in modo ragionato di alcuni temi e momenti significativi della storia più recente del novecento veneziano e italiano. La figura di Pellicani e il suo agire sono inseriti all'interno di un filone preciso che è quello del riformismo della sinistra italiana, ossia quella parte di pensiero politico al quale egli ha aderito fin dalla sua iscrizione nel PCI. A dieci anni dalla sua scomparsa, la fondazione a lui intitolata ha realizzato un percorso di ricerca e approfondimento e lo ha ricordato in un convegno svoltosi ad aprile del 2016. Il libro raccoglie gli atti del convegno e quattro saggi inediti. Saggi e contributi di: Massimo Cacciari, Marino Cortese, Paolo Costa, Cesare De Michelis, Ciriaco De Mita, Michelangela Di Giacomo, Rino Formica, Marco Gervasoni, Maria Luciana Granzotto, Sandro Guerrieri, Livio Karrer, Giorgio Napolitano, Giovanni Orsina, Nicola Pellicani, Annamaria Pozzan, Gianfranco Rocelli, Giuseppe Saccà, Omar Salani Favaro. Prefazione di Cesare De Michelis e Massimo Cacciari. -
Giulia, la prima donna. Sulle protoelettrici italiane ed europee
L’opera analizza la figura di Giulia Bernarn(Senigallia,1871-1957), coraggiosa maestra,rnleader del gruppo di giovani marchigianernche, in forza della sentenza della Corte d’appellorndi Ancona del 25 luglio 1906 (nota come sentenzarnMortara), divennero le prime elettrici d’Italiarne d’Europa. Un evento tanto clamoroso e unicornquanto dimenticato per oltre novant’anni,rnche ha costretto a frettolosi aggiornamentirnsui libri di storia e non solo. Dalla nascitarnai primi incarichi di docenza, il libro esplorarnanche il carattere vivace e determinato dirnGiulia che lottò a lungo contro una burocraziarnmaschilista e tradizionalista per vedersirnriconosciuti i suoi diritti di donna e lavoratrice.