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Il regno di Creso
Il re al culmine della sua potenza vuole ricevere dal saggio dei saggi la consacrazione della sua felicità, il riconoscimento di essere lui, Creso, l'uomo più fortunato della terra. Ma Solone gli propone altri modelli esemplari: il cittadino ateniese Tello che vide crescere una bella famiglia e alla fine morì gloriosamente in difesa della patria. E poi Cleobi e Bitone che muoiono sereni nel momento di massima felicità, alla fine di una giornata perfetta. Due opposte mentalità si scontrano in questo famoso dialogo tra il saggio ateniese e il re dei re. La definizione della felicità è difficile e precaria. Testo greco a fronte. -
Il sipario lacerato. La stagione d'oro del Teatro Petruzzelli di Bari
Pensato come un album di ricordi, il libro racconta gli ultimi dieci anni della storia artistica del grande teatro di Bari, considerato uno dei più importanti in Europa. Si passano in rassegna stagioni e cartelloni di lirica, di prosa, di danza, di musica leggera secondo quella tradizione di antico Politeama che il teatro Petruzzelli ha compiutamente rispettato negli anni in cui è stato affidato a Ferdinando Pinto. -
Prospettive rosminiane
Dei cinque volumi dedicati dall'autrice a Rosmini (VIII-XII degli 'Scritti') ""Prospettive rosminiane"""" raccoglie saggi elaborati fra il '65 e l'87 fino alla vigilia del Congresso internazionale romano da lei organizzato nell'88 su 'Rosmini pensatore europeo'. I versanti ai quali dedica più ampia attenzione sono quelli, cruciali e attualissimi, della libertà dell'insegnamento e della problematica giuridica e politica. Un importante saggio sul rapporto illuminismo-tradizionalismo integra gli altri sondaggi storiografici, a conferma dell'ampiezza e attualità delle posizioni rosminiane."" -
Sciacca. L'anticonformismo costruttivo
La coerenza teoretica del pensiero di Sciacca è risultata sempre ""scomoda"""": nella misura delle distanze fra la cultura mondiale dominante e i principi e sviluppi che Sciacca ha articolato tra il 1935 e la morte, nel '75, in una cinquantina di volumi (in gran parte tradotti nelle principali lingue), di cui 40 ordinati da lui stesso nelle proprie """"Opere complete"""". Nel 25° della morte, questa raccolta di saggi dà ragione dei conformismi """"disturbati"""" dall'opera di Sciacca."" -
Pedagogia e antipedagogia
Irrequietezza spirituale e ""stupidità storicizzata"""", morale metafisica e convenzionalismi etico-giuridici, ecologia e inquinamenti intellettuali, struttura costitutiva della famiglia e sue problematicità e derive, dignità della donna e femminismo, formazione e istruzione, insegnamento privato e pubblico, laicità e laicismo: questi i poli principlali entro i quali si dispiega il volume. Lo spirito più costruttivo anima l'analisi dei singoli problemi e del loro connettersi organico, libero da conformismi e dogmatizzazioni."" -
Macchie rosse
Agosto 1984. I protagonisti di ""Macchie rosse"""" sono al Lido di Spina, una località di villeggiatura sulla costa emiliana dove hanno passato insieme ogni loro vacanza, dalla nascita a oggi. Titi, la caustica e indomabile narratrice; Ale """"così bello e precario""""; Luca, con quel sorriso stentato, """"come se sorridesse suo malgrado""""; Fizz, trentenne angloindiano, che morde il presente per digerire il passato; Morgana, Babe, Daria e tutti gli altri si accingono a passare insieme anche questa vacanza, convinti che sarà identica alle altre. Ma l'agosto 1984 si rivelerà diverso. Basterà una sola casualità perché gli scheletri escano dall'armadio e ognuno dovrà confrontarsi con la faccia sconosciuta dei suoi compagni e di se stesso."" -
La viaggiatrice del tram numero 4
Sette personaggi, cinque uomini e due donne, coinvolti nelle medesime avventure di gioco, trasgressione, droga, terrorismo, violenza, passione e divertimento, finiscono davanti a un commissario di polizia a raccontare, confidenti e bugiardi, generosi e meschini, ognuno la propria storia. Rugarli disegna un paradossale e grottesco ritratto dell'Italia di fine secolo: un paese balordo, rimbecillito di fronte alla pubblicità e ai mass media, ma al tempo stesso ricco di estro e fantasia, nel quale, anzi, sogno e realtà si mescolano e si confondono al di là di ogni immaginazione. -
La buona madre
Commedia veneziana ideata e composta per la chiusura del carnevale 1761, ""La buona madre"""" reinterpreta quel canone dell'allegria prescritto dalla sua tipologia spettacolare di riferimento. Pur non dimentica del codice comico che le è proprio, essa infatti porta in scena una vicenda interamente sostanziata di deprivazioni economiche e morali: una buona madre che, con la perdita del marito, ha irrimediabilmente perso una condizione di discreta agiatezza e, incupita dalle pene del vivere, si ritrova a esercitare il governo domestico con varia cecità pedagogica e comportamenti di calcolato cinismo; un'altra madre che non esita a sostenere pratiche di lenocinio nei confronti della figlia, e comprimari dalle agiate condizioni economiche."" -
La stanza della padrona
Il romanzo racconta la storia di una donna bellissima e audace, che attraversa gli anni difficili del '900, cercando di aver salde in mano le redini del potere. Naturalmente alla fine il mondo sfuggirà al suo controllo, come la sua incantata bellezza sfiorirà impietosamente, ma la lotta tra amore e potere, che si combatte nella sua stanza, è appassionata e crudele e Isabella ne è per lungo tempo al centro come una torbida e inquietante eroina. -
Amor ch'al cor gentil
Sono passati soltanto sessant'anni o poco più, ma l'Italia di allora, del regime trionfante, dei valori condivisi, dell'ordine borghese e piccolo-borghese, si è completamente dissolta, nella sequenza di tragici rivolgimenti e frenetiche trasformazioni, fino al punto di svanire nelle tenebre di una liberatoria rimozione. Carlo Mazzantini, invece, non ha dimenticato nulla di quel tempo, non il calore degli affetti familiari o il fremito di una passione patriottica alimentata dalle celebrazioni della vittoria sul Piave, non il rigore di un'educazione religiosa o la rassicurante retorica del decoro; anzi, in queste pagine, torna a riassaporare la confortante sicurezza di un mondo forte nella sua disarmante semplicità. -
La città aperta. Storia delle teorie urbanistiche moderne
L'idea che il benessere sociale si radichi nella libertà di ciascuno di utilizzare il proprio bene economico come meglio crede, che tutto il suolo sia ugualmente e naturalmente edificabile, che ogni limitazione di questo diritto naturale debba essere legittimata e indennizzata si pone in radicale opposizione con la natura della città che è fatta di differenze spaziali profonde, di laceranti segregazioni funzionali e tipologiche tra spazio costruito e non costruito, tra tipologie edilize intensive e estensive, tra utilizzi ammessi e vietati. La storia dell'urbanistica moderna è la storia di questo conflitto, delle teorie chiamate a dirimerlo, delle politiche destinate a gestirlo. -
Restano le nuvole. Una vita in versi
Narratore e saggista, Carlo Mazzantini presenta la sua prima raccolta di versi, quarantadue componimenti liberi nel metro e nella struttura, ispirati a riflessioni e momenti fondamentali della sua vita: dalla scelta giovanile che lo portò al ""vicolo cieco della storia"""", all'incontro con la donna divenuta sua compagna e musa ispiratrice, alla scoperta della natura, fino alle grandi domande sul destino dell'uomo. Una sorta di radiografia dell'anima che è nostalgia di luoghi e sentimenti ritrovati della memoria, ora dolente ora illuminata dalla gioia di una gioventù creduta perduta, e recuperata invece attraverso l'amore della sua donna, il prorompere di un sentimento che pensava cancellato, l'apparizione di un volto che riemerge dall'oblio."" -
Mio padre l'ariete
I racconti di Giuseppe Zigaina sembrano sequenze di un sogno ricorrente. I ""sabati fascisti"""" passati nelle aule deserte a disegnare sulla lavagna, in una terra di confine in cui tutti parlano sloveno. La casa in cui scopre il suo unico, irripetile universo. Il tentativo di ricostruire quel mondo, l'immancabile nostalgia. Fondamentale la figura del padre, fu lui il primo a """"incorniciare"""" i suoi disegni con un tratto di matita. Poi gli altri incontri: Elisa con il suo profumo mescolato a quello intenso dell'acqua ragia, Tommaso, il professore che dipinge, la violenza degli odori, la confusione di sogni, il decadere di ogni cosa, il verde del paesaggio che entra dentro di lui con ogni variazione di tonalità e trasparenze."" -
Italiani per bene. Venticinque storie esemplari
La legge del bene e del male è scritta fin dalla nascita in ciascun individuo? Oppure sono la cultura, l'educazione, le buone maniere a impedire all'uomo di prevaricare, di delinquere, di uccidere? Stefano Lorenzetto ha girato il Belpaese alla ricerca degli italiani che fanno il bene per il bene, indipendentemente dalla professione, dallo stato sociale dal credo religioso. Ne sono uscite venticinque storie esemplari: dall'imprenditore di Varese che assume solo dipendenti down alla mamma di Torino che realizza i desideri impossibili dei bambini gravemente malati; dallo scienziato di Siena che ha perso l'unico figlio e ora fa il padre ai ragazzi senza famiglia al medico di Parma che cura gli hanseniani nel lebbrosario genovese. -
La democrazia incompiuta. Figure del '900 italiano
Fin dalle origini la democrazia italiana può rappresentarsi come un sistema di cerchi concentrici, di cui quello più interno detiene le effettive leve di governo e di potere, quelli successivi delimitano ambiti sociali non interamente partecipi e via via del tutto esclusi. Una democrazia dunque che ha mantenuto a lungo fuori del reticolo delle istituzioni pubbliche di volta in volta parti diverse della società, dando luogo ad una esperienza democratica rimasta sempre incompiuta. In questo volume l'autore ne analizza la storia anche attraverso alcuni protagonisti della vita italiana del Novecento: Luigi Sturzo, Enrico de Nicola, Alcide De Gasperi, Angelo Costa, Giuseppe di Vittorio, Ugo La Malfa, Luciano Lama, Guido Carli e altri. -
Seniles. Riproduzione del codice Marciano Lat. XI, 17
Le epistole ""Seniles"""" costituiscono senza dubbio il documento più completo e più intensamente significativo della personalità matura di Petrarca. Pur accompagnando un Petrarca che invecchiava, non serbano traccia di senilità: i più frequenti che altrove abbandoni autobiografici, l'energia giovanilissima degli spunti polemici, la fede nel valore della cultura, la capacità di misurarsi con gli eventi più tragici e con i grandi temi del destino e della morte ne fanno una testimonianza impareggiabile di indomita vigoria intellettuale."" -
Totalitarismo e totalitarismi
Concetto chiave per comprendere la storia del Novecento, il totalitarismo è stato al centro di un forte dibattito ideologico e storiografico, proseguito anche nell'ultimo decennio grazie al contributo di studiosi dell'Europa centrale e orientale. Di un incontro tra storici italiani e russi, svoltosi presso la Fondazione Giorgio Cini nell'aprile del 2001, sono frutto i saggi raccolti in questo volume. -
Foglio. In cui certamente qualche cosa è stampata (1764)
Nella sequenza di ""storie"""" del giornalismo veneziano del Settecento, questo anonimo Foglio assume il ruolo di intelligente registrazione dei mutamenti intervenuti nei primi anni sessanta del secolo, quando, a un modello di giornalismo """"erudito"""" entrato irrimediabilmente in crisi, si risponde con la nascita dei periodici letterari """"d'opinione"""" e di quelli scientifici. Le voci che più vi risuonano sono allora quelle di Gasparo Gozzi, di Francesco Griselini e soprattutto di Giuseppe Baretti, al centro, con la sua """"Frusta letteraria"""", di una furibonda polemica, qui rievocata con autonomia di giudizio e spigliata ironia. Completa questa edizione la successiva, e altrettanto anonima, """"Istoria delle gazzette""""."" -
La lunga ombra di Yalta. La specificità della politica italiana
Il libro si apre con una ricostruzione dei destini dell'Italia decisi, suggerisce l'autore, già durante la conferenza di Yalta a seguito della quale fu sancita una tacita spartizione del nostro paese in due aree di influenza: est e ovest. La conseguenza più rilevante di tale disegno sopranazionale è stata la creazione di un sistema democratico anomalo, bloccato da due sistemi di controllo, quello americano e quello sovietico, contrapposti ma al tempo stesso alleati nella spartizione politica del potere. In quest'ottica gli orientamenti del paese, le linee di governo e la sua organizzazione negli anni dal dopoguerra alla morte di Moro hanno in qualche misura condizionato un vero confronto politico con conseguenze che sono evidenti ancora oggi. -
L' amico di Stalin
La ""Domenica di sangue"""" del gennaio 1905 segna un momento cruciale nella storia mondiale. Dal mar Caspio, dalla Cecenia, da Mosca, San Pietroburgo, Istanbul, Venezia, Parigi e Berlino, a partire da quel giorno un gruppo di uomini comincia a gettare le basi dell'agonia del regime zarista, cui seguiranno Rivoluzione e Guerra civile. Uno di loro è Kamò, giovane armeno amico di Stalin, che assetato di giustizia, si unisce alle nascenti forze bolsceviche, diventandone presto protagonista e organizzando attentati e azioni di guerriglia alla guida di un piccolo esercito nella Russia meridionale e nel Caucaso.""