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Franco Angeli. Gli anni '60. Catalogo della mostra (Londra, 4 ottobre-18 novembre 2017). Ediz. inglese
Franco Angeli (Roma, 1935-1988) è stato uno dei grandi protagonisti della stagione artistica dell'Italia del secondo dopoguerra. Spesso etichettato in modo superficiale come ""pop"""" si svela invece, attraverso nuovi documenti e studi, un artista dal percorso sorprendente e inedito. Dagli esordi negli anni cinquanta, in quel laboratorio romano ancora poco noto dove si sono incrociate le nuove generazioni e i maestri dell'arte italiana, vengono qui ricostruite le corrispondenze stilistiche, artistiche e di relazioni di Angeli con i suoi amici e sodali fino agli anni sessanta quando, con il raggiungimento di un'immagine esistenziale e allo stesso tempo carica di impegno polemico e provocatorio, la sua opera si sviluppa in un percorso versatile, in originale dialogo con il contesto internazionale. Presentazione di Maria Angeli."" -
Scultura mosaico. Catalogo della mostra (Ravenna, 8 ottobre-26 novembre 2017). Ediz. italiana e inglese
L'idea di questo progetto nasce dalla volontà di sperimentare il mosaico coinvolgendo artisti scultori, scelti sulla base della loro personale ricerca e del loro interesse per il colore nella scultura. Tutta l'attività di sperimentazione e poi di realizzazione delle opere si è poi sviluppata con Marco Santi e il suo Gruppo Mosaicisti, a Ravenna, dentro lo storico Laboratorio di mosaico, nella zona monumentale di San Vitale nel periodo 2010-2017. -
Albert Oehlen. Cows by the water. Catalogo della mostra (Venezia, 8 aprile 2018-a gennaio 2019). Ediz. francese, inglese e italiana
Albert Oehlen si afferma come uno dei protagonisti della pittura contemporanea grazie a una ricerca in continua evoluzione dedicata al superamento dei limiti formali e alle sperimentazioni, più che al soggetto dell'opera. La musica ha avuto un ruolo centrale nella produzione dell'artista, metafora del suo metodo di lavoro dove contaminazione e ritmo, improvvisazione e ripetizione, densità e armonia dei suoni diventano gesti pittorici. Il catalogo monografico della mostra omonima di Palazzo Grassi a Venezia (8 aprile 2018-6 gennaio 2019) traccia un percorso lungo la produzione di Albert Oehlen, dalle opere più note a quelle meno conosciute, realizzate dagli anni ottanta a oggi e provenienti dalla Pinault Collection e da importanti collezioni private e musei internazionali. -
Dancing with myself. Catalogo della mostra (Venezia, 8 aprile-16 dicembre 2018). Ediz. italiana, inglese e francese
«Dancing with myself», catalogo della mostra omonima di Punta della Dogana a Venezia (8 aprile-16 dicembre 2018), indaga l'importanza primordiale della rappresentazione di sé nella produzione artistica dagli anni settanta a oggi e del ruolo dell'artista come protagonista, e come oggetto stesso dell'opera. Attraverso un'ampia varietà di pratiche artistiche e di artisti (da Claude Cahun a LaToya Ruby Frazier, da Gilbert & George a Cindy Sherman, da Alighiero Boetti a Maurizio Cattelan), di culture e provenienze, di generazioni ed esperienze, il volume riflette sul contrasto tra attitudini differenti: la malinconia e la vanità, il gioco ironico dell'identità e l'autobiografia politica, la riflessione esistenziale e il corpo come scultura, effigie o frammento, e la sua rappresentazione simbolica. -
Chi si stanca perde. Diari dalla resistenza venezuelana
In Venezuela oggi chi manifesta pacificamente il suo pensiero può essere accusato di «istigazione a delinquere». È quanto accaduto a Leopoldo Lopez, diventato l'emblema dell'opposizione a quel regime che, con Hugo Chàvez e il suo successore Nicolas Maduro, ha rimpiazzato la democrazia con il «socialismo del XXI secolo», capace di rendere il Venezuela - scrive Mario Vargas Llosa - «il Paese con la più alta inflazione e il più alto tasso di criminalità del mondo». Consegnatosi spontaneamente alle autorità, Lopez è stato processato e condannato a quasi quattordici anni di carcere. Intorno alla sua vicenda si è creata una poderosa campagna internazionale: le più diverse organizzazioni e personalità ne hanno chiesto la liberazione. Nonostante la sorveglianza continua, i soprusi e le violenze, Lopez è riuscito a scrivere, fissando pensieri e propositi in vista della libertà, e a far uscire dal carcere la testimonianza che consegna a queste pagine. Guardando a Gandhi, a Nelson Mandela e a Martin Luther King, riflette sui suoi ideali politici e sul programma per costruire un Venezuela migliore, con un'incrollabile e trascinante fiducia nel futuro che qui lo spinge a proclamare: «mi sento libero, libero nello spirito e nella mente». -
I musei d'impresa in Veneto. Un connubio virtuoso tra territorio, impresa e turismo
I grandi musei d'impresa esistono da sempre. A volte, come nel caso del museo della Mercedes a Stoccarda, sono un must per i turisti che vi trovano un'affascinante storia della tecnologia a livello mondiale. Non è il caso dei musei d'impresa nel Veneto, che, in linea con il modello regionale di industrializzazione diffusa, vede da alcuni anni la nascita di musei di contenute dimensioni che raccontano storie locali, di azienda o di distretto. Sono tuttavia storie di grande interesse sociale e valore culturale, sia perché riguardano pur sempre eccellenze produttive sia perché sono molto compenetrate nella vita della comunità in cui le imprese si sono sviluppate. Essi diventano pertanto anche fattori di identità collettiva e strumenti di educazione delle giovani generazioni. Se ne sono accorti anche i turisti che in numero ancora ridotto, ma crescente, si proiettano sul territorio e chiedono un coinvolgimento emotivo con la gente, vista nella quotidianità della vita sociale e dell'attività economica e culturale. A queste analisi è dedicato il presente libro che raccoglie anche ventotto schede di musei d'impresa: un mosaico suggestivo delle radici economiche del Veneto, che chiedono di essere conservate e visitate. -
L' arte di rialzarsi
Un romanzo a sfondo autobiografico su un problema drammaticamente attuale. L'esordio autentico, intenso e struggente di un autore giovanissimo.rnrnDiciannove anni, un tentato suicidio e quattro ricoveri psichiatrici alle spalle, Salvatore decide di ritirarsi definitivamente dal liceo, che ha tentato di riprendere più volte senza successo. Prima era uno studente modello, con voti eccellenti in tutte le materie, ora non fa che dubitare di tutto, paralizzato tra il desiderio di morire – ma la morte lo terrorizza – e il desiderio di vivere per diventare famoso ora e subito – la fama postuma non gli interessa. Come dice sempre il suo psichiatra, Salvatore scappa dai problemi come uno struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia. E allora Salvatore scappa ancora una volta, passa le vacanze di Natale a Roma da sua nonna e i suoi zii, sperando in realtà di potersi costruire una nuova vita lì. Quando ci era stato l'anno precedente, si era sentito così bene che non voleva più tornare a casa, dove il rapporto conflittuale con la madre lo schiaccia. Una volta a Roma, però, nota che i suoi parenti sono cambiati e lui, che è rimasto lo stesso, si sente un peso. E Salvatore cade, ma questa caduta è più dura di tutte le altre. Tornato ad Alessandria prima del previsto, la depressione che ricomincia a piegare i rami degli alberi, capisce di avere solo due opzioni: rialzarsi o morire. -
Aspettando Monsieur Bellivier
«Una lettura assolutamente adorabile.rnUn libro incantevole che vi daràrnla sensazione di trovarvi a Parigirne di conoscerla molto bene» - rnGoodreads UKrn«Una storia ricca di calore e umorismo, ingegnosamente costruita.» - rnSkanska dagbladetrnrn«Tutti noi facciamo cose che nonrncapiamo, senza sapere a cosa porteranno,rne tutti noi svolgiamo lavori insensati.rnIn realtà, siamo tutti alle dipendenzerndi Monsieur Bellivier»rnrnrnrn«Aspetta Monsieur Bellivier?». A questa domanda, Helena Folasadu, giornalista freelance seduta in un caffè della capitale a fare ricerche per il suo prossimo articolo, dovrebbe naturalmente rispondere di no. Helena non conosce l'uomo che le ha rivolto la domanda e non conosce nessun Monsieur Bellivier, e tantomeno lo sta aspettando. Eppure - forse è semplicemente annoiata, o forse è abbagliata da quel signore gentile che le si è avvicinato - assecondando l'istinto dice invece di sì, ritrovandosi così a dover assolvere un incarico piuttosto criptico, grazie al quale spera però di poter realizzare uno scoop. Intanto Mancebo, che sulla strada che porta al Sacré-C?ur gestisce un piccolo negozio di alimentari da cui affiorano tutti i profumi delle spezie della sua terra nordafricana, viene avvicinato da una donna che abita in un appartamento al di là della strada. Madame Cat, questo il suo nome, gli chiede se in cambio di un compenso è disposto a spiare per lei il marito. Sorpreso della sua stessa decisione, Mancebo accetta. Da quel momento la sua vita, fatta di una tranquilla routine tra negozio e famiglia al piano di sopra, cambia radicalmente. Mancebo comincia a osservare quello che accade fuori dalla porta del suo negozio. Diventa attento e curioso e, forse per la prima volta, comincia a interrogarsi sulle persone a lui più vicine, rendendosi conto che non tutto quello che dava per scontato lo è poi davvero. Quando le loro missioni finiranno per incrociarsi, Helena e Mancebo scopriranno che la città delle luci nasconde nelle sue strade e nei suoi cortili molti più segreti di quanti i turisti e i suoi stessi abitanti possano sospettare. -
Le grandi infrastrutture e la funzione strategica dei trafori alpini
Il volume tratta gli aspetti economico-sociali, tecnico-scientifici e politico-finanziari connessi alla realizzazione di grandi infrastrutture, quali in particolare i trafori alpini. L'autore presenta in modo organico e commentato il punto di vista degli esperti nei diversi campi del settore mettendo in rilievo la grande attualità dell'argomento e invitando a una riflessione per il futuro. L'auspicio è che riprenda la stagione di programmazione e realizzazione di opere infrastrutturali necessarie al nostro paese per esaltarne la collocazione di congiunzione tra il continente europeo e l'area nord-africana, in una visione produttiva e di sviluppo tecnologico, sociale e culturale. Camillo Benso conte di Cavour nel suo discorso di presentazione al Parlamento sabaudo del tunnel del Moncenisio dichiarò che per realizzare l'unità d'Italia sarebbe stata necessaria una rete di trasporto nazionale. Oggi possiamo dire che per avere «l'Europa» concretamente occorre portare a termine la rete di trasporto attraverso tutti i paesi dell'Unione europea. Grazie ai progressi fatti, i trafori alpini sono diventati una soluzione che permette di risolvere, e allo stesso tempo migliorare, le problematiche della viabilità, dell'urbanistica e non ultimo dell'ambiente. -
Art, faith and medicine in Tintoretto's Venice. Catalogo della mostra (Venezia, 6 settembre 2018-6 gennaio 2019). Ediz. a colori
A cinquecento anni dalla sua nascita, Venezia celebra la vita e l'opera di Jacopo Tintoretto. Il successo di Jacopo e del figlio Domenico è legato indissolubilmente alla Scuola Grande di San Marco. Fu infatti grazie ai dipinti per la Sala Capitolare se Jacopo potè creare alcuni dei più celebri dipinti del Cinquecento veneziano. Fu inoltre merito di Domenico se l'opera iniziata dal padre passò alla storia come il più grandioso ciclo pittorico mai dedicato a san Marco dai tempi della decorazione della basilica marciana. La Scuola, fondata nel 1260-1261 come confraternita di battuti, si trasformò nel tempo in un ente caritatevole votato, tra l'altro, alla cura dei confratelli malati. Dopo la sua soppressione (1806), le sale della Scuola ospitarono l'Ospedale Civile di Venezia fino alla metà del Novecento, lasciando poi il posto ai 18.000 volumi medico-scientifici della sua biblioteca. Questo volume offre al lettore uno spaccato inedito e inusuale della città in cui visse e operò Tintoretto. Diviso in sezioni che approfondiscono le tematiche della mostra, il catalogo illustra le relazioni tra attività devozionali, pratiche mediche, studi anatomici e rappresentazioni del corpo umano, soffermandosi su una varietà irripetibile di opere d'arte, tra cui dipinti, disegni e bozzetti, pergamene e codici miniati, spartiti musicali, libri illustrati, incisioni, matrici da stampa e strumenti chirurgici. -
Homo faber. Crafting a more human future. Master artisans. Exceptional objects. A new perspective. Catalogo della mostra (Venezia, 14-30 settembre 2018). Ediz. bilingue
Homo Faber è stato un evento di rilevanza internazionale dedicato alla maestria del fare artigiano. L'intenzione era quella di far conoscere, promuovere e valorizzare i mestieri d'arte, contemporanei e tradizionali, e il mondo del design, attraverso un ricco percorso di dimostrazioni dal vivo o realtà virtuale. La prima edizione dell'esposizione, che mira a rimettere al centro dell'attenzione l'uomo e promuove un consumo più selettivo e consapevole, ha avuto luogo su una superficie di ben 4.000 metri quadrati, tra gli edifici della Fondazione Cini, tra chiostri, gallerie e l'ex piscina. Il volume analizza le sedici sezioni di Homo Faber, e include i testi dei curatori dei padiglioni che accompagnano il lettore nel viaggio nel mondo del saper fare della tradizione artigiana. Le numerose immagini illustrano il percorso, partendo dalle fotografie di Susanna Pozzoli, passando per i grandi maestri delle maison del lusso internazionale, fino ad arrivare alle architetture immaginarie della designer India Mahdavi. -
Francesco Candeloro. Proiezioni (Oltre il tempo). Catalogo della mostra (Napoli, 14 ottobre 2017-8 gennaio 2018). Ediz. italiana e inglese
Riuscire a far convivere arte antica e arte contemporanea è sempre una scommessa. L'operazione curatoriale complessiva messa in atto in questa mostra si basa su un dialogo serrato fra le installazioni di Candeloro e le opere del museo. La Collezione Farnese di sculture antiche, al pian terreno, accoglie e interagisce con le opere contemporanee, arricchendosi di punti di vista inediti. Come colpite da luci che attraversano prismi rifrangenti, le opere di Francesco Candeloro si illuminano e modificano la percezione delle sculture del museo archeologico di Napoli, che hanno conosciuto già quasi mille anni di storia. ""Proiezioni (Oltre il tempo)"""" è un volume che racconta non solo l'incredibile relazione instauratasi tra i plexiglas di Candeloro e le sculture del Museo Archeologico, ma ripropone anche alcune delle opere storiche dell'artista veneziano. Splendide fotografie a colori illustrano i variegati e imprevedibili giochi di luce che vanno a modificare e reinterpretare luoghi, edifici e statue del passato, restituendoli alla contemporaneità che una volta era loro propria. Presentazione di Paolo Giulierini e Andrea Viliani."" -
On spaces. Ediz. a colori
Un senso per la scultura unico, una profonda consapevolezza della luce, un occhio attento ai dettagli e la purezza del proprio vocabolario. Sono questi i quattro pilastri su cui si fonda la poetica architettonica di Duccio Grassi. Grassi è un architetto conosciuto e apprezzato per la sua abilità di risolvere problemi strutturali e di composizione degli spazi di retail, identificando allo stesso tempo un linguaggio stilistico specifico per ognuno di essi. Il suo utilizzo sapiente di dettagli tecnici assolutamente unici ha fatto di lui l'esponente internazionale di un glossario espressivo basato sull'armonia della composizione e sul potenziamento della luce, che diventano gli elementi a sostegno del suo linguaggio architettonico e delle sue visioni emozionali. Il lessico del design di Grassi, applicato alla luce, ai volumi, ai materiali, alle soluzioni personalizzate e al puro disegno, ha contribuito alla creazione di quella che oggi è una disciplina universalmente riconosciuta: il retail design. Un testo critico della curatrice Patrizia Catalano e un significativo apparato iconografico esplorano e restituiscono i suoi principali progetti in tutto il mondo, testimonianze di un'affascinante sfida architettonica che non smette mai di stupire. -
Joan Miró. Materialità e metamorfosi. Catalogo della mostra (Padova, 10 marzo-22 luglio 2018). Ediz. italiana e inglese
"Joan Miró. Materialità e metamorfosi"""" raccoglie ottantacinque tra quadri, disegni, sculture, collages e arazzi provenienti dalla straordinaria collezione di opere del maestro catalano di proprietà dello Stato portoghese. Fulcro della mostra e del catalogo, che spazia lungo sei decenni di attività, è la naturalezza fisica dei supporti impiegati dall'artista, nonché l'elaborazione dei materiali come fondamento della pratica artistica. Nella sua esplorazione della materialità, in cui fu eguagliato forse solo da Paul Klee, Miró allargò in maniera decisiva i confini delle tecniche di produzione artistica del ventesimo secolo. Oltre a questa esplorazione dei materiali, egli sviluppò un linguaggio dei segni innovativo, che modificò il corso dell'arte moderna. Nel duplice ruolo di artefice e trasgressore della forma del modernismo del ventesimo secolo - pittore e antipittore al tempo stesso - Miró sfidò il concetto stesso di specificità del mezzo." -
Diario italico (2013-2015). I piccoli fatti della nostra cronaca allo specchio dei grandi valori della modernità
Il volume raccoglie e classifica alcuni fatti di cronaca di un recentissimo passato che hanno colpito le coscienze, restituendoli a una memoria pubblica destinata ad avvizzire in un eterno presente e portandoli a giudizio dei tre valori della modernità: libertà, uguaglianza, rispetto della propria e dell'altrui persona. Tre entità valoriali - con le quali si costruiscono, peraltro, le regole giuridiche di una società autenticamente democratica - che, non raramente in interno conflitto, richiedono di tener sempre salda tra le mani l'asta equilibratrice dell'etica della responsabilità. Sia nei giudizi che nei comportamenti di ciascuno di noi. Prefazione di Sergio Frigo. -
Parole per la vita. Scritti sul «Popolo» 1948-1988
Acuto osservatore delle vicende umane, dal microcosmo familiare agli ambiti comunitari più vasti, ai grandi eventi che hanno segnato la storia dell'Europa e del mondo intero, Pietro Nonis, uomo di Chiesa e di cultura, di fede e di ragione, le ha interpretate alla luce del messaggio evangelico. In un mondo e in un tempo sempre più secolarizzati e insensibili ai valori dello spirito, sua immutabile stella polare è stata «la parola che non passa», la parola di Gesù, cui la stessa ragione può contrapporsi ma non può sottrarsi: una parola capace, se ascoltata e compresa, di rendere la vita di ciascuno, credente e non credente, buona e giusta, responsabile e solidale. Gli orrori e gli errori compiuti dall'uomo, le sue manchevolezze e le sue omissioni, che Nonis non esita a riconoscere e a denunciare apertamente, e in cui egli lo vede facilmente ricadere, non chiudono tuttavia in lui la porta alla speranza in un futuro degno dell'uomo in quanto figlio di Dio. Prefazione di Ilvano Caliaro e con una testimonianza del card. Pietro Parolin. -
In Domo Foscari. Memorie e immagini di un ateneo
Il volume è dedicato al complesso di edifici che ospitano la sede centrale dell'università Ca' Foscari di Venezia (Ca' Foscari, Ca' Giustinian dei Vescovi, l'Ala Nuova, Palazzo Squelini) ed è diviso in due parti. La prima (Il complesso delle memorie) raccoglie quattordici contributi di altrettanti autori, tutti collegati al mondo universitario di Ca' Foscari. I testi forniscono informazioni storiche e artistiche relative a materiali, personaggi, repertori e attività di vario genere. La seconda (La costruzione delle immagini) è un'antologia di 170 fotografie divise in sezioni e in sottosezioni che fungono da contenitori dedicati a singoli temi. Il volume, nato per celebrare i 150 anni dell'Università Ca' Foscari Venezia, è stato progettato come una ricerca di natura essenzialmente fotografica, ma i quattordici contributi iniziali, per quanto brevi, ne costituiscono l'imprescindibile cornice. Lo scopo è quello di offrire un quadro generale e introduttivo destinato sia alla comunità cafoscarina sia a un pubblico più vasto, presentando, assieme ai materiali essenziali e indispensabili, anche una serie di vicende meno conosciute e qualche piacevole curiosità, con la speranza che l'iniziativa riesca a stimolare i necessari approfondimenti e invogli a guardare questi spazi con occhi curiosi e attenti. -
In Domo Foscari. Memories and images. Ediz. illustrata
Il volume è dedicato al complesso di edifici che ospitano la sede centrale dell'università Ca' Foscari di Venezia (Ca' Foscari, Ca' Giustinian dei Vescovi, l'Ala Nuova, Palazzo Squelini) ed è diviso in due parti. La prima (Il complesso delle memorie) raccoglie quattordici contributi di altrettanti autori, tutti collegati al mondo universitario di Ca' Foscari. I testi forniscono informazioni storiche e artistiche relative a materiali, personaggi, repertori e attività di vario genere. La seconda (La costruzione delle immagini) è un'antologia di 170 fotografie divise in sezioni e in sottosezioni che fungono da contenitori dedicati a singoli temi. Il volume, nato per celebrare i 150 anni dell'Università Ca' Foscari Venezia, è stato progettato come una ricerca di natura essenzialmente fotografica, ma i quattordici contributi iniziali, per quanto brevi, ne costituiscono l'imprescindibile cornice. Lo scopo è quello di offrire un quadro generale e introduttivo destinato sia alla comunità cafoscarina sia a un pubblico più vasto, presentando, assieme ai materiali essenziali e indispensabili, anche una serie di vicende meno conosciute e qualche piacevole curiosità, con la speranza che l'iniziativa riesca a stimolare i necessari approfondimenti e invogli a guardare questi spazi con occhi curiosi e attenti. -
Oasis. Cristiani e musulmani nel mondo globale (2018). Vol. 28: Musulmani d'Europa. Tra locale e globale.
Islam in Europa, Islam d'Europa, Islam europeo? I musulmani che vivono nel Vecchio Continente si confrontano con problemi inediti, ma cercano spesso le risposte da siti e istituzioni estere. Alcuni sono cittadini europei, ma fanno parte di movimenti panislamici. Altri rimangono legati all'Islam dei paesi d'origine. Altri ancora sono immersi nella cultura delle società d'adozione, ma proprio per questo non fanno notizia. Il contributo delle nuove generazioni, la riflessione degli intellettuali, la questione della formazione, i progetti degli Stati europei e le pressioni degli Stati esteri. -
Fatto ad arte. Né arte né design. Scritti e disegni (1976-2018)
La Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, con la pubblicazione di questa significativa selezione del corpus di scritti di Ugo La Pietra, rende omaggio a una grande figura di artista, intellettuale e promotore culturale che più di ogni altro nel panorama italiano, da oltre cinquant'anni, si è occupato con indefesso impegno e passione, tra i suoi molteplici interessi, di mestieri d'arte e genius loci, operando costantemente per la conoscenza, tutela e valorizzazione del grande saper fare italiano. Come ben sottolinea Maurizio Vitta nel saggio introduttivo a questo libro, «ciò verso cui egli ha ostinatamente proiettato il suo lavoro e il suo ""forsennato sforzo"""" è stato dunque il """"ricomporre la frattura tra cultura del progetto e cultura del fare"""", spogliando il design del suo frigido funzionalismo e arricchendo l'artigianato di una coerenza all'altezza dei tempi nuovi». La sua azione, teorica e pratica, spesso condotta in solitudine e con spirito fortemente critico, ha avuto un'incidenza fondamentale nella sopravvivenza e talvolta nel rilancio di attività artigiane straordinarie legate ai nostri territori: un patrimonio unico di competenze e una grande risorsa artistica e produttiva. L'atteggiamento, intellettuale e non solo progettuale, con cui La Pietra ha operato per l'artigianato muovendosi """"dentro e fuori"""" la disciplina del design è ben tratteggiato da Franco Cologni, presidente della Fondazione Cologni, nell'introduzione al volume: «Nell'eclettismo inafferrabile di Ugo La Pietra c'è sempre lo spazio per muoversi, per proseguire, per prendere un pochino di prospettiva, per far circolare l'ossigeno che permette la reazione vitale». Questa raccolta di articoli e saggi rappresenta una traccia, ancor oggi densa di spunti di riflessione, di un lungo percorso artistico - fatto di centinaia di oggetti progettati """"per e con"""" gli artigiani - e un altrettanto lungo itinerario critico fatto di riviste, libri, manifesti programmatici, mostre, collezioni. Un percorso che pone ancor oggi interrogativi fondamentali in merito al rapporto tra arte, arti applicate e design, in una prospettiva culturale, ma anche etica, sociale e ambientale.""