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Berlino difficoltà dieci
Per contrastare l'escalation di attacchi terroristici da parte dell'ISIS, un progetto pilota del ministero del lavoro, concertato con i più alti vertici dello stato, prevede il reclutamento e l'addestramento di cinquemila giovani disoccupati da destinare alla sorveglianza di possibili obiettivi sensibili, inclusi i centri commerciali. E proprio a uno di essi, il Maxwell Center, situato nella zona che si estende a sud di Roma, viene assegnato Giammi il Coyote. Trentenne un po' schivo, appassionato di musica e di cinema, si innamora di una ragazza ucraina, Rijna, conosciuta sul lavoro. Dopo essere riuscito, quasi fortuitamente, a sventare un vero attacco terroristico Giammi diviene un eroe e tutti coloro che prima lo ignoravano, ora lo cercano e lo bersagliano di messaggi e telefonate anche nel cuore della notte. Tra i suoi ammiratori, si distingue una ragazza e il suo racconto, apparentemente inverosimile, di una clessidra che da Berlino è giunta fino alla stazione di Bologna. Il giovane, via via, perde contatto con la realtà effettuale i cui confini paiono sempre più labili fino a confondersi con quella virtuale. Romanzo breve, a tratti visionario, a tratti profetico, che esplora senza sentimentalismi il disagio di una generazione e lo stallo esistenziale in cui è precipitata. -
Breve trattato di anatomia politica
Tommaso Gilardi è disoccupato e l'unico lavoro che riesce a trovare è in un obitorio. Il suo capo, il lituano Jonas Petrauskas, lo prende a benvolere e lo ospita dopo i turni di notte a casa sua dove la moglie Irena si presta a mondarlo dell'odore dolciastro della morte sotto la doccia. Un incidente avvicina l'apprendista becchino e la formosa matrona tanto che lei gli consiglia di leggere alcuni appunti di Jonas e lo mette in guardia contro la setta dei Vampiri, che ben presto verranno a reclamare il suo aiuto. Così è, infatti, e Tommaso si trova costretto a firmare, con il suo sangue, un contratto di prestazione d'opera assai singolare. Ma chi sono i Vampiri? E cosa li lega alle Creature di Luce primordiali, gli Arcangeli Vigilanti, che combattono per impedire al Male di trionfare e di precipitare l'umanità nel Nulla Assoluto? Appare sempre più evidente che sconfiggere i Vampiri e liberare la Terra dall'oppressione è la battaglia cruciale per potersi dedicare alla riconquista dell'Universo. Mentre la storia di Tommaso e di Irena si dipana sotto i loro occhi, sdoganando qualunque concezione temporale, risale dagli abissi della Storia la vicenda della giovane Ezechiela, strega bianca e guaritrice. -
Meglio di Grosso ai mondiali
Alex De Bernardi è un giovane cuoco italiano che lavora nel ristorante di famiglia gestito dal fratello, considerato il più responsabile tra i due. Alla viglia del matrimonio con la bellissima Elena, molla tutto e vola a Sydney, meta del viaggio di nozze che i due avevano programmato. Un intero continente si estende davanti alle sue incertezze, alla sua apatia, al suo diritto di scappare da una verità che lo vede perdente in ogni caso. Spaesato, senza conoscere una parola d'inglese si affida a José, un pusher spagnolo conosciuto la prima notte in un pub. I due cominciano a spacciare insieme negli ostelli della città finché José, un giorno, scappa con i soldi e l'ecstasy acquistata in società. Alex quindi intraprende un viaggio, che lo porterà dalla costa est a quella ovest dell'Australia tra ostelli fatiscenti, feste e ogni tipo di eccesso, dapprima per cercare il suo compare e riprendersi i soldi, poi per sfuggire proprio a quest'ultimo. Lungo la strada la sua storia si incrocerà con quella di altri ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo, in giro come lui senza un soldo, in pura filosofia backpacker: viaggiare con lo zaino in spalla nel modo più economico possibile. Il romanzo rispetta, sia pure in forma anomala, lo stile diaristico e fotografa una generazione desiderosa di vivere il più intensamente possibile prima di trovare se stessa e diventare adulta. -
Fame
"Fame"""" parla di gioventù, quella spensierata e allegra che ancora vive nei ricordi di molte generazioni, quella che amava le corse in bicicletta, le esplorazioni all'aria aperta e i ritrovi improvvisati. Una gioventù libera dalla tecnologia, che crede che tutto sia possibile soltanto sperandolo e che sa fare gruppo davanti alle difficoltà. Ed è proprio davanti a un'enorme difficoltà che il gruppo di bambini protagonista del romanzo scopre di essere molto più che amici. Insieme affrontano una minaccia reale, di quelle che ogni genitore non manca mai di ricordare ai propri figli: lo sconosciuto con le caramelle che tante volte è stato descritto per mettere in guardia i più piccoli, e un qualcosa che grava sull'intera comunità e che proprio i protagonisti saranno chiamati a debellare affrontando eventi e pericoli estranei alla loro stessa età. Sullo sfondo di una cittadina sonnolenta, troppo occupata a prepararsi all'ennesima stagione turistica, un esaltato convinto di possedere poteri sovrannaturali affronterà il gruppo in una lotta senza esclusione di colpi, dove un passato tragico e dimenticato si intreccia con un presente fatto d'estate e spensieratezza, e dove il futuro pretende l'estremo impegno di alcuni semplici bambini, chiamati a caricarsi sulle spalle responsabilità troppo a lungo ignorate dagli adulti." -
L' affare Donnolo
Shabbatai ben Abraham Donnolo, vissuto in Italia Meridionale nell'Alto Medioevo, fu uno degli scienziati più eminenti del suo tempo: medico, farmacologo, astronomo, ebraicista. Scrisse libri di alto valore scientifico e filosofico, tra i quali un trattato di terapia medica e un saggio sul mistero della vita e della morte. Si riteneva che egli avesse decifrato il linguaggio di Dio, che conoscesse il segreto dell'immortalità, per questo in molti attraverso i secoli cercarono di appropriarsi dei suoi scritti, convinti di ottenere in tal modo un potere sovrumano. Poi, nel 1985, a Oria, proprio la città dove Donnolo trascorse gran parte della sua vita, una coppia di archeologi rinviene una stele funeraria ebraica e per decifrarne alcuni segni si unisce a un gruppo di giovani universitari impegnati in una ricerca sullo studio del linguaggio presso l'Università di Perugia, guidato dal professor Nardi. Poco dopo, però, il professore viene aggredito, derubato di una borsa nera in cui custodiva tutti i suoi appunti e ucciso, con tre pugnalate al torace, dopo un'aspra lotta. Unico testimone oculare un ragazzo autistico che si chiude subito dopo in un silenzio assoluto incapace di fornire alcun aiuto agli inquirenti. L'ispettore Ugo Rosati dovrà così districarsi tra latrati di cani inesistenti, frammenti di coccio su cui compaiono segni indecifrabili e una misteriosa contessa. -
Neapolis. L'oziosa controversia sull'ambiguità di Johann Wolfgang Goethe
Agli occhi dei nobiluomini che nel XVIII secolo giungevano in Campania nel loro Grand Tour, Napoli si apriva come uno scrigno di storia e di natura, di suggestioni e di raffinatezze intellettuali, che solo ai più sensibili degli spiriti lasciava intravedere il mistero di una umanità convulsa, radicato in una profondità ben più oscura di quanto il mero pittoresco non esplicasse. Tra i grandi letterati europei, Johann Wolfgang Goethe, fu uno di coloro che, nella parte del suo Viaggio in Italia dedicata alla città partenopea, meglio riuscirono a raccontare il brulichio caliginoso e molteplice ai piedi del Vesuvio. Ma veramente Herr Goethe disse tutto? Un investigatore su questo ha indagato, e della sua ricerca ha composto un pamphlet. Nelle sue parole senza tempo, si dispiega un universo infinito, contraddittorio, capace della grazia soave e della violenta abiezione, che della sua complessità quasi sfida colui che se ne vuol fare osservatore. Attraverso una Napoli antica e fumosa, si muovono Massoneria e Inquisizione. Entità pesanti e ambigue, deferenti ma spietate avversarie, ognuna con i propri segreti e le proprie osservanze, che si contendono in Terra le anime degli uomini più brillanti. Sullo sfondo, il vertiginoso affresco di storie di uomini di ogni tipo: bruti e nobili, faccendieri e santi, popolo gretto e aristocratici, neri boia e artisti di ingegno ferace. Quale fu qui il vero ruolo di Herr Goethe? -
Sotto l'ombrellone
In uno stabilimento balneare della costa toscana, ai piedi delle Alpi Apuane, ogni anno si ritrovano clienti abituali e occasionali. Vicino a ogni ombrellone materassini, palette, secchielli e salvagente laddove ci sono bambini, tavole da surf per gli sportivi, policrome riviste di gossip, qualche quotidiano e gli immancabili best-seller dell'estate sparsi sui lettini. A una prima occhiata pare di essere di fronte alla grande tavolozza di un pittore impressionista. Lì, uno vicino all'altro, ognuno sotto il proprio ombrellone, vivono il periodo più bello e più divertente dell'anno, raccontandosi e ascoltando storie vecchie e nuove. Tra gli stagionali, ossia coloro che affittano l'ombrellone per tutta l'estate, ci sono Vanni e Marianna, nonni di tre splendidi nipotini, a cui si affiancano numerosi personaggi tra cui Alvise, che preferisce starsene seduto nella sua postazione con lo sguardo rivolto a tutto ciò che può far notizia, e il misterioso Tiziano che non ha mai oltrepassato la sua fila degli ombrelloni. E ancora Giorgio e Sabrina, i gestori del bagno, come comunemente viene chiamato lo stabilimento balneare, e Emanuela sempre pronta ad accogliere i clienti con professionalità e cortesia. Molte cose accadono sulla spiaggia e gli ombrelloni ascoltano. La gente, ingenuamente, pensa che la loro funzione sia quella di schermare i raggi del sole, ma non è così. Durante ogni stagione estiva assorbono tante notizie che portano con loro quando, calato il sipario, sono stipati in un magazzino. È in quel momento che possono confrontarsi, raccontarsi gli aneddoti più divertenti, qualche volta malinconici, e sognare la prossima estate. -
Cara Sara
Andrea è un giovane di diciannove anni, ha una vita serena, molti amici e altrettanti interessi. Solo un'ombra offusca le sue giornate ed è la fine senza un perché dell'amicizia con Sara. Un'amicizia nata nell'estate di qualche anno prima che ben presto si è tramutata in un bellissimo rapporto di confidenza e di affetto reciproco. Così, una sera di giugno, di nuovo in vacanza nel villaggio in cui si sono conosciuti prende carta e penna e comincia a scriverle una lettera. I toni iniziali sono un po' impacciati, quasi una sorta di flusso di coscienza, poi ripercorrendo i momenti trascorsi insieme, ricordando il gruppo di amici che puntualmente si ritrovava ogni anno sotto l'ombrellone, la narrazione si fa più consapevole. La domanda di fondo però resta la stessa: a un certo punto cos'è successo? perché senza alcuna motivazione apparente né una spiegazione Sara si è allontanata? -
Ouro Preto
Il saccheggio del Museo Nazionale di Baghdad all'indomani della caduta di Saddam Hussein nell'aprile del 2003 è l'occasione per l'incontro e l'inizio di uno scellerato legame d'affari tra un colonnello dell'esercito americano e un potente faccendiere arabo. Sedici anni dopo, Antonio Coco, capitano del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Parma, assiste casualmente all'omicidio di un imprenditore francese nelle cantine Moet & Chandon a Epernay e si affida all'amico e collega Toni Cordell, responsabile italiano dell'European Bureau of Investigation and Recovery, per approfondire le indagini che ufficialmente non sono approdate a nulla. Inizia da qui il vagabondare di Toni Cordell tra Reims, Baghdad, Houston, Londra, Dresda e il Brasile seguendo una traccia che sembra prospettare il tremendo rischio della creazione di ordigni di nuova concezione e di inimmaginabile potenza. La situazione si complica allorché l'aereo privato del colonnello americano viene coinvolto in un fatale incidente. Le indagini portano infine a Doha, nel Qatar, dove in modo del tutto inaspettato converge e si intreccia una seconda pista legata alla sfida per il recupero di un'opera d'arte d'inestimabile valore sottratta in un museo di Boston quasi trent'anni prima e mai più ritrovata: Concerto a tre di Vermeer. Quarto romanzo con protagonista la coppia di investigatori Antonio Coco e Toni Cordell. -
Il condominio
Italiani e stranieri, invischiati in una crisi che ha ragioni profonde, appaiono spesso in contrapposizione tra loro, specialmente se vivono esistenze ai margini della realtà sociale. La difficoltà di rapporti tra nuclei conviventi è però all'ordine del giorno ovunque. In questo spregiudicato romanzo breve, Franco Sorba mette a confronto due condomini vicini, uno tradizionale e uno abusivo e in entrambi tratteggia sotterranee tensioni a tratti irrazionali. In un contesto grottesco e frenetico, dove nessuno è dalla parte della ragione, bianchi e neri, immigrati e residenti, tutti hanno colpe e torti gravi e nessuno ha in realtà il diritto di scagliare la prima pietra. Paradossalmente, una catena di inganni favorirà una forma di riscatto, pur sempre gravato dalla mancanza assoluta di legalità e di confronto sociale. -
Posso ancora imparare a volare
Carlo Gregali, avvocato di successo, arrivato alla soglia dei cinquanta anni, va in crisi. Apparentemente ha tutto, una bella famiglia, un lavoro soddisfacente che gli permette di avere un buon tenore di vita, eppure qualcosa inizia a scricchiolare e un leggero malessere si impadronisce di lui che comincia a percepire cose, persone e situazioni in modo diverso. Si sente incastrato in un ruolo che non gli appartiene. Tuttavia, questo rinnovato bisogno di libertà si scontra con i binari di una esistenza programmata nei minimi dettagli che non ammette la fantasia e l'emozione. Mentre gli altri lo vedono cambiare e non riescono a capire bene l'origine dei suoi comportamenti bizzarri, Carlo sceglie quella che gli sembra una strada facile, si finge depresso e si reca in analisi da un amico psichiatra. Un escamotage per prendere tempo e illudersi di poter gestire il fragile equilibrio raggiunto. Ma i castelli di carta sono destinati inevitabilmente a crollare. -
I valori della vita
Questo libro è nato quasi per caso, una sfida di Maria Scatena all'incipiente età che avanzava, al desiderio di fermare per scritto le vicissitudini della sua intensa e straordinaria esistenza. Lei che avrebbe voluto fare la giornalista e che invece è stata costretta a lottare duramente per assicurare alla sua famiglia una vita dignitosa. Sebbene alle soglie dei novant'anni, con la salute malferma, i suoi ricordi sono lucidi e tantissimi. Quadernetto dopo quadernetto, Maria traccia l'affresco spietato di un'esistenza semplice fatta di poche cose essenziali, il lavoro nei campi, le faccende domestiche, il bucato al fiume, il lavoro in manifattura tabacchi. Mai un lamento, mai una resa. Combattiva, intelligente, determinata. Sostenuta sempre dal marito, il suo primo e unico grande amore. Scrive Marisa Cecchetti nella postfazione: ""La figura di Maria Scatena rappresenta il secolo che lei ha vissuto, con le sofferenze, i sacrifici delle donne a cominciare dai periodi di guerra, quando si sono trovate senza i loro uomini, solo con vecchi e bambini a tirare avanti il lavoro dei campi; quando nelle fabbriche hanno preso il posto dei maschi assenti. Ma anche nei momenti delle emigrazioni, quando mariti, padri, fratelli, cercavano lavoro oltre oceano con la speranza di tornare a investire i risparmi nella propria terra""""."" -
Little Big River
Il fiume Senio, nei bollettini di guerra americani, divenne noto come Little Big River. Senza dubbio doveva essere apparso più grande di quel che non fosse nelle ricognizioni aree autunnali, quando le piogge fecero straripare il torrente di montagna. Questo piccolo grande fiume delimitò gli orizzonti e le storie di tanti uomini durante la seconda guerra mondiale, sulle cui rive avvennero fatti decisivi per la risoluzione del conflitto. Il passaggio degli alleati dalla Toscana alla Romagna aveva come scopo lo sfondamento della Linea Gotica. Sull'Appennino si svolsero battaglie importanti che ebbero protagonisti i partigiani, i tedeschi, gli americani e gli inglesi. L'esercito britannico era allora multietnico, costituito da soldati provenienti da ogni parte del mondo. Anna, una giovane ventenne di Casola Valsenio, seguendo l'esempio del giovane di cui è innamorata, decide orgogliosamente di unirsi ai partigiani, impegnati nella lotta contro i tedeschi. Le sue vicende s'intrecciano con quelle dei soldati indiani, i sepoy. Capitolo della storiografia ufficiale poco conosciuto, quello dei militari indiani, che l'autrice ha ricostruito attraverso documenti originali. In particolare, nel romanzo si narrano le vicende di Ali Haidar e Namdeo Jadav, culminate nella battaglia del Senio, nei pressi di Lugo di Romagna. Entrambi furono decorati con la Victoria Cross, la più alta onorificenza assegnata a soldati dell'impero britannico. -
I mille volti dell'amore. Un viaggio attraverso il sentimento che move il sole e l'altre stelle
"I mille volti dell'amore"""", un percorso di versi e parole ispirati e dedicati al sentire amoroso, è una versione moderna di prosimetro. Lo sguardo, verso il sentimento che move il sole e l'altre stelle, è quello di un poeta e di una scrittrice che incontrandosi intrecciano emozioni, tracciando un sentiero dove forse è facile perdersi, ma come accade nella vita, ancora più bello ritrovare il senso più profondo dell'esistenza umana. Il bagaglio che ognuno di noi si porta appresso è fatto di attese, ricordi, palpiti, delusioni, comuni accadimenti, che pure ammiccano al non arrendersi mai, a sporgersi sempre in avanti, anche quando sembra di non avere più niente, perché niente possiede la bellezza straordinaria della rinascita di un nuovo sentire. Cogliere alcuni attimi di vita, nel loro divenire espressione tangibile di ciò che in quel momento ci pervade: questo è ciò che Pina Melai e Stefano Massetani hanno voluto tradurre in parole scritte e versi poetici, con l'intento di trascinare il lettore in uno spazio di pensieri positivi." -
Rime spente
La silloge prende il titolo da un verso della lirica ""La tela del pittore"""" che ha segnato uno snodo importante nell'attività letteraria di Alessio Romanini. L'obiettivo è quello di suggerire, di riflettere lasciando a ognuno la libertà di comporre la propria tela emozionale. Meditazioni che si inverano nelle suggestive descrizioni della natura. Tema molto caro al poeta. In Romanini esiste uno stretto legame tra poesia (sperimentazione formale) ed esperienza biografica. Infatti, le liriche che compongono la silloge fissano frammenti di vita in versi: paesaggi, luci, ricordi e mondi spirituali. Riannodando i fili di viaggi giovanili, di paure e desideri di quell'età di passaggio, Romanini sperimenta stili e scritture per costruirsi un'identità di uomo e di poeta. Stretto tra questi due estremi, la consapevolezza di una resa e la speranza di un varco, l'itinerario in versi di cui le parole segnano le tappe progressive. Finché l'esperienza si fonde e confonde in una mappa autobiografica che indaga i legami sotterranei fra le generazioni e le epoche, interrogandosi su come si formano le linee di un destino. Una apparente semplicità di linguaggio e un'immediatezza di immagini capaci di parlare alla mente e al cuore di tutti sono senza dubbio uno dei punti di forza della silloge che sa rivelare le proprie diverse e sotterranee anime con generosità di intento."" -
Non ti lascio alla notte
Una vita normale. Un po' di pace dopo tanto dolore e travaglio. È ciò che desidera la famiglia Silvestri, lacerata nel profondo dalla morte violenta di Simona, bellissima e tormentata trentenne uccisa a coltellate dal marito Stefano. Dietro di sé Simona ha lasciato rimpianti e sensi di colpa. E un bambino di sei anni, Davide, accolto come un figlio dalla zia Chiara, che tenta disperatamente di restituirgli l'amore e la prospettiva di vita che gli sono stati brutalmente strappati. Ma il dramma fa implodere il precario equilibrio della famiglia di Chiara, spingendo il marito Massimo a lasciarla per una compagna più giovane e meno complicata, mentre la figlia Francesca tenta di fare i conti con quel cugino-fratello tanto ingombrante. A dieci anni dalla tragedia, quando sembra che le vite dei sopravvissuti si stiano gradualmente assestando, ecco irrompere di nuovo il passato: Stefano, scontati i due terzi della pena e alla vigilia della semilibertà, chiede di poter tornare in contatto con il figlio perduto, mentre Chiara viene ricoverata in ospedale. Ha un tumore. La possibilità concreta di avere i giorni contati la induce a riportare alla luce quella storia familiare che il trauma l'aveva indotta a seppellire nel silenzio. Per lasciare all'amato nipote almeno questa eredità e non tradire una seconda volta la sorella minore. Il romanzo pur nel rispetto della tematica di fondo ""Come si sopravvive a un femminicidio?"""", tocca anche tematiche e dinamiche contemporanee quali il difficile rapporto tra figli adolescenti e genitori, le insicurezze dei giovani, la fragilità e la forza di una madre, naturale o per scelta, la conflittualità tra sorelle, l'amicizia femminile."" -
La valle inferna
Isabella Morra visse tra il 1420 e il 1445 nel feudo di Favale, in un castello sperduto nel sud dell'odierna Lucania. Di lei si hanno poche notizie, raccolte da Benedetto Croce in una breve memoria, oltre a tredici componimenti poetici, che solo formalmente seguono la moda del petrarchismo; infatti, invece della tenue elegia che dipinge una natura idilliaca, o amori cantati secondo i canoni cortesi, le sue liriche esprimono con forza le passioni che la tormentano. La speranza che il padre (un barone esiliato presso i Medici di Francia per motivi politici) torni un giorno a prenderla per portarla con sé a Parigi, e la liberi così dalla prigione che per lei rappresenta il luogo sperduto e selvaggio in cui è costretta a vivere, è uno dei temi ricorrenti nei suoi versi. Inoltre vi si leggono ansia di fuga, desolazione, rabbia per la malasorte che la condannava a una vita deprivata di affetti e di esperienze. E soprattutto vi è sempre presente la frustrazione che le derivava dal non poter essere apprezzata per il proprio talento. La natura aspra e desolata che si tratteggia in queste liriche fa da correlativo oggettivo ai sentimenti della poetessa. Anna Paola Sanna racconta di una giovane donna così come emerge dalle stesse sue rime, scritte nei momenti di euforia o in quelli di disillusione, nell'ansia di una risposta che non arriva, o in un nuovo progetto di fuga. Fino all'epilogo tragico, al delitto che purtroppo mise fine alla sua vita a soli venticinque anni. -
Il cappello di Shy
Shy è un pittore americano approdato in Italia, a Fiesole, per conoscere gli artisti del Rinascimento. Vy è una signora inglese del Sudafrica, oltre vent'anni più vecchia di lui. Non si conosce quasi nulla del loro passato perché non amano raccontare di loro. Un giorno d'autunno, percorrendo l'autostrada per arrivare in Umbria con una vecchia Morris, sono obbligati a una sosta per problemi al motore. Salgono così verso una collina in cima alla quale un antico borgo li incanta, obbligandoli a non proseguire il viaggio e prendere qui residenza. Si stabilizzano al Rocchetto, un vecchio podere abbandonato, dove Shy può perfezionare il suo stile, dipingendo all'aperto i migliori paesaggi della Toscana. Per quindici anni il Rocchetto è punto d'incontro di esperti di arte, letterati che vivono nella zona e amici della coppia. Poi, al rientro di Vy da un viaggio di lavoro a New York il Rocchetto è vuoto. Nessuna traccia della presenza di Shy, il quale ha ripulito la casa delle sue cose e anche di quelle non sue. E senza una spiegazione è scomparso. Di lui resta solo un cappello attaccato a un chiodo all'inizio delle scale. -
Psicogenealogia. Indizi che parlano di noi
La psicogenealogia è una disciplina che attraverso metodi di lavoro e vari strumenti concettuali consente la rappresentazione grafica della storia di una famiglia per almeno tre generazioni. In questo breve saggio Lucia Altemura descrive il percorso che ha compiuto con B., per compilare il geno-sociogramma della donna. Il geno-sociogramma consiste, nello specifico, in un albero psicogenealogico fatto a memoria e di memoria dove si inseriscono gli avvenimenti importanti della propria vita familiare, oltre a date di nascita, di morte, anniversari, nonché il ripetersi di particolari traumi psichici e fisici di generazione in generazione. Per prima cosa si definisce l'obiettivo da raggiungere. Per B. l'obiettivo era: ""Perché ho tanta difficoltà dimenticare il mio ex marito e ad avere una nuova relazione?"""" Per rispondere al suo quesito Lucia Altemura l'ha accompagnata in un viaggio alla scoperta delle sue radici. Intraprendere un percorso di questo tipo è importante per chi desidera vivere una relazione piena ed appagante con il partner, con i figli, con gli amici; per chi ambisce a vivere il proprio ambito professionale con pienezza e soddisfazione; per chi è interessato ad affrontare disagi fisici anche cronici, cogliendo il significato e il senso del sintomo stesso per trasformarlo in un passaggio di crescita e di ritrovata salute. Perché nessuno di noi è esente da nodi emozionali irrisolti."" -
Allegro... ma non troppo!
Una serie di racconti agili, nitidi, snelli, che corrono rapidi verso l'epilogo, da leggere in un momento di pausa, come si sorseggerebbe un buon caffè o si fumerebbe una sigaretta. I personaggi, delineati con pochi tratti sicuri, fin dal nome, come sempre decisamente insolito, balzano fuori di riga in riga e vivono attraverso i loro gesti, le loro parole, le loro azioni in un susseguirsi incessante e avvincente di situazioni. Veri e al tempo stesso surreali, ci conducono in un mondo sospeso tra realtà e fantasia, in cui è come se ci vedessimo riflessi in uno specchio deformante: i loro tratti esasperati ce li presentano come altro da noi e ci fanno sorridere, ma in un attimo il sorriso si stempera nella consapevolezza della loro e della nostra fragilità, della loro e della nostra solitudine, della loro e della nostra piccolezza. È come se la vita scorresse davanti ai nostri occhi nella sua caleidoscopica varietà, nella sua contraddittorietà e noi riuscissimo a guardarla da una prospettiva straniata che ci impedisce di essere travolti dal suo fluire e ci consente di rimanere in una condizione di sorridente leggerezza.