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Ragione e fede
Il manoscritto dei primi anni '30, ""Ragione e fede"""", qui presentato con introduzione e apparato critico di Luca Natali, dà il titolo a un'opera fondamentale di Piero Martinetti e ne contiene il nucleo teorico, che sta alla base della sua più ampia ricerca su Gesù in chiave non storica ma filosofica: una rigorosa critica della teologia come apologetica, volta a restituire alla fede e alla ragione la loro peculiarità senza riduzioni. L'originalità della prospettiva martinettiana è una sorta di """"illuminismo religioso"""": la religione la si difende a partire dal riconoscimento della sua appartenenza, insieme alla ragione, a un processo libero della coscienza nell'acquisizione del sapere. Come dire, la verità - anche di """"fede"""" - è alla portata di tutti coloro che esercitano la ragione e, in quanto legittime dimensioni dello spirito, l'una non può opporsi all'altra ma ne è parte."" -
Il carteggio Zolli-Pettazzoni (1925-1952). Vicende, collaborazioni, cautele
La corrispondenza intercorsa nell'arco di ventisette anni (1925-1952) tra Eugenio Zolli (1881-1956) e Raffaele Pettazzoni (1883-1959) rende testimonianza di una lunga e feconda collaborazione scientifica fra i due studiosi e, anche attraverso la narrazione di vicende e traversie accademiche, aiuta a ricostruire il contesto in cui si afferma la storia delle religioni, si compie la parabola del modernismo, si diffonde la psicoanalisi. Dettagli talvolta marginali, in apparenza insignificanti, rendono l'epistolario documento di un momento breve ma rilevante della storia italiana nella prima metà del Novecento. Il lavoro di Alberto Latorre contribuisce a restituire alla storiografia contemporanea Eugenio Zolli, uno dei suoi dimenticati protagonisti, e getta un ulteriore sprazzo di luce sull'attività civile e scientifica di uno dei padri fondatori della storia delle religioni italiana, Raffaele Pettazzoni, a cavallo del periodo storico più doloroso della storia nazionale. -
Le religione del laico
Collocato tra le ortodossie e la critica radicale alla religione, tra lo scandalo delle divisioni fratricide tra Chiese, delle guerre di religione, e lo scetticismo libertino e ateo, Herbert di Cherbury - statista e filosofo inglese (1582-1648) - delinea un'autentica terza via nel dominio religioso che fa di lui, come già Wilhelm Dilthey aveva colto, l'esponente di quella linea speculativo-teologica «trascendentale o spiritualista» che, dal Cinquecento in poi, muovendo dal teismo rinascimentale e dalla mistica, aveva dichiarato l'universalità della rivelazione, il primato della coscienza e del lumen Dei in essa inscritto sul dogma e sulle istituzioni. Herbert, in questo senso, scrive Dilthey, è colui che «primo tra tutti nell'Europa cristiana pose le basi dell'autonomia della coscienza religiosa mediante l'analisi della capacità conoscitiva in materia di religione». Tra le sue opere ricordiamo, oltre a De religione laici (1645) - qui tradotto e commentato da Gabriella Bartalucci -, De ventate (1624), De religione gentilium (postumo, 1663) e l'Autobiografia (postuma, 1769). Roberto Celada Ballanti. -
SMSR. Studi e materiali di storia delle religioni (2016). Vol. 82/1: Religioni in movimento. I pentecostalismi nella dimensione transnazionale
Negli ultimi tre decenni la ricerca intorno ai nuovi movimenti religiosi, mai completamente sopita nelle scienze sociali, ha conosciuto nuova linfa e vigore. In Europa e nell'America nel nord, ma anche in Africa, Asia, Oceania e America Latina, molti studiosi hanno messo al centro del loro interesse lo sviluppo, spesso impetuoso, di nuove forme di espressione religiosa. La diffusione su scala planetaria del buddhismo, nelle sue varie versioni innanzitutto quelle giapponesi -; di nuovi movimenti di matrice sud e nord americana, o di matrice orientale; la diffusione dell'Islam, spesso nelle sue forme più fondamentaliste, sono elementi che, in varia misura, sono stati lungamente analizzati. In questo quadro va inserita la diffusione del pentecostalismo e delle forme pentecostalizzanti che si sono affermate nelle denominazioni cristiane storiche, tanto nel cattolicesimo che nel mondo protestante e ortodosso. (Dall'Introduzione). -
L' etica nella fenomenologia di Husserl
"Il volume ricostruisce l'evoluzione dell'etica nel pensiero di Edmund Husserl. La fenomenologia si pone come la filosofia prima, capace di offrire un solido fondamento al sapere e garantire la razionalità della coscienza in tutti i suoi atti - teoretici, emotivi, valutativi, pratici - laddove la vita buona è vita filosofica, vita pienamente razionale. Dopo aver disegnato un'etica formale, che tuttavia da sola è insufficiente ad indicare un fine che dia senso all'esistenza, Husserl approda ad un'etica personalista il cui nuovo imperativo categorico è obbedire alla voce della vocazione, all'amore. La fenomenologia fa fronte così alla crisi delle scienze che, con il loro successo nel dominio sulla natura, hanno minato la capacità di rispondere alle domande di senso che toccano sia il singolo uomo sia l'umanità.""""" -
I principi della creazione artistica
Nel 1950, data di pubblicazione del saggio qui per la prima volta tradotto in italiano, cominciava a consolidarsi la fisionomia analitica della filosofia statunitense. Testimone di questo snodo essenziale del pensiero del Novecento è la riflessione di Susanne Langer, secondo la quale simbolo e significato sono componenti generali dell'esperienza e si articolano quindi in diversi ambiti della conoscenza, come quello estetico. L'arte incarna un particolare simbolismo in grado di esibire dimensioni del sentimento, senza alcuno scarto tra forma e contenuto. Rintracciare i principi della creazione artistica significa individuare i criteri logici distintivi della generazione dei simboli, forme astratte ma percepibili che fanno tutt'uno con il loro contenuto di senso. L'arte viene così del tutto riscattata dalla riproduzione della realtà, aprendo una prospettiva che coglie le tendenze successive dell'estetica contemporanea. -
Giovanni della Croce
Il carmelitano Giovanni della Croce (1542-1591) è considerato uno dei più importanti mistici cristiani. Come si apprende in queste pagine, la sua figura rappresenta la cifra stessa del mistico moderno nella propria vocazione universalistica. Nel saggio del 1948, qui per la prima volta tradotto da Domenico Bosco, Jean Baruzi, collocando Giovanni della Croce dentro la storia della religione, ne ritrae al tempo stesso la forza poetica - di alcuni celebri simboli: la ""notte"""", la """"fiamma"""" - e quella speculativa. Un modo di esprimere l'indicibile - foriero di profonde intuizioni metafisiche sul rapporto fra Dio, gli uomini e il mondo - che per Baruzi assume la dignità di metodo filosofico: una filosofia della religione che si fonda sull'esperienza e la logica della mistica."" -
Humanitas (2017). Vol. 1: Michel Henry e il cristianesimo.
Editoriale: ""Limite, mediazione, compromesso. Attualità del cattolicesimo politico?"""" (I.B.). Michel Henry e il cristianesimo, a cura di Vittorio Perego: V. Perego, Presentazione; J. Leclercq, """"La religione come forma etica dell'autoregolazione. Riflessioni sul progetto di Michel Henry""""; C. Canullo, """"Prima della fenomenologia. Michel Henry davanti a Baruch Spinoza""""; G. Sansonetti, """"Michel Henry: «Che cosa chiameremo cristianesimo?»""""; V. Perego, """"Fenomenologia dell'esperienza religiosa cristiana. Henry e Heidegger a confronto""""; G. De Simone, """"L'approccio di Henry al cristianesimo in """"L'essence de la manifestation""""""""; M. Neri, """"Auto-affezione o generazione? Sull'originario. Un confronto teologico con Michel Henry""""; D. Albarello, """"La generazione nella vita. Il rapporto tra Dio e uomo secondo la fenomenologia dell'Incarnazione di Michel Henry"""". Articoli: I. Bertoletti, """"Su Severino e Cacciari. Tra dissenso logico e convergenza teoretica"""". Note e rassegne: T. Bartolomei, """"Il poeta all'inferno. L'altro viaggio della poesia nel canto I della Divina Commedia e in Jorie Graham""""; G. Menestrina, """"Studiare Heidegger dopo la pubblicazione dei """"Quaderni neri""""""""."" -
Il problema delle leggi imperfette. Etica della partecipazione all'attività legislativa in democrazia
La questione dei criteri attraverso i quali poter contribuire all'attività legislativa anche quando gli esiti di quest'ultima, fondatamente, manterranno in misura più o meno significativa aspetti problematici dal punto di vista etico è andata sempre più emergendo, in questi anni, nella sensibilità dei fedeli laici impegnati in politica, come altresì nella teologia morale e nello stesso magistero della Chiesa cattolica. Gli approfondimenti sul tema restano tuttavia sporadici e manca una trattazione sistematica dell'intera materia. In tale contesto questo volume offre un apporto originale con riflessioni autorevoli, in reciproco dialogo, di ambito teologico-morale, giuridico e filosofico. Così che possa svilupparsi progressivamente, nella Chiesa, un approccio complessivo circa le modalità di presenza dei fedeli laici, secondo la responsabilità loro propria, all'interno delle istituzioni legislative tipiche del pluralismo democratico. -
Itinerari della filosofia e delle religioni. Vol. 1: Filosofi, gnostici, cristiani.
Dai Megarici ad Aristotele, da Platone a Plotino, dagli gnostici ai Padri della Chiesa, nel primo volume; da Hegel a Husserl, a Heidegger e Bultmann, non senza incursioni sul mito tra antichità e modernità, nel secondo: sono gli autori - e i temi - di questi itinerari della filosofia e delle religioni, dove i due termini, intrecciandosi fin dalle loro origini, mostrano le principali prospettive in cui è stata interpretata l'esperienza, nella sua insondabile profondità. Una profondità che nella filosofia e nelle religioni, spesso in tensione e conflittualità tra di loro, ha assunto una pluralità di nomi: il Bene, l'Uno, Dio, il Mistero, l'Assoluto, l'Essere, l'Evento. Nomi che sono il lascito di più tradizioni e ciò attorno a cui ruota, anche oggi, il compito del pensiero. -
Arte e scolastica. Nuova ediz.
Questo studio sull'estetica di ispirazione tomista, animato dall'intento di riattualizzarla, ebbe una irradiazione considerevole nell'ambiente degli artisti, dei filosofi e dei teologi, in quella temperie spiritualmente e culturalmente fecondissima e fermentante della Parigi degli anni Venti, tra le ""sperimentazioni"""" di Jean Cocteau, l'arte di Henri Ghéon, di Francis Jammes e di Max Jacob, la pittura di Georges Rouault, quella di Gino Severini e l'avanguardia musicale di Erik Satie, di Arthur Lourié, di Francis Pouloenc, di Georges Auric, di Darius Milhaud, di Igor Stravinskij. In un mondo così caleidoscopicamente anarchico, le chiare distinzioni concettuali e il senso del mistero del soggetto umano nel suo fare artistico, propri dell'estetica che si riallaccia a san Tommaso - attraverso l'intelligenza vigorosa e la sensibilità artistica di Jacques Maritain, affinata dalla consuetudine con la delicata poesia religiosa di Raissa - stabiliscono un ordine profondo e organico, al di là delle artificiosa sistemazioni ideologiche."" -
Papa Francesco e la famiglia
La famiglia è sempre stata uno dei riferimenti fondamentali del magistero cattolico e Papa Francesco ha nei suoi confronti una sollecitudine particolare. Lo mostrano chiaramente, oltre ai suoi numerosi interventi in argomento, la convocazione di ben due Sinodi dei Vescovi e soprattutto la pubblicazione della Esortazione apostolica Amoris Latitila. I due contributi, raccolti in questo volume, offrono un'ampia panoramica sul magistero del Pontefice da due punti di vista strategici: quello teologico e quello pedagogico. Se ne possono ricavare indirizzi utili per orientare la pastorale e l'educazione. -
Incontriamo la Chiesa sorella ortodossa
Incontriamo la Chiesa sorella ortodossa curato da Laura Gloyer, responsabile del Segretariato Attività Ecumeniche per la zona di Brescia, presenta un ritratto lineare della religione ortodossa, che rappresenta la più importante presenza di cristiani non cattolici in Italia, con quasi due milioni di fedeli: la storia, la teologia, la spiritualità, la liturgia e il canto, come icona sonora. La testimonianza di eminenti voci della Chiesa romena, greca e russa e di studiosi aperti al dialogo permettono di accostarsi a questa realtà e contribuire così ad una convivenza consapevole ed includente, nella nuova Europa. -
Quando gli dei sono in guerra
Mentre le guerre assumono sempre più la forma di ""guerre di religione"""", Tobie Nathan - tornando alle radici bibliche, in particolare alla Genesi - mette in discussione la prospettiva, oggi universalmente accettata, che considera tutti gli dèi come espressione della stessa idea di Dio. Una visione che esprime un falso spirito interreligioso ed evidenzia soltanto i limiti di un approccio ingenuo alla pace: «il dio degli ebrei è diverso dal Dio dei cattolici, da quello degli ortodossi, da quello dei protestanti, da quello dei musulmani sunniti, da quello dei musulmani sciiti, dalla galassia delle divinità indiane, dalle moltitudini di Buddha...». Abbiamo veramente un solo Dio, anche se chiamato in modo diverso? Secondo Tobie Nathan gli uomini sono simili, ma i loro dèi diversi. Lavorando su questa ipotesi, Quando gli dèi sono in guerra ci invita a formulare nuove proposte per costruire veramente, insieme, la pace."" -
Lo specchio, il labirinto e la farfalla. Il postmoderno in letteratura e matematica
"Consapevoli dell'ambivalenza di numeri e lettere, gli autori di questo saggio mettono a confronto il progressivo distacco della matematica dalla realtà sensibile con il superamento del narratore onnisciente, caratteristico del romanzo ottocentesco e inteso a restituire la presunta oggettività del reale. A partire da questa grande svolta, il volume esplora l'evoluzione novecentesca della matematica in direzione della complessità e dell'astrazione - dal teorema di incompletezza di Gödel al caos deterministico - rapportandola a un più generale riassestamento dei saperi che coinvolge tanto la fisica (si pensi alla meccanica quantistica) quanto le scienze umane. Quello che il volume tratteggia è l'affermarsi del relativismo epistemologico: un incessante interrogarsi dei saperi su pratiche e premesse, un incremento di consapevolezza che segna il tramonto di ingenue certezze, aprendo verso nuove concezioni del reale."""" (dalla postfazione di Maurizio Ascari)" -
Sociologia. Le categorie fondamentali
Un manuale di sociologia che affronta i principali nodi della disciplina: le condizioni che rendono possibile l'interazione sociale: il ruolo (la collettività, i raggruppamenti sociali e i tipi di relazione sociale); le norme e le istituzioni; il potere ed il conflitto; i valori ed i simboli. Un percorso strutturato per categorie e concetti fondamentali non ordinati alfabeticamente (come in un dizionario) né per tematiche e argomenti affini, ma concatenati fra loro secondo un senso che va dall'elementare al complesso. Ciascuno dei sei capitoli nei quali è suddiviso il testo si concentra, infatti, su un elemento fondamentale dell'interazione e della relazione sociale e contiene, oltre alla definizione dei concetti principali, un resoconto del loro impiego in teorie esplicative e della loro applicazione nell'indagine empirica. -
Humanitas (2015). Vol. 4: Michel De Certeau e Jean-Joseph Surin.
Editoriale: I. Bertoletti, Francesco e Paolo VI. Due papi contestati, a destra e sinistra?; Michel De Certeau E Jean-Joseph Surin, a cura di Diana Napoli. SOMMARIO: M. de Certeau - J. Kristeva - J.-M. Ribettes, Follia del nome e mistica del soggetto; A.-G. Freijomil, Il ""primo"""" Surin e le pratiche di lettura in Michel de Certeau; D. Napoli, Sulla soglia. Surin e la modernità. Note E Rassegne J.-L. Nancy, Il peso della storia. Lo spirito oggi; F. Nodari, Corpus mundi; F. De Giorgi, Papa Francesco e papa Paolo VI; E. Colombo, L'escatologia di Albert Schweitzer nel Gesù Cristo e il cristianesimo di Martinetti; G. Petrarca, La legge e il libro; P. Becchi, Valori e diritti ai confini della vita umana. Tra """"qualità"""" e """"sacralità"""" della vita; R. Vacca, Guido Sommavilla studioso di Romano Guardini; R. Gibellini, Memoria di Stefano Bazoli. Documenti: G. Menestrina, Spigolature reboriane."" -
Pittura come epifania. Otto testimoni dell'eterno
Robert Marteau si pone dinanzi alla pittura con lo sguardo del poeta più che del critico d'arte, mostrando come essa sia ""epifania"""": manifestazione dell'eterno, soglia dell'essere in cui """"si mantiene senza inizio né fine la Creazione"""". Di tale epifania è simbolo la luce, cifra pittorica che fa da sfondo alle opere degli artisti cui dà voce: Hals, Rembrandt, Vermeer, Chardin, Goya, Ingres, Corot, Monet. Pagine che conducono nel vivo di quell'esperienza spirituale quale è l'arte intesa come ricerca di senso, e ci invitano a custodirne il mistero più che a darne spiegazione. Ecco la """"classicità"""" dell'arte, di cui parla in Appendice Francois Fédier: rispondere a una chiamata, una vocazione, un'ispirazione."" -
Lo spirito della geometria e altri scritti sul «metodo»
Cuore e ragione in Pascal sono indissolubilmente legati così come esprit de finesse ed esprit de geometrie: nella loro unità costituiscono la facoltà conoscitiva, del vero e del bene, propriamente umana. I testi qui tradotti insieme all'opuscolo incompiuto ""De l'esprit géométrique"""" illuminano la genesi dell'epistemologia pascaliana, fungendo da """"discorso sul metodo"""". Un metodo, perseguito in tutta la sua opera, che ha radici nei suoi primi interessi scientifici quando Pascal, a soli dodici anni, """"scopre"""" la geometria, spinto dalla curiosità ber """"la ragione delle cose""""."" -
La Bibbia nella letteratura italiana. Vol. 6: Dalla Controriforma all'età napoleonica.
Questo volume completa l'opera che per la prima volta esamina sistematicamente l'eredità biblica nella letteratura italiana. Dei sei volumi che la compongono, due sono strutturati per temi e dedicati rispettivamente alle riprese dall'Antico e dal Nuovo Testamento, mentre quattro tracciano un percorso storico-letterario dal Medioevo ai giorni nostri. Le pagine del presente volume coprono l'arco cronologico che conduce dall'età della Controriforma all'avvento di Napoleone, dunque dal secolo barocco alla stagione neoclassica e preromantica. La traumatica frattura dell'Europa cristiana tra cattolici e luterani comporta, tra le sue conseguenze epocali, anche un confronto con il Libro sacro, con i problemi della tradizione e della rivelazione, della traduzione e dell'interpretazione. Ma si guarda alla Bibbia anche come fonte d'ispirazione per la scrittura creativa e i suoi messaggi, tra derive ereticali e pedagogia ortodossa, tra slanci devozionali, ripensamenti etici, criticismo razionalista. I capitoli, affidati a diversi studiosi, trattano singoli scrittori e generi pluriautoriali. Si va dalle Bibbie in volgare della prima età moderna per arrivare alle Bibbie verseggiate tra Sette e Ottocento, passando attraverso la lirica di Tasso, Grillo e Marino, Bruno, Campanella, Sarpi, Galileo, le mistiche, Segneri, Della Valle, i poemi biblici, Ceva, la tragedia sacra, il teatro in musica, le parodie scritturali dei libertini, la spiritualità settecentesca, Vico, Metastasio, Goldoni. Spesso rimossa e sempre riemergente, la Bibbia torna a manifestare, all'alba del Romanticismo, il fascino del «meraviglioso cristiano» e la forza di una perenne attualità.