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Sotto le nuvole. Racconti dei popoli del mondo. Ediz. a colori
Sotto le nuvole è una proposta di Caritas Diocesana Brescia, pensata per grandi e bambini, con il desiderio di raccontare che solidarietà, comunità e partecipazione sono valori profondi, irrinunciabili, appartenenti a tutti gli uomini del mondo. Età di lettura: da 6 anni. -
Le storie nutrono
Un libro-racconto con otto storie raccolte nei centri di ascolto Caritas: vicende in cui i protagonisti (anziani e giovani, singoli e famiglie) hanno vissuto esperienze di disagio e di emarginazione, di povertà e solitudine. Per ogni storia si è attivata una rete che ha coinvolto associazioni di volontariato, istituzioni e parrocchie, spingendole a cooperare, a farsi carico dei problemi, secondo una prospettiva di cittadinanza attiva e di lavoro di Comunità. La narrazione delle otto vicende esemplari è accompagnata dalle riflessioni metodologiche, che rimandano a nuove frontiere di intervento sociale. Le storie rendono visibile l’invisibile, ciò che rimane troppo spesso sommerso. Come se la metafora più azzeccata della Comunità fosse l’iceberg: visibile è ciò che emerge dall’acqua, ma la sua parte più estesa è sommersa. La parte emersa si sostiene sull’immensa massa che sta sotto: quanta solidarietà, quanta creatività sociale è invisibile agli occhi. Mariella Bombardieri, psicopedagogista, formatrice e mediatrice familiare, collabora con l’Università Cattolica del sacro Cuore. Tra le sue pubblicazioni: La cura delle relazioni. Essere e fare l’insegnante (ELS La Scuola, 2016). -
Humanitas (2016). Vol. 5: La Pira, gli ebrei, la Terra santa.
Editoriale: I. Bertoletti, L'elezione di Trump. Una risposta populista al paradosso di Böckenförde. Lapira, Gli Ebrei, La Terra Santa, a cura di Daniele Menozzi. D. Menozzi, Introduzione; B. Bocchini Camaiani, La Pira e gli ebrei. Nuove fonti e prospettive di ricerca; M. Simoni, Una storia di relazioni mancate. Giorgio La Pira e il conflitto israelo-palestinese; P. Stefani, Da Damietta a San Miniato al Monte; G. Conticelli, Tre questioni ancora da disputare. Giorgio La Pira e Fioretta; Mazzei, il lessico lapiriano e il negoziato nel diritto internazionale. Note E Rassegne: R. Maiolini, «La malinconia è l'inquietudine dell'uomo che avverte la vicinanza dell'infinito». Il tentativo di teologia della malinconia di Romano Guardini; E. R.A. Calogero Giannetto, ""Canta(re) l'epistola"""" è introdurre al Vangelo. Note sulle possibili fonti neo-testamentarie della novella di Luigi Pirandello; S. Marcucci, Quando la letteratura diventa teologia. Il Giobbe di Karol Wojtyla e la ricerca del senso della sofferenza; P. Capelli, Sul Giorno della Memoria. Documenti: P. Ricoeur, Hannah Arendt. Dalla filosofia alla politica, a cura di I. Bertoletti."" -
Henoch (2016). Vol. 382: Donne d'Oriente. Voci e volti di donne dal Mediterraneo orientale.
Theme section/sezione monografica. Maria Giovanna Biga - Lucia Mori - Frances Pinnock, Prefazione; Marisa Ferrari Occhionero, Donne d'Oriente. Il Mediterraneo tra ieri e oggi; Elisabetta Strickland, L'Osservatorio Interuniversitario di Genere e le donne d'Oriente; Francesca Balossi Restelli, Considerazioni sulla fertilità femminile e scelte demografiche nel Neolitico vicino-orientale; Loredana Sist, «Io sono una donna libera della terra del faraone»; Frances Pinnock, Dame di corte a Ebla. Aspetto, ruoli e funzioni delle donne in una grande corte protosiriana; Maria Giovanna Biga, La regina-madre Dusigu e la regina Tabur-damu. Suocera e nuora alla corte di Ebla (Siria, XXIV secolo a.c.); Rita Dolce, Sulle donne nelle società arcaiche di Mesopotamia e di Siria. Note a margine; Cristina Simonetti, La donna nei codici di leggi mesopotamici; Lucia Mori, Essere mogli e madri nella Siria del Tardo Bronzo; Alessio Agostini, Donne d'Arabia meridionale tra mito e realtà. Dalla regina di Saba alle ""ierodule""""; Paola D'Amore, Un mondo al femminile. Dee e regine dell'antica Persia; Gian Luigi Prato , Gender Studies e Bibbia. Annotazioni critiche sul collaudo di un progetto editoriale; Donatella Scaiola, Una profezia liminare; Amalia Margherita Cirio, Giulia Balbilla, una principessa orientale alla corte dell'imperatore Adriano; Anna Maria Gloria Capomacchia, Eroine orientali. Immagine mitica e modello culturale; Gianfranco Agosti, Eudocia, una poetessa da Atene, ad Antiochia e a Gerusalemme; Luigi Silvano, Presenze femminili nell'immaginario bizantino dell'aldilà; Claudia Tavolieri, Voci di donne dal Mediterraneo antico. A scuola di musica nella Mesopotamia cristiana; Paola Ciafa doni, Oltre gli accomplishments. Donne in viaggio verso Oriente nell'età vittoriana; Marisa Patulli Trythall, Creatrici e depositarie di culto religioso. Donne in cerca di un'esistenza speciale."" -
Con l'aria di scherzare. Ritratti
Amici e redattori dagli anni Sessanta, quando entrambi lavoravano alla Bompiani, Umberto Eco e Paolo De Benedetti hanno, per gioco intellettuale, tracciato i profili l'uno dell'altro. De Benedetti ha ritratto il grande semiologo e scrittore, Eco ha ritratto l'originale ebraista, teorico di una teologia degli animali. Pagine che, attraverso l'ironia della prosa e dei versi, sono una festa dell'intelligenza nel mostrare volti inediti. Al punto che Eco ha trasposto la figura di De Benedetti nel personaggio di Diotallevi, il redattore esperto di giudaismo ne Il pendolo di Foucault. -
Un'amicizia grande come il mondo
Nel 1931 Gandhi è a Roma per una visita ufficiale. Uno degli incontri che più gli stanno a cuore è quello con una religiosa italiana pressoché sconosciuta ai più: Sorella Maria. Un'anima mistica, colta ma senza pretese intellettuali, in contatto con centinaia di persone d'ogni origine e nazionalità. Indipendente ed estroversa nelle manifestazioni religiose, questa donna, nel suo eremo umbro, ha iniziato un'originale avventura spirituale e umana all'insegna dell'amicizia e del dialogo, al di là delle barriere religiose e culturali. Questo volume, attraverso l'epistolario tra Sorella Maria e Gandhi (durato vent'anni, dal 1928 al 1948, quando il Mahatma fu ucciso da un estremista) svela un'amicizia tra mondi diversi che oggi può essere di aiuto a comprendere e a vivere, senza lasciarsi condizionare dalla paura, questi anni diffìcili di inizio millennio. -
Un teatro da fare
Il teatro è necessario.? Una riflessione sull’essenza del teatro di prosa nelle parole di uno dei maggiori registi della scena italiana ed europea: il valore del testo rispetto alla rappresentazione, la funzione della regia e il ruolo degli attori, il significato sociale del teatro in un mondo appiattito sul presente. In un dialogo con Lucia Mor che non eccede nell'autobiografismo o nella speculazione astratta, Cesare Lievi ribadisce il valore non solo artistico ma, soprattutto, umano del teatro: un luogo fondamentale in cui ognuno può assumere consapevolezza della realtà e del proprio agire. Per citare Schopenhauer, «un uomo che non va a teatro è come uno che fa la toilette senza lo specchio». -
Habrermas. Le radici religiose del moderno
La filosofia a tutto campo di Habermas avanza una drammatica scommessa sulla modernità. Scommessa qui ricostruita nella sua complessità, dove una ragione fallibile ma non scettica giustifica i fondamenti culturali di una democrazia liberale. Sullo sfondo di una dialettica della modernità, Habermas ripensa il ruolo che vi svolgono, senza riduzionismi, i mondi della vita, la ragione e i suoi linguaggi, le religioni, il diritto e la pluralità dei valori. Una dialettica in cui contingenza della storia, normatività della cooperazione sociale e funzione delle religioni, quali depositi di senso, rendono aperto l'orizzonte della storia, oltre il nichilismo post-moderno e l'ideologia di un progresso fatale. In tal senso per Habermas «nel diagnosticare il futuro della religione noi diamo un giudizio sul senso complessivo della modernità». Una scommessa che Habermas fa dialogando con Kant, Hegel, Marx, Weber e i classici della sociologia, i maestri della Scuola di Francoforte, Rawls. Un dialogo in cui lui stesso appare come uno dei maggiori eredi di questa tradizione. -
Sistemi di valutazione e autovalutazione del docente. Dalle teorie della valutazione agli orientamenti di politica scolastica
“Sull'applicazione di un modello di valutazione della scuola in Italia è stata sin qui decisiva la difficoltà ad accettare il giudizio esterno, nel timore che prevalgano criteri quantitativi e logiche estranee al mondo scolastico. Al contrario, l'idea di autovalutazione dei docenti e delle scuole proposta in questa ricerca risponde all'esigenza di disporre, per il miglioramento del sistema scolastico nazionale, di professionisti consapevoli e protagonisti della propria pratica didattica, della propria efficacia e delle possibilità di agire per il cambiamento come attori attivi e primari. L'ipotesi è dettagliatamente messa a confronto con le esperienze internazionali e con lo scenario nazionale, ricco di esperienze pilota insieme a contraddizioni ed incertezze” (L’autrice). Presentazione di Ira Vannini. -
L' esperienza civile e religiosa di Pietro Giannone. Nuova ediz.
La monografia di Giuseppe Ricuperati dedicata a Pietro Giannone (1676-1748), qui riproposta con una lunga postfazione. Ad emergere è il profilo di Giannone non solo protagonista e innovatore della storiografia settecentesca - con ""Istoria civile del Regno di Napoli"""" (1723), dove riscrive la storia del Regno alla luce dei rapporti fra potere curiale e statale - ma intellettuale europeo per il quale furono decisive non solo le polemiche anticuriali ma l'impegno culturale e civile (di cui è testimonianza l'opera postuma il """"Triregno"""", lo studio dei classici - innanzitutto Spinoza - e l'attenzione tanto per il libertinismo erudito secentesco quanto per il deismo. Una ricostruzione che fa della figura di questo intellettuale il ritratto di un'epoca."" -
Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo. Messaggio del Santo Padre per la 51ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali
Queste pagine nascono dalla volontà di ""accompagnare"""" il Messaggio del Papa per la 51a Giornata delle Comunicazioni Sociali. Il tema – Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo – è approfondito a più voci, partendo da prospettive e sensibilità diverse. Completa il testo una proposta di strumenti per l'uso pastorale del messaggio, con schede operative per genitori ed educatori. Sommario: Papa Francesco, “Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”; Ivan Maffeis, “Introduzione”. Commenti: Pier Cesare Rivoltella, “Mediare i media”; Adriano Fabris, “Logica dello spettacolo e «logica della """"buona notizia""""»”; Francesco Occhetta, “Post-verità o post-coscienza? Le responsabilità del giornalista”; Salvatore Natoli, “Incredibilità della fede e praticabilità del cristianesimo”; Giuseppe Lupo, “Narrare per attendere l'alba”."" -
Gioacchino Volpe medievista
Sono qui raccolti gli scritti che Cinzio Violante ha dedicato dal 1970 al 1997 a Gioacchino Volpe! 1876-1971, che idealmente considerava il proprio maestro. Fra i massimi storici della sua generazione, Volpe era stato anche uno degli intellettuali di spicco del regime fascista, e per questo la sua eredità fu un segno di contraddizione nell'Italia degli anni Quaranta e Cinquanta. Nelle sue opere Violante trovò una chiave di lettura del medioevo italiano e mediterraneo, e più in generale della storia intesa come movimento complessivo di cui gli uomini possono anche non essere del tutto consapevoli. Arricchiscono il volume la bibliografia di e su Volpe medievista, oltre all'edizione del carteggio da lui intrattenuto con Violante. -
A fianco di mio fratello Blaise. Lettere, opuscoli, versi
Personalità brillante, tra le più riconosciute nel Seicento, Jacqueline Pascal è «figlia e sorella esemplare, monaca per scelta» e giovane dal precoce genio poetico, come si legge in queste pagine. Sono raccolti, in ordine cronologico, i suoi scritti scelti tra i primi versi, i sonetti e una fitta corrispondenza con i membri della famiglia: il padre, la sorella Gilberte, le nipoti, e non per ultimo il fratello Blaise, del quale traccia un inedito ritratto e con cui scambia lettere che lasciano trasparire la dualità di un rapporto fatto di complicità ma anche di scelte e punti di vista differenti, capaci di generare veri e propri ""uragani"""", per poi lasciare nuovamente spazio al sereno. Sono queste le memorie di una giovane che rinuncia alla vita mondana per indossare le vesti di suor Jacqueline de Sainte Euphémie e dedicare tutta la propria esistenza alla ricerca spirituale, al servizio a Dio, che realizza attraverso la mansione di educatrice interna al monastero. Testi dai quali non può non trasparire l'aria di fermento culturale in atto nella abbazia di Port-Royal, culla della Riforma cattolica e del giansenismo, del quale racconta la storia che si intreccia a quella di donna e monaca: alla storia di un'anima."" -
Protestantesimo e sfide della contemporaneità. Percorsi inediti di scienze delle religioni
Il volume raccoglie saggi che indagano in chiave multidisciplinare figure, eventi e contesti appartenenti alla complessa e plurale realtà del protestantesimo nell'età contemporanea, dal Risorgimento all'attualità. Entro scenari che comprendono l'Italia, l'Irlanda, il continente africano e gli Stati Uniti d'America, si delineano i rapporti tra determinate tradizioni protestanti e diverse sfide di ordine sia teoretico che pratico: dal cammino ecumenico tra le Chiese irlandesi nel periodo dei Troubles alle molteplici dinamiche dell'emigrazione e dell'integrazione, con il ruolo di mediazione delle comunità religiose; dai significati socio-politici assunti da dottrine ed esperienze religiose al dilemma della compatibilità tra princìpi cristiani e giustificazione della guerra; dal legame tra riforma etico-politica e riforma religiosa nell'Italia risorgimentale all'impatto sociale e culturale dei movimenti evangelici nel Mezzogiorno, fino alla teologia politica soggiacente al dibattito sulle Intese tra le Chiese valdesi e metodiste e la Repubblica italiana. Il volume, tramite le ricerche inedite presentate, contribuisce ad aprire nuovi percorsi di studi sul protestantesimo nazionale e internazionale, nonché a fornire spunti per il sempre più rilevante tema del pluralismo religioso. -
La storia delle religioni e la sfida dei pluralismi
Pur in diverse prospettive, la storia delle religioni si è da sempre occupata dello studio delle religioni al plurale. Tale studio, in Italia, si è rivolto in maniera preponderante alle culture del passato, come conseguenza sia del fiorire di scuole di ricerca, sia di scelte individuali degli studiosi. Nell'età contemporanea, però, la pluralità delle religioni — nei diversi contesti e nelle diverse forme nelle quali viene individuata - appare come una chiave di volta per la comprensione di ampi processi culturali e sociali. Di conseguenza, la costruzione di modelli di analisi relativi al pluralismo religioso costituisce, in generale, una nuova frontiera per le scienze sociali ma, in particolare, anche di una disciplina accademica che intenda contribuire a riscrivere una storia delle idee e delle produzioni culturali. La Società Italiana di Storia delle Religioni (SISR) ha scelto di dedicare a questi temi il Convegno tenutosi alla Sapienza Università di Roma nel 2016, di cui questo volume costituisce gli atti. In modi diversi, i saggi qui raccolti forniscono il proprio apporto disciplinare all'analisi di modelli pluralistici attuali, facendosi forti dello sguardo da lontano maturato negli studi sul passato. -
Scritti spirituali
Dai testi di Juan Luis Vives qui tradotti - ""Introduzione alla Sapienza"""", """"La scorta dell'anima"""", """"Preghiera a Dio"""" - emerge il tratto specifico della sua spiritualità, frutto di una riflessione filosofica e religiosa coltivata per tutta la vita e che impedisce di separare formalmente questi due ambiti. Vives, contemporaneo di Erasmo e Tommaso Moro, distilla temi e interrogativi riguardanti verità e ragione, sapienza e rivelazione, tipici della feconda parabola culturale cinquecentesca che va sotto il nome di """"umanesimo"""" europeo: il suo umanesimo cristiano ruota attorno al motivo della libertà interiore e di una relazione tra l'uomo e Dio che aspira al rinnovamento personale."" -
Humanitas (2017). Vol. 3: religione libera per l'Europa, Una.
Editoriale: F. De Giorgi, ""Papa Francesco a Bozzolo e a Barbiana"""". """"Una religione libera per l'Europa. Studi in memoria di Giovanni Moretto"""" a cura di Roberto Celada Ballanti e Ivano Tonelli: R. Celada Ballanti - I. Tonelli, Presentazione; D. Venturelli, """"Giovanni Moretto. Una veduta libera e aperta sull'avvenire della religione""""; F. Tessitore, """"Lo Schleiermacher di Giovanni Moretto tra Historismus e filosofia trascendentale""""; A. Fabris, """"Ermeneutica e teologia nel pensiero di Giovanni Moretto""""; R. Garaventa, """"Strutturale malvagità dell'uomo""""; G. Cunico, """"Il principio buono"""": O. Brino, """"Giovanni Moretto e il pensiero filosofico-religioso italiano del Novecento""""; R. Celada Ballanti, """"Prospettivismo e verità in Leibniz""""; G. Ghia, """"In principio era l' Identitas entis. Note sul giovannismo di Fichte""""; F. Camera, """"Interpretare e tradurre. Il contributo di Schleiermacher""""; F. Ghia, """"Religione e canonizzazione delle norme. Tra Overbeck e Weber""""; E. Miconi, """"«Tu, traccia infinita!». Poesia e religione nei Sonetti a Orfeo di Rainer Maria Rilke""""; I. Tonelli, """"Il romanzo del teologico(-)politico. Note a margine al primo capitolo del Castello di Franz Kafka""""."" -
Tra pratiche e credenze. Traiettorie antropologiche e storiche. Un omaggio ad Adriana Destro
La complessa relazione delle credenze con le pratiche che ne sono alla base è uno dei nuclei tematici più rilevanti dell'attività antropologica di Adriana Destro. La fecondità della sua prospettiva è stata tale da oltrepassare l'antropologia culturale e investire gli studi storici introducendo un modo nuovo di considerare i fenomeni religiosi, che non possono essere ridotti a mere credenze o concezioni: le religioni sono sistemi di vita collettiva in cui le idee si generano dalle concrete condizioni di vita, dalle pratiche sociali e dalle esperienze storiche di vasti gruppi. Tale relazione è qui approfondita attraverso una molteplicità di analisi che investono spazi culturali molto diversificati, dal Medio Oriente all'Africa sub-sahariana all'America Latina, in un arco cronologico ampio che va dall'oggi alle origini cristiane. Da quali concrete esperienze storiche nascono le credenze apocalittiche dell'Africa sub-sahariana o le concezioni antiebraiche dell'omicidio rituale? Come le concezioni dei diritti umani possono radicarsi in pratiche sociali estremamente differenti? L'individualismo moderno ha una radice nelle pratiche religiose cristiane? L'approccio antropologico alla storia del primo cristianesimo, cui una parte del volume è dedicata, è uno dei tratti più originali della prospettiva di Adriana Destro, e ha fatto sentire i suoi influssi negli studi internazionali sulle origini del cristianesimo come paradigma per la comprensione dei fenomeni religiosi in generale. Ne emerge una variegata comprensione del nesso credenze/pratiche, in modelli sociali differenti del mondo contemporaneo o del passato, utile a cogliere le dinamiche dei gruppi religiosi nel mondo globalizzato di oggi. Proprio dell'antropologia, infatti, è mettere in luce nuclei tematici che soggiacciono alle diversificate risposte che i diversi gruppi umani danno a questioni simili. Al volume contribuiscono alcuni dei maggiori studiosi di fama mondiale. -
Humanitas (2017). Vol. 4: Visioni del mondo. Geografie vecchie e nuove
"Una lunghissima tradizione interpretativa propone di accostare i testi letterari da una prospettiva di tipo storico, declinata sulla base delle categorie hegeliane e successivamente rimodulata sui fenomeni della modernità novecentesca. La crisi della storia - come crisi del rapporto causa-effetto o come sfiducia nel concetto di evoluzione positivista - ha indebolito l'idea di progresso, a partire soprattutto dagli ultimi decenni del secolo scorso, quando gran parte delle strutture ideologiche, politiche, economiche e culturali hanno mostrato limiti e inadeguatezze. Ciò potrebbe aver favorito un cambio di sguardo nello studio dei testi - dalla verticalità della storia all'orizzontalità della geografia, dalla linearità del tempo alla circolarità dello spazio -, maturato sulla base della necessità di cercare e trovare nuovi parametri per decodificare un autore o un'opera.""""" -
Lo spazio dell'opera
Superare la concezione metafisica dell'arte in quanto «estetica» e favorire un ascolto dell'opera capace di trasfigurare il senso del soggiorno dell'uomo sulla terra: è la prospettiva in cui si pone questo libro, sulla scorta della rivoluzione inaugurata dal pensiero di Martin Heidegger. L'opera d'arte, lungi dall'occupare uno spazio dato in anticipo, si distingue da ogni altro essente per la singolare capacità di lasciar apparire e configurare lo spazio entro cui avvengono e si fanno incontro le cose che danno forma al mondo in cui abitiamo. In questo orizzonte essa - sia pittorica (Braque e Matisse), scultorea (Giacometti, D. Smith, Brancusi, Chillida e Caro) o architettonica (Le Corbusier) - non si limita a riprodurre la realtà che sta di contro alla stregua di un «oggetto», ma inventa ogni giorno una possibilità di mondo, concedendo a ciascuno un incontro rinnovato e di intatto vigore con quel che accade.