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Hermeneutica. Annuario di filosofia e teologia (2021). Etica, religione e disordine globale
Etica, religione, disordine globale Marco Cangiotti, Annotazioni sulla diade ordine/disordine. Per aprire il dibattito Luigi Alici, Etica e religione Antonio Da Re, L'esemplarità tra religione, etica minima ed etica massima Stefano Zamagni, Religione, etica, economia Gabriele De Anna, Il naturalismo e il ruolo pubblico della religione Maurizio Chiodi, Etica, religione e disordine globale Andrea Aguti, Morale e religione: alla ricerca di una nuova alleanza Domenico Scalzo, Il disordine interno. La guerra civile tra origine e fondazione politica Giovanni Cogliandro, Rivelazione, invito e autodeterminazione in Johann G. Fichte Lorenzo Gianfelici, ""Saper vivere nel fallimento"""". Umano e divino nel pensiero di Maria Zambrano Sante Maletta, La disfunzionalità del cristianesimo. Alasdair MacIntyre filosofo della religione E. Cecchi, Sulla responsabilità tra Hans Jonas ed Emmanuel Levinas. Una rilettura in epoca di pandemia D. von Hildebrand, Religione e morale (a cura di N. Lorenzetto) J. Maritain, Lettera sul mondo borghese (a cura di D. Bondi)"" -
Tommaso da Olera. Insatiabilis ardor
Si presentano qui gli atti del convegno internazionale svoltosi presso l'Università di Bergamo il 21 e 22 settembre 2018, una ""due-giorni"""" che, in diversi ambiti, non solo ha aperto nuovi squarci sulla figura di Tommaso da Olera, singolare religioso laico oggi Beato, ma ne ha sbalzato il profilo dal contesto del suo tempo: tra storia e politica, letteratura e spiritualità, mistica e teologia, configurandosi anche come occasione di sintesi dei diversi appuntamenti - di carattere scientifico, ma pure di alta divulgazione - via via susseguitisi negli anni precedenti. Non pochi gli studiosi che, grazie ai loro lavori, ma pure all'accurata edizione dell'Opera Omnia, hanno potuto affrontare il profilo e il pensiero di Tommaso con approcci che hanno portato alla formulazione di nuove ipotesi, allo sgretolamento di cliché, a precisazioni utili a ricostruirne i tratti originali, benché ci separino quasi quattro secoli dalla morte a Innsbruck nel 1631. Si vedano nel presente volume i testi di Mario Rosa, Arno Strohmeyer, Bernard Dompnier, Costanzo Cargnoni, Alberto Sana, Marcello Neri, Benedetta Papàsog-li, Josef Gelmi, Marco Pellegrini, Alessandra Bartolomei Romagnoli, Alessandro Vetuli, Sabrina Stroppa, Massimo Marcocchi, Mariarosa Cortesi. In sintesi, e la conferma arriva anche dai contributi di queste pagine, sono almeno due le direttrici prevalenti nell'approfondimento del frate bergamasco: quella attinente lo """"spazio interiore"""" del Cappuccino e quella pertinente il suo ruolo nello """"spazio pubblico"""":ça va sans dire nella cornice di quella realtà dell'Europa, politica e religiosa, cattolica e protestante, tra l'ultimo ventennio del Cinquecento e il primo ventennio del Seicento, gli anni centrali appunto in cui Tommaso da Olera - al quale l'amico medico Ippolito Guarinoni applicò l'espressione """"insatiabilis ardor"""" - visse e operò."" -
La realtà della Chiesa
I due saggi raccolti in questo volume, ""Il senso della Chiesa"""" e """"La Chiesa del Signore"""", costituiscono un anello che racchiude la meditazione religiosa e l'impegno concreto di predicazione e d'apostolato di Romano Guardini. Il primo scritto (1922) ha rappresentato un evento storico, poiché vi si avvertiva il sorgere di un senso della comunità religiosa che rompeva le angustie dell'individualismo spirituale. Guardini vede la Chiesa non come potenza dominatrice, ma come realtà che vive nel credente, aperta sul mondo, anche sui non credenti, in fiducia verso lo Spirito. Tali lineamenti sono approfonditi nel secondo saggio (1965), che presuppone la discussione del Concilio Vaticano II e accoglie con gioia gli aspetti emersi nei documenti conciliari, esprimendo però solo un desiderio: «che il cammino dell'epoca presente non sia per portare ad un appiattimento o superficialità, o ad un indebolimento della Chiesa, ma che resti sempre chiaro alla coscienza che la Chiesa è """"mistero"""", ed è """"roccia""""... Essa vive per la propria missione e la deve adempiere, fosse pure a prezzo dello scandalo»."" -
La fine dell'epoca moderna. Il potere
Anticipazione del dibattito sul postmoderno, La fine dell'epoca moderna (1950) è il luogo in cui Guardini dà il meglio di sé come filosofo e teologo. Con radicalità teoretica e sensibilità letteraria, delinea l'affermarsi dell'idea di modernità, che si compie e disintegra con la prima guerra mondiale. Non è la logica stessa del moderno - si chiede - a metter capo a un inaspettato ritorno del caos, interno ed esterno? «L'uomo sta nuovamente di fronte al caos... In questo secondo caos si sono riaperti tutti gli abissi delle origini». Che ne è del kerygma cristiano in quest'epoca che «non ha ancora un nome»? Con disincanto Guardini rigetta ogni nostalgia restauratrice. Certo, all'altezza dei tempi «la solitudine della fede sarà tremenda»; ma non v'è qui un kairós provvidenziale? «La fede diviene più parca, ma anche più pura e più grave»: una fede in cui rivive l'idea cristiana di persona. E gli scuotimenti della nuova epoca non comportano la necessità di reinterrogare i fondamenti del concetto di Potere? È quanto compiuto nel secondo saggio qui raccolto (1951), un'analisi lucida e attuale delle radici teologiche e antropologiche del potere. -
I religionauti. Studiare l'homo religiosus al tempo del web
Le pratiche religiose nelle città postsecolari possono abitare i luoghi più inaspettati e con la progressiva digitalizzazione delle nostre vite quotidiane internet è diventato uno di questi. Ma può uno spazio sacro esistere su internet? Può una comunità religiosa costituirsi soltanto online? Che valore hanno le preghiere in chat? Partendo da questi interrogativi, il presente volume intende offrire la prima sistematizzazione in lingua italiana delle ricerche che, dagli anni Ottanta ad oggi, si sono interessate di come le tecnologie influenzino la pratica religiosa degli individui e delle comunità di fede. È uno studio sulle religioni digitali e le teorie sul reincantamento della tecnologia, due campi di studio che in Italia, in assenza di un chiaro inquadramento disciplinare, restano ancora vagamente esplorati, ma che, invece, molto hanno da dire all'osservatore attento che vuole rintracciare come e dove il fenomeno religioso si sposti nelle società contemporanee. -
Fedone. Sull'immortalità dell'anima
Cela un lato irrazionale il tema dell'immortalità: è la paura della morte alle origini dei culti primitivi, nonché delle religioni classiche e dei monoteismi - ebraismo, cristianesimo, islamismo. Tuttavia è la ragione che ha tradotto quella stessa speranza d'immortalità nel rigore delle categorie filosofiche: a partire da Platone, che nella fine di Socrate elogia l'esercizio filosofico della morte, il tema dell'immortalità è stato diversamente declinato nei grandi sistemi metafisici, cercandone i segni, trovandone le prove. Il filosofo ebreo-tedesco Moses Mendelssohn nella sua opera Il Fedone, qui proposta in prima edizione italiana a cura di Francesco Tomasoni, riprende le argomentazioni platoniche nutrendole delle riflessioni filosofiche successive per renderle più efficaci, riscrivendo il Fedone in tre dialoghi fra Socrate e i suoi amici affermando l'immaterialità dell'anima. Lo spirito illuministico che risuona in queste pagine - il tentativo di elevare la figura di Socrate a universale o l'idea di Dio a concetto comune a tutte le culture e le confessioni religiose - destina loro una posterità: non a caso Kant le cita nella Critica della ragion pura. Su un tema tanto scandagliato, questi dialoghi rimangono un classico per la scommessa sulla ragione che vi traluce. -
Francesca Maddalena de Chaugy. Nell'ombra e nella luce della canonizzazione di Francesco di Sales
Questa biografia di Francesca Maddalena de Chaugy, monaca visitandina del XVII secolo, è l’ultimo lavoro di suor Marie-Patricia Burns, archivista della Visitazione di Annecy. Scritta con rigore storico e sulla base di puntigliose ricerche d’archivio, riesce a sfatare molte immagini edulcorate di vita religiosa e di santità. La vicenda di Francesca Maddalena de Chaugy si svolge quasi interamente nel quadro del processo di beatificazione e di canonizzazione di Francesco di Sales e ne svela i retroscena, non sempre edificanti. Apre uno spaccato sulla Chiesa del tempo e sulla situazione politica e religiosa del Regno di Francia e del Ducato di Savoia che non potrà non interessare chi nella storia cerca verità. Francesca Maddalena, con tenace caparbia, porta avanti la causa del suo “beato padre”, muovendosi in un complesso intrigo di interessi politici e di giochi di potere, dove spesso anche persone di Chiesa si piegano alla ragion di Stato, pagando di persona, fino all’esilio, fino alla scomunica. Nel 1665 Francesco di Sales è finalmente canonizzato; lei, riabilitata, finirà i suoi giorni nel 1680, superiora alla Visitazione di Torino, fedele, nonostante tutto, al suo motto: preghiera, silenzio, benedire Dio in tutto. -
La morte di Mosè e altri esempi
Alla sua pubblicazione nel 1971 questo libro apparve subito un’eccezione nella cultura italiana: ispirandosi ai maestri del Talmud e a Bonhoeffer, faceva balenare una nuova idea di giudaismo e cristianesimo. Un’idea profondamente laica e religiosa – «la convinzione che noi siamo importanti per Dio perché egli parla a noi, non perché parliamo a Lui» – che offriva, in brevi capitoli, interpretazioni inusuali della secolarizzazione, del Sacro e della Legge, del profano e del profetismo... Come se la Bibbia, debitamente sollecitata, potesse offrire letture inaspettate del presente. Nei libri successivi l’autore – che si definiva un «marrano per la compresenza, instabile ma irrinunciabile, di categorie mentali ebraiche e di alcune convinzioni cristiane» – ha spostato sempre più il suo interesse verso la tradizione del giudaismo rabbinico, mantenendo tuttavia lo stile dell’argomentazione: «con o contro, ma non senza Dio». Fino a fare della disputa (riv) con Lui il metro per misurare le crepe della giustizia nel creato. -
L' uomo e il suo mistero. Temi fondamentali di antropologia teologica
La Parola di Dio (soprattutto attraverso la Parola vivente, Gesù) offre all'uomo la possibilità di risolvere la questione del senso della sua esistenza e del suo cammino, segnato dalla fatica della ricerca, dalla debolezza e dalla fragilità, dalla lotta tra il bene e il male. Sulla base dell'Antico e del Nuovo Testamento, sono qui sviluppati i temi fondamentali dell'antropologia teologica e biblica: la definizione dell'uomo a partire dall'analisi dei termini greci ed ebraici utilizzati; la realtà del peccato, della sofferenza e della morte; l'evento-Cristo, dal quale scaturisce un nuovo destino per l'umanità. -
Lettere sull'autoformazione. Ediz. bilingue
Come pensare oggi, alla fine dell'epoca moderna, la formazione in senso cristiano di un giovane? Con un gesto felicemente inattuale, in questo libro Guardini disegna le figure ideali di un'educazione: dalla rettitudine del cuore e della parola alla dignità del donare e ricevere, dalla necessità della preghiera alla concezione cristiana della libertà e dello Stato. Figure in cui il soggetto cristiano - la coscienza - ritrova le tappe della sua autoformazione. Ma l'importanza del libro sta anche nello stile della scrittura. Guardini si rivela qui maestro di quella particolare forma di comunicazione che è la lettera: un rapportarsi all'interlocutore mantenendone l'alterità, ovvero rispettandolo nella sua intima vocazione. Quasi che in queste lettere Guardini abbia sintetizzato la cifra dell'agàpe cristiana: cristiano è chi sta, al cospetto dell'Altro e degli altri, in perenne tensione caritativa. -
Infinity academy 2020. Catalogo della mostra (Ventimiglia, Laigueglia, Gubbio, 1 marzo-30 aprile 2020). Ediz. illustrata
Catalogo di un ciclo di mostre previste nel corso del 2020 a Gubbio, Laigueglia e Ventimiglia, che Giammarco Puntelli, critico d'arte da sempre attento alla ricerca interdisciplinare, ha dedicato al suo progetto che intende valorizzare le individualità dell'artista e del suo messaggio mettendoli in relazione con l'emozione e il cambiamento di chi osserva l'opera d'arte, un processo che intende coinvolgere gli artisti insegnandogli a diventare imprenditori di sé stessi. La pubblicazione, alla sua seconda edizione, presenta un'ottantina di artisti, alcuni dei quali hanno partecipato a precedenti volumi ed eventi organizzati da Giammarco Puntelli. -
Spoleto arte 2020
«Spoleto Arte è un grande osservatorio sull'arte contemporanea che offre la possibilità di avere una panoramica ampia ed importante di stili espressivi, portando in esposizione artisti italiani e stranieri, di varia provenienza e formazione, all'insegna della libera creatività e della libera espressione.» (Vittorio Sgarbi) -
Torino. Via Roma. Ediz. illustrata
Quando si parli della via Roma attuale non è raro incontrare a Torino una cert'aria di sufficienza, e un velato rimpianto per il passato, al più noto soltanto da qualche fotografia. È un vezzo cittadino ricordare con nostalgia il ""vecchio"""" non appena il """"nuovo"""" si sia incaricato di renderlo tale, in questo caso acuito dall'essere la """"nuova"""" via Roma opera di regime, e anzi opera con cui il regime fascista intese illustrarsi e riuscì a tramandarsi. Eppure la rinascita della via negli anni '30 meriterebbe diversa considerazione: se non altro perché fu l'esito di uno fra gli ultimi e più importanti interventi urbanistici compiuti in città e forse più ancora per quel complesso intreccio di ispirazioni e aspirazioni che, soprattutto nella progettazione e costruzione del secondo tratto, si rivelò forte e determinante, riunendo istanze genuinamente moderniste con altre più prevedibilmente classiciste e passatiste. La storia di via Roma è così, in questo senso, esemplare di una certa fase della ricerca architettonica italiana, e forse della nostra cultura in generale, sorpresa in mezzo a un guado da cui - anche dopo l'ingloriosa fine del ventennio - avrebbe non poco faticato a uscire."" -
Il mistero della roccaforte dei Rosacroce
La storia dell'Europa moderna è attraversata da leggende radicate nella tradizione e nella religione. Una di quelle più intriganti ha per protagonista l'Ordine dei Rosacroce, legato ai Templari e, più in generale, alle alterne vicende della millenaria storia della Chiesa. Paolo Battistel, mitologo e cultore del mistero, porta qui alla luce un'oscura vicenda risalente al 1720 l'arresto per stregoneria dell'abate Gio Paolo Carino da parte della Santa Inquisizione, avvenuto in un piccolo paese montano del Piemonte, Balme - e svela un oscuro intreccio di temi e destini con gli affreschi presenti nella vicina roccaforte del Ruciàss, costruita dal ""Ljinch"""", il potente signore locale, alla fine del XVI secolo. Questo personaggio - una sorta di re della val d'Ala - sarebbe entrato in possesso del leggendario tesoro dei Templari e avrebbe praticato una religione misterica, avversata dalla Chiesa, di cui gli affreschi della roccaforte conserverebbero una ricca simbologia. L'analisi in particolare dell'affresco meglio conservato, La decapitazione di San Giovanni, suscita interrogativi nuovi sul culto di Bafometto e sulla figura della Maddalena. Come dimostra la documentazione fotografica contenuta nel volume, nell'affresco ci sono troppi simboli legati ai Rosacroce perché si possa pensare a un caso: ma allora, è lecito chiedersi, che cosa portò la misteriosa società iniziatica tra le montagne piemontesi? E poi: chi era veramente Gio Paolo Carino? Prefazione di Enrica Perucchietti."" -
Storia d'Italia nel Novecento
Il volume ripercorre la storia d'Italia nel secolo appena trascorso, fino ai nostri giorni. Questa è inquadrata nei suoi collegamenti con la storia locale, da una parte, e con la storia europea e mondiale, dall'altra, nei loro molteplici aspetti, da quello religioso a quello culturale, da quello politico a quello economico e sociale. L'autore segue in profondità i grandi temi che hanno segnato il Novecento, ricostruendo fatti, movimenti, personaggi, sulla base di una rigorosa documentazione storiografica, ma anche con grande indipendenza di giudizio; caratteristica questa che lo conduce ad assumere posizioni coraggiose e controcorrente. Uno spazio di rilievo è dato al movimento nazionale, che ha conosciuto diversi orientamenti ed esiti. Esso, pur nascendo nel grande alveo della democrazia innescata dalla Rivoluzione francese, come fattore di riconoscimento dell'identità e dell'autodecisione dei popoli, ora segue un percorso tanto divaricante dalle premesse iniziali, da costituirne il rovesciamento nel nazionalimperialismo (che tanta parte ha avuto nelle tragedie che hanno segnato il secolo), ora, viceversa, si risolve e si espande nella capacità di coinvolgere forze e risorse sempre nuove in una ritrovata universalità. -
Il pensiero religioso nei presocratici. Alle radici dell'ateismo
L'opera prende in esame le radici dell'ateismo nel pensiero occidentale, completando l'itinerario di studio avviato della ""Storia dell'ateismo moderno"""" di C. Fabro. Nel pensiero presocratico si evince, accanto ad una presenza del teismo, un prevalente orientamento agnostico, con suggestioni ateistiche. L'opera è un autorevole contributo agli studi di filosofia antica e offre una valutazione di questa alla luce di una tensione etico-politica, che ha sullo sfondo il problema religioso."" -
Culto e cultura nelle visite orsiniane. L'«osservazione partecipante» di un vescovo del Mezzogiorno
Sulla base di circa 2000 visite pastorali e 44 sinodi diocesani, svolti tra Sei-Settecento nella diocesi di Benevento (allora la più grande d'Italia) dall'arcivescovo Vincenzo M. Orsini, poi Papa Benedetto XIII, il volume, di taglio storico-antropologico, esplora il dinamico e ondivago rapporto tra culto e cultura, antropologicamente intesa; tra istituzioni ecclesiastiche e società civile; riti e tradizioni attinenti al sacro e quotidianità della vita, esperiti in una comunità del Sud. Ne risulta una intensa pagina di storia della mentalità e di storia religiosa. -
Giovanna d'Arco sullo schermo
Fin dalle origini del cinema, la figura di Giovanna D'Arco ha attirato l'attenzione di registi e produttori. Sono stati esaltati di volta in volta gli aspetti della sua personalità che più si addicevano al linguaggio con cui la settima arte si esprimeva in quel momento. Si va così dal racconto scintillante della donna carismatica del periodo del cinema classico hollywoodiano all'analisi della dimensione interiore nel periodo del film d'autore, come avviene in Rossellini e in Bresson, fino a giungere al clima culturale dei nostri anni, in cui la figura della fanciulla d'Orleans è stata presentata in maniera ancora diversa, più vicina alla sensibilità postmoderna. L'immagine di Giovanna d'Arco può essere dunque considerata un canone di riferimento per la storia del cinema e rappresenta una delle icone più significative, attraverso le quali si può indagare il formarsi, il definirsi e il mutare attraverso gli anni del linguaggio cinematografico. -
Spiritualità dei movimenti giovanili
In Italia l'associazionismo giovanile di matrice ecclesiale appare come una sorta di ""arcipelago"""", caratterizzato da una grande varietà di itinerari storici e di esperienze vissute. Il volume presenta alcune associazioni e movimenti di particolare rilievo nel quadro del carisma proprio di ciascuno. Vengono così presentati la proposta formativa e l'itinerario di spiritualità dei giovani di Azione Cattolica (con un contributo di Franco Carnevali), del movimento di Comunione e Liberazione (Fausto Perrenchio), delle Comunità di Vita Cristiana, eredi delle Congregazioni Mariane (Giovanni Notari), del Movimento Gen (Generazione Nuova), appartenente al Movimento dei Focolari (Agostino Favale), del Movimento Giovanile Salesiano (Riccardo Tonelli). L'ultimo contributo, di Paola Dal Toso, ha per oggetto l'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (Agesci). Emergono da queste pagine la sensibilità culturale che ciascun movimento esprime e una pluralità di proposte sul piano della spiritualità e degli stessi indirizzi educativi. Ne risulta un quadro estremamente utile per comprendere dall'interno la storia, le finalità e gli stili di vita delle varie associazioni e movimenti che sono attivi nel mondo giovanile. Essi rappresentano una autentica ricchezza per la Chiesa italiana."" -
La sentinella di Seir. Intellettuali nel Novecento. Arendt, Buber, Gramsci, Heller, Hersch, Quinzio, Stein, Weil, Wiesel, Wittgenstein, Zambrano
È questo un volume denso di significato sul ruolo dell'intellettuale nel nostro tempo. ""Da Seir mi si grida 'Sentinella a che punto è la notte?'"""" (Is 21, 11). In pieno tempo del disincanto, di fronte al crollo delle grandi certezze, bisogna raccogliere la sfida di un'età senza profeti, per diventare come la sentinella, attenta a scrutare i segni del futuro. Rimane salda in alcuni degli autori qui presi in esame - E. Stein, M. Buber, A. Gramsci - la coscienza di una vocazione intellettuale da compiere per una rinnovata comprensione e azione sulla realtà; mentre altri esprimono con voci accorate H. Arendt, E. Wiesel, A. Heller, J. Hersch - l'inquietudine e la dura pazienza dell'attesa, propria della sentinella di Seir, di fronte alle ideologie totalitarie e alle tragedie che hanno insanguinato il Novecento.""