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Tutti zitti, parlano loro
Il libro nasce dall'esigenza di narrare, attraverso una serie di interviste, costellate da aneddoti e racconti inediti, le carriere, le sensazioni e le principali riflessioni offerte da calciatori, allenatori e opinionisti, che hanno conquistato trofei e scudetti, disperandosi all'ombra di tremende delusioni, cercando quell'equilibrio statico di suggestioni che si celano dietro il rimbalzo di un pallone. Cosa avrà pensato Carlo Mazzone incontrando, per la prima volta, Francesco Totti? Quali i pensieri di Pagliuca nel momento in cui il pallone calciato da Mauro Silva si stampò sul palo, nella finale Mondiale del 1994, salvando l'Italia e il suo personale primato? E in che modo i ""senatori"""" della Juventus avranno giudicato il disastro di """"calciopoli""""? Per rispondere a queste, e a tante altre domande, nasce un libro dal titolo degno di un richiamo: """"Tutti zitti, parlano loro""""."" -
Fiammiferi
I fiammiferi che danno il titolo a questa raccolta non hanno niente di simbolico, non vogliono essere la metafora di qualcos'altro: sono gli elementi essenziali di una costruzione, la nave in miniatura che il padre del poeta compose, pezzo dopo pezzo, con faticosa allegria, una trentina di anni fa. Scrive l'autore: ""Anche questo piccolo libro, come l'arte sghemba di mio padre, è il frutto di una lunga pazienza rischiarata dalla memoria. Ogni poesia è il paragrafo di un racconto che procede per frammenti, strofe più distese, ingrandimenti e lampi ai limiti della boutade. Tutto ciò che nel libro sembra autobiografico, lo è per davvero o finge di esserlo. I nomi di fantasia nascondono, quasi tutti, volti e vite reali: mio padre, mia madre, Ida, Pirra e un paio di nemici immaginari. Ma non si tratta di un libro-confessione"""". Parole e poesie che in fondo, piace pensarlo, somigliano davvero ai fiammiferi: con i fiammiferi si possono accendere fornelli, appiccare incendi e costruire navi. Con le parole si possono salutare gli amici, compilare i moduli delle tasse e... costruire navi."" -
L' antico sapore delle more di gelso
Il gusto forte del Salento, la dolcezza del ricordo figurato con simpatica ironia, il realismo dei detti popolari incasellati in un contesto di narrazione, è questa la sintesi del contenuto de L'antico sapore delle more di gelso. Non un libro di tradizioni popolari o un resoconto nostalgico di un tempo perduto, bensì un racconto in cui si coniugano armonicamente ricordi, tradizioni e cambiamenti, in un'esposizione concatenata da condensati di saggezza del pensiero collettivo. Il volume descrive gli scenari di un passato che agli inizi degli anni Sessanta non era ancora del tutto passato, e raffigura situazioni di vita inimmaginabili per le generazioni del duemila. -
Il legame
"A settemila metri di quota, il cielo sopra Milano era terso e incredibilmente blu; molto diverso dalla mattinata nebbiosa che si apprestava a vivere la città. Il Cessna 525A della presidenza egiziana completò la virata, allontanandosi definitivamente dall'aeroporto internazionale di Linate. Il console abbassò lo schienale della poltrona, cercando una posizione comoda per dormire. Aveva passato la notte in bianco, pensando ai pericoli che quel viaggio comportava. Per fortuna era andato tutto liscio: i controlli al bagaglio diplomatico erano stati blandi come al solito e nessuno si era accorto del contenuto. Ora i suoi ospiti erano seduti al sicuro, nel salottino posteriore dell'aereo, in attesa di arrivare a casa. Si voltò un attimo a guardarli e vide che si erano entrambi addormentati. Forse quello era il primo momento in cui riuscivano a essere sereni, dopo tante angosce e timori per la propria incolumità. La vista dell'uomo e della donna lo tranquillizzarono ulteriormente e lui riuscì, finalmente, ad abbandonarsi al sonno"""". Esiste un collegamento, nascosto, occultato tra l'attentato alle Torri Gemelle e l'incidente avvenuto a Linate poche settimane dopo?" -
Latitanze
Dieci racconti, dieci storie costrette in spazi e tempi circoscritti, in eterne latitanze quotidiane sospese fra reale e surreale, fra manie e abitudini. Dieci fotografie minime catturate nel loro divenire senza, molto spesso, accennare a cause e conseguenze, a un prima o a un dopo. Il delitto, il sogno, la follia, l'assenza, il tempo sono le regioni in cui queste storie si addentrano. E la mappa che si ricava è fatta di racconti brevi per lo più giocati in presa diretta, dove echeggia la lezione carveriana, un minimalismo teso all'analisi minuta del reale, perché è lì che si nasconde il significato delle cose. Una raccolta di storie che percorrono una strada di meta-realismo, oltre la realtà, verso un territorio dove i gesti hanno una tonalità e un peso incomprensibile per la logica comune. -
L'incanto violato
Ha avuto solo un uomo, Monique, è sposa fedele da vent'anni, veste solo di bianco, bianca la sua dimora, bianco il suo pudore, tutto bianco il suo giardino, e nominare, catalogare, imbalsamare farfalle è il suo modo scientificamente rassicurante di vivere il suo universo. Dal rischio di precipitare, implodendo in quel mondo limitato e rivolto in se stesso, sarà l'amica Greta a salvarla: l'aiuterà a vivere compiutamente ogni lato di sé, liberandola da quell'eccessivo controllo e da quella corazza morale. L'incontro con un poeta, dopo un febbrile rapporto epistolare, le insegnerà a vivere la sessualità come un'istanza religiosa nella quale sperimentare le gioie e i tormenti della carne. -
La tarantola spagnola. Empirismo e tradizione nel XVIII secolo
Più si approfondisce la storia del tarantismo, più è chiara la necessità di superare il domicilio endemico, il Sud Italia e il Salento in particolare, per approdare sulle rotte mediterranee. Su questa scia è nato il desiderio e la convinzione di condurre una ricerca in un territorio assai poco conosciuto, animato da quei medici che, in terra di Spagna nel XVIII secolo, s'interrogavano sulla terapia dei suoni e del ballo di fronte agli uomini morsicati dal ragno. Questo volume presenta un notevole corpus di fonti storiche inedite o poco conosciute per il pubblico italiano. Nella speranza che il percorso della tarantola possa continuare nella rete mediterranea, per poi tornare all'endemica ""terra del rimorso"""", più arricchita e consapevole."" -
Sterile come il tuo amore
Francesco e Giorgia, entrambi trentasettenni, lui bibliotecario in un liceo, lei architetto, decidono di avere un figlio. Francesco è un indeciso cronico, al contrario di Giorgia, una ""ragazza del sud"""" pervicacemente attaccata all'idea di matrimonio, figli e casa ordinata. La scoperta della sterilità di Francesco dà inizio a una strampalata storia che si svolge prevalentemente dentro studi medici di andrologi, ginecologi, psicologi, tra analisi di laboratorio, contenitori sterili, provette, test di gravidanza, in presenza di camici bianchi, infermiere ficcanaso, poltrone freudiane che ospitano psicanalisti che citano Dante, insomma tutto quanto serve a dimostrare come anche uno spermatozoo inerte possa procreare, attraverso l'inseminazione artificiale, un bambino sul cui nome i genitori hanno già cominciato a litigare."" -
Certe notti
Quindici racconti che spaziano dal romantico al noir, quindici bozzetti letterari che confermano ed esaltano le qualità narrative della scrittrice cilena Alejandra Costamagna. In questi racconti l'autrice affronta il tema del distacco, della mancanza di comunicazione, del tradimento, che minano - e, qualche volta, addirittura compromettono - le relazioni umane più importanti, quelle tra genitori e figli, tra mariti e mogli, tra fratelli, amanti e fidanzati. Una galleria di personaggi vari che riservano pulsioni imprevedibili, messe a nudo dalla sensibilità introspettiva dell'autrice. Filo conduttore delle vicende narrate è lo sfondo, costante e discreto, di certe notti cittadine. -
Canzone per Castor
La storia vera di un'amicizia fraterna e quella invece di un'amicizia insolita, generata da un evento feroce che i protagonisti fronteggiano con viscerale dedizione. Un dialogo giocato tra la distanza e la presenza, denso e paziente, perfino nella rabbia. Due voci che s'intrecciano e si scontrano: scandite sui ritmi moderni dell'e-mail inseguono i loro archetipi nel mito. Le tappe ostinate di un percorso che si declinerà intorno alla costruzione di un progetto. Una testimonianza, ma anche una risposta alla banalità di certi pregiudizi intorno ai giovani. Infine il diario di un singolare viaggio oltre l'oceano, sulle tracce di un giovane autore che ha scelto il mondo come casa, sintetizzando in una scelta radicale i significati di arte, vita e cammino. -
I misteri di villa Pina
La vicenda ha inizio con la macabra e misteriosa uccisione di una capretta che fa compagnia a ""Lampo d'agosto"""", un purosangue saltatore ospite delle scuderie di """"Villa Pina"""", un moderno e confortevole agriturismo gestito dai fratelli Bardi. Da qui si susseguono innumerevoli intrighi e tortuose trame, che culminano con l'omicidio di Carola Monteverde, facoltosa ed eccentrica moglie di un diplomatico svizzero, appassionata e abile amazzone, di recente trasferitasi da Lucerna per discutibili e improbabili motivi """"climatici"""". Il commissario Santoro e l'ispettore Lo Palco si trovano, così, davanti a un complicato caso che, ancora una volta, non senza innumerevoli di coltà, riescono a risolvere in pochi giorni. Fa da sfondo, come in tutti i romanzi di Grima, il sonnecchiante Salento con la sua cultura, la sua storia e le sue gustose ricette popolari."" -
Candido ovvero l'ottimismo
Arguto e ironico, ""Candido"""" è stato considerato una delle maggiori satire al mondo sin dalla sua prima pubblicazione nel 1759. Nel corso dei suoi viaggi e delle avventure rocambolesche vissute in Europa e in Sud America, il giovane Candido vede tali e tante disgrazie e sofferenze che è assai difficile per lui credere che quello sia """"il migliore dei mondi possibili"""" come il suo maestro, Pangloss, gli ha insegnato. In una naïvetè brillantemente delineata, Voltaire ironizza sul romanzo, la scienza, la filosofia, la religione e il governo tutte le idee e le forze, cioè, che permeano e controllano le vite degli uomini."" -
Senza volto
Questo racconto saggio e onesto è una commovente testimonianza delle grandi capacità dell'animo umano. In una prosa lucidamente eloquente, che si spande con fermo vigore, Samuel Goetz ci invita a non dimenticare mai uno dei peggiori crimini contro l'umanità. Mentre il nazismo serra la presa sul ghetto ebraico di Tarnow, un ragazzo polacco raccoglie il suo coraggio, l'astuzia e la fermezza che gli saranno necessari per sopravvivere. Sam Goetz ha solo undici anni quando inizia la sua terribile odissea. Bambino innocente ma sveglio, è perplesso dalla apparente passività con cui gli adulti del suo mondo accettano le restrizioni imposte dai loro oppressori. Anche se la sua famiglia tenta di mantenere una certa parvenza di normalità, lui vede la brutalità per le strade del ghetto e comincia a capire il motivo della scomparsa di vicini e parenti. Dopo aver osservato il treno in partenza che porterà i suoi genitori a morte certa, trasformerà la sua disperazione e la sua paura in una intensa determinazione alla sopravvivenza. Il libro dà un resoconto dettagliato dell'Olocausto attraverso gli occhi di una adolescenza notevole. Quando i nazisti inevitabilmente catturano Sam, questa narrazione intensamente personale ci porta attraverso il paesaggio surreale dell'Europa dilaniata dalla guerra, mentre Sam, con straordinaria maturità, risolutezza e ingenuità, riesce abilmente a resistere agli indicibili orrori dei campi della morte. -
Pescando recuerdos
Un'impresa che ha stupito il mondo per la base progressista delle sue idee-guida. La Rivoluzione Cubana degli anni Cinquanta, le sue figure più rappresentative, da Camilo al Che, a Fidel, sono fra i ricordi che Enrique Oltuski, protagonista di quei fatti, ""pesca"""" durante una battuta notturna in barca. Aneddoti, racconti, testimonianze e riflessioni, rigorosamente veri, acquistano significato man mano che il contesto, come in un puzzle, prende forma e svela parte di una vita in cui si alternano episodi amari e vicende di inestimabile valore umano. I ritratti dei suoi familiari, la sua esperienza di ministro, le tombe sulla via Blanca, una donna che ha amato: """"Pescando recuerdos"""" raccoglie ricordi di vita."" -
L' invenzione del volo. Cento poesie da Santo Domingo. Testo spagnolo a fronte
Un'accurata edizione bilingue del meglio di otto poeti dominicani attuali, che interpretano l'anima emotiva e musicale, sgargiante e riflessiva di un'isola a cui si approda, e da cui si parte, facendo volare stormi di parole. Soledad Álvarez, Basilio Belliard, Tomás Castro Burdiez, Plinio Chahín, Ángela Hernández, José Rafael Lantigua, José Mármol, Rosa Silverio. Otto plastici stili che vanno dall'intimismo all'impressionismo, dalla vena aforistica a quella erotica, dalle atmosfere rarefatte alle intense scene colloquiali, dall'impulso mistico alle incursioni nel sogno e nel mito, sempre attraverso l'esuberanza delle immagini. Otto intonazioni per declinare versi comunicativi, privilegiando i territori dell'esperienza amorosa, della conoscenza e del mestiere di scrivere. Nella varietà dei suoi accenti, quella qui riunita è una poesia che viene da una terra circondata d'acqua, eppure è piena d'aria e di fuoco. Ognuno di questi poeti, con la sua piuma di sogno in tasca, reinventa il volo. Come un piccolo dio, ridisegna tutte le possibili traiettorie celesti. Così le parole trasvolano fino alle rive della vita, dove bruciano in forma di canto. -
Consigli ai giovani scrittori
In un momento in cui ancora si moltiplicano le cosiddette scuole di scrittura creativa, e di conseguenza anche i libri pieni di ""consigli"""" rivolti a chi vuol cominciare a scrivere, può essere utile rileggere questo agilissimo saggio, tuttora estremamente godibile, a volte deliziosamente insopportabile, disseminato di osservazioni folgoranti e arricchito dalla ben nota, crudele ironia baudelairiana. Il libretto, come in generale la stessa vita del suo autore, potrebbe costituire un ottimo esempio di filosofia paradossale, ovviamente quella preferita da Baudelaire, che rivendicò sempre """"il diritto di essere assurdo"""", fondato sulla coscienza che è la contraddizione che governa l'universo. La fede nel conflitto si manifesta qui soprattutto come visione affermativa del mondo, dal punto di vista dell'arte e dell'artista, fondata sulla forza del gesto creativo. L'opera """"inattuale"""" dell'autore dei Fleurs du mal conferma, dopo centocinquant'anni, la sua potente attualità, a conferma di quanto suggerito da Giovanni Macchia: Baudelaire """"si avvicina a noi mano a mano che il tempo sembra distaccarlo, e la sua figura farsi più evanescente""""."" -
Il conquistatore
Dato un misterioso insieme di congiunzioni astrali, burrascosi fenomeni climatici e particolari somiglianze fisiche, un neonato, rinvenuto su una spiaggia presso Sintra, è subito identificato come la reincarnazione di re Sebastiano, che regnò in Portogallo fino al 1578, anno della sua morte in battaglia. Il piccolo è ribattezzato con lo stesso nome, in ricordo di quel sovrano che, orfano di padre e abbandonato dalla madre, crebbe - narrano le cronache - malaticcio, introverso, alquanto sessuofobico e decisamente ostinato, tanto da lanciarsi in una tardiva crociata antimusulmana e andando a morire nel deserto magrebino. Ma la sua giovane ""reincarnazione"""" sembra altrettanto testardamente intenta a sublimarsi in ben altre battaglie..."" -
Streghe
Streghe è una fiaba. Una fiaba per grandi e piccini, che ci trasporta in un mondo senza tempo in cui tutto è possibile. Le streghe sono donne - madri, sorelle, nonne - che nascondono un segreto: a mezzanotte le loro anime abbandonano i corpi per compiere delitti sanguinosi, spesso ai danni dei propri ignari familiari. Per sconfiggere le forze del male bastano però l'ingegno e l'astuzia, di cui sono portatori uomini semplici e poveri, che in questo modo si guadagnano la gratitudine e la riconoscenza dei parenti delle streghe e riescono anche a migliorare la propria situazione economica. Streghe è un libro da leggere per recuperare il gusto di far viaggiare la fantasia. -
Fiabe di Capitanata
Le ""Fiabe di Capitanata"""" ci riconducono agli elementi originari e identitari del foggiano: la campagna come luogo del lavoro ingrato ma necessario, la presenza di personaggi magici che facilmente appaiono nelle storie (come il monacello), una forte dimensione religiosa che si esprime attraverso i """"santi"""" popolari e quotidiani, colti nella loro umanità piuttosto che nella loro aureola mistica. Si tratta di fiabe di terra che conservano luoghi e proverbi della tradizione popolare di Capitanata, cibi e filosofie del mondo, speranze nel cambiamento e un'aura di incantamento di fronte all'esistenza umana, alle sue infinite possibilità, ai suoi imprevedibili destini."" -
Orizzonte Sud
Questo volume nasce nel tempo in cui lo spazio geografico è un punto di riferimento costante nelle scienze sociali e umane. Il tentativo è quello di raccontare, conoscere, criticare, ""difendere"""" quella parte variegata del mondo che ha come nome """"Sud"""", nella convinzione che bisogna continuare a indicare strade e prospettive... da sud. È un'imprudenza sostenuta dalla consapevolezza che se il Sud ha un pensiero da avanzare lo fa dalla posizione del grado zero del potere, visto che da almeno cinque secoli il mondo è guidato da nord, quel Nord che, mentre sconvolgeva il pianeta con le sue rivoluzioni materiali e culturali, guardava al Sud o con occhi indulgenti o con occhi severi, quasi sempre con aria di superiorità. Il libro nasce poi in quella regione europea che ha """"inventato"""" la questione meridionale, paradossalmente proprio nel momento in cui Meridione e Settentrione si dovevano unire. Questo paradosso si scioglie come neve al sole non appena si ricorda che un'espressione molto usata per il Mezzogiorno nei carteggi dei patrioti unitari e post-unitari settentrionali era """"Questa è Affrica!"""". Per alcuni questa parte d'Italia lo è ancora, ma c'è una questione meridionale planetaria, e quest'Africa europea è chiamata in causa d'ufficio dall'incalzare sempre più pressante della Storia, adesso che da terra di emigranti è diventata terra di immigrati, e il confronto con i fantasmi del passato diventa inevitabile e doveroso.""