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The rest is silence. Tragedia in due atti con un intermezzo
Questa, che è una delle opere più recenti del grande drammaturgo e scrittore ungherese Miklós Hubay, può essere letta come un romanzo. in quanto ha le qualità per attirare il lettore come lo spettatore. The rest is silence, che prende il titolo dall'ultima battuta del monologo di Amleto, parla della morte di una lingua, una delle decine e decine di lingue ""minori"""" che spariscono ogni giorno nel mondo in seguito ai cataclismi della storia contemporanea. Questo evento ha ispirato a Hubay la storia di una giovane, Aleluja, condannata a morte perché ultima rappresentante del proprio popolo, in dialogo con il suo carceriere che stranamente parla la sua lingua, e con un inesperto gesuita accorso a cogliere dalla bocca di Aleluja le parole del popolo estinto, quelle stesse annotate dai padri missionari nel XVIII secolo. Quale il destino di Aleluja? E quello del suo carceriere? E quello dell'idealista gesuita? I tre destini sono accomunati e diversi, e comunque tutti e tre nell'insieme immagine esemplare del mondo contemporaneo."" -
In difesa della nazione. Riflessioni sulla democrazia in Europa
La forma politica che ha caratterizzato per secoli l'Europa va scomparendo ormai da alcuni decenni. Spogliato dei suoi principali contenuti etici, politici e religiosi, lo Stato-nazione oggi non corrisponde altro che a un nome senza più sostanza che fatichiamo tuttavia ad abbandonare definitivamente. A sostituirlo dovrebbe essere una struttura politica sempre più astratta, l'Unione Europea. Il governo rappresentativo, sviluppatosi in seno allo Stato-nazione, sta cedendo il posto ad una governance incapace di governare e di rappresentare. Ma c'è ben altro dietro al nuovo assetto politico europeo: l'illusione di veder presto nascere un'umanità finalmente unificata che sarà in grado di riunire tutti i popoli e tutti gli Stati. La nuova umanità europea non sa più che farsene della sua religione, il cristianesimo, fino ad oggi unica effettiva forza universale capace di parlare a tutti indistintamente. Affrontando le più spinose questioni del mondo contemporaneo - dal rapporto con l'islam della Turchia in Europa fino alla nascita d'Israele - Manent conduce il lettore attraverso i segni più evidenti di una crisi che non vogliamo riconoscere. Solo riappropriandoci delle ragioni ultime dello Stato-nazione, che nel corso della sua lunga storia ha cresciuto la rappresentanza politica e la democrazia, potremmo uscire da una rischiosa impasse e da una paralizzante crisi d'identità che ci attanagliano. -
La Chiesa dopo la Chiesa. Credenti e non credenti nell'epoca del pluralismo
Di fronte alle novità dirompenti della storia degli ultimi decenni, anche una realtà solida come la Chiesa cattolica, che per due millenni ha resistito a situazioni complesse e persino scismatiche, deve ripensare se stessa, non senza autocritica, come lo devono fare le altre religioni e le diverse culture. Il mondo è sempre più secolarizzato e plurale sul piano culturale, politico, religioso. E tutti, credenti e non credenti, sono sfidati sotto qualsiasi cielo dai diritti umani, dalla laicità, dal relativismo, dalla scienza, dal processo di globalizzazione e dallo sviluppo delle comunicazioni. Dopo la crisi delle ""verità"""" assolute ed escludenti, si impone la cultura del dialogo per un'etica politica condivisa attraverso cui passa il rinnovamento delle società, dei rapporti interpersonali e internazionali."" -
Almirante
Il volume traccia un profilo storico-politico di Giorgio Almirante nel ventennale della scomparsa. Si inizia con l'analisi del pensiero e dell'azione dell'uomo politico attraverso il criterio dell'attualità, confrontando la sua critica al sistema partitocratico con l'odierna ondata di antipolitica. Viene poi descritto il contributo dato da Almirante alla difesa della legalità e della democrazia in Italia, a partire dalla sua idea della pacificazione e del superamento degli odii della guerra civile, per proseguire con il racconto della sua coerente battaglia per il presidenzialismo. -
Opera omnia. Vol. 8: Autobiografia.
Ottavo volume dell'Opera omnia di Girolamo De Rada, figura centrale della letteratura e della cultura arbëreshe dell'Ottocento, dedicato alla sua autobiografia. -
Cultura del mercato. La commissione parlamentare d'inchiesta sulla concorrenza (1961-1965)
Il ""monopolio"""", o almeno ciò che nell'Italia del dopoguerra si definiva così, era un concetto multiforme. Con questa parola si indicavano gli intrecci fra gli interessi delle grandi famiglie industriali, gli incroci tra i principali soggetti economici e tra i settori, i legami tra imprese private e pubbliche, i nessi tra sistema produttivo e bancario, gli eccessi dell'intervento statale in economia, i conflitti di interessi tra politica e imprese. Il confronto tra chi lo difendeva e chi lo criticava, per motivazioni ideologiche o per sfiducia nella riformabilità dei suoi meccanismi fisiologici, segnava il pensiero, l'attività e la politica economica del periodo; e quindi la storia dell'economia italiana. In questa lotta fra interessi contrapposti i concetti di mercato, di concorrenza e di tutela della libera competizione economica, svanivano per riemergere solo dopo decenni. Vi fu un momento di riflessione ufficiale che rimane oggi pressoché dimenticato così come allora rimase senza conseguenze concrete: l'attività della Commissione parlamentare di inchiesta sui limiti alla concorrenza nel campo economico. Negli anni sessanta i lavori della Commissione costituirono un tentativo di chiarire le condizioni del mercato e furono testimonianza del dibattito tra i principali protagonisti economici, culturali e politici dell'epoca."" -
Wodehouse umorismo e ... reminescenze
"Questa 'intervista' è nata quasi per caso, durante una vacanza trascorsa in Calabria da mio padre, poi dilungatasi per un tempo superiore a quello previsto. Non so se vi siano stati nella narrativa precedenti in materia, certo non c'erano noti (a parte un riportato breve spunto ironico di Mark Twain) e quindi non potevamo a loro ispirarci. Altrettanto certo è che, ad un certo punto, ci siamo accorti che ci divertivamo anche se non potevamo sapere se i lettori sarebbero stati, anche loro, presi dal gioco. Pablo Neruda comunque ritiene che il gioco tragga origine dalla memoria dell'infanzia (fuori dall'ambito della didattica) che rimane dentro di noi, aggiungendo che chi non sa giocare perde quella preziosa memoria e non si può negare che sia una grave perdita. Ampliando il tono di quella brevissima nota, rammento che qualcuno deve aver scritto qualcosa di simile, forse Balthasar Gratian: la monotonia annoia, lo scherzo insistito può provocare disprezzo, la filosofia intristisce, la satira offende. Ho tentato di invitare prima e durante questa intervista l'autore di questo libro a non cadere in alcuna di queste trappole ma non sono certa di esserci sempre riuscita: non potevo fare di più con un uomo difficile come mio padre. Egli si è comportato con me, in sostanza, ad imitazione del mitico Pigmalione cercando di frastornarmi con la sua cultura.""""" -
Tempo e malattia. Il bildungsroman del pensiero di Thomas Mann
Questo lavoro è uno scandaglio gettato alla cieca nel corpo fluido di un'opera lunga una vita, quella di Thomas Mann. Dentro i testi, trattati alla stregua di territori o di mari se si vuole, si è cercato un senso di appartenenza, e lo si è trovato in un certo numero di interrogativi. Le questioni che inquietano e mettono in moto il romanziere sono le medesime che alimentano le tormentate filosofie di fine Ottocento inizio Novecento. Ma non solo. Le domande infatti hanno la strana caratteristica di rigenerarsi a ogni tentativo di risposta; è un gioco di forme che si inseguono. Quello che allora si è voluto approfondire non è tanto il contenuto delle risposte ma la loro forma. Il discrimine tra letteratura e filosofia non è costituito da specificità disciplinari, quanto da testi diversi. Questo almeno fino ad un certo punto della nostra storia. Nel secolo appena trascorso persiste una separazione cosi netta? Autori come Mann legittimano il dubbio, e il dubbio legittima esplorazioni, che, come tutte le esplorazioni seguono tragitti conosciuti e se ne distaccano, si adattano agli usi e costumi, e un poco li infrangono. -
Politica e religione tra Europa e Stati Uniti dopo l'11 settembre: un bilancio
L'11 settembre rimarrà nella storia come l'evento cruciale con il quale si è aperto il terzo millennio. Esso oltre a diffondere una paura tale da condizionare la vita di ogni giorno, ci spinge a riscoprire e a rafforzare la nostra cultura e la nostra identità. Ed è proprio l'identità tra Europa e Stati Uniti, tra Occidente e Isiam, l'identità della politica nel rapporto con la religione, il filo conduttore delle riflessioni di Dario Antiseri, Rocco Buttiglione, Luigi Vittorio Ferraris, Robert Royal, raccolte in questo volume. -
Società moderna e pensiero primitivo
Tra le mura del Sangallo si viene continuamente svolgendo una intensa e libera attività culturale. Si tratta di un percorso molto vario, che proprio perché radicalmente libero, non sopporta eccessive costrizioni e, dunque, neppure i confini disciplinari tipici del sapere accademico. Questi dibattiti intendono difendere la flessibilità del loro procedere fra aspetti sociologici, storici, economici, antropologici, come nel caso presente, giuridici, filosofici più interessati ai problemi che agli arbitrari steccati del sapere. Tanta libertà spirituale, tuttavia, non ci vela il fatto che spesso molte interessanti discussioni, pur sedimentandosi profondamente negli animi dei protagonisti, finiscono per restare inaccessibili a un poco più vasto pubblico, quale è quello degli interessati alle diverse problematiche culturali. Si è ritenuto, perciò, che, là ove possibile, si rendesse disponibile uno strumento agile che potesse servire a soddisfare una apprezzabile esigenza di condivisione dei risultati delle riflessioni svolte dagli studiosi spesso insigni che sono stati di volta in volta i protagonisti dei nostri interni dibattiti. -
L' ultima lezione di Enzo Biagi
Annarosa Macrì, brillante giornalista Rai, fu chiamata a far parte dello staff di Enzo Biagi dopo l'esilio dovuto all'ormai famoso ""editto bulgaro"""". Sono state molte le lezioni tratte da quell'esperienza ma, fra tutte, ve n'è stata una, la più importante: quella dell'amore per il giornalismo. Giornalismo inteso non come un mestiere tra i tanti, ma come missione, se portata avanti con passione, onestà e rispetto per la verità. Un ricordo pieno d'affetto e ammirazione per un uomo che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della cultura e del giornalismo."" -
Ripartire dalla persona. percorsi pastorali e psicoeducativi
Raccogliendo una quantità notevole di scritti giornalistici, Eugenio Fizzotti passa in rassegna nella prima parte del volume aspetti di particolare interesse del compito evangelizzatore della Chiesa, soprattutto in terra calabrese, attingendo a documenti di prima mano e ad interventi pastorali di vescovi e cardinali di alto profilo. In quanto figlio spirituale di Don Bosco, egli analizza nella seconda parte tematiche di eccezionale attualità riguardanti l'educazione che, ritenuta da sempre ""questione di cuore"""", rappresenta una sfida da accogliere e da affrontare per la costruzione di un futuro di giustizia e di rispetto della legalità. La terza parte, specificamente dedicata agli orizzonti psicologici ed educativi additati dalla visione teorico-pratica di Viktor Frankl, fondatore della scuola viennese di logoterapia e analisi esistenziale, fa risaltare il ruolo preponderante della ricerca di senso in una vita che, aperta a relazioni interpersonali di qualità e capace di guardare oltre se stessa, realizza compiti esistenziali unici e irripetibili, da cui scaturiscono le sorgenti della felicità che nulla e nessuno può mai distruggere. Come scrive nella Prefazione il Card. Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, anch'egli salesiano, Eugenio Fizzotti in questo volume mostra ancora una volta che """"l'opera e il pensiero frankliani rappresentano un'autentica rivoluzione copernicana, che rompe gli schemi del conformismo e del fatalismo."" -
Storia della Cecenia. Memoria, tradizioni e cultura di un popolo del caucaso
Negli ultimi anni di Cecenia si è parlato molto, quasi esclusivamente in relazione alle guerre che hanno steso una coltre di morte e desolazione sul paese. Assai meno si conoscono i ceceni, il loro patrimonio storico, etnografico e artistico, la loro cultura che per secoli si è tramandata oralmente. Dietro le quinte del conflitto, dietro alle astratte motivazioni geopolitiche, i ceceni hanno i volti di uomini e donne che hanno dovuto vivere in mezzo alla distruzione e al pericolo oppure fuggire, temporaneamente o stabilmente, all'estero. Questo libro cerca di ridare un volto a un popolo che sembra averlo perduto. -
La regolazione del mercato del gas naturale
Tra i servizi a rete liberalizzati il settore del gas naturale presenta dei gradi di complessità strutturale che rendono lenta e problematica la realizzazione di un mercato competitivo, richiedendo ancora consistenti interventi di regolazione. Questo libro apre una riflessione sui modelli adottati nella regolamentazione delle infrastrutture del ""sistema gas"""" offrendo al lettore degli spunti critici per un miglioramento della loro efficacia sotto il profilo economico e giuridico. Una buona regolazione costituisce l'elemento propedeutico fondamentale per realizzare una piattaforma commerciale efficiente del gas naturale. L'obiettivo è quello di delineare un quadro prospettico della regolazione per identificare un percorso di completamento del market design necessario alla realizzazione di un hub italiano del gas naturale."" -
Spazio e tempo nella sociologia comparativa di Alexis De Tocqueville
Il testo intende fornire un'interpretazione originale di Alexis de Tocqueville e della sua opera ""La democrazia in America"""", utilizzando le concezioni del tempo e dello spazio come linee guida per evidenziarne la metodologia comparativa. Queste due variabili, infatti, rendono esplicito il discorso sociologico sotteso alle osservazioni dell'autore sul confronto tra mondi sociali. L'obiettivo è quello di esplorare l'influenza che una determinata configurazione delle relazioni ha sul modo di rappresentare il tempo e lo spazio e come, a loro volta, queste categorie influiscono sulle relazioni, evidenziandone le differenze. Il testo ripercorre il travaglio interiore dell'autore, prodotto dalle vicissitudini del suo tempo, attraverso l'analisi delle due Democrazie in cui si mostra come il tempo e lo spazio contribuiscono alla costruzione del discorso teorico relativo al modo in cui le immagini del mondo influiscono sulla formazione delle strutture e delle motivazioni individuali. Il lavoro si conclude con una riflessione sulla democrazia contemporanea che mette a frutto gli spunti tratti dalla lettura de """"La democrazia in America"""", in chiave di sintesi dei caratteri distintivi dei tipi di società analizzati tenendo in considerazione le variabili del tempo e dello spazio, in un gioco di dicotomie e di comparazioni che permette da un lato di leggere questo autore e la sua opera sotto una luce e una prospettiva inedite, dall'altro di far luce sulla società attuale."" -
Globalizzazione, specializzazione produttiva e mercato del lavoro: verso un nuovo welfare
Il volume analizza le relazioni che intercorrono tra la globalizzazione e il mercato del lavoro dei paesi industrializzati e gli effetti che i processi di integrazione internazionale, caratterizzati dal continuo aumento del commercio mondiale, degli IDE e delle delocalizzazioni produttive, esercitano su occupazione, salari e distribuzione del reddito. Particolare attenzione è dedicata alle politiche di welfare attuate nell'UE ponendo in evidenza l'inadeguatezza degli attuali sistemi di protezione sociale rispetto al nuovo contesto economico internazionale. Si delineano inoltre le strade da percorrere affinché si disegnino nuovi modelli di welfare in grado di garantire un reale sostegno ai lavoratori, assicurando al contempo adeguati livelli di flessibilità nel mercato del lavoro. -
Dall'Atlantico all'Adriatico. La presenza consolare statunitense nella Trieste preunitaria
Il saggio approfondisce il ruolo strategico di Trieste come caposaldo adriatico del Mediterranean trade statunitense nel periodo precedente l'Unità d'Italia. Attraverso la disamina dei documenti dei consoli americani presenti nella città giuliana emerge uno spaccato articolato e dettagliato degli interessi degli Stati Uniti verso il porto triestino, sbocco di vendita per i generi coloniali, le manifatture e soprattutto il cotone, materia prima per le industrie tessili dell'Impero asburgico. Viene analizzata l'influenza anglosassone sulla realtà socioeconomica, urbanistica e culturale locale, i rapporti diplomatici e commerciali tra l'Impero austro-ungarico e gli States, le figure, i ruoli e l'attività dei consoli americani, protagonisti e osservatori dei flussi mercantili che si sviluppavano tra l'Alto Adriatico e i porti della nascente potenza americana. Lo studio fa parte del progetto di ricerca coordinato da Rosario Battaglia sui rapporti tra i porti americani e il Mediterraneo promosso dalla cattedra di storia contemporanea della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Messina. -
«Scrivere e chiedersi come è fatto il mondo.» Per Amelia Rosselli
"Il decimo anniversario della morte di Amelia Rosselli, nel 2006, ha consolidato e riformulato su basi nuove la sua centralità nel panorama poetico del secondo Novecento, per mezzo di una ricca serie di studi che ne indagano oggi più rigorosamente e sistematicamente il procedimento espressivo e intellettuale. Si è aperta una nuova stagione critica, alla quale ha proficuamente contribuito il convegno tenutosi nel dicembre 2006 all'Università della Calabria, che ha visto la partecipazione di alcuni tra i primi critici e lettori della Rosselli (Berardinelli, Pecora), ma anche di molti giovani studiosi che nello straniamento di questa parola poetica e nel suo radicamento biografico individuano un'esperienza cardine del nostro Novecento letterario. I contributi che qui presentiamo affrontano i nodi critici attualmente più dibattuti intorno alla poesia rosselliana: la questione dell'intertestualità, il rapporto tra poesia e musica, la definizione testuale e filologica delle prime opere, la controversa centralità della Libellula, l'innovativo sistema della metrica. Accanto a tali contributi il volume contiene alcuni importanti documenti epistolari inediti, testimoni di varie fasi dell'attività poetica e critica di Amelia Rosselli, dalla lettera a Pasolini del 1962 che definisce la pubblicazione del saggio Spazi metrici, al carteggio con Carlo Betocchi dedicato a Lorenzo Calogero, fino alle lettere degli anni Ottanta a V.S.Gaudio.""""" -
L' economia politica in rete. Gli aspetti teorici ed una prima indagine empirica
Le Tecnologie dell.Informazione e della Comunicazione (ICTs) sono divenute un elemento che caratterizza anche le attività più elementari della nostra vita quotidiana. Sulla scorta delle profonde trasformazioni da esse determinate, il volume propone un primo approfondimento sull'utilizzo delle nuove tecnologie per la didattica e per la ricerca in materia di economia politica. Dopo una introduzione sulle ipotesi e sulla metodologia della ricerca, che forniscono il contesto di riferimento sulle innovazioni tecnologiche e sulla formazione del capitale umano, l'opera si articola in due sezioni. La prima è dedicata ad un'analisi dei più recenti apporti teorici relativi al settore delle ICTs; la seconda presenta i risultati della ricerca sviluppandosi in due parti in cui, rispettivamente, viene prima analizzato l'esito di un percorso di ricerca che è stato condotto sull'uso degli strumenti informatici nell'insegnamento universitario dell'economia politica, poi si fornisce un utile strumento per quanti siano impegnati nello studio della materia, elencando i principali siti di riferimento in lingua italiana e specificando, altresì, la tipologia ed il formato delle informazioni contenute. Tramite l'approccio adottato, il volume contribuisce a porre in evidenza i risultati raggiunti e le principali criticità tuttora esistenti nell.uso delle ICTs nell'insegnamento dell'economia politica e nello studio della materia anche a fini di ricerca. -
Il confronto delle idee. Rileggere Franco Romani
Questa raccolta propone la rilettura di alcuni brevi articoli e di interventi, di carattere prevalentemente discorsivo e giornalistico, di Franco Romani, e vuol documentare così la semplicità e la linearità del suo modo di argomentare trattando problemi di razionalità e di efficienza economica, il suo ottimismo sull'affermazione del pensiero liberale, pur tra molte difficoltà, in particolare per il diffondersi di un 'liberalismo senza ideologia' divulgato dalla politica. Gli scritti fanno ben vedere come Romani avesse individuato spunti e temi che nel tempo hanno acquistato un'attualità vivissima e come avesse anticipato riflessioni e suggerimenti con brillantissime intuizioni e con grande originalità. La raccolta, pur nei limiti di scelte parziali e obbligate, vorrebbe dare esempi del 'Romani scrittore': di come sapesse usare l'argomentazione in modo persuasivo, con uno suo personalissimo stile di scrittura e di conversazione e con quelle modalità di comunicazione che accomunano, o dovrebbero accomunare, il giurista e l'economista. L'occasione di poter rileggere questi scritti è quella di mantenere viva l'immagine di un personaggio che, nelle sue molteplici fascinose sfaccettature, era sicuramente dotato di straordinarie capacità.