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La visione politica di Irving Kristol
Esponenti della galassia neoconservatrice (Michael Novak, Norman Podhoretz, Robert H. Bork e altri) delineano l'eredità umana e intellettuale di Irving Kristol. Nato a New York nel 1920, egli ha attraversato con raro acume e preveggenza la cultura del suo tempo e la stessa storia degli Stati Uniti, trattando temi che spaziano dalla politica alla letteratura, dall'economia alla religione, in qualità di direttore e animatore di varie riviste culturali, nonché di insostituibile consigliere per centinaia di giornalisti, intellettuali e accademici. Il volume contiene anche una antologia tematica tratta dai saggi di Kristol e la bibliografia completa dei suoi scritti a partire dagli anni Quaranta del secolo scorso. -
Il prezzo della libertà. Gaetano Salvemini in esilio (1925-1949)
L'esilio di Gaetano Salvemini, iniziato nel 1925 e durato oltre vent'anni, da lui stesso descritto in modo volutamente antieroico nelle Memorie di un fuoruscito, viene per la prima volta ricostruito dai più autorevoli storici dell'antifascismo e del pensiero politico del Novecento. Il risultato è assai innovativo: l'esperienza di esule vissuta da Salvemini è analizzata in relazione ai percorsi e alle destinazioni scelte da un intellettuale che si trovò ad attraversare le precarietà esistenziali degli emigranti comuni. Ne viene illuminato il suo rapporto con il mondo dell'antifascismo, con quello degli intellettuali americani e inglesi, e con quello dell'emigrazione italiana. Aspetti del tutto inediti riguardano il peso e il significato del patrimonio di idee e di convinzioni maturato durante gli anni di soggiorno negli Stati Uniti nei progetti, nelle proposte e nei giudizi relativi alla sconfitta del fascismo e alla nuova Italia repubblicana: in definitiva l'influenza del lungo esilio negli Stati Uniti nell'evoluzione del pensiero di Salvemini sulla democrazia. -
La civiltà dell'amore e il senso della storia. Liberazione cristiana fraternità-utopia
"Lo scopo del saggio è di fornire delle chiavi di lettura per orientarsi tra i sommovimenti epocali che stiamo vivendo. Esiste una """"stella polare"""" cui riferirsi per interpretare la nostra storia collettiva? Don Lorenzo Rossetti, accogliendo l'espressione di Paolo VI """"Civiltà dell'amore"""", individua proprio in questa """"proposta"""" sociale della Chiesa il criterio normativo che consente un discernimento cristiano sulle vicende storiche. L'autore vede nella fratellanza/fraternità il fondamento ontologico della solidarietà come determinazione personale e sentimento di condivisione, ma sottolinea pure che in chiave teologica bisogna distinguere tra fraternitas naturale e soprannaturale. Tale distinzione ci riporta al linguaggio classico: essa giova a cogliere il punto di continuità e quello di novità tra società umana e comunità ecclesiale: questa è il """"fermento"""" di quella. E proprio in forza dell'esistenza di tale principio soprannaturale può vedersi illuminata e appunto vitalizzata quella realtà creaturale che, ahimè, sembra spesso giacere nelle tenebre. Si capisce allora il motivo per cui la Civiltà dell'amore possa definirsi con l'ossimoro """"utopia concreta"""": una meta, un traguardo possibile, arduo, ma non assurdo o velleitario da perseguire."""" (dalla presentazione del cardinale Ruini)" -
Dell'usura. Il persistere dello sfruttamento dei bisogni umani
Questo volume affronta in chiave interdisciplinare il fenomeno dell'usura, sia sul piano teorico che su quello della ricerca empirica. Vengono analizzate le variabili socio-culturali, economiche e giuridiche, che si sono confrontate con il fenomeno in oggetto attraverso la storia, fino ad arrivare alle forme ""legalizzate"""" dell'usura che hanno a che fare con l'impero della finanza e l'indebitamento dei Paesi del Sud del mondo. Si è tentato di trovare le determinanti socio-economiche ed istituzionali che favoriscono il diffondersi dell'usura nel nostro tempo. Utilizzando come materiale di base le sentenze emesse dai tribunali dell'Area dello Stretto riguardanti il relativo reato, si è utilizzata questa ricerca sul campo come una sorta di spia-laboratorio per entrare nel merito sia dell'impresa usuraia che delle sue vittime. L'esplosione della bolla finanziaria e la conseguente recessione economica ha reso tale fenomeno ancora più inquietante, data la stretta creditizia operata dal sistema bancario. Un fenomeno che, come mostra l'analisi comparativa tra le diverse aree del nostro Paese, diventa particolarmente grave nelle regioni meridionali. L'intreccio con la criminalità organizzata porta ad una situazione esplosiva, denunciata da pochi coraggiosi imprenditori, e sottovalutata dal legislatore che ancora non ha provveduto ad aggiornare e modificare la legge 108 del 1996 che si è rivelata inadeguata."" -
La «buona azienda negli eserciti prepara la vittoria... e genera l'economia». Appalti, commissari e appaltatori nell'Italia napoleonica
"È fuor di dubbio che una buona azienda negli eserciti prepara la vittoria, assicura le conquiste, mantiene l'ordine e genera l'economia. Considerata sotto tutti i rispetti, essa è di una grande importanza; i talenti militari non bastano da sé per conservare le conquiste, le quali si perdono quando non siano appoggiate da una giusta e illuminata amministrazione e per ciò voglionsi buone leggi ed esecutori istrutti ed integerrimi"""". A partire da queste considerazioni, espresse da Alessandro Zanoli, ex segretario generale del Ministero della guerra e della marina del napoleonico Regno d'Italia, e sulla scorta delle più recenti acquisizioni della storiografìa """"militare"""", il volume ripercorre l'evoluzione istituzionale e amministrativa degli organismi che sovrintesero all'articolato meccanismo organizzativo della guerra, e che permisero la realizzazione, praticamente dal nulla, di un esercito di quasi 80.000 uomini. A tal fine l'autore non solo ricostruisce le modalità di assegnazione dei servizi, i tempi, i modi e la durata delle gare d'appalto e cerca di valutarne l'efficacia e i limiti, ma esamina anche la provenienza, le esperienze pregresse e le condizioni in cui operarono i commissari di guerra, protagonisti spesso anonimi dell'epopea napoleonica, ma fondamentale trait d'union tra il Ministero della guerra e le truppe sparse sul territorio." -
Antropologia minima del piacere
"Prima il dovere e poi il piacere!"""". Chi non si è sentito dire questa frase nella vita? E chi, anche, non l'ha ripetuta a sua volta a qualche bambino o adulto che indulgeva in comportamenti che procrastinavano """"le sacrosante cose da fare""""? Che il piacere sia una nozione altamente """"moralizzata"""", che venga cioè declinato prevalentemente con il verbo """"dovere"""" sembra possa dirsi come un """"fatto"""" della nostra cultura. Questo lavoro vuol invece inaugurare l'avvio di un programma di ricerca che contempli il piacere quale segno fondamentale per un essere vivente che interagisce con un ambiente. È attraverso la """"sensazione"""" di piacere che un individuo viene informato che la sua avventura nel mondo sta andando verso la realizzazione della felicità per sé e per gli altri. L'autore ritiene sia possibile unificare le varie teorie motivazionali a partire da un principio organizzatore articolato su potere e piacere. Nel libro si propongono altresì le prospettive applicative dei principi di piacere e potere. Seguire il piacere come principio informatore della propria azione sul mondo e favorire il senso di auto efficacia, come vissuto di potere esercitato sull'ambiente, costituiscono due direzioni ispiratrici delle possibili azioni pedagogiche e andragogiche a cui attingere." -
Differenziazione dei riti processuali tra certezza ed effettività della tutela. Atti del Convegno (Catanzaro, 18-19 ottobre 2007)
Il convegno che si è svolto a Catanzaro tra il 18 e il 19 ottobre 2007 si colloca nell'ambito di un progetto di ricerca interdisciplinare, avviato da studiosi di Diritto amministrativo e di Diritto costituzionale, sulla certezza del diritto nel sistema delle garanzie. Si è deciso di approfondire il tema della differenziazione dei riti processuali, con particolare riguardo alle esperienze della giustizia amministrativa e della giustizia costituzionale. La significativa crescita di ""riti differenziati"""" alla quale oggi si assiste è un fenomeno sollecitato dalla straordinaria eterogeneità dei beni ai quali è riconosciuta tutela giudiziaria e pone non pochi problemi sul piano della certezza del diritto."" -
Cittadinanza inclusiva e flussi migratori. Atti del Convegno (Copanello, 3-4 luglio 2008)
Il volume raccoglie gli atti del Convegno nazionale di diritto amministrativo, che si svolge ogni anno a Copanello da oltre un decennio. L'assise scientifica costituisce un'occasione di incontro di rilievo nazionale ed internazionale, con la peculiare caratteristica di sondare temi non solo tradizionali, affidandoli soprattutto alle relazioni di giovani studiosi della materia. L'incontro fra temi innovativi e classici filoni di studio costituisce la peculiarità del Convegno di Copanello, che lo ha reso un'occasione di stabile confronto tra docenti, magistrati ed esperti di diritto amministrativo. -
Gli amministratori locali di Alleanza Nazionale. Un profilo socio-politico
Il testo si colloca all'interno dell'ampio filone di studi sulla trasformazione partitica in Italia e affronta il tema del cambiamento sotto i più importanti profili del rapporto con la società, dell'evoluzione organizzativa e dell'integrazione dei valori politico-culturali. Il caso di studio è rappresentato dall'evoluzione di Alleanza Nazionale, partito che nel quadro politico italiano testimonia un significativo percorso di evoluzione nei tre ambiti indicati. Ora che il suo ciclo di vita sembra essere volto al termine per la scelta di far nascere il partito unico di centro-destra risulta ancor più interessante fare il punto sull'approdo di questo importante soggetto politico. Lo studio si è avvalso di una ricerca condotta su un campione di amministratori locali di An che ha fornito significative informazioni empiriche sugli aspetti più rilevanti dell'evoluzione compiuta da Alleanza Nazionale. -
Irrazionalismo e impoliticità in Giuseppe Rensi
Pensatore della crisi, ""irregolare"""", e proprio per ciò autore di una filosofia criticamente vigile, fino all'autocritica spietata; filosofo morale, teoretico, politico e giuridico, Giuseppe Rensi rappresenta una figura presente in modo carsico, nascosto ma profondo, nella storia della filosofia italiana del Novecento. Le chiavi interpretative prescelte per scandagliare il pensiero rensiano, a partire da diverse competenze e differenti approcci, sono state 'irrazionalismo' e 'impoliticità'. Esplicito, in questa scelta, il privilegiamento dell'analisi della dimensione etico-politica del pensiero di Rensi, la quale è strettamente legata a quella teoretica. La filosofia di Rensi nasce e si trasforma, spesso anche in modo radicale, sollecitata da una acuta sensibilità nei confronti della storia e dell'attualità politica dei suoi tempi. Questa stessa sensibilità conduce il filosofo ad esiti mistici e impolitici, i quali non sono semplicemente la negazione di fasi precedenti del pensiero, bensì un ulteriore sviluppo di questo, quasi la presa di coscienza definitiva del destino irrazionalistico, dello scacco di ogni tentativo di istituire un nesso di transitività tra 'ragione' e 'politica'."" -
Etica e ontologia. Fatto, valore, soggetto
Etica: un'esperienza di discorso e di pratiche di cui è più interessante domandarsi il di chi e il dove piuttosto che tentare di definirne il che cosa, non solo nel senso difficile dell'antica metafisica, ma anche in quello apparentemente più praticabile di fissare delle regole alla convivenza. Una domanda sull'origine del discorso etico è sembrata tuttavia ineludibile, domanda che si fa strada anche, e soprattutto, attraverso le aperture e le ferite nei vari campi relazionali, sociali, politici dell'umano. I contributi di questo volume ripercorrono alcuni nodi cruciali, storici e teorici, di queste affermazioni: da scenari antichi all'idealismo tedesco, dalla fenomenologia ad Heidegger, dalla Arendt a Lévinas. La direzione di queste indagini accenna verso un superamento di un'etica minimalista delle regole che sembra la più percorribile nell'""epoca del nichilismo"""". Mira piuttosto a una universalità del discorso, a una struttura trascendentale della coscienza come natura umana che dalla relazione che il soggetto intrattiene con l'altro attinga la risorsa di un costitutivo rispetto del valore irriducibile del suo percorso."" -
«Cari compagni... fraterni saluti.» Mezzo secolo di vtia nella sinistra italiana
"Cari compagni... fraterni saluti"""" sono le parole che aprivano e chiudevano ogni lettera del PCI-PDS-DS. L'autore le ha scelte per il titolo di questo libro in cui racconta mezzo secolo di vita a sinistra. Da Roma a Firenze, dal VII Congresso del PCI del 1956 al IV Congresso dei DS del 2006 sino alle primarie del Partito democratico. Cinquantanni di impegno nella politica, nel lavoro giornalistico, nell'amministrazione di un Comune e di una Provincia, nel governo di una Regione, l'Umbria, sino alle battaglie parlamentari nella lunga notte della Prima Repubblica e della fine dei partiti che hanno scritto la Costituzione. Le storie vissute e i personaggi incontrati: dirigenti politici, intellettuali, giornalisti, artisti, industriali, artigiani, operai. Il racconto di un viaggio lungo nel tempo, di una storia collettiva." -
L' altro illuminismo. Politica, religione e funzione pubblica della verità
Contrariamente a quanto oggi si crede, l'Illuminismo e la cultura politica moderna sono figli di una ragione appassionata alla verità, non di una ragione fondamentalmente scettica e relativista. La tesi di questo libro è che il recupero del pathos illuministico per la verità costituisce la migliore strategia per sottrarre il dibattito pubblico tra credenti e non credenti alla sua deriva di incomunicabilità e per ridare il giusto vigore al pluralismo, alla libertà e alla stessa laicità. Tanto più le questioni sono spinose e tanto più occorre ragionarci sopra con il rispetto di tutti, spregiudicatezza, ma anche con la fiducia che i buoni argomenti prevalgano su quelli meno buoni. Questa dovrebbe essere la consapevolezza di un Illuminismo che riesca a far tesoro della secolarizzazione, mettendosi nel contempo al riparo dalla sua deriva più estrema: il nichilismo. -
La scossa. Sei proposte shock per la rinascita del Sud
Oggi la parola d'ordine delle élite è ""dimenticare il Mezzogiorno"""". È la stagione peggiore del Sud dal dopoguerra: la stagione del declino senza speranza, dell'oblio senza remore da parte della politica e dei media, del clamoroso fallimento delle strategie di sviluppo delle Regioni meridionali, della fuga in massa dei giovani dall'inferno. Nonostante vecchi annunci roboanti e nuovi Partiti del Sud, nessuno sembra più curarsi davvero della Cenerentola d'Europa. Tra i leader politici prevale una sorta di """"rassegnazione etnica"""" sulla sorte dei terroni: """"non ce la possono fare, meglio abbandonarli al loro destino"""". Al Sud serve disperatamente una """"scossa"""". Non è più tempo né di questuare altra (inutile) spesa pubblica, né di praticare (illuministicamente) la """"normalizzazione"""" del Mezzogiorno. Solo una rivoluzione del coraggio, solo una strategia di rottura può salvare il Sud dalla deriva definitiva dell'economia e delle menti. Ecco sei proposte shock per realizzarla. Per riprenderci il Mezzogiorno, prima che diventi la nuova Petra."" -
Laicità e principio di non discriminazione
I dibattiti contemporanei sui temi della laicità e della non discriminazione rimandano non solo all'ideale della separazione tra Stato e Chiese, ma anche alla più recente consapevolezza dell'orizzonte multiculturale delle nostre società. Ad essere poste in questione sono dunque le stesse radici della convivenza e della cittadinanza democratica tra individui liberi e uguali. Prendendo avvio da tale quadro di fondo, il volume si snoda lungo due direttrici di ricerca: da una parte, alla luce dei classici, si è inteso ricostruire criticamente le origini storico-concettuali di alcuni termini di uso comune in questo contesto tematico. Dall'altra, sono stati analizzati i concetti di società secolare e società post-secolare sia sotto il profilo diagnostico, quale cifra contemporanea del rapporto tra politica e religione, sia sotto il profilo normativo, quale possibilità di riconfigurazione della laicità in forme adeguate alle sfide del nostro tempo. -
Soverato. Storia cultura economia
"Il volume di quest'anno della collana 'Le città della Calabria' costituisce un'indubbia novità di metodo e di contenuti rispetto all'ormai lunga tradizione di approfondimenti sulle città calabresi che sono stati proposti all'attenzione scientifica degli studiosi del settore e al pubblico ancor più vasto di appassionati del passato, in tutte le dimensioni che esso ha saputo esprimere."""" (F. Mazza)" -
Quaderni del Centro Linguistico dell'università della Calabria. Vol. 4: Portfolio europeo delle lingue ed autonomia. Esperienze e prospettive nei Centri Linguistici.
Il quarto volume dei Quaderni del Centro Linguistico di Ateneo dell'Università della Calabria nasce in concomitanza con due ricorrenze: il trentesimo anniversario della pubblicazione del libro di Holec Autonomy in Foreign Language Learning (Autonomie et aprentissage de langues étrangères - Conseil de l'Europe, 1979) e il decimo anniversario dell'inizio della sperimentazione pilota (1998-2001) del Portfolio linguistico nell'Università della Calabria. A trent'anni dalla pubblicazione del libro di Holec, i vantaggi dell'apprendimento autonomo sono ampiamente riconosciuti perché una maggiore autonomia porta a una più attiva partecipazione nel processo di apprendimento, ne migliora la qualità e favorisce la consapevolezza di un apprendimento come processo permanente, non circoscritto al contesto istituzionalizzato ma sempre più finalizzato alla mobilità e integrazione in ambito internazionale. Ed è proprio in questo contesto di mobilità, integrazione e comprensione reciproche tra cittadini di Paesi diversi che si colloca la sperimentazione del Portfolio nell'Università della Calabria conclusasi con la pubblicazione di una versione del Portfolio Europeo delle Lingue per studenti universitari. -
L' imprenditore cristiano. La via della Chiesa per costruire il bene comune
«L'imprenditore cristiano è figlio della Chiesa. Della Chiesa è la via attraverso la quale essa costruisce sulla terra, in mezzo alla società degli uomini, il bene comune. Egli è prima di tutto un testimone della carità della Chiesa, un servitore dell'amore di Cristo Gesù. Come testimonia e come serve quest'amore nell'oggi della storia, nelle particolari contingenze della quotidianità? Ponendo l'uomo al centro, facendone il fine del lavoro e non il mezzo. Spostando l'asse della questione: riducendo cioè il lavoro a semplice mezzo. Così operando, si priva il lavoro della sua mostruosità di fine. Se è l'uomo il fine del lavoro, allora tutto deve ruotare intorno all'uomo. L'uomo riacquista la sua signoria, la sua dignità, la sua gloria». (Dalla prefazione di Mons. Antonio Ciliberti). -
Partiti politici e democratizzazione in Russia
Il presente volume fornisce una ricostruzione completa e aggiornata del percorso evolutivo dei principali partiti politici russi nell'ultimo ventennio dinanzi agli studi ancora scarsi e poco coordinati che sono stati svolti in Italia. L'analisi si concentra principalmente sulla genesi e l'evoluzione organizzativa di alcune formazioni politiche, che hanno avuto un ruolo rilevante nel processo di democratizzazione in Russia, testando alcune proposizioni della teoria organizzativa sui partiti politici: quali modelli occidentali di partito si possono riscontrare in Russia? Quali fattori hanno promosso certi tipi di organizzazione rispetto ad altre? Come si spiegano i diversi esiti dei processi di mutamento partitico? Nel tentativo di fornire risposte sufficientemente esaustive ed empiricamente valide, la prospettiva di ricerca adottata suggerisce una nuova interpretazione che sottolinea come i partiti politici russi non siano entità amorfe, bensì gruppi politici, orientati prevalentemente all'arena elettorale, che hanno progressivamente sviluppato la propria organizzazione a livello territoriale e nel contesto parlamentare. Tuttavia, il nuovo ""partito nello Stato"""", Russia unita, sembra costituire un forte elemento di continuità col passato che non lascia intravedere un ruolo determinante dei partiti politici nel delineare alternativi scenari di democratizzazione, indipendentemente dal loro grado di istituzionalizzazione, nella Tandemocrazia russa."" -
Giorgio Strehler. Atti del Convegno di studi sul Giorgio Strehler e il teatro pubblico (Roma, 21 gennaio 2008)
"Il convegno su Strehler, organizzato da una istituzione come il Senato, costituiva la sede adatta per una disamina attenta delle motivazioni civili e politche e degli aspetti istituzionali dell'attività teatrale e della vita del regista, unitamente alle connotazioni fondamentali della sua poetica e edl suo progetto artistico."""" (Possa G.)"