Sfoglia il Catalogo ibs027
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 341-360 di 10000 Articoli:
-
Nel crogiolo dell'artista: «Clarissa» di S. Richardson
Il lavoro propone una rilettura di ""Clarissa"""" di Samuel Richardson. L'interesse che l'opera ancora suscita è da attribuirsi a motivazioni più profonde dell'enorme successo riscosso a suo tempo e dell'influsso che esercitò sul romanzo del Settecento contribuendo a creare una sensibilità e un gusto nuovi. Nell'analizzare le reazioni psicologiche e comportamentali della sua eroina, protagonista, in situazioni estreme, di sfide alle norme e alle regole della buona società settecentesca, Richardson sembra infatti essere motivato da un intento fondamentalmente didattico."" -
Le origini della scuola storica. Storia letteraria e filologia in Italia
Il volume illustra, sulla scorta di un folto materiale di archivio e di un ampio spoglio delle riviste specialistiche del periodo, la fitta rete di relazioni scientifiche e personali da cui è nata la scuola storica. Prendendo le mosse dal rapporto, tutt'altro che semplice, fra De Sanctis e la nuova scuola erudita, se ne analizzano i presupposti culturali e il modello di storiografia letteraria, influenzato in special modo dal darwinismo, e rappresentato non solo dalle opere maggiori dei suoi maestri (D'Ancona, Comparetti, Rajna) ma anche dalla prima serie della ""Storia letteraria d'Italia"""" Vallardi, primo esempio di moderna storia a dispense affidata a più autori, di cui si raccontano il progetto iniziale e la faticosa realizzazione. Il dibattito sull'origine della specie nella seconda metà dell'Ottocento costituisce anche in Italia un momento significativo non tanto per l'originalità dei contributi quanto per la definizione di un paradigma scientifico al quale fecero riferimento dapprima la linguistica, in seguito la moderna scienza comparatistica della letteratura, strettamente legata alla filologia romanza. La riscoperta delle origini, probabilmente il merito maggiore della scuola storica, favorì infatti lo sviluppo della nuova disciplina nata nella Germania romantica, ma affermatasi in Francia e in Italia intorno al 1870, di cui sono narrate le complicate vicende istituzionali."" -
Apprendere è un diritto
Il volume affronta il tema dell'educazione come diritto universale con un taglio originale, in cui interagiscono tra loro saggistica e narrativa, grazie al prezioso contributo di scrittori ed esperti. Apre la relazione sul ""diritto all'educazione"""" di Vernor Munoz, relatore speciale ONU, affrontando il tema della lotta contro esclusione e difformità. Alessio Surian, analizzando il diffuso analfabetismo tra gli adulti, si domanda se il diritto all'educazione sia o no un diritto universale. Aureliana Alberici riflette sulle conseguenze dei fenomeni di globalizzazione come dimensioni nelle quali inserire l'apprendimento. Federico Batini analizza i venti anni compresi tra il 1984 ed il 2004, come periodo di profonde riforme e di decentramento delle responsabilità decisionali nei sistemi educativi, che invece di migliorare la situazione, l'hanno peggiorata. Andrea Fontana conclude la prima parte del volume con una chiave provocatoria ponendosi alcune domande-limite sull'apprendimento e spingendo il lettore a riflettere su queste. La seconda parte del volume, narrativa, è composta di cinque racconti, in cui gli autori ricordano la propria esperienza didattica, soffermandosi su episodi che hanno condizionato la loro visione dell'istruzione scolastica."" -
Le orme nel tempo. Metarealtà di Luciano Pera. Ediz. italiana, inglese e francese
Una summa di tutta l'opera artistica di Luciano Pera, dagli anni 20 ai giorni nostri. Con scritti di: Giorgio Celli, Riccardo Ambrosini, Anna Giannelli. Edizione in lingua italiana, inglese e francese. -
Parchi e istituzioni: novità e rischi
Una puntuale riflessione critica sulla attuale realtà politica, istituzionale e normativa dei parchi in Toscana, Liguria e altre regioni. Una stimolante proposta culturale per l'avvio di una nuova stagione e ruolo dei parchi e delle aree protette in Italia alla vigilia della Conferenza nazionale dei parchi, del varo del nuovo codice delle autonomie, del rilancio di una incisiva programmazione economico-sociale e di una pianificazione ambientale integrata con le politiche comunitarie. -
Amor y sombras. Lettura di «La voz a ti debida» di Pedro Salinas
La voz a ti debida, di Pedro Salinas, è uno dei più letti, amati e commentati tra i libri di poesia contemporanea in lingua spagnola. Nonostante ciò, sussiste una certa ambiguità da parte della critica nella determinazione del suo statuto testuale: è una raccolta di liriche indipendenti o un unico poema articolato in settanta episodi?rnIn questo volume si percorre la seconda ipotesi, e in questa chiave vengono indagati, attraverso originali prospettive di lettura, i nessi tematici, le corrispondenze strutturali, i richiami intratestuali che consentono di scorgere dietro i settanti frammenti il disegno unitario di un ambizioso poema d'amore. Un poema nel quale dialogano tra loro, appassionatamente, l'amore e le ombre, l'io e il tu, il poeta e la realtà. -
Personaggi in cerca d'attore. Drammaturgie per molti giocatori
Franco Farina ha dovuto confrontarsi con una prova complessa: nell'ambito del progetto Fare Teatro della Fondazione Teatro di Pisa, gli è stato richiesto di concludere l'avventura pedagogica di un anno di corso mettendo in scena svariate decine di studenti, cucendo testi sulle loro misure (numero, capacità, caratteristiche) senza ricorrere a bassi trucchi quali: scene di massa, comparsate etc. Tutti gli anni il miracolo di San Gennaro deve ripetersi e chi ancora non ha letto i testi raccolti in questo libro non può immaginare il clima assolutamente speciale di questi eventi. Chi fa teatro con i ragazzi potrà trovare nelle pagine del libro molti stimoli e qualche suggerimento. Chi non lo fa potrà divertirsi a leggere, deliziandosi nell'intuire qualcosa di quella professionalità del tutto rara che è lo scrivere per molti (attori). -
Lo spaesamento e il testimone. Ventisette lezioni
Le tre serie di lezioni di questo libro sono dedicate alle tre cose impossibili nominate da Freud: educare, governare e la stessa psicanalisi. Nella prima serie, la lettura dello Spaesante di Freud è percorsa senza requie dal Malinteso di Camus. La seconda è dedicata al rapporto servo-padrone in Hegel, Kojève e Kafka. Infine, la questione della possibilità della psicanalisi, per nulla scontata, impegna l'Analisi terminabile e interminabile a confronto con Heidegger. Su tutto, testimoniano il respiro e la poesia di Paul Celan. -
Scatole stupide. Per un uso consapevole dei media
Televisione, computer, telefonini... sono strumenti mediatici con i quali interagiamo quotidianamente, ma quale funzione svolgono rispetto all'acquisizione di nuove conoscenze e competenze? Sono mezzi di informazione, di formazione, oppure si tratta semplicemente di scatole stupide, che offrono notizie parziali, filtrate da organismi di controllo di carattere socio-economico-politico, le quali finiscono per ammaliare l'utente rendendolo privo di una propria criticità di pensiero? Nella società dell'informazione questo tipo di riflessione acquista una notevole importanza soprattutto per lo sviluppo del pensiero delle nuove generazioni. Si corre il rischio di perdere la capacità di pensare, di riflettere e di agire consapevolmente. Per questo motivo le diverse agenzie educative, scuola, famiglia, associazionismo sono chiamate ad intervenire attraverso la formazione dei giovani allo sviluppo ed al potenziamento del pensiero critico. In tal maniera è possibile favorire la crescita di cittadini consapevoli e liberi dagli idola che possono ingannare la percezione della realtà. Un volume fatto di contributi diversi che spaziano dalle teorie della comunicazione, alla media education, a ricerche sul campo, ma tutti finalizzati ad un unico obiettivo: la formazione di soggetti capaci di agire e di interagire nella realtà e con i media in maniera critica e consapevole. Con scritti di: Marco Mannucci, Gianluca Caputo, Sondra Cerrai, Michela Salcioli. -
Amore e ginnastica
Il sipario di ""Amore e ginnastica"""" si apre sulla Torino post-unitaria che ha da poco ceduto il ruolo di capitale, ma non rinuncia a mantenere quello di culla e volano della cultura ginnastica italiana. I luoghi sono accomunati idealmente nella condivisione e nel culto di un'atmosfera permeata di valenze simboliche di una religione laica, in cui pochi seguaci della ginnastica intessono e celebrano una propria liturgia. Solenne, ieratica sacerdotessa del 'tempio' (la Palestra), regge la scena la maestra Pedani, nel suo giovanile-sportizzato turgore (""""bella spalla"""", """"braccio poderoso"""", """"corpo di guerriera"""", """"proporzioni schelettoniche perfette""""). Missionaria della diffusione della cultura fisica e della pedagogizzazione del corpo come strumento di civiltà e progresso, dispensatrice della moderna medicina sociale per la rinascita morale, etica, fisica del cittadino nuovo della Nazione nuova."" -
Scrittura, gestualità, immagine. La novella e le sue trasformazioni visive
Il volume contiene alcune riflessioni sul genere ""novella"""" e sul suo stretto rapporto prima con il teatro e poi anche con il cinema, in un fertile scambio di motivi, personaggi e dinamiche spazio-temporali. Osservando il passaggio dalla pagina scritta alla scena o allo schermo si possono cogliere varianti e costanti che esaltano gli aspetti di affinità e distanza, e le differenze che caratterizzano la dialettica tra i diversi codici di scrittura. I tre esempi qui proposti vogliono mettere a disposizione del lettore altrettanti percorsi che hanno lo stesso punto di partenza ed approdano ad esiti diversi: nel primo caso alcune novelle cinquecentesche, più o meno note, diventano la fonte per alcuni grandi testi teatrali di Shakespeare e proseguono poi la loro storia attraverso i secoli; nel secondo, un racconto tardo-ottocentesco poco conosciuto recupera a buon diritto notorietà grazie ad una trasposizione cinematografica; nel terzo, un drammaturgo del Novecento rivela, attraverso una serie di sue brevi novelle e di semplici abbozzi di racconti, la strada che lo conduce alla stesura di uno dei suoi drammi più riusciti. Letteratura e teatro, letteratura e cinema sono dunque i campi d'indagine coinvolti tramite accostamenti che, pur nella loro specificità, permettono di chiarire alcuni aspetti generali dell'intersezione fra questi generi."" -
Insegne ambigue. Percorsi obliqui tra storia, scienza e arte da Galileo a Magritte
Il libro affronta il tema dell'ambiguità nella comunicazione sia figurativa che verbale. Si raccontano i meccanismi che ne sono alla base e la sua presenza in ambiti diversi, dalle decorazioni musive di epoca romana, alle insegne delle navi da guerra ottomane; dalla polemica di Galileo sulla comparsa di nuove stelle e comete, fino alla pipa che non si può fumare di René Magritte. -
La vecchiaia come viaggio di ritorno
La nostra società parla della vecchiaia, ma ama la giovinezza fino a farne un mito. Ostinata ma assurda è la volontà di negare quest'ultima fase della vita. L'uomo dei nostri giorni nell'illusorio tentativo di non accettarla, col prenderne le distanze, si allontana da se stesso, fino a sperimentare il sentimento angosciante dell'alienazione. La resa finale risulta dunque amara, perché deserto e desolato appare il teatro della vita, se non si ha più alcun ruolo da interpretare. Il lavoro, nel quale confluiscono il vissuto dell'autrice e la sua esperienza professionale, si offre come documento vivo e diretto dell'ultimo viaggio che la vita ci riserva. L'operatore potrà trarne motivi di riflessione sull'importanza del suo ruolo nel lavoro svolto con gli anziani, il lettore, l'opportunità di rivisitare il mondo della vecchiaia in una nuova prospettiva. -
L'identità dialogica
Ogni identità nasce dal gesto di un ""noi"""" che si distingue da un """"loro"""", che si oppone ai volti e alle voci degli """"altri"""". Violenza originaria dell'identità e del suo inaugurale monologo, si direbbe. Violenza che l'epoca della cosiddetta globalizzazione rilancia e moltiplica senza sosta. È possibile pensare l'identità altrimenti che come monologo, gesto di esclusione, implicita o esplicita aggressione? Le pagine di un maestro della sociologia italiana, come Franco Ferrarotti, ci introducono passo passo in questa diversa prospettiva, e la declinano nei termini suggestivi di un'identità dialogica. Di un'identità, cioè, che fa dell'alterità non una minaccia ma una risorsa, non un buco nero ma uno specchio necessario, e a suo modo positivo. Gli """"altri"""" non sono di fronte a noi, come nemici, ma in noi, come nostra condizione di possibilità. Il dialogo è più antico del monologo. L'ospitalità più antica di ogni frontiera. Posta in gioco affascinante ed urgente di ogni ricerca filosofia, psicologica, sociologica, ma anche di ogni concreto e fattivo progetto politico a venire."" -
La civetta di Minerva. Studi di filosofia politica tra Kant e Hegel
Una linea di interesse per i temi politici percorre costantemente la filosofia classica tedesca: nelle sue diverse fasi la riflessione di Kant, di Fichte e di Hegel torna sempre di nuovo ad elaborare concetti idonei alla costruzione di una vita associata guidata da razionalità. A fronte di divergenze notevoli, il tratto unificante di queste filosofie è la connessione stretta fra momento teoretico e momento pratico e la ricaduta politica delle acquisizioni di volta in volta conseguite dal sapere. Avvalendosi del contributo di studiosi di diversa formazione intellettuale, il volume affronta e sovente reinterpreta argomenti oggetto di rinnovata attenzione anche nel dibattito odierno: le tesi di Kant sull'illuminismo e sulla pace perpetua; la sua visione delle relazioni fra politica e religione, fra libertà dell'individuo e potere di controllo dello Stato; l'indagine di Fichte sulle più antiche origini della cultura e l'analisi dei compiti e del ruolo politico della cultura e dell'Università; la ricerca di Hegel sul rapporto fra diritto e pena, considerata non solo come elemento di una costruzione giuridica data, ma come parte di un intero assetto istituzionale. -
L'editoria scolastica nel progetto egemonico dei neoidealisti
Grazie all'interesse crescente per la storia dell'editoria e in particolare per quella scolastico-pedagogica, negli ultimi anni si è parlato spesso dello stretto legame intercorso fra i gentiliani e il mondo editoriale. Questo lavoro offre una ricostruzione del percorso attraverso cui Gentile e i suoi allievi, a partire dai primi del '900, giunsero a maturare il proposito di fare dell'editoria un elemento strategico del loro progetto di egemonia politico-culturale. Dal meridione, dove ebbero origine le prime iniziative, i contatti si diramarono velocemente verso il centro e il nord, e particolare rilevanza assunsero quelli con il prezzoliniano gruppo de ""La Voce"""" dal quale nacque successivamente anche la casa editrice Vallecchi, azienda editoriale che ebbe un ruolo altrettanto centrale nel progetto dei gentiliani. Come principali fonti, sono stati utilizzati i libri comparsi nelle innumerevoli collane da loro dirette, i relativi programmi editoriali, nonché le riviste che spesso hanno avuto un ruolo addirittura trainante in tale disegno e, ovviamente, la letteratura critica apparsa negli ultimi decenni intorno a tale gruppo che, a dispetto dei moltissimi approfondimenti, continua a fornire inesauribili spunti di novità che consentono fra l'altro di gettare nuova luce anche sul circostante panorama scolastico-pedagogico."" -
La chiesa di San Martino
La chiesa di S. Martino, fondata poco dopo la metà dell'XI secolo, è il più importante ente ecclesiastico del quartiere cittadino di Chinzica. La prima parte del volume ne ripercorre la storia ormai quasi millenaria, dai suoi primi anni di vita fino a quando divenne dapprima canonica regolare e poi, dal 1331, fu annessa al costituendo monastero femminile di S. Chiara Novella. Le Clarisse rimasero in S. Martino fino alla soppressione, voluta dal granduca Pietro Leopoldo nel 1785; a quella data il patrimonio fu attribuito al Conservatorio di S. Anna e la chiesa eretta in prioria e affidata al clero secolare, che la regge ancora oggi. Una dettagliata descrizione dell'edificio, ricco di opere d'arte di gran pregio, consente al lettore una visita non affrettata, mentre la parte conclusiva del testo racconta la storia di S. Bona, patrona delle assistenti di volo, le cui spoglie sono conservate nella chiesa e descrive l'ultima ricognizione del corpo, avvenuta nel 2002 ad opera dell'équipe di Paleoantropologia dell'Università di Pisa. -
Hmultimedia. Disabilità e multimedialità
Nell'evoluzione del computer sempre di più si deve tener conto anche dell'aspetto informatico relativo all'Usabilità ed all'Accessibilità ed in particolare alle tecnologie informatiche utilizzate nell'ambito della disabilità. Il contenuto del libro prende in considerazione alcuni strumenti inerenti la multimedialità, applicata nel settore della ""facilitazione"""" e """"recupero"""" considerando che gli ausili informatici multimediali possono offrire un contributo fondamentale al raggiungimento dell'autonomia personale in termini di comunicazione e di controllo del proprio ambiente di vita quotidiana. Il volume si rivolge a quanti vogliano analizzare e studiare il rapporto tra disabilità e multimedialità, in particolare genitori, insegnanti, operatori per il sostegno, educatori professionali e tecnologi della formazione."" -
Le nuvole non hanno fretta
Malathi è una giovane vedova indiana con un figlio ancora troppo piccolo per comprendere la sua tragedia familiare. Ciò che è chiaro a Ghiri è solo il suo forte desiderio di avere un padre che lo ami. Malathi cerca di soddisfare le esigenze di suo figlio e le sue optando coraggiosamente per un secondo matrimonio. Manohara, altrettanto audacemente, accetta la sfida sposandola. In questo scenario di un'India che cambia, gli elementi di maggior innovazione sono i genitori di Malathi che, nonostante l'età avanzata e la loro fede induista, accettano di buon grado la scelta della loro unica figlia, una scelta, tuttavia, che si rivelerà non indolore per ognuno dei personaggi della storia. -
Sull'identità umana. Teologia e scienze in dialogo
Che cos'è l'identità umana? - si domandano scienziati e teologi in dialogo, nel tempo odierno, in cui appare sempre più complesso azzardare risposte a questioni fondamentali come questa, che sembra doversi relegare alla filosofia o alla teologia. Nella loro varietà epistemologica, le scienze studiano l'uomo nel suo riprodursi (biologia evolutiva), osservano ed interpretano il mondo in cui vive (fisica), potenziano la sua capacità di operare (tecnologia), tentano di imitarlo ed aiutarlo (biorobotica), ne apprezzano la capacità di produrre e di scambiare (economia), valutano la sua capacità di adattarsi e di modificarsi (evoluzione), riconoscono che funziona in libertà e condizionamenti (neuroscienze). La questione dell'uomo, che si affaccia dalle scienze, non può evitare la domanda: verso quale tipo di uomo ci stiamo orientando? Come sta cambiando l'identità umana, osservata nei suoi dinamismi funzionali? In preparazione al XX Congresso nazionale dell'Associazione Teologica Italiana, studiosi di diverse discipline scientifiche si interrogano, in questo volume, tentando di offrire un contributo alla riflessione teologica, nell'orizzonte di un'organicità flessibile a composizione multipla, che, mentre guarda all'uomo così com'è, ne contempla il suo irriducibile mistero.