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Livorno cruciale XX e XXI. Quadrimestrale di arte e cultura. Vol. 3: L'oriente
Antonio Antony de Witt, coltissimo portavoce del dibattito europeo relativo agli scambi tra Oriente e Occidente, in un articolo del 1936, dal titolo Italia e Cina nell'arte, si soffermava sulle note indagini berensoniane riguardo all'orientalismo di certi trecenteschi e quattrocenteschi toscani, in particolare senesi, concludendo: «Quel che conta (...) è il poter riconoscere un'affinità d'elevata natura spirituale tra certe posizioni dell'intendimento artistico senese e l'altro di alcuni popoli d'Oriente, una spiccata raffinatezza in entrambi di facoltà diciamo trascendentali e una congrua dotazione di mezzi acconci a tradurle nella rappresentazione artistica». Ed è proprio de Witt che elencava le prerogative comuni tanto ai Senesi quanto agli artisti dell'Estremo Oriente, quali «il disegno immaginativo» e «una coloritura tutt'altro che grassa e corposa, sibbene piatta», fino a citare certe dichiarazioni di Emilio Cecchi riguardo all'affinità del cromatismo di Pietro Lorenzetti con le lacche cinesi. Il tema dell'oriente, scelto come tema monografico di questo numero della rivista, trova quindi un suo fondamento in un programma di rivisitazione critica di un fenomeno figurativo nelle sue tangenze con la cultura artistica del Novecento italiano esegnatamente toscano. -
Immagini del femminile
Pisa, 8 marzo 2008 e 9 maggio 2009, poetesse italiane e portoghesi si incontrano in versi: da queste esperienze, questo volume. Voci consacrate e voci emergenti della poesia portoghese contemporanea si misurano in un dialogo generazionale che offre al lettore immagini, situazioni, suoni e parole di femminile lusitanità: Filipa Leal, Rosa Alice Branco, Maria do Rosário Pedreira, Ana Luísa Amaral, Ana Salomé. -
La struttura che connette. Gregory Bateson in educazione
Il fascino del pensiero di Gregory Bateson deriva da una storia di vita e di ricerca spesso difficile e ""in salita"""", alimentata da un profondo interesse per la natura e il mondo dei viventi e da un'incessante curiosità verso i processi di comunicazione e conoscenza. Per i tortuosi percorsi che lo hanno condotto a """"sconfinare"""" nei più disparati ambiti del sapere (dalle tribù della Nuova Guinea alle relazioni familiari patologiche; dai sistemi di informazione cibernetica all'osservazione dei delfini durante attività ludiche), Gregory Bateson può essere considerato, al contempo, biologo, antropologo, sociologo, psicologo, studioso di linguistica e di cibernetica... In questo volume si focalizza l'attenzione su Gregory Bateson in educazione: quale contributo possiamo ricavarne oggi all'interno della riflessione educativa? A quali livelli di operatività possiamo giungere attraverso una rilettura pedagogica dei suoi testi? Di certo, e in linea con i suoi """"rivoluzionari"""" paradigmi di ricerca, saremo """"costretti"""" ad allargare gli orizzonti del """"fare e pensare"""" l'educazione: con uno sguardo sempre vigile e sensibile ai valori della partecipazione consapevole e dell'attenzione nei confronti di tutto ciò che è vivente."" -
Finanza derivata, mercati e investitori
I saggi raccolti in questo volume si propongono di affrontare in modo interdisciplinare il tema attuale e complesso della finanza derivata. La necessità di un approccio plurale è la conseguenza immediata di questa complessità: non si tratta soltanto di comprendere la qualificazione giuridica degli strumenti finanziari derivati e la loro interazione con i classici e consueti meccanismi della negoziazione e della tutela; bensì di analizzare, fra l'altro, le motivazioni economiche che ne sorreggono storicamente l'utilizzo e di spiegare le ragioni per le quali il legislatore è più volte intervenuto, specialmente con riferimento al fenomeno del largo ricorso a queste figure contrattuali da parte degli enti locali. Quest'ultima fattispecie, in particolare, costituisce un ponte ideale per coniugare, almeno una volta, diritto pubblico, diritto privato e analisi economica del diritto. La compresenza, in questa antologia, di contributi provenienti da studiosi di diversa estrazione (civilisti, amministrativisti, economisti, comparatisti, analisti finanziari) vuole essere la rappresentazione visibile della possibilità concreta di una ricerca ""trasversale"""". Tale opzione, che ad oggi non è ancora molto diffusa, può offrire agli interpreti ed agli operatori schemi concettuali e spunti critici altrimenti difficilmente disponibili."" -
Rotte atlantiche dell'architettura italiana. Il nordeste al tempo dell'egemonia dello zucchero brasiliano (1549-1676)
Con la descrizione delle coste brasiliane Amerigo Vespucci diede vita alla percezione di quella terra come un nuovo Eden. L'idea del giardino della Grazia corre sotto traccia nei due differenti modelli di colonizzazione sperimentati nella fase caratterizzata dall'egemonia mondiale della produzione di zucchero del Nordeste. Gli ordini religiosi da un lato e, dall'altro, un politico di genio e di cultura umanista come il principe Johan Maurits van Nassau-Siegen, introdussero in quelle regioni qualità architettoniche consustanziali ad un'intima sacralità dei luoghi. Il Brasile è oggi un'immensa realtà sub-continentale, assai articolata e composita, lanciata in uno sviluppo economico vertiginoso che la induce verso un'orgogliosa rivendicazione di autonomia dalle proprie radici coloniali. Eppure non possono essere posti in discussione i legami con la cultura europea: ciò è testimoniato soprattutto nell'architettura, ove è possibile recuperare molteplici apporti, non casuali ed effimeri né estrinseci, provenienti dall'ambiente artistico toscoromano e da quello veneziano. Le architetture costruite nella lunga e travagliata età dello zucchero offrono, pertanto, non solo numerose testimonianze di notevole valore estetico ma anche preziosi documenti storici per la ricostruzione dei canali di diffusione della cultura delle diverse scuole italiane d'architettura nei paesi europei e, successivamente, nei loro rispettivi dominî d'oltremare. -
Gerusalemme. Ultimo viaggio. Nove diari
Il libro raccoglie diari di viaggio di giornalisti ed esperti di cooperazione, tra cronache inedite, note di cultura, costume e società. Racconta uno spezzato significativo, particolare ed informale della Terra Santa, attraverso brevi scritti che partono dalla guerra tra Israele ed Hezbollah del 2006, per arrivare a Gaza e ai giorni nostri. Si conclude con le riflessioni di Padre Michele Piccirillo, frate francescano, professore ed archeologo di fama internazionale, profondo conoscitore della Terra Santa dove ha vissuto gran parte della sua vita. -
Carissimo fratello. Un giovane italiano alla guerra di Russia (1941-1943)
Dall'inferno del fronte russo Bruno inviava ai suoi cari cartoline dell'esercito. Le scriveva talvolta con le lettere capovolte rispetto alle frasi di propaganda del duce e del Re. Anche così si esprimeva contrarietà per quella scellerata guerra. Ma sempre scriveva a sua madre con il dolore represso nelle parole dolci, per non aggiungere sofferenza a quella da lui subita. Nascondendo una disfatta militare, ma anche morale e umana dell'Italia. Tra poesia e antifascismo la giovinezza di un ragazzo pisano si dipana fino all'ora in cui, tra tensioni politiche esacerbate nelle contrapposizioni sociali in una Pisa in fermento, viene spedito al fronte russo. Siamo nel 1942 e Bruno Vecchiani ha 21 anni. Ama la poesia, forse vorrebbe dedicarle la sua vita. Ma la campagna di Russia della seconda guerra mondiale è una follia a cui pochi sopravvivranno, da cui i più torneranno irreversibilmente segnati da una marcia in ritirata sulla neve a -45°, sotto gli attacchi avversari. Una disfatta tragica e preannunciata, che il semplice buon senso avrebbe permesso di impedire. Una campagna militare voluta a tutti i costi dal duce. Tra morti e dispersi, compresi quelli nei campi di prigionia, la provincia di Pisa conta 382 nomi, raccolti nell'elenco degli archivi del Ministero della Difesa, qui edito per la prima volta. Tra questi anche quello di Bruno. A livello nazionale il numero sale a circa 90 mila. Un'intera generazione finita sottoterra, in una sola campagna militare. -
Pinacoteche di parole. Letteratura e arti figurative da Winckelmann a Rilke
La letteratura tedesca moderna nasce dall'incontro, attestato anzitutto dall'opera di Winckelmann, con le arti figurative: più precisamente dall'incontro del pensiero tedesco con il sentimento della forma che pervade l'arte classica e italiana. Quest'incontro ne sottintende altri: intelletto e corpo, invisibile e visibile, maschile e femminile, l'io e l'altro. È quindi quello dell'ékphrasis essenzialmente un problema di traduzione, appropriazione, integrazione dell'estraneo nel proprio codice. Non è dunque casuale che l'utopia della traduzione dell'opera d'arte in scrittura - che si svolge costantemente all'ombra del mito di Pigmalione e dell'opera d'arte vivente - nasca all'interno della cultura tedesca illuminista che più di ogni altra, nella seconda metà del XVIII secolo, coltiva l'ideale simbolico della traduzione come dialogo, ovvero strumento di riconversione e metabolizzazione dell'universale nell'elemento soggettivo. Ma è anche inevitabile che quel processo di sublimazione dell'estraneo che la traduzione sottintende sia soggetto - proprio negli autori più consapevoli - al rischio di un ""ritorno del rimosso"""": di quel """"materiale estraneo"""" che la traduzione intendeva omologare."" -
Nidi di memorie paesane (1946-1996)
Nel 1984 Marianello Marianelli diede con anticipo le dimissioni dalla cattedra di lingue e letteratura tedesca dell'univesità di Pisa, per potersi dedicare prevalentemente alla propria attività letteraria, già svolta fin dagli anni quaranta - quando vinse, con la prosa ""paesana"""", Prove di banda, qui riprodotta, la prima edizione del """"Premio Pozzale"""" - su riviste e giornali in Italia e in Germania."" -
L'avvento delle arance
Scienza, sensi, cucina, storie, scherzo; chimica, leggende, racconto, pancia, impulso; vaniloquio, colori, tavolozze, cuore, gusto; numeri, rabbia, superbia, fantasia e menzogne. -
Poteri fluttuanti. Forme dell'anarchia contemporanea
Lo scopo di questo libro è riflettere sui possibili significati e sulle forme che il concetto di 'anarchia' può assumere nel presente, senza presupporne di già dati e a partire da un rinnovato e diffuso interesse per le teorie e le prassi anarchiche, che spinge soprattutto a ripensare il concetto di 'potere'. Infatti, e nonostante tutti i tentativi di ridefinirlo, quest'ultimo continua a essere pensato in connessione al concetto di 'struttura', benché sia ormai da tempo chiara l'insufficienza della sovrapposizione fra potere e struttura, come mostrano i lavori di Michel Foucault e in generale del cosiddetto 'post-strutturalismo'. Prendere sul serio il concetto di anarchia, allora, implica optare per una concezione del potere più adeguata alla complessità delle società contemporanee, per la quale il potere non può essere semplicemente identificato con le strutture in cui di volta in volta si cristallizza. Esso va piuttosto ricondotto alla sua origine più propria: i concreti individui, che in tutte le loro interazioni al microlivello della vita quotidiana negoziano incessantemente anche posizioni reciproche di potere. -
Servizi pubblici e istanze sociali nella costituzione economica europea
La disciplina dei pubblici servizi risente da tempo della silenziosa ma inarrestabile sovrapposizione della costituzione economica europea alla costituzione economica nazionale. Il consolidamento della funzione sociale dei pubblici servizi, seguito all'affermazione dello stato sociale e rivolto principalmente alla trasformazione diacronica dell'uguaglianza formale in uguaglianza sostanziale, è sempre più soggetto alla normativa di un ordinamento che, almeno inizialmente, privilegiava l'integrazione economica (negativa) trascurando quella sociale (positiva). Nel volume si ricostruisce il complesso rapporto fra disciplina nazionale e disciplina europea del pubblico servizio, con particolare attenzione ai passaggi attraverso i quali l'Unione Europea, trainata dalla propria giurisprudenza fino alla creazione di una propria nozione di uguaglianza sostanziale, è andata anch'essa acquisendo una funzione sociale, che le consente di concorrere con gli stati nazionali alla delineazione di una disciplina europea del pubblico servizio che sappia coniugare esigenze economiche e fini sociali. -
A tavola con gli elementi. Sapori, leggende, peccati di gola
La storia e le reti degli ultimi pescatori del Cilento, l'attesa di Irene e il suo pasticcio di alici. La lunga transumanza degli agrumi, le rotte e i loro incroci, dall'oriente sino all'Europa occidentale. I viaggi di Michele, ultimo acciugaio della vai Maira, lungo le vie del sale e la sua bagnacauda. La grotta del Gelo nelle viscere del grande vulcano, lo stupore dei saraceni, i loro sorbetti, lo zucchero dalle canne, il cocomero e il suo gelo. Gli amori della ninfa Galatea per Aci, il pescatore di calamari. I vini delle comete, le zingare del sistema solare, quelli dell'anno senza estati e il vintage del risotto allo Champagne. Le farine dei pastori nomadi del Gran Sasso, panai preistorici con sotto i piedi i segreti dell'universo. Bambini che fanno il verso al polpo e le donne di Santa Lucia che lo cucinano, alla Luciana. La biografia e le metamorfosi del merluzzo, il pesce che è arrivato in campagna ed ha cambiato il mondo. L'ingegnosa invenzione della bottarga di... cortile e quella, più modesta, di una carbonara al contrario. Lo sfrigolio degli oli, di fritture e di pastelle, e tutta l'alchimia delle padelle. La crema della nonna, quando si sta buoni, e le sue meringhe sbagliate. La sconfitta della bellezza nel regno della più famosa delle cipolle... riflessioni di geniali cuochi dilettanti di fronte a centoventi pomodori. -
Alterna fortuna del soldato Pindaro
Il giovane cavaliere spagnolo Píndaro, ridotto in fin di vita, è costretto a rifugiarsi in un convento della costa cantabrica. Qui viene curato e accudito dal suo compagno di stanza: per sdebitarsi, gli regala due quaderni in cui ha scritto la storia della sua vita, raccomandandosi di pubblicarli. Le vicende narrate sono singolari e prodigiose: duelli, fughe, naufragi, avventure amorose e tempeste, ritrovamenti fortuiti di ricchezze e tesori, eroici salvataggi. Frutto della maturità di Gonzalo de Céspedes y Meneses, il romanzo unisce vari modelli narrativi (romanzo picaresco, bizantino, di corte, d'avventura) creando un'opera originale, in cui il racconto della vita diventa il pretesto per riflettere sulla mutevolezza e l'incostanza della fortuna nelle vicende umane, nonché per presentare, attraverso una variegata casistica amorosa, vizi e virtù del cieco amore. -
C'era una volta... la televisione. Ediz. illustrata
Paolo questa volta l'ha combinata grossa. La mamma l'ha messo in punizione: niente televisione per una settimana! Ma lui, con la complicità di una simpatica gatta, ha deciso di andare a casa del dirimpettaio, il signor Umberto. Spera di guardare la televisione da lui. Non sa però che il signor Umberto possiede un vecchio apparecchio televisivo degli anni Cinquanta. Ma come funzionava? E cosa guardava Umberto quand'era piccolo? Possibile che non ci fosse un televisore in tutte le case? E che non ci fossero i colori e nemmeno il telecomando? Alla scoperta di quella scatola magica che troppo spesso si dà per scontata, Paolo non s'accorge nemmeno di aver disobbedito alla mamma. Ha guardato la televisione dal signor Umberto? Sì, in un certo senso... ma spenta. ""C'era una volta... la televisione"""" racconta la storia di un pomeriggio estivo all'insegna della curiosità in un singolare incontro tra didattica e narrazione. Età di lettura: da 8 anni."" -
Nient'altro da vedere. Cinema, omosessualità, differenze etniche
Lo spaesamento verbalizzato di un migrante, alla ricerca di nuove identificazioni dopo aver superato la soglia. Il folle grido di un omosessuale ancheggiante. Indigeni in gabbia, ammaestrati e pronti all'esportazione, o relegati ai margini del quadro, quale tappezzeria che fa ambiente. Grandi seduttori perversi che assediano giovani imberbi o ingenue fanciulle, coinvolgendoli in pratiche a dir poco riprovevoli: lettura, musica elettronica, sodomia. Puri corpi che non (si) dicono ma che unicamente fanno, Soggetti ineffabili che, nella loro unicità irriducibile, incarnano il mistero dell'essere, rivelando le intermittenze del cuore e i paradossi dell'intimità. Di questo eterogeneo coacervo di figure e pratiche filmiche, ""Nient'altro da vedere"""" dà conto, proponendo un viaggio inedito e appassionante attraverso le rappresentazioni delle omosessualità e delle alterità etniche nella cinematografia europea del Novecento. Con un'amplissima rete di esempi e alternando riletture di film popolari come """"La patata bollente"""" o """"Giovani mariti"""" ad analisi di opere misconosciute e sorprendenti, Manuel Billi giunge a a elaborare un modello teorico articolato e sincretico che disvela le forme di sguardo e di riconoscimento, i pregiudizi e i saperi socioculturali naturalizzati (stereotipi, cliché) che presiedono alla configurazione narrativa di personaggi Altri (A), ovvero non Eterosessuali Europei (EE)."" -
Conan il mito. Identità e metamorfosi di un personaggio seriale tra letteratura, fumetto, cinema e televisione
Creato negli anni '30 dalla penna di Robert Howard e reso celebre dalle illustrazioni di Frank Frazetta e dalla muscolare interpretazione cinematografica di Arnold Scwarzenegger, Conan il Barbaro è certo il personaggio più noto ed amato dell'immaginario ""heroic fantasy"""". Un eroe nato sulle pagine dei pulp degli anni '30 e che, a partire dagli anni '60, diventa protagonista di alcune fortunate serie a fumetti e di due film, ma anche di adattamenti televisivi, cartoni animati, giochi di ruolo e computer game. Un vero personaggio transmediale ante-litteram, un """"mito d'oggi"""" oggetto in anni recenti di un rinnovato interesse, che culmina ora nel nuovo film diretto da Marcus Nispel e interpretato da Jason Momoa. """"Conan il mito"""" analizza le origini, la storia e le metamorfosi del barbarico eroe, soffermandosi in particolare sui modi in cui l'identità del personaggio si sia andata costruendo, e insieme diversificando, attraverso le sue diverse avventure nei vari media. Il libro delinea così un percorso suggestivo tra le molteplici incarnazioni del barbaro guerriero, ma offre anche l'occasione per riprendere la riflessione semiotica sul problema del personaggio e sui modi in cui i vari sistemi semiotici lavorano in maniera diversa alla sua costruzione."" -
«La scemenza del mondo.» Riso e romanzo nel primo Gadda
Il riso in Gadda è un'istanza pervasiva e composita: le forme in cui si manifesta variano dal comico alla satira, dal grottesco all'umorismo, dal sarcasmo al pastiche. Questo libro cerca di indagare le origini profonde di una marca tanto visibile della pagina gaddiana, e di chiarire il legame tra esiti spesso contraddittori: particolare attenzione sarà dedicata alle prime opere (dal Racconto italiano alla Cognizione), dove l'intreccio di forme eterogenee sembra talvolta insolubile. L'ipotesi centrale del lavoro è che, in Gadda, la parabola del riso sia legata alla faticosa elaborazione di una poetica romanzesca: fra le ambiguità del primo ambito e quelle del secondo si darà, di conseguenza, un nesso sintomatico. Esaminare le metamorfosi del riso significherà insomma porsi domande più generali sulla fisionomia della narrativa gaddiana: come evolve l'atteggiamento nei confronti del destinatario? in che modo la narrazione allude ai rapporti fra autore e corpo sociale? qual è il ruolo dei singoli registri, nella ricerca di un compiuto pluristilismo? Di simili problemi non va trascurato l'esemplare valore storico: il caso di Gadda ci invita a riflettere sui tortuosi rivolgimenti del riso letterario fra Otto e Novecento, e sulle loro implicazioni con gli sviluppi del genere romanzo. -
Il libro dei ri-giochi ecologici
Sei un animatore o un operatore sociale e vuoi diversificare le attività in cui coinvolgi i ragazzi? Lavori in un asilo e vuoi proporre attività di riciclo, motorie e di gioco divertenti e a tema ecologico? Sei un genitore o un'associazione che vuole organizzare feste per bambini a sfondo ambientale? Sei un insegnante o un educatore ambientale e vuoi integrare i percorsi educativi scolastici con attività ludiche e di cooperazione per i bimbi? Ecco qui il libro che fa per voi! Tante idee per riusare, costruire, cooperare, riflettere e animare strade, piazze, giardini, feste, ludoteche, asili e centri ricreativi. Una raccolta di ""ri-giochi ecologici"""" da costruire con materiali di riciclo o riutilizzabili, che possono essere realizzati tout court, o costituire spunti per mettersi personalmente in gioco e dar spazio alla propria fantasia e creatività, riadattando i giochi ai propri contesti e obiettivi o per crearne e reinventarne di nuovi."" -
Anachronismen-anachronismes-anacronismi-anacronismos. Atti del 5° dies romanicus turicensis (Zurigo, 19-20 giugno 2009)
In questo volume, che raccoglie i contributi presentati al V Dies Romanicus Turicensis (Zurigo, 19-20 giugno 2009), il tema dell'anacronismo viene studiato nelle sue molteplici implicazioni letterarie e linguistiche: dall'analisi testuale alla riflessione teorica, dall'indagine sociolinguistica a quella lessicografica, la ricchezza delle prospettive alimenta un dialogo oggi più raro ma non per questo meno importante - tra linguistica, filologia e letteratura che cerca di realizzare pienamente la dimensione umana di una disciplina come la romanistica. Di questo dialogo il Dies Romanicus Turicensis ambisce a essere, oltre che testimone, protagonista, almeno per quanto concerne i ricercatori delle generazioni più giovani.