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Pensiero e presente. Sei concetti della filosofia
I sei concetti considerati in questo libro - conoscenza, realtà, individuo, identità, verità, valore - sono certamente fra i più importanti per la riflessione filosofica, e ognuno di essi implica il riferimento alle stesse domande epistemologiche: ""Come conosciamo?""""; """"E come sappiamo che il risultato della nostra attività conoscitiva è corrispondente alla realtè per come essa è?"""". Il problema del 'come', dunque, piuttosto che quello del 'che cosa' costituisce l'oggetto specifico di questo lavoro, il cui presupposto può rintracciarsi nell'idea che la conoscenza consista in un processo interattivo e dinamico, attualizzato da esseri umani con e per esseri umani, e perciò sempre, inevitabilmente, antropocentrico. Tale presupposto permette anche di sottolineare il legame tra la filosofia e il proprio presente, mediata dall'attività di un particolare (in)dividuo - il 'filosofo' - situato in un altrettanto particolare contesto spaziotemporale. Di conseguenza, uno degli scopi centrali del libro è mostrare come proprio tale legame sposti l'accento, quasi senza soluzione di continuità, sul ruolo che la filosofia può giocare prima di tutto nel chiarificare i nodi problematici che il nostro presente c'impone di prendere in considerazione, al fine di elaborare strategie d'interazione praticabili sul concreto terreno della vita quotidiana."" -
La mia filosofia. Forme del mondo e saggezza del vivere
Come si è venuta costruendo una filosofia? Quali sono state le tappe della sua gestazione? Sono queste le domande che trovano risposta in questo libro-intervista di Salvatore Natoli. Dagli anni giovanili in Sicilia alla frequentazione dell'Università Cattolica, dallo studio dei classici ai primi lineamenti di un'ermeneutica genealogica, dall'elaborazione di una teoria del soggetto a un'immedesimazione sempre più intensa con il dolore e la felicità degli uomini, dalla ripresa del tema delle virtù allo sviluppo di un'etica del finito: nel percorso filosofico di Natoli l'ascolto e l'interpretazione del reale vanno di pari passo, in un incedere che elabora categorie, offre modelli e fornisce un orizzonte per orientarsi nell'enigmaticità del mondo. -
Lezioni di igiene mentale
Il lavoro è una sintesi delle lezioni di igiene mentale tenute alla Scuola Educatori di Lucca negli anni 1974-1994. Non avrei pubblicato queste lezioni se non avessi riconosciuto, oltre a qualche merito sparso qua e là nel lavoro, la ""novità"""" che ho ravvisato descrivendo lo sviluppo della personalità. È stato detto che ogni personalità è diversa, mentre a me è sembrato riconoscere nel carattere la diversità individuale. Per quanto riguarda la personalità ho """"scoperto"""" alcuni tipi stabili che derivano da coppie genitoriali ben definite, che sono comuni a più uomini e donne e che si ripetono stabilmente nel tempo e tramandano la """"debolezza o fragilità"""" dell'essere umano, iniziata probabilmente con la prima coppia. Tale constatazione deriva - nella nostra cultura - da un'osservazione ripetuta negli anni, non solo di pazienti psichiatrici, ma anche della popolazione in generale."" -
Il «Principe Costante» di Calderon de La Barca-Slowacki per Jerzy Grottowsky
Il ""Principe costante"""" è uno spartiacque del teatro del Novecento che rompe lo schema classico attore/spettatore, coinvolgendo quest'ultimo in una sorta di esperienza rituale e cerimoniale. Il saggio di Lorenzo Mango è il racconto della sua prima messa in scena realizzata nel 1965 da Jerzy Grotowski per il Teatro Laboratorio di Wroclaw, in Polonia. La messinscena di Grotowski si basava su una traduzione romantica del dramma seicentesco di Pedro Calderon de la Barca operata dal poeta Juliusz Slowacki. Ma pur seguendo le vicende principali del dramma, Grotowski fa una vera e propria riscrittura scenica del testo dando all'opera teatrale un'autonoma funzione espressiva. Lo studio di Mango affronta lo spettacolo come un vero e proprio """"testo spettacolare drammatico"""", ricostruendo il rapporto strettissimo, ma inusuale, che lega parola e azione e verificando quale tipo di effetto comunicativo e drammatico esso producesse sullo spettatore."" -
La persistenza dell'istinto. Pulsioni vitali dell'esistenza
"Siamo eredi di una civiltà"""", scrive Remo Bodei ad introduzione di questo volume, """"in cui la repressione degli istinti e il precetto di elevarsi al di sopra di essi verso la ragione o le vette spirituali dell'anima ha creato l'infelicità di molte generazioni ed ha, nello stesso tempo, giustificato l'autoritarismo [...]. Occorre liberare l'io dalla barriera che lo ha per millenni separato dal mondo, costringendolo all'isolamento in un 'plumbeo disagio' e facendo in lui deperire la 'nostalgia del deserto', il desiderio della libertà"""". Il compito inaggirabile di questo lavoro è pertanto quello di mostrare come nel contesto di una dimensione estetica matura, il libero sviluppo degli istinti affermativi, raffinati o spiritualizzati, al di là delle istituzioni del principio di prestazione, non riattiverebbe semplicemente, come sostiene Freud, fasi precivili e infantili, ma trasformerebbe il contenuto pervertito di queste fasi. L'oltreuomo di Nietzsche, che sperimenta sempre nuove versioni di se stesso secondo un'etica della responsabilità, non è che questo spontaneo sviluppo di possibilità rese tra loro compatibili." -
L'eresia della libertà. Omaggio a Paolo Cristofolini
Questo volume raccoglie un gruppo di testi nati dal desiderio di festeggiare Paolo Cristofolini, un amico, un maestro e un compagno di avventure intellettuali. I saggi che esso contiene rispecchiano così la molteplicità e la vastità dei suoi interessi filosofici, culturali e politici, spaziando dalla filosofia antica al pensiero contemporaneo. Con scritti di: Battistini, D. Bostrenghi, B. Centi, C. Cesa, M. Chaui, M. Cingoli, L. de Bernart, A. Del Prete, S. Di Bella, N. Fabbri, A. Gajano, S. Gandini, P. Girard, C. Jacquet, A. Meschiari, P.-F. Moreau, V. Morfino, S. Nicchiarelli, A. Orsucci, C. Piazzesi, P. Pozzi, M. Priarolo, R. Ragghianti, M. Sanna, C. Santinelli, A. Savorelli, N. Sciaccaluga, E. Scribano, A. Tosel, M. Turchetto, M. Vanzulli. -
Eurollywood. Il difficile ingresso della cultura nella costruzione dell'Europa
Il titolo Eurollywood è provocatorio. Sta a indicare che la cultura attraverso cui comunichiamo più che europea è americana, veicolata dalla massiccia presenza sul mercato delle pellicole hollywoodiane. È così anche perché, nella costruzione dell'Europa, della cultura non ci si è affatto curati. Neppure un cenno nel Trattato costitutivo del 1957, appena qualche parola 35 anni dopo. Direttive e programmi hanno così dovuto farsi strada fra mille difficoltà, alle prese con le aggressive strategie delle Majors americane, dalle quali è stato necessario difendersi nel fuoco di quella che è stata chiamata ""la guerra non dichiarata"""", per salvaguardare la ricchezza delle nostre diversità, il diritto ad autorappresentarsi. Eurollywood racconta le vicissitudini della cultura europea in questi cinquant'anni, mentre le nuove tecnologie della comunicazione stanno sconvolgendo il modo di produrre e di consumare cultura."" -
Discussioni intorno al senso della verità
Nel nostro tempo è sempre più dominante la convinzione che la verità, qualsiasi forma di verità, abbia un carattere storico e pragmatico. Ne deriva una concezione della filosofia, oggi oltremodo diffusa, che nega ogni verità e riconosce la propria stessa controvertibilità, storicità, pragmaticità. A partire da questo sfondo Emanuele Severino discute le posizioni di alcuni filosofi italiani che hanno rivolto critiche e obiezioni al suo pensiero: da Massimo Cacciari a Vincenzo Vitiello, da Carlo Arata a Umberto Galimberti, da Massimo Dona a Vero Parca, solo per citarne alcuni. Per Severino non solo c'è una dimensione comune sia alla concezione tradizionale della verità, sia alla distruzione di tale concezione - quella operata appunto dal pensiero filosofico del nostro tempo. Ben oltre questa dimensione, anzi, la verità stessa è destinata a un senso che non appartiene alla storia dell'Occidente. E come tale già da sempre appare in ciò che vi è di più profondo in ciascuno di noi. -
Salvati almeno tu
"Ma quale fascia di mercato occupo, io? A quale pubblicitario interesso? Forse non interessava a nessuno. Lui era non solo fuori da quel target, ma non avendo un lavoro, né denaro da spendere, né voglia di comprare qualcosa, doveva considerarsi semplicemente fuori dal processo produttivo; un soggetto marginale, periferico, nocivo, addirittura""""." -
Architetture di Grosseto (2009). Vol. 6: Abitare il mare
La rivista contiene i seguenti argomenti: Isola del Giglio; Nuove opere; Bagno Il Lido; Autogrill; Cantina; Villa a Rispescia; Palazzina a Grosseto; Leon d'Oro; Aiuole d'autore; Libri; eventi. -
Medicina e diritto penale
I contributi che danno vita a questo volume mostrano la varietà e la diversità delle opinioni rinvenibili nella vastissima letteratura sul tema del diritto penale della medicina. Questa ricchezza di orientamenti non si riscontra solo in relazione alle problematiche che più direttamente confinano con i tormentati territori della bioetica, ma interessa il fenomeno più generale, e anch'esso controverso, della responsabilità professionale del medico. Gran parte delle riflessioni raccolte in questo volume sono state sviluppate dapprima negli incontri che hanno scandito, negli anni 2006-2007, la ricerca, finanziata dal Ministero dell'università e della ricerca, dal titolo ""Le nuove frontiere del diritto penale della medicina"""", condotta dalle Università di Bologna, Firenze, Pisa (Scuola Superiore Sant'Anna) e Siena. Altri contributi si sono aggiunti strada facendo, dando vita a una miscellanea di studi ampia e ricca, il cui obiettivo prioritario non è quello di una lettura sistematica della materia, ma l'approfondimento di alcuni suoi profili problematici."" -
Mirò illustratore
Vengono presentate circa 90 opere grafiche originali di Joan Miró, celeberrimo esponente del surrealismo spagnolo. Nella vasta e articolata produzione artistica di Miró, che esplorò tutte le tecniche della pittura, del disegno, della scultura e della grafica d'arte, i libri illustrati ricoprono un ruolo di fondamentale importanza, pur essendo, ancora oggi, l'aspetto della sua attività meno noto al grande pubblico. La mostra di Carpi, infatti, costituisce un evento inedito in Italia nell'ottica di fornire una visione ancor più approfondita dell'opera del maestro di Barcellona. Le coloratissime litografie e le raffinate incisioni create per illustrare i suoi libri sono di straordinario impatto visivo. Uno dei punti di forza di questa mostra, ricca di esemplari rari e preziosi, è il Parler seul (1948-1959), in cui le poesie composte in manicomio da Tristan Tzara e le splendide forme di Miró si intrecciano e dialogano sulla pagina. Tra i numerosi libri da cui verranno tratte le opere presentate al pubblico, merita una menzione lo spettacolare Album 19, introdotto da un testo appositamente scritto da Raymond Queneau e pubblicato nel 1961 da Aimé Maeght, mercante ed editore di fiducia del nostro artista. -
Il diritto penale della medicina nella giurisprudenza di legittimità (2004-2008). Con CD-ROM
L'opera si offre come una raccolta completa e sistematica della giurisprudenza di legittimità nel quinquennio 2004-2008 nella materia del diritto penale della medicina. Tutte le sentenze, comprensive della motivazione per esteso, sono state raccolte nel CD-Rom allegato al volume. Esse sono state riprodotte in modo da consentire la ricerca testuale dei lemmi di interesse. Ciascuna pronuncia è preceduta da un lemmario, che ne facilita la consultazione, nonché dalle eventuali massime estrapolabili dalla singola motivazione. Queste ultime sono conformi - ove disponibili - alle massime reperibili nel Massimario ufficiale della Cassazione e - ove edite - alla versione redazionale offertane dalla rivista. Per il resto, sono state confezionate da quanti hanno collaborato all'opera. Nelle pagine del presente volume sono state raggruppare le massime per argomenti, al fine di agevolare l'utente nella ricerca. Un'ulteriore modalità di ricerca ""guidata"""" è offerta dai lemmari dei termini giuridici e medici, che rimandano alle singole sentenze, consentendo di raggrupparle in ragione di specifiche problematiche giuridiche e contesti operativi."" -
L'orto della salute. Il valore nutraceutico di frutta e ortaggi
Autorevoli medici affermano che la dieta è il vero toccasana per la nostra salute, ricordando le parole di Ippocrate: ""lascia che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo"""". Studi epidemiologici hanno mostrato che diete ricche di alimenti vegetali possono prevenire diverse patologie, dalle malattie cardiovascolari al cancro, grazie al contenuto in sostanze che combattono i radicali liberi, o che hanno azione anti-invecchiamento. In questo volume sono raccolte conoscenze ed esperienze di molti scienziati italiani che offrono risposte scientificamente rigorose alle domande sul ruolo del cibo nella protezione della nostra salute."" -
Gli occhi del granduca. Tecniche inquisitorie e arbitrio giudiziale tra stylus curiae e ius commune nella Toscana secentesca
Il volume offre una ricostruzione dei caratteri del processo criminale nello stato fiorentino e della sua evoluzione nel corso del XVII secolo. -
Mito e scienza-Saggio di una dottrina razionale del progresso
Il volume contiene due importanti lavori dell'antropologo e psicologo Tito Vignoli, tra i primi in Italia ad accogliere la teoria di Darwin. Dopo anni di oblio, vengono qua riproposti il Saggio di una dottrina razionale del progresso (1863) - il contributo più rappresentativo della sua giovanile riflessione filosofica - e Mito e scienza (1879), che gli diede la notorietà, tradotto in tedesco e in inglese, apprezzato da Aby Warburg, fra gli altri. Il Saggio propone una teoria del progresso che, rielaborando l'ipotesi darwiniana, cerca di coniugare il piano cosmologico e biologico con quello propriamente umano e filosofico-storico. Mito e scienza si spinge a indagare le radici psicologiche della superstizione e dell'errore, rintracciando le ragioni della nascita del pensiero scientifico. Due opere che ci restituiscono una figura fra le più originali della cultura italiana dell'Ottocento. L'edizione è arricchita da due approfondite introduzioni e da un'appendice bio-bibliografica. -
Le chiavi nel pozzo
Ultima opera di Lorenzo Viani (1882-1936), artista irregolare ed eclettico, ""Le chiavi nel pozzo"""" è un originalissimo inno alla follia. Qui Viani, da sempre diviso tra pittura e scrittura, in entrambe ostinatamente vicino agli emarginati e ai diversi, dà voce, lungo una stralunata galleria di bozzetti, ai personaggi incontrati nel manicomio di Maggiano. Si dipanano così, attraverso una difficile, suggestiva sintassi, irta dei lemmi popolareschi e marinari a lui cari, aneddoti, quasi parabole, dove i folli comunicano una ribelle morale, spesso più savia di quella dei cosiddetti normali. Come un contrappunto, una serie di straordinari disegni punteggia e quasi amplifica la scrittura, generando un'irripetibile opera che commuove e stranisce, affascina e stupisce. Autentico unicum nella letteratura italiana, """"Le chiavi nel pozzo"""" ha conosciuto due sole edizioni, del 1935 e del 1943. Quest'ultima, qui riproposta, include la significativa prefazione dell'amico psichiatra Guglielmo Lippi Francesconi, poi tragica vittima del fascismo. La presente nuova edizione è corredata, come finora mai accaduto per un'opera di Viani, da un puntiglioso apparato di note a pié di pagina. A completamento di una piena fruizione, la prefazione e due ampie biografie, di Viani e di Lippi Francesconi."" -
Per chi guarda nella stufa
"Chi guarda in stufa"""". Così, alla lettera, si potrebbe tradurre l'ultimo, disperato messaggio che intorno al 1920 l'esploratore Egdar Christian lasciò in una baracca vicino al fiume Thelon in Canada, con la speranza che un giorno quelle parole consentissero di scoprire, sotto la cenere, le pagine del suo Diario. Da questa storia vera muove la quinta opera drammatica di Lawrence Jeffery. """"Per chi guarda nella stufa"""" non solo ricostruisce gli ultimi giorni di quella sventurata spedizione nei Territori del Nordovest canadesi, ma ci restituisce con violenza un'emblematica esperienza di azzeramento umano nella wilderness dei ghiacci." -
Maschilità senza uomini. Scritti scelti
"Maschilità senza uomini"""" propone quattro scritti di Judith Halberstam, figura di riferimento degli studi queer angloamericani nota a livello internazionale e non ancora tradotta in Italia. Questa raccolta è un'eccellente introduzione al concetto di 'maschilità femminile' in tutte le sue sfaccettature teoriche, culturali e storiche, e presta un'attenzione particolare al fenomeno delle drag king nel contesto angloamericano degli anni Novanta. Essa presenta inoltre i principali assi attorno ai quali si è sviluppato il pensiero di Halberstam in anni recenti, con lo spostamento del concetto di 'queer' al di fuori delle comunità gay, lesbiche e transessuali/transgender, e la sua estensione a soggetti politici che appartengono a culture caratterizzate da un'esperienza del tempo alternativa alle forme socioculturali dominanti, con implicazioni di estremo interesse per il contesto italiano. L'ultimo capitolo della raccolta, inedito anche negli Stati Uniti, propone alcune recentissime riflessioni sulle prospettive degli studi queer, tra cui una analisi politica provocatoria e innovativa del concetto di fallimento." -
Mille anni di storia attraverso le vicende della famiglia Cerretani Bandinelli Paparoni
Molteplici famiglie segnarono la Storia di Siena, caratterizzandone i lineamenti ed i rilievi tracciati dallo scorrere del tempo. Tuttavia la discendenza di Oddo, soldato franco giunto in Toscana al seguito di Carlo Magno, era destinata ad assumere importanza e valore particolare, dando vita prima alla vasta Famiglia dei primi Conti di Siena, i Berardenghi, poi a diversi rami che svilupparono destini assolutamente separati. Uno di questi sarà la Gens Bandinella poi famiglia Bandinelli, che si articolerà a sua volta in Paparoni e Cerretani, fondando una delle maggiori e più potenti Consorterie non solo tra i confini senesi ma di primo piano anche nell'intera Toscana. Rolando Bandinelli, Faralmo da Cerreto e Guido da Palazzo furono solo alcuni dei personaggi che fecero grande l'intera Casata, estendendone la fama e la possanza ben oltre i confini della Tuscia. Dagli spalti di Cerreto Ciampoli attraverso le ampie distese della Maremma così come dal poggio d'Asciano e dalla vetta della Torre del Palazzo in Piazza del Campo, la forza e la vitalità della gens Bandinella si tradusse in bagliori di grande Storia, gesta che per la prima volta vengono scritte e pubblicate, in omaggio a un filo conduttore lungo mille anni e mantenuto vivo, ad oggi, dagli attuali rappresentanti della famiglia Cerretani Bandinelli Paparoni.