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Lo spettacolo delle ombre. Un itinerario tra cinema, filosofia e letteratura
"Oggi il cinema è stato fortunatamente affrancato dalle ipoteche negative che ne avevano impedito una adeguata valorizzazione. Alle opere cinematografiche è stata, così, riconosciuta una valenza in senso lato """"filosofica"""" per il semplice fatto che esse raccontano storie attraverso le quali si ripropongono i grandi problemi della tradizione del pensiero occidentale. """"Lo spettacolo delle ombre"""" si inserisce in questo rinnovato clima culturale con mostrando fino a che punto la deliberata e sistematica contaminazione di registri di lettura - la letteratura e l'arte figurativa, la filosofia e la mitologia, ma anche la poesia e la musica - siano non solo utili, ma appaiano perfino indispensabili, per consentire di affondare nel cuore delle diverse opere cinematografiche analizzate."""" (Dalla prefazione di Umberto Curi)" -
L' ultimo pomeriggio di Agnes. Saggio sull'opera di Milan Kundera
Agnes è la protagonista de ""L'immortalità"""". C'è un momento dell'opera in cui Agnes, dopo aver passato due giorni in Svizzera, decide di tornare a Parigi. Prima di mettersi in auto, si attarda qualche ora a contemplare le montagne. La sera morirà in un incidente stradale. Seguendo lo svolgimento dell'ultimo pomeriggio di Agnes, il critico compie una lettura dell'intera opera romanzesca di Milan Kundera, dallo """"Scherzo"""" all'""""Ignoranza"""". François Ricard traccia una linea di confine tra il """"romanzo della lotta"""" di matrice romantica e il """"romanzo dell'esilio"""" che dai personaggi kafkiani, presi in un universo la cui forza sovrastante rende ogni loro lotta priva di senso, giunge a quelli kunderiani, che, negando la loro condizione di eroi, desolidarizzano perfino con il genere umano; analizza la ricchezza epica e musicale dei motivi e dei temi dell'opera kunderiana che formano, al di là di ogni cesura linguistica, un solo e unico paesaggio; illumina la loro scoperta di territori inesplorati dell'esistenza; si confronta con la loro onnipresente sfida formale - il testamento che il romanziere non ha mai inteso tradire. Il libro di François Ricard su Milan Kundera non è soltanto il più importante contributo del migliore dei suoi interpreti, ma il resoconto inatteso di un'esperienza estetica, una lettura interiore che, riannodandosi con la grande tradizione del saggio, considera l'opera non come un """"oggetto"""" da spiegare ma come un """"luogo"""" in cui meditare."" -
L' onda araba. I documenti delle rivolte
Gli scorsi mesi numerosi paesi del mondo arabo sono stati scossi da ribellioni che hanno segnato una svolta politica, in taluni casi sino all'abbattimento di regimi percepiti come autocratici e dittatoriali, sebbene considerati affidabili e democratici dai paesi occidentali. Ancora oggi, rivolte e conflitti continuano a caratterizzare l'accelerazione del ritmo della vita sociale e politica nel mondo arabo, con risultati contrastanti e dagli esiti tuttora incerti. Protagonisti sono stati soprattutto le giovani generazioni grazie all'uso sapiente dei nuovi media che innovano le usuali pratiche di aggregazione e mobilitazione. Ma cosa vogliono i giovani del mondo arabo, da Tunisi al Cairo, dalla Siria allo Yemen? Per la prima volta in Italia, riportiamo i documenti espressi dalle varie piazze di ribellione, non solo la ormai celebre piazza Tahrir del Cairo, ma le piazze di Tunisi, Damasco, Sana'a, Gaza, Doha, con il coacervo di associazioni e comitati che esprimono sogni, tensioni e proposte politiche. Accanto ai numerosi documenti, tradotti dall'arabo originario, assembliamo una sezione di commenti non cronachistici, di analisi di tendenza, auspicabilmente non frettolosa né caduca, di contributi alla riflessione da parte di osservatori attenti alle dinamiche del mondo arabo. -
Lo jettatore
Una vera storia archelogica della jettatura. Seguendo le orme di Michel Foucault, lo storico delle idee, Sergio Benvenuto affronta il tema spassoso e allo stesso tempo drammatico di questa superstizione. Dal popolo napoletano al musicista Bellini, da Mussolini ai ministri della seconda Repubblica, la credenza nella jettatura sembra trovare grande accordo. Persino intellettuali di fama mondiale, ai nostri tempi, ne sono dimostrati vittima. Ma chi è lo jettatore? Che origine ha? E ancora: perché la superstizione è così popolare ancora oggi, all'epoca del trionfo della scienza? Senza giudizi moralistici questo divertente e documentato libro è un viaggio nelle pieghe nascoste dell'animo umano. -
Il cinema è un sogno. Le nuove immagini e i principi della modernità
La nascita e la diffusione delle nuove immagini - fotografia, cinema, televisione-e video - hanno realizzato un'importante rivoluzione epistemologica: hanno orientato l'uomo contemporaneo ad assumere un atteggiamento fiducioso non solo nei riguardi dell'immagine ma anche nei riguardi del reale. Il sapere moderno che fece deflagrare le certezze dell'uomo in centinaia di verità relative è stato rimosso; il perfetto doppio del reale offerto dai nuovi media ha silenziosamente cancellato il dubbio verso la fedele restituzione della realtà in immagine, e, di riflesso, verso le manifestazioni del mondo esterno; è subentrato così un atteggiamento disponibile ad accogliere la supposta verità delle apparenze, offerta sia attraverso le immagini sia attraverso i fenomeni del reale. Questo atteggiamento fa sì che le potenzialità delle nuove immagini conducano lo spettatore a vivere un inganno estatico, che si realizza non solo nell'ambito della comunicazione, ma anche nell'ambito artistico. Per contrastare questa credulità, questa degradazione mentale, così definita da Joseph Conrad, diffusasi nella società contemporanea, necessiterà recuperare i principi e le tematiche del pensiero moderno nato nel Seicento. Un recupero, questo, che servirà non solo ad opporsi alle illusioni e agli inganni, ma anche per comprendere meglio la natura delle nuove immagini, le quali si dimostrano figlie delle modernità. -
Educazione e pace. Dalla Shoah al dialogo interculturale
La scuola deve promuovere la pedagogia dell'incontro, dell'accoglienza reciproca, del dialogo costruttivo, per evitare il conflitto a livello individuale e collettivo, per incentivare una predisposizione alla pace in un mondo che si concepisca privo di guerre e di scontri armati. L'educazione alle differenze comporta la capacità di oltrepassare i propri confini, i propri particolarismi e di imparare a ricercare e a interconnettere le differenze attraverso un pensiero transitivo, capace di interagire dialetticamente e trasversalmente tra lingue, culture, fedi, valori, riconoscendo la creatività delle differenze, del pluralismo di forme e colori, di suoni e odori, di idee e valori apportati dalle genti che attraversano i nostri territori. -
Quel poco di verità. Una lezione su Michel Foucault. Con DVD
Tra il 1982 e il 1984, nei suoi ultimi corsi al Collège de France, Michel Foucault mette sotto il fuoco dell'analisi la nozione di parresia, il ""parlar franco"""", il """"dire il vero"""" di fronte al potere, come una modalità differente di praticare la verità. Si tratta infatti di un esercitarsi alla verità legato a un particolare stile di vita e a una concezione non intellettualistica della filosofia. Esaminando le pratiche discorsive del cinismo antico, Foucault dipinge uno straordinario affresco filosofico e va alla ricerca di quelle risorse che ci possono offrire delle chiavi di lettura per comprendere il nesso tra il potere, il sapere e la verità che segna il nostro presente. Pier Aldo Rovatti, uno dei più attenti interpreti del pensiero di Foucault, ci porta al cuore dell'ultimo pensiero del filosofo francese, mostrando quali interrogativi lo avessero condotto a studiare la pratica della parresia e facendo emergere la decisiva posta in gioco politica della ricerca foucaultiana, ossia il rilancio dell'interrogazione sul rapporto tra vita e verità."" -
La sapienza del sogno
I sogni sono un aspetto importante del nostro dialogo interiore. Ma come interpretarli? Come sfuggire alle facili suggestioni, alle decodificazioni semplici ma ingannevoli? Non siamo tutti psicoanalisti, ma alcuni strumenti di base possiamo impararli. Questo libro aiuta a farlo con il supporto di un approccio serio ma semplice. Dal sogno si impara a sostare più confortevolmente nella veglia. Capire il linguaggio immaginifico dei sogni è un compito possibile per ciascuno di noi, soprattutto se ci apriamo al dialogo creativo con la nostra coscienza. La concezione sapientemente elaborata dagli autori costituisce il più innovativo approccio alla comprensione dei sogni. La vita è anche sogno e accogliere questa condizione come un dono renderà più lieve il nostro cammino. Prefazione di Theodore J. Jacobs. -
Elogio dell'astrattismo
Cos'altro può fornire un campo di assoluta libertà visiva, come può farlo nelle realtà del visibile, dei linguaggi visivi, il campo sempre disponibile ed incondizionato delle forme astratte? Le forme che ci rendono iconico l'aniconico, che ci dispongono all'invisibile tramite il visibile, che attraverso l'attenzione raccolta e consapevole dello sguardo possono volgerci alle traiettorie più nette del pensiero, come alle pieghe più involute dell'inconscio? A fronte del corrente dominio ostensivo dell'immagine visiva, del suo mediato livellamento, la tante volte sollevata ermeticità dell'astrattismo, il suo necessario bisogno di commento risulta proprio il migliore antidoto immaginativo, l'idonea condizione a far sì che l'immagine torni a corroborarsi di pensiero, a stimolare il pensiero. -
Una rivoluzione dall'alto. A partire dalla crisi globale
A partire dalla crisi globale, che si presenta come occasione classica di ristrutturazione sistemica e come opportunità di chiudere i conti con le ultime sacche di resistenza all'assolutismo della legge di profitto, il libro cerca di interrogare radicalmente alcuni aspetti di questa rivoluzione dall'alto: della sua anima materiale e delle sue forme concettuali. Oggi non assistiamo solo a una crisi economica o finanziaria con le sue ricorrenze. Quella che si dipana con violenza sotto i nostri occhi da ormai più di quattro anni è una crisi del capitalismo. La sua analisi richiede quindi una critica dell'economia politica, oltre che della democrazia realmente esistente. I saggi contenuti nella seconda parte del libro tentano un simile approccio, mentre quelli della prima parte avviano un'indagine del fenomeno sul terreno concettuale. La crisi, infatti, è anche crisi immunitaria della società globale. È crisi del moderno, delle sue forme di governo, della sua idea di tempo storico e del suo lessico politico. La crisi è interruzione e nelle sue pieghe prende forma una soggettività ancipite: sciame, certo, ma anche potenziale attore di un processo post-politico di disincagliamento del possibile dall'esistente. -
Giustizia poetica. Immaginazione letteraria e vita civile
Ma è proprio vero che gli esseri umani agiscono soltanto per soddisfare i loro interessi più o meno egoistici? In questo libro, Martha Nussbaum sostiene che alle emozioni vada affidato il compito di ridare vitalità a esperienze atrofizzate di sensibilità per delle relazioni interpersonali regolate in termini morali. Non è solo da considerazioni razionali rispetto allo scopo che è possibile dedurre le norme e le istituzioni in grado di offrire alle persone l'opportunità di condurre vite soddisfacenti e dignitose. E anzi, è proprio valorizzando il ruolo delle emozioni nel giudizio pubblico, e soprattutto nelle questioni di giustizia, che è possibile presentare gli esseri umani come fini in sé, dotati di dignità e individualità, piuttosto che quali unità astratte indistinguibili o come meri mezzi per i fini altrui. -
Politiche dell'identità
Il dibattito politico di questi ultimi anni è dominato dai dibattiti sull'identità. Per alcuni, la ""politica dell'identità"""" va combattuta perché prepara a una società dei conflitti, trascina lo Stato in guerre culturali, strizza l'occhio al peggiore nazionalismo romantico. Per altri, è invece uno strumento di mobilitazione politica, una forma di appartenenza, una modalità dì autoriconoscimento. In realtà, al di là delle reciproche prevenzioni, ciascuna delle due posizioni cattura solo un aspetto della relazione tra le politiche di riconoscimento identitario e la politica democratica volta alla pari inclusione di tutti i cittadini. L'obiettivo del libro è di fornire sia una ricostruzione aggiornata e informata del dibattito intorno a problemi, come questi, di scottante attualità, sia di suggerire in che modo il legittimo pluralismo identitario possa essere valorizzato per arricchire la società e disinnescare i potenziali di conflitto tra le diverse forme di appartenenza."" -
I giovani nel Partito Democratico. Idee per una comunità che avanza
A quattro anni dalla sua fondazione, il Partito democratico non ha ancora concluso la sua opera di auto-strutturazione in termini di forme, contenuti, valori. Questo volume prova pertanto a fornire un contributo a tale opera di definizione, proponendo di ricorrere al concetto di ""comunità"""" per interpretare il Pd e il ruolo che esso può svolgere nella società italiana. Una comunità da intendersi in senso del tutto nuovo, come comunità che include e non esclude, che accoglie e non rifiuta. Il tutto sullo sfondo di una visione della """"democrazia"""" concepita come inequivalenza e valorizzazione egualitaria della singolarità: una visione diversa e distante da ogni forma di indistinzione, massificazione e livellamento. È questo il messaggio che il libro propone ai lettori, con un'attenzione particolare ai giovani del Partito democratico, a coloro che incarnano una nuova comunità che avanza e che non ha nessuna intenzione di fermarsi. Un messaggio dunque, o meglio un appello, se non addirittura un primo passo verso un Manifesto dei giovani del, nel e per il Pd. In vista di una sua ri-generazione democratica e della nascita di quell'homo democraticus di cui il nostro Paese mostra ormai di non poter più fare a meno."" -
Economia reale ed economia sommersa nel riminese in prospettiva storica
L'economia riminese è caratterizzata da una diversificazione settoriale e dimensionale davvero ampia. Accanto al settore industriale - predominante fin dai primi anni della Ricostruzione sia in termini occupazionali che per valori economici - operano infatti un comparto commerciale e uno ""turistico-alberghiero"""" tra i più forti d'Italia. Tra i fattori negativi la provincia sconta invece un livello di sommerso e di evasione superiore rispetto alla maggior parte delle altre province italiane. Proprio la scelta di un nuovo, e diverso, modello di sviluppo potrebbe costituire la chiave per la conservazione di un benessere che oggi non si può più considerare scontato. Chiude il volume l'analisi di trenta interviste - a imprenditori e rappresentanti delle istituzioni della provincia - realizzate dall'autore nella primavera del 2011."" -
Pasolini e il cinema «inconsumabile». Una prospettiva critica della modernità
Il cinema di Pasolini si fa momento emblematico di confluenza fra pensiero cinematografico e filosofico in un focus sui film a cavallo del '68. Contro un consumismo che ammicca all'uomo medio con prodotti 'facili', un artista underground oppone l'inconsumabilità' dell'evento filmico: una battaglia feroce a quel potere neocapitalistico che deforma l'umanità, piegando le istanze ontologiche più profonde a una rassicurante omologazione. Ne emerge una prospettiva critica, forte e vitale che illumina e raffina lo sguardo sull'oggi. -
Smarrita l'anima? Risonanze erranti per una politica della verticalità
L'uomo contemporaneo è un meteorite spirituale nell'eternità del cosmo. Attraverso un percorso di grandi voci filosofiche, questo libro ricerca la via di un'anima per coloro che sono erranti nell'immensità tutta uguale del villaggio globale. Una trama poetica e morale che fa emergere le risonanze erranti fatte non di concetti e idee, ma di occhiate appena gettate, di luccichii e di onde magnetiche che non consentono di misurare lo smisurato, ma lasciano almeno scorgere i segni e le premonizioni del cosmo che attraversano. L'accostamento dei nomi propri di questo libro assume la forma di un'educazione ascetica nell'era della globalizzazione. -
Le pagine del tempo. Scritti sull'arte
Negli ultimi millenni l'evoluzione culturale ha avuto una tale accelerazione rispetto alla evoluzione biologica, da scardinare quel rapporto di coevoluzione tra cultura e biologia in cui la cultura era ancora un adattamento a garanzia della sopravvivenza nella evoluzione per selezione naturale. Questo squilibrio provoca uno smarrimento delle originarie funzioni e del valore di alcune pratiche, prima fra tutte l'arte. L'operazione arte, in origine sintesi riuscita di comunicazione di significati e di contemplazione di forme con sue specifiche funzioni, regredisce, succube della razionalità filosofica, matematica e scientifica, a mera comunicazione estetica. Si impone allora la domanda se questo tramonto dell'artistico nell'estetico (narrativo, decorativo o matematico) non sia che il sintomo più appariscente di una prossima mutazione antropologica. -
Letteratura e strategie di critica. Frammenti I
"Il critico è stratega nella battaglia letteraria"""". Così suona una delle massime più famose di Walter Benjamin che l'ha ispirato nell'indefessa attività di critico letterario, condotta tra mille traversie economiche, politiche ed esistenziali. Sono qui raccolti alcuni scritti di Benjamin - la maggior parte tradotti per la prima volta in italiano - riguardanti le sue letture, i progetti culturali, e le riflessioni personali, rimasti inediti in vita e pubblicati postumi dai curatori tedeschi del lascito nel VI volume delle opere complete edite da Suhrkamp. Si tratta di frammenti per lo più centrati su questioni di ordine culturale e letterario che mostrano in controluce anche le frequentazioni intellettuali di Benjamin: da Hugo von Hofmannsthal a Joseph Roth, da Baudelaire alla letteratura francese, da Strindberg a Dostoevskij. Si delineano e s'illuminano così le coordinate culturali e letterarie che hanno costituito una costante della riflessione di Benjamin che, in questi scritti, è sempre pronto a una riflessione filosofica sulla sua pratica culturale, spaziando dalla recensione alla ricognizione sociologica del campo letterario del suo tempo. Ciò conferma la sua natura ancipite - sia interprete critico che attore intellettuale in prima persona della letteratura di lingua tedesca - che lo situa in una posizione unica nel panorama intellettuale tedesco della prima metà del XX secolo." -
La Russia nuova. Economia e storia da Gorbacëv a Putin
Il secolo scorso è stato caratterizzato dal duello globale fra Stati Uniti e Unione Sovietica, una guerra fredda che si è conclusa con la clamorosa implosione della superpotenza sovietica e il naufragio delle sue derive ideologiche. La storia però non è finita: dalle ceneri dell'URSS è nata la Russia contemporanea, capitalistica, non più portatrice di un progetto alternativo di società, non più nemica dell'occidente, ma ancora una volta destinata a essere protagonista dei destini del mondo. Questo è avvenuto attraverso un processo inedito in cui è stato necessario rifondare l'organizzazione sociale, economica e statale. Il libro racconta, in una chiave economica ma non solo, il drammatico passaggio che ha portato la società russa dalle riforme di Gorbacëv alle terapie shock di Eltsin, per approdare oggi alla rinascita sotto il segno di Putin e Medvedev. Un'analisi indispensabile per capire la Russia degli anni duemila superando i luoghi comuni e gli stereotipi, e per comprendere i rapporti economici e politici fra questo grande paese e il resto del mondo. -
Cocoliche e lunfardo: l'italiano degli argentini. Storia e lessico di una migrazione linguistica
Quella ""strana lingua"""" degli italiani in Argentina è il cocoliche, nata verso la fine dell'Ottocento e proseguita fino ai giorni nostri. Subito divenne un nuovo linguaggio, quale sintesi linguistica italiana introdotta nel lessico argentino che, all'improvviso, diventò una sorte di unità idiomatica tra gli italiani avvenuta subito dopo il Risorgimento, ma non nel Regno d'Italia dove quell'unità fallì, bensì oltreoceano, dove gli italiani d'Argentina si ritrovarono in un caratteristico e strano linguaggio che li accomunò. Il lunfardo invece, l'altro fenomeno lessicale argentino emerso da un multilinguismo arricchito dalla vivace sonorità migrante italiana, sembrerebbe, al primo ascolto, una sorta di socioletto che, a differenza del cocoliche, non è """"una strana lingua"""". Neppure è una lingua, neanche è un dialetto, né un gergo, meno ancora un argot dei malviventi. È un vocabolario composto di parole di origini diverse che gli argentini e in particolare gli abitanti di Buenos Aires utilizzano, mutandole, in opposizione alla lingua ufficiale, il castigliano. L'autore rileva, da questo vocabolario argentino ancora dinamico, circa mille parole emigrate dall'Italia.""