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Dopo la guerra. Democrazia, sviluppo e migrazioni in Somalia
I saggi contenuti in questo volume si concentrano su un aspetto poco presente in un dibattito contemporaneo in cui il tema della guerra e del conflitto è, per necessità di cose, centrale: il tema di ciò che accade dopo le guerre e dei processi che a partire da situazioni di conflittualità producono forme di transizione e pacificazione. Esaminando nel dettaglio una serie di processi di stabilizzazione dispiegatisi all'interno del conflitto somalo e riconoscendo come guerra e conflitto siano principalmente dei processi di trasformazione delle società, il testo si sofferma su alcune dinamiche centrali delle transizioni post-conflitto contemporanee: il ripristino di istituzioni democratiche, tra esercizi elettorali e la mediazione di forme tradizionali di autorità, la formazione di società diasporiche come effetto delle migrazioni forzate e il loro profondo impatto sullo sviluppo locale, la memoria della guerra e le forme attraverso cui essa ridefinisce la vita quotidiana degli individui e contribuisce a forgiare nuove identità collettive. -
Sulla sublimazione. Un percorso del destino del desiderio nella teoria e nella cura
"L'umanità 'sublima meno'? La Psicoanalisi oggi utilizza con interesse apparentemente minore il concetto di sublimazione nella teoria, nella pratica clinica e nella tecnica? In questo lavoro ben documentato internazionalmente, uno dei più perspicaci e stimolanti che ho avuto occasione di leggere in anni recenti, una psicoanalista appassionata, estremamente sensibile agli urgenti cambiamenti che stanno avvenendo, esplora l'evoluzione e gli alti e bassi di un concetto che è stato in parte dimenticato ma che rivela una segreta e potente connessione - più forte di quanto non si potesse immaginare - con le trasformazioni dello stile di vivere nel mondo contemporaneo. Cultura, stili di vita, tratti di personalità, modelli educativi, percorsi terapeutici, la dimensione estetica e i contratti sociali sono guardati alla luce delle vicessitudini della sublimazione: ancora una volta prova che la prospettiva psicoanalitica, se rigorosa e va in profondità, è capace di contribuire all'interpretazione di una realtà più complessa, così come al continuo sviluppo delle sue stesse pietre angolari teoriche e cliniche."""" (Stefano Bolognini)" -
Un salto nell'alto. Vol. 12: L'uomo-lingua e la poesia.
La questione della lingua pone la domanda se convenga approfondire la propria lingua originale, considerata la familiarità e la prossimità che ce la rendono disponibile; si articola poi nella considerazione dei risultati e dei vantaggi che da tale approfondimento si possono ottenere; infine restano da esaminare i modi in cui condurre tale studio. L'approfondimento della propria lingua consiste in una consapevole ricognizione delle sue proprietà, per cui chi la usa mentre la usa ne avverte i diversi stati e strati, le connessioni e possibilità. Nulla più allora avviene macchinalmente nell'espressione, ma tutto viene percepito e valutato: ne deriva un incremento nella coscienza del parlante circa le possibilità del suo parlare. -
Un salto nell'alto. Vol. 26: Pensare l'impensabile e altre aporie.
Viviamo nell'incertezza e pure nasce ogni cosa nell'incertezza: abitiamo isole galleggianti che le correnti spostano, cambiando la conformazione dell'arcipelago. Dobbiamo continuamente disegnare le mappe, però, appena solleviamo la punta della nostra penna, esse non sono già più fedeli. Un'instabilità dentro e fuori di noi ci sottrae persino la possibilità di tenere un punto d'osservazione. Stiamo appostati su un punto tutt'altro che fermo. Di una medesima instabilità soffrono i quattro saggi di materia elementare che compongono questo libro: La creatività primitiva, Scrivere e pensare, L'improvvisazione in pittura, La poesia visiva. Dalla loro hanno però la carica intatta di un inizio, la freschezza della marginalità, la sorpresa dell'improvvisazione; hanno fatto esperienza dell'impensabile. Non abbiamo nulla da temere. -
Dalla fabbrica ai lager. Testimonianze di familiari di deportati politici dall'area industriale di Sesto San Giovanni
La deportazione nei campi nazisti dei lavoratori dell'area industriale di Sesto San Giovanni vista con gli occhi di chi è rimasto a casa. In questo libro parlano le madri, le mogli, i figli dei lavoratori che vennero presi dai fascisti per essere consegnati ai nazisti e deportati. Un viaggio per i più senza ritorno. Giuseppe Valota nell'arco di oltre vent'anni di paziente lavoro ha composto il racconto della classe operaia, della vita che ruotava attorno alla fabbrica, della vita vera, concreta, dolorosa, di tante famiglie private dell'unico sostegno. Ma anche il racconto della solidarietà, che sfidava il coprifuoco per dare alla famiglia del deportato un frutto, un pezzo di pane, qualche soldo: mani anonime che ti dicevano che non eri solo e si poteva resistere. -
Manifesto per una buona sanità
"Manifesto per una buona sanità"""" è la proposta di una grande riforma. Il volume delinea i contesti della situazione critica del sistema italiano e ne indica la possibile soluzione. Scrive Giorgio Moretti: """"La riforma radicale del sistema sanitario e del sistema di salute è la riforma delle riforme e deve essere affrontata subito; con la riforma del sistema sanitario si attacca il grande tema della corruzione, che discende dal """"maneggiare"""" oltre 65 miliardi di acquisti; si attacca l'evasione fiscale, cambiando il modello di finanziamento; si attacca il consociativismo e il """"poltronificio""""; si ridisegna il sistema Paese in una logica meritocratica. Insomma, la riforma del sistema sanitario, per chi non lo avesse capito è, per così dire, la """"madre di tutte le riforme"""". Portiamo avanti l'orologio, teniamo conto dei vettori evolutivi, epidemiologici e scientifici dei prossimi dieci anni e liberiamoci dagli interessi dei singoli, legittimi e da rispettare, per raggiungere una sintesi a favore dei molti, obbligata e ineludibile""""." -
Da Twin Peaks a Twin Peaks. Piccola guida pratica al mondo di David Lynch
"Ci rivedremo tra 25 anni"""". Con questa promessa, nell'estate del 1991, Laura Palmer dava appuntamento all'agente Dale Cooper in un lontano futuro. Era l'ultima puntata della seconda stagione di Twin Peaks, ed è stato necessario aspettare davvero 25 anni o giù di lì, prima che la terza stagione fosse finalmente annunciata. Ma quanti ricordano ancora che cosa era successo nelle prime due stagioni? Quale occasione migliore di questa per rispolverare le vicende di Twin Peaks? Questo libro nasce per fornire una guida pratica al cinema di Lynch, che aiuti a districarsi tra nani, giganti, logge ultraterrene, mostri deformi, sogni, perversioni, tradimenti, misteriosi cowboy, conigli antropomorfi, sedute spiritiche e zingari polacchi. Ma anche dall'idea che, più che realizzare tanti film, nell'arco della sua produzione David Lynch abbia composto un'unica grande opera. Per capire il regista bisogna entrare nel suo mondo. Qui si cerca di spiegare perché e di fornire un riferimento per orientarsi." -
Banksters. Libor, il più grande scandalo della storia della finanza mondiale (per ora!)
È la storia di un mezzo reggimento di banksters che falsificano i dati in un giro di operazioni finanziarie di centinaia di migliaia di miliardi di euro (per la precisione, si scrive: 4 seguito da 00.000.000.000.000 e Euro.) Operazioni connesse al libor: il tasso che, normalmente, abbiamo dovuto pagare per i nostri prestiti in banca e sul quale siamo stati truffati. Tutti. Capire questa storia vuoi dire capire che i mercati finanziari sono (in questo e altri casi) un inventario completo di quelle situazioni che vengono indicate come i ""fallimenti del mercato"""": illegalità diffusa, uso privato di una funzione sociale, accordi truffaldini, deresponsabilizzazione, assunzione di rischi eccessivi. Uno scenario molto simile al """"mondo di mezzo"""" che avvelena la politica. Ma assomiglia anche ad una fantasiosa sceneggiatura di un Wall Street movie, in cui yuppies d'assalto, spregiudicati CEO e tutto il chorus line, si accordano tra Londra, New York, Tokyo, Utrecht, Sydney, Francoforte, Singapore e Zurigo per truccare la partita. È un grano di rosario di illegalità e truffe perché le grandi banche sono allo stesso tempo too big to fail e too big to jail: troppo grandi per fallire e troppo potenti per essere perseguite."" -
Attori milanesi in scena. Milly, Tino Scotti e Walter Chiari
La collana Quaderni degli attori milanesi intende valorizzare e far conoscere il lavoro di quegli attori che hanno avuto un ruolo centrale nel panorama del mondo dello spettacolo del Novecento e la cui formazione e attività nel capoluogo lombardo, non tanto e non solo legata al mero dato anagrafico, è stata determinante. Milly, Tino Scotti e Walter Chiari sono i protagonisti dei saggi contenuti in questo quaderno che, oltre a restituire - in chiave storica - le tappe salienti delle loro carriere, indaga con prospettiva critica l'interazione e le capacità di riadattamento, da parte di questi interpreti, dei diversi modelli recitativi, tra teatro, cinema e televisione. -
Lo spazio e la sua problematica
Radicato nel movimento della vita, lo spazio costruito (ordinatum) lascia posto al costruire dello spazio ordinans, spazio in azione, avvenimento di incontri, dramma nel quale gli esseri si avvicinano e tendono al noi per creare il loro io, il loro essere presso di sé. Il dibattito fenomenologico di cui Patocka è stato uno dei più felici protagonisti, ridefinisce allora tutti i termini della spazialità: centro, periferia, orientamento, casa, interno, esterno ritrovano nella vita vissuta la sorgente dinamica del loro costituirsi e inaugurano percorsi del pensiero ancora e sempre in attesa di essere attraversati. -
Premio della giustizia e dell'umanità
Composto durante l'estate del 1777 e pubblicato alla fine di ottobre dello stesso anno, vale a dire nel medesimo periodo in cui Voltaire scrisse e diede alle stampe il ""Commentaire sur l'Esprit des lois"""", il """"Prix de la justice et de l'humanité"""" costituisce l'approdo dei suoi studi legali e dei suoi interessi per i problemi della giustizia, studi e interessi dapprima sporadici e superficiali, poi, a partire dagli anni Cinquanta del Settecento, sempre più intensi e continui, fino a culminare appunto nel Prix, la più vasta e radicale delle sue opere giuridiche."" -
Maschi discriminati
Quella delle donne è stata l'unica rivoluzione del secolo scorso, è sperabile che nel nuovo avvenga quella dei maschi. I cambiamenti nei rapporti fra i sessi, generati dalle molte battaglie femminili, incidono inevitabilmente sul cammino degli uomini. Le donne si sono fatte sempre più determinate e i maschi sempre più fragili e, dinanzi al rischio di perdere il loro storico ruolo di dominio, può accadere che si facciano violenti, ma soprattutto che siano restii a cedere un potere che sentono ""dovuto"""", quasi per legge naturale. Molti uomini stanno comunque tentando di prendersi la libertà di rinnovarsi. Libertà di essere e di mostrarsi sensibili, di essere padri fino in fondo senza sentirsi sminuiti dal lavoro di cura, di amare senza dominare, di riconoscere se stessi al di fuori degli stereotipi della virilità da prestazione o del sesso comprato. Il libro propone un diverso punto di vista e invita a cercare una nuova identità, variegata e mobile, in grado di scoprire il proprio lato femminile e un diverso modo possibile di essere uomini. Oggi molti uomini tentano di inventare il proprio cambiamento, il proprio modo di essere padri, il proprio rapporto col lavoro, l'incontro con la sessualità. Spesso questo cambiamento resta invisibile e dimentica che anche gli uomini piangono."" -
Risvegliare l'energia. Psicoterapia corporea e buddismo
La ricerca spirituale non coincide con la religiosità e lo sviluppo personale non coincide con la psicoterapia. Religiosità e psicoterapia si sono spesso trovate in contrasto a causa delle loro opposte pretese di rappresentare l'una l'accesso diretto alla parola a all'esperienza del divino, l'altra la quintessenza di un pensiero scientifico razionalmente dimostrato. Ricerca spirituale e sviluppo personale tornano però a coincidere quando, abbandonata l'illusione di poter prescindere dal corpo, I'Entronauta, il ricercatore soggettivo, si addentra nell'esplorazione della propria ricchezza interiore, della propria complessità. Tra i diversi metodi tradizionali di ricerca interiore attraverso l'esperienza corporea emerge, per la ricchezza delle sue intuizioni e per la semplicità delle sue pratiche, il Buddismo. In campo psicologico molti autori hanno esplorato la dimensione spirituale. Ma solo pochi, come Lowen e Reich, hanno avuto l'intuizione di tornare a esplorare i processi psicologici attraverso l'esperienza diretta del corpo. Le neuroscienze stanno validando, indirettamente ma indiscutibilmente, la potenza delle loro intuizioni. Il libro si conclude con la presentazione della prima ricerca sistematica sugli effetti della pratica bioenergetica, un ponte appunto, tra spiritualità e psicologia somatorelazionale. Introduzione di Monique Mizrahil. -
Suonala ancora, Bombe. Memorie di un'elefantessa a Milano
"E tu, Bombe elefantessa, ci guardavi da dietro tondi occhiali senza lenti, bordati di bianco, con quella tristezza dolce da mamma vecchia che a noi bambini faceva star sereni, perché la tristezza era allora una musica ignota, e la vecchiaia una mappa di linee contorte, disegnate sui volti di chi c'era da sempre."""" Con una presentazione di Giovanna Borradori." -
Dispositivo. Da Foucault al gadget
L'uso della nozione di dispositivo nel corso degli ultimi decenni ha rivelato una singolare fecondità. A partire dall'opera di Michel Foucault, la sua densità ha reso possibili molteplici declinazioni che il presente lavoro ripercorre: da Gilles Deleuze a Jean-François Lyotard a Giorgio Agamben. Essa risuona in altre riflessioni filosofiche ma la sua influenza si estende a campi disciplinari diversi, come la ricerca pedagogica e antropologica. Si tratta dunque di una parola chiave non solo per comprendere l'opera del pensatore francese, ma anche per interpretare alcune significative derive del sapere contemporaneo. È possibile però anche un uso ulteriore, una specifica declinazione estetica. Che cosa può significare la presenza di un dispositivo estetico nella vita contemporanea? In questa chiave, la parola può essere accostata a un altro termine, che ha una presenza incisiva nel pensiero di Jacques Lacan: il gadget. Forse proprio attraverso il gadget si mostra oggi nel modo più vistoso l'efficacia del dispositivo estetico nell'immaginario contemporaneo. -
La torre, l'Atlantide e l'inferno. Miti e motivi nella recente letteratura tedesco-orientale
Torre, Atlantide e Inferno sono i tre complessi mitici che, tra loro armonizzati da contiguità geometriche (verticalità) e cinetiche (ascesa e discesa), rispondono con sorprendente forza iconica tanto all'ante quanto al post mortem della Germania socialista. Un vaglio tematologico ed esemplare di questa mitopoiesi - sulla scorta di opere di Kurt Drawert, Reinhard Jirgl, Julia Schoch, Jens Sparschuh, Uwe Tellkamp e Ulrich Zieger apparse tra 1995 e 2008 - si offre qui per la prima volta, nella convinzione della proficuità di indugiare entro quel perimetro in cui la puntuale riflessione sui miti si innerva in un seducente tessuto di riverberi tematici, quei rimandi culturali profondi, polivalenti e talvolta oscuri che da sempre alimentano il parlare di letteratura. E in questo risiede l'ambizione di queste pagine. -
3 x nulla
"Agente doppio di se stesso, castoro-conquistatore, protettore e protégé di sua nonna, usurpatore e liberatore segreto di Jilemnice, mascotte e fantasma degli Istituti di Dobrany, Sadská e Kosmonosy, guardiano notturno e scrivano che con la sua veglia ha impedito che la realtà si addormentasse per sempre. Nato il 3 aprile 1941 a Jilemnice, misteriosamente scomparso nella primavera del 1995 (come lui stesso aveva predetto in un testo degli anni Sessanta Il mondo si punisce e piange: """"I cani da caccia non fiutano ancora il luogo dove una volta mi smarrii del tutto""""); dal momento che il suo corpo non è stato mai trovato, si può supporre si sia trattato di omicidio più che di suicidio, che in precedenza aveva invano tentato più volte."""" (dall'Introduzione di Petr Král)" -
Il popolo che sono
Nel popolo, con il popolo, per il popolo e inviso dal popolo: questa, secondo l'autore, è la condizione di ogni poeta. -
Philosophical news. Vol. 9: Humanitas.
In questo periodo storico il concetto di humanitas è lontano dal venire considerato al centro dello sviluppo della società. Esso è un concetto bistrattato. In ambito civile si assiste a uno scontro feroce sulla tutela dei diritti nella definizione del soggetto umano, in ambito politico a uno spietato scontro di civiltà. Si assiste al tentativo di una riformulazione di ciò che è umano, della dignità e dei diritti dell'uomo. Trovati i confini è dunque possibile stabilire che cosa sia oggi da considerare humanitas, che cosa meriti dignità e diritti. Ma come trovare tali confini? Secondo quale criterio? In virtù di che cosa l'umano è umano? I contributi raccolti in questo volume vogliono essere un aiuto per porre l'attenzione su una tematica che è necessaria alla formazione dell'uomo e al benessere della società. Apre il volume l'esclusiva di Stanislaw Grygiel, cui seguono le interviste a Vittorio Possenti e a François Saint-Ouen. Accanto alla sezione di saggi con i contributi di Eleonora De Conciliis, Michele Marsonet, Giovanni Puglisi, Giovanni Salmeri, Josef Seifert e Tine Stein, vi sono gli studi di Elena Bartolini, Tommaso Morawski e Nasser Suleiman Gabryel. Chiude il volume un'ampia rassegna di convegni e di testi di recente pubblicazione. -
Cattivi. Cattivissimi. Cattivi? Sulle tracce di eroi criminali nelle narrazioni di genere. UK, USA, Italia
Questo volume prende le mosse dalle giornate di studi ""Criminal Hero - Le nuove forme del male nel poliziesco contemporaneo"""", organizzate dal CRC (Centro di Ricerca Coordinato) dell'Università degli Studi di Milano che porta lo stesso nome. Esso raccoglie la sfida di tracciare l'identikit di una serie di personaggi - più o meno cattivi - all'interno di produzioni letterarie e televisive ascrivibili per esteso al genere crime fiction. I contributi qui raccolti articolano una serie di riflessioni inedite che si propongono di delineare una nuova categoria di figure del poliziesco, nonché delle narrative che ne hanno appropriato trame e motivi: i cattivi, appunto. Le riflessioni si inseriscono, più in generale, nel complesso dibattito che si interroga da una parte sull'evoluzione e sulle contaminazioni delle narrative """"popolari"""", e dall'altra sull'ethos di queste nuove, indefinibili forme di (post)eroismo. La prospettiva internazionale e interdisciplinare stessa della raccolta intende svelare complessi ma necessari richiami intertestuali fra tradizioni letterarie geograficamente - e in alcuni casi anche storicamente - diverse (italiana, britannica e statunitense), che si intrecciano nella tessitura dei nuovi paradigmi del poliziesco contemporaneo. Sulla base di queste riflessioni, vogliamo proporre una serie di interrogativi con l'obiettivo di identificare percorsi di lettura e analisi critica intorno ai criminal heroes.""