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Il ribelle del pensiero. Albert Einstein e la nascita della fisica quantistica
Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, i più importanti fisici del pianeta stanno cercando di trovare risposta ad alcune anomalie che riguardano la velocità della luce, la trasformazione e generazione della luce, l'esistenza dell'etere e delle molecole. Lo sforzo di scienziati come Hendrik Lorentz, Ludwig Boltzmann, Max Planck è orientato a ultimare la faticosa costruzione di una fisica che, di lì a pochi anni, sarà chiamata classica. Sono fisici maturi e preparati che dovranno affrontare la sfida di un giovane ribelle che non ebbe paura di criticare un apparato intellettuale formidabile che sembrava a un passo dal suo perfezionamento. Albert Einstein, considerato l'ultimo dei fisici classici, riesce a percepire le contraddizioni della scienza del suo tempo, ad affrontarle con semplicità, ma rifuggendo ogni soluzione che fosse parziale, particolare o di comodo. La sua ricerca, anche quando affronta problemi specifici come quello della luce, è animata da una visione unitaria del mondo fisico che lo collega direttamente a Galileo Galilei. In questo libro si racconta come, nell'arco di oltre vent'anni, Einstein e i suoi contemporanei abbiano trovato nel tema dell'interazione tra radiazione e materia la chiave che ha condotto alla fisica dei quanti. -
Spiritualità incorporate. Le pratiche dello yoga
Spiritualità come ricerca del senso della vita attraverso l'esperienza del sé nelle vicende della vita quotidiana. E questo può avvenire dentro, ai confini, attraverso, o del tutto fuori delle religioni tradizionali. Un cammino che, trasgredendo la distinzione tra sacro e profano, attraversa i sentimenti, le emozioni, il corpo, alla ricerca di una sintonia sempre più autentica con il proprio sé profondo, al di là delle etichette e dei ruoli che costringono a vivere secondo le aspettative altrui. Le pratiche dello Yoga contemporaneo, così come sono vissute da molte persone oggi, sembrano offrire una specificità di risorse simboliche e tecniche che accompagnano gli individui a generare una propria narrazione che mette insieme ragione ed emozioni, corpo e mente, spirito e cuore. -
La destra radicale tra legittimità e identità
Questo libro adotta un approccio originale allo studio del radicalismo politico, affrontato in termini di quei dilemmi e compromessi strategici che accomunano il percorso degli attori politici ""dall'identità stigmatizzata"""". Allo scopo di far luce sulle dinamiche di radicalizzazione delle organizzazioni di estrema destra, l'analisi ruota intorno a un interrogativo centrale: possono gli stessi fattori di opportunità politica determinare scelte analoghe per organizzazioni che, costrette a mantenersi su un equilibrio precario tra identità e legittimazione, potrebbero non essere ugualmente interessate all'accesso alla sfera dell'influenza politica? Concentrandosi sull'anello mancante tra i paradigmi di struttura e azione, l'analisi guarda attraverso la lente dei protagonisti della destra radicale in Italia e in Spagna a quei meccanismi interpretativi che specificano il rapporto tra il livello macro dei fattori esogeni e l'ambito delle scelte strategiche delle organizzazioni della destra radicale. Così facendo, intende far luce sui meccanismi interni di questi attori politici, agenti chiave nelle dinamiche dei loro successi o insuccessi, piuttosto che semplici astanti, destinatari passivi delle opportunità politiche sul loro percorso."" -
Università quarta dimensione
Qual è la 'raison d'être' dell'università nel nostro tempo? La politica è destinata a soccombere al mercato? Si può, attraverso una ""buona formazione"""", restituire ai giovani coraggio e fiducia in se stessi e nelle proprie idee? È a partire da queste e altre domande sul presente e sul futuro della nostra società che questo libro propone la formula ideale di una """"intraprendente impresa"""" capace, attraverso l'innovazione e la creatività, di assaltare con veloci scialuppe i grandi bastimenti dell'economia globale. Superando le chiusure insite in talune discussioni sui diversi tipi di riforma che vengono proposti oggi nel dibattito pubblico, si disegna una quarta dimensione dell'università, luogo di elaborazione di una speciale """"microfisica"""" in grado di inserire in quello stesso mercato che ci spaventa nuovi episodi che, senza vincerlo, tuttavia lo modifichino e nel frattempo consentano di realizzare un po' di più le speranze dei nostri giovani, di mantenere il governo e il benessere dei nostri territori."" -
Dike. Rivista di storia del diritto greco ed ellenistico (2015). Vol. 18
"Dike"""" è la prima rivista specificamente dedicata allo studio del diritto greco ed ellenistico: pubblica articoli sottoposti a """"revisione"""" (peer review). La rivista, diretta da Eva Cantarella e Alberto Maffi, è pubblicata con il contributo e sotto gli auspici del Dipartimento di Diritto privato e Storia del Diritto dell'Università degli Studi di Milano. Dike è aperta non solo agli specialisti del settore, ma anche a tutti gli studiosi interessati agli aspetti giuridici della civiltà greca." -
«Filmavo da indipendente, solo e contro tutti». Gianfranco Brebbia e la cultura internazionale a Varese negli anni Sessanta-Settanta
Gianfranco Brebbia (Varese 1923-1974) è stato un filmaker di avanguardia del cinema sperimentale italiano. Molti anni dopo la sua scomparsa sua figlia Giovanna ha riportato alla luce l'Archivio cinematografico del padre, scoprendo uno straordinario patrimonio artistico di pellicole, lettere, fotografie, quadri, testi ed appunti vari rimasti, per più di quarant'anni, silenti nella pace discreta di una cantina. Da questa straordinaria scoperta è nato un importante studio sulla figura e l'opera di Brebbia dal quale ha preso a sua volta avvio la promozione di un convegno, realizzato dall'Università degli Studi dell'Insubria e dal Centro Internazionale Insubrico (Varese, 17 aprile 2015). I relatori di questo incontro, oltre a delineare, con le loro ricerche, un omaggio alla figura del filmaker varesino e alle sue opere, rimaste nell'oblio per decenni, hanno anche messo in luce la straordinaria vivacità culturale che ha caratterizzato, complessivamente, gli anni Sessanta-Settanta. Durante questo periodo la sperimentazione è stata infatti protagonista nella letteratura, nel cinema, nel teatro, nella musica, nell'arte, nella filosofia e nella stessa società. In questo libro tutti questi vari aspetti sono indagati offrendo al lettore un oggettivo ed articolato quadro di quello che è stato il complesso e vivace contesto storico di questi anni, pur non tralasciando anche talune componenti negative che, soprattutto con il Boom edilizio degli anni Sessanta, hanno danneggiato... -
Ontogenesi molecolare e cellule staminali pluripotenti indotte. Indagini epistemologiche e implicazioni bioetiche
Il volume si propone di analizzare il concetto di individualità biologica mediante il ricorso a riflessioni filosofiche di matrice classica e ad investigazioni epistemologiche riguardanti i vari modelli scientifici che si sono susseguiti, in ambito biologico, a partire dalla prima metà del Novecento. La riflessione epistemologica prende le mosse dal modello proposto da C. Waddington per quanto attiene allo sviluppo biologico per poi soffermarsi sulla rivoluzione della biologia molecolare e sui limiti dei modelli riduzionistici e deterministici propri del ""genocentrismo"""", messi in questione non solo dai risultati ottenuti dal Progetto Genoma Umano alla fine degli anni Novanta, ma anche in virtù di alcuni aspetti innovativi concernenti i recentissimi risultati ottenuti dalle ricerche sperimentali sulle cellule staminali pluripotenti indotte (IPSCs) condotte prevalentemente dallo scienziato giapponese S. Yamanaka a partire dal 2006. In modo particolare le cellule staminali pluripotenti indotte vengono considerate come un caso di studio che consente di chiarire l'evidenza della prevalenza in biologia dei fattori epigenetici su quelli genetici ponendo definitivamente in crisi il modello del DNA come """"programma genetico"""" già ampiamente messo in questione da alcuni teorici della complessità a partire dagli anni Ottanta e Novanta del Novecento."" -
Angolanimi
La poesia visiva mette a disposizione dei suoi amorosi un campo molto vasto di possibilità. Essa si estende da una prossimità stretta con la pittura fino a una remota prossimità o addirittura identificazione con la scrittura. Tutto lo spazio che sta tra le due prossimità è enorme e fortemente stimolante: su questa intermedia distesa gli artisti della Poesia visiva connettono variamente i loro elementi, che reagiscono toccandosi e mescolandosi con grande creatività. L'aggiunta di parole, anche queste in quantità e specialità variabili, determina una gran ricchezza di risultati. È un'impresa non da poco padroneggiare tutte queste variabili, che a loro volta, singolarmente, si estendono per un campionario di tipi. La poesia visiva costituisce un'impresa complessa e avventurosa, in quanto il suo esito non coincide mai con quello previsto ma è sempre inatteso e sorprendente. Gli appassionati cultori di Poesia visiva sono tutti diversi tra loro e tutte diverse sono le loro creazioni. E allora vi sembra possibile che un autore, dopo che ha assaggiato così tanta libertà e varietà e novità, accetti di tornare alla piatta pianura della poesia lineare? -
Civitas educationis. Education, politics and culture. Vol. 2
Civitas educationis. Education, Politics, and Culture è una rivista internazionale peer-reviewed che promuove la riflessione e la discussione sul legame fra educazione e politica (intesa come dimensione fondamentale dell'esistenza umana). Tale legame ha caratterizzato il pensiero e le pratiche educative occidentali sin dai tempi degli antichi greci, così come testimonia il nesso paideia-polis. La rivista vuole essere un'agorà in cui sia possibile indagare questo nesso da diverse prospettive e attraverso contributi teorici e ricerche empiriche. -
Lessico del cinema italiano. Forme di rappresentazione e forme di vita. Vol. 3
Il cinema italiano non è stato mai un cinema nazionale, pur essendo profondamente italiano. Ha individuato uno stile e un modo di vita, piuttosto che un'identità. È stato un cinema tutto radicato nella carne viva del presente, in un sentimento della contemporaneità libero da ogni astrattezza. Un cinema estroflesso nel mondo, preso anche dal suo caos, capace di costruire una vicinanza assoluta tra forme di rappresentazione e forme di vita. È a partire da questa vicinanza che è stato pensato e composto il ""Lessico del cinema italiano"""". Un'opera in tre volumi che proietta uno sguardo nuovo e costruisce una mappa concettuale inedita della grande tradizione del cinema italiano. Quotidiano, Religione, Storia, Tradizione, Ultimi, Vacanza, Zapping sono le voci, a cui si aggiunge una postfazione, che compongono questo terzo volume. Ogni voce, conclusa da una filmografia di venticinque titoli scelti da ogni autore, si apre con il riferimento ad un film recente del cinema italiano, perché ogni sguardo al passato non può che essere un modo per comprendere, altrimenti e meglio, il presente."" -
Politica dell'immortalità. Arte e desiderio nel tardo capitalismo
Scaturita da un serrato dialogo con Thomas Knoefel, ""Politica dell'immortalità"""" costituisce l'opera d'arte più autorevole di Boris Groys nella quale si delinea con una grande acutezza la maniera in cui evolvono gli intellettuali e gli artisti nel mondo contemporaneo in cui noi viviamo. Entrare in competizione con i morti, sui terreni dell'arte e del pensiero, è precisamente ciò che chiede loro di fare la dimensione divina del capitalismo, ossia di un capitalismo che come religione sui generis coglie le trasformazioni strutturali ed epocali in atto e meglio di ogni economia politica ufficiale sviluppa una nuova forma di immortalità che implica una riflessione più serrata sulla realtà in cui viviamo e sugli effetti lasciati in eredità alle prossime generazioni."" -
L' incognita europea tra equilibri precari e sostenibilità planetaria
Dalla Grande crisi dei mercati finanziari deflagrata negli Stati Uniti nel 2008, l'economia mondiale non si è più ripresa. La ricerca di nuovi equilibri e i molteplici tentativi di riorganizzare la geopolitica, attraverso una nuova dinamica dei flussi commerciali e finanziari, si accumulano transitando attraverso un'affannosa e preoccupata ricerca. I politici, strutturalmente preparati per agire a livello nazionale, per non dire locale, continuano a dimostrare la loro difficoltà ad affrontare problematiche che l'interconnessione dei mercati rende planetari: i loro processi decisionali sono lenti e farraginosi. Fortunatamente le banche centrali hanno saputo e potuto azzardare interventi monetari straordinari di grande portata che hanno avuto il merito di rimettere in moto il sistema finanziario. Il loro agire avrebbe dovuto restare straordinario, per dare il tempo alle leve decisionali, quelle elette e legittimate a decidere, di elaborare nuovi schemi non solo economici, ma anche sociali. Ma ciò avviene troppo lentamente. Questa rotazione ha prolungato il tempo a disposizione, ma ha assuefatto la politica alle non decisioni. L'Europa è l'incognita di questo processo. Con la creazione dell'euro, e per volere della Germania, si è intrappolata in una politica di lotta all'inflazione in un contesto deflativo. Questo agire priva il mondo della potenzialità di un fondamentale polo di sviluppo. -
Idea della bella letteratura alemanna
Aurelio de' Giorgi Bertola (1753-1798), oltre che poeta e saggista al centro di un fitto sistema di relazioni nella cultura italiana del secondo Settecento, è una figura di grande rilievo nella mediazione tra Italia e Germania. La sua Idea della bella letteratura alemanna (1784), che riprende e integra l'Idea della poesia alemanna pubblicata cinque anni prima, è un'ampia ricostruzione storiografica in lingua italiana sulla storia della cultura letteraria in Germania dal Medioevo in poi, destinata a orientare per vari decenni il commercio intellettuale tra i due paesi. La familiarità di Bertola con le posizioni più avanzate dell'estetica neoclassica si incrocia con quella concezione civile della letteratura, tipica del mondo delle accademie, che identifica nella sfera delle forme simboliche una via privilegiata al raggiungimento della virtù individuale e della ""pubblica felicità""""."" -
La parola e il leviatano. Segni, linguaggio e retorica nel pensiero politico di Hobbes
Come Locke e Leibniz, anche Hobbes aveva compreso che segni e parole sono essenziali alla conoscenza, ma più di loro ne vide le implicazioni politiche. Semiotica e filosofia del linguaggio non sono chiavi di lettura tra le altre per capire il filosofo inglese, ma una via di accesso privilegiata al suo pensiero. Fu egli stesso infatti a porre l'analisi dei segni e un'articolata idea del linguaggio alla base dell'ambizioso tentativo di spiegare, promuovere e legittimare l'immaturo e ancora fragile Stato moderno simboleggiato dal Leviatano. La celebre immagine dell'homo homini lupus, più che la condizione ferina del tutti contro tutti, è il caos che discende dall'uso ingannevole del linguaggio e dall'incertezza dei significati. Ritroveremo così in queste pagine Hobbes nei panni del severo fustigatore dell'uso retorico del linguaggio, ma anche del filosofo abile nell'impiego persuasivo dei mezzi espressivi e delle tecniche dell'argomentazione, non a caso ancora oggi evocato soprattutto attraverso le sue icastiche metafore. -
Il ritratto-scansione. Immaginare il cervello tra neuroscienza e arte
Le scansioni prodotte dalle tecniche di imaging cerebrale innescano un corto circuito con l'immagine che abbiamo del corpo. Il volume esamina la valenza epistemologica, estetica e storica delle scansioni del cervello nel passaggio dal laboratorio biomedicale a un contesto di tipo espositivo. Adottando diversi approcci critici ai materiali eterogenei esaminati (opere d'arte, esperimenti, tecnologie), l'obiettivo che il volume si prefigge è quello di moltiplicare e configurazioni possibili delle tecniche di imaging cerebrale e delle immagini prodotte, in modo da renderle disponibili per usi e narrazioni alternative a quelle ufficiali autorizzate dal laboratorio. -
Entrò in una perla
"Sulla terra è l'Uomo che veglia / sopra la nostra vita senza fine. / Sua è la presenza nei corridoi d'ospedale / illuminati tutta la notte, / nei supermercati deserti / quando il mondo e tutti gli umani dormono profondi / e ogni salvezza dipende da un'altra salvezza / e nessuno sprinkler system può proteggerci / da questa vita senza fine. / Sua anche / la veglia degli alberi, tutto il giorno, tutta la notte / nei loro giardini senza tempo""""." -
Visualizzare la guerra. L'iconografia del conflitto e l'Italia
Attraverso l'analisi di materiali eterogenei: dalle fotografie, ai documentari e film, agli oggetti, ai cimeli e alle opere d'arte il volume intende focalizzare l'immaginario guerresco, in particolare il modo in cui la Prima Grande Guerra è stata interpretata e propagandata attraverso le immagini. La Grande Guerra è quindi il punto di partenza per considerazioni più ampie e cruciali su fenomeni che hanno a che fare con il problema dell'estetizzazione della politica e della politicizzazione dell'arte. In questo senso la Prima Guerra rappresenta il primo esempio di conflitto che, per la sua portata e le sue implicazioni, si configura come un terreno privilegiato di indagine critica sul potere delle immagini, al di là del loro valore estetico, con la inaggirabile conseguenza che le immagini assurgono a paradigma culturale e s'impongono al punto da determinare una svolta epocale per l'influenza che esercitano nella nostra vita quotidiana: sempre più dominata dalla sfera iconica. Ovviamente ci riferiamo qui all'universo digitale e alla rete, che sono oggi i canali principali di propaganda attraverso cui la percezione dei conflitti, su grande o media scala, viene elaborata, a volte con esiti nefasti, come nel caso della propaganda terroristica e della manipolazione delle coscienze. -
Il fragile flagello. Una genealogia della trasgressione femminile
Attraverso l'analisi delle teorie e delle pratiche finalizzate a individuare e gestire l'eresia diabolica delle streghe e la contaminazione sociale derivata dalla prostituzione, la genealogia della trasgressione femminile lascia emergere, tra le pieghe dei processi storici, i rapporti di dominio che, nel principio della colpa irresponsabile, immanente nella donna e perciò inaccessibile all'esercizio della ragione e della volontà, trovano il loro principio giustificativo. -
Immaginare il futuro. La società di domani vista dagli intellettuali di oggi
Questo libro vuole essere una ""fotografia"""" del presente, della società agli inizi del terzo millennio, rispetto all'immagine del suo futuro. Una fotografia in prospettiva, un campo lungo, che parte dalle difficoltà, dalle incertezze, dallo stato di crisi del presente per guardare lontano. Per farlo abbiamo rivolto la stessa domanda - """"Come immagini la società di domani?"""" - a un gruppo di intellettuali, filosofi, scienziati, sociologi, critici, storici, etologi, psicologi, politologi. Alcuni hanno accettato con entusiasmo, altri hanno ritenuto opportuno avvalersi della facoltà di non rispondere. La difficoltà a soffermarsi a riflettere sul futuro del mondo in cui viviamo tradisce il timore di guardare avanti, oltre i limiti fisici e mentali del proprio orizzonte. Perfettamente in linea con lo spirito odierno, permeato d'incertezze, che spinge ad aggrapparsi al presente, di cui si conoscono almeno i contorni e le problematiche."" -
La pensione
Tornato nella pensione fuori Varsavia dove, da bambino, trascorreva le vacanze insieme alla nonna, un ragazzo ripercorre la storia della propria famiglia e quella degli ebrei polacchi sopravvissuti alla Shoah. Gli incontri con i vecchi ospiti della pensione, luogo dei ricordi immerso in un'atmosfera onirica, diventano un viaggio nella memoria dal quale riaffiorano i fantasmi del passato.