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Eros e discorso amoroso
Ancora l'amore? Da sempre dell'amore moltissimo si è detto, e sempre più ancora si dice, senza che la parola appassionata e la metafora entusiasta accennino ad abbandonare l'esperienza del compimento del desiderio erotico. L'intimità amorosa non è muta, ma popolata di discorso. Perfino le nuove tecnologie offrono nuovi modi alla proliferazione delle varietà e delle eccentricità del discorso amoroso. L'amore, che si prova e che si fa, pare non poter fare a meno di esprimersi: non c'è poesia, canzone, romanzo, social network, trasmissione, film, selfie che non ce lo ricordi instancabilmente. E se proprio nelle strategie, nelle furbizie e nelle ottusità del dire si trovasse la chiave per carpire ad Eros il suo mistero, per aprirlo all'intelligenza, per comprenderne la storia? Tale è la sfida filosofica raccolta dagli autori dei saggi raccolti in questo eclettico libro. Spaziando da Madame Bovary a Facebook, dall'Etica di Spinoza alla teoria queer, e dai dipinti di Botticelli alle trasmissioni di Maria de Filippi, un gruppo di intellettuali italiani e stranieri si interroga sulle forme antiche e nuove del discorso d'amore e del desiderio erotico che ne tesse la trama. -
Antigone di Sofocle-Brecht per il Living Theatre
Atene, 1961. Julian Beck e Judith Malina si imbattono nell'Antigonemodell 1948 di Bertolt Brecht: l'eroina della disobbedienza civile incontra il Living Theatre. È l'inizio del viaggio che porterà Malina a tradurre il testo, ripercorrendo l'arco Sofocle-Hölderlin-Brecht, e poi Beck a scegliere una ""visione ritmica"""" dello spettacolo; fino ad arrivare al debutto di Krefeld, il 18 febbraio del 1967. In mezzo: la scoperta del """"teatro della crudeltà"""" artaudiano, la prigione, la realizzazione di The Brig (1963), Mysteries and Smaller pieces (1964), Frankenstein (1965-66), verso l'utopia di Paradise Now (1968) """"nella vita vera!"""", che coinciderà con l'ascesa e la caduta della loro comunità anarchica. Attraverso l'analisi dell'opera, dalla comparazione filologica dei testi all'indagine sul """"corpo sonoro"""" e sui riferimenti iconografici sottesi alla matrice performativa, il volume racconta questo viaggio avventuroso, compiuto negli anni della guerra in Vietnam dall'ensemble che più di ogni altro ha rivestito il ruolo di innovatore del teatro occidentale contemporaneo."" -
Premio Ciampi. 20 anni di musica, parole e immagini
Nato nel 1995, il Premio Ciampi è una rassegna dedicata al poeta e cantautore livornese scomparso nel 1980. In sintonia con le ""passioni"""" di Piero Ciampi alla manifestazione sono collegati altri due Premi di notevole spessore: """"L'AltrArte"""", connesso all'arte figurativa contemporanea, e """"Valigie Rosse"""", vetrina di poesia italiana e internazionale. Nell'autunno del 2014 il Premio Ciampi taglia il traguardo della sua ventesima edizione e per onorare l'anniversario pubblica questo libro che non rappresenta una """"celebrazione"""", ma la testimonianza di un percorso collettivo che ha coinvolto gli organizzatori e una moltitudine di artisti cui spetta il merito principale nello sviluppo e nella crescita di un progetto culturale oggi punto di riferimento fondamentale, nel nostro paese, della canzone d'autore e della musica di qualità. All'interno del volume, molto ricco di immagini, oltre ai testi che raccontano le tappe più importanti nella vita della rassegna, troverete i manifesti promozionali delle venti edizioni, i programmi di ciascuna di esse, copertine, autori e interpreti dei dischi patrocinati dal Premio Ciampi. Tra i vari capitoli due vedono gli artisti come esclusivi attori: il primo riguarda i loro appelli contro la chiusura della manifestazione nel 2012, il secondo gli auguri di buon compleanno che hanno fatto pervenire al Premio per i suoi venti anni di attività."" -
Didone abbandonata. Ediz. italiana e inglese
"Didone abbandonata"""" è il primo dramma per musica di Metastasio eseguito a Napoli nel 1724, ripreso e modificato per le più note piazze teatrali italiane. Il grandissimo successo dell'opera e le numerose intonazioni nei teatri di tutta Europa lo rendono poi incontro canonico di molti musicisti sino alla prima metà dell'Ottocento, seppure con tagli e varianti dovute al mutamento nei gusti del pubblico operistico. Questa complessa e duplice avventura editoriale e teatrale è ricostruita all'interno del volume, che ripropone al lettore di oggi la prima versione del libretto, ricca di potenzialità drammaturgiche e spettacolari, poi ridimensionate, anche se solo in parte, nelle redazioni successive." -
Creazione del paesaggio, paesaggio della creazione
Questo libro è stato concepito come sussidio didattico a carattere transdisciplinare per la conoscenza della realtà. Si avvale di quattro differenti linguaggi per la rappresentazione del paesaggio (fotografia, poesia, ecologia, filosofia) che, pur mantenendo le loro peculiari individualità, uniscono le loro epistemologie in una lettura a cascata, che parte dalla fotografia con una visione totalizzante della realtà, ne estrae i significati con la poesia, ne discute i contenuti scientifici con la ecologia e ne giustifica la razionalità con la filosofia. Lo scienziato ecologo, il filosofo, l'artista fotografo ed il poeta non sono altro che soggetti capaci di prestare all'intero cosmo universale la voce e i gesti, lo sguardo e l'immaginazione ad una spiritualità complessiva del reale nel mistero delle sue armonie nascoste. Nella pratica occorre anche saper congiungere questi linguaggi in modo da poter offrire una lettura coerente della realtà che aiuti a capire il ruolo dell'uomo nella natura e ad affrontare le sfide contemporanee per la sostenibilità dello sviluppo e la custodia del creato. -
L'ammalato immaginario (Erighetta e Don Chilone). Tre intermezzi per l'Ernelinda. Napoli, Teatro di San Bartolomeo, 1726
Compiuti gli studi presso il Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo, Leonardo Vinci si affermò agli inizi degli anni Venti del Settecento come compositore di commedie per musica in 'lingua napolitana' date al Teatro dei Fiorentini. In seguito, anche grazie al buon esito dei suoi drammi seri, avviò con Didone abbandonata la collaborazione con Pietro Metastasio: fatto che determinò una svolta decisiva nella sua attività e l'abbandono del filone della commedia per musica, i cui umori furono in parte travasati nel genere dell'intermezzo. ""Erighetta"""" e """"Don Chilone"""" si collocano proprio in questo periodo cruciale. Eseguiti tra gli atti del dramma l'Ernelinda di Francesco Silvani il 4 novembre 1726 al Teatro di San Bartolomeo, fanno seguito al successo conseguito dalla Didone abbandonata al Teatro delle Dame di Roma (14 gennaio 1726) e alla seconda trasferta veneziana, finalizzata alla messinscena di un altro dramma metastasiano, Siroe re di Persia, al San Giovanni Grisostomo (2 febbraio 1726)."" -
L'approccio di San Miniato all'educazione dei bambini. Con DVD
Il tema dell'identità dei bambini e delle potenzialità che in essa riposano continua ad essere un tema largamente disatteso, ma, sebbene sia naturale pensare che l'attenzione ai bambini sia uno dei fondamenti del progetto del futuro, l'attenzione della politica non mette quasi mai bene a fuoco questa prospettiva e, nonostante anche gli economisti abbiano chiarito che investire sui bambini rappresenta una promessa per un più alto livello di sviluppo e benessere economico per le nostre società, continua a guardare ai bambini come materia di interesse solo quando associata al disagio sociale. E così molti servizi per l'infanzia sono ancora, in molte realtà e in molti Paesi del mondo, servizi poveri per bambini di famiglie povere. L'esperienza di San Miniato sull'educazione dei bambini rappresenta in questo quadro la conseguenza di fattori privilegiati concomitanti, come la costanza nel tempo della sensibilità politica, la ricchezza delle elaborazioni scientifiche e pedagogiche che hanno sostenuto lo sviluppo delle esperienze e la forza dell'energia che la comunità ha saputo esprimere radicando infine proprio dentro di sé la responsabilità dell'educazione dei propri cittadini più piccoli. Il volume cerca di raccontare questa esperienza con le parole, con le immagini e con i materiali audiovisivi raccolti nel CD che ne costituisce complemento. -
Corpi di parole. Descrizione e fisiognomica nella cultura greca
Il corpo vive nel tempo quotidiano, ma ha bisogno delle parole per acquisire un posto nella storia. Il caso greco è emblematico, perché i Greci hanno elaborato i corpi, hanno esaltato la forza dell'esteriorità e hanno narrato il gusto per i dettagli, ma hanno anche intravisto la fragilità di quella bellezza su cui fondavano tutta la loro passione descrittiva. Alla luce della caducità dei corpi, essi hanno ipotizzato una presenza dirompente oltre il fenomenico: l'anima. Al tempo stesso la cultura greca non ha smesso di usare una retorica dei corpi per presentare una società modello; non ha smesso di creare parole per definire il corpo, lasciando in eredità descrizioni memorabili, dotate di stabilità semantica, capaci di imprimere nella mente l'idea fisica di tanti personaggi: dal ciclope alla sfinge, dal centauro all'Achille piè veloce, alla dea dagli occhi cerulei agli Achei vestiti di bronzo. -
Il sorriso lieve del paesaggio toscano. Christine Oswalt Pesacatori. Opere (1975-2009). Catalogo della mostra (Pisa, 7-24 novembre 2014). Ediz. illustrata
I piaceri semplici sono la ragione più intima e profonda del sorriso delle persone complicate, come Chistine Oswalt Pescatori, a cui la vita ha dato tanto e non ha mai risparmiato niente, ma che continua a sorridere e il suo sorriso, lieve, si riflette nei paesaggi che dipinge. La visione del paesaggio toscano di Christine Oswalt Pescatori è una visione intrisa, consustanziata, di reminiscenze letterarie e artistiche che rimandano alla tradizione più alta, da una parte Dante, dall'altra la pittura di paesaggio ottocentesca. Una visione colta e raffinata, ma anche fortemente emozionale e sentimentale, che si fa lirica. Questa visione è affidata ai colori, soprattutto l'azzurro, il verde, il marrone e l'ocra, in tutte le loro sfumature, stesi in brevi, dense pennellate, che non vogliono delineare forme precise, ma restituire emozioni, sensazioni intense e avvolgenti. -
S.O.S. Fata. Il mercato dell'aiuto
Le mucche, come è noto, non volano; e a detta di molti gli angeli - e con loro le fate - non esistono. Eppure, una semplice osservazione di molto di ciò che viene offerto oggigiorno in termini di cura, aiuto, assistenza e risoluzione di problemi, potrebbe far sospettare che i ruminanti possano per davvero volare, e che schiere di maghi e angeli custodi possano veramente dare un tocco benefico al corso dei nostri eventi. Questo libro si sofferma su un mondo variegato, per abbracciare il quale sarebbe necessario un neologismo, ma che già l'espressione ""mercato dell'aiuto"""" introduce con buona efficacia. Si tratta di tutto ciò che oroscopisti, astrologi, maghi, sensitivi, ufologi, spiritisti, ma anche alcuni economisti, medici, psicologi, criminologi, astrofisici, meteorologi e perfino leader politici ci rovesciano addosso da ogni media, sicuri e fiduciosi di sé. Certo, è difficile essere scettici verso chi afferma di aver visto dischi volanti e non verso quei politici che promettono rivoluzioni in poco tempo. Ma almeno, se leggi questo libro, eviterai di essere rapito dagli alieni. Il che è già qualcosa."" -
Studi e saggi linguistici (2014). Vol. 2
Fra i criteri proposti per una definizione delle classi di parole (alias ""parti del discorso"""" - """"parts-of-speech"""" [PoS] della tradizione classica) il modello di Pulitini (1994) sembra essere il più adeguato. Una classe di parole è un insieme di oggetti linguistici che hanno tratti comuni, i quali a loro volta sono realizzati da valori parricolari. Per esempio, una delle realizzazioni possibili del tratto modo è il valore congiuntivo e una delle realizzazioni possibili del tratto genere è il valore femminile (vd. nota 1 per la differenziazione grafica tra """"valori"""" """"tratti"""" e """"categorie""""). Alcuni valori possono essere condivisi da categorie e tratti diversi - ma non tutti allo stesso tempo. Verbi (VBS) possono condividere tratti come genere e numero con nomi e pronomi. Le classi di parole non sono compartimenti stagni e i lessemi possono passare da una classe ad un'altra. Per esempio, le forme inglesi in -ing hanno funzione diversa a seconda del contesto (construction grammar; cfr. Croft, 2007: 421: """"overlapping categories of formatives which represent their diverse distributional behaviour"""")."" -
Sismondi e la «Botanique de Pescia». Ediz. illustrata
Ritrovato recentemente, il quaderno ""Botanique de Pescia ou Collection des Plantes non gravées du Val de Nievole en Toscane, rangées périodiquement selon l'ordre de leur floraison, dans l'année 1797"""" di Jean-Charles Leonard Simonde De Sismondi (1773-1842), opera incompiuta per i testi ma non per le immagini autografe, rappresenta un documento capace di chiarire l'approccio dello studioso ginevrino alla botanica, il suo rapporto con essa, gli esiti derivanti dal suo esercitarsi sulla classificazione delle piante negli anni della sua giovinezza, all'epoca della stesura del """"Tableau de l'agriculture toscane"""" (1801). All'abilità dell'occhio e del pennello di Sismondi, nel """"rendere in maniera non superficiale le particolarità di alcune piante"""" spontanee, corrisponde una sua volontà di porsi, secondo criteri scientifici, di fronte alla natura, nel superamento della settecentesca figura del connaisseur di piante. Dall'analisi del lavoro di Sismondi volto allo studio della botanica e, in particolare, di una flora specifica, quella del luogo che lo aveva accolto come """"esule"""", scaturisce e si sviluppa, nel volume, un discorso che tocca anche altri temi cari al ginevrino, legati al paesaggio, al giardino, alla natura."" -
Il mondo dentro
"Il mondo dentro"""" raccoglie le venti liriche di dodici diversi poeti, provenienti dalle più varie regioni del nostro Paese, che hanno vinto la XXXV edizione del Premio Letterario Il Portone. Le accomuna, nella diversità di ritmi e toni, non solo la pregevole e spesso raffinata perizia tecnica ma soprattutto una capacità di interiorizzazione di luoghi, momenti, figure significative della propria vita che gli autori riescono a trasformare in paradigmi esistenziali entro i quali ognuno di noi può rispecchiarsi, gettando una luce anche sui più oscuri e spesso dimenticati segreti del nostro animo." -
Le attese di un altrove
"Le attese di un altrove"""" raccoglie i racconti che hanno vinto la XXXV edizione del Premio Letterario """"Il Portone"""". Racconti di: Edy Calvetti, Maria Grazia Ferraris, Alda Magnani, Licia Mariotti, Mauro Nerucci, Luisa Pestrin, Nily Raouf." -
Tratti in chiaroscuro
"Tratti in chiaroscuro"""" tratteggia le variegate onde emotive del vivere, in un respiro di tempo, il presente, come spazio esperienziale a tutto tondo, che si raccorda al passato e si proietta verso un futuro, alla ricerca di tasselli di identità." -
Reti e storie per innovare in educazione. Approcci di ricerca e complessità
Il volume raccoglie le esperienze di un Progetto di Ricerca di Ateneo, realizzato presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Genova, che ha messo a confronto differenti prospettive scientifiche con l'impegno comune di tessere relazioni per implementare il quadro teorico, di metodo e di valore della ricerca in educazione. L'opera si presenta interdisciplinare e ricca di spunti, linguaggi e approcci che non cedono alla tentazione di primeggiare ma si pongono in ascolto, diventando nodi di una rete e parole di una storia. Nella prima parte si ricostruiscono e mettono a sistema esercizi di pensiero e di azione propri della pedagogia e della didattica mentre nella seconda parte, senza perdere il tessuto di complessità che guida la struttura del volume, si presentano studi di ambito storico-letterario. -
Inventario pisano
Questo libro intenderebbe descrivere, o meglio, ""inventariare"""" quelle cose che, a parte i legami e gli affetti familiari e le amicizie vecchie e nuove, più mi fanno amare la città dove sono nato e dove da molti anni non vivo più. Non è però una raccolta di ricordi personali, ancorché questi, specialmente col sopravvenire di un'età nella quale si fa più pungente la nostalgia degli anni verdi, inevitabilmente vengano a colorire quei fatti e quelle situazioni di cui sentiamo di essere stati più intimamente partecipi: e non è neppure una guida, o un libro di storia o di critica d'arte ancorché, forse per abitudine o, come suol dirsi, per deformazione professionale, sia stato talvolta indotto a riportarvi delle notizie ed a farvi delle considerazioni che in un certo senso possono rientrare nell'ambito di quelle discipline. Notizie e considerazioni che non hanno trovato luogo, e non era conveniente che lo trovassero, nei miei ormai numerosi scritti e studi sull'arte pisana, e che tuttavia presumo che possano aiutare a comprenderne taluni aspetti. Con scritti di: Fortunato Bellonzi, Stefano Bruni, Ranieri Carli, Lucia Tongiorgi Tomasi."" -
La chiesa di San Marco evangelista
La chiesa di San Marco Evangelista venne eretta tra il 1144 e il 1153 nel borgo fuori Porta Fiorentina. Più volte distrutta dalle piene dell'Arno, fu completamente riedificata alla fine del XVIII secolo secondo i dettami dell'austera sobrietà perseguita dalla religiosità illuminata leopoldina, di cui è uno degli esempi più significativi a Pisa. L'ultimo restauro del 2010-2012 l'ha restituita alla città nella sua piena coerenza formale. -
Teoria (2014). Ediz. italiana e inglese. Vol. 2: Ripensare la natura. Figure e problemi
Il concetto di natura è uno dei più ricorrenti e dibattuti del pensiero occidentale. Sebbene la sua definizione non sia stata mai pacifica, attualmente esso sembra aver bisogno di un ripensamento più radicale, dovuto anche alla sempre maggiore rilevanza di ambiti di ricerca che ne impongono una revisione. Il presente fascicolo di ""Teoria"""" si prefigge lo scopo di far emergere una serie di spunti di riflessione per una discussione critica delle definizioni e delle concezioni correnti di natura. Questo secondo numero segue il primo sulle """"Questioni aperte"""". Scritti di: Flavia Monceri, Raimondo Cubeddu, Luciano Sesta, Marco Stefano Birtolo, Karol Chrobak, Salvatore Giammusso, Miriam Tola, Kyle Burchett, Paul O'Brien, Gianluca Cuozzo, Luca Valera."" -
Critica e letteratura. Studi di anglistica
Il volume raccoglie saggi dedicati a una articolata riflessione sulle prospettive e sul ruolo della critica e della letteratura nell'odierno panorama degli studi di anglistica in Italia e all'estero. Lo scopo è di riconsiderare le premesse teoriche, gli assunti e i modelli metodologici, le implicazioni ermeneutiche e l'impatto euristico delle 'lingue della letteratura' e delle metalingue che le esaminano: sia negli elementi di specificità che caratterizzano il letterario, sia in un dibattito con i discorsi 'altri' che circondano e pervadono la letteratura. La silloge è articolata in tre sezioni dedicate al valore epistemologico della letteratura e al suo nesso con le pratiche critico-ermeneutiche; al rapporto delle lingue della letteratura con le altre lingue, gli altri codici espressivi e le altre pratiche artistiche e sociali; e, infine, all'analisi di alcune nuove tendenze letterarie in ambito anglofono. Questa raccolta di studi offre un contributo al rinnovato impegno di docenti e ricercatori di letteratura inglese ad affrontare le implicazioni più importanti dello studio della letteratura e degli strumenti che la indagano.