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Un altro posto
Una storia come ce ne sono tante in questa Italia che si sta mangiando, giorno dopo giorno e indiscriminatamente, il paesaggio; una storia che fa proprie tematiche legate al movimento NoTav. Una lotta tra la voce del bosco e il rumore assordante e prepotente di un cantiere che vuole costruire una ""grande opera"""". Nel mezzo, un piccolo paese della Lunigiana e un ecovillaggio. È da quel luogo e dalle persone che lo abitano che parte il desiderio di reagire e resistere. Un romanzo che dà voce alla Natura e a chi vuole coerentemente, fiduciosamente difenderla, con ogni mezzo necessario, compresa l'ironia."" -
Il triangolo di fuoco e l'energia per la vita. Dalla storia dell'Universo alla prevenzione in medicina
La scienza al servizio della vita quotidiana. Non è un manuale scientifico, né un libro per addetti ai lavori, ma una narrazione che conduce in un viaggio ideale dalle origini del cosmo al posto occupato dall'uomo nell'Universo, seguendo la via tracciata dai grandi scienziati. Un viaggio per conoscere quelle ""regole del gioco"""" che accomunano la vita sulla Terra a ciascun individuo. Si tratta dei principi della termodinamica, che non si applicano solamente a macchine e motori, ma riguardano tutti noi e l'intero pianeta. La termodinamica è la scienza dell'energia. Le macchine sfruttano l'energia dei combustibili, gli esseri viventi la ricavano dal cibo, la Terra la riceve dal Sole. Ma, in fin dei conti, ogni varietà di energia proviene dalla luce solare che, in qualche modo e in qualche tempo, è stata accumulata in altre forme. È dell'energia che ci serviamo per vivere. Ma l'energia non può essere né creata né distrutta, può solo essere trasformata e ogni sistema inanimato o vivente, scambiando energia, tende a divenire spontaneamente meno ordinato e organizzato. Tale consapevolezza può aiutarci a capire che problemi come l'impatto ambientale, l'eco sostenibilità e la salute degli individui, apparentemente del tutto svincolati e indipendenti, condividono in realtà la stessa matrice. Siamo abituati a considerarci separati dalla Natura. Non è così. Ogni organismo (compresa la Terra) deve sottostare ai principi della termodinamica..."" -
Livorno cruciale XX e XXI. Quadrimestrale di arte e cultura. Vol. 15: Cucina
Livorno Cruciale riprende le grandi stagioni del XX e XXI secolo in un contrappunto di interventi che finalmente restituiranno alla città di Livorno le ragioni di una consanguineità, e non di una contrapposizione, tra tradizione e modernità, secondo la vocazione dell'Associazione ""Archivi e Eventi"""". Una vocazione non settaria, ma volta a recuperare le voci fuori campo della cultura artistica e letteraria toscana. Affondi quindi sui giovani artisti livornesi, proiettati verso i linguaggi della contemporaneità, ma testimonianze anche in merito ai più attenti interpreti del filone figurativo. Nessuna concorrenza, nessun conflitto, ma una fucina di proposte e di risorse. Senza trascurare lo snodo cruciale dell'800-900 che dai fasti della Belle Epoque giunge fino alla svolta postmacchiaiola negli argini del Gruppo Labronico. Infine il Quadrante. Qui le interviste con gli artisti, siano pittori, scultori, grafici, architetti, designers, fotografi, contribuiscono a organizzare un bilancio vitale e propositivo sullo stato dell'arte a Livorno, in parallelo con la rubrica dedicata al collezionismo, davvero una novità quest'ultima per tutti coloro che intendono approfondire gli sviluppi del gusto a Livorno."" -
Watercolor on the move. Ventisette opere all'acquerello. Ediz. italiana e inglese
"Ciò che viene apprezzato da un osservatore è, secondo me, l'apparente facilità e fluidità di esecuzione. Fred Astaire e Mohammed Alice l'avevano, come pure Velasquez, Zorn e Sargent. Come in tutte le cose, serve molta pratica e duro lavoro. A me piace anche vedere le pennellate e i segni lasciati sul quadro quando questi non tentano di nascondere l'illusione che l'artista si sforza di creare. Quante volte abbiamo ammirato un'opera solo per appurare, a uno sguardo più attento, che non è altro che una composizione abborracciata fatta di pozzanghere e sbavature; eppure, facendo un passo indietro, tutto torna. Cito una frase di Francis Bacon che mi viene in mente: 'Il compito dell'artista consiste sempre nell'aumentare la profondità del mistero.'"""" (Doug Lew)" -
Micromacrocosmi. Ediz. illustrata
Il catalogo illustra le opere realizzate per l'esposizione di Marco Victor Romano presso la Galleria Nuvole Volanti (Castelfalfi Montaione). Le sperimentazioni dell'artista indagano la presenza in ciò che ci circonda di relazioni/funzioni che governano la nostra esistenza, alla ricerca di armonie celate nel caos/caso della vita. -
C'era una volta il giornalismo. Memorie di settant'anni
Taccuino di memorie, istantanee di una lunga carriera giornalistica che emergono tra le pieghe in chiaro-scuro di una storia da Prima Repubblica. Stile asciutto, ricordi nitidi, opinioni tranchant per riflettere sulla rilevanza, la metamorfosi, le scelte di un giornalismo che ha assunto un potere sempre più incisivo nell'intessere la trama e il finale di questa storia. Un passato recente che ritorna per scongiurare l'oblio della memoria corta, scavando negli eventi dell'Italia fine secolo che condizionano ancora il presente di questo Paese. Riflessioni schiette, stilettate acute di un giornalista libero che fa i conti con il passato glorioso del giornalismo italiano - da Montanelli a Bocca, da Oriana Fallaci a Enzo Tortora - e che si chiede quale direzione stia prendendo quello odierno. -
Predella (2021). Vol. 6: Il dono dei padri. Il patrimonio culturale nelle aree di crisi
Sommario: Elena Franchi, “Introduzione. 'Il Dono dei Padri'. Il patrimonio culturale nelle aree di crisi”, p. 7/ “Introduction. 'The Gift of Our Fathers'. Cultural heritage in crisis areas”, p. 13; Marco Brocca, “Il diritto dei beni culturali in tempo di guerra: lo stato dell’arte”, p. 19; Massimo Carcione, “In soccorso della cultura: un ruolo per le organizzazioni non governative”, p. 35; Rino Büchel, “Protection of cultural property in Switzerland: a permanent challenge”, p. 45; Elena Franchi, “L’'equilibrio del terrore': i progetti di protezione del patrimonio artistico italiano nello scenario della guerra fredda”, p. 51; Christof Ringler, “Le chiese prussiane nella Oblast di Kaliningrad: Google Earth per il patrimonio culturale a rischio”, p. 69; Giorgos Vavouranakis, “The greek economic crisis and its reverberations upon antiquities”, p. 81; Mahmoud Salem Elsheikh, “Per una identità mediterranea”, p. 89; Olimpia Niglio, “Un patrimonio in trincea. Il Territorio palestinese occupato”, p. 93; Naseer Arafat, “Living in a crisis area: the preservation of Nablus' old city”, p. 103; Rodrigo Martín Galán, “Syrian historical heritage under threat”, p. 117; Luigi Marino, “Ma gli architetti non sparano”, p. 131; Frederick M. Asher, “Where laws and ethics don’t always meet: restitution of indian art”, p. 141; Elena Franchi, “Il patrimonio culturale nelle missioni di peacekeeping. Intervista al generale di brigata Mariano Mossa, Comandante del Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale”, p. 149; Laurie W. Rush, “Protection of cultural property in areas of crisis. the view of a military archaeologist”, p. 155; Mariarosaria Ruggiero Maniscalco, “Formare, educare e cooperare: l’attività di Fabio Maniscalco e l’Osservatorio per la protezione dei beni culturali in area di crisi”, p. 165. Appendice: Fabio Maniscalco, “Dieci anni di attività dell'Osservatorio per la protezione dei beni culturali in area di crisi (2006)”, p. 171. -
Medicina & storia (2015). Vol. 7
Contributi di: Germana Pareti, Fabrizio Rufo, Michela Pereira, Heide Goettner-Abendroth, Luciana Percovich, Cécile Keller, Giulia Valerio, Antonello La Vergata, Gianluca Nesi, Giacomo Delvecchio. -
1000 facce conosciute
"1000 facce conosciute"""" è un excursus su personaggi di varia natura - famosi o sconosciuti -che l'autore ha personalmente conosciuto a Pisa in oltre mezzo secolo di giornalismo. L'insieme delle brevi biografie disegnano un caleidoscopio nel quale si compongono e si ricompongono momenti di politica, scienza, fede, economia, sport, ma anche di semplice costume quotidiano." -
La vita truffata
Né caldo né gelo rimasero in cielo. Il proverbio vuole dire che per tutti c'è il dolore e l'amaro in pari quantità. Nella vita del protagonista di questa storia non è stato così, perché la sua vita fin dal suo concepimento è stata truffata. Una vita fatta di mancanza di affetto, di denaro, di cibo, di vestiario e di abbondanza di psicofarmaci, che scorre parallela a quella del padre nella perdita della strada. Una storia indubbiamente triste ma che fa incontrare anche pagine di gioia e di risa che, stemperando la malvagità della truffa, rendono piacevole la lettura. -
«Alla via così!» L'accademia navale nelle cartoline del Mak pi greco 100. Ediz. illustrata
Con il termine Mak pi greco 100 già prima dell'unità nazionale si indicava, nelle accademie e nelle scuole militari, l'evento con il quale gli allievi festeggiavano la fine dei corsi e l'inizio della loro carriera nella Forza Armata. Quando in Italia prende piede l'uso della cartolina illustrata, si diffonde presto in Accademia la consuetudine di stampare delle cartoline ricordo. In queste i giovani ufficiali raccontano le loro speranze, la loro gioia nella conquista del primo grado da ufficiale, le difficoltà che si incontrano in Accademia, scolastiche e disciplinari, ma sempre con spirito positivo ed il sorriso sulle labbra. La grafica, in particolare dagli anni venti all'inizio degli anni quaranta, è particolarmente curata e riflette le correnti artistiche del periodo. I disegnatori sono gli stessi allievi (c'è sempre nel corso qualcuno più dotato...) ma nei primi anni è probabile anche il ricorso a illustratori esterni. Questo libro, che si basa su una collezione privata fra le più complete del settore, si propone di far rivivere queste cartoline evidenziandone il significato: è un viaggio nella storia dell'istituto ma anche della Forza Armata perché attraverso i disegnatori e gli utilizzatori vengono rievocati episodi e fatti storici che fanno da sfondo alla vita degli allievi e ne costituiscono il futuro. -
La guerra e i nervi
A un secolo dalla morte di Aloysius Alzheimer (1864-1915), il volume presenta un testo poco conosciuto dello psichiatra tedesco. Questo lavoro ci mostra un volto diverso di Alzheimer e ci restituisce uno spaccato sia del suo pensiero sia dei temi della cultura medica di quel tempo. La Grande Guerra aveva chiamato in campo Alzheimer nell'analisi scientifica dei traumi generati dal conflitto, i quali si riverberavano nella società civile coinvolta dall'avvento bellico. -
Pablo. Quando le ferite si misurano con la vita
Erano le 7 di mattina e come ogni giorno preparavo la colazione. Talvolta, verso quell'ora, guardavo oltre la finestra della cucina che dava sulla stanza di mio fratello Pablo. In mezzo un cortile, come un immenso vuoto. Ma, quella mattina, mio fratello gridava con la sigaretta al becco frasi ricorrenti: ""¿Por qué los militares les mataban a los hijos a las madres de Plaza de Mayo?"""" (""""Perché i militari uccidevano i figli alle madri di Plaza de Mayo?""""). Ritornava là, di dove eravamo partiti. In quei frammenti linguistici, in spagnolo, c'era tutto, parole che pesano come un macigno sulla memoria. Il servizio militare, i colonnelli, i traumi dell'infanzia: la sua vita, la vita del mio paese, l'Argentina, e la mia vita. Lo guardavo, dovevo andare a lavorare in ospedale. Lui era lui, ma io ero lui ed io. Come un destino andato controsenso. Bevevo lentamente il mio tè e le sue parole seguivano i momenti di questa vita. Volevo fare teatro, ma, per lui e per me, sono diventata psicologa, poi psicoanalista, e lacaniana. Forse per andare oltre le parole. Per uscire da questa eredità che pesa. È per questo che siamo destinati a entrare dentro alle parole: ad entrare e uscirne, per capirne il perché, ma anche il mistero. Perché no? Il mistero di una vita che si confonde con la malattia che pesa troppo, per poter sorridere laddove i sorrisi, talvolta, sembrano paralizzati."" -
Cosa urge per i parchi
"I contributi autorevoli qui raccolti consentono di cogliere non solo quel che non funziona oggi nei parchi e perché, ma anche come se ne può finalmente uscire. I tentativi di ridurre questa condizione sempre più insostenibile delle nostre aree protette a meri fattori tecnici e normativi sono apparsi sempre più non solo pretestuosi, ma grotteschi. Cosa c'è di più politico e istituzionale che nominare un consiglio del parco, il suo presidente, il suo direttore? E chi deve istituire una area protetta marina in attesa da anni se non un ministero? Ecco, il libro non denuncia i 'colpevoli' di questa malagestione, ma prova a indicare vie d'uscita."""" R.M." -
Nato da un cane. Il trattamento originale di Ovosodo
Anello di congiunzione fra la prima idea della storia e la pellicola finita, il trattamento di Ovosodo è il racconto sorridente di una piccola tragedia che prenderà i toni della commedia cinematografica più riuscita. Non troppo dissimile dai giovanotti che animano le opere di Dickens, Piero Mansani si trova a combattere con un destino beffardo che lo fa partire fra gli ultimi, lo getta in mezzo alla vita, lo scuote, lo ammalia e lo culla e, infine, lo fa diventare un po' più adulto. ""Nato da un cane"""" non è solo lo studio per il film che sarà, è un racconto vivace e coinvolgente che ha la capacità istantanea di portare il lettore nel rocambolesco mondo del suo protagonista, facendogli dimenticare per un momento la pellicola che ne è stata tratta, per poi restituirgli il desiderio di perdersi nelle immagini del film. Prefazione di Paolo Mereghetti."" -
Storia meravigliosa di Niccolò Paganini. Un progetto per un film non fatto
Primi dell'Ottocento, Livorno, notte di tempesta. Un giovanottello povero in canna, Niccolò, affamato e disperato, ma di grande talento musicale, avventatamente accetta la cena e poi un patto con un misterioso messere dagli occhiali turchini, il quale gli offre un violino dalle straordinarie qualità sonore e, stranamente, anche magiche. Da quel momento la vita di Niccolò si trasforma. Si apre la strada del successo al più grande strumentista di tutti i tempi. Tra un trionfo artistico e l'altro, una conquista galante e l'altra, sino alla nascita del vero amore, quello per la bella e gelosissima Antonietta, s'insinuano tuttavia momenti vuoti o azzardosi e Niccolò deve ricorrere al violino prodigioso per scavalcarli e allontanarsene. Ma la fuga a canone nel tempo di questa sorta di Brancaleone dell'età romantica non allontana la fine, piuttosto l'avvicina. E quando tutto sembra perduto, balugina uno spiraglio perché tutto possa capovolgersi daccapo. Prefazione di Francesca Archibugi. -
Il ritorno delle religioni. Secolarismo e democrazia alla prova del multiculturalismo
È ormai fuor di dubbio che la religione sia tornata a svolgere un ruolo centrale nella sfera pubblica occidentale. Ciò obbliga a una rinnovata riflessione sulle possibilità di modificare gli attuali sistemi politici in modo da garantire un'effettiva inclusione degli individui appartenenti ai gruppi religiosi minoritari. Lo scopo principale del libro è mettere in luce le difficoltà di assicurare tale inclusione attraverso il ricorso ai concetti classici di secolarismo e di laicità, sottolineando piuttosto la necessità di elaborare nuove soluzioni teorico-politiche, fra le quali quella che muove dall'idea del pluralismo giuridico. Di quest'ultima proposta, oltre alle implicazioni teoriche, vengono presentati alcuni casi concreti, con particolare attenzione all'esperienza inglese. -
Convivere. Finché esiste un donatore esiste un'opportunità di vivere
Vivere la vita fino all'ultimo respiro. Sorridere, sperare, lottare e non arrendersi mai. Ce lo ha insegnato Laura, costretta dalla vita a crescere in fretta per colpa di un ""inquilino"""" che, sin da piccola, è cresciuto nel suo corpo, e con il quale ha dovuto convivere per anni. Una storia di gioia, dolore e coraggio, che si intreccia con mille altre storie: di medici, volontari e clown; di internauti, parenti e amici. Alcuni """"per caso"""", come Paolo, col quale, nella sua ultima estate, Laura aveva condiviso il progetto di un libro per raccontare ConVivere, il canale Facebook col quale comunicava la sua vita al mondo. Ma la vita ha preso un corso diverso, improvviso, e quel progetto, per il quale aveva potuto solo scegliere la copertina, si concretizza adesso grazie all'energia che lei ha saputo infondere in tanti, ora raccolta e tradotta da Paolo, l'""""amico per caso"""". Dalla gioia per essere potuta andare qualche ora al mare, alla adulta consapevolezza nell'aspettare l'esito di una TAC; dal racconto di una serata divertente con gli amici, alla simbiosi con la sorella Andrea che da bambina le donò il midollo osseo: troverete tante cose diverse nei post di Laura che qui pubblichiamo. Ma accanto al sostegno che migliaia di internauti le hanno dato, noterete anche la loro sorpresa nello scoprire che spesso sono loro a ricevere forza e aiuto dalle sue parole e dai suoi sorrisi."" -
Seguitando...
I temi di questa silloge poetica sono il mare, la Lucania - vista come simbolo di entroterra meridionale povero, anelante al riscatto, pasolinianamente evangelico - l'umile rivoluzione di Francesco, un estremo rantolo di giovinezza nell'amore, il compito dei poeti in questa globalizzazione di tutto, anche dell'invivibilità del pianeta e della sua deprecabile autodistruzione. -
Poeti lettori di poeti. Sondaggi sulla letteratura francese in Italia oltre l'ermetismo
Nell'immediato dopoguerra il cammino della poesia europea, che dalle sue radici romantiche, attraverso simbolismo e surrealismo, era approdato in Italia all'ermetismo degli anni Trenta, sembra giungere ad un'impasse. Dal contatto con la tragedia bellica nasce l'urgenza di squarciare il velo dell'assoluto poetico per tornare a testimoniare concrete esperienze di uomini nella storia. Una nuova disposizione inizia a prendere corpo nella seconda metà degli anni Cinquanta attraverso le voci di Giorgio Caproni, Franco Fortini, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Andrea Zanzotto, i quali pur percorrendo sentieri isolati rivelano al fondo del proprio operare poetico alcuni orientamenti comuni: la scelta narrativa e prosastica, il confronto con la tradizione, l'estraneità nei riguardi della neoavanguardia come del nuovo orfismo. La presente indagine si propone di osservare tale generazione sotto l'angolo dei suoi rapporti con la poesia francese componendo, attraverso una mappa introduttiva e alcuni sondaggi monografici, un quadro della ricezione della poesia d'Oltralpe in Italia tra gli anni Cinquanta e Ottanta: è l'epoca in cui si rileggono in chiave negativa i grandi maestri Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé, si riscopre il realismo espressionistico di Charles Baudelaire, si traducono i versi del giovane André Frénaud e s'intessono cauti dialoghi con i maggiori poeti coevi Jacques Prévert, René Char, Henri Michaux, Francis Ponge.