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Perché restaurare i film?
Il restauro cinematografico è un'attività che sembra esercitare un notevole fascino sul pubblico contemporaneo: film ""restaurati"""" vengono proposti nei circuiti di prima visione, pubblicizzati sui quotidiani, commercializzati come prodotti di eccellenza. A fronte di questo successo di popolarità, i principi, la storia e la prassi della disciplina rimangono spesso per il pubblico dei non addetti ai lavori un territorio misterioso, inesplorato e segreto. Capire cosa significa davvero restaurare un film vuol dire anche (soprattutto) interrogarsi sul senso di una pratica che richiede grossi investimenti di denaro, tempo e risorse. Perché restaurare i film? Può considerarsi una priorità di politica culturale? La risposta che si sceglie di dare a queste domande è destinata a influenzare il futuro dei film e il loro rapporto con gli spettatori di oggi e di domani, specie in un'epoca in cui la transizione al digitale pone il cinema di fronte a una delle più grandi trasformazioni della sua storia. Proprio nei momenti di rivoluzione l'entusiasmo del nuovo deve sposare la consapevolezza di quanto sia importante mantenere sulle azioni e sulle produzioni dell'uomo una prospettiva storica. Una prospettiva che il restauro del film pone come indispensabile, utopico, orizzonte di riferimento."" -
Gabbianara blues
Scambiato per un naufrago della Costa Concordia, questo il destino di Raffaello lo scontroso, il ragazzo gigliese di diciotto anni prima. Appena fuori dal mare, quella notte, cominciò a salire dal Lazzaretto insieme a una decina di veri naufraghi che indossavano un giubbotto di salvataggio fosforescente. Una grotta, una prigione, una nave... destini incrociati su un'isola. -
Architetture pisane vol. 30-31: MAP 2015. Mostra architetti pisani 2015. Ediz. illustrata
MAP 2015 è la mostra degli architetti pisani che si confrontano sui temi dell'architettura. La pubblicazione raccoglie le interviste, i progetti, i contributi scritti che ne illustrano e raccontano il lavoro svolto sul territorio e, allo stesso tempo, ne fanno emergere le problematiche professionali, mettendo in evidenza i numerosi, e a volte difficili rapporti con gli altri settori della società. Al centro dell'attenzione è sempre la figura dell'Architetto, visto dall'Associazione LP come il soggetto determinante per contribuire alla qualità della vita di tutte le persone. -
Manzoni e Leopardi. Dialettiche dello stile, forme del pensiero
Manzoni e Leopardi ebbero modo di conoscersi a Firenze nel 1827, ma incontro forse più decisivo fu quello che avvenne, in tempi diversi, sulle pagine delle loro rispettive opere, nelle quali sembra affiorare una memoria che l'analisi intertestuale rivela sommessa ma tenace. Questo saggio, attraverso l'esame di citazioni e allusioni, intende assolvere ai compiti propri dell'esercizio critico, ossia l'accostamento e insieme la distinzione di diverse voci poetiche. La lettura in sinossi dei testi rivela in entrambi i segnali di un atteggiamento dialogico effettivo, di una piena disponibilità al confronto e alla comprensione delle parole e, quindi, delle ragioni altrui (essendo le parole, diceva Leopardi, il corpo dei pensieri). Grazie a questa attitudine dialettica, i due autori hanno definito in maniera sempre più chiara la propria individualità artistica, il proprio stile. Inoltre, uno studio sia pure esemplificativo di come essi recepirono letture comuni da un lato pone in luce innegabili diversità di pensiero, dall'altro mostra doti intellettuali condivise: coscienza storica, lucidità di giudizio, aderenza alla realtà e desiderio di confrontarsi con una ricca tradizione culturale per imprimervi i segni di un rinnovamento durevole e autentico. -
Evensongs. Ventiquattro notturni ad acquarello. Ediz. italiana e inglese
In questi notturni il tono ha la precedenza sul colore, come lo sbiadirsi della luce del sole drena il mondo delle sue tinte. Visto che questi dipinti sono quasi monocromatici, mi piace miscelare abbastanza colore per completarli, spesso disponendo una serie di ciotole con varie diluzioni del colore originale. Uso dei pennelli larghi per aiutare il colore a fluire sulla carta, e poi pennelli più piccoli, bastoncini e righelli per le linee, e penne intinte nell'acquarello per i dettagli. Sembra, detta così, una cosa semplice, eppure è sempre imprevedibile, spontanea, indipendente, adamantina e ostinata; si deve stare sempre all'erta per poter prendere decisioni istantanee, prendersi i propri rischi, senza temere di perder qualcosa. Accettare ciò che ci viene dato, e lavorarci su. Essere consenzienti. Osservatori. Del tutto presenti. -
Il mondo dei simboli
Le considerazioni esaminate rappresentano solo delle indicazioni utili a orientare il lettore nella immensa letteratura e nelle riflessioni sui concetti espressi, relativi alla teoria del simbolo e agli studi sul simbolismo. Il libro si rivolge non solo agli studiosi ed esperti di simbolismo, ma anche ad un insieme più ampio di persone, che desiderano avere informazioni più precise sui percorsi delle esperienze simboliche e sui loro significati. Pertanto viene affrontato il tema del simbolismo da differenti angolazioni: quella religiosa, scientifica, artistica, esoterica. In particolare si tratta il problema della finitudine della vita, già presente in copertina, in quanto molti sono i terrori che circondano la morte. ""Dobbiamo ancora scoprire ciò che gli uomini possono fare per garantire ai loro simili una fine tranquilla e pacifica. [...] La morte non cela alcun mistero, non apre alcuna porta: è la fine di una creatura umana. Ciò che di essa sopravvive è quanto essa ha dato agli altri uomini e ciò sarà conservato nella loro memoria. [...] Se l'umanità scompare, tutto ciò che gli uomini hanno fatto, tutto ciò per cui hanno combattuto, tutti i loro sistemi e credenze, umane e sovraumane, non avranno più senso"""". (Norbert Elias)"" -
Anglistica pisana (2014). Vol. 1
Rivista di anglistica dell'università di Pisa. -
Il calcio nell'anima
Un breve viaggio nel calcio in letteratura, nell'arte e nei racconti di P. Belli, P. Conticini, G. Gentili, E. Greggio, E. Iacchetti, U. Pantani, R. Raimo, S. Rugiati, B. Solo, appassionati di questo sport che nasconde un mistero di felicità, le cui ragioni sfuggono ad ogni razionale spiegazione. -
Un'altra immagine di me. Adulti adottati oggi genitori: un percorso di narrazione
In questo libro passiamo attraverso degli incontri, di storia in storia e di voce in voce accompagnati dalla narrazione dell'autrice. Il tema è quello del divenire genitori, le voci quelle di tante persone adottate. Voci che è nostro privilegio ascoltare grazie al contatto che l'autrice ha saputo creare con i protagonisti. È attraverso questo contatto, questa capacità e voglia di ascolto, che è nata la possibilità delle persone intervistate di narrarsi e quindi di darsi a noi lettori. In questo modo ci viene permesso di far parte di una riflessione sul senso del diventare padri e madri quando si è diventati figli per adozione. Concepire un figlio, dare alla luce un figlio, adottare un figlio significa sempre misurarsi con se stessi e la propria storia di figli, scommessa sul futuro che richiama e rievoca quello che sta alle nostre spalle, il nostro passato. Ciò che incontriamo in questo libro è, dunque, un pensiero complesso sul proprio passato e sui propri figli, un pensiero che si misura con la propria storia e con quello che si sa di essa. Incontriamo riflessioni sulla propria madre di origine, pensieri, percezioni, di quello che può essere stato per loro una gravidanza nel contesto che poi ha portato a lasciare i figli, sulla loro situazione di donne, sulle loro scelte e sulle loro ""non scelte""""."" -
Due donne. Vite romanzate di Fatima che fu pecora e di Bluette fedele servitrice
Fatima vive da sola in una grande casa di terra nel sud del Marocco, un po' castello e un po' prigione. Non c'è notte in cui non trascini i piedi nelle innumerevoli stanze alla ricerca di segni e ricordi d'amore che vengono da tutta una vita. La fedele Bluette è morta da tempo ma è vicina nello spirito e nella visione delle cose. Il suo compito è raccontare e farci conoscere le tappe di un lungo percorso affrontato insieme, attraverso l'Europa, gli Stati Uniti, il Messico, l'America Latina, l'Africa e il magico e onnipresente Madagascar. Fino alla morte di Fatima nella forma del più fantastico e imprevisto happy end. -
Hegel e la fenomenologia trascendentale
Il rapporto tra la filosofica classica tedesca e il movimento fenomenologico novecentesco è ancora poco studiato, ma in anni recenti sta destando notevole interesse. Questo volume raccoglie contributi, in gran parte di giovani studiosi, accomunati dall'intento di instaurare un dialogo filosofico tra la filosofia di Hegel e la fenomenologia trascendentale pur nel rispetto delle reciproche differenze. L'obiettivo è mostrare come indagini comparate possano illuminare aspetti delle rispettive esperienze filosofiche. -
La filosofia di Gaston Bachelard. Tempi, spazi, elementi
"Gaston Bachelard è il filosofo della 'rottura epistemologica' e della contrapposizione tra razionalità e reverie. Ma in questo libro si intende dimostrare che la sua filosofia della scienza e la sua teoria dell'immaginario non sono contrapposte come le jour et la nuit. Leggendo e rileggendo i suoi scritti, mi convinco che, al di là della divaricazione, voluta e perseguita, vi siano sorgenti comuni del suo pensiero, che forniscono concetti e metafore sia al filosofo della scienza che a quello dell'immaginario. Nei primi due capitoli del libro si risale ad alcune di esse: al dettaglio e alla miniatura, al tempo complesso dell'istante. Negli altri due capitoli si studiano, sempre in una visione convergente, aspetti centrali dell'epistemologia bachelardiana della fisica e della chimica, facendoli interagire con altre prospettive metafisiche, come quella di H. Bergson, e storiografiche, come quelle di H. Metzger e M. Serres, per coglierne meglio la ricchezza e i limiti. Il libro propone una ricerca unitaria e intra-disciplinare sull'insieme dell'opera bachelardiana, seguendo un pensiero e una 'vita dagli studi oscillanti', che hanno incarnalo la ricchezza filosofica e simbolica del Novecento.""""" -
Siamo del gatto! Storie e immagini di gatti. Catalogo della mostra (Pisa, 19 dicembre 2014-12 aprile 2015)
L'idea della mostra ""Siamo del gatto! Storie e immagini di gatti"""" è nata da un progetto di comunicazione scientifica su alcuni temi di genetica promosso dal Museo di Storia naturale dell'Università di Pisa e supportato dalla Regione Toscana. Partendo dalle opere delle proprie raccolte e con il generoso contributo di collezionisti privati, il Museo della Grafica ha voluto condividere lo spirito e le finalità del progetto allestendo nelle sale di Palazzo Lanfranchi un percorso di storie e immagini con cui artisti di diverse epoche hanno raffigurato e raccontato il gatto. Dalle tavole per l'""""Histoire naturelle"""" di Buffon all'immaginario umanizzato proposto dalla fantasia di Grandville, dai gatti birichini disegnati ai primi del '900 dal geniale pisano Spartaco Carlini al """"Neko"""" che gioca con il mouse del computer, prende corpo un'originale galleria di ritratti felini che unisce l'Annunciazione di Federico Barocci alle opere grafiche di Benito Boccolari, Furio de Denaro, Marcello Guasti, Silvio Loffredo, Toti Scialoja, Giorgio Settala e altri autori contemporanei, per concludersi sui frammenti gatteschi raccontati da Antonio Bobò e Antonio Possenti. Sulle rive dell'Arno, il titolo della mostra non poteva che riprendere un modo di dire ampiamente diffuso in Toscana (per ulteriori approfondimenti filologici su questa """"felice ben figurata locuzione di uso livornese"""" ci rimettiamo alla indimenticabile penna del grande Giorgio Marchetti e al suo celebre Il Borzacchini universale). Un modo di dire che allude a situazioni particolarmente difficili, ma che è anche - e soprattutto - ammissione della potenza felina, riferimento al nostro essere complici e vittime dell'irresistibile fascino dell'animale. Perché """"siamo del gatto!"""", nel senso di consapevole resa e sottomissione, non è forse quel pensiero stupendo che ci coglie ogni volta che un gatto entra nella nostra vita e se ne impadronisce? (dall'Introduzione di Alessandro Tosi)"" -
Tu che mi hai insegnato le stazioni. Appunti per un congedo
Luoghi di sosta che intrecciano variamente l'esistenza, le stazioni raccontate in questo piccolo libro sono spazi di vita e insieme punti di vista privilegiati per contemplare il mistero della morte, e cercarvi un senso. Non solo un'esperienza autobiografica, ma un'occasione per ringraziare chi alla vita stessa ci accompagna, e sa farlo in silenzio e senza clamore, facendoci apprezzare lo straordinario che ogni esistenza racchiude, suggerendo strade in cui il tempo può fare cortocircuito con l'eternità. -
E pare quasi ieri
"Il percorso che compie l'autrice è un percorso dell'anima in cui vengono toccate tutte le tappe degli affetti: il rapporto con la madre, il ricordo del padre, l'amore per il figlio, in un continuo salto diacronico che parte dal presente per andare al passalo con la mente e ritornare ad un presente reale, a volte sofferente e amareggiato, ma sempre con molta serenità e con uno sguardo affettuoso. [...] La poesia di Ada Bufalini è chiara, apparentemente semplice, ricca di suggestioni, profonda di significati universali, esprime sentimenti e immagini che raggiungono ciascuno di noi e nei quali ognuno si può riconoscere. C'è il ricordo, il rimpianto, ma anche il presente, il vivo, il desiderio di progredire e proporre soluzioni. L'autrice ricorre spesso all'endecasillabo, nel solco di una consolidata tradizione della poesia italiana, legandolo talvolta con rime, altre volte con assonanze ed enjambements; sfrutta l'intero repertorio delle figure del significato e del significante facendo immergere il lettore in un mondo fatto di suoni, immagini e colori che rinfranca l'anima.""""" -
Diciotto nodi
Cosa provoca la rovinosa caduta di Filippo, windsurfista animato da sfrenata passione e ruminante psichico incontenibile? E cosa lega la bella Jelena all'odioso notaio Ferretti? E la dolce Francesca, quale struggente dolore nasconde dietro i suoi occhiali da sole? E Billo, fiero e bellissimo, che ne sarà di lui? Misteri, intrighi, passioni, scelleratezze in un angolo di Maremma baciato dal sole e da una robusta brezza di maestrale. -
Per amore e per gioco. Sul cinema di Pedro Almodóvar
Il cinema in gioco e l'amore per il cinema contraddistinguono tutta la filmografia di Pedro Almodóvar. Fin dal primo film il desiderio bulimico di un giovane regista che sembra voler catturare la realtà tutta viene temperato dalla scoperta delle infinite possibilità dell'artificio. È forse questa rivelazione che spinge Almodóvar a scegliere come genere-traccia il melodramma, la forma più eccedente della rappresentazione, poiché per l'autore al di fuori della rappresentazione e della messa in scena non esiste verità. E la verità può trovarsi nell'eccesso di ""Tutto su mia madre"""" o di """"La legge del desiderio"""" oppure nella leggerezza di """"Donne sull'orlo di una crisi di nervi"""". Partendo dal melodramma, Almodóvar non risparmia nulla, tocca l'horror, il thriller, il poliziesco, il noir, il grottesco, senza mai tuttavia ignorare le reminiscenze del cinema classico, i miti e i riti di una Spagna antica o quelli di una invadente contemporaneità."" -
Carbonari del XX secolo. Fra rituali adelfici e intransigenza repubblicana. Ediz. illustrata
Nei manuali scolastici la ""Carboneria"""" italiana ha un ruolo importante durante la Restaurazione nei moti liberali (1821-1831), poi sembra scomparire. Ma non è così. Influente nelle realtà dove l'unità nazionale resta da raggiungere, la """"Carboneria"""", radicata in ambienti popolani, continua nel secondo Ottocento a operare come anima intransigente del movimento repubblicano. La troviamo impegnata alla fine dell'Ottocento a favore di movimenti di liberazione nazionale, dalla Serbia alla Grecia, da Creta a Cuba, per cui promuove manifestazioni e organizza volontari. La troviamo in società irredentistiche, in reti antifasciste e nella Resistenza. Dopo la Liberazione, la """"Carboneria"""" riprende la sua attività segreta in collegamento col Partito Repubblicano Italiano, mantenendo un radicamento popolano. Si tratta di una storia ancora da scrivere e, per contribuire a ciò, il libro pubblica una raccolta commentata di materiali ignoti o poco noti, da testi rituali e rapporti di polizia a immagini di basi (oggetti rituali) e diplomi (attestati del grado ricoperto) di Vendite carbonare tra il secondo Ottocento e gli anni '70 del Novecento."" -
La mia pedagogia. Atti della prima Summer School Siped
Il volume raccoglie i contributi della prima Summer School della SIPED Società Italiana di Pedagogia (luglio 2015), nella quale noti e apprezzati studiosi e studiose di area pedagogica sono stati chiamati a presentare il loro percorso scientifico, intrecciato al loro vissuto esistenziale e hanno illustrato i loro principali ambiti di ricerca e gli approdi a cui nel tempo sono pervenuti. Queste voci di studiosi e studiose di chiara fama, che hanno ormai acquisito una piena maturità scientifica serviranno da ponte, da raccordo con le più giovani generazioni che si occupano di ricerca pedagogica, affinché muovendo da alcuni punti fissi di partenza, da alcuni snodi tematici, da radici comuni, sia possibile oggi percorrere altri itinerari di ricerca più legati a questa contemporaneità, conflittuale e fluida, che apre sfide inedite sul piano valoriale, alle quali la Pedagogia può rispondere con il lavoro scientifico, ma anche con l'impegno etico e sociale. Per questo motivo, il volume è rivolto non solo ai Soci SIPED, ma a tutti i giovani studiosi che fanno ricerca in pedagogia e nell'ambito della scuola e della formazione, dagli assegnisti, ai dottori di ricerca, ai dottorandi. -
Teo e il tempo perduto. Ediz. illustrata
Teo è un ingenuo topolino di campagna che ha ereditato la passione per la natura e per le carte geografiche dal nonno, famoso esploratore, studioso e primo disegnatore di una misteriosa ""Carta demografica della via Appia Antica"""", ritrovata da Teo in soffitta. Un giorno Teo, stanco di sentire la mamma ripetergli di """"non stare sempre lì a perder tempo a guardare ora le farfalle, ora le stelle"""", decide di mettersi in cerca di quel misterioso Tempo che tante volte ha perduto e fatto perdere. Il Tempo, si sa, scorre senza sosta e attraversa la vita delle cose e degli esseri viventi, nessuno lo vede, nessuno sa cosa sia, è così facile perderlo ma... ritrovarlo? Riuscirà Teo a scoprire dove si nasconde tutto il Tempo perduto nel mondo e affrontare la terribile Serpe Verde, sua custode? Le sue incredibili avventure si svolgono nel Parco dell'Appia Antica, dove Teo abita sotto una radice di olmo. Teo è aiutato dalla Volpe, sua guida magica e simbolo del parco, e da altri indimenticabili amici animali che incontrerà lungo il cammino e che gli faranno trovare i tanti indizi dispersi dal Tempo lungo il torrente Milione, tra le rocce vulcaniche dei Colli Albani, nel bosco della Caffarella, tra antiche pietre miliari della via Appia, nelle Catacombe di San Sebastiano e, infine, nel Circo di Massenzio. Età di lettura: da 8 anni.""