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Le mie vie senza tempo. Una voce libera per un'epoca che cambia
«Una piccola luce dal varco delle coscienze, un messaggio ad una umanità al bivio tra libertà e regressione, alla ricerca dei significati ultimi dell'esistenza. Il sentimento delle cose giuste, intrise di verità. Uno dei più bei messaggi del libro, nati dal progetto radiofonico ""futura"""", il desiderio che un giorno i bambini possano chiedere alle loro madri: """"cosa era la 'ndrangheta?"""", """"cosa era l'emigrazione?"""", """"cosa era il Femminicidio?"""" e che nella loro vita torni ad esistere la parola futuro. E la parola Umanesimo. E la parola Rinascimento. Un libro che si annusa, si gusta, tra realtà e racconto, tra autobiografia e saggio; destinato ad un lettore sensibile, assetato di un sapere autentico, un lettore non solo che ama riflettere ma empatico, capace ancora di abbandonarsi al sentire. Un lettore pronto a farsi scuotere, animare da ciò che troverà nel viaggio. Un lettore al quale, senza volerlo, accadrà di identificarsi con i valori antichi e nuovi e con i sentimenti e che avvertirà, leggendo, di respirare il cambiamento epocale in atto. Un invito, quello dell'autrice, a mantenere sempre in noi la sete indomita e la capacità di """"Saper Vedere"""", di """"sentire"""" la bellezza, e a non chiudersi a riccio nei nostri orticelli.» (Dalla Prefazione di Giovanni Cacia)"" -
Il sequestro Federici. Cronache, personaggi e luoghi della Calabria Citra al tempo degli Italiani
Quelli che vengono narrati sono fatti di cronaca realmente accaduti, attinti dai fascicoli processuali conservati presso l'Archivio di Stato di Cosenza. Il periodo storico in cui si inquadrano è il 1845, un anno dopo l'eccidio dei fratelli Bandiera che uno dei testimoni indica come ""gli Italiani"""". La trama del racconto è costruita interamente sulle testimonianze dei tanti personaggi che in un modo o nell'altro vi furono coinvolti e dalle quali emergono alcuni aspetti della società del tempo, povera, violenta ed arretrata, composta in maggioranza da braccianti in perenne attesa di un lavoro e contadini senza terra da coltivare, poveri diavoli dai vestiti laceri e rivoltati che, trovando nel vino e nel fumo delle loro pipe l'unica consolazione alla loro vita grama e disperata, erano sempre più tentati dalla prospettiva di darsi a scorrer la campagna andando a ingrossare le fila dei briganti, di cui erano affollate non solo le montagne ma anche le carceri. Le indagini, partite da Domanico, interessarono molti altri centri della provincia (Carolei, Dipignano, Mendicino, Cosenza, Lago, Marano Marchesato, Rende, Celico, Zumpano, Spezzano Grande, Spezzano Piccolo, Pedace, Serrapedace, Pietrafitta, Aprigliano, Trenta, Casole, Aiello, Serra d'Aiello, Cellara, Figline, Mongrassano, Cerzeto) estendendosi fino a Nicastro e oltrepassando poi anche i confini regionali."" -
I fratelli Bandiera. Racconto documentato. Così come si svolsero i fatti
"L'autore, che si è avvicinato alla storia dei Bandiera e del Risorgimento nelle vesti di appassionato lettore, affronta l'argomento con modalità scientifiche mettendo in luce la formazione politica dei due eroi, la carriera militare nella marina austriaca, la vita affettiva, gli amori, le convinzioni e l'evoluzione dei fatti sediziosi attraverso la documentazione epistolare e i fascicoli processuali dell'Archivio di Stato di Cosenza. È un teatro storiografico realista, quello delineato da Luigi Tuoto, fuori da ogni mito e dalle ideologie, dove i protagonisti si riappropriano della propria carnalità e ritornano a giocare su più scenari geografici lacerati dalla tirannide dei governi, accettano il rischio come elemento indispensabile per coltivare il sogno italiano e sacrificano la carriera e il denaro sull'altare delle idee (...). È un racconto animato da un groviglio di persone, che con le loro esperienze contribuiscono a delineare meglio il profilo umano e psicologico dei protagonisti, dove emergono anche le atmosfere e gli spazi fisici della Calabria di metà Ottocento."""" (Dalla presentazione di Antonello Savaglio)" -
Nuovi studi pirandelliani. Presentazione del vero Luigi Pirandello
In questa ""Presentazione del vero Luigi Pirandello (vivo spirito Eros di Girgenti)..."""" ritroviamo il Vecchio Girgentino di Mirella Salvaggio, l'autrice agrigentina che ha sciolto il """"dramma pirandelliano"""": """"Il fu Mattia Pascal romanzo del fu Luigi Pirandello"""", il romanzo-romanodio (""""il nome"""") che ha ottenuto il consenso di Giorgio Bárberi Squarotti: «...Ma Il fu Mattia Pascal di Mirella è tutt'altra cosa. È, appunto, il tipico romanzo esemplare, interpretato, commentato, rappresentato come l'opera ripetuta e, insieme, riscoperta e offerta come il risultato supremo della letteratura dei nostri tempi dove sembra che nulla di nuovo possa darsi, nell'ambito della scrittura, se non giocando di nuovo le stesse carte mirabili del passato: appunto, Omero, Don Chisciotte, Pirandello... Ci troviamo di fronte a un'opera di geniale originalità proprio in quanto è riscrittura e riproposta. Di fronte all'infinita """"noja"""" e inutilità dei romanzi che si pubblicano nei nostri anni è un esempio di assoluta autenticità». A Mirella che ha rivoluzionato gli Studi Pirandelliani auguriamo buon proseguimento di lavoro.» (Egle Chironi)."" -
Le normative canoniche antimafia
Il volume intende offrire una disamina dei numerosi interventi normativi adottati, negli ultimi anni, dalla Chiesa cattolica contro mafie e corruzione. In assenza di una normativa di carattere universale, tale impegno si è finora tradotto nell'emanazione di ""normative canoniche antimafia"""" da parte delle Chiese particolari che, in molti casi, hanno rappresentato il risultato di direttive comuni elaborate d'intesa tra i Vescovi delle relative Conferenze Episcopali Regionali. Soprattutto le Diocesi del Mezzogiorno d'Italia si sono così munite di apposite disposizioni dirette a prevenire le possibili infiltrazioni del crimine organizzato nelle associazioni ecclesiali, anche attraverso la comminazione di specifiche sanzioni per gli affiliati alle cosche. Particolarmente rilevante è stata, inoltre, la produzione normativa in tema di feste religiose, materia che investe la dinamica dei rapporti tra ordinamento canonico e ordinamento statuale, entrambi chiamati, seppure da prospettive diverse, «alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese» anche attraverso la previsione di un'adeguata azione di contrasto al crimine organizzato e al fenomeno corruttivo."" -
Fata Morgana Web 2019. Un anno di visioni
Da ""C'era una volta a... Hollywood"""" a """"Joker"""", da """"Il traditore"""" a Martin Eden, agli ultimi film di Polanski, Manone, Moretti, Eastwood e Soderbergh, da uno speciale dedicato alla serialità televisiva a letture di opere come """"Game of Thrones"""" e """"Chernobyl"""", questo volume racconta tutto ciò che di importante e degno di memoria è apparso sugli schermi del cinema, e non solo, nel 2019."" -
L' arte di un presunto poeta
"Oh e state attenti ad innamorarvi di uno scrittore, vi faranno innamorare scrivendo, parlando, sono tutta testa loro. Io ho amato uno scrittore, ho amato un modo di scrivere, di pensare, di vedere il mondo, e fidatevi, non si smette facilmente, d'amare uno scrittore. .""""" -
Ritratti in versi. Storie di medici e pazienti
"I ritratti in versi di Donatella De Buono, nella loro apparente semplicità, tratteggiano, con garbato e ironico realismo, ma nel contempo con profonda pietas e simpatia, una galleria di personaggi che appartengono al suo vivere quotidiano e con i quali interagisce tra le corsie di un ospedale, le stanze del suo studio medico e i locali della sua casa, in cui i ricordi si traducono in piccoli e grandi incontri e si vestono di lirismo affatto autoreferenziale o retorico. Mai troppo lunghi e costituiti da versi liberi, i suoi ritratti descrivono frammenti di un'umana realtà in chiave ironica."""" (Dalla Presentazione di Silvana Gallucci)" -
Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni. Vol. 37: Umano.
"Fata Morgana"""" nasce per iniziativa di un gruppo di docenti, studiosi e critici che lavorano presso il Corso di laurea in DAMS dell'Università della Calabria, e al contempo coinvolge figure di filosofi, estetologi e artisti che riflettono sul rapporto fra immagine e pensiero, cinema e filosofia. Il progetto a carattere fortemente monografico intende indagare, attraverso il cinema e le forme audiovisive, i nodi problematici della contemporaneità. """"Fata Morgana"""" propone un percorso non settoriale ma aperto, in cui gli strumenti dell'analisi del cinema si intersecano in profondità con riflessioni provenienti da altri campi del sapere, al fine di indagarne le dinamiche concettuali. La rivista, attraverso il contributo di studiosi di diversa provenienza disciplinare, propone il cinema come strumento di indagine, rifrazione e sguardo particolare con cui attraversare i temi che di volta in volta costituiranno il percorso monografico del numero." -
Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni. Vol. 41: Potere.
"Fata Morgana"""" nasce per iniziativa di un gruppo di docenti, studiosi e critici che lavorano presso il Corso di laurea in DAMS dell'Università della Calabria, e al contempo coinvolge figure di filosofi, estetologi e artisti che riflettono sul rapporto fra immagine e pensiero, cinema e filosofia. Il progetto a carattere fortemente monografico intende indagare, attraverso il cinema e le forme audiovisive, i nodi problematici della contemporaneità. """"Fata Morgana"""" propone un percorso non settoriale ma aperto, in cui gli strumenti dell'analisi del cinema si intersecano in profondità con riflessioni provenienti da altri campi del sapere, al fine di indagarne le dinamiche concettuali. La rivista, attraverso il contributo di studiosi di diversa provenienza disciplinare, propone il cinema come strumento di indagine, rifrazione e sguardo particolare con cui attraversare i temi che di volta in volta costituiranno il percorso monografico del numero." -
L' amica ritrovata
Dopo un incidente ad opera di un pirata della strada, Sara inizia un intenso percorso riabilitativo, dell'anima prima e del corpo poi. Alla ricerca di se stessa e della completa guarigione fisica, trascorre lunghi mesi di degenza in una rinomata clinica della Capitale. A causa di un'incipiente crisi depressiva, la donna non ha più memoria del passato, a partire da quel terribile giorno e andando a ritroso nel tempo. L'unica cosa che sa è di essere amorevolmente assistita dal proprio consorte, Albert, uomo facoltoso quanto imprevedibile, che, con l'obiettivo di farla rientrare nel pieno possesso delle facoltà mentali, le organizza degli incontri settimanali con il suo scrittore preferito, Tom Beretta, quale terapeuta letterario. A questi viene affidato l'incarico di scrivere e leggere, in tempo reale, un nuovo romanzo, esclusivamente per la sua ""paziente"""" speciale. Tom e Sara intraprenderanno quindi un cammino insieme, che li porterà alla scoperta delle proprie intime debolezze, le quali ben presto si trasformeranno in punti di forza per rinascere a nuova vita, basata solidamente sulle radici della gioventù e proiettata verso un futuro dalle mille incognite."" -
Nuovi studi pirandelliani. Presentazione del «mito platonico» di Luigi Pirandello il più grande drammaturgo di tutti i tempi
L'agrigentina Mirella Salvaggio in questo testo fa vedere da una nuova prospettiva ""l'opera"""" del greco Luigi Pirandello, il più grande drammaturgo di tutti i tempi. La Salvaggio dimostra che La favola di Luigi Pirandello (il figlio cambiato, il drammaturgo mascherato) è il mito della metamorfosi: il dialogo-duello (antilogia-giornata = lettera iatrosofistica) omerico empedocleo platonico, il logos intrecciato: la trilogia del Padre (morto Poeta Uno di Girgenti del mezzogiorno), del Figlio (sepolto Poema Centomila del mondo della mezzanotte) e dello Spirito (vivo Personaggio Nessuno di Girgenti dell'albaurora). È quest'anima-armonia viva aperta libera fuorilegge lontana la """"leggenda"""" che la Poetessa legge nella Vecchia Girgenti, lo scenario del """"teatro omerico-umoristico"""" (teatro del grottesco) del Vecchio Girgentino."" -
Il mio ultimo anno di vita
Questo libro scaturisce da un curioso episodio della fanciullezza dell'Autore. Questi aveva circa 10 anni quando comprò, alla fiera del suo paese, la ""fortuna"""", un tempo molto popolare, che aveva la pretesa di rivelare i fatti più importanti della vita dell'acquirente. Al ragazzo Sireno venivano fatte, in particolare, tre predizioni: un numero vincente, il numero dei figli e 86 anni di vita. Poiché le prime due """"profezie"""" si sono avverate, si è quasi indotti a credere che anche la terza si sarebbe adempiuta, in ossequio al proverbio che recita: """"Non c'è due, senza tre"""". Così l'Autore, dopo aver festeggiato l'ottantacinquesimo compleanno, si ricordò del vaticinio di quella """"fortuna"""", e quello che prima era stato letto come un bellissimo augurio, col passar degli anni, si era trasformato in una condanna: gli restava, cioè, un solo anno di vita! E come ha trascorso, appunto, quest'ultimo anno viene raccontato, tra il serio e il faceto, nel diario che viene qui proposto. Il racconto è arricchito con notazioni critiche sui fatti più importanti verificatisi in Italia e nel mondo nel periodo in esame e, in occasione di particolari ricorrenze, con la rievocazione di vicende e persone molto care all'Autore."" -
Nuovi studi pirandelliani. Presentazione del dramma da fare-sciogliere (Nome del Padre-Figlio-Spirito). Nella «Biblioteca Akragantina» di Luigi Pirandello (Bibliotecario Mattia Pascal)
Nella gigantesca autobiografica opera (""la biblioteca akragantina"""") di Luigi Pirandello la poetessa-lettrice Mirella Salvaggio ha scoperto il dramma da fare-sciogliere: """"Il fu Mattia Pascal"""". Questa """"Presentazione"""" dell'Agrigentina dimostra che il """"ritrovato"""" Pirandello-Pascal (Puranghellos messaggero dell'amore-fuoco-zolfo omerico) è l'akragantino drammaturgo-sole basileus (Cristo-Calogero Anér Nereo Nero Moro) trovatore (il pindarico auleta Mida) del vello (canovaccio pitagorico) d'oro (armonia-anima amore-legge diapason-paradiso corona-orchestra di cento numeri-numi-lumi, i versi-piedi luminosi): la tragedia (canto del """"capretto nero"""" della Valle dei Templi): l'armonia-anima albaurora-rosa (pasqua resurrezione-vita): il sentimento del contrario del teatro omerico-umoristico («... ho soltanto l'impressione come d'una enorme, omerica risata...»: l'esiodea opera-giornata (tela invisibile=maschera nuda) una (nave-macchina del cielo Iliade-Anabasi-Natale della dimenticanza-errore catarsi-concordia purgatorio """"col volere dei numi"""" del Drammaturgo Dio Zeus Acrone dell'empedoclea simonidea pindarica shakespeariana Akragas) e Trinacria (nave-macchina della terra Odissea-Catabasi-Pasqua della memoria-verità catastrofe-discordia inferno """"col volere degli uomini"""" del Drammaturgo-Uomo Crono dell'empedoclea simonidea pindarica skakespeariana Akragas)."" -
Brezze di vita sulle tracce dei sogni (100 sonetti per le piante del cuore)
Chi ha detto che le piante non parlano e non sentono? Oh se parlano, parlano! Ce lo dice la scienza, che conferma che gli alberi hanno tutto un loro modo di comunicare, e ce lo dice il poeta francese Jacques Prevert nei suoi versi ""gli alberi parlano albero, come i bambini parlano bambino..."""". Gli alberi parlano dunque un loro linguaggio fatto di sussurri prodotti dal vento o dalle """"brezze"""" del titolo di questa raccolta, e sentono, sentono i sospiri degli uomini, le loro sofferenze e i loro patimenti, le loro gioie e i loro amori. E sanno rispondere alle mille domande che gli umani pongono loro sui mille perché della vita che, comunque vada, ci sorprende sempre. Dunque, gli alberi sanno parlare anche a noi uomini e soprattutto a quelle persone dal cuore sensibile e gentile quali sono appunto i poeti. E forse non è un caso che i poeti hanno, da sempre, dedicato ad alberi e piante le loro liriche più belle..."" -
Nuovi studi pirandelliani
«L'agrigentina Mirella Salvaggio in questo suo nuovo testo presenta la tragedia greca: il canto-pianto del""La Commedia degli errori-difetti"""" (""""Il pipistrello"""") ritirata da Luigi Pirandello, l'Autore che azzera i critici-spettatori """"profani"""" («... levò gli occhi, come per godere, lui attore, dello spettacolo di tanti spettatori...») del """"Teatro N. N."""" di """"Questa sera"""" La scrittrice siciliana dimostra che per vedere il teatro drammatico (omerico-umoristico) bisogna avere """"il sentimento del contrario"""" (nel """"cuore generoso"""" greco): la tragedia greca: il canto-pianto dell'""""anima aperta"""": l'armonia catartica lustrale marina luminosa dello spiaggiato, lontano, Luigi Pirandello, il drammaturgo-signore (Calogero-Cristo Anér) della nave, il Figlio ritrovato (vivo fuorilegge Spirito-Personaggio Eros Nessuno Salvatore = Gigante invisibile) dalla città-madre Akragas-Girgenti-Agrigento. Per Giorgio Barberi Squarotti la poetessa agrigentina (greca) ha rivoluzionato gli """"Studi Pirandelliani"""":« (Torino, 21 aprile 1997)... il Suo discorso pirandelliano, fra critica e invenzione, si fa di pagina in pagina più fascinoso e curioso. Lo leggo sempre con vivissimo piacere: quello dell'illuminazione di nessi e situazioni finalmente sciolte dalle finzioni dello scrittore... (Torino, 21 maggio 1997)... Credo che Le sia del tutto congeniale tale forma letteraria: il racconto critico ovvero l'interpretazione narrata...» (Giorgio Bàrberi Squarotti,""""Lettere a Mirella Salvaggio""""). Alla Professoressa Salvaggio auguriamo di presentare, un giorno, il Suo """"Pirandello-Uno-Nessuno"""" all'Università di Bonn, dove il Girgentino ( il Dottore in Filologia Romanza) si laureò con una tesi sul vernacolo di Girgenti: """"Suoni e sviluppo dei suoni della parlata di Girgenti""""(""""Laute und Lautentwickelung der Mundart von Girgenti""""). » (di Egle Chironi)"" -
La malaerba dell'oleandro dentro gli spazi calabresi. Percorsi di lettura tra storie di distruzione e rappresentazioni della melanconia e della speranza
«Il libro delinea con rigore metodologico e approccio scientifico il fenomeno della `ndrangheta, di cui sono individuate le radici culturali, storiche e antropologiche, segnanti la prospettiva dell'analisi di uno scenario che appare in una continua e complessa evoluzione. La trattazione delle argomentazioni si distanzia da approcci strettamente manualistici, mentre rinvia a una straordinaria e appassionata acutezza nell'osservazione, che restituisce un quadro piuttosto definito della realtà nelle sue antiche e attuali linee di tendenza. L'autore scandaglia nell'accadere dei suoi quotidiani e disumanizzanti svolgimenti psicologici e sociali, avviluppati dall'aggressivo e violento potenziale di una sottovalutata criminalità che ormai non conosce confini. È tuttavia in questo processo che il lettore è posto dinanzi a possibili percorsi di ricontestualizzazione e rafforzamento delle ragioni della speranza, nella solidale relazionalità e nella bellezza come valore. Si tratta evidentemente di una sfida, che il teologo Vincenzo Leonardo Manuli lascia intendere sia possibile raccogliere, a condizione di aprirsi alla crescita di un sapere critico, unico strumento per lottare e superare le contraddizioni - anche quelle religiose - recidendo finalmente l'oleandro, ""l'albero del male piantato nel giardino di questa regione"""".» (Mimmo Petullà, Sociologo)"" -
Virale. Il presente al tempo dell'epidemia
La pandemia di Coronavirus ha scoperchiato il vaso di Pandora del nostro tempo presente, facendo emergere riflessioni e interrogativi che sembrano mettere in questione le forme di vita che fino a ieri davamo per scontate come individui e come comunità. Qual è il rapporto tra l'essere umano e il suo ambiente? Quale forma assume il potere nelle sue manifestazioni eccezionali? Qual è il ruolo dei media in quella che è la prima emergenza su scala globale del mondo iperconnesso in rete? Come possiamo costruire la relazione con gli altri nelle forme del distanziamento? L'immaginario, distopico e non, aveva in qualche modo previsto il nostro presente? Questo volume raccoglie i contributi di studiosi, italiani e internazionali, pubblicati sulla rivista ""Fata Morgana Web"""", e restituisce una riflessione che si è articolata nel tempo sospeso dell'emergenza, dando forma alle questioni della vita sociale e comunitaria, politica e mediale, che riguardano il nostro presente, ma soprattutto il nostro futuro. Scritti di: Olimpia Affuso, Pierandrea Amato, Paulo Barone, Marcello Walter Bruno, Gianni Canova, Alessandro Cappabianca, Mauro Carbone, Dario Cecchi, Francesco Ceraolo, Alessia Cervini, Felice Cimatti, Roberto De Gaetano, Daniele Dottorini, Roberto Esposito, Ruggero Eugeni, Manuela Fraire, Richard Grusin, Andrea Inzerillo, Nidesh Lawtoo, Federico Leoni, Angela Maiello, Caterina Martino, Tommaso Matano, Marco Pedroni, Chiara Scarlato, Emidio Spinelli, Tommaso Tuppini."" -
Sotto la luce fredda
Ho trascorso l'intera vita tra corsie e sale operatorie curando i malati. Se escludo appunti di tecniche o di patologie rare, non ho mai scritto un vero diario, per la convinzione che, rileggendolo dopo tempo, i sentimenti, le emozioni e, forse, anche la verità, non sarebbero più gli stessi e assumerebbero valore diverso rispetto al momento dei fatti. Di tanto in tanto, però, quand'ero testimone o attore di episodi fuori dall'ordinario, cedevo alla tentazione di annotare qualche sfogo momentaneo. Dopo tanti anni, ho ritrovato alcuni di quegli appunti e, dopo lunghissima riflessione, ho ceduto alla tentazione di metterli insieme. Ne sono nati questi racconti, sotto forma di esperienza nella sanità raccontata a mio figlio, come accenno nel Prologo. Dire che in circa quarantacinque anni ne ho viste tante è un luogo comune di scarsa valenza, pertanto, non intendo narrare di quelle tante, ma soltanto raccontare qualcosa che di solito rimane sepolta e inaccessibile nelle pliche della memoria... -
Numero 821. La memoria come dovere
"La storia dell'internato militare italiano numero 821"""", è un'opera biografica volta a ricostruire una fase triste di un ragazzo che vive il periodo definito dalla storiografia come """"totalitario"""". Angelo Bonofiglio, costretto a vivere come tanti ragazzi di quella generazione i tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale."