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Il fuoco dentro
Federico è giovane, assetato di vita ma vincolato dalle costrizioni di un mondo ancora chiuso e dalla mentalità tradizionalista, sempre combattuto tra gli impulsi del suo temperamento passionale e il disincanto di dover accettare scelte spesso imposte da inevitabili compromessi. Federico racconta in modo asciutto ed essenziale la sua complessa biografia esistenziale: gli spensierati anni universitari, il ritorno al paese natale nell'entroterra abruzzese e le improvvise difficoltà economiche familiari; il difficile avvio della sua professione di commercialista, le sfortunate vicende sentimentali con Francesca e con Marta, la gioia di un figlio. A sciogliere i contrasti insoluti che animano il protagonista sarà Davide, il figlio tanto desiderato e amato, con il quale Federico riuscirà a instaurare un rapporto di sincera complicità e di affetto reciproco. Superando anche l'ostilità e il rancore della sua ex, Marta, mossa da un desiderio di vendetta che si dispiegherà nel tentativo di tenere forzatamente lontani padre e figlio. Un romanzo su vicende che potrebbero essere vissute da ognuno di noi, capace di affrontare temi molto attuali e mai troppo dibattuti: le forme della famiglia, la separazione, il difficile ruolo del genitore single. -
Dean Skira. My light
Gli utlimi trent'anni sono stati, per il settore della illuminazione, carichi di avvenimenti e di prospettive. Gli anni successivi al'68, infatti presentano una grande volontà di rottura dei sistemi culturali e formali. Il volume riunisce le principali opere di Dean Skira, che hanno illuminato monumenti, edifici pubblici e privati in tutto il mondo. -
A tutta tv! Nuovi modi di guardare la televisione al tempo di internet
Già dalla prefazione di Alberto Abruzzese, noto sociologo e docente di Scienze della Comunicazione, ""A tutta tv!"""" si rivela estremamente contemporaneo, legato com'è agli sviluppi del rapporto tra medium tv e utente nella programmazione televisiva. Avvicinamento favorito dall'innovazione tecnologica e soprattutto dalla contaminazione tra internet e tv. La televisione permette oggi l'utilizzo di servizi strettamente legati al computer: ecco allora che, con il telecomando, possiamo navigare sul web, visitare social network e controllare la posta elettronica. Viceversa, con i nostri pc, smartphone (e perfino con le più che mai diffuse console per videogiochi) possiamo guardare programmi e serie tv. Questi processi di diffusione di contenuti tv anytime anywhere (sempre e ovunque) hanno anche modificato il comportamento del pubblico, ora particolarmente attivo nel cosiddetto """"palinsesto fai da te"""". Nasce, in seguito, la riflessione sui servizi che la televisione offrirà domani: tale formulazione non vuole rivelarsi meramente teorica, bensì concreta e utile per coloro che vorranno scoprire le sempre nuove potenzialità di questo, anacronisticamente parlando, """"elettrodomestico""""."" -
From Italy. L'unicità del saper pensare e fare italiano
Oggi si fa strada prepotentemente il ruolo della cultura della conoscenza, del saper fare e del saper identificare e trasmettere i codici distintivi dei diversi prodotti e servizi. Questo non si esaurisce nel brand finale ma è costituito da una sequenza valoriale che dalla ideazione alla scelta delle materie prime, alla ingegnerizzazione del prodotto giunge fino al suo rilascio sul mercato. Una visione d'insieme che pone fornitori, terzisti, licenziatari in prima linea esaltandone il contributo necessariamente di qualità e distintivo, e fornendo loro opportunità non banali di visibilità in quanto protagonisti di un network produttivo di valore. Rinsaldare il concetto di italianità significa attingere a un repertorio poliedrico con sapienza, genialità ma soprattutto con calcolo: per mettere a frutto la nostra cultura, la nostra meticolosità, la nostra esperienza, il nostro pensiero. Per continuare a sedurre i nuovi ricchi mercati con risultati inimitabili e non replicabili ci si deve spostare da un'etichetta tradizionale ma un po' annacquata come quella di Made in Italy e approdare all'accezione più moderna e soprattutto omnicomprensiva di ""From Italy"""". Spostandosi dal vissuto di Paese Vetrina a quello di Paese Atelier."" -
Basta. Divagazioni sul dissenso. Ediz. illustrata
Nato da un workshop tenuto al Politecnico di Milano, il movimento BASTA si propone come un ""collettivo"""" apolitico che diffonde la cultura del dissenso in forma visiva, sia nelle scuole sia nel dibattito culturale. Studenti e professionisti si sono incontrati per discutere e produrre visual ispirati al Manifesto aperto BASTA; pensatori quali Gillo Dorfles e Fulvio Carmagnola hanno discusso, sviscerato e condiviso con altri le ragioni e le direzioni del dissenso. Hanno partecipato: Politecnico di Milano, Naba - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Università La Sapienza di Roma, Accademia di Belle Arti di Bologna, Università Anahuac Mexico Norte. Hanno contribuito: Gillo Dorfles, Fulvio Carmagnola, Pietro Barbetta, Marina Terragni, Ferdinando Scianna, Alessandro Guerriero, Giacomo Ghindelli."" -
È la tv, bellezza! Se la conosci, puoi difenderti
Chi sono i nuovi protagonisti della televisione? Quali sono gli argomenti che oggi acquisiscono rilevanza e notorietà? Quali volti catturano maggiormente l'attenzione del pubblico? Quali sono i nuovi poli televisivi? Mariano Sabatini, noto giornalista e critico televisivo, conduce un'analisi che approfondisce i recenti mutamenti della programmazione e conduzione televisiva (un esempio per tutti, il caso Santoro e la Rai), mettendo sotto torchio un aspetto rilevante della società odierna. Inoltre, viene indagato il fenomeno della larga diffusione della tv satellitare: cosa ha comportato questa novità mediatica? E ancora, le nuove tipologie di format, gli approfondimenti politici che oggi colpiscono maggiormente il telespettatore... Il libro non mancherà di suscitare un dibattito interessante, che a fronte di una parcellizzazione dell'audience pone al suo centro la potenza, oggi ancora più evidente, della funzione della tv nel contesto sociale, culturale e politico. -
Un equipaggio sotto zero. Cosa imparare da una spedizione artica e come applicarlo in azienda
Un equipaggio con un sogno: ripercorrere, a cento anni dalla spedizione di Roald Amundsen, la rotta a Nordovest lungo il Circolo Polare Artico. Una sfida unica per un gruppo eterogeneo di non professionisti, una forte metafora per comprendere da un nuovo punto di vista le difficoltà presenti ogni giorno in azienda. All'artico le lunghe ore di buio, il freddo, gli spazi ristretti, la lontananza dai propri cari, l'adattamento alle situazioni più impervie; in ufficio le sfide quotidiane del mercato, tra fusioni e acquisizioni, competitor agguerriti, ritmi stressanti e situazioni sempre più sfavorevoli. Che sia al polo o in azienda, al centro di tutto c'è sempre un equipaggio formato da persone, con i loro obiettivi, le loro paure e i loro sogni. Il volume racconta questa singolare avventura, vissuta in prima persona dai tre autori e documentata attraverso un'emozionante sezione fotografica. Un diario di viaggio per ripercorrere i momenti salienti di questa esperienza, intervallato da alcune riflessioni formative che forniranno degli ottimi spunti a tutti i manager interessati a migliorare le performance del proprio team di lavoro. -
Te la do io la people strategy. Prediche e pratiche del management contemporaneo
Le persone sono l'elemento centrale dell'impresa. È vero. Ma non sempre vengono trattate come tali. Quando si tratta di People Management, la distanza fra la definizione teorica e la prassi concreta è spesso notevole. Questo libro raccoglie considerazioni molto schiette su questa distanza, finalizzate a meglio comprendere e sdrammatizzare la contraddittorietà e la complessità delle organizzazioni nonché del pensiero di chi le studia. Lo scopo pratico dell'analisi è duplice: aiutare le aziende a smettere di diffondere favole organizzative, predicando in una direzione (tutti bravi, belli, buoni e uguali) e praticando in quella opposta (conseguire produttività e niente più, anche a spese del benessere di chi quella produttività la realizza materialmente); aiutare le persone a smettere di snervarsi in vista di una organizzazione perfetta e felice, priva di gerarchia e asimmetria nell'uso del potere e delle risorse. Il volume è diviso in due parti. La prima offre una panoramica sulle principali ""prediche manageriali"""" in materia di gestione del personale: cosa bisognerebbe fare per valorizzare, coinvolgere, motivare e guidare le """"mitiche"""" risorse umane. La seconda è dedicata all'analisi delle pratiche manageriali, cioè di quanto effettivamente accade nelle imprese, purtroppo di frequente a dispetto delle prediche. Il testo è arricchito da un capitolo di casi aziendali redatto grazie ai contributi appassionati di un manager d'impresa."" -
La moda oltre la moda
La moda non è ormai più quel sistema patinato fatto di lussi kitsch, modelle anoressiche, affaristi con i capitali in Svizzera, fashion victim, concept store di tendenza, locali lounge, marchi globalizzati. O meglio, è anche e ancora questo in parte. Ma si è fatta strada in modo preponderante una rinnovata cultura della moda, che trova il suo humus soprattutto nelle pratiche sociali quotidiane. Il cinema e la fotografia, prima, ma poi anche la musica, le neotecnologie, gli spazi urbani, l'arte, il web, alimentano questa costellazione di segni tutti riconducibili in forme diverse a quanto chiamiamo ""moda"""". Di questi segni, di queste istanze, si occupa questo libro che affronta sia aspetti di fondo, sia aspetti apparentemente secondari o marginali, argomenti minuti, """"curiosità"""" delle mode e degli stili di vita. Si parte dai caratteri originari: dagli abiti della Magna Grecia al Medioevo; dal contributo dell'avanguardia Futurista alla moda italiana e internazionale all'idea di Italian Style e di Made in Italy; dal rapporto della moda con la memoria attraverso il vintage agli scenari classici e contemporanei del lusso. Si rivolge poi l'attenzione a segni e simboli, come per esempio il velo, in grado di fare della moda un territorio di costante traduzione culturale. E anche sesso e potere si incontrano e confliggono, tra gli stereotipi in cui la moda rappresenta il maschile e il femminile e le sfide all'ordine del discorso dominante."" -
Forme organizzative emergenti. Dalle comunità di pratica ai network informali
Le organizzazioni complesse si trovano a fronteggiare difficoltà sempre più significative nel garantire servizi di qualità ai clienti. Una delle principali ragioni è la crescente divisione e formalizzazione delle strutture e delle procedure che, spesso, comporta una separazione tra le diverse aree funzionali, rendendo difficile sviluppare un orientamento congiunto al mercato e ai suoi bisogni. In questo contesto sembra essere sempre più frequente il ricorso all'utilizzo di comunità di pratica e network informali che dimostrano come nuovi modelli relazionali, basati principalmente sulla partecipazione volontaria e sui ricorso alle nuove tecnologie del Web 2.0, possano rendere più fluide le relazioni interpersonali, valorizzare il capitale sociale diffuso e disperso nelle organizzazioni. Il volume ricostruisce i risultati di un'esperienza di confronto e studio sulle questioni sopra richiamate e si articola in tre sezioni principali: nella prima si riassume l'evoluzione delle teorie sulle comunità di pratica concentrandosi sul dibattito fra i principali studiosi; nella seconda si analizzano tre casi di studio relativi a comunità di pratica operative all'interno del gruppo Intesa Sanpaolo, che di questa ricerca è stato ispiratore e promotore; nella terza, infine, si propongono alcune chiavi di lettura utili alla comprensione del fenomeno, inquadrandolo nella più ampia cornice dell'open innovation. -
Web Land. Dalla televisione alla metarealtà
"Web Land"""" racconta in modo chiaro e coinvolgente quanto sta avvenendo nel mondo dell'industria culturale e della televisione a seguito del crescente interesse del pubblico verso i contenuti video su internet. YouTube e Facebook, oltre a catalizzare sempre più utenti, stanno cambiando radicalmente le modalità di fruizione, inaugurando nuovi scenari di consumo e di relazione sociale. La televisione pubblica è riuscita, attraverso il portale rai.tv, a incontrare il gradimento degli utenti della rete, aspetto significativo di quanto sia importante, anche nel nostro paese, una maggiore attenzione per le nuove tecnologie, un rapporto nuovo con il pubblico e la diffusione della banda larga. In queste pagine vengono affrontati i temi della trasformazione linguistica, la produzione di contenuti generati dagli utenti e la problematica dei diritti d'autore, il cui fondamento è messo in discussione dai mutamenti indotti dai nuovi mezzi di diffusione. Le innovazioni della rete e la spinta dei social media rappresentano la grande opportunità di un modo nuovo per diffondere cultura e partecipazione. La geo-localizzazione delle notizie e dei contenuti apre uno scenario nel quale pubblico e territorio potranno partecipare alla ricostruzione della realtà attraverso la pubblicazione di propri contributi ed esperienze, plasmando nuove forme di socialità e attivando sistemi innovativi di partecipazione." -
Il ponte narrativo. Le scienze della narrazione per le leadership politiche contemporanee
I nuovi soggetti politici che si trovano di fronte a mutamenti storici profondissimi hanno la forte necessità di ridefinire l'immaginario e il linguaggio politico, alla ricerca di nuovi sistemi valoriali, etici e di azione sociale. Le scienze della narrazione raggruppano oggi un vasto sistema di discipline, tra cui lo storytelling che si traduce in metodologie tese a creare racconti influenzanti in cui vari pubblici possono riconoscersi. ""Ponte narrativo"""" indaga lo storytelling applicato alla politica e, più precisamente, identifica un metodo strutturato di comunicazione per la leadership in campagna elettorale, in una prospettiva capace di coniugare il rigore dell'analisi teorica con la chiarezza di esempi legati alla politica italiana e internazionale. Il libro è suddiviso in quattro parti. La prima introduce il tema delle scienze della narrazione nella politica contemporanea; la seconda entra nello specifico del metodo attraverso i numerosi casi osservati; nella terza si approfondiscono le tecniche della narrazione applicate al campo politico; infine, nella quarta, si dimostrano le basi del metodo. Un'agile guida per fare fronte alle sfide generate dal mutevolissimo rapporto tra società e politica. Uno strumento fondamentale dedicato non solo agli appassionati e ai professionisti, ma a tutti coloro che vogliono avere uno sguardo consapevole e aggiornato sulla politica e sulle tecniche di narrazione sempre più adottate da ogni schieramento."" -
Pink marketing. Il marketing al femminile
"Pink marketing"""" analizza il misterioso ed eclettico mondo femminile e tenta di tracciare un identikit della donna di oggi, andando oltre all'immagine confezionata dai media e dalla pubblicità. Una fotografia delle donne italiane, un loro inquadramento socio-demografico, un'analisi delle loro specificità. Avventurandosi tra ricerche, indagini e analisi, sono state qui selezionate quelle più rappresentative al fine di figurare un ritratto della donna italiana attraverso un linguaggio accessibile a tutti e non solo agli addetti ai lavori. Sono stati analizzati nel dettaglio i comportamenti femminili in svariati ambiti, in particolare quello dei consumi, settore in cui le donne sono """"sovrane"""". Inoltre nella parte """"Donne e consumi in rosa2 possiamo osservare il rapporto delle donne con la moda, grazie anche a un focus sulla case history Camomilla Milano: un marchio dal design made in Italy contemporaneo e in continua evoluzione, come del resto lo sono le donne. """"Un brand che parla alle donne"""": la storia, i valori, la personalità, il pink target e la shopping experience in """"rosa"""". Non poteva mancare un aggiornamento sulle tendenze in atto nell'universo femminile: la rivoluzione green, la slow fashion, il recupero della tradizione, la contaminazione, il neo-lusso... Trend per lo sviluppo di nuovi prodotti e di un nuovo marketing tutto al """"femminile""""." -
Stay focused. Oltre l'identità postmoderna
La complessità dell'ambiente socio-culturale e i suoi rapidi mutamenti comportano trasformazioni negli atteggiamenti, credenze, norme, ruoli e valori sia a livello privato sia a livello pubblico. Questo scenario legittima una riflessione che ""Stay Focused"""" vuole affrontare, in differenti ambiti, con una lettura psicologica e sociologica. Il primo obiettivo è presentare quelle che sono le caratteristiche della personalità postmoderna: se non si riflette su questo possono rimanere """"sbiadite"""" le vere cause che ci hanno portato a questi cambiamenti culturali. La personalità postmoderna è caratterizzata da una vita precaria all'insegna dell'incertezza: tutto scorre implacabile, veloce. L'individuo deve rimanere al passo, gettandosi in continui nuovi inizi , continua modernizzazione, continuo cambiamento. Questa libertà individuale è ciò che permette di aprirsi a tutte le possibilità ma è anche quello che, al tempo stesso, spezza in mille frantumi i valori, spoglia ogni virtù, relativizza ogni cosa. Inevitabile che ciò porti l'individuo a una ricerca esasperata di singolarità che può però trovare la sua espressione nella scelta di indossare un'infinita varietà di """"maschere"""" delegando il processo di costruzione della propria identità a figure esterne, ai vari personaggi e ruoli del momento, alla cultura dominante, all'esigenza di essere sempre connessi. Il secondo obiettivo è quindi riflettere sull'importanza dei Valori nella ricerca psicologica e del loro ruolo nella società postmoderna."" -
Professione lobbista. Portatori d'interessi o faccendieri?
Le nostre cronache giornalistiche e giudiziarie degli ultimi cinquant'anni quelle internazionali non sono da meno - sono ricche di misteri, di fatti e (più spesso) misfatti imputati al lobbismo ma che con le lobby nulla hanno a spartire. Nell'uso comune dei media e nella percezione dell'opinione pubblica la parola ""lobby"""" è sinonimo di gruppo di pressione che, complottando da """"dietro la siepe"""", mira a sostenere con la corruzione oscuri interessi a favore di potentati vari: aziende, banche, gruppi finanziari, istituzioni e politici. Le varie P2, P3, P4; o certi club, come ad esempio la Commissione Trilaterale, il Gruppo Bilderberg, Aspen Institute; faccendieri alla Bisignani & c; corruttori di politici operanti all'interno delle istituzioni in Italia e in Europa vengono correntemente definiti lobbisti e lobby la loro attività su cui i media esercitano scarso controllo. Questo libro sostiene invece che, in un contesto pluralista, la lobby, in quanto legittima trasparente rappresentanza di interessi di aziende, associazioni, enti o gruppi presso le istituzioni centrali e periferiche (Stato e regioni), sia l'alternativa democratica al malcostume e alla corruzione dilaganti. Il libro passa in rassegna il lobbismo com'è conosciuto nel mondo occidentale; illustra le tecniche per fare lobby; prende in considerazione il """"caso Italia"""" e gli eventi collegati a questo fenomeno. In appendice la descrizione dei provvedimenti legislativi e normativi per """"agire"""" nei confronti delle lobby."" -
Geografie dell'abitare
Abitare è esistere, perché dell'esistenza ha il sapore e il respiro, i sogni, che lo mettono in moto e fanno tutt'uno con l'istanza antropologica, che costruisce luoghi dove raccontare la vita e fa degli stessi una narrazione, in cui mettere in scena lo stare e l'agire, i desideri e i ricordi. Questa valenza antropologica è ciò che emerge in primo piano nei processi che stanno ridefinendo la postmetropoli nelle diverse accezioni delle megalopoli prossime venture, delle nuove città ecologiche e futuribili, delle aerometropoli, delle città patologiche o imperfette, città non finite, caratterizzate dall'habitat abusivo e dalla presenza di attività informali, delle città ""ristrette"""", dell'""""acrescita"""" e della ricerca della """"giusta dimensione"""". La territorialità, in quanto campo relazionale, può allora valere come chiave interpretativa in grado di far apparire i meccanismi messi in atto dagli attori sociali e di individuare le logiche spaziali che si sono stratificate e che interagiscono sul tessuto urbano e gli intrecci tra spazi fisici e spazi transnazionali e virtuali. Così, mentre la città è sempre più un mosaico di luoghi separati e di mondi autoreferenziali, nei nodi di reti socialmente condivisi, gli spazi si aprono al coesistere e all'intrecciarsi delle geografie materiali, costruite dalle pratiche quotidiane, con le geografie immateriali che attribuiscono significati simbolici al mondo reale, che rimandano a una geografia fatta di esperienze individuali e rappresentazioni collettive."" -
Medicina narrativa per una sanità sostenibile
Grazie al contributo di numerosi esponenti di rilievo dell'ambito sanitario, scientifico e culturale italiano e internazionale si analizza una nuova frontiera della medicina: quella narrativa. La medicina narrativa è scienza e insieme racconto individuale di un'esperienza, quella del paziente, dalla scoperta della malattia alla cura, alla guarigione. Tali testimonianze assumono un rilievo che vuole andare oltre la soggettività della storia del singolo per diventare una ricerca di più ampio raggio, oggettiva e diffusa, che permetta confronti clinici tra i diversi momenti della malattia su una consistente campionatura di persone. La medicina narrativa può portare a ridurre i ricoveri inappropriati e a valorizzare le buone pratiche ospedaliere; facilita la lettura di quei tratti comuni, ricorrenze e fenomeni che si ripetono ma che non si presentano nella casistica, così da poter decifrare analogie e differenze tra le singole persone e le caratteristiche legate alla malattia. La narrativa, finora considerata estranea alle funzioni del progresso scientifico, potrebbe rivelarsi un importante elemento per un progetto di miglioramento e mantenimento della sanità. -
Consumi e identità. O della supremazia narrativa ai tempi della crisi
Si è detto più volte che il consumo ha una valenza identitaria, ma oggi non è neanche più il consumo di un bene a dare un apporto alla nostra identità, di per sé debolissima: lo scarto centrale sta nella capacità di reggere il ritmo del consumo. Questa si esplica soprattutto individualmente, proponendosi come ""via appagante"""" di quella che soprattutto è una condizione di solitudine. La necessità di consumo, di conseguenza, può essere alla base di problemi politici e di governabilità della pace sociale. Inoltre, cosa più sorprendente e più interessante per capire l'attuale dinamica socioeconomica, può essere un problema per il sistema di mercato. Si può obiettare che lo stato di necessità legato al consumo possa essere reversibile. Obiezione corretta ma necessitante del fatto che si cambino i nostri sogni, ovvero che si vadano a modificare alcuni tratti costitutivi della nostra recente identità sociale. Ciò può essere fatto iniziando a comprendere quali narrazioni possano rispondere a criteri di autenticità per i diversi pubblici; ovvero quali storie possono oggi essere usate per la costruzione o il rafforzamento di una identità."" -
Io ricordo. Parlano i familiari delle vittime di mafia
Io ricordo racconta le storie dì Antonino Agostino e di sua moglie Ida Castellucci i cui genitori sono ancora in attesa di verità; Giuseppe Alfano, giornalista scomodo in provincia di Messina; Roberto Antiochia, poliziotto rientrato dalle ferie dopo l'omicidio di Beppe Montana e ucciso nell'agguato al commissario Ninni Cassarà; Barbara Rizzo con i gemelli Salvatore e Giuseppe Asta uccisi per un'autobomba destinata al giudice Carlo Palermo; Paolo Borsellino, insieme alla sua scorta, la cui vicenda è di profonda attualità; Pietro Busetta cognato di Tommaso Buscetta vittima della vendetta trasversale della mafia; Rocco Chinnici, magistrato, per primo intuì la necessità di lavorare in squadra e andare nelle scuole; Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido a 14 anni dopo 779 giorni di prigionia; Giovanni Falcone, ucciso con la moglie insieme alla scorta facendo saltare in aria un pezzo di autostrada; Mario Francese, tra i primi a intuire, da giornalista, la scalata al potere dei corleonesi; Salvatore e Giacomo Frazzetto, dissero no a un estorsore; Paolo Giaccone, non accettò di mutare la perizia medicolegale che inchiodava un boss; Boris Giuliano, poliziotto di razza, individuò il flusso di denaro e le rotte della droga; Libero Grassi, disse pubblicamente no al racket e fu isolato dagli altri industriali; Vito Ievolella, carabiniere, ucciso con un colpo alla schiena; Peppino Impastato, morto ""suicida"""" sebbene l'avessero ammazzato; Carmelo Ianni, albergatore..."" -
Werrilla marketing. Il guerrilla web marketing a costi sostenibili attraverso l'uso dei social media
"Operiamo nel marketing, lo facciamo a costi sostenibili con tecniche di guerriglia, ci stiamo spingendo sul web da cui stiamo avendo grandi soddisfazioni quindi ecco 'werrilla': non è web, non è marketing, non è guerriglia è werrilla, werrilla marketing!"""" I social media e il web 2.0 hanno profondamente modificato non solo i nostri stili di vita e le modalità con cui ci si relaziona, ma hanno anche notevolmente cambiato le regole del marketing. Pertanto liquidare questi fenomeni come mode passeggere o puro intrattenimento è un grave errore di valutazione. II web, infatti, è sempre più spesso il """"luogo"""" in cui maturano importanti decisioni d'acquisto di beni e servizi e, per un'azienda, non essere sul web o esserci in modo inadeguato, può significare non solo la perdita di importanti opportunità di business ma anche un grave errore strategico. Il libro spiega, in modo chiaro e con esempi pratici, come usare in maniera professionale i social media e come sfruttare le potenzialità del web 2.0 in chiave strategica, ponendo questi due canali quali elementi fondativi di un piano di marketing vincente."