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Tarocchi degli angeli oscuri. 78 carte
Mentre il mondo ruota incerto attorno al sole morente, gli Angeli Oscuri camminano nuovamente sulla terra. Accogliendo dentro si sé le passioni e i desideri dell'umanità sono i testimoni dell'ultima, strana, stagione dell'uomo, mentre il tempo stesso scivola nell'oblio."" L'edizione comprende i 78 arcani degli """"Angeli Oscuri"""" e le istruzioni per usarli."" -
Gli Epigrammi di Marziale
La sapida e talvolta piccante produzione epigrammatica di Marco Valerio Marziale proposta ai lettori moderni nella brillante traduzione in versi di Pio Magenta. Sappiamo che l'ombra dello scandalo disturbava già nei tempi antichi l'approccio all'opera di Marziale, farcita di termini espliciti e allusioni oscene da capo a coda. Nessun altro genere più della satira, oltretutto, irritava i canoni etici ed estetici in auge all'epoca della traduzione del barone Magenta (1771-1844). Aggirando sapientemente gli ostacoli delle oscenità con soluzioni abili ed eleganti, Magenta traduttore non soffre complessi di inferiorità neppure rispetto al modello originale, offrendo l'opera di Marziale a platee nuove e allargate. -
Un altro Mediterraneo. Una storia comune fra scontri e integrazioni
Mai come oggi ci si interroga sulla definizione di quella realtà geografico-politica e storico-culturale designata con il nome di Mediterraneo. Proprio per l'acuirsi di drammatici problemi contemporanei il ""mondo mediterraneo"""" ha bisogno di riacquistare consapevolezza di questa sua unità. L'autore di questo saggio, professore emerito di Storia dei paesi afro-asiatici e noto in particolare per il suo Corsari nel Mediterraneo edito da Mondadori, si propone di chiarire quale o meglio quali diverse realtà geografiche, culturali, politiche, istituzionali si designano con quel nome. La prospettiva storica ha condotto l'autore a considerare il Mediterraneo al di là dei suoi termini strettamente geografici, come una """"parte del mondo"""" nella quale si sono intrecciati e si intrecciano i destini dei paesi dell'intera Europa e del mondo arabo, della Turchia e di Israele."" -
Il sacerdote e il kamikaze
Venti personaggi sono i protagonisti di venti brevi storie. Ognuno, all'inizio, sembra vivere un normale equilibrio, ma dietro la maschera rivela presto una zona d'ombra, una dipendenza, una colpa. L'arrivo di uno sconosciuto coinvolgerà tutti in un'esperienza violenta e imprevedibile. Il romanzo racconta la difficoltà di scegliere la via dell'espressione, di una comunicazione profonda e sincera, anziché quella di nuocere a se stessi o agli altri. Nella vanità dei comportamenti umani, l'anima di tutti, in qualunque momento, può annullare il passato, e al di là di ogni incrostata forma di sopravvivenza ritrovare la strada. Il sacerdote e il kamikaze rappresentano il potere vincolante della religione e delle ideologie, ma ci ricordano anche che il nostro io è molto più grande di quello che pensiamo. Ci vuole coraggio per guardarlo e accettare l'avventura delle sue possibilità. -
Il futurismo tra cultura e politica. Reazione o rivoluzione?
Un secolo fa, nel febbraio 1909, veniva dato alle stampe il ""Manifesto"""" con cui nasceva una delle ultime avanguardie artistiche: il futurismo. L'inizio di un tragitto che avrebbe visto intrecciata indissolubilmente la vicenda del movimento a quella del suo fondatore Marinetti. Il futurismo espresse subito una forte passione politica modernizzatrice: le """"masse agitate dal lavoro e dalla sommossa"""", la guerra """"sola igiene del mondo"""", le """"belle idee per cui si muore"""", il """"disprezzo della donna"""", ma anche la sua emancipazione. La fase """"eroica"""" si esaurì con la Grande Guerra, che condusse al sodalizio Marinetti-Mussolini. Il """"teppista"""" diventò così uomo di potere, l'avanguardista che voleva chiudere musei e accademie indossò gli abiti di """"accademico"""" d'Italia. Solo la morte, nel 1944, gli impedì di giungere all'onta della disfatta senza onore del regime fascista e della Repubblica Sociale Italiana. Il libro affronta i temi principali del rapporto tra futurismo e politica, anche alla luce delle analisi di A. Gramsci, mettendone in luce i diversi, contraddittorî aspetti, dando spazio alle componenti di sinistra del movimento, ben presto emarginate."" -
Storia del libertinaggio e dei libertini
La sfida al dogma religioso e la ricerca dei raffinati piaceri della carne: l'età moderna del XVII secolo, libera e laica. Dissolutezza e comportamenti licenziosi ma anche apertura alle nuove scoperte e un atteggiamento di pensiero contrario al conformismo: il Seicento è un'epoca di straordinario fermento intellettuale che ha segnato l'ingresso dell'Occidente nell'età moderna. Didier Foucault dedica questo studio ai ""libertini"""" (come li definì per primo Calvino, che li considerava più pericolosi degli eretici): scaltri, dissoluti, spesso eruditi, desiderosi di comprendere il mondo senza ricorrere al conforto della religione e ai suoi dogmi; sostituiscono alla colpevolizzazione cristiana del desiderio, al peccato originale e alla provvidenza, un'ars vivendi edonista, perché la vera saggezza insegna la via della felicità, del piacere, del godimento terreno, e contribuiscono così alla definizione di nuove norme di comportamento e di etica laiche. Ma è anche un'epoca di intolleranza e il libertinaggio è una pratica pericolosa: Teophile de Viaux, Cyrano de Bergerac, Ninon de Lenclos, Sade subiranno l'ostracismo o il carcere, Giordano Bruno, Vanini, Étienne Dolet moriranno sul rogo."" -
Le poesie
Una nuova edizione delle poesie di Federico García Lorca che, rispetto alle più autorevoli traduzioni italiane apparse sinora, ambisce a una piena aderenza al registro linguistico e ritmico dell'originale. L'introduzione critica e il ricco apparato di note al testo mirano ad individuare la complessa rete di significati e ad approfondire l'universo emotivo dell'autore: la dolente visione dell'esistenza, le ossessive incertezze, i tormenti per l'irraggiungibilità dell'amore. -
Il terzo corpo dell'amore
Il mondo di Rosy è fatto di pensieri semplici, piccoli rituali, profondi affetti familiari: una routine alla sua portata che finora l'ha preservata dal dover fare i conti con i suoi 15 anni. Indifesa, passiva, di una dolcezza disarmante, nell'estate 1982, sullo sfondo della vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio, individua una strada, la sua, che le permetta finalmente di penetrare l'incomprensibile universo degli affetti, e la persegue con istintiva ma inconscia determinazione, complici gli entusiasmi, un'adolescenza involontaria, il caldo. E cosí, trascinata dall'irruenza delle sue amiche, incalzata da una madre nervosa e insoddisfatta, sostenuta senza riserve da un fratello adorato, Rosy varcherà drammaticamente la soglia del mondo adulto. Affronterà suo malgrado quelle infinite sfumature di grigi che la separano dalla consapevolezza, per giungere seguendo percorsi elementari a un'elaborazione raffinata di sé, del suo corpo, dell'amore. -
Una linea poetica piemotese-ligure. Gozzano, Vallini, Sbarbaro, Montale
Sulla ribalta della poesia italiana di primo Novecento, dominata da grandissimi come Pascoli, D'Annunzio, Carducci, si affacciano nel giro di pochi anni tanti giovani di talento che si propongono l'obiettivo di rinnovare e ammodernare il repertorio poetico nostrano, sperimentando modi e parole (talora in libertà) nuovi. In queste pagine Eleonora Cardinale propone e documenta l'ipotesi di una linea poetica piemontese-ligure che parte dai due amici torinesi Gozzano e Vallini, attraversa la produzione in versi di Sbarbaro e arriva agli ""Ossi di seppia"""" di Montale. Analizzando, infatti, i rapporti personali e poetici tra i torinesi Gozzano e Vallini e l'ambiente intellettuale ligure, si individua un percorso poetico che, dall'esperienza della """"scuola dell'ironia"""" torinese, giungerà alla parola essenziale di Montale, caratterizzata da una specifica koinè, fondamentale a sua volta per lo sviluppo della poesia successiva: la disarmonia del poeta di fronte al reale, con i conseguenti interrogativi sulla sua condizione esistenziale, e la """"riduzione"""", quel processo compiuto su cose e parole per giungere infine all'essenzialità del segno poetico."" -
Bioetica. Una rivoluzione postmoderna
La bioetica è la grande rivoluzione culturale della postmodernità. Alla confluenza di due flussi, quello umanistico e quello scientifico, mentre il progresso della medicina apre prospettive nuove e imprevedibili alla vita dell'uomo, il benessere psicofisico si è affermato come un diritto umano fondamentale. Ma si apre al tempo stesso una nuova problematica nella esigenza di conciliazione degli interessi della società con la libertà di autodeterminazione della singola persona. Di qui, una somma di domande, di ipotesi, di istanze che esigono un tentativo di messa a fuoco. -
Il grande viaggio di Gesù Bambino di Praga. Storia e devozione nel mondo
Dai a Gesù Bambino le tue mani, perché egli possa compiere attraverso di te le sue opere di bene e di pace, e seguilo nel suo grande viaggio per il mondo! Scoprirai in lui un amico impaziente di aiutarti, se solo glielo chiederai, e diventerà per te un compagno di viaggio che riempirà di luce il tuo cammino. Queste meravigliose pagine intendono divulgare la devozione a Gesù Bambino di Praga e diffondere la conoscenza dei suoi messaggi. Si potrebbe dire: ma è solo una statua! È ben per quello che lo stupore ci sorprende nell'ammirare la singolarità delle sue vie. Dio non lascia nulla di intentato per ricordarci che siamo amati. Comprendiamo, perciò, che le parole pronunciate dal Bambino Gesù a Praga sono attuali: sussurro dello Spirito che porta il sigillo dell'eternità, capace di penetrare il cuore dell'uomo di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Ci auguriamo che il piccolo Re possa trovare nei cuori dei lettori gli amici di cui egli va in cerca, mai stanco di percorrere in lungo e in largo il mondo, con le mani colme di grazie e il cuore traboccante d'amore da donare. -
Inquietudine
In questo testo sono i protagonisti che parlano e che ci fanno direttamente partecipi della inquietudine che li pervade. Paolo consuma la propria esistenza rincorrendo esperienze sempre più emozionanti, in un crescendo disperato. Emilia accetta passivamente il trascorrere del tempo, in tacita attesa degli eventi, ma priva di aspettative. Paolo ed Emilia intraprendono un faticoso itinerario di approfondimento interiore, attraverso i ricordi e la ricostruzione del passato, al fine di comprendere il senso di una tristezza, malinconia, angoscia, insoddisfazione che li accompagna. Tentano, così, di spiegare a se stessi - e a noi che li ascoltiamo - il significato indefinibile dell'esistenza. Donatella Chersul sta a lato dei due protagonisti, ma senza sovrapporsi alla loro narrazione, senza ""forzarla"""", o cercare in qualche modo di orientarla. Così facendo, ci offre l'occasione per acquisire importanti strumenti di comprensione nel complesso campo della psicoterapia. Qui, dunque, non si impiegano le consuete descrizioni di teorie, metodi, pratica e controllo. La psicoterapeuta è invisibile, segue le vicende di Paolo ed Emilia come solo un compagno attentissimo, partecipe ma anche rispettoso, sa fare."" -
Inter-Nos. Sul come si trattano gli psicologi
L'obiettivo di questo libro è piuttosto inusuale: descrivere come si trattano fra di loro gli psicologi e gli psicoterapeuti, per riflettere su quegli aspetti che Jung definiva con il termine ""Ombra"""". Gli autori (che sono appunto tutti psicologi e psicoterapeuti operanti in Italia) gettano uno sguardo interno alla loro categoria cercando di enuclearne incongruità e contraddizioni. Lungi dall'essere una vetrina di gossip e attento a non presupporre alcuna mistificante idealizzazione della professione, Inter-Nos è un libro che muove dalla quotidiana esperienza di rapporto tra colleghi, risultando così in grado di indicare essenziali motivi per una necessaria auto-riflessione da parte di coloro che considerano se stessi (e che anche da altri perlopiù sono considerati) """"tecnici"""" della relazione e promotori della """"salute emotiva"""". La tendenza ad arruolarsi in """"scuole"""" spesso votate all'isolazionismo; il disequilibrio di potere tra donne e uomini in una categoria a larga prevalenza femminile; la talvolta scarsa preparazione professionale di psicologi e psicoterapeuti; il frequente atteggiamento di supponenza nei confronti dei giovanissimi agli esordi della carriera; il delicatissimo equilibrio che regola i rapporti tra docenti e discenti, fuori e dentro il contesto accademico: questi sono alcuni dei temi trattati dagli autori."" -
La coscienza, gli stati di cose e gli eventi
La presunzione di cogliere una verità assiomatica, rispetto alla quale l'umanità rimarrebbe all'oscuro, rappresenta una deformazione patologica legata all'esperienza della speculazione. L'autore sostiene che una tale deformazione si reitera puntualmente nelle varie epoche dell'esercizio teoretico, in una specie di limbo ipnotico che traccia una forma di prigionia. In questa prospettiva, risultando a molti impossibile trovare una via di uscita, si registra, quasi necessariamente, uno sorta di stato di inferiorità che, tuttavia, di per sé non documenta né la mancanza di un quadro veritativo, né l'assenza di iniziative e di tradizioni che lo abbiano messo in gioco con la dovuta prudenza, né una carenza di valore degli stessi prodotti dogmatici del pensiero - che hanno comunque determinato in modo potente la forma-zione di tale quadro, sia pure pagando il prezzo di questa torsione dello spirito. Sotto tale profilo, il presente studio di Paolo Landi si inserisce nella tradizione fenomenologica, richiamandosi alla teoresi di Husserl ma innanzitutto ai presupposti globali del pensiero filosofico, e persegue l'intento di articolare dei nuclei di senso che cercano di intrattenersi con cautela nella prossimità di alcuni elementi essenziali, sì da delineare una sorta di realismo critico. -
De Sade. Il pensiero filosofico
Il presente saggio sviluppa un'esegesi degli scritti sadiani, sottoponendo ad analisi il substrato filosofico sul quale il divin marchese, ha eretto larga parte del suo corpus letterario e documentandone le fonti, con uno sguardo rivolto al contesto storico e culturale del Settecento francese. Emerge, così, l'immagine d'un filosofo e di un intellettuale che, mediante l'artificio letterario e retorico del romanzo, sa affrontare le questioni più spinose e complesse del tardo Illuminismo e che, ampliando le intuizioni più radicali della tradizione materialistica e libertina, compendia nelle opere maggiori un pensiero tanto organico e profondo quanto abissale e distruttivo, aristocratico ed elitario, frutto di un'intelligenza e di una sensibilità erotiche difficilmente riscontrabili presso altri autori. -
Vita morte evoluzione. Dal batterio all'homo sapiens
Il tema che dà titolo al libro è lo stretto nesso vita/morte insito nei processi evolutivi degli organismi, ma ampliato sino ad includere l'ecologia. Il filosofo torinese, con quest'indagine sulla biologia, completa il quadro ontologico. La vita, egli sostiene, è caratterizzata da casualità, autorganizzazione e differenziazione, le quali trovano espressione ultima nell'esistenza individuale umana, specifica, storica, irripetibile. La vita si caratterizza anche per una ridondanza generativa che esclude ogni progetto, ogni disegno intelligente: la meraviglia della vita si accompagna ad un continuo trionfo della morte, funzionale alla prosecuzione della vita stessa. Nella cellula, Tamagnone scorge l'unità del vivente, l'animale-base, e pone in evidenza la presunzione dell'antropocentrismo e l'insignificanza biologica dell'homo sapiens rispetto all'importanza dei batteri, i veri protagonisti della vita a tutti i livelli. -
L' uomo che tramonta
Due sono le grandi ossessioni di Attilio, fotografo misantropo ma di buone maniere: la Parola, verso cui nutre un sacro rispetto, e l'Amore, il più infido, sguaiato e impudico dei sentimenti, che gli incute sospetto e dispetto. Tra peripezie semiserie, lottando disperatamente con il suo evo e con i suoi coevi, che non comprende né ritiene degni di comprensione, il protagonista approda a un imperfetto equilibrio tra accettazione, rassegnazione e stizzosa rivendicazione di un destino che nel personale tramonto rispecchia il tramonto di una civiltà intera. Costruito con registri diversi, questo volume fonde insieme la narrazione, il saggio, la citazione, sullo sfondo di una scrittura che aspira ad essere la più ""politicamente scorretta"""" possibile."" -
La mente plurintegrata. Le funzioni mentali tra casualità e conflitto
Il presente volume affronta una delle questioni-chiave della filosofia moderna: come funziona la mente e come si rapporta alla realtà, come la percepisce e conosce, ma anche come la distorce e la mistifica. La psiche umana, sostiene l'autore, difende la propria omeostasi alterando la realtà e sostituendovene un'altra che le si conformi, una realtà, cioè, che le risulti più tranquillizzante e più gratificante di quella effettiva. Si tratta, prosegue l'autore, dell'eterno conflitto tra il produrre conoscenza e il produrre credenza, tra l'approccio umile alla natura per carpirne i segreti e la violenza metafisica che crea ad hoc e impone ideologie. Con questo libro, Tamagnone conclude la propria indagine ontologicognoseologica, iniziata con ""Dal nulla al divenire della pluralità"""" (2009), e poi proseguita con """"Dio non esiste"""" (2010) e con """"Vita morte evoluzione"""" (2011)."" -
Yehoshua
Una storia inedita di Gesù, di un Gesù che torna sulla terra e si ritrova con gli stessi problemi di duemila anni fa. La scrittura di questo romanzo è insieme un mezzo di comunicazione teologica fondamentale ed un modo per esprimere una esigenza di liberazione radicale. Le vicende che vengono narrate coinvolgono il lettore in un viaggio nel quale è difficile distinguere vincitori e vittime. Ma l'amore rovescia ogni valore storico, sociale e politico e restituisce all'uomo e alla donna quell'io profondo che la società, lo stato e il potere tendono a negare. Gesù è umano fino in fondo e già solo per questo motivo suscita uno scandalo impossibile a normalizzare. Chi ama destabilizza, abbatte le barriere, è una mina vagante con cui devono fare i conti i custodi dell'ordine costituito. -
Prove di sublime e altri esperimenti. Letteratura e cinema in prospettiva estetica
Il proposito di questo libro è quello di mostrare se e come, implicitamente o esplicitamente, il canone del Sublime sia passato nell'esperienza artistica di alcuni scrittori molto significativi della tradizione letteraria italiana (Carducci, D'Annunzio, il futurismo di Marinetti) e francese (Raymond Roussel, Malraux, Sartre, Paul Valéry), nonché di verificarne la capacità ermeneutica in relazione all'""ottava arte"""", il cinema, ricercandolo nelle opere di alcuni autori considerati, al riguardo, esemplari: primo fra tutti Stanley Kubrick e poi Erich von Stroheim, Max Ophüls e Karel Reisz.""