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Franco Purini. Tauns_2015. Ediz. illustrata
Gli 11 disegni che costituiscono Tauns 2015, mostra sul tema della città, determinano una significativa apertura teorica e concettuale a fronte della sua evidente compattezza e dimensione minima. Si tratta di planimetrie teoriche, espressioni morfologiche di una ragione urbana considerata come manifestazione di una necessità. Esse propongono un processo ricorsivo fra componente teorica, disegno e progetto avendo la capacità di utilizzare la riflessione teorico-grafica sull'architettura per esprimere punti di vista teorici sulla città stessa nella sua componente di fondazione, di atto generativo. -
La nuova Darsena di Milano progetto e costruzione. Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto, Sandro Rossi
Il volume, dedicato al progetto per la Nuova Darsena di Milano degli architetti Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto e Sandro Rossi, costituisce un ulteriore tassello della ricerca sull'Architettura della città che ha costituito uno dei filoni più significativi degli studi di Architettura a Napoli. Di questa tradizione culturale e scientifica la vecchia Facoltà di Napoli ha visto protagonisti molti suoi docenti: da Salvatore Bisogni a Uberto Siola, ad Agostino Renna. Per quanto le contingenze attuali, come scrive Vittorio Gregotti, riducano l'architettura a mera «rappresentazione, senza essere costituzione di sostanza critica, della cultura del capitalismo finanziario globalizzato» non c'è dubbio che compito dell'Università rimanga quello di sottrarsi a dinamiche provvisorie, per guardare alla dimensione più profonda dei problemi, continuare a elaborare strumenti scientifici. Non c'è dubbio che la città continui a essere il testo e lo scopo fondamentale dell'architettura, nonché la sua natura e il suo destino. La storia di lunga durata ci insegna anche che una città, come nel caso di Milano, in un dato momento della sua vita possa decidere di privarsi di una sua parte e di chiudere quei canali che come radici la legavano al grande sistema delle vie d'acqua dei Navigli. Anni dopo, la città è tornata sui suoi passi, per ricostruire di nuovo quel legame con l'ambiente e con esso, la propria identità urbana. -
Adecuación del Castillo del Cerrillo de los Moros. Architettura tra traccia e memoria. Linazasoro & Sánchez. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra ""Adecuación del Castillo del Cerrillo de los Moros. Architettura tra traccia e memoria"""", promossa dal DiARC di Napoli, che raccoglie ed espone un unico progetto di José Ignacio Linazasoro e Ricardo Sánchez e che ha per genesi le tracce di un antico castello medioevale. Alla memoria viene affidato il compito di dare forma e di completare quell'unità spaziale perduta col tempo. È nella riflessione sul tempo che avviene il passaggio tra antico e nuovo, tra tradizione e modernità: temi di ricerca che sono alla base del pensiero anzitutto teorico di Linazasoro, architetto e professore ordinario di Progettazione presso la ETSAM di Madrid. Il lavoro di Linazasoro è una continua sperimentazione, una perenne ricerca sulla condizione moderna, sempre in relazione al tempo dell'architettura che """"è come le persone: nasce, cresce e invecchia. E la sua bellezza varia, nel senso che è sempre diversa, al variare del suo tempo"""". Non è un lavoro di mera ricostruzione, si tratta bensì di un progetto che tiene conto del dov'era: parte dal disegno della pianta e si preoccupa di ricomporre un'unità formale, attraverso un intervento critico. Entra poi in gioco da protagonista la costruzione che diventa qui principio ordinatore con il compito di ri-edificare un luogo, attraverso la ricomposizione dei suoi frammenti."" -
Abitare la condivisione. Un confronto divulgativo sul tema dell'abitare e della condivisione
Il volume è l'ultimo risultato della ricerca ""Cohousing. Programmi e progetti per la riqualificazione del patrimonio esistente"""" svoltasi nel Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre e delle riflessioni scaturite nel Laboratorio di Laurea """"Spazi dell'abitare"""" svoltosi nello stesso Dipartimento negli anni accademici 2015-16 e 2016-17. """"Abitare la condivisione"""" è quindi il risultato di un confronto divulgativo tenuto da studiosi e professionisti sul tema dell'abitare e della condivisione."" -
Alejandro de la Sota. Frammenti di città
La relazione con il contesto, la capacità di tenere insieme tradizione e modernità, e l'utilizzo sapiente delle regole compositive sono i campi di indagine selezionati per la lettura di alcune opere dell'architetto spagnolo Alejandro de la Sota. Queste regole, attraverso un processo di astrazione e di composizione volumetrica, trasfigurano spesso elementi della tradizione in forme contemporanee, con l'obiettivo di stabilire sottili nessi con l'esistente attraverso un attento studio del volume, dello spazio, del vuoto e dell'intima relazione dello spazio con la luce. Centro dell'indagine è il disegno, lo studio e l'analisi di opere nelle quali la disoccupazione spaziale costituisce il principale dispositivo compositivo che produce spazi cavi intesi come elementi intermedi capaci di catturare la luce e portarla in profondità all'interno dell'edificio, e di creare al contempo un filtro tra l'esterno e l'interno, tra pubblico e privato, tra spazio collettivo e spazio intimo. La sottrazione della massa si configura come dispositivo in grado di gerarchizzare, e di costruire la complessità spaziale attraverso l'utilizzo dello strumento della sezione. Nei progetti analizzati, lo spazio cavo si riflette direttamente all'esterno, modifica il volume, costruisce cavità, ma soprattutto viene utilizzato alternativamente nella composizione di singoli edifici o di pezzi di città, di piante o prospetti. Indagare questa grammatica può aiutarci a comprendere come alcuni elementi e principi compositivi della tradizione, attraverso un'operazione di trasformazione e astrazione, possano evolvere in nuove forme basate sull'attenta osservazione del proprio tempo, e sull'utilizzo di materiali e tecnologie innovative. -
Quadro urbano 1919-2019
Un centenario che va celebrato: il contesto si progetta, il luogo si misura con la sua architettura. Non contrapposizione tra vecchio e nuovo ma la sua sintesi: innovazione di una tradizione. I numerosi 'corsivi' provano a rilevarne le tracce: parole di altri rimesse in scena per la costruzione di un linguaggio comune. Non il quartiere, il lotto o l'isolato, è il quadro urbano a proporsi ancora come la categoria fondante del progetto nella città costruita. È l'unità minima di intervento, il 'fatto urbano' per eccellenza. La descrizione dello stato di fatto opera una sorta di perizia tecnica, né statica, né tecnologica, ma compositiva: rileva il degrado morfologico; sceglie, pertanto, i 'materiali' che si sono accumulati nelle continue stratificazioni; ne riconnette la slabrata appartenenza prima al sito e poi alla storia. Il nuovo sistema morfologico 'infrastruttura' nuovo e preesistente, cerca una diversa funzionalità: dare un destino al luogo, Le vrai de la destination. -
Translation and the Machine: Technology, Meaning, Praxis
Questo libro propone una riflessione sugli effetti che la tecnologia informatica e la digitalizzazione delle informazioni hanno sulla pratica e la teoria della traduzione. La ""macchina"""", o le """"macchine"""" che intervengono nel processo di traduzione hanno subito diverse mutazioni nel corso dei secoli e la loro identità in continua evoluzione pone delle questioni sempre nuove al traduttore. Lontana dall'essere esclusivamente uno strumento ausiliario del processo di traduzione, la tecnologia ha influenzato non solo superficialmente, ma anche radicalmente la struttura di questa professione."" -
Catalogo delle lettere ad Alfonso Gatto (1942-1970)
La corrispondenza ad Alfonso Gatto catalogata in questo volume è parte integrante del cospicuo Fondo Alfonso Gatto, costituito nel 1993 all'Università di Pavia per espresso desiderio del poeta. Copre uno spazio centrale della sua esistenza a partire da un isolato cimelio del '42, fino alle ultime lettere del 1970, precedenti di sei anni la sua repentina scomparsa. Dalla grande ricchezza di nomi presenti in questa raccolta - da Romano Bilenchi a Italo Calvino, da Giulio Einaudi ad Arnoldo Mondadori, da Anna Maria Ortese a Pier Paolo Pasolini - emerge nitidamente lo straordinario richiamo e la forte influenza che la poesia e la personalità di Alfonso Gatto esercitarono sugli uomini del suo tempo. -
Bibliografia di Alfonso Gatto
La tutela giuridica del software analizzata da un duplice punto di vista: il diritto d'autore e il brevetto, senza tralasciare i sostenitori di una disciplina ""speciale"""". Europa e America a confronto, attraverso le posizioni dottrinali e le pronunce della giurisprudenza. Alfonso Gatto nei suoi quarant'anni di attività ha pubblicato su giornali e riviste più di tremila testi. Un patrimonio importantissimo per la nostra cultura, che attraversa la storia dell'Italia dagli anni del Fascismo alla guerra, dalla Ricostruzione al boom e oltre, fino alla fine, avvenuta improvvisa l'8 marzo 1976. La presente bibliografia raccoglie tutti i dati reperiti relativi ai testi a stampa, proponendo anche dove possibile - una ricostruzione ragionata dei legami che spesso intercorrono tra articolo e articolo. Il lavoro è stato realizzato attraverso lo spoglio diretto di volumi, giornali e riviste dal 1930 al 1976, reperiti nelle biblioteche e negli archivi di varie città italiane. Uno strumento al servizio di tutti gli studiosi che volessero conoscere meglio l'opera completa di Alfonso Gatto che, oltre a grande poeta, è stato anche critico attento e raffinato, nonché acuto e ironico osservatore di un'Italia in continua trasformazione."" -
Scritti di storia della letteratura italiana. Vol. 1: 1935-1962.
È il primo dei cinque volumi che raccoglieranno gli scritti di storia della letteratura italiana di Carlo Dionisotti. Attraverso quest'opera si da finalmente una definitiva sistemazione dell'eredità culturale di uno dei più grandi maestri del Novecento italiano. Dionisotti è stato, insieme con pochissimi altri, il restauratore della filologia e della letteratura umanistica e rinascimentale. L'erudizione propugnata da Dionisotti era principalmente proiettata a scandire le zone di passaggio della letteratura italiana, le connotazioni socio-culturali delle varie tipologie di testi, i rapporti del latino col volgare, facce diverse di una medesima lingua, le codificazioni dell'idioma nuovo e i suoi snodi nel fluire dei secoli: la letteratura italiana dunque come inscindibilmente legata con la storia della sua lingua. -
Strategie famigliari e patrimoniali nella Svizzera italiana (1400-2000). Vol. 1: Quadro concettuale e istituzionale.
Aspetti centrali dello studio sono le modalità di trasmissione dei patrimoni agricoli da una generazione all'altra, le strategie demografìche messe in atto per garantire la sopravvivenza economica delle linee di discendenza, le condizioni di ascesa e di decadenza delle linee di discendenza, la validità di un sistema ereditario patrilineare fortemente esclusivo, a metà strada tra quello romano e quello germanico. -
Strategie famigliari e patrimoniali nella Svizzera italiana (1400-2000). Vol. 2: Tre microstorie. Supplemento iconografico.
Aspetti centrali dello studio sono le modalità di trasmissione dei patrimoni agricoli da una generazione all'altra, le strategie demografìche messe in atto per garantire la sopravvivenza economica delle linee di discendenza, le condizioni di ascesa e di decadenza delle linee di discendenza, la validità di un sistema ereditario patrilineare fortemente esclusivo, a metà strada tra quello romano e quello germanico. -
Il sole e il fango. Puro e impuro tra i padri del deserto
Il rapporto con il puro e l'impuro è un aspetto del monachesimo egiziano delle origini in gran parte trascurato dagli studiosi del tema. L'autore rilegge l'esperienza dei primi Padri del deserto da questo punto di vista, partendo cioè dall'assunto che la vita monastica costituisse in primo luogo un esercizio di perpetua purificazione del corpo e dell'anima da ciò che li contamina nella vita terrena. Il volume individua in questo concetto un ingranaggio fondamentale del pensiero monastico e, di conseguenza, del comportamento assunto dagli asceti verso se stessi, i propri fratelli e il resto della comunità. -
Giovanni Della Casa. Ecclesiastico e scrittore. Atti del convegno (Firenze-Borgo San Lorenzo, 20-22 novembre 2003)
Apprezzato poeta e scrittore fra i principali del Cinquecento italiano, Giovanni Della Casa conobbe tuttavia una fortuna letteraria prevalentemente postuma, in ragione soprattutto della scarsa diffusione che e sue opere conobbero quand'egli era in vita. D'altra parte egli stesso, dopo gli anni giovanili, più che letterato, si considerò uomo di Chiesa. Preminente fu peraltro il suo ruolo nella vita politica italiana come arcivescovo titolare della nunziatura veneziana e, successivamente, segretario della Curia sotto il pontificato di Paolo IV. Se da un lato il della Casa fu autore del Galateo, uno dei libri più letti del secolo nelle varie lingue europee, dall'altro partecipò attivamente alle fasi iniziali del Concilio di Trento ed ebbe un ruolo non secondario nella repressione delle istanze riformatrici, con la redazione del primo Indice veneziano dei libri proibiti. L'opera vuole mettere in luce entrambi questi aspetti della personalità del Della Casa, delineando il profilo di un grande intellettuale che fu anche influente ecclesiastico e uomo politico. -
Gli ebrei in età tardoantica. Presenze, intolleranze, incontri
L'opera fa il punto su un cinquantennio di studi sulla comunità ebraica nella tarda Antichità. Le ricerche, condotte sempre con rigore filologico e sorrette da una solida bibliografia, si soffermano sulle situazioni d'incontro, di scontro, di discussione o di chiusura nelle relazioni fra i gruppi ebraici della diaspora e l'ambiente circostante - fosse esso pagano, cristiano, musulmano e, talvolta, anche ereticale -, sullo sfondo delle coeve vicende politico-militari, ideologiche, culturali, religiose -
Scritti sulle arti figurative
Le venti prose raccolte in questo volume, scritte tra il 1930 e il 1974, testimoniano la lunga fedeltà di Aldo Palazzeschi alle arti figurative. Appassionato visitatore di mostre ed esposizioni - tra Firenze, Venezia, Roma e Parigi -, attento nel captare le più significative novità espressive, collezionista di quadri e amico di numerosi artisti del '900, Palazzeschi ha dedicato ai pittori più amati pagine che si collocano in una posizione intermedia tra la saggistica e il ricordo autobiografico, dimostrando comunque di muoversi a proprio agio nella pittura contemporanea e anche in quella del passato. Pagine che consentono anche di ripercorrere le tappe di una esistenza: dagli anni delle avanguardie (con i saggi dedicati a Umberto Boccioni, Alberto Magnelli e Primo Conti) alla maturità (con la perfetta sintonia tra le ""stampe"""" palazzeschiane e gli """"omini"""" di Ottone Rosai) e all'ultima straordinaria fase di sperimentalismo (che fa intrecciare il percorso di Palazzeschi scrittore con quello di Franco Gentilini pittore)."" -
Un selvaggio a Parigi. Miraggio utopico e progetto politico nel «Viaggio attorno al mondo» di Bougainville e nel «Supplemento» di Diderot
Nella storia delle circumnavigazioni del globo è rimasto celebre il viaggio di Louis-Antoine Bougainville, che, approdato nell'isola di Tahiti, tornò in patria con il fiore che porta il suo nome e con il ""selvaggio"""" Aoturù, che il navigatore presentò nei salotti mondani e """"filosofici"""" di Parigi. L'opera si sofferma sui vari aspetti e momenti del Voyage autour du monde, scritto da Bougainville un paio d'anni dopo il suo rientro in patria (1771). Al centro del libro è il confronto, mai effettuato sinora, tra il testo a stampa del Voyage e il Journal, cioè il diario di bordo manoscritto di Bougainville e dei suoi compagnons. Vengono alla luce, per questa via, le contraddizioni di un testo in cui i chiari intenti politico-coloniali e un'ostilità ispirata a un radicato eurocentrismo s'intrecciano ai residui di un'ispirazione primitivistica e rousseauiana, senza per altro occultare un progetto di conquista e il pensiero di chi non esita a scrivere: """"Tutte le ricchezze del mondo appartengono all'Europa""""."" -
Il cattolicismo rosso
Concepita dal giovane Giuseppe Prezzolini come risposta alle istanze di rinnovamento della Chiesa cattolica messe in campo dal modernismo, l'opera fu pubblicata per la prima volta nel 1908, pochi mesi dopo la condanna del movimento da parte di papa Pio X. Il testo fu ristampato - privo di note - più di cinquant'anni dopo, nel 1963, in un clima culturale radicalmente mutato, sebbene pervaso da analoghe spinte modernizzatrici all'interno della Chiesa cattolica. -
Tolleranza e libertà
La discussione sulla tolleranza ha accompagnato la riflessione sul potere dello Stato, sul dissenso dell'individuo, sulla necessità del confronto fra culture diverse, costituendo uno degli sfondi più significativi dello sviluppo della modernità. In tempi di inedite immigrazioni e di rinascita dei fondamentalismi nello stesso Occidente, il tema pare aver riacquistato nuova pregnanza, presentandosi come possibilità di discutere, da un punto di vista laico, dei diritti dei singoli in una società multiculturale. Sull'argomento si confrontano storici, filosofi, e sociologi. -
Morti senza ricetta. La salute come merce
Nel solo anno 2000, più di dieci milioni di persone sono state, nel mondo, vittime di malattie infettive o parassitarie: tre milioni sono morte di AIDS, ma anche più di un milione di malaria e un milione e mezzo di tubercolosi. Essenzialmente l'ecatombe riguarda il Sud del mondo, perché le medicine disponibili nel Nord sono troppo care per il Sud del pianeta. E perché le medicine contro le malattie tropicali, senza prospettive di profitto, non interessano più la ricerca farmaceutica. Contro questa ingiustizia è stata lanciata da più parti una battaglia mondiale per l'accesso alle medicine, che si scontra con la lobby dell'industria farmaceutica e spesso anche con la burocrazia delle grandi istituzioni internazionali.