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Ritmiche e stili della chitarra moderna. Ediz. integrale
Un volume dedicato allo studio della chitarra ritmica per tutti i livelli, con 90 esempi pratici in vari stili. Potrete studiare e suonare gli esempi degli spartiti con l'ausilio di una vera sezione ritmica grazie al lettore multitraccia online dedicato. CODICE: I2S1101 www.crehathor.com -
Manuale di ear training per il musicista moderno
Questa pubblicazione è rivolta a tutti i musicisti e i cantanti che vogliono migliorare la propria sensibilità musicale utilizzando un metodo pratico e di impostazione moderna. Attraverso lo studio delle 40 lezioni contenute in questo volume sarà possibile migliorare la percezione dell'altezza, della durata e della distanza tra le note. -
Music kids course 3-6. Activity book. Per la Scuola dell'infanzia
L'activitu book è il metodo di musica pensato per la Scuola dell'infanzia, ideato per insegnanti di musica. Il metodo Polliwog, innovativo, dinamico e inclusivo, si avvale di una didattica per competenze ed è articolato in unità di apprendimento secondo le indicazioni nazionali del Miur e del Consiglio Europeo, per il raggiungimento dei traguardi previsti nei diversi campi di esperienza presenti nel curricolo della Scuola dell'infanzia. Ogni unità di apprendimento è articolata in tre aree formative: ascolto, movimento, produzione. L'activity book è un metodo olistico, velocizza l'apprendimento e l'assimilazione, sviluppando processi immaginativi e creativi, rendendo il bambino protagonista dell'esperienza formativa. Oltre a strumenti musicali didattici, utilizza strumenti reali come l'ukulele, la tastiera e la batteria che contribuiscono all'orientamento musicale del bambino. Prefazione a cura della pedagogista Dott.ssa Filomena Arena. -
Chitarra elettrica. Vol. 2
Corsi di Scuola Superiore di Musica volume 2 (CSSM) è il nuovo metodo per chitarra elettrica che mette d'accordo rock, pop, funk, blues, fusion e heavy metal. Un percorso che esplora la chitarra moderna in tutti i suoi aspetti: la tecnica solista e ritmica, l'arte dell'esecuzione e dell'improvvisazione. -
Stomp
Stomp vuole essere una guida completa alle possibilità offerte oggi dagli effetti per chitarra e basso. Partendo da una breve introduzione sulla natura fisica del suono, il libro passa in rassegna in maniera esaustiva il panorama degli effetti e tutti i sistemi di trattamento del segnale audio esistenti, da un punto di vista sia tecnico che qualitativo, dando spazio alla storia di ciascuno ma senza tralasciare uno sguardo alle tecnologie più recenti. Infine viene affrontata la parte finale del percorso del segnale: l'amplificazione di potenza. Il libro è corredato inoltre da più di ottanta esempi audio fruibili attraverso una piattaforma online che, tramite un mixer interno, permette di isolare, confrontare e ascoltare nel dettaglio le varie tracce. L'obiettivo è quello di fornire le conoscenze necessarie ad esplorare in profondità le potenzialità espressive del proprio strumento, per essere preparati ad ogni possibile contesto musicale e stimolare una ricerca sonora personale. -
Lasidoremi. Tredici preludi per pianoforte
Nella notazione anglosassone ""ABCDE"""", si tratta di una selezione di tredici pezzi in ordine progressivo, di facile e media difficoltà, volti a sviluppare molti aspetti espressivi, nonché ad alimentare la voglia di cimentarsi in questo fantastico strumento. Lasidoremi si rivolge ai pianisti che vogliono immergersi nel mondo del piano moderno senza dimenticare il pianismo del passato; la libertà delle armonie, il facile dispiegamento della linea melodica e una vasta tavolozza di piani sonori, renderanno lo studio piacevole e soddisfacente."" -
Racconti di nativi americani. Plenty Coups, capo dei Crow. La vita di un grande indiano
"Non siamo mai stati in grado di capire l'uomo bianco, che inganna solo se stesso"""", dice Plenty Coups. Questo libro raccoglie le storie del più straordinario Capo Crow del suo tempo, Plenty Coups, aprendo una visione viva e palpitante sulla vita dei Nativi Americani """"quando c'erano ancora i bisonti"""". Le parole del Capo indiano ci trasportano in un mondo lontano nel tempo e nello spazio, di cui proviamo una inspiegabile nostalgia. Leggendo le storie di Plenty Coups comprenderemo appieno le battaglie dei Crow contro gli antichi nemici Sioux (Lakota) e Cheyenne, la loro scelta di allearsi con gli uomini bianchi, e prenderemo confidenza con la vita quotidiana degli accampamenti indiani, gli appostamenti, le astuzie e strategie di guerra. Plenty Coups ci conduce tra i teepee, nelle cerimonie, sui campi di battaglia, a cavallo, ci fa appostare con lui dietro le rocce in attesa del nemico, con descrizioni minuziose della cultura tradizionale e dei miti del suo Popolo. Una lettura incredibilmente emozionante. Questa edizione è tradotta e annotata da Raffaella Milandri, membro adottivo del popolo Crow." -
Racconti di nativi americani. Cogewea. La mezzosangue
"Cogewea"""" di Mourning Dove è la storia di una ragazza mezzosangue in doloroso bilico tra il mondo dei Bianchi e quello degli Indiani; tra l'amore del vile e falso Alfred Densmore, damerino bianco, e quello di James LaGrinder, un rude cowboy mezzosangue; tra l'apprendimento dai libri in inglese e la saggezza popolare della nonna purosangue nativa. Tanto forte è la attrazione di Cogewea verso il mondo degli """"Europei"""", quanto lo è verso il senso di appartenenza al suo popolo e allo spirito di giustizia indiano. Eppure, in molte situazioni si trova rifiutata e discriminata da entrambe le parti; sembra però che sia sempre il mondo dei Bianchi a riservarle le umiliazioni più cocenti. Il libro combina l'autentica tradizione indiana con le circostanze e i dialoghi di un romanzo popolare. Questa è la prima edizione in italiano dell'appassionante romanzo """"Cogewea"""", tradotto e annotato da Myriam Blasini. Mourning Dove è una delle prime autrici Native Americane mai pubblicate, e la sua mission, animata da fervente dedizione, è stata quella di difendere il suo popolo attraverso la scrittura." -
Io e i pigmei. Cronache di una donna nella foresta
Il sorprendente viaggio in Camerun della autrice Raffaella Milandri, attivista per i diritti umani, alla scoperta dei Pigmei odierni: chi sono e quali sono le straordinarie tradizioni di questa cultura millenaria? Qual è il devastante impatto del ""Progresso"""" su questo popolo pacifico e in profonda armonia con la Natura? Durante un incredibile viaggio, la ardua ricerca della verità porta a raccogliere testimonianze che sono un appello disperato inviatoci dal Popolo della Foresta. Deforestazione, piantagioni intensive per l'olio di palma, persino i parchi naturali minacciano la sopravvivenza delle etnie pigmee. L'esperienza della viaggiatrice è un racconto avvincente, commovente e terribilmente vero."" -
Racconti di nativi americani: il mio popolo, i Sioux
In questo grande classico della letteratura nativa americana, Luther Standing Bear, Oglala Lakota, narra la sua mirabile vita e quella del suo popolo, i Sioux-Lakota: Cavallo Pazzo, Toro Seduto e Buffalo Bill sono solo alcuni dei personaggi della storia del West che incrociano la sua strada. Nella sua storia, dalla infanzia indiana spensierata Luther passa giovanissimo alla Carlisle Indian School, dove descrive come gli venga imposto un nome cristiano e insegnato il mestiere di lattoniere; poi racconta di come promuova la educazione occidentale e lo studio della lingua inglese presso la sua gente, consapevole che sia la unica strada per difendersi dagli uomini bianchi, ""più numerosi delle formiche"""". Dopo aver eccelso come educatore e commesso, lavora con il Wild West Show di Buffalo Bill, per poi lottare per ottenere la cittadinanza americana e, infine, intraprendere la carriera di attore a Hollywood. Questa edizione è tradotta e annotata da Raffaella Milandri."" -
Racconti di nativi americani. Infanzia indiana. Ediz. integrale
In questo grande classico della letteratura nativa americana, Charles A. Eastman, Ohiyesa nel suo nome Dakota, racconta la sua felice, pur se difficile, infanzia indiana. Nel narrare la tradizione dei giochi tra ragazzi, delle feste e danze, delle avventure, della caccia al bisonte e diverse leggende, Eastman dipinge un mondo idilliaco esordendo: “Quale ragazzo non vorrebbe essere un Indiano, anche solo per breve tempo, quando pensa alla vita più libera del mondo?”. Consapevole che i tempi sono irrimediabilmente cambiati, come unica via per la sopravvivenza del suo popolo accetta e promuove l’educazione e i modi dell’uomo bianco, pur criticandone lo stile di vita. Dice, infatti, dei tempi passati: “La felicità e la contentezza regnavano assolute, in un modo che non ho mai osservato tra i bianchi, nemmeno nelle migliori circostanze”. E sottolinea: “Desiderano possedere il mondo intero. Hanno diviso il giorno in ore, come le lune dell'anno. In effetti, misurano tutto. Nessuno di loro lascerebbe andare via anche solo una rapa dal suo campo se non ricevesse il suo pieno valore”. Questa edizione è tradotta e annotata da Raffaella Milandri. -
Racconti di nativi americani. Eroi e grandi capi indiani
In questa preziosa serie di mirabili ritratti di “Eroi e Grandi Capi Indiani” di Charles Eastman, arricchita da foto originali, si legge tanto orgoglio e fierezza da parte dell’autore nel presentare l’essenza dei Nativi Americani, attraverso i valori che hanno animato questi Grandi Capi e le loro gesta. Certo, non tutti sono stati eroi immacolati, basti pensare al personaggio controverso di Hole in the Day; ma la maggioranza di queste figure storiche native offre vite e comportamenti esemplari, in quella che è stata la drammatica lotta per la sopravvivenza del loro popolo nel periodo più buio. Il senso di Giustizia permea le decisioni di molti di questi eroi, da Sitting Bull (Toro Seduto) a Red Cloud (Nuvola Rossa), da Crazy Horse (Cavallo Pazzo) a Chief Joseph (Capo Giuseppe) e altri. Finalmente i Grandi Capi Indiani raccontati da un Indiano: Eastman, Dakota egli stesso, ha incontrato diversi di essi in prima persona, e ha raccolto le loro storie e quelle di chi li ha conosciuti. Questa edizione è tradotta e annotata da Raffaella Milandri. -
Le scuole residenziali indiane. Le tombe senza nome e le scuse di Papa Francesco
Un libro d'inchiesta che fa luce sul sistema delle scuole residenziali indiane, sulle tombe senza nome di bambini nativi scoperte nel 2021 in Canada, e che analizza le scuse e il viaggio penitenziale di Papa Francesco del 2022 e il coinvolgimento della Chiesa cattolica. Qual è il significato e quali le conseguenze? Alla fine di maggio del 2021 una ondata mediatica annunciava i ritrovamenti di tombe senza nome di studenti nativi di scuole residenziali indiane in Canada. Erano così messi sotto accusa il sistema dei collegi indiani del Nord America, le Chiese che hanno gestito tali scuole, in particolare quella cattolica, e il Governo canadese. L'opera analizza le origini del sistema educativo di assimilazione e cristianizzazione rivolto ai Nativi, i tragici report governativi e le testimonianze che ne hanno denunciato i metodi, e poi le pressioni sul Papa perché si ""scusasse"""" con i Nativi a nome della Chiesa cattolica per gli abusi e le violenze perpetrati in tali scuole. Le parole del Papa e le sue scuse hanno fatto puntare i riflettori sui diritti umani dei Popoli Indigeni e sulle responsabilità del colonialismo."" -
Lo strano caso di Francesco Mancinelli Scotti
Il conte Francesco Mancinelli Scotti, di nobile famiglia toscana decaduta, viene colto a circa quarant'anni dalla ""insana passione"""" per l'archeologia e gli scavi e dedica i successivi quaranta a """"devastare"""" il territorio della Toscana meridionale. Uomo di grandi slanci, che lo portano a vent'anni a entrare nelle fila garibaldine, Francesco Mancinelli Scotti opera come infaticabile e fortunatissimo scavatore, collezionista e mercante di antichità che ha venduto materiali di scavo a collezioni e musei americani spesso alterando i dati di provenienza. Questo aspetto dell'attività di Mancinelli Scotti è di particolare interesse in quanto egli opera proprio negli anni in cui comincia a solidificarsi l'ossatura del controllo da parte dello Stato degli scavi, la lotta all'esportazione incontrollata di materiale archeologico all'estero e alla dispersione nel mercato antiquario. Il volume si pone quindi un doppio obiettivo: da un lato vuole mostrare chi era Francesco Mancinelli Scotti e quale sia il portato delle sue forsennate ricerche, dall'altro vorrebbe suscitare una rinnovata riflessione sulla tutela del nostro Patrimonio Culturale."" -
Alla corte della civetta. Ediz. italiana e inglese
Francesco Simeti è autore di un universo visivo che mediante la commistione di elementi naturalistici e surreali – dalla botanica alle miniature medievali – conduce un’analisi sullo sviluppo della storia naturale, mostrandone la relazione con la storia sociale umana. Si è affermato grazie a sculture, installazioni e interventi di arte pubblica esposti presso prestigiose istituzioni in Italia e all’estero. Questa pubblicazione è dedicata all’intervento site-specific realizzato da Simeti per il Museo d’arte della Fondazione Luigi Rovati ed è parte di una nuova serie di monografie su importanti artisti contemporanei che hanno collaborato con la Fondazione. Composto da due arazzi (Alla corte della civetta ed Elleboro) e da una serie di elementi decorativi in ceramica (Phantázō), il lavoro di Simeti opera su molteplici piani tra storia e finzione, reinventando l’antico in modi e forme personali. Ispirati ai bestiari medievali, gli arazzi riproducono un groviglio di creature dall’identità ibrida e metamorfica, come civette, salamandre, mostri marini, unicorni, felini, rinoceronti, fra cui si muovono, irriconoscibili, figure umane dotate di maschere antigas, elmetti e respiratori: sono la rappresentazione visiva di un rapporto traumatico tra noi e il mondo naturale. In conversazione con Luigi Fassi, Simeti racconta gli ingredienti che hanno dato avvio al percorso creativo: le boiserie e gli stucchi del palazzo (sede del Museo d’arte), distribuiti in una fuga di stanze da anni disabitate; le fotodocumentazioni di alcuni arazzi settecenteschi dispersi, a tema chinoiserie; una collezione di preziosi buccheri etruschi in ceramica nera. Un insieme di secoli e stili, rivisitati e rinnovati, in cui antico, moderno e contemporaneo si compenetrano tra loro mimeticamente. -
Fondazione Luigi Rovati. Museo d'arte
Questo volume è il racconto della genesi e dei principi operativi di Fondazione Luigi Rovati, un’infrastruttura materiale e immateriale della società della conoscenza, e del Museo d’arte ospitato nella sede di corso Venezia 52 a Milano, dove antico e contemporaneo dialogano all’interno di uno spazio rinnovato dall’archistar Mario Cucinella, inserito nella prestigiosa Wow List 2023 delle più importanti opere di architettura, arte e design al mondo selezionate dalla rivista AD Architectural Digest. L’architetto, del resto, non si è limitato al riassetto e al nuovo allestimento dei piani storici dell’edificio, ma vi ha aggregato un’immaginosa e rigorosa addizione ipogea, che nella forma, nella luce, nella suggestione emotiva è ispirata alla collezione di arte etrusca annoverata fra i vanti della Fondazione. Il mito etrusco ha viaggiato e viaggia sottopelle, affiorando, talvolta clamorosamente, in parte importante dell’arte e del pensiero del secolo scorso e ancora nel XXI secolo. È una rete dai molti nodi e implicazioni che Fondazione Luigi Rovati ha posto al centro del suo progetto culturale, ospitando non solo straordinari reperti archeologici, ma anche una raccolta di opere moderne e contemporanee – fra cui le installazioni site-specific di Luigi Ontani, Giulio Paolini, Francesco Simeti – intese non come un corpo autonomo e separato bensì come vitali e stimolanti interlocutrici dell’antico. Oltre a una sezione dedicata al cantiere e alla storia del Palazzo a cura di Mario Cucinella, il volume è arricchito da testi di Salvatore Settis (sul rapporto fra il museo e la città), Mario Abis (sul valore sociale del museo), Giulio Paolucci (sulle alterne fortune del collezionismo milanese di antichità) e Martina Corgnati (sugli echi e le suggestioni della cultura etrusca nell’arte del Novecento). Testi di Lucio Rovati, Giovanna Forlanelli, Salvatore Settis, Mario Abis, Mario Cucinella, Giulio Paolucci, Martina Corgnati. -
Era finora. Ediz. italiana e inglese
Fra i maggiori esponenti dell'Arte concettuale, Giulio Paolini ha fatto della sua produzione una riflessione metafisica sul processo della creazione artistica. Paolini, infatti, ritiene che l'opera in qualche modo pre-esista all'intervento dell'artista, che è semplicemente il primo a poterla contemplare. Egli si interroga sul ruolo dell'artista, sugli strumenti della rappresentazione, sulla relazione tra autore e opera, opera e osservatore, osservatore e artista. Questa pubblicazione è dedicata all'opera site-specific realizzata da Paolini per il Museo d'arte della Fondazione Luigi Rovati ed è parte di una nuova serie di monografie su importanti artisti contemporanei che hanno collaborato con la Fondazione. Intitolata Era finora, l'opera di Paolini si compone dei profili in gesso di due teste, una femminile e l'altra maschile, a evocare rispettivamente il classico e il neoclassico, l'origine del canone occidentale dell'arte e la sua ripresa agli albori dell'età contemporanea. Inquadrati entro una teca, i volti sembrano misurare il perimetro di uno spazio, o marcare un percorso, come pietre miliari. Il loro sguardo dà luogo a un tracciato prospettico scandito da riproduzioni fotografiche sovrimposte: una specie di ""galleria di ritratti"""", un continuum di immagini che scandiscono la storia dell'uomo e dell'arte, muovendosi tra passato e presente, come testimoni di tempi e spazi lontani ma compresenti nel qui e ora della fruizione dell'opera."" -
Fondazione Luigi Rovati. Art museum. Ediz. illustrata
Il racconto della genesi e dei principi operativi di Fondazione Luigi Rovati, un’infrastruttura materiale e immateriale della società della conoscenza, e del Museo d'arte ospitato nella sede di corso Venezia 52 a Milano, dove antico e contemporaneo dialogano in un continuum storico e artistico all’interno di uno spazio storico rinnovato dall’architetto Mario Cucinella. -
Diego, l'altro Giacometti. Ediz. a colori
Infaticabile assistente e paziente modello, Diego Giacometti ha condiviso con il fratello Alberto quarant’anni di vita e di lavoro, in un rapporto simbiotico tra i più intensi della storia dell’arte moderna. Il suo è un percorso creativo a cavallo tra scultura e design, con un approccio molto personale all’arte della decorazione: i mobili e gli oggetti da lui realizzati rincorrono un’eleganza asciutta e severa, impreziosita da sottili riferimenti a civiltà di altre epoche, a partire da quella etrusca, ed esaltata dalla predilezione per il bronzo. L’istintiva simpatia per gli animali lo porta a ritrarli spesso, anche nei mobili: la loro presenza non ha solamente una funzione ornamentale, ma trasforma la struttura stessa dell’oggetto animandone i volumi interni che, come le linee essenziali di un paesaggio, diventano ancora più leggeri e ariosi. Sono ideali che Diego condivide con il celebre arredatore d’interni Jean-Michel Frank, con cui collaborò in più occasioni. Oltre alle numerose committenze dei privati, Diego è sollecitato anche dalle istituzioni pubbliche, dal Musée national Marc Chagall fino alla commissione più prestigiosa: la proposta di realizzare, ormai ottantenne, la decorazione per il nuovo Musée Picasso di Parigi, sua consacrazione postuma, e definitiva, come artista. In questo catalogo, pubblicato in occasione della prima mostra italiana su Diego Giacometti presso la Fondazione Luigi Rovati, il curatore Casimiro Di Crescenzo ne traccia il profilo biografico, fa luce su molti aspetti della vita dei fratelli Giacometti a Parigi, puntualizza alcuni fatti e scopre novità interessanti, ricorrendo anche alla corrispondenza con i familiari. I quattro testi che introducono le sezioni delle opere descrivono i nuclei tematici della produzione di Diego (scultura, mobili e oggetti, raffigurazioni di animali), oltre che il già citato ruolo come modello di altri, del padre ma soprattutto di Alberto. Il catalogo è arricchito da testi di Roger Montandon, Eberhard W. Kornfeld, Henri Cartier-Bresson. -
Marianna Kennedy. As above, so below. Ediz. italiana e inglese
Marianna Kennedy lavora da oltre venticinque anni nella nella sua casa-studio di Londra creando un numero limitato di pezzi di design artistico, ciascuno dei quali è il risultato di mesi di collaborazione con i migliori artigiani britannici. Nella sua pratica creativa l’impiego di tecniche tradizionali convive da sempre con una visione estetica estremamente contemporanea. Conosciuta e apprezzata a livello internazionale, i suoi lavori sono entrati a far parte di prestigiose collezioni private. Questa pubblicazione è dedicata all’opera site-specific realizzata da Kennedy per il Museo d’arte della Fondazione Luigi Rovati ed è parte di una nuova serie di monografie su importanti artisti contemporanei che hanno collaborato con la Fondazione. As Above So Below è uno specchio costituito da trentotto singoli pezzi riflettenti dalla particolare colorazione rosata, montati all’interno di una ricca decorazione floreale in legno intagliato. Rappresentazione del ciclo della natura, lo specchio riproduce nella parte bassa il mondo materiale, con rocce e grotte, mentre gli elementi vegetali che ne solcano la superficie simboleggiano l’ascesa al mondo spirituale, alla luce, all’infinito. Intervistata da Ben Weaver, Kennedy ripercorre la storia della commissione della grande specchiera, dall’ispirazione originaria alla sua evoluzione, elencando tutte le maestranze coinvolte. La pubblicazione è arricchita da un saggio di Dan Cruickshank sulla storia dell’intaglio britannico nell’architettura e nelle arti decorative del XVIII secolo, sulle differenze con l’intaglio continentale e sull’eredità di tale pratica, che rappresenta per Kennedy una fonte inesauribile di ispirazione.