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Cinema d'ascolto. Vol. 2: Musica e cinema del resto del mondo
Per avere le prove definitive dell’universalità del linguaggio musicale, Cinema d’ascolto prosegue il suo viaggio, partendo dall’Estremo oriente per spostarsi nelle calde regioni del Maghreb, per proseguire in tutto il continente africano e in Sudamerica. Un viaggio affascinante per la varietà di popoli e culture incontrati, attraverso pellicole spesso introvabili, che solo nel loro insieme possono intonare un canto di pace. Ascoltando migliaia di colonne sonore, ti accorgi che stai ascoltando un’unica voce: il suono dell’umanità è lo stesso, perché l’anima dell’uomo è la stessa in qualsiasi parte del mondo vive, spera, soffre, gioisce. La musica ne intona la sua parte emozionale più atavica. -
Paludi nel Bel Paese. Vicende, visioni, rappresentazioni. Nuova ediz.
L’apparente antinomia del titolo di questo libro è solo una rêverie! Infatti, tra i ricorrenti luoghi comuni, quello della palude come realtà terribile, orribile, infernale, pestilente, marginale, nociva, inutile, è stato tra i più duri da sfatare. Da graffi dell’ordito territoriale, macchie nere da espungere dalle carte geografiche del bel paese, oggi le paludi rientrano tra le zone umide da preservare e salvaguardare per le loro valenze naturalistiche ed ecologiche e per le loro funzioni idrauliche. Eppure, anche nelle epoche passate esse sono state pretese, contese e difese, perché bacini di risorse naturali essenziali per le comunità che le frequentavano. Il libro considera e riconsidera singolari vicende ed esperienze palustri, insieme alla varietà delle visioni e rappresentazioni della palude. Tanto, curiosando tra cronache antiche, atti notarili, memorie giudiziali, documenti negoziali, istanze, suppliche e altre carte d’archivio; e spigolando tra le paludi di ieri e di oggi, sparse tra le Alpi e il mare africano. -
L'ombrello amato
Donna Concetta è un donnone: alta un metro e novanta, cento chili superati da un pezzo, due manoni che fanno paura e un vocione che sembra salire dalle profondità della terra. Porta i capelli legati a crocchia perché dice che “fanno pulizia”. Fa la domestica per diverse famiglie di Puntarocca, una ridente cittadina della provincia catanese. La sua routine è interrotta dal ritorno del figlio, come commissario di Polizia e dal ritrovamento del cadavere di una ragazza, da cui va a fare le pulizie. L’inarrestabile donna Concetta si muove fra personaggi caratteristici alla ricerca di indizi sull’omicidio, parallelamente alle indagini del figlio, il commissario Paolo Amato, che dopo aver studiato e fatto carriera fuori, ha sentito il richiamo ineludibile delle sue radici. Alto, bruno, con intensi occhi scuri, di grandi capacità intellettive e doti morali, ama il suo lavoro e per fare giustizia è disposto a non seguire pedissequamente le regole. Insieme alla sua squadra, e a sua madre, procede alla soluzione del delitto e alla riscoperta della sua amata terra, che riaccende in lui emozioni e passioni sopite, mentre la relazione con la sua compagna risente del trasferimento… -
Allenare attraverso il gioco condizionato. Settore giovanile: la didattica per favorire la comprensione del gioco e lo sviluppo del talento creativo
Il libro si rivolge agli istruttori di Scuola Calcio e agli allenatori di settore giovanile. Scopo della pubblicazione è quello di favorire la comprensione del gioco, sviluppare le abilità tecnico-tattiche e stimolare la fantasia e la creatività del giocatore. Per raggiungere l'obiettivo le esercitazioni contenute all'interno del volume (oltre 70) hanno come base fondamentale il gioco e la sua variabilità. -
I tempi del «Fanciullino» e altri saggi pascoliani
I saggi qui selezionati sono il risultato di un trentennale percorso di ricerca che ruota intorno ai punti nevralgici della tradizione poetica di Giovanni Pascoli, a partire dal nucleo centrale del ""Fanciullino"""". Lungo questa direttrice Giorgio Marcon cerca di cogliere l'essenziale del pensiero poetante di Pascoli, portando in superficie i rapporti che sussistono tra storia e poesia, in particolare nel contesto della cultura bolognese medievale, da cui provengono """"Le canzoni di re Enzio"""" e """"La canzone del paradiso"""". Accanto a questi testi fondativi Marcon analizza quelle prose, confluite nei """"Pensieri e discorsi"""" o negli """"Scritti danteschi"""", che ritiene interessanti perché provenienti da molteplici esperienze di scrittura, per poi esplorare la gamma eterogenea della poesia pascoliana con i """"Canti di Castelvecchio"""", il """"Diario autunnale"""", """"Myricae"""", i """"Primi poemetti"""", i """"Poemi conviviali"""" e infine i """"Poemi italici""""."" -
Fare i conti con la morte. Il «Liber introituum» del comune di Bologna del 1347
Le fonti fiscali sono raramente oggetto di edizioni critiche, a causa della ricorsività delle formule amministrative e giuridiche che le costituiscono. Se questo è innegabile, d’altro canto sono delle vere e proprie miniere d’oro per comprendere la società medievale. Il Liber introituum del Comune di Bologna, ovvero il registro delle entrate del massaro relative al 1347, è l’oggetto della presente edizione critica, realizzata allo scopo di far conoscere a un pubblico più ampio questa ricca fonte. Il testo presenta un quadro esaustivo della situazione fiscale cittadina e una chiave d’accesso privilegiata per conoscere la società comunale bolognese alla vigilia della peste nera. L’edizione della fonte è preceduta da un’introduzione che consente di inquadrare il registro all’interno di una tradizione di studi dedicati all’economia medievale e di inserirla in una più vasta produzione di registri trecenteschi di matrice fiscale. -
Botta e risposta. Un dialogo interdisciplinare sulla «Commedia»
La storia di questo libro è, anche e soprattutto, la storia di un fortunato incontro e di una straordinaria conversazione fra due Maestri dell’Alma Mater bolognese, fra due discipline (la filologia e la medicina) e due diverse personalità, entrambe di grande levatura morale e culturale. Una storia che purtroppo si è conclusa prematuramente, prima che i suoi protagonisti potessero portarla a termine, ma che meritava di essere comunque affidata ai lettori perché, oltre alla testimonianza della straordinaria umanità dei due interlocutori, ci offre una lettura della Commedia, come percorso di terapia e di guarigione, tanto singolare quanto ricca di riflessioni sorprendenti. Nel far sapientemente reagire il testo dantesco con scoperte e concezioni scientifiche in apparenza lontanissime – dai neuroni specchio al placebo, dalla psicanalisi alla rigenerazione cellulare –, il libro fa del progetto di conquista della salute, delineato nel poema, la prefigurazione di una concezione empatica e intersoggettiva dell’arte medica, e ci ricorda che, come nella relazione di cura e nella vita, anche nella Commedia «nessuno si salva da solo». -
Dante e Bologna. Istituzioni, convergenze e saperi
La pubblicazione di questa raccolta porta a compimento l'impegno assunto da un comitato scientifico composto da Armando Antonelli, Massimo Giansante, Giorgio Marcon, Franziska Meier, Riccardo Parmeggiani e Berardo Pio, che sin dal 2019 ha lavorato alla realizzazione di un duplice convegno, da tenersi a Göttingen e a Bologna, con la volontà di indagare il complesso rapporto tra Dante e Bologna. Ma a causa della pandemia le cose sono andate diversamente. Questo volume include pertanto alcune delle relazioni che avrebbero dovuto tenersi nel 2020 al convegno di Göttingen, poi annullato, e quelle presentate a Bologna nell'autunno del 2021. La raccolta risulta tripartita. Il primo blocco di sei saggi si raddensa intorno al prolifico scambio Tra Bologna e Firenze: comune, università e questioni di biografia dantesca, il secondo blocco di quattro contributi intorno al tema Dante e i saperi petroniani, mentre l'ultimo contiene cinque studi sulla Ricezione felsinea: dantismo e antidantismo. La raccolta di queste quindici relazioni contribuisce a riattivare l'interesse per il vasto, multiforme e triplice rapporto tra Dante e Bologna, Dante a Bologna e Bologna in Dante, facendo il punto sullo status quaestionis dei temi affrontati e producendo spunti inediti su molti argomenti. Essa costituisce così un altro passo in avanti su diversi aspetti che intrecciano la biografia di Dante, le sue opere, la loro ricezione e la città di Bologna. -
Storia di una congiunzione astrale
L'incontro inaspettato con un ragazzo del passato stravolgerà la vita di Pamela, ormai pronta ad andarsene dall'Italia per cominciare una nuova vita a Madrid. Sin dall'inizio la relazione tra i due è difficile: prima la distanza, poi l'incontro con la vita reale diverranno sfide per il loro amore. -
Un pezzo di stoffa
(Il romanzo è ispirato alla storia dell'avvocato iraniano Nasrin Sotoudeh.) Fatima Navari, avvocato iraniano, difensore dei diritti umani è una donna forte e determinata che prende le parti dei più deboli in un paese dove questo tipo di scelte si paga spesso con la libertà. Sin da giovane lotta per diventare avvocato e da adulta, continua a portare avanti le sue battaglie per proteggere gli oppressi e rendere l'Iran un paese a misura di donne. Dovrà affrontare situazioni che mettono in crisi il suo essere donna e madre, e dovrà fare i conti con il fatto che le sue scelte, spesso, rischiano di far soffrire le persone che più ama. -
La letteratura potenziale (Creazioni, ri-creazioni, ricreazioni)
Dopo parecchi decenni, la ""Letteratura potenziale"""" resta un'opera di straordinaria importanza per la storia letteraria occidentale, nel divulgare i concetti oulipiani di struttura e esecuzione, e la concezione della prevalenza della struttura sull'esecuzione. Pur sulla scia delle avanguardie novecentesche, e del surrealismo in particolare, vi si opera il capovolgimento della tradizione poetica modernista, con ritorno iperbolico alle regole formali, contro la libera ispirazione. Vengono così recuperati come maestri gli autori di rigorosi giochi letterari nel passato, e viene ripristinata una riproducibilità del poetico, applicando regole restrittive, non priva di risvolti pedagogici, e nettamente antiidealistica e, in un certo senso, democratica. L'esperienza letteraria dell'OULIPO, autore collettivo di questo volume, accomuna autori con Italo Calvino, Raymond Queneau, Georges Perec. Prefazione di Marco Maiocchi."" -
Babilonia
Dalla grigia Parigi a una Marsiglia arcobaleno di bandiere, sole e molluschi al mercato; dai vestiti variopinti e rappezzati delle vecchie prostitute della Cannabière alle guance troppo rosa di ragazzi che vendono il piacere a poco, Crevel narra le storie tristi di persone ai margini, con un lirismo doloroso e una rabbia latente. Manifesta il proprio dissenso nei confronti della pena di morte, della prigione a vita, di un ordine imposto solo per compiacere un gruppo di persone noiose, infagottate in pellicce che puzzano di cane bagnato. rnE allora abbia inizio la svestizione, e al diavolo le buone maniere, le idee ben congegnate, le poltrone foderate e polverose. E benché anche l’insubordinazione abbia un prezzo, ci vuole ben altro per scoraggiare i personaggi di Crevel che, a testa alta, come eroi spartani, sono pronti a gettarsi nel baratro. -
Storie intime del corpo
Può sembrare paradossale, ma la storia è fatta così: le cose più semplici e abitudinarie, quelle di tutti e di tutti i giorni, sono le più sconosciute. Del corpo come fonte di piacere e suscitatore di desideri, del corpo come entità materiale, organica, triviale, poco è stato detto, e poco si ricorda: funzioni organiche, sessualità e erotismo hanno rappresentato, in tutti questi secoli, un tabù da aggirare con terminologie velate e moralistiche o, al contrario, da infrangere con scritti provocatori e compiaciuti. La precettistica religiosa, la letteratura libertina, l'arte figurativa e i documenti archivistici delineano tuttavia la storia sotterranea di un'intimità quotidiana a lungo passata sotto silenzio. Gesti intimi, piaceri e repressioni guidano quest'inedita e appassionante storia che, dal Medioevo alle soglie del Novecento, porta alla luce stimolanti visioni culturali e nei pruriti di pulci e pidocchi, nelle pratiche igieniche, nelle sollecitazioni e nelle mortificazioni delle «parti vergognose», ci fa rivivere le avventure e le sorprese di un corpo a misura d'uomo e di donna. -
Introduzione alla filosofia di Diderot
"Denis Diderot (1713-1784) è stato un grande pensatore illuminista, raffinato filosofo materialista, ma anche uno spirito enciclopedico, scrittore di romanzi e anti-romanzi, autore di pièce teatrali, dialoghi filosofici e numerosi testi in cui il pensiero critico si dispiega sorprendendo con inconsueti personaggi e inattesi paradossi, capaci di cogliere criticamente alcune questioni fondamentali della modernità. La sua filosofia si nutre di questa ricchezza e si costruisce attraverso scelte stilistiche originali che ne fanno un pensatore capace di parlarci anche a distanza di tre secoli. Nel volume si ricostruiscono gli elementi generali del materialismo diderottiano, approfondendo il modo in cui questi si declinano in ambito estetico, etico e politico.""""" -
Storie e sentieri dell'Appennino
Pastori, carbonai, venditori ambulanti, contadini e mugnai, e poi guardie, ladri, ma anche eserciti, nazisti e partigiani: quanti passi, e per quanti secoli, sui sentieri dell'Appennino. Sembra di vederla questa umanità in cammino, tra valli e costoni, dove ora s'incontrano scarpe da trekking e giacche tecniche dai colori sgargianti. Chi di passaggio, chi destinato a restare, tanti hanno impresso le proprie impronte su questo territorio, e ripercorrere il filo di quelle tracce significa soffermarsi di fronte a una casa in sasso, riposare all'ombra di un castagno, o dissetarsi a una fonte, e interrogarsi sulle storie che in quei luoghi sono nate o hanno avuto i propri protagonisti. L'autore dà voce a quei racconti perché si possa continuare a tenere viva la memoria di un nostro passato, anche recente, ma che le nuove rotte della geografia umana sembrano relegare fuori dal tempo. -
La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell'Italia settentrionale
Fiumi, laghi e canali dell’Italia settentrionale sono stati nei secoli fondamentali per sviluppare comunicazioni e commerci. E benché siano spesso confini per popoli e nazioni, ancor più rilevante è la loro funzione di ponte: le acque, in tempo di pace, uniscono, non dividono. rnDurante le guerre medievali furono però teatro di furiosi scontri, vie privilegiate per spostare eserciti, macchine da guerra, artiglierie, prigionieri e bottini, e portare devastazione, assediare città e luoghi fortificati. La presenza di una flotta per decidere l'esito di un conflitto poteva essere tale da intraprendere anche una colossale impresa come quella portata a termine dalla Serenissima tra il 1438 e il 1439: il trasporto di grandi galee, e numerose altre imbarcazioni dall’Adda al Garda attraverso valli e montagne.rnIl libro racconterà i conflitti sulle acque interne del nord Italia nel medioevo, le tipologie di navi utilizzate durante gli scontri, i modi in cui avveniva la navigazione, per giungere infine a prendere in esame le modalità d’impiego e di combattimento delle flotte fluviali nelle battaglie rimaste nella storia. -
Introduzione alle psicologie evoluzioniste. L'origine della mente umana tra scienza e filosofia
In cosa siamo diversi dagli altri animali? E come abbiamo evoluto capacità squisitamente umane come il linguaggio e la tecnica? In questa introduzione, si traccia la storia degli approcci evolutivi allo sviluppo del comportamento e della cognizione umana, concentrandosi sul ruolo delle categorie concettuali nelle controversie che hanno animato le psicologie evoluzionistiche dagli albori fino ad oggi.rnPerché, secondo alcune interpretazioni, siamo animali ultrasociali mentre secondo altre siamo per lo più egoisti mascherati? E perché, per alcune, il linguaggio è il risultato dell’evoluzione culturale, mentre per altre abbiamo ereditato geni specifici per imparare a parlare?rnAttraverso le scoperte della biologia molecolare, l’etologia e le neuroscienze, vengono discusse le ipotesi più accreditate, ma tutt’altro che conclusive, su come geni e cultura, biologia e apprendimento ci hanno resi quello che siamo nel corso di milioni di anni di storia. -
Storie di guerra e di pace
In queste pagine si parlerà di pace e di guerra. rnQuanto alla guerra, si parlerà solo marginalmente di guerra combattuta e di ciò che veniva detto in passato arte della guerra. Saranno presi piuttosto in considerazione i criteri adottati, diversi in epoche diverse, per definirla propriamente come distinta da altre forme di uso collettivo della forza, in particolare circoscrivendola ai rapporti conflittuali fra entità politiche, si tratti di città, regni o stati, e tenendo conto anche delle collettività che aspirano a farsi riconoscere come soggetti politici autonomi. rnSaranno inoltre considerati da una parte i vari argomenti di cui ci si è valsi per presentare come legittimo, e anche giusto, il ricorso alla guerra, e dall’altra i repertori di cause, circostanze, motivi e pretesti individuati per spiegare l’insorgere delle guerre. rnNon meno che di guerra si parlerà di pace, se non altro perché scopo ultimo della guerra, quando essa si pone degli obiettivi definiti, non è tanto ottenere una vittoria assoluta, qualunque sia il prezzo che si deve pagare, ma una pace che faccia conseguire vantaggi superiori ai costi pagati nel corso del conflitto. -
Diario del 1947
Nel 1947 Gaetano Salvemini ha settantaquattro anni e manca dall’Italia dal 1925, quando era stato costretto ad espatriare per le vicende giudiziarie legate al foglio clandestino antifascista «Non Mollare». Nel decennio che precede la definitiva sistemazione ad Harvard vive pienamente quella che all’amica Mary Berenson aveva definito la sua “terza vita”, e cioè la stagione da fuoruscito tra Londra e Parigi che lo rende un intellettuale cosmopolita. Nel periodo americano assume un ruolo centrale nel mondo accademico e culturale statunitense, senza tuttavia perdere i legami con la situazione europea e italiana. rnIl testo edito qui per la prima volta nella sua completezza è il resoconto dei primi due mesi di viaggio che Salvemini compie dal 15 luglio al 21 novembre di quell’anno. Lo storico, due giorni dopo l’arrivo in Inghilterra e sino al 17 settembre, trascrive in maniera sistematica incontri con amici ritrovati e conoscenze occasionali, annotando riflessioni frutto delle conversazioni avute. rnÈ interessante leggere la versione integrale dello scritto, accompagnata da una selezione di articoli salveminiani strettamente connessi al viaggio (alcuni anche inediti o poco noti), perché appare come una fonte eccezionale per meglio comprendere le molteplici attività intraprese e i nuovi interessi che Salvemini coltiverà con il rientro in pianta stabile in Italia nel 1949. -
I fasci giovanili di combattimento. Una storia di socializzazione politica, militarizzazione e sport
Ricostruire la storia de i Fasci giovanili di combattimento, l’organizzazione del regime fascista per giovani dai diciotto ai ventun anni, è utile per esaminare quale impatto ebbe il fascismo sulla gioventù italiana e in che misura riuscì a coinvolgerla nella propria politica.rnIl libro si sofferma sull’evoluzione organizzativa dei Fasci giovanili, sui loro rapporti con gli altri organi del regime e con le istituzioni statali, sulle principali attività, sui dibattiti teorici concernenti la politica giovanile e sui periodici rivolti alle nuove generazioni. Si è cercato anche di evidenziare i cambiamenti subiti dall’organizzazione nel corso degli anni e le differenze che presentava nelle diverse aree territoriali del Paese. Particolare attenzione è stata dedicata al contesto internazionale, perché negli anni tra le due guerre associazioni e movimenti per la gioventù si diffusero in tutto il mondo.rnNel complesso, il libro si propone di dare un contributo agli studi sulla storia dei giovani e a quelli sull’Italia fascista, concentrando l’attenzione su alcuni temi fino a ora poco presi in esame dalla storiografia.