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Il lampadario di Cortona. Dal collezionismo delle origini alle raccolte contemporanee
Tra i capolavori etruschi più noti, un posto da protagonista spetta al lampadario conservato al Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona. Con un peso di oltre mezzo quintale, è considerato uno dei più pregevoli esempi di bronzistica antica, unico esemplare di lampadario etrusco ritrovato integro, entrato a far parte delle collezioni museali a seguito di un ritrovamento fortuito e di una complessa trattativa di acquisto. Oggi gli esperti sembrano concordi nel ritenere che la monumentale lucerna a sedici beccucci sia stata prodotta in un’officina dell’Etruria interna centro-settentrionale, tra Arezzo e Orvieto: una zona che nel IV sec. a.C. era ben attrezzata per produzioni di questo tipo e dalla quale provengono altri grandi bronzi. La complessità dell’iconografia, la straordinaria qualità della tecnica fusoria e il pregio del materiale portano a escludere la collocazione privata di un manufatto di tale valore: l’ipotesi più plausibile è che fosse destinato a un santuario pubblico, dove avrebbe potuto svolgere con continuità ed efficacia la sua funzione. Il volume include alcuni saggi sul tema dell’illuminazione nel mondo etrusco, sulla storia antiquaria, sulla realizzazione e l’analisi dell’apparato decorativo, a cui si aggiungono una selezione di lettere e documenti tratti da Nuove letture del lampadario etrusco (1988) e un nuovo saggio introduttivo di Paolo Bruschetti e Giulio Paolucci, scritto in occasione dell’esposizione presso il Museo d’arte della Fondazione Luigi Rovati. Testi di Paolo Bruschetti, Giulio Paolucci, Paolo Giulierini, Riccardo Massarelli. -
La stele di Kaminia, gli Etruschi e l'isola di Lemno
La stele di Kaminia, conservata al Museo Archeologico Nazionale di Atene, è una delle tre iscrizioni, tra le più illustri dell’antichità, che hanno guidato generazioni di italiani nell’Ellade alla ricerca del passato. Realizzata nel VI secolo a.C. come segnacolo di una tomba e recuperata tra il 1883 e il 1885 nell’isola di Lemno, la stele era originariamente alta un paio di metri, anche se oggi ne rimane solo la metà superiore, con il profilo di un uomo che impugna lancia e scudo. Intorno alla figura e sul lato destro della pietra sono incise duecento lettere dell’alfabeto greco: in tutto trentatré parole su undici righe scritte in direzione alternata. Tuttavia, il testo scritto in greco non è né greco né indoeuropeo e appartiene alla stessa famiglia dell’etrusco e del retico, che si parlava e scriveva in una zona ai confini tra le attuali Austria, Svizzera e Germania. Gli archeologi, gli storici e i linguisti che si occupano della stele di Kaminia e del suo contesto sono alle prese con una questione ancora irrisolta: se gli abitanti di Lemno, testimoniati dalla stele e dalle altre iscrizioni, siano della stessa stirpe degli Etruschi migrati dall’Anatolia, con un gruppo stanziato a Lemno e un altro arrivato in Etruria, oppure se si tratti di Etruschi giunti a Lemno dall’Italia, per fondare una colonia o una stazione commerciale e di pirati nell’Egeo. La storia della stele, e del popolo di cui era espressione, è narrata in questo libro e nella mostra in corso presso la Fondazione Luigi Rovati fino al 18 luglio 2023, in collaborazione con la Scuola Archeologica Italiana di Atene, che a Lemno conduce scavi e ricerche da oltre un secolo. -
Storia di una maestra. Ricordi e riflessioni di una centenaria
"Una storia scritta con il linguaggio scarno di chi racconta ciò che vive, senza bisogno di perifrasi; senza ricorrere alle mode linguistiche che caricano di enfasi i vissuti, anche quelli dolorosi, sfalsandoli e rendendoli inautentici. La maestra narrante del testo parla di sé, e sembra che non sappia neppure che, parlando di sé, sta parlando di tutte le maestre del suo tempo. Assumendo come cornice di riferimento i grandi fenomeni sociali, senza giudicarli, vivendoli fino in fondo, uno ad uno. Compresa l'esperienza della pluriclasse, in cui convivevano bambini di età diversa, di classe diversa, con bisogni educativi diversi. E due maestre condividevano l'onere di chi porta avanti tutte le classi delle Elementari, moltiplicando nei bambini la capacità di imparare gli uni dagli altri, insegnando loro quella educazione affettiva alla inclusione che senza negare le differenze, le assumeva in un progetto educativo condiviso, senza discriminazioni."""" (dalla prefazione della Sen. Paola Binetti)" -
Gli anni della democrazia. La città di Pontecorvo dopo il primo voto amministrativo (1946-1952)
Il volume è il seguito de ""Gli anni della transizione. La città di Pontecorvo dalla guerra alla Democrazia (1943 - 1946)"""" e si divide in tre parti: la prima prende in esame i tre anni di amministrazione del primo consiglio comunale del dopoguerra, la seconda comprende i successivi sei mesi in cui vi è la strana convivenza tra sindaco, giunta e commissario prefettizio, la terza esamina gli ultimi venti mesi di commissariamento che terminano nel giugno 1952, quando si svolgono le seconde elezioni amministrative. Sei anni caratterizzati da una forte instabilità amministrativa, durante i quali il paese vedrà il susseguirsi di due sindaci, che dovranno vedersela con un consiglio comunale litigioso e decisamente irresponsabile, e tre commissari prefettizi che porteranno avanti, come è logico che sia, per lo più l'ordinaria amministrazione determinando uno stallo amministrativo, ma anche una carenza democratica di cui la città risentirà fortemente. Sono anni che, con l'adozione del Piano di Ricostruzione, ma anche con lo scontro politico per il predominio sulla città, determineranno nel bene e nel male il futuro di Pontecorvo."" -
Genius loci. Portami un libro e ti regalo l'anima. Ospiti, non turisti. Macchiagodena 2021
Abbiamo offerto una vacanza gratuita a chi è venuto nella nostra cittadina e portato con sé un libro con una dedica. Quella persona o quella famiglia ci ha raccontato - e noi lo riportiamo anche in questo libro - il perché della scelta di quel libro, le emozioni che ha vissuto qui da noi. Le richieste che l'Amministrazione ha ricevuto sono state migliaia, purtroppo, non abbiamo potuto soddisfare i desideri di tutti. Abbiamo raggiunto l'obiettivo di fare conoscere le nostre bellezze medievali. Una bellissima torretta dei ricordi, la Torretta Medievale, ora custodisce i libri ""della vacanza"""" legati al Progetto """"Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l'anima"""". Tantissimi gli appuntamenti e gli eventi, non solo culturali (riassunti nella parte finale di questo testo) organizzati per allietare la permanenza dei nostri connazionali, e di coloro che ci hanno raggiunto dall'estero."" -
Sentieri di acqua e di pietra. Riflessioni su un modello di valorizzazione del territorio a base culturale
Il volume nasce dalla sfida, lanciata dalla Direzionale generale Musei del Ministero della Cultura attraverso il suo programma Musst e raccolta dalla Direzione regionale musei Molise, di promuovere nuovi modelli di valorizzazione dei territori a base culturale, in una strategia integrata e sistemica. A questo fine è stata selezionata un'area, la Valle del Volturno, in cui testare un modello di rigenerazione e sviluppo partecipato, individuando nel tema delle risorse idriche un elemento catalizzatore di innovazione sociale ed economica e di dibattito sul legame tra passato e futuro, sul senso del patrimonio come agenda per costruire nuove politiche di welfare. Gli obiettivi e i risultati attesi dal programma Musst, frutto di un importante percorso del Ministero della cultura, lanciato dalla Direzione generale Musei e dal suo allora Direttore Antonio), sono quindi diventati l'asse di lavoro di un progetto, Sentieri di Acqua e Pietra, che la struttura di coordinamento del sistema museale del Molise ha costruito e implementato su più fasi nell'arco di cinque anni a partire dalle principali risorse del patrimonio regionale funzionale a porsi come possibile modello di valorizzazione ... -
Ho seguito la mia luce. Sei storie di donne somale profughe in Italia
L'idea è quella di ricostruire una ""memoria"""" - quella della Somalia contemporanea - a partire dalle vicende di persecuzione e asilo di alcune donne rifugiate in Italia. Non tanto una raccolta di testimonianze, quanto, piuttosto, uno scavo più profondo nella storia e nelle trasformazioni di una società nella quale discriminazioni recenti si sono sedimentate su altre più antiche, ricadendo drammaticamente sulle popolazioni. A guidarci sono state le parole delle donne profughe che abbiamo incontrato e interrogato in questi mesi: Hayaat, Qamar, Sadia, Isnino, Fawsia, Rabia. La proiezione a ritroso nel tempo, l'analisi delle cause che abbiamo cercato di imbastire, si iscrivono tutte nelle loro vicende, cercano di meglio comprenderle e di verificarle alla luce di documentazioni e conoscenze inevitabilmente parziali. (Dalla nota introduttiva degli autori)"" -
La tavola Osca di Capracotta/Agnone. La storia
"Questo lavoro sulla Tavola osca è molto accurato e utilissimo: chiarisce in modo definitivo la provenienza del bronzo. Ipotesi inconsistenti, e tuttavia insistenti, su provenienze diverse creano confusione e disinformano il pubblico sotto parvenza di verità scientifiche. Grazie dunque per il suo impegno che spero riceva il giusto riconoscimento. Aggiungerei che gli scavi intrapresi da Bruno d'Agostino e continuati da Rainini avevano, offerto una conferma archeologica alla notizia della provenienza dalla zona della Fonte del Romito, con il rinvenimento delle tegole recanti il bollo osco KER (è un marchio di destinazione al santuario di Cerere, che quindi si trovava nelle immediate vicinanze del luogo di ritrovamento delle tegole), ma una errata interpretazione aveva lasciato in ombra questa prova."""" (Adriano La Regina)" -
Il senso di un fiore. Canto a tre voci
Uno spazio, tre spazi... Questi i soli segni tipografici che indicano l'inizio e la fine di questo discorrere per versi tra tre poeti - che nella realtà non si sono ancora mai incontrati - ma che si scambiano amabilmente pensieri e parole nel mondo della virtualità (che, se a qualcosa deve servire, a noi è sicuramente servito). Uno spazio è quello che separa un frammento dall'altro nella sezione Prologo, quella in cui i poeti hanno iniziato a dirsi e a interagire sul movente della ispirazione di uno di loro sul filo della sola occasione o inseguendo un pensiero improvviso o una semplice riflessione. Gli altri due aggiungevano poi nel corso delle ore del giorno. In Voci confuse si può cogliere così, in sintesi, chi siamo in queste pagine (nell'ordine: Ida, Elina, Angelo). -
Montanari di ieri e di oggi. Vivere, costruire, e produrre sugli Appennini. Atti del Convegno 19-20 aprile 2021
Il volume organizzato in due sezioni principali rispecchia puntualmente la sequenza degli interventi previsti nel corso del convegno, tenutosi in modalità on line il 19 e 20 aprile 2021. Si parte dalle regioni del Nord Italia, nella sezione ""Queste nostre montagne: da Nord a Sud"""", e si giunge - come in un viaggio alla riscoperta delle comunità che vivevano e vivono ancora sugli Appennini - all'area matesina cui si è volutamente scelto di dedicare l'intera seconda sezione dal titolo """"Convergenze sul Matese"""". Materie prime, coltivazioni, allevamento, costruzioni residenziali e produttive, tassazioni, modi di vivere, abitare e costruire (tanto in villaggi accentrati quanto in insediamenti sparsi) sono i temi principali affrontati con un approccio diacronico che, dall'epoca sannitica arriva fino all'età moderna e contemporanea. Tantissimi i dati su cui riflettere e ancora molte le zone d'ombra soprattutto per alcuni periodi storici cruciali, come il passaggio dalla tarda antichità all'alto medioevo: periodo durante il quale queste aree oggi periferiche, dovevano essere particolarmente vivaci dal punto di vista economico e politico."" -
L' emigrazione italiana tra Ottocento e Novecento. Il caso Carovilli
C'è un'altra Italia al di fuori dei confini nazionali: un'Italia formata da quei circa 60 milioni di oriundi italiani, figli dei tanti che, tra Otto e Novecento, presero la via dell'emigrazione. [...] Questa mobilità ha coinvolto alcune regioni più di altre (l'area orientale e quella centro meridionale). Nel contesto di tale fenomeno epocale, il volume si interessa della vita diretta dei nostri emigranti, delle dinamiche sociali, personali, familiari, che li hanno coinvolti. Il Comune di Carovilli, per la su caratterizzazione migratoria, ha costituito una sorta di ""laboratorio"""" di ricerca. In questo senso il lettore troverà una variegata raccolta di microstorie, costituite da documenti originali, fotografie e interveste che gli permetteranno di conoscere aspetti umanizzanti del fenomeno migratorio."" -
Il vociante silenzio della scrittura. Prospettive possibili per il presente e il futuro
La rubrica degli asterischi - come spesso capita in letteratura - ha ormai travalicato i confini di ""Riscontri"""", la rivista di cultura e di attualità in cui è nata e che viene ancora proposta ai lettori come appuntamento fisso. Questi nuovi articoli, anch'essi tutti inediti, seguono i precedenti pubblicati nel volume """"Asterischi inediti di vita e di cultura. Conversazioni civili"""" e sulla stessa scia indagano dilemmi e contraddizioni della vita moderna, dal privilegiato punto di vista di chi ha dedicato tutta la sua vita alla causa della letteratura e, in generale, della cultura. Il lettore si trova così dinanzi a una riflessione ad ampio spettro sulle prospettive dell'uomo contemporaneo, tra il fascino delle infinite possibilità offerte dal progresso tecnologico e il rischio di perdere la propria identità, o ancora peggio, di non trovarla mai."" -
Riscontri. Rivista di cultura e di attualità (2022). Vol. 1: Gennaio-Aprile
“Riscontri” è una testata unica nel suo genere che si caratterizza per l’approccio globale al mondo della cultura, con articoli di critica letteraria, di storia e di filosofia. Lontana dagli eccessi della specializzazione e al di fuori di ogni condizionamento che non consista nel rigore scientifico e nell’onestà intellettuale dei contributi, la Rivista mantiene da più quarant’anni l’approccio divulgativo che l’ha resa celebre anche oltre i confini nazionali.In questo numero: ""Estetica del lasciapassare""""; """"Il «gran fior» del paradiso: Dante, la candida rosa e il Sacro Graal""""; """"Fra leggi generali, analogia e forma simbolica. Note sul metodo leonardiano""""; """"La scuola nella “questione meridionale”. Appunti su Rocco Scotellaro""""; """"Il Rinascimento e la riscoperta delle tecniche antiche in Ghiberti""""; Sul labirinto. Una struttura assurta a metafora dell’avventura esistenziale""""; """"Petrolio di Pier Paolo Pasolini: quando il mito diventa epica""""."" -
Il primo giorno. Poesie d'amore e di disamore
Una raccolta di poesie che scandaglia l'intimità. Una bambina che, superando la dimensione onirica della fanciullezza, cresce attraverso le stagioni della vita e si scontra con la gamma dei sentimenti umani. L'esperienza delle emozioni assume i connotati dell'estrema sensibilità: il ritratto di un'anima che abbraccia l'esistenza nella sua interezza, che indaga la vita, la teme e, talvolta, la invoca. La donna che emerge, in una parabola altalenante di emozioni dirompenti o distruttive, è il risultato di una fusione tra l'esperienza umana e la poesia, oramai divenuta creatura inscindibile. Questa è una raccolta delle poesie più intense che l'autrice ha scritto negli anni giovanili. La scelta fa fede a quella che è la natura dei componimenti. Pur nell'idea di fondo di restituire emozioni nelle quali chiunque possa identificarsi, le poesie hanno una tendenza autobiografica: sono intessute delle storie, delle oscillazioni, dei drammi e delle necessarie gioie dell'autrice. In molti casi, le poesie non superano la pagina, in qualche caso sono dei flussi di coscienza nei quali, tuttavia, ogni parola risponde ad uno stato d'animo sviscerato e riportato su carta. -
A scuola di universi
Qual è l'Arché, il principio primo da cui deriva tutta la realtà? Questa domanda, che tiene occupata l'umanità da millenni, ha offerto lo spunto a Cosimo La Gioia per la sua seconda prova d'autore, dopo ""L'ascensore e altri racconti"""". Appassionato di scienza da sempre, soprattutto di astronomia e fisica, si cimenta così per la prima volta nell'ambito della fantascienza, genere al quale ha l'intenzione di tornare in futuro. """"A scuola di universi"""" è una storia di fantascienza filosofica, densa di riflessioni, di tentativi di risposta e non priva di umorismo: una lettura che potrà interessare gli amanti del genere, gli appassionati di scienza e di filosofia e tutti coloro che di fronte alla magnificenza e alla maestosità dell'Universo si pongono alcune domande fondamentali. """"A scuola di universi"""" è anche il primo progetto concreto del MIAMA, il Movimento Internazionale Autori Musicisti e Artisti, con contributi artistici e musicali di Samantha D'Angelo, Alessandro Tabacchi e Alessandro Colombo: una vera opera multidimensionale per una fruizione più immersiva e coinvolgente da parte del pubblico."" -
La ricerca della libertà. Libertà, democrazia e totalitarismo nell’epoca della Quarta rivoluzione industriale
Due anni di “politiche immunitarie”, con la limitazione di diritti che erano tutelati da tredici articoli della Costituzione, pongono domande inquietanti, in presenza di una maggioranza di cittadini che ha approvato lockdown e Green Pass senza scorgervi pericoli per la propria libertà. L’autore prova a rispondere alle nuove politiche “securitarie” con una ricognizione sia storica che teorica sulle diverse idee di libertà e sul loro conflitto, sui due modelli contrapposti di democrazia – democrazia liberale e democrazia totalitaria – (sulle tracce di autori come Hayek, Constant, Berlin, Burke, Tocqueville, Ortega y Gasset, Talmon, Popper, Arendt), e quindi sul latente totalitarismo, che può covare anche sotto la forma della democrazia liberale e costituzionale attraverso gli strumenti di potere mediatici e tecnologici (Fromm, Adorno, Marcuse). Per arrivare infine a delineare la “sindrome totalitaria” oggi incombente, l’incubo distopico di un totalitarismo biopolitico della sorveglianza, costruito in un’emergenza permanente che diviene “stato di eccezione”. E per immaginare l’impervio sentiero che è chiamato a percorrere chi voglia impegnarsi ancora nella “ricerca della libertà”. -
Riscontri. Rivista di cultura e di attualità (2022). Vol. 2
“Riscontri” è una testata unica nel suo genere che si caratterizza per l’approccio globale al mondo della cultura. Lontana dagli eccessi della specializzazione e al di fuori di ogni condizionamento che non consista nel rigore scientifico e nell’onestà intellettuale dei contributi, “Riscontri” mantiene da più di quarant’anni l’approccio globale al mondo della cultura e dell’attualità che l’ha resa celebre anche oltre i confini nazionali. In questo numero: Elogio dell’astensione elettorale. Simbolismo e onirismo nella Digitale purpurea di Giovanni Pascoli. D’Annunzio e la vita interiore. Invarianti psichiche dal Piacere all’Innocente. Dante e l’Islam, l’Induismo e il Buddha. La lezione glocal di Jovine. Empatia, essenza ed esperienza. Le dinamiche letterarie dell’inconscio nell’opera di Carlo Di Lieto -
Atti mancati
“Atti mancati” – vincitore della XXI edizione del Premio Massimo Troisi come “Migliore testo teatrale, sceneggiatura cinematografica e scrittura seriale di fiction televisive”, nella sezione Autore emergente – affronta complesse dinamiche sociali ed esistenziale, ponendoci di fronte a tre storie, ovvero a tre atti “non sense con senso”: il primo, Pezzente sagliute si svolge a Pompei, prima dell’eruzione vesuviana del 79 d.C, il secondo Attanti al lupo ha per protagonista uno scrittore che parla a un personaggio che non gli risponde e, infine il terzo, Anima mia, in cui luogo, spazio e tempo verranno rivelati solo alla fine. -
Invisibili guerre. Cronache perse tra oltre ed altrove
Nessuno ama la guerra. Eppure molti ne sono in qualche modo affascinati, se ne sentono catturati, giungono a concepirne la triste necessità. Questi racconti proiettano il lettore in guerre di ogni tipo. Da quelle lontane, nel tempo e nello spazio, a quelle invisibili dei nostri conflitti interni e personali. Da ultime, le guerre vicine. Quelle che abbiamo sotto gli occhi, spesso quasi senza vederle. Quelle combattute nelle nostre case, quelle della nostra storia recente, rievocata in ricordi che magari abbiamo ormai frettolosamente rimosso. Le guerre letterarie possono quindi essere utili a ribadire quanto siano brutte quelle vere. -
Anime di cristallo. Frammenti di vita e parole
Protagonista assoluto dei racconti di questa raccolta antologica è il groviglio dei sentimenti che agitano l’animo umano. Nel chiaroscuro della scrittura si animano uomini e storie di tutti i giorni di cui gli autori consegnano immagini vivide e “palpabili”, proiettando il lettore in una spirale emotiva dolceamara dove vengono illuminati i risvolti più profondi dei sentimenti dell’amore e dell’amicizia. Al centro di queste storie ci sono anime all’apparenza fragili che, come cristalli luminosi, rivelano alla fine un cuore roccioso e forte. Anime che scintillano nei ricordi vivi e si tormentano nei rimpianti opachi.