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Due soldi di carità. Le mirabolanti avventure di Marco. Nuova ediz.. Vol. 1
Calabria, 1850. Marco è un bambino di 8 anni che vive vicino a Reggio Calabria. Un giorno viene lasciato solo a casa dai genitori costretti a portare suo fratello, con gravi problemi di salute, in ospedale. Marco ha il compito di controllare la stalla con le bestie ma all’improvviso scoppia un incendio che distrugge tutto. Preso dal panico, il piccolo bambino fugge. E’ disperato e ha paura della reazione dei genitori così si imbarca in un mercantile con l’intento di ritornare a casa in futuro dopo aver messo da parte i soldi per rimediare al disastro. Giunto a Venezia decide di fermarsi. Qui stringe amicizia con due fratelli, Mimì e Cocò, ma soprattutto incontra un distinto signore che viene dalla Svizzera, Vittorio Vetta. Vittorio si intenerisce per questo bambino e decide di portarlo con sé. La sua vita prenderà allora un’altra piega e ogni incontro che farà, all’apparenza casuale, risulterà intrecciato da un preciso disegno. -
Il combattimento dei Dragoni. Le mirabolanti avventure di Marco. Nuova ediz.. Vol. 2
Ecco l’atteso seguito del libro “Due soldi di carità”. Ritorna l’amato personaggio di Marco che si trova ad affrontare il rapimento di sua figlia. Grazie all’aiuto del suo amico Shao Lin e dei suoi amici, riesce a liberare la sua amata figliola, dopo quello che verrà ricordato dai posteri come “il combattimento dei dragoni”. La crescita della sua famiglia impone una crescita interiore personale. Grazie a Shao Lin, agli insegnamenti del lontano oriente, Marco arriverà al Satori, all’illuminazione, con la volontà di creare un mondo migliore a partire da se stesso. Azione, emozioni, si alternano in un racconto che diventa un grande dono in cui l’Autore ci sprona a lavorare dentro di noi per vivere una vita piena e felice. -
Le mirabolanti avventure di Marco: Due soldi di carità-Il combattimento dei Dragoni. Nuova ediz.. Vol. 1-2
Una saga in due volumi che ci fa ritornare ad amare il racconto di avventura, non tralasciando di scoprire dei messaggi positivi che in un epoca come questa ci illuminano e ci fanno sperare in un mondo migliore. -
Gennarino Di Gennaro e la scoperta delle verità vertiginose. Nuova ediz.
Gennarino di Gennaro è il protagonista di un fantasy napoletano che non combatte i maghi oscuri, ma lotta contro i cattivi di tutti i giorni, con coraggio. Gennarino nasce a Napoli da madre tossicodipendente e padre sconosciuto. Finisce in convento, dove vive fino a 12 anni. Il ragazzo è minuto, magro come un chiodo, di carnagione scura e con un cespuglio per capelli. È silenzioso, gentile, timido, ma intelligente e molto ben istruito. Scopre, in modo fortuito, di avere doni extrasensori: muovere oggetti a distanza, vedere i defunti, muoversi con il corpo astrale. Abituarsi a queste capacità straordinarie non è per niente semplice e Gennarino, pian piano, inizia a controllare i suoi poteri grazie a una Maestra, Donna Drusiana. Ma Gennarino è un ragazzo e come tutti i giovani è testardo e non sempre segue le indicazioni dalla sua mentore che gli vieta tassativamente iniziative pericolose solitarie… che lui invece prende. Scopre gli assassini di sua madre e riesce a individuare i probabili mandanti di un pericoloso complotto politico. Ma questi doni prodigiosi sono anche un peso. Per fortuna la vita gli ha messo intorno amici straordinari che continueranno a circondarlo d’amore. -
Antichi esseri alati. Annunaki, Apkallu, Nisroch, Cherubini, Sfingi alate, protettori del Sacro
Presso diverse civiltà antiche – Mesopotamia, Egitto, Frigia, Grecia, Etruria – esistono testimonianze di raffigurazioni di Esseri alati. Chi erano questi Esseri? Sono realmente esistiti? Che cosa rappresentano? Perché sono raffigurati con le ali? Molte sono le domande alle quali diversi autori hanno dato risposte, a volte “accademiche” e storiche, a volte simboliche ed esoteriche e a volte fantasiose, anche con ipotesi extraterrestri. In questo testo vengono riportate le più importanti interpretazioni e inoltre viene messa in luce un’importante relazione tra i racconti della Bibbia riguardanti i Cherubini della famosa Arca dell’Alleanza e le numerose raffigurazioni egizie di Esseri alati in protezione del sacro, del tutto simili ai Cherubini biblici. Una scoperta sensazionale che, molto probabilmente, è stata tenuta nascosta per non turbare la consolidata narrazione storica della Bibbia. -
Un amore così e altre storie
Cresceva l'amore, cresceva la meraviglia di poterne racchiudere tanto. Ogni gioia adesso era in lei, vivevo per lei, la mia vita dunque le apparteneva: e in un'esaltazione confusa, venata d'angoscia, ero pronto a dargliela se solo me l'avesse chiesta. Certo, a ripensarlo ora... quel sentimento di fanciullo, quello slancio, quell'entusiastica dedizione... Il mio sentimento, forte, mi riempiva tutto, era coraggio, inesausta esuberanza di spirito, fantasia di grandi imprese... E orgoglio, sì, orgoglio di ciò che sentivo. Non importava che lei mi amasse come io l'amavo: Ketty mi vuol bene, d'accordo... Ma sono la vita per lei? Non so. Inutile saperlo. L'importante è adorarla - in ginocchio t'avrei adorato - vivere di lei. Prefazione di Nando Vitali. -
Ridere ridere ridere ancora. Un osservatorio sul comico contemporaneo
Nel 2008 un team di neurologi cognitivo-comportamentali condusse una ricerca sull'epidemicità del ridere analizzando la laughter chain, un curioso esperimento scientifico-pubblicitario realizzato da Skype: dove un soggetto guardava nello schermo una persona sbellicarsi e, sbellicandosi a sua volta, contagiava lo spettatore successivo, con 'effetto domino' - o meglio `effetto farfalla', considerata la curva esponenziale dell'intensità delle reazioni - potenzialmente infinito. Questa bizzarria, che si può agevolmente trovare in rete, diviene una cosa molto seria se la si elegge a emblema perturbante di quanto accade nell'attuale ""società dello spettacolo"""": sulla cui bocca il riso costantemente abbonda, ora secondo la logica, o l'illogica, di una euforia generalizzata e automatica, tutta risolta nei territori limacciosi della bétise, ora mediante operazioni artistiche raffinatissime e stranianti, che ricomprendono l'intera gamma dei media, dalla letteratura all'audiovisivo, dal cinema al teatro, dal fumetto al web. Qualche anno fa un drappello di giovani e appassionati """"filologi moderni"""" decise che questo fosse un terreno vergine e fecondo, degno di essere indagato. Il volume, che documenta quella esperienza svolta a margine di un corso universitario di Letterature comparate, si compone di cinque sezioni: """"Umano, troppo disumano"""", su alcune icone dell'estremo contemporaneo (David Foster Wallace, lo Sgargabonzi, Zerocalcare...); """"Il riso è una cosa serial"""", sugli usi dell'umorismo nell'audiovisivo; """"Perdita d'aura"""", sulla satira e la parodia ad opera di poeti e cantautori; """"Ironia in figuris"""", sull'abbraccio mortale tra testo e immagine; """"Du meme au meme"""", sulle derive incontrollate e i decorsi virali del riso social."" -
Achab. La musica dai conversari di Achab. Vol. 12: Pasolini
Volume dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini a cento anni dalla sua nascita. -
Un piano diabolico e tre delitti per Antonio Delicato
Il Commissario Antonio Delicato riceve la visita di un professore di scienze esoteriche che gli mostra un necrologio nel quale viene annunciata la propria morte. Nella data prevista un uomo viene trovato carbonizzato a seguito dell'incendio della sua vettura. A prima vista sembrerebbe trattarsi di un incidente ma le coincidenze delle date ed alcune riflessioni circa l'ora della morte inducono il Commissario a considerare l'evento come un possibile omicidio ed a collegarlo con la singolare visita del professore di scienze esoteriche. -
Verde menta
È il 1980. La Basilicata è messa in ginocchio dal terremoto del 23 novembre.rnAle, la coprotagonista, è a casa sua, aspetta Vito, il suo ex ragazzo. È passato circa un mese dal terremoto, precisamente siamo a Natale. Nevica, un sorriso triste. È da qui che si parte.rnIl perimetro nel quale si sviluppa la narrazione è un paese, tutto nasce e muore in questo paese della provincia di Potenza.rnQuesto gruppo di ragazzi lucani, quelli del ‘Blocco – 60’ perché nati proprio in quel decennio, prevalentemente appartenenti a famiglie abbienti, trascorrerà il tempo in modo audace, disordinato e feroce, tra Liceo, Radio 78 (la radio locale), sezione del PCI, discoteca 78 e il bar di Pepito. L’alcool, le droghe, le motociclette, sesso e tradimenti sono il filo conduttore fino alla sera fatale in cui tutto il loro mondo crollerà.rnUn romanzo corale, del genere Bildungsroman ovvero di formazione, cioè un corpo narrativo che evolve con la maturazione del protagonista.rnColori forti e contrasti violenti – è il mio modo di raccontare – per parlare di spensieratezza giovanile e voglia di uscire ma anche di disagi, solitudini e infelicità. Non una sterile cronistoria dei fatti accaduti quell’anno, tantomeno una esposizione confinata al solo pubblico locale, ho sempre detestato i campanilismi, piuttosto una maniera diversa per rivivere in pieno il periodo, quello di un gruppo di diciassettenni degli anni ‘80.rnFabula e intreccio non li faccio coincidere, passo dall’analessi (flashback o retrospezione) alla prolessi (flashforward o anticipazione), giusto per rendere la faccenda più pulp. -
Provo
I Provo sono un movimento a-sistemico, controculturale, da strada, un’avanguardia culturale che ha squarciato l’Occidente europeo e aperto le porte alla contestazione giovanile. Nati nell’Olanda puritana e calvinista degli anni ’60, i Provo furono una realtà metropolitana sui generis, in una quotidiana opposizione alla morale dominante e al perbenismo borghese. Le pratiche e le retoriche che i giovani Provo mettono in atto nelle strade di Amsterdam sono rivoluzionarie e dis-aggreganti, simboliche e ideologiche. Il testo ripercorre l’origine del movimento con le sue articolazioni e la sua attività grafica. I contenuti iconografici sottolineano il contributo fondamentale dei Provo all’estetica DIY (do it your self), caratteristica di gran parte dei gruppi e della comunicazione antagonista di quegli anni. I “Kranten Knipself”, ovvero i “ritagli di giornale” che accompagnano il testo, sono da intendersi come puzzle di una storia tutta da ricostruire, un vero e proprio omaggio alla controcultura Provo. -
Foglie secche
La vita dell'animale selvatico ha una certa dignità e bellezza; soltanto la vita dell'animale addomesticato si può definire degradante. Il borghese è il perfetto animale umano addomesticato. È straordinario considerare quanti modi diversi di esistenza ha una cosa, se ci pensate; e quanto più ci pensate, tanto più ogni cosa diventa oscura e misteriosa. Ciò che sembrava solido svanisce, ciò che era ovvio e comprensibile diviene misterioso. Vi si cominciano ad aprire tutto intorno come dei golfi... e poi abissi e abissi, come se un terremoto immane squarciasse la terra. Si prova un senso strano di precarietà... il senso di trovarsi nelle tenebre; eppure io credo che, se si continuasse a pensare abbastanza a lungo e seriamente, si dovrebbe uscirne, si dovrebbe ritrovar la luce. Ma dove si uscirebbe, dove precisamente? Ecco il problema! se si fosse liberi, si potrebbero esplorare le tenebre. -
Operai pazzi
Se è vero ciò che ha detto quel tizio ""Beati i poveri perché loro è il regno dei cieli"""" il paradiso deve essere pieno di operai."" -
Controcanto in verdargento. Ediz. integrale
Agosto 2018: in una cittadina pugliese immaginaria (Verdargento) Immacolata muore a novantasette anni. La notizia raggiunge tre giovani donne, sue conterranee: la prima è Caterina, una regista teatrale che vive a Milano e sta allestendo la Giovanna dei Macelli di Brecht; la seconda è Valeria, una ricercatrice che viaggia per l'Europa e studia l'opera di Virginia Woolf, femminista convinta che parla e ragiona con citazioni della sua adorata scrittrice; la terza è Anna Francesca, guardia forestale, che vive stabilmente a Verdargento, la più assidua nell'accudire Immacolata fino alla morte. Sembra che un arcano impedimento le porti sempre a logorare le relazioni con gli uomini, ma ciò che le salva, nella precarietà affettiva e professionale, è il legame intergenerazionale con l'anziana morente, che prende la forma di tre rami attaccati al tronco fino alle radici. Una fiaba contemporanea che rivendica il diritto a essere quel che si è, a dispetto dei padri, dei preti, dei partner fissi e occasionali, dei pregiudizi e degli oscurantismi di tutti i tempi. -
Il divino e l'umano. Ediz. integrale
È narrata la lotta che si svolgeva intorno al 1870 fra il governo zarista e i movimenti rivoluzionari. Nella prima parte è rappresentata la tragica fine di un giovane rivoluzionario che muore sulla forca senza né terrore, né rimpianto, anzi con gioia, perché i fini ultraterreni della vita gli vengono rivelati. Nella seconda parte è narrata la fine, anch'essa tragica, di un vecchio rivoluzionario dal carattere tenace, che avendo sacrificato tutto all'ideale politico, avendo sofferto lunghi anni di terribile segregazione in carcere, disperato si suicida quando si accorge che tutto ciò in cui ha fermamente creduto, per cui ha sofferto tanto, è oggetto di critica, di derisione e di disprezzo da parte della nuova generazione di rivoluzionari. -
Non farlo. Ediz. integrale
Tutte le volte che ho la possibilità di scegliere cosa fare della mia vita, la mia unica certezza è che farò sempre scelte del cazzo. -
Manuale di guerra psichica. Ediz. integrale
Il conflitto sociale non è che la continuazione della Guerra Psichica con altri mezzi. Stesse regole. Quando il nemico non può offendere il vostro corpo nell’ordinamento democratico, offenderà la vostra ombra. Ma prima che quella offesa arrivi a voi e al vostro corpo sarà cosa utile che vi prepariate sin da subito alla guerra delle ombre: la Guerra Psichica. Sapersi difendere e saper attaccare in questa guerra vi prepara al vero obiettivo di questo manuale: saper affrontare il conflitto sociale in tempi di pace o meglio di guerra sospesa nella notte della Repubblica. Questo trattato di Guerra Psichica insegna a combattere oltre ogni disciplina e gerarchia, insegna il sabotaggio, la propaganda, lo schieramento in battaglia dell’arte e della poesia, l’uso antagonista dello spionaggio e degli affari. Invita a far festa nella guerra, a gestire i doppiogiochismi, i ricatti, gli scandali, gli infiltrati, il dissenso, la vita mondana, la perversione, la delazione, il furto, la delinquenza, la prigionia, il tradimento, l’amore e l’alleanza. Il nemico combatte per il potere e il prestigio, questo Manuale, in 238 aforismi, invita per la prima volta alla guerra a protezione della vostra idea di mondo. -
Quando siamo umani. Appunti dall'era pandemica. Ediz. integrale
Il declino della civiltà moderna non è qualcosa da rimpiangere, quanto piuttosto un'opportunità per recuperare la nostra vera umanità. Stiamo vivendo una crisi profonda della nostra civiltà. Ma quali sono le ragioni che ci hanno portato sull'orlo del precipizio? La malattia che affligge cronicamente il pianeta richiede un pensiero radicalmente nuovo, per avere una speranza di rinascita. Quando siamo umani: ""Appunti dall'era Pandemica"""" offre un necessario e fondamentale spunto di riflessione. Tutte le civiltà precedenti sono fallite, stessa sorte sembra sia riservata alla nostra. L'ambiente fisico sta sfiorando la catastrofe, aumentano le temperature e i livelli dei mari, sempre più acidi e pieni di plastica, con i bagnanti che guardano pigramente il pianeta morire. La vita sociale è sempre più minacciata da sparatorie, aumento dei suicidi, solitudine, ansia. Zerzan concentra la sua attenzione in campo antropologico, storico, filosofico, tecnologico, psicologico e spirituale contribuendo a fornire un quadro lucido della tarda civiltà e dei motivi per cui sembra vivere una crisi inarrestabile e irreversibile."" -
M49. Un orso in fuga dall'umanità
Mangio, bevo, corro, sogno, penso, lascio tracce e le cancello, mischio finte tracce - e ancora tracce su tracce su altre tracce, falsi indizi, piste infide, segni vuoti e criptici o ambigui - e mi nascondo, corro, rido, ruglio di rabbia esuberante o d'incontenibile gioia, esco allo scoperto, piango, desidero, rigurgito, corro di nuovo, e sudo, graffio, mordo, urlo, defeco, scatto, piscio, mi masturbo, poi sento il lutto e mi annoio, mento e non perdono, talvolta canto, invento musica, talaltra gioco, cerco ospitalità nella densa oscurità del bosco, danzo, e poi inseguo la luce calda sopra il pelo, strappo, mi ferisco, sanguino, insonne corro, tengo gli occhi aperti, e dormo e sogno - e anche allora corro. -
I bambini senza nome. Ediz. integrale
In un’isola dell’Italia del sud, il destino di un gruppo di bambini e bambine è abilmente manovrato da un personaggio affascinante e manipolatore. Dopo anni dai giochi – sadici, perversi e surreali – Bianca, che è cresciuta e ancora ne paga le conseguenze, riceve una telefonata dal regista di quei giochi e la trama del passato torna a ripetersi nella memoria dei due, una memoria il cui racconto svela prospettive e significati che, anni prima, erano impensabili. In mezzo alla Buca, il posto dove i bambini si rintanavano, c’era un grande tappeto al centro del quale era raffigurato il sole. Attorno al sole c’erano sei costellazioni: Cassiopea, Cefeo, Andromeda, Perseo, Lucertola e Pegaso. Lungo tutta la narrazione il destino dei personaggi si intreccia ai miti e alla natura, al cielo e alle stelle.