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Così impari. Per una scuola senza compiti
Dei ""compiti"""" si parla molto e da molto tempo: a casa, a scuola, sui media, nelle università. Questo saggio permette di inquadrare il tema sotto il profilo storico, pedagogico e sociale, attraverso gli studi più accreditati e le testimonianze dei """"docenti a compiti zero"""". Per la prima volta parlano gli insegnanti, di ogni ordine e grado, che non assegnano compiti, mai. Si delinea così il profilo di una tipologia di docenti minoritaria, ignota e ignorata, eppure significativa della possibile efficacia di una didattica senza compiti, in linea con i paesi europei che si collocano ai vertici delle classifiche mondiali per qualità del servizio scolastico."" -
Vita? O teatro? Ediz. a colori
«È tutta la mia vita», così confessa Charlotte al suo medico francese affidandogli centinaia di tempere e di fogli manoscritti. Alcune settimane dopo, incinta di cinque mesi, viene deportata e poi subito uccisa ad Auschwitz, il 10 ottobre del 1943. Concepito in una situazione di solitudine estrema, ""Vita? o Teatro?"""" è il frutto di mesi di incessante lavoro di una giovane donna fuggita dalla Germania nazista che aveva voluto con quest’opera costruirsi un baluardo contro il caos del mondo. Oggi resta un monumento artistico e letterario, quasi un’opera d’arte totale di una forza sconvolgente, che viene pubblicato nella sua forma integrale."" -
Educare (con) gli alieni. Manuale di pedagogia per l'anno 2219
Il libro si presenta come un manuale di pedagogia dell'anno 2219, nell'ipotesi che centosessant'anni prima vi sia stato il primo contatto degli alieni con i terrestri e l'incontro con l'alterità più sconvolgente abbia costretto alla revisione radicale di tutti gli approcci filosofici, teologici e pedagogici. Che cosa significa educare creature immortali, esseri che comunicano attraverso codici e linguaggi del tutto nuovi, creature che non possono convivere fisicamente con i terrestri perché respirano ammoniaca, entità puramente spirituali? Il testo affronta le grandi categorie pedagogiche tradizionali sottoponendole alla radicale torsione che l'incontro con il totalmente Altro prevedrebbe. A una parte narrativa-fantastica segue una parte di riflessione sugli argomenti trattati e sulla loro attualità rispetto al dibattito pedagogico attuale alle prese con il non meno difficile compito di educare a partire dalle alterità terrene e terrestri. -
I galleristi di New York. Dietro le quinte del mondo dell'arte
Nelle interviste di Alan Jones e Laura de Coppet ai leggendari galleristi di New York, critici e appassionati d'arte talentuosi, sensibili e di grande intuizione che hanno lottato per promuovere gli artisti in cui credevano, trovano voce tutti i maggiori mercanti d'arte dal secondo Dopoguerra ai primi anni Duemila. Così Betty Parsons ci racconta di quando per prima ha esposto i lavori di Jackson Pollock e Mark Rothko; Leo Castelli ci parla delle prime mostre personali di Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg e Andy Warhol; Mary Boone e Annina Nosei ci spiegano come hanno contributo all'avvio delle carriere di Julian Schnabel e Jean-Michel Basquiat. Gli autori, da profondi conoscitori del settore, tracciano splendidi ritratti delle grandi personalità coinvolte, riuscendo a dipingere i protagonisti di questa pagina della Storia con poche ed efficacissime pennellate, a catturarne e trasmetterne l'entusiasmo e l'amore per questo mondo affascinante. -
Fischia il vento. Felice Cascione e il canto dei ribelli
U Megu, «il medico», era il nome di battaglia di Felice Cascione, nato a Porto Maurizio (oggi Imperia) nel 1918 e morto in uno scontro con i fascisti sulle montagne del cuneese nel 1944. Questo libro racconta la sua vita - gli studi di Medicina e l'adesione al Partito comunista, la poesia e la scelta di unirsi alla Resistenza - insieme alla storia della canzone che scrisse pochi giorni prima di essere ucciso. ""Fischia il vento"""", un simbolo della lotta partigiana, viene composta da Cascione sulla melodia del canto popolare sovietico """"Katjusa"""" e, dopo la sua morte, inizia a diffondersi spontaneamente fino a diventare l'inno più cantato della Resistenza. Donatella Alfonso racconta poi il successo della canzone dopo la guerra, le polemiche sull'origine del testo prima che ne fosse accertata la paternità e la visita di Camilo Guevara March, il figlio del Che, alla tomba dell'eroe partigiano. Una canzone longeva, """"Fischia il vento"""", che ha ispirato molti musicisti e ha varcato il terzo millennio per accompagnare, con le sue parole, le battaglie per la libertà e la giustizia. Prefazione di Antonio Ricci."" -
Il nuovo dizionario degli orrori. Neologismi da brivido
Questo piccolo dizionario è il frutto di un paziente lavoro di raccolta di tutti quegli orrori lessicali che – nati dai molti tipi di gergo tecnico, dal politichese o dalla pubblicità – assediano il nostro vocabolario con la pretesa di diventare neologismi. Il dizionario affronta questo compito impegnativo con piglio umoristico, suggerendo una riflessione critica e pacata sui più detestabili e ripugnanti vocaboli che, scaturendo dalle continue scariche inquinanti dei mass media, affiorano nel nostro linguaggio comune. Tutte le voci contenute nel libro hanno carattere prettamente documentario e servono a segnalare tempestivamente la comparsa e la diffusione di nuovi orrori linguistici nonché a scongiurarne il loro conseguente ingresso nel vocabolario italiano. -
Il vincolo stupido. Europa e Italia nella crisi dell'euro
Se l'Italia vuole agire nel mare aperto della globalizzazione, siamo sicuri che il modello tedesco sia quello che per noi funziona meglio? È una domanda sostengono gli autori di questo libro - che dovrebbero porsi anche la Francia, il Portogallo e la Spagna, senza contare che questa strategia fa male alla stessa Germania, vittima masochista dell'austerità dispensata all'Europa. La rigidità del Patto di stabilità è un totem che sta impoverendo i cittadini, mettendo in serio pericolo la stessa democrazia nel Vecchio Continente. Una classe politica screditata si rompe la testa sullo 0,1-0,2 per cento del disavanzo, mentre dovrebbe immaginare un programma di riforme serie per innovare e rilanciare investimenti pubblici, impresa tecnologicamente avanzata e macchina amministrativa. Insomma, per uscire dalla crisi e realizzare davvero un'Europa unita non c'è che una strada: cambiare le regole del gioco e i ""vincoli stupidi"""" imposti dalla troika."" -
L'evidenza
Il progetto di un colossale Muro che, da Gibilterra a Gaza, e da lì fino alla Muraglia cinese e, magari, fino al Messico, dividerà il mondo in due – il Nord dal Sud, i ricchi dai poveri – sta per giungere a compimento. Alla sua realizzazione si accompagnerà la messa in onda di un reality planetario, nel quale i migranti del Sud del mondo si contenderanno un posto dall’altra parte, misurandosi in prove disumane, ripresi e osservati dall’intero pianeta, tutti connessi, sempre, per giudicare chi sarà degno di vincere l’accesso nel ricco Nord. Spie e poliziotti, spacciatori e hacktivisti, rifugiati e milionari, trafficanti di uomini e mostri genetici... c’è chi all’impresa coopera e chi vi si oppone, solo che non è così facile capire da parte stia chi hai davanti. Un sofisticato labirinto in cui inseguire la verità che cerca di nascondersi non è sempre la scelta migliore. -
Ciò che non uccide
Una giornalista italiana di 35 anni che vive a Parigi resta coinvolta negli attentati del 13 novembre 2015. Pur senza essere mai evocato direttamente, il trauma ha un impatto rovinoso sulla sua vita: quella notte d'orrore, «La Notte», ritorna incessantemente per incrinare le sue sicurezze e scardinare poco a poco i valori umanisti nei quali ha sempre creduto. In una Parigi diventata di colpo ostile, pericolosa, la protagonista trova conforto nelle braccia di due uomini in divisa. Il primo è un uomo che non ha vissuto La Notte ma ha certezze incrollabili e possiede un arsenale di armi «per quando le cose andranno veramente male». Il secondo, un inquirente della polizia giudiziaria specializzato in antiterrorismo, maneggia con la stessa freddezza armi e cadaveri. La protagonista forse non è più capace di amore, ma non riesce a fare a meno di loro. Come affrancarsi dall'ossessione? Come gestire il peso di un attentato destinato a un paese del quale si è solo ospiti? Come ricominciare a vivere e ad amare, nel dopo? -
Il libro nero dei Parioli
Un ragazzo dell'alta borghesia romana, figlio di un influente dirigente della televisione pubblica, è abituato a ottenere dai genitori separati tutto ciò che desidera, finché suo padre perde la testa per una soubrette e sembra dimenticarsi di lui. Senza amore e senza soldi, con una madre depressa e shopping-dipendente da accudire, al colmo della rabbia decide di dare battaglia al genitore e di annientarlo. Comincia così a scoprire i meccanismi che regolano la sua elitaria comunità, facendo i conti con politici corrotti, costruttori onnipotenti, agenti segreti in pensione, adepti dell'Opus Dei, filippini misteriosi, ebrei cabalisti e nazisti contemporanei. In un quartiere elegante e volgare, esposto ed esoterico, con un'etica propria e codici esclusivi, un ragazzo entra in guerra per distruggere il suo mondo a suon di colpi bassi. Una storia caustica, basata su una verità sconosciuta e raccontata con una speciale miscela di sarcasmo e romanticismo. -
Il faraone
«Un racconto che scivola via con sicurezza grazie anche a una ferrea padronanza della scrittura nei suoi vari registri, narrativi e dialogici» - Ermanno Paccagnini, La LetturaEnrico Bertelli, esperto di finanza aziendale, uomo timido, schivo e sottomesso al proprio destino, consuma resistenza fra un impiego poco gratificante e la comoda, grigia routine in una piccola città. L'assunzione a Idealset, la principale industria televisiva e pubblicitaria del Paese, ne cambia la sorte. Apprezzato per la dedizione e le capacità professionali, riceve l'incarico di curare gli Affari Privati del proprietario, Leo Maspero, il ""Faraone"""", imprenditore ricchissimo, affascinante e spregiudicato, in procinto di fondare un proprio partito e candidarsi alla guida del governo nazionale perché trionfi la """"rivoluzione dei ricchi"""" e si instauri la """"democrazia del desiderio"""". Il contabile, i cui nuovi compiti comprendono i pagamenti periodici, brevi manu, alle giovani amiche di Maspero, si troverà irretire nei giochi della piccolo corte che circonda il tycoon, oltre che messo a dura prova dal contatto con ragazze tanto provocanti. L'ingenuo Bertelli misurerà allora, con un acuto senso di impotenza, la distanza incolmabile fra la sua ansia di sicurezza e la selvaggia im imprevedibilità della vita."" -
Il dolore di prima
«Il dolore necessario, così lo chiamano. Come se soffrire fosse propedeutico a una qualche forma di elevazione. Conosco persone a bagno nel dolore che non hanno raggiunto alcuna vetta di sensibilità o conoscenza. Io del dolore ne avrei fatto a meno. Anche se è lui che ha raschiato ben bene il fondo e questo mi piace.»rn«È un'opera scritta per il teatro, ma si legge come un romanzo. Il protagonista è il tempo, quello che non si vede. Perché la cosa veramente importante, è ciò che si consuma fuori scena, quei lunghi otto anni che la protagonista ha trascorso lontano dalla famiglia» - Katia Ippaso, Il VenerdìrnA un certo punto della sua vita una ragazza se ne va. Forse parte, forse non parte. Ma il senso è lo stesso, abbandona il luogo in cui la sua vita è cominciata. Lo abbandona, beninteso, senza lasciarlo mai, le origini sono quelle, non se ne scappa, di dosso non si levano. È però compiuto l’essenziale, il distacco, l’assunzione di un punto di vista dal quale guardarsi le spalle. Il dolore di prima è la storia di questo andare via, ovvero di questa presa di coscienza che si è cresciuti, che è arrivata la maturità e che la maturità coincide con la giovinezza: gli anni in cui si ha ancora la forza e il desiderio (soprattutto il desiderio) di farla finita con il dolore che ci ha accompagnati fino a quel punto. Si tratta di un momento forse breve, ma è un momento miracoloso, è costato una fatica sovrumana, congiunge la sofferenza e la liberazione dalla sofferenza. -
Il delitto Mattei. Complicità italiane in un'operazione segreta della Guerra Fredda
Depistaggi istituzionali, perizie tecniche compiacenti e sentenze pilatesche hanno nascosto per decenni la natura dolosa dell'incidente aereo che il 27 ottobre 1962 uccise il fondatore dell'Eni: un omicidio deciso dalle Sette Sorelle del cartello petrolifero che Mattei aveva osato sfidare, e dai governi dei Paesi che mal tolleravano le sue inclinazioni terzomondiste e neutraliste e le aperture commerciali, in piena Guerra Fredda, all'Unione Sovietica. Tocca a Cosa Nostra e a importanti esponenti della Democrazia Cristiana in Sicilia attirare con un pretesto Mattei nella trappola predisposta dai suoi nemici sull'isola. Basata su documenti inediti del Dipartimento di Stato americano, rivelazioni di mafiosi «pentiti» e gli atti di tre inchieste giudiziarie, questa ricerca è la ricostruzione critica di un «delitto perfetto» che ha segnato la storia d'Italia. -
L'Aquila 2009. Una lezione mancata
Perché la ricostruzione dell’Aquila, a dieci anni dal terremoto, non è stata ancora completata? Cosa non ha funzionato, o avrebbe potuto funzionare meglio, nell’emergenza e negli anni successivi? Quale lezione trarre da questa terribile storia affinché nessuno debba più vivere esperienze così tragiche, e in gran parte evitabili, che invece in Italia si ripetono puntualmente? Massimo Cialente, il sindaco del terremoto e dei difficili anni successivi, parla per la prima volta, da testimone d’eccezione, della tragedia di quei giorni e dei drammi, personali e politici, che ha vissuto: dalle prime scosse di gennaio all’immediata gestione dell’emergenza, dal processo di ricostruzione alla realizzazione delle New Town, dai movimenti di protesta al difficile rapporto con il Governo. Eventi che, narrati con sincerità e inediti retroscena, si intrecciano alla dolorosa ricerca di un “io” inevitabilmente diverso da quello di allora. Un libro che ricorda ai protagonisti e a tutti gli italiani che, se dieci anni di sacrifici non sono passati invano, non si è però ancora fatto tesoro della lezione che le catastrofi naturali, pur così frequenti nel nostro Paese, dovrebbero insegnare. -
Marco Polo
Vincitore del Premio Città di Como – Miglior romanzo d’avventura.rnrn""Ammaliante come la lettura di una lunga formula magica"""" - La Lettura - Il Corriere della Serarn""""Più vicino alle Mille e una notte che al Milione"""" - Robinson - la Repubblicarn""""Un romanzo di grande respiro e appassionante"""" - Il GiornalernrnrnrnrnMarco Polo ha aperto la via dell'Oriente, è un esploratore di grande fama, l'emblema stesso del viaggiatore... eppure gli capita di raccogliere insulti e ortaggi mentre narra sulla pubblica piazza delle sue imprese leggendarie. Intrattenitore ambito nelle corti d'Europa grazie alla circolazione dei favolosi resoconti del Milione, ha girovagato come un novello aedo ripetendo all'infinito il racconto delle sue gesta e di ciò che ha visto: enormi ricchezze accumulate dai potenti, donne di bellezza comparabile solo a quella di Elena di Troia, popoli dai costumi sanguinari, pratiche magiche oscure e mistici indovini, guerrieri di valore ineguagliabile lanciati in epiche battaglie, miserabili traditori pronti a ordire macchinazioni, ma soprattutto luoghi fantastici in cui la natura ha dato sfogo ai propri capricci. Desideroso com'era di non deludere le aspettative dei signori che lo ospitavano e dei loro cortigiani, tutti smaniosi di novità ed esotismo, Marco Polo si è abbandonato a una sfrenatezza inventiva senza eguali, finendo per confondere verità e fantasia. E lo scottante segreto che custodisce da anni è reale o frutto anch'esso della sua fertile mente?"" -
Save the mafia children. Liberi di scegliere. Un modello italiano nella lotta contro la criminalità organizzata
I figli della ’ndrangheta nascono per seguire le orme dei padri, crescono in un clima di violenza e odio – quando non vengono uccisi prima di diventare adulti –, e i loro diritti sono continuamente calpestati in nome dell’“onore” mafioso. Per questo, l’iniziativa Liberi di scegliere del giudice Roberto Di Bella è fondamentale: attraverso procedimenti che prevedono la decadenza o la limitazione della responsabilità genitoriale, seguiti da attenti percorsi di reinserimento nella società, i figli di mafia possono finalmente avere la possibilità di vivere una vera infanzia, immaginare un futuro lontano dalla criminalità, dalla violenza e dalla morte. E sono gli stessi giovani a far sentire la loro voce in questo libro ricco di forti e drammatiche testimonianze. Giuliana Adamo racconta la storia di questi ragazzi e delle loro madri con competenza e passione, affinché la coraggiosa iniziativa di Di Bella non svanisca nel nulla e possa anzi essere un esempio per progetti futuri non solo in Italia, ma in tutta Europa. -
Come prendere decisioni difficili
Perché alcune scelte sono difficili? Non per mancanza di informazioni, né perché le alternative sono incomparabili o incommensurabili, ma perché sono ""alla pari"""", nessuna delle due apparentemente è preferibile all'altra. Per Ruth Chang va ripensato il concetto di """"agente razionale"""" che, secondo la visione dominante, non lascia alcuno spazio al nostro vero Io. Dobbiamo infatti imparare ad ascoltarci di più, capire quale sia la nostra vera volontà. Siamo proprio noi quindi a determinare che tipo di vita vogliamo condurre e che tipo di persona vogliamo essere."" -
Apollonia
Nata settimina, continuamente malata, Apollonia cresce in un piccolo paese del Sud, in una famiglia di imprenditori della seta. Contrariamente ai suoi fratelli è gracile, ha gli occhi scuri di una zingara e ha il dono della visione, ma le sue previsioni sono sempre catastrofiche. È temuta dal padre e rifiutata dalla madre, eppure riesce a mantenere un’innocente sottomissione. Esce solo per recarsi a scuola o – spinta dalla sorella Rosalba, che vuole ampliare e sfruttare le sue doti a scopi personali – per frequentare la temuta medium del paese. Apollonia deve vedersela con il suo nome sempre storpiato, con i pregiudizi del paese, col busto di ferro per correggere la schiena, con gli zigomi da zingara, con le febbri improvvise, e la salute troppo precaria, le gambe troppo gracili, i denti troppo fragili. Con la bellezza luminosa di Rosalba, con una madre depressa e un padre assente, con una domestica invadente e un fratello irrisolto. Ma cresce nella verità, riconosce l’amore dove manca e dove abbonda. -
Boccasile. «La signorina grandi firme» e altri mondi. Ediz. illustrata
Gino Boccasile: un talento unico, irripetibile, ingiustamente rimosso, destinato a guadagnare, nelle generazioni a venire, schiere di nuovi ammiratori. L'artista pugliese (1901-1952) fu l'interprete e lo specchio di un'epoca che con lui è tramontata. Illustratore eclettico e prolifico, principe della cultura strapaesana, radicale innovatore del lessico pubblicitario, ai pubblicitari di oggi ha insegnato la sintesi, l'essenzialità e l'impatto prima ancora che di queste cose se ne prendesse coscienza: ne sanno qualcosa la Pirelli, la San Pellegrino, la Fiera di Milano, la Sperlari. Giocò col nudo quando il nudo era proibito. Inventò un'icona del Novecento come la Signorina Grandi Firme per la rivista di Cesare Zavattini, suo grande ammiratore: una donna moderna che andava da sola per le strade cittadine, emancipata, libera e consapevole, ben distante dallo stereotipo italiano d'antan di ""angelo del focolare"""". In altre parole, inventò una rivoluzionaria. """"Una pietra filosofale dell'erotismo"""", come sostiene Antonio Faeti. Una diva assoluta. Con Boccasile ritroviamo un pezzo fondamentale di storia del costume e della società italiana, guidati dalle sue stupende creazioni, realizzate durante gli anni terribili della Seconda Guerra Mondiale. Boccasile fiancheggiò il fascismo dal principio alla fine e l'Italia democratica, per questo, non lo ha più perdonato, condannandolo alla """"damnatio memoriae""""."" -
La foresta invisibile
Una preziosa collana di corallo, dono d’amore di un pescatore siciliano alla sua donna, arriva, dopo un viaggio di cent’anni attraverso l’Europa, in una Parigi distratta dalle incredibili novità dell’Esposizione Universale del 1900, lasciandosi dietro una scia di amori travolgenti, tragiche rivoluzioni, avventure imprevedibili, vite spezzate. È in quel momento che fa la sua comparsa Giovanni che, con il coraggio dell’incoscienza, riuscirà a scrivere le pagine bianche di un oscuro complotto. Prigioniero delle sue indecisioni, incalzato dalle ombre dei suoi inseguitori, rischiando la vita e nel tentativo di prevedere le loro mosse, affronterà con astuzia e fermezza l’ansia dell’inevitabile.