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La fine dell'impero cognitivo. L’avvento delle epistemologie del Sud
Viviamo in un’epoca in cui disuguaglianze e discriminazioni sociali sono ormai politicamente accettate, mentre gli sbocchi politici tradizionali risultano privi di efficacia e le forze un tempo attive nel dar voce agli ultimi non sembrano credibili come portatrici di un’alternativa realistica. Come ridare linfa alle battaglie degli sfruttati per la loro sopravvivenza e dignità? In questo compendio, Boaventura de Sousa Santos raccoglie i fondamenti epistemologici delle lotte sociali che vedono i cosiddetti “Sud” del mondo resistere attivamente al capitalismo, al colonialismo e al patriarcato. In aperta sfida con l’eurocentrismo, le “epistemologie del Sud” si propongono come una promessa teoretica e pedagogica in grado di fare tesoro di quelle conoscenze e visioni del mondo generalmente screditate, taciute e ignorate dalle culture dominanti del “Nord”. Attraverso metodologie non estrattiviste quali la sociologia delle assenze e delle emergenze, l’ecologia delle conoscenze, la traduzione interculturale e l’artigianato delle pratiche, de Sousa Santos si propone di decolonizzare le scienze sociali e riscattare saperi preziosi per rilanciare le cause degli oppressi. La giustizia globale dovrà quindi partire dalla giustizia cognitiva, da una svolta epistemologica solidale verso coloro che vogliono cambiare il mondo nei termini con cui l’abbiamo tradizionalmente conosciuto. -
Il cantiere della finanza locale. Il sistema territoriale integrato: dai rapporti finanziari a una nuova cultura istituzionale
Come è opportuno ripartire le risorse fra i Comuni? Si può disciplinare l'IMU in modo diverso a livello regionale? E, soprattutto, la 'specialità' della regione Friuli Venezia Giulia in quest'ambito fa o meno la differenza? Sono alcune delle questioni che studiosi di diversa provenienza hanno affrontato lavorando insieme nell'ambito dell'Officina 'Autonomia e Istituzioni'. La possibilità di disciplinare la finanza locale è uno degli strumenti essenziali della politica istituzionale a livello territoriale e la comparazione fra le esperienze delle Autonomie speciali alpine aiuta a comprendere le linee comuni di evoluzione e le possibili strategie per la nostra regione. -
Nuovi restauri e nuove ricerche sulla scultura lignea friulana
Da tempo la scultura lignea è identificata come il patrimonio di interesse storico e artistico che più caratterizza il Friuli. Si tratta, tuttavia, di manufatti per i quali esistono ancora ampi spazi di ricerca non solo sul fronte critico, ma anche per le conoscenze che derivano dal restauro. La prima sezione del volume, dedicata ai Nuovi restauri, presenta in tal senso una serie di recenti interventi che hanno interessato opere lignee lungo l'ampio arco cronologico che va dai tardoromanici Dolenti del duomo di Cividale fino alla settecentesca Educazione di Maria Vergine di Malborghetto. I saggi della seconda parte della pubblicazione, Nuove ricerche, dimostrano, in parallelo, quanti spunti innovativi possa ancora offrire l'indagine storico-critica seppur rivolta ad artisti già molto studiati, come il Maestro della Santa Eufemia di Segnacco o Andrea Bellunello. Seguono contributi che approfondiscono le specificità sul piano tecnico per la scultura lignea, sia nell'ambito della diagnostica che nella progettazione di una corretta illuminazione dell'opera. Chiude la sezione un testo dedicato ai restauri esposti alla mostra della scultura lignea in Friuli del 1983, primo importante momento di presentazione al pubblico dell'attività della Scuola regionale di restauro di Villa Manin di Passariano, istituita dopo il terremoto del 1976. -
Genere o generi? Questo è il problema...
Perché risulta ancora complicato oltrepassare le resistenze e definire avvocata e ingegnera le donne che coprono quei ruoli fino a qualche tempo fa riservati agli uomini? Eppure maestra e infermiera, pur svolgendo lo stesso mestiere, distinguono le donne dagli uomini. A partire da questo interrogativo intendiamo sollecitare qualche spunto di riflessione sull'impiego del femminile nella lingua italiana e indicare una serie di suggerimenti tesa a garantire una redazione e una revisione dei testi in termini di efficacia comunicativa. -
La valorizzazione del plurilinguismo. Una ricerca nelle scuole del Friuli Venezia Giulia
Il volume presenta i risultati di una ricerca sociolinguistica condotta in numerose scuole del Friuli Venezia Giulia, collocate in diverse aree del territorio. L'indagine, che si affianca a studi analoghi conclusi in passato in area lombarda e piemontese, analizza repertori, usi linguistici e competenze di un migliaio di alunni con background migratorio. Il testo è quindi utile sia agli studiosi interessati ad approfondire il plurilinguismo in contesto migratorio, sia ai docenti che vivono questa situazione in prima persona e desiderino una maggiore conoscenza dell'argomento. -
Cittadini per l'Europa: dal dibattito accademico alle politiche culturali
I cittadini europei hanno un'identità comune? Come si conciliano condivisione e differenze culturali in Europa? Il volume presenta la visione dei soggetti istituzionali che ogni giorno sono chiamati a orientare le politiche culturali sul territorio, di chi, in ambito accademico, trova nelle specificità della nostra regione uno specchio di quella 'unità nella diversità' che costituisce il motto dell'Unione europea, nonché delle associazioni e dei singoli che, in ambito musicale, letterario, dei media, concorrono alla costruzione di una cultura europea comune. -
La biblioteca di tutti. Saggi spersi sulla storia di un servizio pubblico in Friuli
La raccolta di saggi qui riuniti – che ha il suo nucleo principale di riflessione nella Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” di Udine vista anche nei suoi aspetti storici e sociali – è contrassegnata da un filo rosso che l’attraversa tutta: la convinzione che la biblioteca sia un’istituzione “di tutti”, e non di una parte soltanto della popolazione, per lo più marginale, cui la biblioteca di fatto tende purtroppo pigramente a rivolgersi. Che si tratti della biblioteca immaginata da Jacopo Pirona nel 1830, o quella di Joppi realizzata cinquant’anni dopo, o quella formulata da Stelio Crise nel testo legislativo regionale del 1976, che si parli di quella che nasce dalle macerie del terremoto del Friuli o di quella che sta crescendo e sviluppandosi in questi anni nel cuore di Udine o nei vari territori del Friuli, la biblioteca pubblica è stata e sempre più sarà uno strumento forte della democrazia, accessibile a tutti, elemento di sviluppo civile e intellettuale per un universo crescente di utenti-lettori. -
Nascere nella cenere. Le testimonianze delle ultime ostetriche condotte in Carnia
Pratiche, gesti, credenze radicate nei secoli e conoscenze mediche relativamente recenti, saperi femminili e orizzonti simbolici emergono da questa ricerca sul parto domiciliare in due valli carniche del Friuli Venezia Giulia. Le parole di ostetriche condotte e di protagoniste del nascere in casa illustrano un mondo - quello del secondo dopoguerra, prima del definitivo affermarsi dell'ospedalizzazione della nascita - in cui il partorire si inserisce in un ancestrale panorama di tradizioni, terapeutiche e relazionali, di stretta pertinenza delle donne. Le figure delle levatrici si stagliano accanto a quelle delle puerpere da loro assistite, in un'alleanza che va ben oltre il 'mestiere' e che contraddistingue l'esperienza tutta femminile del dare la vita. -
I professionisti della cultura al lavoro. Archivi, biblioteche e musei in Friuli Venezia Giulia e in Italia
Il volume raccoglie gli interventi dei cinque incontri del percorso I professionisti della cultura al lavoro, svoltosi online nei primi mesi del 2021 e rivolto a studenti e operatori di archivi, biblioteche e musei per testimoniare la vitalità del territorio, la qualità del lavoro degli operatori e l'azione degli enti e degli istituti culturali. La proposta si inserisce nell'ambito degli obiettivi del protocollo d'intesa 2021-2025 siglato fra il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell'Università degli Studi di Udine e il Comitato territoriale del Friuli Venezia Giulia del MAB (composto da AIB, ANAI e ICOM) per realizzare un più stretto collegamento tra la realtà accademica e quelle istituzionalmente impegnate nella storia, nella tutela, nella fruizione, nella didattica, nella promozione dei beni culturali archivistici, librari e museali e nella valorizzazione delle professioni collegate. L'iniziativa si colloca nell'ambito della Terza Missione dell'Università. Il libro ripercorre l'intero ciclo di incontri e propone i temi del trattamento dei beni culturali archivistici, librari e museali affrontati da professionisti dei diversi ambiti della cultura, che spaziano dai modelli integrati di descrizione, agli interventi per la sicurezza e la gestione dell'emergenza dei patrimoni, dai progetti per la digitalizzazione e la condivisione sul web, al mutamento del contesto lavorativo al tempo del covid, ponendo sempre al centro il dialogo fra archivisti, bibliotecari e addetti ai musei e privilegiando una visione unitaria delle professioni e delle pratiche della cultura. Prefazioni di Grazia Tatò e Sara Marmai. -
Pierluigi Visintin, scritture militanze umanità
È a partire dagli anni Ottanta, grazie all'interesse storiografico per lo 'sciopero al contrario' del maggio 1950 in favore della canalizzazione del torrente Cormôr nella Bassa friulana, che Pierluigi Visintin (San Giorgio di Nogaro, 1946 - Udine, 2008) avvia senza soluzione di continuità quell'intensa e diversificata attività culturale e di scrittura che lo ha caratterizzato. Dalla poesia alla prosa, dal teatro alla saggistica condotta su ricerche d'archivio, dai poemi goliardici alle traduzioni in friulano di Omero, Esopo e Dante, dalla cucina al calcio europeo, dalle indagini su Casanova alla valorizzazione di intellettuali e di quella gente 'comune' che ha fatto la Storia: il volume mira a svolgere quel filo che pare congiungere tra loro tutte le opere del 'Picchio' (questo il soprannome dello scrittore a indicare la tenacia con la quale perseguiva la verità al fondo delle cose) e, al contempo, a illustrare la sua intera produzione con una prima ricognizione critica. La pubblicazione, che si completa con la bibliografia dell'autore, restituisce la complessità e la variegatura di Visintin poeta, saggista, traduttore, anticonformista, contestatore, intellettuale. -
Il silenzio e la rivolta. Quattro scritture per una Carnia in scena
Dai neonati che a Trava vengono fatti resuscitare per poter essere battezzati, alla silenziosa protesta delle donne di Verzegnis ritenute pazze o possedute, alla civile disobbedienza dei fucilati di Cercivento, alla faticosa quotidianità delle portatrici impegnate a rifornire una guerra voluta e condotta dagli uomini. Si sviluppa così un collegamento che rivela una costante: a ogni imposizione dell'autorità - politica o religiosa che fosse -, la gente della Carnia ha risposto con un comportamento straordinario ed eccentrico che ha affascinato il teatro. Quattro azioni drammaturgiche raccontano in modi diversi diverse maniere di affermare la lotta strenua per sopravvivere, la pietà, l'amore per la propria terra, il bisogno di socialità e di relazione. -
Imprenditorialità e sviluppo sostenibile
Il divario economico, le disuguaglianze sociali e le conseguenze dei cambiamenti climatici rientrano tra gli effetti negativi generati dall'attuale modello di sviluppo globale, prevalentemente improntato al raggiungimento della massima redditività e convenienza finanziaria a scapito dell'ambiente e della società. La transizione verso un sistema produttivo e di consumo responsabile e sensibile alle prospettive delle generazioni future impone una riflessione sull'identificazione di soluzioni imprenditoriali innovative e di modelli di business più sostenibili. Attraverso una molteplicità di prospettive di natura manageriale, normativa, socio-demografica e geografica, la pubblicazione mette in luce il ruolo centrale dell'azienda e dell'imprenditore quali facilitatori del cambiamento verso nuove forme di sviluppo in grado di conciliare benessere economico, sociale e ambientale. -
Strategie di conservazione e gestione dei salmonidi autoctoni italiani
Il volume illustra le principali tendenze nell'ambito della conservazione e gestione delle popolazioni di salmonidi autoctoni in Italia, tema di estrema attualità in relazione all'entrata in vigore di nuove norme a livello europeo che indicano la necessità di tutela delle specie locali, con prospettive innovative per la produzione qualitativa e quantitativa di stock ittici per i ripopolamenti. In particolare, viene presentata un'analisi approfondita sulle tecniche di gestione delle specie autoctone, sul miglioramento genetico, sull'applicazione dell'alimentazione di precisione e dell'intelligenza artificiale nell'allevamento dei pesci. Nell'intento di descrivere l'intera filiera produttiva, la pubblicazione si propone come guida pratica anche per le diverse fasi che precedono e seguono il periodo di allevamento dei salmonidi, come la gestione economica degli acquisti, il marketing, la trasformazione e i controlli qualitativi dei prodotti ittici. Risultato di numerose attività di ricerca e didattiche condotte da esperti ittiologi e docenti universitari, il libro si rivolge a studenti e ricercatori, agli operatori del settore e a tutti gli appassionati di pesca sportiva. -
Poeti della marea. Canti bardici gallesi dal VI al X secolo. Con ""Llyfr Taliesin""
Nell'estesa alta marea che copriva di silenzio le terre della poesia in tutta l'Europa alto-medievale, presso le coste del Galles emersero alcuni tavolati rocciosi, dalle morfologie nuove e potenti, modellati da secoli di tradizione poetica. Si tratta dei canti dei bardi, i cantori errabondi eredi della grande tradizione sciamanica che caratterizzò per millenni la nostra percezione del mondo. I testi che qui vengono tradotti - che in quanto 'testi' rappresentano naturalmente solo una parte di ciò che furono le performances orali e cantate di questi poeti celtici - sono caratterizzati da una propensione visionaria, fortemente legata agli elementi del paesaggio fisico, e da un profondo anelito sapienziale e animistico, che non ha eguali nel mondo occidentale. Al libro è allegato un CD in cui l'autore esegue e reinterpreta all'arpa bardica alcuni dei componimenti tradotti. -
Contested space-contested heritage. Sources on the displacement of cultural objects in the 20th century Alpine-Adriatic region
Il volume, in inglese, indaga le vicende dei trasferimenti di beni culturali nel XX secolo nell'area alpino-adriatica, in una regione cerniera nel cuore dell'Europa, caratterizzata da conflitti etnici e confini mobili. Le fonti testuali e visive gettano luce su come trovarono attuazione le aspettative politiche, sui meccanismi procedurali di alienazioni (il più delle volte coatte) e di restituzioni, sui ruoli (a volte complici) di studiosi e di figure incaricate della protezione del patrimonio artistico. -
Comunità migratorie, lingue, identità. «Valori identitari e imprenditorialità»: un progetto per i corregionali nel mondo
Il volume propone una serie di riflessioni e testimonianze di esperti nell'ambito della sociolinguistica migratoria e della linguistica delle minoranze e di studiosi che hanno preso parte al progetto scientifico e formativo 'Valori identitari e imprenditorialità', attivato dall'Università di Udine e giunto alla dodicesima edizione. I contributi prendono in esame da diverse angolazioni e con differenti prospettive teoriche la condizione linguistica di varie comunità migratorie e minoritarie, friulane e non friulane, analizzandone il grado di familiarità con la lingua e la cultura d'origine ed esplorandone i profili sociolinguistici. -
La maschera, la cenere, l'olivo. Carnevale, Quaresima, Pasqua nelle tradizioni popolari del Friuli occidentale
Le tradizioni popolari e religiose del Carnevale, della Quaresima e della Pasqua sono ricostruite in questo libro grazie a un'articolata ricerca etnografica effettuata tra il 1970 e il 1990 nel Friuli Occidentale. Ognuna di queste ricorrenze, ricca di strutture simboliche, è restituita attraverso le testimonianze delle pratiche e dei rituali che scandivano il calendario e attraverso la descrizione dei cibi tradizionali che li accompagnavano. Fare festa era un momento profondamente sentito e conviviale che coinvolgeva l'intera comunità. Non propriamente il mondo di oggi, ma neppure irrimediabilmente di ieri. Presentazioni di Lino Mian e Giuseppe Morandini. Prefazione di Gian Paolo Gri. -
La lotta per l'università friulana
Il volume raccoglie l'opera postuma di Tarcisio Petracco con il resoconto preciso delle fasi della lotta che, dal 1971 al 1988, portò all'istituzione dell'Università friulana in seguito alla raccolta delle 125.000 firme per la Proposta di legge di iniziativa popolare ed ebbe il suo massimo risultato con l'avvio della Facoltà di Medicina. Sfilano nell'opera non solo i nomi di prudenti spettatori o di chiari nemici dell'idea, ma anche di coloro che l'hanno in ogni modo difesa riuscendo infine ad ottenere per il Friuli quell'Università di cui aveva bisogno e il riconoscimento di un'identità per tanto tempo tenuta in ombra. Premessa di Annalisa e Marinella Petracco. -
Multiverso (2022). Vol. 17: Impronta.
L'universo è pieno di impronte, naturali o anche artificiali (quelle che costruiamo o che solo immaginiamo). Tra le tante, ce n'è una che ci ostiniamo a non voler vedere ed è la nostra impronta ecologica, ossia la misura di quante risorse consumiamo rispetto alla capacità della terra di rigenerarle. È la più devastante di tutte, per il pianeta e per noi stessi. Ma di altre impronte siamo fatti, alcune del tutto inedite, come quelle digitali che lasciamo quando navighiamo in rete, altre le rimuoviamo o cancelliamo come facciamo con la cosiddetta 'cancel culture', altre ancora le amiamo, come quelle che ci lasciano i maestri. Si tratta sempre di un imprinting, che prendiamo o lasciamo, e che segna più o meno indelebilmente la vita in tutta la sua complessità. -
Luoghi in «comune». La città di Udine in una mappa partecipata e intergenerazionale
Il volume ricostruisce il percorso che ha portato alla costruzione di una ""mappa"""" partecipata della città di Udine. Studenti universitari e liceali, cittadini, esperti della storia locale, ricercatori e docenti hanno condiviso memorie e percezioni dei luoghi ritenuti significativi, restituendo letture, immagini e racconti che interessano diverse zone della città e diverse dimensioni, materiali e simboliche. Le tappe principali di questo processo – in termini non solo di prodotti e risultati, ma di “esperienza vissuta” – sono raccontati in questo libro, che ripercorre genesi, metodologie, strategie di condivisione e di (ri)appropriazione del lavoro, insieme interdisciplinare e intergenerazionale, svolto in comune.""