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Donne in gioco 2.0 e legalità. Con app
Donne in Gioco 2.0 e Legalità, cd. libro magico, ripercorre da un lato lo spirito e i principi della Costituzione, dall'altro, partendo dalle 21 donne che hanno fatto parte dell'Assemblea Costituente, mette in luce in modo originale e innovativo il legame fra le donne citate nel testo e il concetto di legalità che ha contraddistinto il loro operato. Le Costituenti rappresentano un punto di partenza per trattare tematiche complesse quali la legalità. Ogni carta da gioco pubblicata nel volume che raffigura una personalità, è completata da una definizione del potere che le protagoniste hanno avuto e la legalità di cui si sono fatte portavoce. Per potere, s'intende quindi un concetto non solo di natura economica, ma anche morale e valoriale. Per testimonianze di legalità, s'intende aver operato e vissuto, mettendo in pratica i principi di trasparenza e onestà, in un'ottica più estesa interdisplinare e intergenerazionale, giovandosi dell'ausilio di donne che si sono distinte dal 1946 ad oggi nella storia italiana e che hanno attivamente contribuito in occasione della celebrazione del 70° dell'entrata in vigore della Costituzione e del 72° del Diritto al Voto delle Donne. Gli obiettivi sono molteplici; una sfida culturale per: 1) Avvicinamento delle giovani generazioni a figure chiave femminili della storia più recente, e quindi a una genealogia di modelli femminili, la cui conoscenza non è sufficientemente diffusa. 2) Stimolo per una valutazione critica delle differenze fra un modello e l'altro, individuando la permanenza di stereotipi, sia lessicali che comportamentali, perno delle attuali politiche antidiscriminatorie. 3) Fruibilità di concetti radicati nella nostra Costituzione, dal 1946 ad oggi, sotto forma di gioco di formazion-educazione, mantenendo fermo lo strumento tradizionale librario. 4) Possibilità di ritagliare le Carte pittoriche che raffigurano le personalità femminili prescelte, dando così l'opportunità di godere del libro come un gioco nella modalità 1: lo step più facile, di approccio al Gioco. 5) Fruizione di 2 alfabeti basici che fanno riferimento ai concetti di legalità da un lato e dall'altro all'evoluzione concettualistica delle parole al femminile. 6) QRCode, che consente tramite uno smartphone di ascoltare sul proprio apparecchio anche il contenuto del libro in 2 modalità che lasciamo scoprire ai lettori e alle lettrici; il codice ha un'evidente finalità antidiscriminatoria poiché consente ai e alle non vedenti, o a persone che si trovano in difficoltà momentanea, di fruire del contenuto. 7) La lettura di alcuni articoli della Costituzione portanti per e delle donne. 8) Il messaggio di Enrica Bonaccorti, Donna in Gioco sin dal debutto del progetto madre. 9) Infine, un'ulteriore caratteristica innovativa del volume prevede anche un'APP promossa da tutte le Donne e gli Uomini in Gioco che consente ai giovani uno spunto per delineare una mappatura geografica nazionale e territoriale delle personagge presenti nel libro e di individuare il maggior numero di Donne che si sono distinte nel nostro territorio spaziando da Nord a Sud dal 1946 ad oggi, partendo dalle battaglie delle nostre Madri della Repubblica. -
Mitomania. Storie ritrovate di uomini ed eroi. Catalogo della mostra (Taranto, 10 aprile-10 novembre 2019). Ediz. a colori
Abbiamo fondato il progetto della mostra MitoMania su tre pilastri basilari nella concezione del nostro museo: il senso di legalità e di valori condivisi nel presentare reperti restituiti al patrimonio culturale dello Stato; il recupero della storia e della coscienza umana ancestralmente rappresentato nel Mito; la memoria di un territorio che si rispecchia nel proprio museo quale elemento di continuo sviluppo tra passato, presente e futuro -
Medicina e oncologia. Storia illustrata. Vol. 7: Evoluzione della terapia del cancro
Se nella seconda metà del secolo XIX la ricerca di laboratorio aveva contribuito a fornire al medico nuovi mezzi per migliorare la pratica clinica, il periodo di transizione dal XIX al XX secolo è stato cruciale per cambiare il volto della medicina e fare dell'oncologia una disciplina finalmente basata su modalità terapeutiche realmente efficaci. L'anestesia e l'antisepsi avevano ampliato gli orizzonti della chirurgia, consentendo l'asportazione radicale di processi neoplastici in ogni parte del corpo. La scoperta dei raggi X e del radio aveva fornito una nuova arma contro il cancro - la radioterapia - mentre l'affinamento delle tecniche di laboratorio non tardò a mettere a disposizione agenti ormonali efficaci nella terapia dei tumori ormonodipendenti, eliminando la necessità di ricorrere a interventi con notevole impatto fisico e psichico, quali l'ovariectomia e l'orchiectomia. Queste modalità terapeutiche, insieme alla chemioterapia, hanno ampliato la gamma dei tumori trattabili anche con finalità curative, ma la sorpresa maggiore è derivata dagli straordinari successi dell'immunoterapia del cancro. L'approfondimento delle conoscenze delle interazioni tra ospite e tumore ha permesso di rimuovere i meccanismi inibitori, consentendo alle cellule immunodepresse di espletare in pieno la loro funzione, e di modificare i linfociti T in modo da riconoscere direttamente l'antigene e attivarsi. Ciò ha reso possibile il controllo di neoplasie ancora resistenti ai trattamenti disponibili. Il VII volume di Medicina e Oncologia riporta questi affascinanti progressi con la consueta forma scorrevole, integrata da numerose e vivide illustrazioni. -
Medicina e oncologia. Storia illustrata. Vol. 8: Il cancro della mammella
I primi a descrivere il cancro della mammella furono gli antichi Egizi, riportandone un caso nel papiro Edwin Smith circa 3000 anni a.C. Nei millenni successivi non c'è stata epoca in cui non sia stato oggetto di attenzione da parte sia di medici che di persone comuni e la sua storia è costellata da una miriade di eventi che hanno suscitato speranze e delusioni, gioia e dolore, entusiasmo e depressione, paura e terrore o calma e serenità. Stati d'animo contrastanti espressione della concezione della malattia, dei vari metodi di cura di volta in volta adoperati e dei diversi risultati ottenuti. È una storia avvincente non solo da un punto di vista umano, ma anche scientifico per il continuo impegno di decine di ricercatori che hanno dato un contributo significativo all'avanzamento delle conoscenze su etiologia, patogenesi, biologia molecolare e genetica della malattia con risvolti clinici e terapeutici così straordinari da trasformarne completamente il volto. Il cancro della mammella - un tempo quasi sempre letale - è oggi una neoplasia guaribile nella stragrande maggioranza dei casi, se diagnosticata precocemente e trattata correttamente, ma anche in fase avanzata - almeno per alcuni sottogruppi - esiste la possibilità di guarigione o di conversione in una malattia cronica compatibile con una lunga sopravvivenza. La ricerca attuale avanza a passo spedito, favorita da numerose iniziative motivate dall'impatto sociale e psicologico della malattia e dagli avanzamenti tecnologici. Ripercorrere il cammino nei secoli di questa malattia millenaria, evidenziandone gli aspetti umani, le conquiste scientifiche e le prospettive future, è l'obiettivo del volume VIII di Medicina e Oncologia, ornato con numerose figure che contribuiscono a una migliore comprensione del testo. -
Medicina e oncologia. Storia illustrata. Vol. 10: Il cancro come malattia genetica
Dopo secoli di ipotesi e congetture sulla natura del cancro, oggi sappiamo che si tratta di una malattia genetica, nel senso che è causata dall’alterazione di alcuni geni. Il percorso che ha condotto a questa conclusione è iniziato nella seconda metà del secolo XIX con la teoria dell’evoluzione prospettata da Charles Darwin e la formulazione delle leggi sulla trasmissione dei caratteri ereditari a opera di Gregorio Mendel. È stata però la scoperta nel 1953 della struttura a doppia elica del DNA a costituire il punto di svolta decisivo che, favorendo lo sviluppo della biologia molecolare, ha innescato una serie di ricerche sulle caratteristiche genetiche dei tumori, che hanno consentito di chiarire i meccanismi fondamentali alla base della loro genesi e progressione. Oggi siamo a conoscenza del ruolo di oncogeni, geni oncosoppressori, geni riparatori del danno al DNA, fattori di crescita, recettori, oncoproteine non recettoriali, vie di trasduzione dei segnali, microambiente che circonda il tumore e fattori epigenetici. Ma queste informazioni apparirebbero aride senza la conoscenza degli eventi che le hanno motivate, dell’impegno e della perseveranza dei ricercatori nel condurre studi lunghi e difficili, delle loro intuizioni, gioie e frustrazioni, della loro capacità di mettere insieme tasselli disparati per dare un senso alle cose. È un racconto tra i più affascinanti in oncologia, che si è dipanato attraverso percorsi complicati, spesso però terminati con l’assegnazione del “Premio dei premi” – il Nobel – a giovani ed entusiasti ricercatori. Questo racconto è delineato nel volume X di medicina e oncologia con appassionata partecipazione dell’autore, che è riuscito a rendere facilmente comprensibili anche i concetti più complicati, servendosi spesso di illustrazioni altamente rappresentative. -
Le corti europee del teatro barocco. Disegni di scenografie fra Italia, Francia e Impero: le collezioni di Stoccolma e Budapest.. Ediz. illustrata
La grande tradizione scenica dell’Italia, della Francia e dell’Impero costituisce lo sfondo dei disegni dell’album Carignano (Accademia Reale di Belle Arti di Stoccolma) e dell’album di Sopron (Museo e Istituto Nazionale della Storia del Teatro di Budapest), espressioni di una cultura teatrale irradiata nelle corti nazionali europee e di una rete di interrelazioni nell’evoluzione del teatro barocco anche nel campo delle più avanzate scienze prospettiche, ottiche, acustiche, definendo i contorni di repertori figurativi e iconografici diffusi su scala internazionale. -
Abitare la terra-Dwelling on earth. Quaderni. Supplemento alla Rivista di geoarchitettura. Vol. 5
Supplemento al n. 53 della Rivista Abitare la Terra diretta da Paolo Portoghesi I Quaderni di Abitare la Terra sono a cura di Carmine Gambardella Contributi di: Francesca Tosi, Sabina Martusciello, Veronica Mongillo, Francesca Muzzillo, Chiara Remondino, Barbara Stabellini, Paolo Tamborrini, Dario Russo, Luca Bradini, Ludovico Romagni, Stefania Camplone, Giuseppe Di Bucchianico, Paolo Belardi, Valeria Menchetelli, Giovanna Ramaccini, Sabrina Lucibello, Mirant Stella, Antonio Labalestra, Elena Maria Formia, Ludovica Rosato, Laura Succini, Michele Zannoni, Maddalena Coccagna, Mauro Ceconello, Davide Spallazzo, Martina Sciannamè. -
La lingua di Roma. Dialetto, proverbi e modi di dire
Il libro è frutto di una laboriosa ricerca che ha impegnato a lungo l'autrice, mossa in questa sua fatica dall'amore per Roma e per il dialetto romanesco, già dimostrato in precedenti pubblicazioni. L'opera è articolata in due parti: nella prima viene affrontato il tema dialetto da un punto di vista tecnico (breve storia del romanesco, analisi di termini particolari e ipotesi sulla loro etimologia, uso del dialetto da parte di poeti minori). Nella seconda parte vengono presi in esame 133 modi di dire e proverbi romaneschi, alcuni ancora oggi molto usati, altri poco usati, altri ancora scomparsi, dei quali l'autrice cerca di spiegare l'origine, dopo aver reperito e analizzato attendibili fonti documentali. -
Il mondo salverà la bellezza? Prevenzione e sicurezza per la tutela dei beni culturali. Catalogo della mostra (Roma, 13 luglio-4 novembre 2021)
Catalogo della mostra aperta a Roma, Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo dal 13 luglio al 4 novembre 2021 La conservazione del nostro immenso patrimonio culturale è una priorità riconosciuta da tutti. Ancora oggi, nonostante l'instancabile lavoro delle Istituzioni, troppo viene perduto, depredato e sottratto alla fruizione della collettività. Quando si parla di conservazione, nell'immaginario collettivo, inevitabilmente si pensa alle grandi opere di restauro, conservazione e salvaguardia dei grandi monumenti. Ma anche il più piccolo oggetto può essere considerato un ""Colosseo"""" per l'importanza storico artistica che esso racchiude. Ogni oggetto è unico, inimitabile e come tale va salvaguardato. Decontestualizzare un'opera, privandola dell'universo storico che la circonda, è una violenza che lo spoglia delle molteplici informazioni che esso racchiude, relegandola ad oggetto collezionistico e lucrativo. Per questo motivo è necessario tenere viva l'attenzione sul lavoro svolto dalle Forze dell'Ordine e in particolare il Comando Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri che, ogni giorno protegge, indaga e salva un patrimonio collettivo che ci identifica e rappresenta soprattutto in un momento storico e culturale cosí delicato per il nostro Paese coinvolto in un'emergenza planetaria senza precedenti. Allo stesso modo non bisogna dimenticare il lavoro svolto dal Ministero della Cultura che, con una costante ed intensa opera di prevenzione dei reati legati al furto e alla commercializzazione illecita dei Beni Culturali, protegge e assicura la fruizione totale del Patrimonio italiano. Da questa necessità nasce l'idea di una esposizione che, presentando una serie di opere, conservate nei Musei, nelle Istituzioni e nelle Chiese, nonché nei caveau dell'Arma, possano accompagnare il visitatore, in un percorso narrativo attraverso le storie di prevenzione del crimine e di recupero del Patrimonio ripercorrendone lo sviluppo delle indagini degli investigatori. Ciò con l'intento, non solo di mettere in luce il valore delle opere protette e restituite, ma anche per far conoscere i processi investigativi ed il lavoro che c'è dietro questa difesa. Per rendere completa una mostra dedicata alla tutela non si può oggi trascurare il concetto di prevenzione e messa in sicurezza. Ciò appare difficile in un Paese come l'Italia che si presenta, per la straordinaria concentrazione di Beni archeologici, storici e artistici, come un """"Museo Diffuso"""". La mostra sarà quindi l'occasione per presentare, forse per la prima volta al pubblico, i sistemi di protezione attiva costituiti dagli impianti antintrusione, antifurto, antiaggressione e antieffrazione e della vigilanza: in altri termini dall'integrazione tecnologia-uomo."" -
La vertigine del catalogo. Schede, inventari e norme nelle biblioteche governative italiane prima delle regole nazionali
La nascita delle regole nazionali di catalogazione, varate nel 1921, ma frutto di una lunga riflessione sull'argomento iniziata già nel XVIII secolo, rappresenta un'innovazione significativa di straordinaria importanza per la storia delle biblioteche italiane. I materiali preparatori per la loro redazione, finora sconosciuti, tra cui soprattutto il censimento sulla situazione dei cataloghi delle biblioteche governative avvenuto nel 1918, sono emersi in occasione del riordino dell'archivio della Biblioteca nazionale centrale di Roma. Nella stessa circostanza è stato reperito pure il materiale inviato al Ministero sulla stessa tematica da alcune biblioteche governative nel 1880, richiesto in occasione del rifacimento delle norme catalografiche della Biblioteca nazionale di Roma. L'eccezionale documentazione permette così di verificare lo stato di attuazione delle direttive ministeriali in materia di catalogo e di avere un quadro completo delle norme, dei tipi di schede e dei sistemi di schedari utilizzati dalle biblioteche governative tra il XIX e il XX secolo. -
Sulle tracce dell'Accademia di Antonio Canova e di un bunker. Artisti contemporanei a Roma
La scoperta di tracce non ancora esplorate nelle vicende storiche di palazzo Venezia, uno dei complessi monumentali simbolo di Roma. Tra il 2010 e il 2014 nel corso dei lavori di restauro nella zona dove erano ospitati gli uffici della Soprintendenza del Lazio, attrassero l’attenzione un’iscrizione in latino marezzata dal tempo dedicata ad Antonio Canova, e una sala con lo stesso nome avvincente, Canova. -
Abitare la Terra-Dwelling on Earth. Ediz. bilingue. Vol. 6
Rivista trimestrale di geoarchitettura per una architettura della responsabilità. -
Persone. Dal Caucaso al cinema italiano 1915-1948. Con le ricette di Ekaterina
«Una storia di guerre, rivoluzioni, fughe, emigrazioni, ma anche di rinascita, di riscatto, di voler riprendere in mano la propria vita. Una storia che comincia nelle steppe del Caucaso, con le lotte dei Cosacchi nella Prima Guerra mondiale, nelle rivoluzioni in Russia, nella guerra civile. Una storia di persone coinvolte negli avvenimenti che hanno cambiato il corso della storia 100 anni fa e che continua drammaticamente ancora ad influenzare il mondo di oggi. Seguendo le vicende di persone che combattono, fuggono, si amano ed arrivano finalmente in Italia nel 1923. Dove la storia continua con l'incontro dell'ultima Cosacca Russa e quello che diventerà il regista Luciano Emmer. Ed il cinema sarà la nuova vita per due famiglie del tutto diverse, di lingua diversa, di culture diverse, di religione diversa. Il cinema sarà il linguaggio comune a far sì che la storia, quella personale, continui e diventi di interesse più generale. Ci eravamo illusi, noi nati poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, che finalmente l'umanità avrebbe compreso. La storia della civiltà umana di questi ultimi anni ci costringe a pensare che la guerra sia parte essenziale della evoluzione. Una storia che inizia nel 1915 e termina nel 1948 quando mio padre Luciano è un regista oramai famoso, sposato con Tatiana, l'ultima dei Russi arrivati in Italia nel 1923. Ed ho così conosciuto delle Persone alcune delle quali non ho mai incontrato. Come ha scritto Tolstoj nel 1863 nel volume I Cosacchi: ""E quelle persone che vedo qui... sono persone"""". Con tantissime immagini di allora. Ho anche trovato un piccolo libro di ricette russe di 90 anni fa»."" -
Ecomusei e arte contemporanea. Raccontare la memoria per vivere il futuro
Il contemporaneo nel paesaggio rurale rappresenta un elemento chiave per lo sviluppo dei luoghi con programmi che coinvolgano il territorio. Realizzare progetti legati al territorio significa interrogarsi sulle peculiarità di quei luoghi, non semplicemente collocare opere d'arte al suo interno, rivolgendosi agli individui della comunità, fruitori attivi dell'opera, dando loro adeguati strumenti di comprensione. L'arte contemporanea è quella che maggiormente ci riguarda, parla di noi e del nostro quotidiano, del nostro grado di civiltà, della sensibilità oltre che del gusto estetico che gli uomini di oggi hanno maturato e considerano tale. -
L' ornato liturgico e l'architettura cultuale
Per meglio comprendere il rapporto tra ornamento e architettura cultuale, il volume è stato pensato in due parti: nella prima, dal titolo ""Le stagioni dell'ornato nella modernità"""", si analizzano le opere e il pensiero, in ordine cronologico, dall'inizio alla fine del secolo scorso, di maestri che hanno lavorato nel solco dell'opera dell'artista totale. Nella seconda parte, dal titolo """"Work in Progress: sulle orme di Matisse"""", si presentano idee, studi, progetti e realizzazioni dei nostri giorni, compresa l'opera, appena ultimata, di Santiago Calatrava, maestro dell'arte della tecnica, ma anche della tecnica dell'arte, nella cappella San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, a Napoli, dove l'architetto spagnolo ha ripensato gli interni e gli arredi, fino ai paramenti, proprio alla riscoperta dell'arte totale. «È una fusione di diverse arti che convergono in un lavoro, autonomo, onorando l'arte campana e dando luce alla città partenopea», cosí Calatrava all'inaugurazione dell'opera, il 6 luglio 2021."" -
Abitare la terra-Dwelling on earth (2021). Ediz. bilingue. Vol. 57
Rivista di geoarchitettura diretta da Paolo Portoghesi. -
L' altra metà del paese. Dal terremoto alle s.n.a.i. prove di sviluppo sostenibile
«A dieci anni dalla redazione di uno dei Piani di Ricostruzione del ""cratere"""" de L'Aquila non sono state ancora risolte le contraddizioni dello 'sviluppo'. Due elementi in contrapposizione, grandi città sovraffollate e territori alienati, che costituiscono entità indipendenti e 'distanti' le une dagli altri. Entrambe portatrici di criticità, problemi, degrado, costi di gestione e mantenimento... si aspetta un """"cambio di paradigma"""" in uno scenario socioeconomico nuovo dove sostanziare il concetto di 'bene comune' e praticare quella 'solidarietà' risultante dalla profonda comprensione del bisogno di 'cooperazione' per la 'sopravvivenza'. Riconsiderare le risorse dei territori, il genius loci, potrebbe costituire l'incipit per una 'transizione' che mette in campo 'progetti locali' mirati a 'resistere' fintanto che l'acquisizione di una coscienza diffusa delle problematicità non sia accolta e praticata globalmente. L'altra metà del Paese si configura, dunque, come luogo privilegiato della sperimentazione di nuove proposte di sviluppo che muovano proprio dal valore delle identità e del capitale culturale locale. È una sfida difficile ma non impossibile! È stato necessario mettersi in discussione e sottoporsi a una revisione critica delle proprie convinzioni: un'operazione complessa, iniziata con la volontà di 'ricostruire' - non solo materialmente - i luoghi colpiti dal sisma e proseguita, in tempi più recenti, nel lento e faticoso percorso di riabilitazione delle aree interne. Ma c'è ancora molto da fare e, per raggiungere obiettivi di sostenibilità, le sole azioni convenzionali pare non possano bastare. Occorrerà - forse - una diversa divulgazione della conoscenza in modalità 'fuori' dall'usuale: l'obiettivo finale è quello di modificare una popolazione diffidente e sfiduciata in soggetti propositivi, pronti a misurarsi con un futuro possibile che risiede nelle proprie mani e per il quale possiamo riscrivere una """"costituzione"""" adatta alla permanenza su 'Gaia'»."" -
La tutela dei beni architettonici a Roma negli anni Trenta del Novecento tra conservazione, recupero e innovazione
Il libro ripercorre criticamente, attraverso l'analisi della documentazione inedita conservata presso gli archivi del Ministero della Cultura, gli interventi di restauro diretti o promossi dalla Soprintendenza di Roma negli anni Trenta del Novecento, con la guida del Soprintendente Alberto Terenzio (1928-1952). Il tema viene affrontato contestualizzando le scelte operative all'interno di un dibattito molto ampio sulle questioni legate alla tutela, analizzando l'operato dei funzionari dell'Ufficio che contribuiscono all'evoluzione della dottrina del restauro con un continuo confronto fra teoria e prassi. Il ruolo svolto in quegli anni dal Soprintendente e dai suoi collaboratori costituisce, ancora oggi, un esempio per un'azione non meramente burocratica ma culturale, che il Ministero deve sostenere all'interno della società, con la collaborazione e circolarità virtuosa fra tecnico, accademico e politico. -
Dante, Leonardo, Raffaello: la divina consonanza di arte e poesia
Il libro presenta gli Atti del Convegno sulla ""Divina Consonanza di Arte e Poesia"""" (Roma, BNCR, 2021) che ha inteso celebrare il """"trittico"""" dei grandi italiani: Dante, Leonardo, Raffaello. La stessa figura del Sommo Poeta riesce ad acquisire nuove illuminazioni chiarificanti attraverso il confronto coi due massimi artefici della pienezza dei tempi e della genialità universale del Rinascimento. La congiunzione-intersezione delle orbite dei tre grandi dimostra la centralità della cultura italiana nel panorama europeo (un'Italia la cui coscienza emerse primieramente proprio attraverso la poesia dantesca). Il Convegno è stato imperniato, in particolare, sulle seguenti tematiche: - I rapporti tra poesia e arte, dall'ut pictura poesis all'ut poesis pictura. - Gli elementi e le peculiarità """"visive"""" nella Commedia: la figuratività pittorica e il plasticismo scultoreo, nel contesto della poderosa ingegneria strutturale dei gironi dell'Inferno, della montagna del Purgatorio, e della meccanica celeste. E poi le interpretazioni artistiche della immaginazione dantesca. - Le Arti, la Filosofia e la Scienza: dal sistema mentale della Commedia alle prospettive di Raffaello e alle rivelazioni del micro- e macrocosmo leonardesco. - La """"consonanza"""" delle Arti e della Musica. La musica delle sfere e la """"divina armonia"""", dal Paradiso alle """"glorie"""" pittoriche del Rinascimento. La posizione della Musica nel Quadrivium tra Aritmetica, Geometria e Astronomia. I principii armonici in pittura e in architettura. Gli spazi di conciliazione tra consonanza e dissonanza... Saggi di: Cristina Acidini, Andrea Alessi, Massimo Arcangeli, Lucia Battaglia Ricci, Carla Benocci, Marco Bussagli, Filippo Camerota, Marco Carpiceci, Claudia Cieri Via, Fabio Colonnese, Flavio Colusso, Michele Curnis, Andrea De Pasquale, Laura Facchin, Marcello Fagiolo, Massimiliano Ferrario, Giulio Ferroni, Antonio Forcellino, Isabella Gagliardi, Marco Grimaldi, Claudio Listanti, Silvia Maddalo, Pietro C. Marani, Nicolò Mineo, Alessio Monciatti, Rodolfo Papa, Laura Pasquini, Paolo Pizzimento, Michele Rak, Andrea Spiriti, Italo Tomassoni, Carlo Vecce."" -
Arte FantaLogica. Una nuova idea dell'arte-FantaLogical Art. A new idea of art
"Probabilmente la Fantalogía ha una evidente componente utopica che ci dà un po' di conforto in un mondo che nella realtà quotidiana sembra spesso superare le più pessimistiche distopie. Marinò ne è consapevole, non è un ingenuo, ma non si arrende, dà la sua testimonianza da una posizione vigile ed appartata per opporsi pacificamente all'informe e all'immane che sono sempre in agguato. Il suo entusiasmo quasi fanciullesco per le mille possibilità offerte dalle nuove tecnologie non dimentica però l'eredità preziosa del passato e la trasmissione del sapere di generazione in generazione."""" (dall'introduzione di Gabriele Simongini)"