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Lo splendore delle decorazioni del Cortile del Pappagallo in Vaticano-The splendor of the decorations of the Cortile del Pappagallo in the Vatican. Ediz. bilingue
Il volume tratta lo studio del recupero delle immagini grafico-cromatiche delle pareti del Cortile del Pappagallo in Vaticano, rappresentate dall'autrice in quattro tavole (m. 2,10 x 1,00 circa), su cartoncino, matita e acquerello, raffiguranti i quattro prospetti in scala 1/10 restituiti al presunto stato originale, confortato da approfonditi studi storici. -
Giuseppe De Nittis. La donazione di Léontine Gruvelle De Nittis. Catalogo generale. Ediz. illustrata
La compilazione del Catalogo Generale della Donazione ha comportato una necessaria rilettura dell’opera di Giuseppe De Nittis riconsiderando sia il dibattito sui suoi legami con i colleghi francesi, in particolare con Edouard Manet, Edgar Degas, Gustave Caillebotte, che il suo personale apporto, tutto italiano, alla definizione e fortuna dell’impressionismo. Un artista che nella sua creatività, risponde in pieno al principio etico del movimento: ossia il rifiuto di ogni cristallizzazione proponendo, sempre, un nuovo sistema visivo, una stretta relazione tra immagini e struttura narrativa del quadro e dove l’opera diventa luogo di una indelebile, singolare “architettura drammatica”. -
Arthur Evans. Un archeologo inglese in Italia e Sicilia alla fine dell'Ottocento
Arthur Evans (1851-1941) deve la sua celebrità agli scavi archeologici che condusse a Cnosso, nell'isola di Creta, dove dal 1900 portò alla luce il palazzo che la tradizione vuole fosse la reggia di Minosse. Prima delle esplorazioni cretesi, tuttavia, lo studioso inglese trascorse un intenso periodo nei Balcani (1875-1882) e dal 1884 effettuò viaggi ed esplorazioni di notevole importanza in Italia ed in Sicilia. Rientrato in Inghilterra e divenuto curatore dell'Ashmolean Museum di Oxford nel 1884, Evans frequentò a lungo l'Italia e la Sicilia alla ricerca di reperti archeologici per le collezioni del museo inglese, accompagnando il suocero, Edward Freeman, che si occupava della stesura di una monumentale opera sulla Sicilia antica. Sulla base di lettere e documenti (anche inediti), si rimarca l'importanza delle esplorazioni condotte dall'archeologo inglese in Italia, delle quali si presenta una prima trattazione complessiva ed organica: si tratta di esperienze che segnarono profondamente Evans dal punto di vista umano e che in qualche misura influirono anche sulla sua successiva attività scientifica. Partendo dai rapporti che il padre, John Evans, intrattenne con studiosi italiani, si prende in esame la rete di conoscenze che Arthur Evans ebbe con colleghi in Italia e si esaminano le ricerche condotte dallo studioso in specie a Taranto ed in Sicilia: la scoperta di ceramica micenea in alcune tombe dell'area siracusana (indagate da P. Orsi) colpì particolarmente Evans, che, in seguito alla morte della moglie, avvenuta in Liguria nel 1893, abbandonò i suoi interessi scientifici italiani, dedicando da quel momento le sue maggiori energie nello studio di Creta. -
Disegnare idee immagini. Ediz. italiana e inglese (2021). Vol. 63
Rivista semestrale del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura. Università di Roma La Sapienza. -
Il rilievo integrato complesso di Galleria Borghese-The complex integrated survey of the Galleria Borghese. Testo inglese a fronte
La Galleria Borghese è da anni al centro di consistenti studi che la indagano sotto diversi aspetti: quello storico, legato ai cambiamenti che ha subito nel corso dei secoli; quello architettonico, legato alle caratteristiche morfologiche e formali; quello artistico, relativo alle importanti opere pittoriche e scultoree che sono esposte al suo interno. La volontà di documentare i diversi aspetti comporta, in prima istanza, la necessità di acquisire queste informazioni e, in secondo luogo, la costruzione di una base di dati che consenta di archiviarle e divulgarle. Il volume illustra il processo adottato nell'ambito di un vasto progetto scientifico e culturale che, promosso dalla Direzione del Museo e Galleria Borghese, ha coinvolto il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell'Architettura di Sapienza Università di Roma. I risultati ottenuti, sebbene olisticamente ancorati all'oggetto di studio, possono suggerire una replicabilità in termini di metodo allo studio del patrimonio architettonico. -
Corrado Cagli. Metamorfosi del segno
La mostra che gli spazi del CaMusAC ospitano vuole mettere in evidenza un lato meno conosciuto degli ultimi lavori di Cagli cui l'artista si è dedicato con particolare impegno e assiduità, tra la fine degli '60 e gli inizi degli '70, raggiungendo esiti singolari sul piano estetico e del linguaggio evidenziando il rapporto tra pittura e spazio, tra arte e scienza, per esaminare in maniera approfondita la tematica della metamorfosi e delle logiche multiple, elementi costanti in tutte le sue opere. (Giuseppe Briguglio) -
La terra in quarantena. Terra, acqua, fuoco, aria. Ediz. ampliata
Il virus ci ha chiuso in casa, ci ha costretto da un ""fuori"""" convulso a rientrare nell'intimità, in interiore homine, riaprendo dentro noi stessi interrogativi e orizzonti rimossi. Ci ha sbattuto in faccia il """"nesso carnale"""" che ci apparenta con l'intorno e che si distende necessariamente sull'altro e sugli altri. Come ci ha rivelato che senza gli altri nessuno si salva, che la Terra è la nostra dimora e non un deposito degli attrezzi o un bancomat per accumulare capitali. Dimora e condizione unica della nostra vita transeunte, la sua malattia ci ammala, il suo impoverimento ci impoverisce, la sua distruzione ci distrugge. In fondo essa non ha di noi lo stesso bisogno che noi abbiamo di lei. Continuerà ad esistere anche senza di noi e dopo di noi, e forse dopo millenni darà ancora vita ad altri esseri, si spera più assennati della nostra umanità confusa... Siamo noi che dipendiamo da lei e che abbiamo approntato quanto la rende inabitabile, apprestando ai viventi una estinzione forzata, lenta e inevitabile. Sarebbe follia uscire da questa triste esperienza senza rispondere al grido ormai lacerante dell'unica nostra """"casa comune"""" in rovina."" -
Progetti impossibili. Le sfide del nostro tempo e le proposte di un dirigente d'azienda
Le esperienze di studio e di lavoro, nel tempo, si sono fuse in un imprinting originale che - su diverse problematiche della politica, sia interna che internazionale - che ha portato l'autore a formulare ipotesi di soluzione riferibili non solo ai canoni specifici, ma anche al pragmatismo ed alle metodiche organizzative aziendali. È il caso della proposta di ristrutturazione dell'ONU, ed anche della ""vexata quaestio"""" costituita dalla tassazione delle aziende multinazionali: ma anche della indispensabile riorganizzazione dell'amministrazione pubblica italiana, sia a livello centrale che periferico, così come dell'assoluta necessità di risolvere, con interventi rapidi ed innovativi, il dramma rappresentato dalle crisi aziendali e dalle delocalizzazioni."" -
Un mutamento reversibile. La crisi climatica attraverso le Conferenze delle Parti delle Nazioni Unite
Il sistema climatico e la sua variabilità hanno catturato l'attenzione di molti scienziati fin dalla prima metà del XIX secolo. Le osservazioni effettuate sulle componenti chimico-fisiche del clima portarono alla conclusione che alcuni gas presenti in atmosfera avevano la capacità di intrappolare il calore radiante riflesso dalla Terra, dando luogo all'effetto serra. Un fenomeno, questo, positivo per la vita stessa dell'ecosistema terrestre, ma che è diventato un problema a causa del progressivo aumento della concentrazione di tali gas in atmosfera, a partire dalla prima rivoluzione industriale: aumento che ha provocato un riscaldamento anomalo del Pianeta, generando una crisi senza precedenti. I cambiamenti climatici rappresentano la conseguenza più eclatante dell'incremento della temperatura della Terra. La dialettica sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra che, dal 1995 in poi, ha caratterizzato le Conferenze della Parti dell'UNFCCC (COP), molto spesso ha mostrato comportamenti frammentati che, frequentemente, hanno trovato composizione in compromessi raggiunti in extremis. La rappresentazione più palese che i vertici mondiali sul clima mettono in scena è la contrapposizione fra due mondi, fra il Nord e il Sud, fra l'Occidente e l'Oriente. Visioni discordanti e differenti responsabilità nell'intraprendere politiche di contrasto al riscaldamento globale, evidenziano le difficoltà di assumere iniziative univoche e condivise. La lunga strada percorsa dalle diplomazie, in un quarto di secolo, è stata caratterizzata da due patti per il clima. Il primo prende forma a Kyoto nel 1997 e il secondo a Parigi nel 2015. Si può pensare l'intero tragitto come una successione di avvenimenti che vanno dall'intuizione alla strategia, passando per la consapevolezza e per la determinazione, fino ad arrivare al traguardo e, attraverso l'ambizione, a una possibile trasformazione. Trasformazione intesa come un nuovo rinascimento in cui le azioni del genere umano siano capaci di invertire la crisi climatica e rendere, cosí, i mutamenti reversibili. -
Roma. Pigneto 1870-2022 «...l'istituto farmacologico della Serono, il primo del genere a Roma...»
Il Pigneto, che fa parte del quartiere Prenestino-Labicano, non è un territorio omogeneo. Situato fuori Porta Maggiore, è compreso tra la ferrovia Roma-Sulmona, la ferrovia Roma-Napoli e via dell'Acqua Bullicante ed è costituito da un insieme di trame insediative: il Casilino, limitrofo alla via Casilina ed il più prossimo alla Porta Maggiore; il Prenestino, lungo la via Prenestina, tra la strada consolare e la Roma-Sulmona; la borgata Galliano, dove via del Pigneto s'incurva tra via dei Zeno e via Tempesta; la Marranella, al di qua di via dell'Acqua Bullicante, nei pressi di San Barnaba ed il Pigneto vero e proprio, da largo Cabellini sino alla Circonvallazione Casilina ed oltre, nella zona dedicata ai condottieri e nel comprensorio della cooperativa Termini. Per questa eterogeneità di situazioni, sino alle soglie degli anni Cinquanta, il Pigneto è stato genericamente inteso come il suburbio fuori Porta Maggiore. La ricerca, che si è avvalsa di una documentazione prevalentemente d'archivio, ha fatto emergere la dinamica delle forze sociali, di quel particolare movimento romano dei pubblici servizi e del proletariato urbano più legato alle dinamiche della lotta di classe - i metalmeccanici della Tabanelli, le maestranze della Serono, i pastai della Pantanella, le tessili della Viscosa. L'arco temporale preso in esame inizia con gli anni di Roma capitale per concludersi all'attualità dei nostri giorni. Secondo un'ottica diacronica, si è raccontata la trasformazione del territorio prendendo in considerazione quei fenomeni sociali, culturali, economici e politici che hanno interessato il Pigneto in rapporto alle vicende più complessive di Roma nel suo farsi capitale d'Italia, nel contesto più generale della cultura nazionale. In questi ultimi decenni si è avviato un graduale processo di trasformazione delle parti degradate del territorio che si è rinnovato strutturalmente grazie ai provvedimenti urbanistici messi in campo tra il 1993 ed il 2008, con i programmi integrati di riqualificazione urbana che hanno visto prioritari gli obiettivi del recupero e del riuso del patrimonio edilizio, passando dall'uso esclusivo di risorse pubbliche all'integrazione tra risorse pubbliche e private. -
Dante e Roma
Il libro presenta gli Atti del Convegno ""Dante e Roma"""", promosso dal Centro di Studi sulla Cultura e l'Immagine di Roma e dall'Istituto Nazionale di Studi Romani (Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, 2-3 dicembre 2021), col patrocinio del Ministero della Cultura, del Comitato Nazionale """"Dante 2021"""" e della Regione Lazio. Il Convegno è stato imperniato sulle seguenti tematiche: - Memorie e personaggi della storia antica nella Divina Commedia, da Augusto a Traiano. - Roma nell'età di Dante. - Bonifacio VIII e gli altri papi condannati nella Commedia. - I due Soli: il Papato e l'Impero nel pensiero politico di Dante. Il rapporto conflittuale con la Chiesa romana: Roma come Babilonia o Nuova Gerusalemme? - Il Grande Giubileo: Roma centro del mondo e l'assimilazione tra l'itinerario dantesco verso l'Empireo e il viaggio dei romei alla ricerca del perdono. - Homo viator: il viaggio e il pellegrinaggio simbolico """"per giungere a una nuova condizione di armonia, di pace, di felicità"""" (papa Francesco, 2021). - Luoghi simbolici di Roma, dal Monte """"Malo"""" a Ponte Sant'Angelo. - La Roma ideale come Civitas Dei e prefigurazione del Paradiso. - Echi danteschi nell'arte romana del Rinascimento e del Manierismo. - L'idea novecentesca per un memoriale monumentale a Dante: i progetti di Cesare Laurenti, Armando Brasini, Giuseppe Terragni e Raffaele De Vico. In Appendice vengono ripubblicati i testi del volume Roma """"onde Cristo è romano"""" (edito nel 1937 dall'Istituto di Studi Romani). Saggi di: Andrea Alessi, Carla Benocci, Rino Caputo, Franco Cardini, Monica Centanni, Marcello Fagiolo, Giulio Ferroni, Ilaria Fiumi Sermattei, Pietro Gibellini, Nicola Longo, Vito Rocco Panetta, Elisabetta Procida, Diego Quaglioni, Luca Ribichini, Serena Romano, Marcello Teodonio."" -
Dilemmi, scelte e rinunce con l'aiuto del caso e delle circostanze
Forse è vero che siamo solo ciò che siamo stati. Più precisamente: ciò che ricordiamo di essere stati. La memoria è dunque fondamentale. Platone aveva ragione, salvo il suo mortale errore élitario: l'avere scelto, come valore esclusivo, l'epistéme, la scienza dei pochi, contro l'opinione comune, la dóxa dei polloí. Siamo ricordi personificati, memorie ambulanti. Siamo ciò che un tempo già eravamo, ma di cui ci siamo dimenticati. Bisognerebbe tornare indietro, far emergere quanto giace, sepolto, nel fondo di ogni essere umano. L'inquieto, geniale filologo rinnegato che fu Friedrich Nietzsche presumeva di poter insegnare «come si diventa ciò che si è». Pindaro era più spiccio. Tagliava corto: «Si nasce quel che si diventa». Ora che la mia corsa sta per finire e che certi pruriti notturni sembrano talvolta annunciarmi, quasi misteriosamente, l'arrivo dell'agonia, mi sorgono da dentro domande insistenti, variamente sospese fra curiosità e imbarazzo: ma io, in sostanza, chi sono? Che cosa ho fatto? In una vita, che non si può considerare troppo breve, che cosa ho combinato? Devo forse temere di venire a morte prima d'aver vissuto? Sono dunque stato, per anni e inaspettatamente, un morto che cammina? -
Italia nostra. Vol. 510B-511: Alla ricerca dei beni comuni.
Rivista bimestrale dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione diretta da Luca Carra. -
Ecce homo. L'incontro fra il divino e l'umano per una diversa antropologia
Ecce homo: sono le parole dette da Pilato nel Vangelo di Giovanni (XIX, 5) nel presentare alla folla Gesù, dopo averlo fatto flagellare e lasciato rivestire per dileggio con un manto rosso e una corona di spine. La scena, sommamente tragica, diviene una delle più rappresentate della passione, il cui racconto si snoda in mostra attraverso opere e prestiti provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private. Il progetto curatoriale intende infatti accostarsi al significato profondo e universale dell'incarnazione e della morte di Cristo, consentendo di intrecciare ad essa differenti percorsi antropologici e artistici, trasversali alle epoche e alle sensibilità culturali. Al centro si pongono la fragilità e la ricerca di senso esistenziale, quali condizioni profondamente connaturate all'essere umano e al rapporto con un divino temporale. Questa esposizione evoca la tangibilità e la prossimità di un divino imminente, attraverso un approccio intimo e quasi fisico, ancorché laico, alla dimensione eminentemente spirituale. La mostra avvicina l'intangibile all'uomo, dà corpo e materia all'indicibile e al trascendente e trasferisce su un piano di universalità un tema strettamente legato alla sensibilità cristiana. -
Specchi. Storia degli Sciarra imprenditori del vetro
L'industria vetraria aveva assunto nel primo Dopoguerra una grande importanza e occupava nella classifica europea il sesto posto in termini di fatturato globale. All'epoca, in Italia non c'era nessuno che potesse fare concorrenza alla Sciarra specchi cristalli e vetri. Pietro Sciarra dava al Regime tutto il vetro di cui il fascismo aveva bisogno. E anche al Vaticano, di cui la sua ditta diventò fornitore di fiducia. Mandato a bottega a nove anni, Pietro Sciarra costruí la sua prima fabbrica a via dei Volsci e poi, in piena autarchia, un secondo impianto a Ponte Galeria. Questo gli permise di fornire i suoi vetri a tutti i grandi progetti edilizi e architettonici sulla scena romana, dal Palazzo delle Esposizioni alla costruzione dell'Eur. Nel secondo Dopoguerra la ditta Sciarra partecipò all'exploit della ricostruzione, che a Roma fu particolarmente vivace, visto che la Capitale crebbe - anche in maniera anarchica - di un milione di vani negli anni Cinquanta e di un altro milione nei Sessanta. E ogni vano aveva bisogno di un vetro. Cosí durò fino agli anni Settanta, quando il brevetto di un inglese e una nuova concorrenza sovvertirono il mercato. Alla fine del 1986 la famiglia si trovò concorde nel mettere in liquidazione la società. Claudio Sciarra affianca alla professione di avvocato civilista una grande passione per lo sport, soprattutto il tennis e lo sci. Erede di una famiglia che ha creato una impresa assai florida nel settore del vetro a partire dagli anni Venti del secolo scorso, ma ormai tramontata, ha deciso di ricostruirne la storia. Una storia in cui si intrecciano eventi privati ed eventi pubblici che segnano non solo la fortuna di una intrapresa, ma anche la crescita della città. Lo ha fatto, dice, per farla conoscere ai suoi figli e per non disperderne la memoria. Paola Pilati, giornalista, ha lavorato per il settimanale L'Espresso, dove è stata responsabile delle pagine di economia per oltre 15 anni. Ha pubblicato I generalissimi (Luiss University Press, 2021). -
I Costaguti. Banchieri di Santa Romana Chiesa
I Costaguti, originari di Chiavari e giunti a Roma alla fine del '500, «per colpa di sorte e per propria disinvoltura» ottennero la protezione di Paolo V Borghese dal quale «furono promossi a cariche molto lucrose ed esaltanti». Dopo aver accumulato nel giro di pochi decenni enormi fortune entrarono nella cerchia della nobiltà romana riuscendo a ricoprire prestigiose cariche cittadine. Tra i maggiori rappresentanti della Famiglia si annoverano Prelati, Tesorieri Camerali, Finanzieri, Presidenti della Zecca, Conservatori, Senatori, Cavalieri Gerosolimitani. In particolare, Giovanni Battista seniore ottiene il titolo di Canonico Decano del Capitolo di San Pietro preposto al controllo del cantiere della Basilica, mentre Vincenzo (1643) e Giovanni Battista iuniore (1690) raggiungono la porpora cardinalizia. Nel 1645, sotto Papa Innocenzo X, Prospero Costaguti diventa primo marchese di Sipicciano e Signore di Roccalvecce e, negli anni successivi, apre il Banco Costaguti nei pressi di piazza Navona insieme ai fratelli Ascanio, Achille e Giovan Giorgio. Grazie all'impressionante disponibilità finanziaria, i Costaguti finanziano la corte papale e i personaggi più influenti dei salotti romani, diventando quindi una delle famiglie nobili più influenti a Roma. Nei secoli XVI e XVII i loro palazzi romani e le ville laziali sono frequentati da valenti artisti, quali i fratelli Zuccari, il Domenichino, il Guercino, il Lanfranco, il Cavalier d'Arpino, il Mola, il Poussin, il Dughet, il Tassi che arricchiscono gli ampi saloni delle loro dimore con affreschi di mirabili scene di allegorie, muse e paesaggi. Il prestigio dei Costaguti si consolida nel corso dei secoli, mantenendo viva l'originaria spinta propulsiva ad accrescere nel tempo il proprio patrimonio e il proprio nome, mai rinnegando l'antico motto che gli illustri avi avevano scelto per celebrare le gesta della Famiglia: Evehit ad sidera virtus, elevare la virtù mirando alle stelle. -
Abitare la terra-Dwelling on earth (2022). Ediz. bilingue. Vol. 58
Editoriale-editorial: Paolo Portoghesi Ricardo Bofill, Lucia Galli Domenico Battaglia L'Italia ripudia la guerra-Italy rejects war, Mario Pisani Open, Li Hu e Huang Wenjing La cappella del suono una nuova sala da concerti ispirata al paesaggio-the chapel of sound a new concert hall inspired by the landscape, Anna Laura Petrucci Alla scoperta della New Najdi Salmani architecture tra genius loci e identità locale-scouting the New Najdi Salmani architecture toward genius loci and local identity, Leone Spita Wabi-Sabi Resoconto di una demolizione e di una nostalgia-report of a demolition and the nostalgia, Roberto A. Cherubini NoneSpace Abitare la terra in uno spazio esperienziale-dwelling on earth in an experiential space, Francesca Gottardo MC A - Mario Cucinella Architects Prototipi digitali e green nella nuova cultura della sostenibilità-digital and green prototypes in the new culture of sustainability, Carlo Prati Mauro Andreini IL Gioco delle parti-the game of roles, Giacomo Pirazzoli Vincenzo Pastore Paesaggio urbano, paesaggio umano note tra curatela e allestimento-urban landscape, human landscape notes between curating and exhibit design, Dimitri Ticconi Paolo e Giovanna Portoghesi Uno spazio per la cultura, un restauro del paesaggio di Calcata-a space for culture, a restoration of the landscape of Calcata. -
Bollettino dei Musei comunali di Roma. Nuova serie (2021). Vol. 35
Con saggi di: Federica De Giambattista, Giuliana Zandri, Fulvia Strano, Annibale Mottana, Teresa Montefusco, Laura Panarese, Lucia Pirzio Biroli Stefanelli, Angela Maria d'Amelio, Maurizio Ficari, Laura Moreschini, Annapaola Agati, Elena Camilli Giammei. -
Capsule Art Collection Approfondimenti contemporanei-Contemporary insights. Ediz. a colori
"Capsule Art Collection"""" vuole presentare una ristretta selezione di artisti di grande spessore culturale e creativo con l'intento di dare il giusto risalto al singolo. L'intensità e l'originalità dei lavori di questo gruppo eterogeneo dimostra come essi abbiano voluto e saputo evitare schematismi e/o tendenze del momento per trasformare in maniera prettamente personale forme d'arte convenzionali sotto la spinta dei propri pensieri e dei sentimenti più intimi. Un catalogo ragionato, costruito sulla base dell'originalità dei linguaggi visivi e della ricerca espressiva che vuole comunicare, attraverso un intreccio non caotico di pensieri soggettivi, atmosfere che danno valore al concetto e opere che hanno molto da raccontare." -
Charles de Foucauld. Fratelli tutti. Un'incredibile storia vera
"Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio."""" (Tonino Bello) """"[...] Pensavo di essere una mendicante d'amore e invece avevo tra le mie braccia tutto l'amore possibile. In quel momento decisi che non sarei mai più tornata in quella mediocre cittadina con gente feroce, posseduta dalla miseria del male, dall'avidità del denaro, da un odio immotivato contro chi gli appariva diverso. Durante il viaggio nel deserto, in silenzio avevo seguito il dito esperto dei tuareg sulle carte geografiche, o più semplicemente con loro avevo osservato la posizione delle stelle, soprattutto per orientarci di notte, avevo rubato un po' della loro sapiente semplicità, avevo imparato a fare a meno di molte cose che prima mi erano indispensabili. Avevo goduto di quei tramonti e quegli orizzonti che sembravano disegnati dalla poesia di Virgilio e di Omero. Mi resi ben conto che per me la Poesia era la stessa mia vita."""" (Carmen Moscariello)"