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Ius singulare e autotutela privata
La realtà giuridica contemporanea è sempre più caratterizzata da una evidente crisi della giustizia civile, ovvero l'incapacità dello Stato di tutelare efficacemente ed in modo tempestivo legittime ragioni di danneggiati, creditori o titolari di rapporti personali e familiari. In tale contesto prende le mosse l'indagine speculativa sulla autotutela privata quale strumento potenzialmente in grado di inserirsi come forma avanzata di protezione delle posizioni giuridiche soggettive, autorizzata dalla legge, in via extraprocessuale. Dopo una breve ricostruzione storica della fattispecie che ne ha posto in rilievo la sua evoluzione funzionale, si è potuto affermare che pur trattandosi di uno strumento «antico» quanto alla sua genesi, partendo dallo ius singulare del diritto romano, si dimostra «moderno» nella sua applicazione contestualizzata alla realtà giuridica attuale. La ricerca non ha avuto lo scopo di analizzare sistematicamente tutti i casi di autotutela presenti nel nostro codice civile, ma attraverso la disamina di alcune ipotesi, si è valutata la possibilità che l'autotutela operi sia in forme unilaterali, sia in forme consensuali, contaminandosi con l'autonomia privata, di cui può diventare legittima manifestazione. -
Profili costituzionali del turismo
Il presente volume intende proporre una riflessione sulla «parte alta» del diritto del turismo, esaminando le norme costituzionali che presiedono alle scelte dei legislatori, statale e regionali, nella disciplina della materia. Partendo dalle norme che governano il riparto di competenze tra Stato e Regioni, sono presi in considerazione diversi «oggetti» ricadenti nella materia «turismo», quali l'organizzazione periferica, le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e le professioni turistiche. Si tratta, per lo più, di settori che le Regioni possono disciplinare pienamente attraverso la propria legislazione, pur dovendo «far i conti» con alcuni aspetti unitari garantiti ancora dalla legislazione statale o direttamente da norme costituzionali. Nella prima parte del volume, inoltre, si va alla ricerca di un possibile «diritto al turismo», che, però, non sembra sussistere, quale situazione giuridica autonoma, all'interno del nostro ordinamento. -
Separazione e divorzio nell'esperienza giuridica
Il volume, di taglio pratico ed operativo, illustra gli aspetti sostanziali e processuali della separazione e del divorzio alla luce delle ultime novità legislative introdotte in materia, in particolare quelle sulla responsabilità genitoriale (d.lgs. n. 154/2013), sulla negoziazione assistita (l. n. 162/2014), sul divorzio breve (l. n. 55/2015) e sulle unioni civili e convivenze di fatto (l. n. 76/2016). Redatto da esperti del diritto di famiglia, illustra gli apporti della dottrina e della giurisprudenza sui vari aspetti degli istituti in esame e si rivolge non solo a quanti (magistrati, avvocati, studiosi) si dedicano alla materia, ma anche a coloro che si avvicinano ad un settore di grande attualità sociale e giudiziaria quale quello della famiglia in crisi. -
Autonomie(s) en mouvement. L'evoluzione delle autonomie regionali speciali
Il libro scaturisce dai lavori del Convegno celebrativo per il 70o anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia della Regione Valle d'Aosta dal titolo «Autonomie(s) en mouvement. L'evoluzione delle autonomie regionali speciali» e raccoglie significativi contributi sull'evoluzione e sulle dinamiche recenti del regionalismo speciale italiano. Al centro dell'attenzione degli autori vi è la sostenibilità delle autonomie speciali attuali, considerate nel loro divenire storico, con le loro oggettive criticità e la loro aspirazione ad un rilancio. L'analisi investe una pluralità di profili, dalla giurisprudenza costituzionale alle tensioni finanziarie, dalle relazioni transfrontaliere alle zone franche. In un dialogo a distanza con le regioni speciali maggiormente affini alla Valle d'Aosta, vengono messe in luce consonanze e differenze, sia di ordinamento che di contesto, dei territori fra di loro e ci si interroga, nell'orizzonte europeo, sulle ragioni e le possibili ripercussioni delle travagliate vicende delle autonomie catalana e corsa. -
L'istruttoria tributaria sui dati finanziari
Il saggio approfondisce la tematica dell'istruttoria tributaria sui dati finanziari, che costituisce una delle più concrete declinazioni della recente tendenza del sistema verso la trasparenza nei rapporti col Fisco. Vengono esaminate, a tal proposito, le criticità della normativa interna sulle indagini finanziarie, con particolare riguardo alle «presunzioni iuris tantum» che la contraddistinguono e al delicato rapporto con il contraddittorio endoprocedimentale. Lo studio offre, nel contempo, un quadro d'insieme delle discipline sulla circolazione tramite standard dei dati finanziari di cui al Foreign Account Tax Compliance Act e al Common Reporting Standard OCSE, che connotano il cammino verso la progressiva affermazione della trasparenza nei rapporti col Fisco di una dimensione sovranazionale, anch'essa non scevra di criticità. In conclusione lo studio segnala l'urgenza di un intervento del Legislatore che introduca ex novo una disciplina volta a garantire la tutela del contribuente nell'istruttoria tributaria sui dati finanziari, sia per quanto concerne le informazioni acquisite in base al diritto interno, sia per le verifiche fondate sulla mutua cooperazione tra Stati. -
La democrazia dei superlativi
La «democrazia dei superlativi» è quel paese che porta alle urne, per le elezioni politiche, più di 800 milioni di elettori, che abbraccia nel suo corpo sociale la diversità umana e culturale più grande al mondo, in cui si parlano ben 23 «lingue ufficiali» riconosciute dalla Costituzione, in cui convivono a pochi chilometri di distanza metropoli tentacolari da 21 milioni di abitanti ed isolate comunità tribali. Stiamo parlando dell'India, lo Stato nel quale il successo delle idee democratiche ha smentito nefaste previsioni, ribaltato luoghi comuni, aperto nuove frontiere, generando teorie e prassi istituzionali innovative, sogni di riscatto sociale e grandi speranze. In effetti, al di là degli stereotipi che costantemente ci vengono riproposti sul Subcontinente (dalla miseria del suo popolo, alle caste, ai santoni, al paradiso degli hippies) la storia millenaria dell'India e quella della democrazia condividono una «cifra» comune che è quella della società come spazio di convivenza e reciproca accettazione fra diversi, in pratica un memento che ci incita a superare la «paura dell'altro». Studiare l'India, attraverso la concretezza e la problematicità del suo attuale assetto giuridico e politico, significa quindi investire nel dialogo con «l'altro», abbandonando preconcetti metodologici e incrostazioni ideologiche. -
Il consenso al trattamento dei dati personali nell'era digitale
L'indagine analizza il principio del consenso dell'interessato al trattamento dei dati personali a fronte dei cambiamenti che hanno interessato la moderna idea di privacy. L'impatto dell'innovazione tecnologica ed il progressivo spostamento dell'asse della propria vita dal mondo reale a quello virtuale contribuiscono all'evoluzione del principio consensualistico da mero presupposto di liceità del trattamento a strumento di controllo sui propri flussi informativi ed elemento di conformazione e costruzione della propria sfera privata. L'analisi in concreto dei principali modelli di prestazione del consenso in ambiente virtuale, basati sul meccanismo di notice and consent, evidenziano tuttavia delle criticità che, di fatto, compromettono la pienezza del principio di autodeterminazione informativa, derogando alla regola che condiziona la legittimità del trattamento dei dati ad un consenso preventivo, informato, libero e specifico. -
La teorica dell'invalidità dell'atto iniquo
Il presente studio è incentrato sul rapporto tra le regole di validità e le regole di responsabilità nell'ambito del diritto privato, di cui si propone una rimeditazione sul piano dogmatico, in riferimento ai concetti di «contratto valido» e «contratto giusto». Filo conduttore dell'indagine è la riflessione, in chiave evolutiva, del ruolo della buona fede oggettiva nell'ambito della materia contrattuale, con particolare attenzione alla fase di formazione del contratto. Si cercherà di comprendere se una condotta di mala fede, posta in essere durante le trattative tra i contraenti, possa assumere rilevanza giuridica tale da invalidare il negozio, oppure - come dai più sostenuto - possa integrare esclusivamente una responsabilità di tipo risarcitorio. -
Spossessamento dell'impresa e cautela penale
Nel corso degli anni, in ragione del mutamento del contesto economico e sociale, accanto al diritto dell'impresa si è affiancato il diritto della crisi di impresa. Attualmente, si assiste all'emersione di una nuova categoria di ""crisi dell'impresa"""" che è la crisi di legalità, in ragione dell'aumento del ricorso a misure in ambito penale che abbiano ad oggetto l'impresa. Molto spesso le finalità del delinquere sono legate a fattori economici, quindi, la circostanza che l'accertamento della responsabilità, oltre a sanzioni personali, comporti sanzioni economiche, rappresenta un deterrente. Il legislatore, pertanto, ha preso coscienza della maggiore incisività di sanzioni e misure di prevenzione di natura patrimoniale rispetto alle omologhe limitative della libertà personale. In tale contesto, è frequente il ricorso al sequestro di natura penale di partecipazioni sociali e di azienda, il quale rappresenta il viatico per la gestione dell'impresa, che costituisce, dunque, l'oggetto mediato del provvedimento."" -
Le discriminazioni sul lavoro nel «diritto vivente»
Il diritto antidiscriminatorio può oggi dirsi inserito a pieno titolo all'interno di un sistema multilivello o multipolare, nel quale la Corte di giustizia, dialogando con le Corti nazionali, ha fornito un importante apporto creativo alla elaborazione delle categorie concettuali. Per questo motivo, il libro indaga l'evoluzione del diritto «vivente» in tema di discriminazioni, ponendo l'accento sulle criticità sollevate dalle definizioni di discriminazione diretta e indiretta. Chiarita la linea di confine tra i due concetti e la portata delle relative cause di giustificazione, si passa a esaminare l'altro principale nodo problematico, ossia l'individuazione della specialità del regime probatorio. Nella parte conclusiva dell'indagine il modello di diritto antidiscriminatorio europeo, così ricostruito, viene posto a confronto con quelli, assai significativi, che contraddistinguono le esperienze tedesca, inglese e italiana. L'obiettivo è dimostrare l'esistenza di un processo circolare di reciproco condizionamento tra tali modelli, che potrebbe preludere a una riconsiderazione di alcune categorie definitorie e ad un consolidamento del carattere paradigmatico della normativa in tema di discriminazioni di genere. -
Agricoltura e «nuovi» interessi. Alla ricerca di uno statuto pubblicistico per l'attività, l'impresa e l'agrarietà dei suoli
Il volume raccoglie gli esiti di una ricerca interdisciplinare sul dialogo fra 'agricoltura' e 'interessi pubblici', accertando come i tratti differenziali del fenomeno agricolo (l'agrarietà dell'attività, dell'impresa e dei suoli) reagiscano a contatto con fenomeni e variabili che, in misura crescente, intersecano i beni centripeti dell'organizzazione aziendale agraria. L'obiettivo è la costruzione interdisciplinare del 'diritto dell'agricoltura'. Muovendo dal fatto agricolo, se ne propone una lettura giuridica che ne valorizzi il ruolo nella promozione-valorizzazione di «equi rapporti sociali», richiamati, com'è noto, all'art. 44 Cost. -
Atti del 23º Convegno internazionale dell'Accademia romanistica costantiniana. Mestieri e professioni della tarda antichità
Nel solco di una tradizione di ricerca interdisciplinare, i contributi di studiosi italiani e stranieri raccolti in questo volume approfondiscono tematiche del Convegno Internazionale 2017 dell'Accademia Romanistica Costantiniana. -
Soggetti giuridici digitali? Sullo status privatistico degli agenti software autonomi
Sullo status privatistico degli agenti software autonomi. -
L'interesse non patrimoniale del creditore. Rileggendo Emilio Betti
Questo studio prende le mosse dalla concezione di Emilio Betti di interesse giuridicamente rilevante, sub specie dell'interesse non patrimoniale del creditore alla prestazione ex art. 1174 c.c.: questo però collocandosi lungo la linea guida del passaggio dalla nota concezione bettiana c.d. «normativa» e meramente astratta di interesse ad uno spazio sempre più marcato, invece, di rilevanza giuridica anche dell'interesse creditorio c.d. concreto. In tale quadro matura parimenti una rivisitazione circa il giudizio di meritevolezza degli interessi, nuovamente (anche) di natura non patrimoniale e, comunque, da intendersi in concretum: lungo tale traiettoria sembra oggi emblematico lo studio circa il controllo di meritevolezza - controllo (di interessi anche non patrimoniali) da taluno giustamente definito «relazionale» - nell'ambito peculiare del vincolo di destinazione ex art. 2645 ter c.c. -
L'Europa di fronte al terrorismo
Il problema del terrorismo costituisce un tema rilevante sia per i profili teorici che si prospettano sia per molti aspetti che incidono sulla vita collettiva dei popoli. Il convegno ha proposto una riflessione storica, giuridica, politica e sociale a tutto campo, tenendo conto dei vari e complessi profili che incidono su questa tematica. Le personalità invitate e gli studiosi negli interventi e nelle relazioni hanno offerto un contributo importante per l'approfondimento del problema generale che i diversi Stati oggi si trovano ad affrontare e che, in particolare, ha coinvolto direttamente l'Italia e, con effetti talora devastanti, altri Stati a noi vicini facenti parte dell'Unione Europea. Muovendo dalla definizione e dalle caratteristiche del terrorismo sono presi in esame i profili costituzionali, gli ordini mentali e applicativi di ambito giuridico, i profili filosofici, storici e politici e talune delle concrete implicazioni che se ne possono trarre. -
Liquidazione del patrimonio sociale ed estinzione del soggetto
L'art. 2495 c.c., nella sua attuale formulazione e per come da ultimo interpretato dalle Sezioni unite del 2013, sembrerebbe delineare la disciplina di un fenomeno successorio, se pure sui generis.Tuttavia tale lettura, come pure le altre che giustificano diversamente l'azione ivi regolata - volta per volta evocando l'ingiustificato arricchimento, nella sua più tradizionale e più moderna ricostruzione, la cancellazione della cancellazione, l'assunzione dei rimedi oppositivi dai fenomeni riorganizzativi, la destinazione in senso tecnico, gli strumenti di conservazione della garanzia patrimoniale-non si mostrano convincenti. -
Prestazione sanitaria e responsabilità civile
Il libro propone un percorso argomentativo teso a delineare il contenuto della prestazione sanitaria. L'indagine evidenzia le differenze tra il rapporto che si instaura tra la struttura sanitaria ed il paziente ed il personale sanitario ed il paziente mediante l'analisi della copiosa giurisprudenza in tema di responsabilità sanitaria e l'esame del dibattito dottrinario, rinvigorito dall'approvazione della legge di riforma c.d. Gelli Bianco. Invero, il doppio binario non sembra introdurre soltanto una diversa qualificazione (contrattuale ed extracontrattuale) della responsabilità, ma un nuovo modello su cui costruire il rapporto terapeutico. In quest'ottica si esamina anche il ruolo che il consenso informato può assumere nella distribuzione dei rischi di insuccesso delle cure, contribuendo a definire il contenuto della prestazione sanitaria. -
La fallacia dei luoghi comuni
Tutti sono uguali davanti alla legge, ma alcuni sono più uguali di altri; Certi giudici, invece di applicare la legge, la interpretano; Dura lex, sed lex (la legge, per quanto severa, va sempre rispettata); Qui suo iure utitur neminem laedit (Chi esercita un proprio diritto non nuoce a nessuno): sono, questi, alcuni dei luoghi comuni più diffusi in cui confluiscono pregiudizi, generalizzazioni, banalità che pretendono di rappresentare il reale, ma che sono prive di qualunque rigore scientifico. Essi costituiscono strumenti insidiosi con funzione persuasiva: ripetendo certi concetti, certe opinioni, i luoghi comuni contribuiscono a imprimere nella mente del pubblico idee, valori che finiscono col diventare indiscutibili «verità». -
Meritevolezza «ambientale» del contratto e transigibilità degli interessi
Il lavoro, muovendo da un riesame dell'attuale «crisi» delle categorie giuridiche tradizionali, mira a valorizzare le innovative suggestioni emergenti dai più recenti studi sul contratto, alla stregua delle interferenze con la materia ambientale, per metterle a confronto con i moderni strumenti negoziali di risoluzione alternativa delle controversie, là dove l'interesse ""ecologico"""" appare più efficacemente tutelabile, rileggendo in particolare la fattispecie della «transazione», di recente riforma all'interno del codice di settore, così da esaltarne, sotto la lente dell'inedito paradigma della «sussidiarietà sostenibile», gli elementi peculiari e distintivi rispetto al """"prototipo"""" civilistico, nonché alle contigue discipline «arbitrale» e «media-conciliativa»."" -
I poteri rappresentativi dei coniugi in regime di comunione legale
Il lavoro si propone di ricostruire la disciplina dei rapporti coniugali patrimoniali con riferimento ai poteri dei coniugi nel compimento degli atti di gestione degli interessi familiari. In particolare, differenziando i suddetti poteri nell'ambito del regime patrimoniale primario e secondario della comunione, si individua la chiave di soluzione dei problemi rilevati valorizzando la dimensione gestoria all'interno della famiglia. In questa ottica, alla valenza ordinaria interna del regime primario, coerente con il principio di relatività degli effetti del contratto, si contrappone la rilevanza esterna degli atti di gestione dei beni comuni, fondata sul riconoscimento dei poteri rappresentativi dei coniugi connessi allo status coniugale.