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Lezioni (1969-2019). Vol. 3: 2011-2019
Lezioni (1969-2019). Volume III (2011-2019) -
Multilinguismo e funzione pubblica. Dal prestigio del modello francese alla costruzione dell'identità europea
Multilinguismo e funzione pubblica -
Il diritto comparato e la «Blockchain»
Il Diritto Comparato e la Blockchain -
Diritti fondamentali sociali e tutela collettiva nell'Unione europea
Diritti fondamentali sociali e tutela collettiva nell'Unione europea -
Il sequestro preventivo penale tra principi costituzionali e vincoli sovranazionali
Il sequestro preventivo penale tra principi costituzionali e vincoli sovranazionali -
Persona umana e diritto al nome
Il lavoro interroga lo statuto normativo del diritto al nome, alla luce del valore della persona umana. L'analisi diviene occasione di verifica del contemperamento, a fronte delle peculiarità del caso concreto, tra autorità e libertà, nonché per svolgere riflessioni sulla funzione del nome e sulla tenuta dell'istituto, al cospetto delle problematiche che, allo stato dell'arte, appaiono più significative. Si pensi all'accresciuta esigenza, avvalorata dal progressivo affievolirsi del rilievo pubblicistico del nome, di abbandonare il ricorso a vetusti automatismi (come la questione dell'attribuzione del patronimico) i quali, sebbene in modo più temperato rispetto al passato, innescano contrasti con i valori fondamentali accolti dal nostro ordinamento (uno fra tutti il principio di eguaglianza dei genitori), senza che possa farsi capo ad una plausibile ragione in grado di giustificare la conservazione di un simile privilegio. Il valore della persona umana impone l'effettiva attuazione delle situazioni esistenziali, anche in coerenza con l'imperativo costituzionale che impone di rimuovere gli ostacoli di fatto all'eguaglianza degli individui, sebbene ciò ponga delicati problemi nell'individuazione del confine entro il quale l'intervento autoritativo deve arrestarsi per non travolgere le istanze di libertà individuale. -
Il consumatore calcolante
Lo studio esamina la formazione del contratto telematico tra professionista e consumatore verificando l'incidenza della tecnologia sulla disciplina tradizionale di conclusione del contratto. La ricerca si svolge attraverso l'esame del dato positivo, nonché della prassi del commercio on line che denuncia uno scollamento tra la norma e il fatto e suggerisce un'indagine sul potere di predisposizione del professionista capace di incidere sulla formazione del contratto aggravandone il procedimento nell'esercizio dell'autonomia privata procedimentale. Al contempo si analizzano gli strumenti di tutela pensati dal legislatore per garantire al consumatore di scegliere consapevolmente. -
«Nuptiae haereticorum». Una ricerca sui rapporti tra leges e canones, alla luce della religionis vel sectae diversitas di C.I. 5.1.5.3
Una ricerca sui rapporti tra leges e canones, alla luce della religionis vel sectae diversitas di C.I. 5.1.5.3 -
Prevenire la corruzione: nuove strategie regolatorie tra pubblico e privato
Il presente volume rappresenta il consolidamento di due percorsi di ricerca: il dottorato di ricerca in Istituzioni e Politiche e il periodo di stage presso l'Autorità Nazionale Anticorruzione. Il fil rouge dello studio è rappresentato dal concetto di contaminazioni regolatorie in materia di prevenzione dei fenomeni corruttivi: in un settore ove la produzione di regole è policentrica, si è scelto di indagare le interazioni tra la sfera sovranazionale e il diritto interno, tra il settore pubblico e il settore privato, tra regolazione e prassi. -
Dimensione del vizio, nullità «selettiva» e conformazione dei negozi
Lo studio offre un percorso argomentativo inedito per dimostrare come la nullità si proponga quale strumento non solo demolitorio ma, in tutti i casi in cui l'atto rifletta interessi leciti e meritevoli, viepiù conformativo della sua efficacia; come cioè rimedio complesso, referente dei principi di effettività, adeguatezza, proporzionalità e del canone di ragionevolezza. Il che è evidente in modo particolare in ambito contrattuale. Punto di partenza è costituito da un duplice chiarimento. Il primo volto a svelare l'equivocità della comune spiegazione della formula consegnata all'art. 1419 c.c. e in particolare del riferimento ad un fenomeno di propagazione della nullità dalla parte al tutto. Il secondo finalizzato a dimostrare la fallacia del dogma di simmetria tra area del vizio e area della nullità. Chiarito che la nullità è altro rispetto al rilievo della natura e della misura del vizio, può essere recuperata la sua dimensione squisitamente rimediale, di intervento al servizio e della legge e dell'autonomia negoziale. Il giudizio di nullità non va inteso solo come sanzione degli interessi illeciti o immeritevoli, se, com'è naturale, questi sono inseriti in un complesso regolamento che riflette anche un valore da tutelare, di talché lo stesso non può svolgersi in modo meccanicistico, senza dar luogo ad una risposta insufficiente o ultronea, dunque inadeguata. Superando così anche l'idea di qualificazione negativa, il giudizio di nullità manifesta la sua natura di strumento composito, all'un tempo, negativo e positivo, dunque di ""giusto rimedio"""", naturalmente conformativo della potenza effettuale, da riplasmare in modo che siano congruamente combattuti gli interessi riprovati e adeguatamente soddisfatti gli interessi leciti e meritevoli di tutela investiti nell'operazione negoziale."" -
Il diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. Vol. 1: Metodi e tecniche.
L'opera rappresenta una lettura del diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. - Il volume primo, Metodi e tecniche, traccia il percorso metodologico che ha caratterizzato l'evoluzione degli istituti e delle nozioni del diritto civile italiano. - Il secondo, Fonti e interpretazione, affronta la teoria delle fonti e dell'interpretazione del diritto come un unico problema, configurando i canoni ermeneutici in funzione applicativa e di controllo di conformità ai princípi identificativi della legalità costituzionale. - Il terzo, Situazioni soggettive, racchiude, con particolare riguardo alle loro vicende, le situazioni esistenziali e patrimoniali, quelle ereditarie e familiari, esaminate nel loro nucleo teleologico-funzionale attento al processo di «depatrimonializzazione» del diritto. - Il quarto, Attività e responsabilità, comprende sia la trattazione dell'attività incentrata sul principio di sussidiarietà e sulle ragioni giustificatrici dei singoli settori nei quali si esplica l'autonomia negoziale, sia il tema della lesione delle situazioni soggettive e della polifunzionalità della responsabilità civile. - Il quinto, Tutela e giurisdizione, tratta distintamente la funzione giurisdizionale, le caratteristiche del «giusto processo» e la problematica del «giusto rimedio» in un'accezione plurale e flessibile. -
Il diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. Vol. 3: Situazioni soggettive.
L'opera rappresenta una lettura del diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. - Il volume primo, Metodi e tecniche, traccia il percorso metodologico che ha caratterizzato l'evoluzione degli istituti e delle nozioni del diritto civile italiano. - Il secondo, Fonti e interpretazione, affronta la teoria delle fonti e dell'interpretazione del diritto come un unico problema, configurando i canoni ermeneutici in funzione applicativa e di controllo di conformità ai princípi identificativi della legalità costituzionale. - Il terzo, Situazioni soggettive, racchiude, con particolare riguardo alle loro vicende, le situazioni esistenziali e patrimoniali, quelle ereditarie e familiari, esaminate nel loro nucleo teleologico-funzionale attento al processo di «depatrimonializzazione» del diritto. - Il quarto, Attività e responsabilità, comprende sia la trattazione dell'attività incentrata sul principio di sussidiarietà e sulle ragioni giustificatrici dei singoli settori nei quali si esplica l'autonomia negoziale, sia il tema della lesione delle situazioni soggettive e della polifunzionalità della responsabilità civile. - Il quinto, Tutela e giurisdizione, tratta distintamente la funzione giurisdizionale, le caratteristiche del «giusto processo» e la problematica del «giusto rimedio» in un'accezione plurale e flessibile. -
Il diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. Vol. 5: Tutela e giurisdizione.
L'opera rappresenta una lettura del diritto civile nella legalità costituzionale secondo il sistema italo-europeo delle fonti. - Il volume primo, Metodi e tecniche, traccia il percorso metodologico che ha caratterizzato l'evoluzione degli istituti e delle nozioni del diritto civile italiano. - Il secondo, Fonti e interpretazione, affronta la teoria delle fonti e dell'interpretazione del diritto come un unico problema, configurando i canoni ermeneutici in funzione applicativa e di controllo di conformità ai princípi identificativi della legalità costituzionale. - Il terzo, Situazioni soggettive, racchiude, con particolare riguardo alle loro vicende, le situazioni esistenziali e patrimoniali, quelle ereditarie e familiari, esaminate nel loro nucleo teleologico-funzionale attento al processo di «depatrimonializzazione» del diritto. - Il quarto, Attività e responsabilità, comprende sia la trattazione dell'attività incentrata sul principio di sussidiarietà e sulle ragioni giustificatrici dei singoli settori nei quali si esplica l'autonomia negoziale, sia il tema della lesione delle situazioni soggettive e della polifunzionalità della responsabilità civile. - Il quinto, Tutela e giurisdizione, tratta distintamente la funzione giurisdizionale, le caratteristiche del «giusto processo» e la problematica del «giusto rimedio» in un'accezione plurale e flessibile. -
Trattato delle leggi
Si pubblica per la prima volta in lingua italiana il Trattato delle leggi di Jean Domat, che - grazie alla sua erudizione romanistica e filosofica e alla sua vocazione precorritrice - seppe portare avanti le lancette della storia giuridica verso la modernità, preparando così il terreno alla codificazione napoleonica d'inizio Ottocento. Questo lavoro - che funge da premessa metodologica a Le leggi civili nel loro ordine naturale - pone le basi teoretiche e sistematiche della legislazione come oggi è comunemente intesa. Dalla lettura del Trattato l'uomo politico contemporaneo ricava l'intonazione che dovrebbe sempre servire alla concertazione e razionalizzazione dell'attività dei parlamenti. -
Lezioni di diritto tributario. Parte generale
ezioni di diritto tributario. Parte Generale - Seconda edizione -
Diritti della persona e altri scritti
Il volume raccoglie articoli e saggi in Riviste Giuridiche, Relazioni in Convegni (i cui atti sono stati pubblicati) e i temi trattati sono il Diritto Civile, Societario, Fallimentare e Processuale Civile. Nella prefazione del Prof. Pietro Rescigno si segnala la ""vivace presenza nei nostri Studi, la fervida attenzione alle novità... sempre con estrema chiarezza di pensiero e di linguaggio"""". Per la nota più risalente, relativa ai Diritti della personalità, evidenzia come """"a distanza di anni si coglie la felice anticipazione di problemi e soluzioni"""". Tra i nuovi articoli si segnala quello in Giustiziacivile.com sul caso Grande Stevens/Italia."" -
La struttura del diritto
Prefazione di Francesco Roccobono. -
Lo statuto dei lavoratori: come nasce una legge
Il libro ripercorre le tappe che hanno portato all'approvazione dello statuto dei lavoratori nel 1970: il progetto di Di Vittorio nei bui anni Cinquanta, la ripresa dell'idea di un provvedimento organico col centrosinistra, l'impegno fino all'ultimo respiro di Brodolini, le intuizioni di Giugni sulla legislazione «di sostegno», le spinte volitive di Donat-Cattin e finalmente l'approdo alla legge. Si fa, poi, la cronaca «minuto per minuto» del percorso parlamentare, talvolta piuttosto faticoso, di tutti i 41 articoli dello statuto (e di qualche altro che non riuscì a entrarci), scavando negli atti delle due Camere e scoprendo anche storie sconosciute o addirittura comiche. Chiudono un'appendice di documentazione e una riflessione - scherzosa ma non troppo - su quel che è rimasto dello statuto dopo cinquant'anni. -
Il fatto e la domanda in giudizio. Profili ricostruttivi
Il presente volume offre quale particolare punto di osservazione del processo, e specialmente della domanda giudiziale, il ruolo svolto dal fatto. Le tipologie in cui lo stesso tradizionalmente si articola costituiscono, pur nella loro ambiguità semantica, la matrice organizzativa delle attività processuali, scandite da precisi oneri e rigide preclusioni: il fatto costitutivo presiede alla specificazione della domanda giudiziale e incide sull'organizzazione del rito, nella cui dinamica il perimetro fattuale necessario alla trattazione e alla decisione della lite è costruito sui fatti principali a quello correlati (modificativi, impeditivi, estintivi) e, in talune fattispecie, anche su fatti di difficile inquadramento nella tassonomia legislativa, idonei a incidere sull'entità o sul modo di essere dei fatti principali, che l'autrice individua nella categoria dei fatti «secondari sostanziali». L'analisi è condotta alla luce dei molteplici profili che sollecitano una riflessione sul tema oggetto dell'indagine: dalle preziose elaborazioni dottrinali e giurisprudenziali di concetti cardine della teoria generale del processo, quali oggetto del giudizio e mutatio libelli, alle espressioni del contenzioso moderno difficilmente adattabili a un sistema che richiede una completa ed esauriente sostanziazione della domanda sin dagli esordi del giudizio. Un quadro di rivisitazioni rispetto alle quali l'esperienza francese si pone come significativo campo di indagine e di confronto sia per lo sviluppo originale e autonomo che in quell'ordinamento accompagna metodo ed elaborazione concettuale della categoria del fatto e del suo ruolo nel processo, che ha originato una nozione di oggetto della domanda in giudizio incentrata sul risultato economico o sociale perseguito non lontana da recenti acquisizioni della nostra giurisprudenza più innovativa, sia per la costante attenzione che in quell'ordinamento è rivolta ai rapporti tra imperativi di ordine ricostruttivo ed esigenze di funzionalità ed efficienza proprie di un sistema processuale attento a non chiudersi in rigide barriere preclusive in primo grado come anche in sede di appello. -
I contratti con la pubblica amministrazione
I contratti con la pubblica amministrazione sono un particolare tipo di contratto che diverge dagli altri strumenti negoziali, in quanto la funzionalizzazione dell?interesse perseguito dal soggetto pubblico e i requisiti che la parte privata, in specie nei contratti ad evidenza pubblica, ma anche nelle altre forme contrattuali, deve garantire per poter contrattare con la parte pubblica, consegna all?interprete un modello di contratto ispirato non solo alla collaborazione tra i soggetti contraenti in virtú del risultato concreto da realizzare, ma soprattutto orientato alla responsabilizzazione del soggetto privato per quanto di sua competenza. Gli interessi di entrambi devono convergere verso un risultato coerente con i bisogni e le aspettative del singolo e della comunità. Se nel passato la locuzione pubblica amministrazione evocava nel cittadino immagini negative di autoritarismo coniugato a scarsa efficienza, negli ultimi decenni il contemperarsi di normative sia nazionali che sovranazionali ha modificato l?agere della p.a. e inciso in maniera significativa sulle sue relazioni con il pubblico. Anche la dicotomia pubblico/privato, a lungo considerata invalicabile, può essere superata in virtú di una riflessione sui principi costituzionali di buon andamento, imparzialità ed efficienza cui devono ispirarsi i soggetti pubblici, a garanzia delle prestazioni offerte. Nell?alveo della piú moderna dottrina, il metodo sistematico-assiologico consente all?interprete di superare il dato letterale e, in una prospettiva ermeneutica di ricostruzione dei singoli atti e comportamenti, di giungere alla soluzione piú adeguata, conformando l?azione amministrativa ai criteri di solidarietà, sostenibilità, ragionevolezza, proporzionalità e conservazione. Il rapporto fra l?attività negoziale e la ricaduta dell?azione è il tratto che piú di ogni altro caratterizza e distingue le contrattazioni fra privati da quelle nelle quali è coinvolto un soggetto pubblico; ed è questa la prospettiva ermeneutica che l?interprete deve assumere come punto focale per valutare e individuare l?ordinamento del caso concreto riguardo all?interesse generale.