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Al di là dell'area di rigore
Durante la partita che vale la promozione in serie A della sua squadra, Francesco, un giovane calciatore toscano, segna il gol della vittoria. A caro prezzo, però, perché si infortuna gravemente ed è costretto a subire una delicata operazione a cui segue la riabilitazione, il ritorno all'allenamento, la tragica ricaduta che lo fa piombare nel baratro della depressione. Francesco è costretto ad abbandonare il calcio professionista a un passo dal realizzare il suo sogno più grande. Due anni dopo accetta l'invito del simpatico zio Luigi di trasferirsi a Schenna, in Alto Adige, per ritrovare se stesso e cominciare una nuova vita. Qui inizia a lavorare come falegname e grazie alla conoscenza di nuovi amici fra cui Lucas, capitano della squadra di calcio locale, e soprattutto all'amore per Christine comincia a sentirsi meglio. Ma il destino di Francesco è indissolubilmente legato al calcio e ben presto dovrà prendere una difficile decisione. Al di là dell'area di rigore c'è tutta una vita da vivere. -
Fiori nel buio
Una prosa a tratti frammentata, volutamente evocativa che può essere paragonata a una pennellata impressionista che desidera suggerire piuttosto che narrare nei minimi dettagli. L'autrice, infatti, pare più interessata a indicare un percorso, un modo di percepire la realtà che genera riflessioni, emozioni, sensazioni. L'epifania, l'attimo creativo, spesso giunge di notte quando si è maggiormente in sintonia con se stessi, immersi in un'atmosfera di meraviglia e consapevolezza sì che i ricordi, le immagini, le sfumature del vissuto si disvelano e si imprimono nella memoria. E allora l'epifania si fa fiore che nell'oscurità emana tutta la sua forza dirompente. L'autrice restituisce al lettore un personalissimo punto di vista su alcuni temi che determinano il nostro vivere quotidiano ovvero il senso dell'amicizia, l'importanza della solitudine, le dinamiche interrelazionali. Alternando storie emozionalmente intense ad altre più pacate, quantomeno in superficie, costruisce con i suoi personaggi sempre in bilico tra ciò che sono e ciò che desiderano, una sorta di fil rouge che ricompone ogni singola storia in un disegno più ampio. -
Stella marina
Marina è una stella che vive in fondo al mare. Un giorno la medusa le dice che lei partirà per un lungo viaggio verso il ""mare che non c'è"""". Sì, perché il mare dove vive anche Marina è sporco, pieno di rifiuti mentre l'altro è pulito e pieno di pesci colorati. L'intrepida stella Marina, però, non ci sta ad abbandonare il mare dove è nata e cresciuta e insieme ai suoi amici e alle sue amiche decide di ripulirlo. Riusciranno a far capire agli esseri umani che non devono più inquinare? Una fiaba per bambini e bambine dal nido alla scuola primaria. L'autrice affronta attraverso un linguaggio semplice il tema dell'educazione ambientale e dell'educazione alla parità di genere. Età di lettura: da 2 anni."" -
Fermate i rivoltosi
1815. Il Congresso di Vienna assegna Rovigo e la sua provincia quale parte del Lombardo-Veneto, un vicereame inserito nell'Impero austro-ungarico. Cecilia Monti, affiliata alla società segreta La spilla nera che ha come programma il ritorno di Napoleone in Francia e la restaurazione del Regno d'Italia, giunge a Fratta (suo paese natale) e crea intorno a sé una piccola corte formata dai notabili del paese animati da spirito patriottico, tra questi il giovane conte Antonio Fortunato Oroboni. I due saranno protagonisti del tentativo di fronteggiare un regime assolutista e tirannico. Ma la polizia asburgica, vigile e sospettosa, controlla le mosse dei patrioti. In una Rovigo ancora solcata dall'Adigetto e dall'aspetto vagamente veneziano, si prepara un complotto contro l'Imperatore, tra pedinamenti, incontri segreti, feste insidiose e contatti ingannevoli. Il Ponte del Sale, il vecchio ponte di pietra che mette in comunicazione piazza Grande con il Duomo, diventa il muto testimone di uno scontro tra il nascente ideale di patria e il senso di legalità dei fedeli sudditi asburgici. -
E se poi un giorno
Una serie di intercettazioni scottanti convince la procura di Roma ad aprire un'indagine su un presunto traffico di organi in un ospedale al centro della città. Nello stesso ospedale lavora un giovane psicologo che presta assistenza gratuita due ore al giorno in un centro ascolto a quei pazienti che hanno bisogno di confessare le proprie angosce. Si tratta di uomini, donne, di ogni genere ed età, che si presentano nel suo studio, lasciandogli un po' delle loro vite. Tra questi: un'anziana e affascinante attrice di teatro, che non ha rinunciato, pur nella malattia, alla sua eleganza e dignità; una ragazza diciassettenne che trascorre il tempo a sua disposizione senza parlare, una sfida per il dottor Moretti che cercherà di scoprire il drammatico segreto nascosto in quell'impenetrabile silenzio; un vecchio barbone che sa leggere nel futuro e si muove in compagnia del suo gatto Artù. -
Charles Bukowski al cinema. Storie di sbronze e di pop corn
Il cinema, luogo del pop corn, del tempo sprecato e dell'impossibilità di bere un drink in santa pace. È questa l'idea che Bukowski aveva della settima arte. Eppure, a ben vedere, non sono pochi i punti di contatto con il mondo del cinema. ""Storie di ordinaria follia"""", """"Barfly"""", """"Factotum"""". Tre film di rilievo realizzati da registi a loro modo importanti (Marco Ferreri, Barbet Schroeder e Bent Hamer). Il cinema si impossessa delle opere di Bukowski e le restituisce in maniera originale, seguendo un percorso che si allontana dalla fonte letteraria e si avvicina agli intenti degli autori cinematografici. I libri di Bukowski diventano così il pretesto per una nuova analisi: Ferreri amplia il tema cardine del suo cinema, il tentativo dell'uomo moderno di trovare una via d'uscita alla crisi del presente; Hamer si interessa del conflitto insanabile tra artista e sistema, mentre Schroeder si limita a filmare in modo spontaneo le gesta di un ubriacone interessato più alla bottiglia che alla scrittura. Il risultato, per tutti, sembra uno solo: l'impossibilità di riprodurre il rapporto diretto tra vita e letteratura che contraddistingue tutte le opere di Bukowski."" -
Diciotto rosso
Due i protagonisti del racconto, l'io narrante il cui nome non viene mai rivelato e l'amico Sandro. I due sono essenzialmente uno lo specchio dell'altro e pur fondamentalmente simili, hanno un diverso modo di approcciare una realtà che in realtà non esiste affatto e che pure è così importante. Una contraddizione insanabile. La realtà è una sorta di essenza, un profumo, impossibile da ghermire perché sfuggevole come un'ombra, un sogno o, magari, un incubo il cui risveglio naturale sarà la morte, l'altra faccia della medaglia della vita. Sia l'io narrante che il suo alter ego, Sandro, si muovono, smarriti come personaggi in cerca d'autore, senza riuscire a capire chi sono, da dove vengono e dove andranno. Non sono altro che numeri sulla roulette della vita, una roulette mossa da una entità non meglio identificata. Sono parte di un immenso puzzle, benché entrambi non siano in grado di trovare lo spazio in cui incastrare il frammento che li rappresenta. Quello che vedono è un mondo dove gli esili confini fra realtà, immaginazione e sogno diventano sempre più sottili sino a scomparire del tutto. La differenza sostanziale fra i due protagonisti è, come detto, nella risposta a questa situazione, a questa contraddizione, e se l'io narrante accetta pacificamente e con rassegnazione questa condizione il suo antagonista è, invece, alla ricerca di risposte che non potrà mai avere. -
Brevi, brevissimi, praticamente inesistenti
Dieci brevi, brevissime, praticamente inesistenti storie che raccontano di uomini e di donne prigionieri della propria solitudine, imbrigliati in una dimensione quasi magica. Un barbiere che dipinge quadri i cui personaggi prendono vita di notte, un vecchio cacciatore deciso a catturare l'assassino del proprio cane, una donnona ingenua e credulona vittima degli scherzi dei ragazzini, una donna bellissima sogno erotico degli adolescenti del paese, due contadini che, per far passare la notte insonni a irrigare il vigneto, trovano un divertente stratagemma. Poi l'attenzione dell'autore si sposta e come un cambio scena si concentra sull'attualità andando a indagare i problemi e le ipocrisie moderne. Un uomo talmente sincronizzato nelle sue abitudini da non accorgersi del proprio non vivere, un artista cieco che con i suoi disegni prevede il futuro, un episodio di razzismo che passa quasi inosservato, un'anziana e testarda signora che lascia la propria eredità a un cane, un imprenditore costretto a districarsi con acrobazie inimmaginabili per tutelare se stesso e le persone che lavorano per lui costretto alla fine ad arrendersi. La resa è, in un certo senso, l'atteggiamento comune di tutti i protagonisti originali e solitari che popolano il mondo e le pagine di questo libro. -
Kor e il grande mare
Kor è un giovane gnomo che vive felice con la famiglia nella radura. Il padre possiede il segreto dell'arcobaleno, una conoscenza che si tramanda di padre in figlio. Trascorre le sue giornate chiacchierando con Elfy, la lontra, e con lo scorbutico fiume Rufo che assistono divertiti alle sue scorribande nella foresta delle Querce dove riesce ad assimilare i segreti della natura con i suoi colori e profumi. Un grande destino attende Kor ma perché si compia dovrà affrontare una prova molto difficile. Riuscirà il giovane gnomo a trovare la forza nel suo cuore per diventare il leggendario costruttore di arcobaleni? Grazie al suo amore per la Natura e all'affetto della sua famiglia, Kor imparerà che un sogno può trasformarsi in realtà se il cuore di chi lo insegue è puro e determinato. Età di lettura: da 9 anni. -
Imperfetto quotidiano
Sofia, classe '52, di professione parrucchiera, è una donna solare, indipendente e generosa. La sua è una vita normale, per quanto normale possa essere definita la vita con le sue incertezze, i suoi affanni, le sue promesse. Trascorre la giovinezza a Torre del Lago poi si trasferisce a Viareggio per lavoro. Viareggio che diventa la sua città grazie al matrimonio con un viareggino doc ma soprattutto attraverso i racconti di vita delle clienti. Sofia, narra in prima persona, le vicende della propria famiglia facendo riemergere dalla memoria fatti, emozioni di ieri e di oggi capaci di restituire la trama di una quotidianità spesso difficile, talvolta drammatica per le donne ma non solo. Con un prima e dopo la sua nascita, la narrazione invita il lettore a leggere le esperienze della famiglia e della comunità che la circonda evitando le facili condanne come pure il buonismo inutile e magari dannoso; drammi familiari letti nel contesto più ampio delle problematiche del secolo appena trascorso. Figlia, moglie, madre, rivive i suoi primi Cinquanta nella consapevolezza dell'eredità genetica e morale che la unisce ai membri della propria famiglia; dai quali però rivendica il diritto all'essere e sentirsi diversa. Stretta tra negozio e famiglia, vorrebbe non ripetere i vecchi errori, vorrebbe essere perfetta, ma chi lo è? -
Bestiario
Un bestiario è un testo che descrive gli animali o bestie. Nel Medioevo si trattava di una particolare categoria di libri, che raccoglievano brevi descrizioni di animali (reali e immaginari), accompagnate da spiegazioni moralizzanti e riferimenti tratti dalla Bibbia. Frutto di una scelta didattica precisa operata dalla professoressa Anna Maria Bartolucci, docente di Lettere, che attraverso l'approfondimento storico e simbolico delle fiere, ha proposto ai ragazzi, divisi in gruppi, un esercizio di fantasia utilizzando animali di loro conoscenza e a loro più graditi. Essi hanno costruito animali fantastici descrivendone l'aspetto fisico, il comportamento e le peculiarità. Il risultato è un delizioso esercizio di scrittura creativa apprezzabile non solo dai più giovani. Tale lavoro è stato arricchito da illustrazioni curate dalla professoressa Filomena Zurlo, docente di Arte e Immagine. Il risultato del lavoro evidenzia sia l'immaginario dei ragazzi adeguatamente stimolati e svincolati dai mezzi informatici, nonché la possibilità di insegnare in modo divertente e costruttivo la lingua italiana. -
Frammenti d'anima
Matilde Stefanelli, giovane e avvenente giornalista, vive in un piccolo paese del sud. Dolce, sensibile, reduce dal dolore per la perdita del padre, Matilde apparentemente sembra una donna fragile al contrario della madre che è per lei punto di riferimento. In realtà, è una di quelle donne con l'anima vicino alla pelle ovvero in grado di affrontare le avversità, di lottare contro ogni insidia e ogni istinto, sempre pronta a rialzarsi e a ricominciare. In attesa di partire per un master di sei mesi in Inghilterra, incontra il commissario della squadra mobile Carlo Andreini ed è il classico colpo di fulmine. Entrambi si ritrovano travolti in un crescendo di eventi ed emozioni. Alla loro felicità si oppone un ostacolo di cui tutti e due sono coscienti: Carlo è sposato, ha due figli e non ha nessuna intenzione di separarsi da essi. Una storia d'amore fatta di gesti romantici, erotismo, passione, vissuta da Matilde con grande tenerezza ma anche con profonda sofferenza. Carlo si rivelerà per lei come le onde del mare che vanno e vengono e non sanno da che parte stare, ma che travolgono con il loro ipnotico suono e moto eterno. Talvolta è necessario compiere scelte impensabili solo poco tempo prima. E l'impossibile diventa un limite della mente che l'anima e il cuore possono frantumare controvento. -
Le notti insonni dell'ispettore Rossi
L'ispettore Rossi si è guadagnato sul campo il titolo di esperto di cose turche risolvendo una intricata indagine in Anatolia. Per questo, il questore di Genova gli assegna una seconda indagine in territorio turco. Una troupe televisiva italiana è rimasta bloccata in Turchia a causa della scomparsa di due membri del gruppo: la prima attrice e un cameraman. Detective per vocazione, Giovanni Battista Rossi non ha nulla degli stereotipati eroi di certa letteratura poliziesca. Non è un bel tenebroso, non è un duro. È un uomo qualsiasi che a più di trent'anni vive ancora con la mamma la quale oltre cucinargli piatti improbabili tenta disperatamente di accasarlo; ha le sue debolezze, le sue malinconie, le sue fisse, i suoi acciacchi. E non è neppure proprio un genio dell'investigazione, ma è cocciuto ed è incapace di restare indifferente di fronte a un'ingiustizia. In mezzo a gente di ogni sorta, si troverà a dipanare un'intricata e insospettabile organizzazione criminale internazionale. Non solo, ma nel corso dell'indagine, per la prima volta in vita sua, Rossi viene coinvolto sentimentalmente con una giovanissima attrice romana. -
Specchio delle mie trame
I racconti che compongono la silloge sono una sorta di epifanie allo specchio: i sei personaggi, ciascuno a modo suo e con una propria storia alle spalle, si ritrovano improvvisamente, e a volte inaspettatamente, a sperimentare una nuova percezione di se stessi che spesso sconvolge le loro vite. Uno specchio può diventare una macchina infernale, un caleidoscopio nel quale la vita precipita per rivelare la sua vuotezza, la sua inconsistenza; e nel quale le storie dei personaggi si rivelano nella loro essenza più drammatica. I sei racconti hanno una loro autonomia narrativa, ma si leggono al tempo stesso come capitoli di un'unica storia: quella di uomini davanti a uno specchio che improvvisamente li mette a nudo, spogliandoli della loro quotidianità. È lo stesso rischio che, davanti a questo libro-specchio, corre il lettore il quale, a ogni pagina, potrà incontrare inaspettatamente una parte di sé, un ricordo, una falsa dimenticanza, che la sua coscienza ha isolato come un virus da cui proteggersi, ma che lo specchio impietosamente gli restituisce. -
C'era una volta una gatta...
Destino, fatalità. Quante volte può averci sfiorato senza svelarsi, quante volte invece ha contribuito a deragliare i monotoni binari della nostra vita. Fatalità imprevedibili che possono impattare il nulla ma anche e purtroppo intrecciarsi con altri destini. In questo romanzo è un vaso in caduta libera a innescare una storia da cui si dipanano altre impensabili storie. Protagonisti un commissario di polizia reduce da una perdita dolorosa, Valeria Allegria, carica di esuberanza, scaltrezza, capacità ma soprattutto di intuito dal tocco musicale con cui riesce a penetrare scenari nebulosi, a volte assai imprevedibili, una donna con un carattere forte, ma anche gentile, golosa e godereccia: guai a farle mancare un cornetto alla crema per colazione!; una gatta tale Cenerina che ama sniffare le piante; Giacomo Puddu, orefice, con la passione per l'arte. Il germe del dubbio nasce quasi subito ed è inevitabile che il commissario inizi a indagare. In sella al suo motorino, e avvalendosi di una squadra prevalentemente al femminile, ci guiderà fino alla soluzione che metterà a nudo una realtà, quella di oggi, in cui il falso gareggia con il vero in una lotta all'ultimo tono. -
Non so nulla dell'amore
Il protagonista, di cui non vene mai svelato il nome, vive in una non meglio precisata metropoli statunitense e lavora come direttore in un negozio di abbigliamento. In compagnia di amici trascorre le notti tra party e cene, lasciandosi scivolare la vita addosso con leggerezza e spensieratezza. Obiettivo a breve termine vivere a pieno i trent'anni. Affamato d'amore e di sesso non si lascia sfuggire un'occasione convinto che la fedeltà non sia una condizione realistica dell'essere umano. L'incontro con una bellissima bionda dal passato tormentato gli riserverà non poche sorprese. Un romanzo di gesti, sospiri e notti di passione, di ricette da copiare, di riflessioni senza veli da meditare. Ippolito, con astuzia degna del suo protagonista, mescola ingredienti sempre cari al pubblico femminile con camei di inusitata sincerità al maschile. Una sorta di manuale da consultare per capire cosa pensano gli uomini in certe situazioni. Ma anche una storia che scava a fondo nella psicologia umana e nelle contraddizioni che si nascondono dietro una parola che vuol dire tutto e nulla: amore. -
In oltre
Una silloge che appare come una sorta di autoanalisi, una terapia, che passa attraverso la conoscenza profonda della lingua plasmata a tradurre una difficile esperienza di vita, un viaggio dell'io che, frantumato dal dolore, tenta di riemergere, di sperare in una possibile felicità. Una terapia fatta di parole. Parole piegate, cesellate, affilate come un bisturi, usate come strumenti di filologica precisione nell'esame, impietoso e pietoso al tempo stesso, della conoscenza di sé. La rosa, metafora vissuta e simbolo concreto dell'impulso inarrestabile a risorgere, offre le coordinate con cui la prosa poetica, che si alterna ai versi, può riuscire a raccontare, decodificare, interpretare, dare un senso al percorso tormentato di un in che anela all'oltre. Un percorso così importante da risultare affiancato, nei passaggi emblematicamente più tormentati, dalle immagini di notevole profondità e raffinatezza grafica realizzate da Giovanni Balderi. Una poesia al tempo stesso ricerca e percorso catartico attuato attraverso una scrittura tanto ricca di immagini quanto raffinata nelle sonorità, nelle scelte lessicali, negli inconsueti accostamenti sensoriali, nelle antitesi così abilmente cercate da sembrare assolutamente spontanee. -
Storie di immaginaria realtà
Una miscellanea di trenta racconti e quindici liriche, che rappresenta un assaggio del meglio che la quarta edizione del Premio Letterario Streghe Vampiri & Co. ha prodotto a livello lirico e narrativo. -
Fuoco fatuo. Il lato effimero dell'amore
Anni Sessanta. Alessandro e Denise si incontrano una sera in una sala da ballo della loro città, Pistoia, ed è subito innamoramento e passione. Giovanissimi, appena liceali, devono fare i conti con il diverso ceto sociale, le opposte aspirazioni. Mentre lui si trasferisce a Forte dei Marmi per un incarico di portiere di notte in un prestigioso albergo, Denise, ribelle e anticonformista, rompe gli schemi che la buona società le impone e scompare per inseguire il suo irrefrenabile desiderio di successo senza più dare alcuna notizia di sé al giovane amante. Alessandro non si rassegna e continua a inseguire il suo sogno d'amore: tra maîtresse, ricchi imprenditori, registi e attricette, coca e marsigliesi, rock and roll. Ferretti regala lo spaccato di un'epoca e di una generazione. Dà vita a un racconto che è veloce ed essenziale come una canzone di Elvis Presley e insieme è animato da una profonda ricerca di senso, dal continuo scavo sotto la superficie dell'esistenza per raggiungerne il messaggio più autentico. -
Il delitto di via Luigia Sanfelice
Rincasato a sera tarda, sotto una pioggia torrenziale, il preside Fiorani nota la porta spalancata dell'appartamento, accanto alla sua abitazione, in cui vive la giovane Sandra Anastasi con la sua bambina di pochi mesi. Preoccupato che possa essere accaduto qualcosa di serio, dopo un infruttuoso tentativo di contattare la donna al citofono, si risolve a telefonare al 113. Pochi minuti dopo la sua allerta, l'ispettore Carotenuto e il commissario Semprini giungono sul luogo. Entrati in casa i due poliziotti si trovano di fronte a una scena raccapricciante: una giovane donna giace riversa a terra in una pozza di sangue mentre la sua bambina piange disperata. Le indagini disegnano uno scenario inquietante: chi ha potuto infierire così sulla donna? Forse l'ex marito viscido e arrogante oppure l'amante e padre della piccola sposato e molto noto nell'ambiente medico di Napoli? Il fratello tossicodipendente che ha abbandonato la clinica di recupero in cui era stato mandato? La moglie dell'amante gelosa della relazione? O qualcuno di ancora più insospettabile? Il commissario Semprini che vagamente ricorda il celebre Maigret di Simenon, coadiuvato dalla moglie, riuscirà a fare luce sulla vicenda.