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Il divin uccisore
Ippolito Teuco, simpatico e intelligente investigatore romano, riceve una lettera anonima che inizialmente considera lo scherzo di un burlone. Quando però, alcuni giorni dopo, legge su un quotidiano la notizia dell'omicidio di un apicoltore e del cartello ritrovato dagli inquirenti presso l'ingresso della tenuta, nota inquietanti simmetrie proprio con la lettera ricevuta. Decide così di recarsi in commissariato e consegnarla al suo vecchio amico l'aiuto commissario Ludovico Bace. Ha così inizio la sfida tra le forze dell'ordine e colui che si autodefinisce Divin uccisore. Ma chi è il Divin uccisore? E perché uccide inscenando la legge del contrappasso che caratterizza i nove cerchi danteschi? Ogni vittima, apparentemente scelta in modo causale, è viatico del successivo omicidio: accanto al cadavere viene sempre ritrovato un biglietto in versi che reca gli indizi per scoprire il successivo. Il profiler della polizia lo definisce come un essere tormentato e disgustato dall'ignoranza dilagante in cui versa il genere umano, deciso a farsi catturare sì da poter mettere fine al suo incubo personale: per prenderlo infatti occorre conoscenza letteraria e in particolare di Dante e della Divina Commedia. -
Garou. L'eredità del lupo fantasma
Los Angeles. Un liceo qualsiasi. Un diciassettenne ricchissimo, estroverso e disinibito. Una vita che scorre tra partite di basket, serate in discoteca e compiti in classe. Tutto apparentemente normale, dunque. Se non fosse che Dale Darkwood è un Lupo Mannaro. Anzi, un esemplare Alfa. Un predatore spietato e sanguinario abituato a ottenere tutto quello che desidera. Senza alcuna considerazione per gli altri. Protetto da una ristretta cerchia di relazioni familiari che fa capo allo zio, anch'egli Lupo Mannaro, Dale si trova in difficoltà solo quando la conturbante Elizabeth Highmann invade il suo territorio di caccia al liceo. Come se non bastasse, l'arrivo della giovane coincide con la recrudescenza degli atti contro i Lupi Mannari da parte della cosiddetta Loggia dei Cacciatori. Dale scoprirà a sue spese che nessuno è davvero chi dice di essere e che il pericolo si cela sempre nella piena luce del giorno. Un segreto celato per anni lo costringerà a fare i conti con una temibile eredità e una parentela sofferta. -
Silvia
Tre vicende, i cui protagonisti si trovano ad affrontare l'elemento imprevisto capace di sconvolgere le esistenze più serene. Giovanni, un esperto pilota, durante un volo in solitario diventa cieco all'improvviso e deve chiedere soccorso a terra. Mentre la torre di controllo tenta il tutto per tutto, egli ripercorre mentalmente le difficoltà che sta attraversando nella relazione con la moglie. Riccardo, scrittore e critico, apprende con sbigottimento che nel suo organismo si sono sviluppate delle metastasi tumorali. In stato di choc, accetta di sottoporsi alla radioterapia. Sarà un lungo ciclo di sedute che lo porteranno a contatto con altri malati sfortunati come lui, e che progressivamente gli debiliteranno mente e fisico. L'atmosfera festosa del carnevale di Viareggio è complice nel far sbocciare l'amore tra Enrico, timido studente universitario, e la graziosa e spigliata Silvia, sua coetanea impiegata d'azienda. Le famiglie sono molto amiche e i due giovani, che continuano a vedersi di nascosto, non prevedono serie difficoltà per poter coronare il loro progetto d'amore. Ma sono gli anni Sessanta e Silvia dovrà fare i conti con il perbenismo e le malelingue. Tre persone normali, dunque, che conducono vite tranquille. Tranquille fino a quando qualcosa di inatteso e terribile si abbatte su di loro e sembra travolgerle. Ognuno a modo suo saprà però trovare la forza per reagire alle avversità. -
La villa degli orrori
Un fatto tragico e misterioso sconvolge la tranquilla esistenza di un borgo in collina, un luogo ameno e isolato, lontano dalla frenesia della città. Durante il sopralluogo a villa Mariani, isolata e chiusa da mesi, vengono ritrovati due cadaveri ormai in stato di decomposizione: quello di Felicita Mariani nella veranda, e quello di Fosca, deposta sul proprio letto. Ultima scoperta per le forze dell'ordine la presenza della terza sorella: Faustina, in stato confusionale, seduta in cucina, vaneggia e dichiara di essere rimasta a vegliare le sorelle aspettando lei stessa di essere presa. La lettura dei diari della sorella superstite, la raccolta di varie testimonianze, la relazione dei referti autoptici, consentono agli inquirenti, colpiti dall'assurdità del fatto avvenuto, di procedere con le indagini mentre l'attenzione si concentra sugli aspetti oscuri della famiglia Mariani, da alcune generazioni presente nel borgo di Barrio. Quasi un mosaico di riflessioni, rimandi, commenti che testimoniano come sia diverso il modo di porsi di fronte alla precarietà e contraddittorietà dell'esistenza umana. In un modo o nell'altro i personaggi sono costretti dagli eventi a confrontarsi con l'inevitabile disgregazione dei corpi, interrogandosi sulla possibilità di un'esistenza dopo la morte. -
Il caso del romanzo inesistente
Nel corso di un talk show televisivo, un noto scrittore di best seller annuncia la prossima uscita del suo quarto romanzo. Si tratta a suo dire di un giallo maturato nel mondo della letteratura, frutto di un minuzioso lavoro di ricerca ed elaborazione che lo ha impegnato per oltre tre anni. Il titolo, provvisorio ma rivelatore è Il delitto Proust e l'intento quello di dimostrare il profondo legame tra il celebre autore francese del primo Novecento e la crisi di identità etica e morale in cui versa la società odierna. La notizia scuote il mercato editoriale internazionale: il romanzo viene discusso da importanti critici sulla base di estratti apocrifi e di voci che circolano sui social, si accaparra premi letterari, i produttori cinematografici se ne contendono i diritti e impazzano le prenotazioni in tutto il mondo. Diviene oggetto di imitazioni, cloni, sequestro a scopo di riscatto e l'editore rischia il fallimento. Ma se si tratta di un successo annunciato, perché tergiversare con l'uscita in libreria? Il problema è che il romanzo non esiste. E la storia del manoscritto mai scritto si intreccia con quella sentimentale e professionale del suo autore il quale rimane sempre anonimo fino all'ultima pagina confermandosi indecifrabile anche nell'ultimo gesto che compie. -
L' isola della rugiada
Andalusia fine del 1300. Sul versante atlantico, vicino alla costa della Luz e all'antica città di Bolonia, oltre lo stretto di Gibilterra, una piccola comunità di contadini e artigiani, attiva e solidale, sta riorganizzandosi dopo l'epidemia di peste nera che ha decimato la popolazione. In particolare, Pilar, una giovane donna che ha perduto il marito e un figlio in mare, accoglie bambini abbandonati e porta soccorso ai naufraghi della Baia dei disperati senza badare alla loro razza o religione. Pilar non abbandona nessuno e si prodiga per chiunque si trovi anche solo temporaneamente in difficoltà. Tra i naufraghi salvati da Pilar, in particolare ci sono tre bambini - due maschi e una femmina - che stringono tra loro, in virtù del fatto di essere stati soccorsi insieme, un patto di amicizia per la vita. Quando la piccola Soledad viene rapita dai pirati, gli altri due si gettano al suo inseguimento per riportarla a casa. In un susseguirsi di colpi di scena, incontri inaspettati, rocambolesche fughe, alternando sorrisi, preghiere, crudeltà, affetto ed eroismo, le tessere del mosaico si comporranno nella Bononia dell'Alma Mater Studiorum a Collegio di Spagna. Qui, grazie all'intervento di un illuminato Rettore, i tre ragazzi potranno aspirare a un futuro fatto di riscatto sociale, libertà e speranza. -
Sequeri
La giovane Giulia Bernardini scompare, dopo essere stata in palestra e a correre, in una fredda sera di fine novembre. Immediatamente allertati, i carabinieri accertano, tramite l'utilizzo dei cani molecolari che ne fiutano le tracce lungo la tratta casa-palestra e pista ciclabile ovvero il percorso che ha fatto con le amiche per allenarsi, che la ragazza non si è allontanata a piedi ma deve averla caricata un'auto o una moto. Impossibile stabilire se abbia accettato un passaggio o se qualcuno l'ha caricata a forza. Una settimana dopo la scomparsa i giornali accusano gli inquirenti di brancolare ancora nel buio: l'unica cosa certa è che Giulia si è come volatilizzata. Mentre il capitano Lippi, incaricato delle indagini, interroga le amiche di Giulia, i suoi genitori e persino il parroco e l'ex fidanzatino, arriva in suo ""soccorso"""" una contessa decaduta la quale, dopo avergli recitato il Sequeri, antica preghiera rivolta a sant'Antonio da Padova che nelle credenze popolari aiuta a ritrovare ciò che si è perduto, si dichiara convinta di poter scoprire dove si trova la ragazza. Il capitano Lippi e la contessa, forse dotata di qualche potere paranormale, indagano, ciascuno a modo proprio. Il finale lascerà entrambi con l'amaro in bocca."" -
Nostalgia
Eva ha sedici anni, frequenta il liceo, non lega molto coi suoi coetanei, ha una madre affettuosa ma remissiva e un padre che, se beve troppo, diventa violento. Fin qui la sua vita può sembrare quella di una normale adolescente degli anni Duemila. Ma Eva non è una ragazza comune e neppure la sua vita lo è. È perennemente tormentata da un forte e indefinibile senso di nostalgia fin da quando aveva quattro anni e le sue notti sono disturbate da sogni ricorrenti che la vedono nei panni di un bambino, Enrico, rivivere dei normali momenti di vita quotidiana. Vita quotidiana dell'Ottocento. Su consiglio dello psichiatra presso il quale è in cura, la ragazza tiene un diario su cui annota al risveglio i suoi sogni, ma alcuna terapia è in grado di alleviare il suo senso di inadeguatezza. Finché, un giorno nel corso di una lezione di filosofia apprende l'esistenza di una antica dottrina greca basata sull'orfismo. Il nucleo delle credenze orfiche si basa sul presupposto che l'anima una volta morto il corpo è destinata a reincarnarsi. Eva spera di avere finalmente trovato la risposta alla domanda che la tormenta da sempre: perché sogno episodi di vita ambientati nel passato? -
Sensi
Stella è una quarantacinquenne lombarda, single, madre di due gemelli preadolescenti che deve fare quotidianamente i conti con le difficoltà che scaturiscono dal doversi sdoppiare nel ruolo di madre, con le responsabilità che comporta, e in quello di donna. La sua vita non è mai stata facile: non proviene da una famiglia intesa nel senso tradizionale del termine, non ha mai conosciuto il padre, ha interrotto i rapporti con la madre molti anni prima e le sue relazioni sono sempre finite male. Nonostante le insicurezze, le paure, le debolezze e la tristezza legate al suo vissuto, Stella però è una donna che è sempre andata avanti per la sua strada e ha sempre cercato di controllare il conflitto interiore tra ciò che vuol far credere al mondo di essere e ciò che è veramente. La sua precaria quanto effimera routine si spezza quando incontra Manuel, il quale la attirerà in un intrigante gioco di seduzione esplicitamente finalizzato a una relazione di tipo sessuale. Accenderà in lei un desiderio arcaico e sconvolgerà l'ordine maniacale con cui è organizzata la sua vita. Oltre allo sbandamento emotivo dovrà fare i conti con il rapporto morboso che i figli hanno sviluppato nei suoi confronti. La spaccatura tra essere e apparire diventa sempre più profonda ed è accentuata dall'inserimento di una nota esoterica che porta il lettore a riflettere sul classico scontro tra il bene e il male. -
I sogni di Alice
Alice crea con la fantasia delle filastrocche in rima affollate da personaggi divertenti, curiosi, bizzarri, ma anche autentici. I protagonisti dei suoi sogni sono spesso gli oggetti della realtà quotidiana che prendono vita e si lasciano andare a considerazioni quasi umane. C'è sempre un sorriso, un pizzico di spensieratezza e di ironia dietro alle mini storie di Alice che parlano di buoni sentimenti e di altruismo. Ciò che fa la differenza è certamente e solo il cuore. Allegre e gioiose le filastrocche scivolano con le loro rime baciate invogliando a reiterare, nella lettura, gli echi fonici. La linearità e la semplicità del dettato, l'essenzialità dei contenuti rendono possibile l'approccio costruttivo al mondo dei più piccoli. Un libro per bambini, certo, ma anche gli adulti accostandosi a questo universo fantastico e carico di suggestioni, possono attingere l'incanto dell'infanzia, le emozioni e gli stupori di un tempo. Età di lettura: da 4 anni. -
Il rosso e l'infinito
L'amore ha rappresentato uno dei temi fondamentali della poesia di tutti i tempi. Nunzio Granato si muove, con originalità, sulle orme degli stilnovisti e celebra la pienezza d'Amore, in tutte le sue forme. Attraverso le emozioni, nonostante le mille difficoltà della vita, traccia un percorso che lo porta a esplorare la propria natura di essere umano, finito per definizione, che aspira all'Infinito a cui si giunge anche abbandonandosi, con animo puro, alla passione. E la soluzione alla sofferenza pare risiedere nel donarsi totalmente, nell'incontro con l'altro e nel reciproco svelarsi. Il poeta utilizza la scrittura poetica come una sorta di autoterapia: la parola penetra consapevolmente nei meandri dell'esistenza rompendo e confondendo i confini tra istinto e ragione fino alla rivelazione della misterica potenza della bellezza che racchiude in sé il senso di ogni cosa. Una poesia, come sempre lo è la vera poesia, semplice. Si apprezza la godibile freschezza linguistica e il lirismo delle immagini che innalzano un inno alla vita universale e potente. -
Correzioni di rotta
Capita talvolta di sedimentare, istante per istante, pensieri ed emozioni contrastanti di cui non riusciamo a liberarci sì che torna a serpeggiare sottotraccia un diffuso senso di inadeguatezza, una penosa incapacità di essere felici. L'inquietudine, allora, si fa largo negli strati inferiori della pelle. Le identità profonde, istintive e indistinte, contraddittorie, contrastanti che vivono in ognuno di noi reclamano spazio, riconoscimento. E si cerca un viso nel buio, si subisce uno sguardo che non vede, si parla a una bocca che non parla. In balia dell'incertezza del domani, impazienti di mordere la vita, guardinghi raccogliamo effimeri sogni a piene mani. Ma non si può combattere l'assenza, la perdita, il timore della solitudine: epifanie di un momento irripetibile. La poetessa attinge allora dal suo spirito inquieto e, in bilico tra speranza e smarrimento, costruisce un percorso consapevole alla ricerca della giusta correzione di rotta per ritrovarsi. ... Il trucco è/ cercarsi dentro/ un angolo di luce/ e accucciarsi lì/ ad aspettare. -
Due righe di blu all'orizzonte
Estate. Un'estate, intesa non soltanto come condizione atmosferica, ma anche come tempo di riposo, di svago, di pause concesse. È come se nello smettere i panni di un quotidiano frenetico, per qualcuno un ritaglio stagionale, per altri un ritaglio di vita, i personaggi, dei dodici racconti brevi che compongono la raccolta, diano il meglio di sé. Un darsi in libertà, di cui lo scrittore sembra quasi approfittarne. E approfittandone, lo racconta, lo osserva. Di più. Può notarsi, anche, nella trama narrativa, una dicotomia costante tra aspirazione (sensazione di ritrovarsi in una sorta di tempo appeso, quasi onirico) e realtà effettuale che tiene il lettore agganciato all'attualità. Tale dicotomia nulla toglie a un richiamo al cambiamento che al contrario vuole farsi concreto. Nell'ultimo racconto, sì come alla fine di una vera stagione che tutto di sé ha già dato, l'autore concentra la sua attenzione su una striscia blu che appare all'orizzonte: un blu che avanza, poco, ma comunque uno spiraglio. E di nuovo, un pretesto al sogno, nell'attesa, magari, di farlo proprio a breve, nel viverlo appieno. Un sentirsi già altrove ancor prima del cambiamento. Ancor prima che arrivi. Quando arriverà, se arriverà, anticipato magari da un vento improvviso. -
La stagione delle ciliegie
Amburgo anni Ottanta. La nobile e potente famiglia dei Thomsen-Von Rothenstein si riunisce al completo in occasione dei funerali del patriarca per rendergli l'ultimo omaggio e soprattutto per la lettura delle sue ultime volontà testamentarie. L'assegnazione dell'eredità crea qualche dissapore tra i due principali antagonisti e porta allo scoperto rivalità sopite ma mai dimenticate. Pochi giorni dopo, all'alba, viene ritrovato il cadavere di una donna uccisa e abbandonata sulla panchina in un parco. Che rapporto c'è tra le due vicende? E perché continua a spuntare l'ombra di un giovane bellissimo? Toccherà al commissario della Kriminalpolizei Manfred Fuchs (la Volpe) risolvere un mistero che affonda le sue radici nel passato e che metterà a dura prova il suo giovane aiutante. Un giallo psicologico che addentrandosi nei meandri di complessi rapporti familiari esplora con voce pacata la sofferenza e la solitudine cui un amore, vissuto troppo presto e con ingenuo trasporto, può condurre fino all'irreversibile catarsi. -
Diario di uno sbarbatello
Lucca. Anni Settanta. Il piccolo Acquacheta dopo aver conseguito la Licenza Media abbandona, per necessità, gli studi e si inserisce nel mondo del lavoro. Ciò lo porta a contatto con la realtà cittadina, tanto diversa dalla tranquilla routine del borgo in cui è cresciuto. È ormai uno sbarbatello eppure continua a guardare al mondo, soprattutto degli adulti, con quella ingenua e spontanea curiosità che lo ha caratterizzato da sempre, convinto che si possa imparare a diventare grandi semplicemente osservando e ricopiando il comportamento degli altri. Sordo ai consigli, alle raccomandazioni dei genitori ha in sé il piglio proprio degli adolescenti. Solitario ma capace di adattarsi con facilità a stare in compagnia, soffre la distanza vera o presunta dai suoi coetanei che affrontano esperienze che a lui, giovane operaio, sono precluse. Altruista, generoso, sempre pronto a dare una mano. Il sorriso sulle labbra. Anche quando non è facile. Una bicicletta rossa regalatagli dal padre sarà il suo biglietto per affrontare la città e imparare non solo a conoscerla ma soprattutto ad amarla. Esperienza dopo esperienza, gaffe dopo gaffe, innamoramento dopo innamoramento, Antonio, non più Acquacheta, si lascia travolgere dalla vita e dai momenti belli che essa riserva. -
Nella terra del diavolo
Venti racconti in cui le autrici tracciano un percorso nella storia della Versilia dalle origini alla fine dell'Ottocento. Fatti e personaggi, attinti con scrupolo e partecipazione da fonti storiche e storiografiche, rivivono con l'occhio della fantasia, ricostruendo un passato che appartiene ormai solo alla memoria. I racconti descrivono con sguardo ora ironico e distaccato, ora amaro o pietoso, le vicende umane di uomini e donne spesso ""vittime"""" inconsapevoli degli avvenimenti; uomini e donne con le loro passioni, con le loro miserie, con le loro speranze..."" -
Incommensurabile
Parigi. A un tavolino del Café Marcel il giovane senzatetto, conosciuto come Jerrie, scrive una poesia che intitola ""Incommensurabile"""". Una parola che significa tutto e niente. O almeno così pensa il professore di letteratura francese Pierre Lambert che ne entra in possesso a causa di un malinteso. Al di là della grafia incerta, degli errori grammaticali nota subito la musicalità dei versi. Un altro malinteso e finisce per spacciare il testo per proprio. La sua compagna gli propone di cederlo alla sorella, nota cantante di pianobar. È l'inizio di una reazione a catena che metterà i protagonisti davanti alle proprie fragilità, speranze e illusioni. In un susseguirsi di colpi di scena, di rivelazioni inaspettate, passando per ingiustificabili atti di violenza sì come per gesti di altruismo e generosità l'autrice traccia una sorta di percorso esistenziale e disegna una cartografia dell'amore e dei sentimenti in cui tutto ciò che crediamo di sapere sulla vita viene messo in discussione. Perché a ciascuno di noi può capitare di perdersi."" -
L' amore si impara
Una silloge fatta di storie legate fra loro da una ragnatela di corrispondenze. Storie tutte di formazione, nell'accezione narrativa del termine: storie di trasformazione e di rottura, in cui i personaggi evolvono, affrontano la malasorte, si mettono in discussione, scoprono un lato di sé che non credevano di avere, a volte inquietante, altre volte salvifico. La capacità di rinnovarsi e di guardare le cose da prospettive diverse, la distruzione come via per la trasformazione: questo il fil rouge dell'intera raccolta, un filo conduttore fatto di cambiamenti e di scelte drastiche, esistenze che cambiano in modo improvviso, imprevisto e a volte tragico. E che spesso, proprio per questo, portano all'amore per l'altro, all'empatia, all'accettazione di sé. Ne ""L'amore"""", una donna deve fare i conti con un destino feroce che le stravolge la vita, ma che si trasforma presto in un'occasione per rinnovarsi, cambiare; e sarà capace di farlo, di mettere tutto in discussione, presente passato e futuro, e di scoprire cosa significa darsi all'altro fino in fondo. Da questo racconto originario si dipanano altre storie. Dalla Miss aggrappata ai suoi sogni di gloria al vecchio a cui è rimasto solo il passato a dare un senso alla sua vita, dalla sposa di fronte a una scoperta sconvolgente all'uomo che deve salvare se stesso, da un incontro che arriva troppo tardi al rapporto con una collega che riapre alla vita, fino ad arrivare a una figlia, sconosciuta e indifesa."" -
Homo depressus
La depressione è un disturbo diffuso. Sembra, infatti, che ne soffra circa il quindici percento della popolazione. Generalmente chi soffre di depressione mostra una marcata tristezza ricorrente e non riesce a provare alcun piacere, si sente inadatto, fuori posto: vivere diventa un vero e proprio dolore. La depressione è una sofferenza intima e profonda che lentamente spegne e disarma chi non la comprende. Claudio Alciator lo sa bene perché la sta affrontando da due decenni, confidando nella scrittura come arma e terapia per combattere il senso estremo dell'abbandono di se stessi che aliena dal mondo. La poesia si è rivelata, infatti, un utile strumento terapeutico fin dalla metà del 1800 con la nascita della Poetry Therapy (poesia come terapia), quando, nell'ospedale psichiatrico di Pennsylvania, si iniziò a fare un uso intenzionale della produzione e lettura di poesie e scrittura creativa (Writing Therapy) per consentire ai malati di mettere in scena il proprio vissuto attraverso l'identificazione nel materiale narrativo. La parola poetica appartiene a una lingua che non è comunemente parlata, ma che sa rivendicare il proprio diritto alla vita. Come il sogno, anche la poesia è la terra dell'artista, il ponte tra conscio e inconscio dove la sovranità della parola detiene la supremazia per ricomporre i pezzi che compongono il Sé e restituire una pacificazione emozionale nei momenti critici della vita. -
Amata nobis
1528. Nella rocca di Fiano si celebra uno degli ultimi processi per stregoneria. L'imputata è una giovane e affascinante donna, tale Bellezza Orsini, accusata di stregoneria e connivenza col diavolo. Il giudice che presiede il tribunale della Santa Inquisizione è l'intransigente Marco Callisto di Todi. Come molte donne prima di lei arse sul rogo, Bellezza è una sorta di erborista, anticonformista, coraggiosa, intelligente. Troppo in anticipo sui tempi. E, cosa imperdonabile per una donna del suo ceto, sa leggere e scrivere. Personaggio realmente esistito, Bellezza Orsini ha fatto scorrere fiumi di inchiostro e lancia ancora oggi il suo j'accuse contro l'intolleranza e la chiusura mentale di chi giudica senza conoscere. L'autrice ne fa un ritratto dolce amaro ricorrendo a un espediente letterario: sarà proprio Marco Callisto, sul suo letto di morte, a ripercorrere la storia di Bellezza e di coloro i quali, per invidia, rancore e intimi tormenti, hanno tramato contro di lei. Un caleidoscopio di eventi, sensazioni, fatti storici e immaginazione.