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Ritratto a dispetto
Primi del Novecento. Ida, una donna forte e autoritaria, da quando sua figlia è morta in un naufragio ha sviluppato una forma di ossessione: sopprimere il mare dal mondo. O perlomeno dalla villa isolata, in montagna, dove la donna vive con la nipotina Albertina, affidatale all'età di due anni. Convinta che Albertina avrebbe inevitabilmente concepito per il mare la stessa pericolosa passione che aveva segnato la vita della madre, Ida si prefigge non solo di tenerla lontana da quella che è per lei l'incarnazione del male, ma di impedirle persino di conoscere la sua esistenza. La ragazzina cresce dunque isolata nella villa, il cui accesso è precluso agli estranei e dove ogni fonte di notizie viene accuratamente filtrata. Ma alla morte del fratello di Ida, Alberto, l'unico che aveva contrastato quella fissazione malsana, qualcosa si incrina nel cerchio magico che protegge la villa. Ora che non c'è più, il fratello sembra più presente che mai: parla a Ida per bocca del debole e mite Alfio, un fedelissimo amico di famiglia a cui ispira un coraggio sorprendente, ma soprattutto le si rivolge attraverso un ritratto della nipotina, da lui compiuto prima di morire. La donna si persuade che Alberto vi abbia nascosto un dettaglio mirante a farle un dispetto e nello sforzo di decifrarlo scoprirà verità sconcertanti. -
Incontri
I racconti affrontano le situazioni più disparate: da serate insolite tra amici al pub, alla lotta di un uomo con la malattia, dalla narrazione di un anziano di fronte al mare, alla venuta di alieni alle prese con ""traduttori interstellari"""" mal funzionanti. Attingendo per lo più dal verosimile ma senza tralasciare il fantastico, l'autore ordisce un piccolo universo di storie sul filo rosso dell'incontro con l'altro, della predisposizione all'ascolto, della condivisione del dolore e della ricerca comune di un significato. Senza gli altri, senza le loro parole ed emozioni, senza spartire con essi la propria intimità ogni ricerca di senso appare vana: il conforto di un abbraccio, del ritrovarsi in esperienze altrui ma profondamente simili alle proprie, della complicità di un amico e dei consigli di chi ha vissuto più a lungo di noi è il quotidiano carburante della nostra esistenza, senza il quale siamo destinati a fermarci, a naufragare nell'imprevedibile cammino della vita."" -
Soave nichilista
La storia, temporalmente sviluppata nell'arco di poche giornate, prende il via dalle improvvise dimissioni del ventisettenne Giulio che decide di affrancarsi da una buona situazione lavorativa vittima di una subdola e astuta malattia interiore: il vuoto nichilistico. Riflessioni esistenziali, rapporti interpersonali essenzialmente giocati sul filo di una sottile ironia, scelte impulsive e azioni apparentemente sconsiderate, questa la cornice entro cui si muove il protagonista sempre sull'orlo dell'oscuro baratro della depressione. Pronto a spiccare il volo ma ancorato a una disperata quanto euforica insoddisfazione. Tutto perde di significato per Giulio, e tutto acquista intensamente significato nei piaceri più semplici e immediati, in quelli che definisce brevi eccezionali incantesimi multisensoriali. Giulio si sente un urlo dilaniato che raschia le tonsille e non esprime alcunché, un gatto addomesticato, intontito e castrato sul comodo divano dei genitori. Distante in una indifferente apatia, alla smaniosa ricerca dell'oblio, dello stordimento beato dei sensi in week-end evasivi senza fine, fino a quando, nelle viscere inquiete di Giulio nasce e si sviluppa un feroce senso di rabbia, come un coltello dalla lama lunga e affilata conficcato in profondità attraverso lo sterno negli strati ultimi essenziali della sua anima nuda, che riesce finalmente a liberare il grido, l'urlo inespresso. -
I misteri di Bahia
Quando il corpo mutilato di un famoso artista viene trovato nel suo appartamento di Pelourinho, Pedro da Costa, ispettore capo della Policia Civil de Salvador de Bahia, si rende subito conto che non si tratta di un delitto comune. Mentre sullo sfondo della meravigliosa città il protagonista deve venire a capo di una serie di brutali e inspiegabili omicidi, il lettore intuisce da subito che anche nella vita dell'inappuntabile e solerte ispettore si celano dei lati oscuri: qualcosa che non può nascondere ma di cui non ama parlare, un passato nascosto che ha segnato per sempre il suo destino. I misteri di Bahia è una storia che ci presenta non solo le meraviglie e gli incanti di una città come Salvador de Bahia e di altre zone del Brasile, ma anche la sua anima più misteriosa e autentica di metropoli afro-brasiliana con i suoi riti di Macumba e Candomblé, incomprensibili alla mentalità occidentale. Vagando alla ricerca di colpevoli e moventi insieme a Pedro da Costa, il lettore scopre a poco a poco un mondo inedito, esotico e meraviglioso, intriso di passione e sensualità ma anche di mistero e irrazionalità: il bene e il male pervadono inscindibilmente gli stessi luoghi, gli stessi volti, le medesime volontà. -
Il signore di Gordes
In una suggestiva cornice medievale, l'autrice qui al suo debutto letterario, ambienta le vicende del Signore di Gordes, proprietario di un imponente castello circondato da boschi e campi lavorati da numerosi servi della gleba dei quali è padrone assoluto. Amante della compagnia femminile, si approfitta delle donne che gli appartengono senza curarsi dei loro sentimenti. Sua favorita è la giovane Janine, la quale tuttavia gode di un trattamento speciale: non solo non le vengono richiesti favori sessuali ma in cambio di ""semplice"""" compagnia riceve preziosi compensi. Per questi motivi le altre donne la evitano o si divertono a punzecchiarla, mentre gli uomini sono costretti a starle lontano per ordine del loro Signore. Avvilita e rattristata da ciò, un giorno Janine decide di chiedere al suo Signore di non favorirla più, ma lui si adira terribilmente. Tornata ai campi la giovane scoppia in lacrime e un contadino, André, intenerito dalla sua disperazione decide di violare la legge del Signore di Gordes consolandola. Ben presto i due si ritrovano amanti, costretti a nascondere la loro relazione. Una serie di equivoci porterà a risvolti in apparenza romantici, che ben presto si riveleranno invece assai inquietanti. Ben presto i protagonisti si accorgeranno che non tutto è come appare."" -
Tra i vuoti della memoria
Di fronte al nipote trentenne un'anziana donna siciliana rispolvera un vecchio album di fotografie, autentico tesoro di frammenti di vita, e si rivela al giovane come mai ha osato fare con nessuno in tutta la sua esistenza. Dagli anni Quaranta a oggi, le sue parole dipingono a poco a poco un mondo fatto di antiche consuetudini, nel quale ragazzine dell'alta borghesia si fanno donne tra le mille difficoltà imposte dalla guerra e da una società profondamente maschilista e ancorata a ideali desueti. Nella folla di affetti che gravita intorno alla protagonista, soltanto una persona riuscirà a segnarla per sempre e, come un fiume carsico, la percorrerà per tutta la vita nell'ombra, lontana dagli occhi e dalla mente altrui. Al solo nome i suoi ricordi avvampano e il cuore torna a palpitare impazzito: Marilena, dolce e raffinata cugina, amica, compagna. Una torrida notte di luglio segnerà il punto di non ritorno: la corsa di zia Rosa verso il fienile intravista dal buio, la fuga nel silenzio per seguirla, quell'uomo che sbuca dai campi e quell'incomprensibile danza animalesca dei loro corpi. Da allora la vita sarà lotta tra il cuore e la mente, tra l'Io e la società. E il vero amore, clandestino e inconfessabile, verrà sacrificato a caro prezzo sull'altare della normalità. -
Il presidente d'Italia
La vicenda, che prende lo spunto dal tema annoso, ma sempre di attualità, della modifica del sistema elettorale, è ambientata in un'Italia parallela, dove è appena avvenuta la riforma costituzionale per trasformare il Paese in una Repubblica Presidenziale. Vittorio Benso, candidato alla prima Presidenza, largamente in testa nei sondaggi, scopre che la moglie, la quale lo sta affiancando con grande successo nella campagna elettorale, si è resa responsabile di un grave crimine. È allora evidente che la terapia sperimentale cui Eulalia è stata sottoposta per curarla dalla sindrome bipolare di cui è affetta, ha devastanti effetti collaterali. Ad aggravare la situazione, la donna è stata ripresa nel corso del suo raptus in atteggiamenti quanto mai scabrosi. E ""qualcuno"""" ne ha le prove. La preoccupazione per il possibile ricatto e l'angoscia di avere accanto una pazza incontrollabile, portano Vittorio a una sorta di paralisi intellettuale. Il Senatore, che ha dedicato anni per lanciare il genero verso la Presidenza, a questo punto, per cercare di rimediare alla situazione, interviene nella maniera più spregiudicata."" -
La grande quercia sulla collina
Stati Uniti d'America, anni Sessanta dell'Ottocento. Benjamin Johnson è un ragazzo dell'Indiana che vive a Princeton nel ranch della sua famiglia: lì, oltre i campi coltivati e i pascoli si erge una piccola collina sulla quale svetta una grande quercia e ai cui piedi sorge il piccolo cimitero di famiglia. Quello è il suo nido, il suo rifugio nei momenti più difficili ma anche una meta per l'avvenire: laggiù vuole costruire la propria futura casa e dar vita a una famiglia tutta sua. A costo di grandi sacrifici, grazie alla sua ferrea determinazione, alla purezza d'animo e ai grandi ideali che lo animano, Benjamin riuscirà a coronare il proprio sogno, nonostante i grandi ostacoli che il destino e la storia dissemineranno sulla sua strada. Primo fra questi, la partecipazione alla Guerra di Secessione e la perdita di una mano in battaglia: spinto dalla voglia di riscattare la povera gente della sua terra, si arruolerà entusiasta venendo però ben presto a contatto con il dolore e la disperazione. Ma quell'incidente non pregiudicherà il suo futuro, sarà invece la spinta a fare sempre di più, a essere come gli altri e meglio degli altri: in un mondo pieno di violenza e sopraffazione, il suo impegno per i diritti degli ultimi lo condurrà lontano, fino alla laurea a Boston, al Senato a Washington e, soprattutto, alla sua Judith e alla casa sulla collina della grande quercia. -
La vecchina volante
Una vecchina alta non più di un pallone da calcio, ma esile come un filo d'erba, vive nell'aiuola abbandonata di un giardino pubblico di una città di mare. Abita in una zucca di Halloween, ricicla ogni cosa che trova e condivide tutto, compreso il cioccolato, suo cibo preferito, con gli amici. Un giorno il vento di mare soffia talmente forte che lei, così leggera, vola via. Aggrappata a una pila di coriandoli, viene trasportata lontano, verso l'ignoto. Tra mille peripezie scoprirà quanto sia meraviglioso tornare a casa, soprattutto se si sa di poter ripartire ancora. Età di lettura: da 6 anni. -
Una nuova vita per la strega Ursula
Cacciata senza possibilità di appello dalla Famiglia delle Streghe per aver compiuto un'azione proibita, Ursula vive in esilio in una capanna sulla montagna. A strapparla dal suo rabbioso isolamento è l'incontro con Laurent, uno spensierato vagabondo dotato di poteri magici e di un notevole talento pittorico. Laurent nasconde però un segreto: da tre anni è in fuga, spostandosi continuamente per sottrarsi alle grinfie di Artemisia, una perfida maga di cui in passato è stato innamorato. Per Ursula diventa inevitabile farsi coinvolgere. Recuperata, proprio grazie a Laurent, la cornacchia Valkiria fedele compagna della sua vita di strega, si unisce al gruppetto di coraggiosi che tenteranno di fermare Artemisia. In un magico susseguirsi di peripezie, di incantesimi potentissimi e senza mai tralasciare una sottile, delicata vena ironica l'Autrice ci conduce per mano tra le righe di una vicenda che parla di amicizia, di valori etici, di speranza e di libertà. Fino a strapparci un sorriso ogni volta che alzati gli occhi al cielo un arcobaleno dai mille colori ci inonderà di fantasia. Una lettura per tutte le età. -
Dalla parte della fodera
Sei storie apparentemente improbabili, ma che affondano le radici negli autentici ricordi dell'autore. Sei protagonisti indimenticabili. Un mancino, vittima di mobbing, incontra una sorta di angelo rosso; un ragazzo affetto da autismo, ossessionato dalle formiche; un vecchio che trascorre le mattinate a inseguire le nubi della sua giovinezza; una donna tradita e vessata da un marito becero; un ragazzo dotato virilmente ma svantaggiato mentalmente; un paziente psichiatrico che regimenta la sua fobia per il vuoto domando aquiloni. Sei storie che hanno come filo conduttore l'amore coniugato in tutte le sue forme; da quello sottile e leggero, mai nato e lasciato per strada a quello mercenario, da quello pudicamente taciuto a quello breve e passionale di un incontro fortuito. Situazioni comunque dominate dal fascino di donne diverse fra loro, ma accomunate dall'istintiva capacità di contaminare fortemente il tempo e il luogo che vivono. Amori scomodi, imbarazzanti, rinnegati, a volte faticosi e fastidiosi, ma permeati di quella sottile ironia che ne sublima gli esiti scontati. Storie contrarie, rovesce, da tenere per sé, nascoste dentro la giacca, dalla parte della fodera. -
Un naso troppo rotondo
Una silloge di esordio per Fabrizio d'Azzeo lucida, disarmante e genuina nella sua ruvidezza. Una poesia inattesa, una sorta di stenografia delle sensazioni, un'elaborazione accurata tesa a mettere ordine nei sentimenti. Un gioco con gli altri e soprattutto un gioco con se stesso attraverso cui comprendersi, prendere coscienza di sé facendo della poesia quasi l'estrema risorsa, sì perché ciò che non può essere detto altrimenti può essere detto in versi. Le liriche scritte nel corso degli anni in cui ""le emozioni si scazzottavano e le sensazioni si spintonavano, sì che era difficile capire gli altri e capire il proprio posto nel mondo"""" sono connotate da uno stupore, quasi candido, verso il disvelarsi di un mondo in cui non vale più la regola del vissero per sempre felici e contenti. Il poeta ci narra di un Io cosciente, sempre fedele a se stesso, quasi la difesa della propria identità fosse viatico per l'ingresso in quel mondo adulto. E lo fa senza pudore, graffiando l'essenza stessa della vita, affrontando la verità senza nascondersi, consapevole del confine tra solitudine ed essere soli."" -
Sogno surreale
Nunzia Maria D'Andrea debutta con una silloge in delicato equilibrio tra realtà dell'esperienza e fervida immaginazione, quest'ultima si colora di cangianti sfumature caleidoscopiche fino a penetrare il candido velo che cela le apparenze. Si avverte un gusto insolito e armonico per il senso inafferrabile delle cose che attraverso suggestioni, simboli, allusioni la Poetessa diviene in grado di rivelare non solo a se stessa ma anche al Lettore facendo sì che un percorso intimo e personale si trasfiguri in un'esperienza condivisibile. Un sogno surreale che si nutre di parole vive che fanno palpitare i sensi, che rapiscono gli affetti e si offrono generosamente al cuore di chi legge. Liriche che spesso assurgono in forma di acquerelli in cui le immagini si possono interpretare quali metafore della vita. Uno stile già originale, una poetica matura che sa spaziare su vari temi tra cui l'amore, la maternità, la sofferta introspezione del dolore, la sensualità, la complessa geografia spirituale delle relazioni. Si avverte nella sincerità dei versi la volontà più genuina di offrirsi al mondo, di farsi leggere dentro, di condividere la parte più profonda del sé. -
La nera signora
Una silloge in cui aleggia un afflato di melanconia appena velato dalla potenza immaginifica dei ricordi e delle sensazioni, non sempre veritiere, che a essi la memoria e il cuore associa. Caducità e desiderio, Storia e miseria umana, speranza e consapevolezza di dover fare i conti con la finitezza della vita umana. Non c'è la volontà di esorcizzare un demone, il tentativo di tenerlo a distanza, la nostra esistenza è destinata a finire ma è proprio nell'attimo vissuto senza conoscere il domani che il cammino dell'essere umano si compie. Noi siamo per ciò che è stato. ""È in assedio la vita/ e i semi delle rose sono polvere"""". E dalla polvere l'anima si rigenera in tutta la sua bellezza e profondità e si offre al mondo impietosamente nuda, pronta a combattere, a fare a meno di un approdo sicuro. La poetessa, attraverso un linguaggio immaginifico dalle sonorità evocative, frantuma in toni e colori la sorda melanconia di partenza e stringe a sé dolore, rabbia, felicità; attraverso un ritmo che palpita di allusioni, simboli e apparenti contraddizioni, infine, compone un mosaico di luci e ombre che avvince il lettore."" -
Agostino e il mistero dell'anello
Liburnia, seconda metà del 1700. Agostino, nipote di un mercante, si ritrova in città in occasione dei festeggiamenti dell'arrivo del giovanissimo e suo coetaneo il Granduca Leopoldo. Conosce i primi turbamenti amorosi per Berenice e si getta, con alcuni compagni di avventura, alla ricerca di un favoloso tesoro nascosto nella misteriosa città sotterranea oggetto di leggendari racconti. Costretto a riprendere il viaggio di ritorno insieme allo zio, saluta gli amici e la bella Berenice. Ma il destino lo riporterà a Liburnia, circa dieci anni dopo, per cercare di risolvere l'enigma di un misterioso anello collegato al rapimento di una fanciulla da parte dei pirati. Agostino dovrà fidarsi del suo intuito e contare quasi esclusivamente sulla sua determinazione per portare a termine l'indagine. Una dura prova che rafforzerà la consapevolezza di se stesso e dei suoi sentimenti. Età di lettura: da 10 anni. -
Un attimo di tempo
Io e Tu vengono da molto lontano. Lei li ha mandati in missione sì che possano studiare l'Uomo, penetrare nei suoi recessi più profondi, assaporarne i desideri, le speranze, gli affanni. Lei desidera aiutare l'Uomo a vivere sereno, felice, consapevole. A passeggio o seduti in un caffè Io e Tu ascoltano i pensieri e le parole delle persone che li circondano. Sfilano davanti ai loro occhi una Poetessa, un Romanziere, un Filosofo, un gruppo di Blogger, un Intellettuale, un Gallerista, un Regista e altri personaggi che paiono una sorta di rivisitazione moderna del Paese delle Meraviglie. Io e Tu fondono il proprio pensiero con quello di coloro che li circondano. E intanto seguono, affascinati, la stesura del romanzo che il Romanziere sta portando avanti. Finché saranno chiamati a riferire a Lei l'esito finale della missione. Un romanzo nel romanzo, una narrazione quasi surreale giocata su più livelli. -
Always. I prescelti e il potere degli elementi
Il magico regno di Classolt è governato da una giovane e saggia Imperatrice membro della Setta dei Potenti e incaricata di scegliere i Sei Prescelti, sei giovani che dovranno essere addestrati con lo scopo di proteggere l'Umanità dalle forze del Male. Ella riesce nel compito e in un solo anno raduna al suo castello i bambini, i quali divenuti adolescenti sono chiamati a una scelta dolorosa: accettare il ruolo di protettori e combattere contro tutte le creature malvagie o rifiutare e rimanere semplici umani. Tutti accettano il compito e ricevono in dono il Potere degli Elementi: la Morte, il Fuoco, la Natura, il Ghiaccio, i Fulmini e l'Acqua. La storia personale dei protagonisti, semplicemente complicata come quella di qualunque adolescente i primi amori, l'incapacità di accettarsi, l'alcool e il divertimento - si combina con battaglie e lotte all'ultimo sangue con i nemici dell'Umanità che diventano ogni giorno più forti e crudeli. Il loro è un legame fortissimo e sono disposti a tutto pur di salvare un compagno. Ma il prezzo che la Strega capace di resuscitare i morti chiede in pagamento ne varrà la pena? -
Isotta e la memoria farlocca
Isotta, ex strega smemorata, è diventata la regina delle befane. In prossimità dell'Epifania, a cavalcioni del pellicano Pancrazio si fionda sulla Terra per consegnare i regali ai bambini. Ma ahimè, perde l'equilibrio e cade a capofitto dalle stelle. Giù giù fino a ritrovarsi incastrata nel camino della villetta color gelato alla vaniglia di un famoso dietologo. Senza memoria e tra le fauci di un gatto nero! Nel frattempo i suoi amici pellicani, aiutati da un gruppo di bambini, mettono la sua foto su Google sperando, con l'aiuto della tecnologia, di ritrovarla. Ma, la foto di Isotta arriva anche tra le mani di Noel, lo stregone più solitario e birbone della penisola iberica cattivo 364 giorni all'anno e buono solo il giorno di Natale... Età di lettura: da 7 anni. -
La porta celeste
L'autrice racconta, sotto forma di diario, la sua battaglia contro il cancro, l'alieno che ha invaso il suo corpo, attraverso sistemi alternativi alla medicina ufficiale. Esiste un altro modo di vedere e interpretare la malattia ed esiste un modo per combatterla senza doversene fare aggredire, nel corpo e nello spirito. Abbiamo dentro di noi la conoscenza e la sapienza, che è il nostro istinto e l'intuito, che è la coscienza di se stessi. Imparando a usare il nostro essere profondo per aiutare noi stessi, guariamo dai problemi e ci auto-curiamo, risanando corpo, mente e spirito. La malattia vista come una opportunità di crescita e di trasformazione, occasione per confrontarsi e viaggiare alla ricerca di quella parte profonda, nascosta e lacerata che ha prodotto il sintomo e con esso la malattia. Parallelamente a questo viaggio interiore si snoda, attraverso l'arco temporale di una settimana, anche il racconto del Cammino di Santiago, un viaggio reale intrapreso appena un anno prima della malattia e vero starter del cambiamento interiore e della crescita spirituale di Susanna Fois. Un libro che parla al cuore del lettore. Le difficoltà, i problemi da affrontare, i momenti di sconforto e di disagio sì ma anche la determinazione ad andare avanti stante le avversità, la forza interiore che sorregge e incita al proseguimento del percorso iniziato. -
Il cuore di Sofia
Sofia è una bambina molto fantasiosa. Severa maestrina al mattino mentre spiega alle piante di basilico perché fa bene giocare a nascondino e grande regina del regno di Azur a colazione, si prepara a trascorrere la domenica pomeriggio in compagnia del nonno al quale è molto affezionata. Grandi avventure la attendono nel magico e meraviglioso giardino del nonno!, qui crescono, infatti, gli alberi arlecchino e vivono furbe fatine che per non farsi riconoscere si travestono da fiori, piante e farfalle! Una favola dopo l'altra, un sogno dopo l'altro, con la preziosa e gentile complicità del nonno, Sofia imparerà che si possono vincere le proprie paure e trovare fiducia in se stessi. Età di lettura: da 8 anni.