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Minus habens
"L'autore ci avverte che """"non usa pensiero di penne / per comodi fini"""" e che """"non cerca indegne coppe / per falsi podii"""", mettendo in rilievo con un linguaggio essenziale, austero, senza inutili aggettivazioni, una poesia fondamentalmente fatta di vita vissuta. La parola è un ponte tra l'esperienza personale e la distanza che lo separa della realtà esteriore. A volte con uno sguardo interiore, a volte con un'attenta osservazione dei problemi della società in cui vive. Nei suoi viaggi, il contatto con altre realtà non lo fa rassegnare, bensí gli permette di riflettere, osservando ciò che succede """"nel paese dei balocchi"""" o, più in là, ai """"figli dell'incertezza"""". Non poteva mancare, in questi tempi difficili che viviamo, la constatazione che il potere è piú forte, unita però a un certo pessimismo-ottimismo essenziale affinché si possa attendere un nuovo inizio. Maurizio ci trasporta con la sua poesia in un viaggio interiore di profonda riflessione nella realtà che lo circonda; ci dà spazio nel suo essere, nella sua visione del mondo; ci ricorda che siamo di breve durata e che la poesia può sopravvivere - forse - a questa innegabile precarietà..."""" (Carlos Sánchez)" -
In mio figlio vivrai per sempre. Guido: il romanzo di un emigrante
Nelle campagne marchigiane, dei primi decenni del secolo, la vita è dura, il lavoro scarseggia e i salari sono miseri. Per sfuggire ad una vita di povertà Guido, a tredici anni, emigra in Canada. Rita Amabili-Rivet ha raccontato in questo romanzo saggio la vicenda di suo padre, Guido Amabili, dal 1912 ai tempi nostri. Un'esperienza che è, poi, quella di tutti coloro che hanno lasciato la propria terra per piantare radici in un paese lontano, sconosciuto. Diffidenza, difficoltà, durezze, ingiustizie, razzismo e poi finalmente il sorriso, l'accoglienza e un nuovo sentimento che sboccia: l'amore per la nuova patria senza perdere il ricordo della terra e degli affetti lasciati. -
Melania è in prigione
Il nostro investigatore ha questa volta una cliente d'eccezione: la sua ex fidanzata Melania è accusata di aver ucciso il suo nuovo compagno e capoufficio Sebastiano. È Alda, l'amica del cuore di Melania, a supplicarlo di accettare l'incarico. Pink è sconvolto, non ha ancora superato il trauma di essere stato abbandonato dall'adorata fidanzata e vorrebbe sottrarsi all'incarico, ma il mestiere che ha scelto è per lui una missione e quando vede che le prove a carico di Melania sono schiaccianti affronta la situazione con la consueta tenacia, convinto della sua innocenza. Scopre molti buchi neri nella vita di Sebastiano e, alla fine, sarà la stessa Melania a rivelargli, inconsapevolmente, l'informazione decisiva che lo porterà a risolvere il caso. -
Sammera (Li)
"Roiati è bravissimo a far ritrovare il ritmo del parlato, a far risuonare l'emozione dell'oralità, a metterci in contatto con una alterità antropologica, a regalarci un animato spaccato rurale, a far riaffiorare sapori, odori, tradizioni, usanze, a far durare il perduto o il quasi perduto e a restituirci il senso del radicamento in un ordine fisico e umano"""" (Dalla prefazione di Antonio D'Isidoro)" -
Il toro e la lupa
"Siamo nel I secolo a. C. Lento e solenne, in questo libro si snoda il racconto dell'ultima pagina della storia di Ascoli preromana, la città che fu caput gentis, capitale del Piceno, per ammissione degli stessi storici che scrissero pochi decenni dopo i fatti narrati. Storia ben nota, certo, ma ora, grazie alla fantasia di Mercuri, si può assistere come spettatori allo svilupparsi degli avvenimenti che portarono alla guerra sociale, la prima e più sanguinosa delle guerre civili, e alla descrizione di quella stessa guerra. È come assistere a un film storico, per la grande capacità evocativa della prosa di Mercuri; un film di cui si conosce la trama, d'accordo, ma non per questo meno avvincente, ricco com'è di inattese aperture sul privato mondo di personaggi realmente esistiti. (...) Lo stile fluente e ricco del linguaggio e la vivacità dei dialoghi rendono il libro un'opera degna anche sul piano letterario, oltre che storico. Alcune inevitabili crudezze non precludono la lettura ai minori, ormai abituati a ben altro dal linguaggio cinematografico e televisivo."""" (Dalla prefazione di Carlo Cappelli)" -
Orazio Piccolomini Centini. Il senese di Ascoli
Chi si ricorda più, ad Ascoli, di Orazio Piccolomini Centini? Ad attestarne il passaggio restano sono i nomi di una traversa di Corso Mazzini (Via Centini Piccolomini, presso l'omonimo palazzo) e di una stradina nel centro storico di Spinetoli (Via Orazio Piccolomini). Strade che si percorrono distrattamente, pensando agli affari propri e senza perder tempo a chiedersi perché si chiamano così, salvo avere origini senesi che sollecitano la curiosità circa un nome di una famiglia inequivocabilmente della stessa provenienza. Gli ascolani di oggi non sanno nulla di un uomo che per Ascoli fece tanto da meritare di essere definito, dopo la sua morte prematura, ""generoso amico dell'umanità"""", """"uomo di ottimo cuore e filantropo"""", """"illustre per magnanimità di cuore, per sapere, e per religiose, e civili virtù"""" (Frascarelli, 1855)."" -
Le nuvole. Le possibili riforme per l'Italia. Ma gli italiani le vogliono davvero?
È tarda sera quando una malata, che chiameremo giusto per intenderci col nome fittizio di ""Italia"""", arriva al pronto soccorso. Le condizioni sono gravi ma non disperate; tuttavia ha delle grosse emorragie che vanno tamponate immediatamente. Gli infermieri, mentre litigano fra loro sul da farsi, non si curano della paziente. Forse così cercano di mascherare la loro incapacità. Un medico proveniente dal medio evo, detto """"Monocorda"""", dice al personale: """"Fermi tutti, ora ci penso io!"""" Senza nemmeno avvicinarsi alla poverina afferma: """"Vedo da qui che lei ha troppo sangue cattivo: serve toglierlo!"""" Gli infermieri borbottano, parlano male fra loro del dottore, ma poi eseguono: """"È la clinica Europa che ce lo chiede!"""" Nel frattempo, Italia entra in un coma profondo. Arriva poi l'ennesimo dottore - detto """"Il Viola"""" - il quale vuole prescriverle una cura da cavallo, ma lui e i suoi collaboratori affermano che occorreranno almeno due o tre anni per i risultati. Intanto, Italia muore."" -
Fosforo e Vespero
"Fosforo e Vespero"""" è prima di tutto una storia d'amore. Un amore che, nel solco della più antica tradizione letteraria, ha le carte in regola per sbocciare e trovare piena realizzazione ma, senza motivi comprensibili, è contrastato e destinato a procurare dolore, restare un miraggio, promessa di qualcosa che non troverà mai compimento." -
Costanza d'Ascoli
Si racconta la storia di Costanza Palmieri, giovinetta vissuta nel primo decennio del XV secolo in Ascoli Piceno, figlia di Marcanio Palmieri, orafo in via del Trivio, e di Fioretta Tubicini, nativa di Fermo... -
Amici per sempre
Queste pagine autobiografiche di Amato Laurenzi non individuano la propria matrice in un genere letterario, bensì in una sorgiva istanza di raccontarsi e di raccontare il proprio vissuto personale condividendone la memoria così recuperata con tutti quelli che in vario modo e in varia misura ne hanno fatto parte. Si tratta, essenzialmente, di un vero e proprio percorso di formazione, dai primitivo stato infantile di inconsapevole felicità alle esperienze dell'amicizia e dell'amore ed al precoce scontro con la durezza della vita e del mondo fino alla individuazione di sé e del proprio ruolo... -
Hic iacet vir magnus et extrenuus. Il gisant del sepolcro Tibaldeschi nella chiesa di San Pietro Martire in Ascoli Piceno
Introdotto dalla prefazione del Prof. Stefano Papetti, storico dell'arte e conservatore delle collezioni comunali, il libro propone al lettore un'analisi attenta e ravvicinata della grande figura guerresca al centro del monumentale sepolcro Tibaldeschi, nell'abside della chiesa ascolana di San Pietro Martire. Sconosciuta ai più, ma in verità meritevole di essere annoverata tra le più interessanti testimonianze iconografiche relative all'armamentaria italiana del Basso Medioevo, la figura giacente dell'antico guerriero ascolano trova così la sua prima vera occasione di proporsi all'attenzione del pubblico e degli specialisti. -
Borgo Turrito. Verità nascoste, vizi, virtù e peccati della provincia italiana
Borgo Turrito è un viaggio nella provincia italiana a bordo della fantasia. È un velo che si alza scoprendo le verità nascoste, i vizi, le virtù e i peccati della piccole città del nostro Paese senza risparmiare le abitudini di vita, i segreti, i personaggi, le strategie che caratterizzano il passato, il presente e il futuro dei nostri centri urbani. Dai poteri forti alla trasformazione economica, dalla socializzazione estrema - che vede ""tutti amici di tutti"""", salvo poi accoltellarsi alle spalle - alle segrete stanze dei bottoni che disegnano nomine, scelte, indirizzi e progetti delle nostre città, Borgo Turrito è un fantasioso spaccato di vita che sembra richiamare possibili esperienze reali del Bel Paese. Non manca un ritratto nudo e crudo della classe politica della Prima Repubblica, così come una spietata e divertente analisi di quei problemi - quali ad esempio i parcheggi, il traffico, la salute - che affliggono da sempre i capoluoghi di provincia italiani."" -
Lilia. Scritti 2009-2014
"Nei versi e nelle righe di Lilia fluiscono, senza soluzione di continuità, sentimenti, emozioni e passioni, che dilettano chi scrive e desiderano dilettare chi legge. La voce narrante non è quella di Emanuele, ma è la voce della stessa Lilia, che emerge, con femminea determinazione e che, sillaba dopo sillaba, disegna il suo elegante identikit mondano. Ma chi è Lilia? Lilia è una eco dantesca, dal trentesimo canto del Purgatorio; Lilia è un sogno; Lilia è un desiderio, ma, soprattutto, Lilia è l'inizio di un'avventura poetica, che porterà Emanuele verso traguardi letterari sempre più gratificanti. L'opera si articola in Quattro Stagioni, all'interno delle quali si osserva una progressiva maturazione tematica e stilistica. (...) Non aver mai paura del futuro, caro Emanuele, e sii sempre pronto a sfidare le tue incertezze, le tue fragilità, perché varrà sempre la pena di rischiare e di mettersi alla prova, come hai fatto con questa tua commovente opera prima!"""" (Dalla prefazione di Maria Cristina Calvaresi)" -
Fiori spezzati
L'Alfetta scivolava silenziosa in quinta marcia lungo il vialone deserto parallelo alla spiaggia con la sabbia marrone per l'umidità. Rivide in quella gelida solitudine invernale la suocera che in quell'estate torrida di molti anni fa scendeva sulla spiaggia per il bagno nella calda brodaglia garantita dal sole allo Zenit. Entrava in acqua con un turbante viola e un costume a gonnellino che s'allargava a dismisura sulle cosce per quell'obesità post-menopausa che non le proibiva una sequenza di mossette leggiadre mentre dall'ombrellone si portava sulla battigia. Uscì dal bollore di quell'estate lontana per la zaffata fredda che gli arrivò in faccia quando Ranieri abbassò il vetro per buttar fuori la cicca... -
Mum you are always right. Notes for a new horizon of pediatrics
"Oggi siamo piú portati a ricercare un segno clinico e/o laboratoristico senza mai considerare quanto l'ecosistema familiare, inteso come complessa e dinamica rete interrelazionale in cui la figura materna svolge un ruolo primario, possa interferire nella genesi e/o nel peggioramento di uno stato morboso. Nel nostro convulso agire quotidiano abbiamo dimenticato l'importanza dell'ascolto che i Maestri delle generazioni precedenti trasmettevano ai propri allievi."""" (Sergio Bernasconi) """"Mi piace pensare a una mamma che ritrovi antichi saperi medicali nel registro della natura, sapendoli usare nel modo migliore, guidata da medici che, nelle pieghe della biologia e della psiche, inseriscono tecniche moderne su materiali antichi e naturali. Che questa restituzione sia fatta da una donna è un segno di non poco conto, perché testimonia il ricomporsi di un'innaturale separazione tra la sapienza di una madre che è già 'vis naturae' e i progressi della scienza e della tecnica."""" (Francesco Rettura)" -
Graphia
Raniero Battifiore, 55 anni, ex-maresciallo dei Carabinieri residente a Roma, vedovo, andato in pensione in anticipo per problemi personali, viene chiamato ad Ascoli Piceno dal vecchio amico Cesare Calvaresi (maresciallo capo della locale stazione dei Carabinieri) per indagare in modo ufficioso su un caso che per motivi di immagine l'Arma stessa non pare essere intenzionata a risolvere: un appuntato di circa trent'anni, un ragazzo serio e affidabile, in preda ad improvvisa follia, un paio di mesi prima aveva ucciso sua moglie e poi si era suicidato. Il maresciallo Calvaresi aveva formalmente accettato di chiudere la faccenda come voleva il suo Comando; non convinto si dovesse archiviare l'indagine sul delitto, però, aveva pensato di usare il collega di un tempo, Raniero Battifiore, per andare avanti lavorando come una sorta di investigatore privato. ""Graphia"""" intreccia diversi generi letterari: parte dal noir a tinte forti ma si tinge a poco a poco di elementi fantastici e paranormali; allo stesso modo, un certo neorealismo che caratterizza i personaggi principali, viene stemperato da elementi comici, a tratti grotteschi."" -
Ipnosi d'amore
La vita di Mattia viene letteralmente sconvolta dall'irruzione nella sua vita di due donne: Nichita e Chiara. In particolare gli intrecci della relazione con Nichita si dipanano tra avvincenti atmosfere di forte tensione emotiva, avvolte al contempo da mistero e filtrate dalla fusione di sogno e realtà: una magia aleggia intorno al loro rapporto. In realtà lui insegue l'elemento fatato di questa storia anche quando prova a dimenticarla autosuggestionandosi, in alcuni casi, nell'altrettanto splendido rapporto che ha con la ragazza di Rimini: Chiara, che vive il suo legame con lui in costante abbrivio fino a uno sconcertante finale in cui Mattia dovrà fare i conti con un'ormai esasperante situazione, resa ancora più complessa da un duplice stato di condizionamento mentale. L'amore, quando è vero amore, non nasce per caso e non sai neanche spiegarlo, perché qualcosa d'irrazionale segue la scia dei colori che illuminano la tua anima e ti guidano verso la magia del sogno... -
Sole nasce pe' tutte, la mattina (Lu)
"Ci sono diverse persone a cui potrei dedicare questa mia pubblicazione, il titolo è una frase che amava ripetere spesso mio padre, ma l'ascolanità e il dialetto li ho appresi, in tutta la loro schiettezza, dalla gente della strada che frequentavo nella mia prima gioventù. (...) Frasi, parole, modi di dire che, ad averli appuntati, avrei un tesoro immenso da custodire e tramandare... Ma chi ci pensava, allora, che sarebbe cambiato tutto? Oggi il dialetto in uso in città non è certo quello che si parlava allora, ma va bene così, tutto si evolve; oggi il dialetto è cambiato, come allora era cambiato rispetto a 50 anni prima... Chissà come si parlava in Ascoli nell'800..."""" (dalla presentazione dell'autore)." -
Come l'ombra
"La poesia è la forma più alta, più intensa e più rischiosa riguardo l'uso della parola. Bianca sceglie di solcare questo periglioso e affascinante mare con l'istinto innato della sirena, come se non ne potesse fare a meno; come l'onda.(...) Dei cosiddetti quattro elementi per antonomasia: terra, aria, fuoco e acqua, quest'ultimo rappresenta da sempre il sentimento, l'amore, la malinconia e proprio una sorta di monologo interiore, pronto per essere interpretato da una diva del melodramma d'altri tempi, si dispiega agli occhi del lettore..."""" (dalla prefazione di Francesco Eleuteri)" -
William
Questo libro è una selezione di ""racconti"""", meglio sarebbe chiamarli """"esperienze di vita"""", scritti da William. Le linee-guida di questa breve raccolta sono tre fasi dei suoi novant'anni: William ragazzo (Il tempo che faceva... In rua del Crocifisso); William partigiano (Il sentiero della memoria, Il carcere); William ambientalista (Una giornata particolare, Acqua, Questo è mio!). L'interesse di questi """"racconti"""", non sta tanto nella forma letteraria, che è quella popolare, immediata e concreta, anche se, talvolta, fantasiosa e sognante, ma sta, soprattutto, nei valori culturali, civili e politici che essi raccontano ed esprimono.""