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Uccelli
Raccolta poetica. -
Il sussurro del platano
Il libro tratta di due avvincenti storie d'amore ambientate negli anni '60 al tempo cioè dei baby boomer con i sogni, i valori i progetti, i modi di pensare e di agire, tipici di questa generazione. -
Arimanni. Liberi homines longobardi. Tre figure guerriere altomedievali da Castel Trosino e dal circondario Ascolano
Tre figure guerriere altomedievali da Castel Trosino e dal circondario Ascolano. -
Il terzo occhio
Lucio Sestili, ristoratore, sommelier e iconica figura della storia della città di Ascoli Piceno si racconta tra ricordi, aneddoti e piccole e grandi perle di saggezza. -
Ciuffo blu
Omaggio alla memoria di Adele Cappelli. -
Un banco e venticinque cattedre. Storia di una esperienza anarchica nella didattica della matematica
"Un banco e venticinque cattedre"""" è la storia di un'esperienza didattica e di un metodo d'insegnamento fuori dall'ordinario in un sistema scolastico stagnante. Attraverso l'invenzione, da parte degli alunni, di una carta d'identità per numeri, poi denominati bionumeri, un insegnante coinvolge in maniera originale e innovativa i suoi studenti sovvertendo l'ordine scolastico prestabilito. Una didattica nuova in grado di favorire integrazione ed inclusione, interdisciplinarietà, autoregolazione e creatività, gli strumenti necessari per l'unica formazione possibile, quella capace di mettere l'uomo al centro del suo discorso." -
Due vite e un sogno in bianco e nero
Una storia di amicizia e di migrazione, una riflessione sulla società che sembra aver smarrito il senso dell'accoglienza e della solidarietà. -
L' Euroafrica dei cinque mari in un Mediterraneo senza pace
Una analisi serrata della situazione geopolitica mediterranea a cura dell'Ammiraglio in pensione Fabio Ghia, esperto di questioni mediorientali. -
Prontuario onirico. Ediz. multilingue
Il ""Prontuario onirico"""" è un vocabolario per esperti sulla linguistica ontopsicologica inerente le simboliche non razionali ed oniriche. Espone una reale novità di sapere e di codici d'interpretazione circa tutto ciò che è l'esposto simbolico e segnico, evidenziando l'importanza della valenza tra simbolo e reale. Che cosa la realtà o natura biologica e psichica indica e documenta dietro il simbolo."" -
In sé ontico a confronto
Il testo chiarisce gli equivoci, i fraintendimenti, le ovvietà e le distorsioni che più frequentemente si proiettano sul concetto di In Sé ontico - descritto in modo scientifico da Meneghetti - e lo fa attraverso una disamina degli strati culturali che, quando ci si approssima al concetto di In Sé ontico, impediscono di leggerne la descrizione con la novità di coscienza che la novità del fatto necessita. È una 'epochè culturale' che sgombera il terreno da concetti e termini che non hanno alcuna reversibilità con il mondo della vita. Il principio ontico che sostanzia l'individuazione umana è stato, nel tempo e nelle varie culture, indicato con diversi nomi, dei quali i più frequenti sono 'anima' e 'Sé', ma mai reso disponibile alla razionalità cosciente e volontaria. Tener presente tale complessità consente, almeno in via teorica, di leggere senza lenti deformanti - usate più o meno consapevolmente - ciò che Meneghetti descrive, capirlo poi è un'altra faccenda, necessita la riconnessione tra il proprio Io e il proprio In Sé, però - sgombrati gli equivoci - aumentano le possibilità di riuscirci. -
Campo semantico e semiotica. Dalla babele memetico-culturale alla semplicità della conoscenza reversibile con il reale
Pochi settori della cultura umana sono così complicati anche per gli addetti ai lavori come quello relativo agli studi sulla comunicazione. Approcciando con strumenti culturali ciò che Antonio Meneghetti definisce campo semantico è praticamente impossibile coglierne il significato e capire che non si tratta di una elucubrazione tra le tante, ma della descrizione scientifica della ""comunicazione-base che la vita usa tra le sue individuazioni"""" e quindi della comunicazione fondamentale nell'uomo e dell'uomo. Pertanto, prima di accingersi a leggere quello che Meneghetti scrive al riguardo, bisogna fare completa 'tabula rasa' di ogni teoria, compresa la griglia sulla quale si appoggiano tutte, la distinzione positivistica tra diverse discipline, che ha determinato la tendenza a una frammentazione specialistica e separato definitivamente conoscenza e comunicazione. Nel testo viene fatta una rapida disamina di quelle che si associano automaticamente, oggi, se si sente parlare di 'campo semantico', per mostrarne la estraneità da ciò che Meneghetti intende con il termine campo semantico e la totale inadeguatezza a comprendere realmente il fatto conoscitivo-comunicativo umano."" -
Fumetto d'autore
La forza dell'immagine che apre il reale nella mediazione psichica. -
La fontana di Venchieredo. Scene pittoresche e romantiche per pianoforte. Partitura
Cinque composizioni che inseguono la forma del quadro in musica: le idee si susseguono spontaneamente con soluzioni impressioniste, dagli episodi lirici singolari e meditativi. -
Indipendenza e professionalità del giudice in Cina
Corollario della dottrina della separazione dei poteri e pilastro della rule of law, il principio dell'indipendenza della magistratura riveste grande importanza soprattutto nella tradizione giuridica occidentale. La sua analisi con riguardo alla Cina non può prescindere da una comprensione della realtà nella quale deve essere applicato, dalla conoscenza del ceto dei giuristi, dalle relazioni tra i poteri dello stato e dalla storia del Partito comunista. Lo scopo di questo lavoro è dunque quello di definire a livello normativo l'indipendenza e la professionalità del giudice cinese, inquadrando i due concetti in un contesto storico e con raffronti con le dinamiche occidentali, al fine di recuperare lo scopo ultimo della funzione giudiziaria: l'imparzialità della decisione. -
Poi si fece buio
«Non mi sono avvicinata a ""Poi si fece buio"""" con la penna rossa della maestrina pronta a correggere, ma con la curiosità della lettrice e lo stupore dell'ex insegnante di fronte all'atto creativo e all'ardire di quel ragazzo vivace, che sui banchi di scuola mostrava personalità e interesse vivo per la storia. (...) Una storia antica che porta con sé la modernità di un'umanità che lotta, soffre, ama, è malvagia e misericordiosa, vince e perde, allora come ora. Nel racconto i luoghi che conosciamo, la nostra terra, si animano di personaggi inventati, ma veri, ci rimandano l'eco di vicende accadute e fantastiche, e tutto torna a far parte del nostro presente.»"" -
Maree di pietra
Forse ognuno ha un suo luogo che è prolungamento del corpo e del pensiero. Se è così ognuno conosce l'esilio anche se mai si è mosso da quel luogo, lo stesso esilio che il tempo-levatrice impone dal ventre materno. Per la scrittrice quel luogo è una città e continua a percorrerla e ricercarla coi piedi, con gli occhi e con la memoria. La trova ancorata alla terra più di quanto lo sia lei stessa, eppure elusiva come un labirinto infinito o un corpo infinitamente in muta. I corsivi di questo libro, mentre tentano di fare cornice all'esplorazione di quel caleidoscopio, vestono l'esploratore coi panni di ogni possibile esiliato: ribelle mandato al confino, infermo, soldato in trincea, fuggiasco, eremita, vecchio vaneggiante, cerretano girovago, emigrante. Gli scherzi della memoria ormai scolorita e le malizie della città multiforme gli concedono solo frammenti, schegge, visioni che balenano rivelatrici e subito spariscono lasciandolo col miraggio inafferrabile di sempre. Spaesamento, è la parola; ma non definisce la città, definisce la condizione di chi attraverso lei cerca se stesso. -
Biancaneve ai tempi del WEB
Grimilde, acerrima nemica di Biancaneve, non paga ancora della sconfitta subita ad opera della giovane e bella principessa e dei suoi fedeli nanetti, sta lavorando, rinchiusa nel suo antro spettrale, a un nuovo sortilegio con cui prendere definitivamente in trappola la sua odiata rivale. I tempi sono cambiati: la modernità ha portato con sé nuove tecnologie; Grimilde ha deciso di farle sue per vendicarsi dell'affronto subito tanti e tanti prima. Età di lettura: da 4 anni. -
Specchio di terra
Narratrice di metropoli, la recente narrativa italiana sembra aver dimenticato o cancellato la terra che tutti noi - chi più chi meno - ci portiamo nelle pieghe delle scarpe. In questo libro lucido e feroce, incantato e ilare, intessuto di ricordi e di invenzioni, Anna Belardinelli ci restituisce - come attraverso uno specchio spezzato e tagliente, magico e concreto - la parte di noi che ci siamo strappati via: la carne, il sangue, la terra, i semi di un mondo lontano da noi non più di una generazione. Quella che ci viene narrata è una realtà di abitudini dimenticate, di riti che ai nostri occhi smagati sembrano aver perso ormai ogni funzione, di radici che non sappiamo più riconoscere, di fantasmi che non possiamo limitarci ad irridere. Una realtà oscura eppure intimamente fertile, che non si lascia avvicinare frontalmente. Illuminati dalla scrittura severa e alta di Anna Belardinelli, personaggi e storie prendono infatti vita davanti a noi come ombre cinesi, evocati da uno stile che li anima e rese compatibili a se stesse da un gioco, un serissimo gioco della fantasia e della memoria. -
I can see you
I can see you, ""Io posso vederti"""" è senza dubbio la frase con la quale si può comprendere alla perfezione la storia d'amore descritta in questo libro, una storia nata tra due ragazzi di venti anni che come tutti si trovano per la prima volta faccia a faccia con il mondo degli adulti e decidono di affrontarlo insieme. Pagina dopo pagina si amplifica il desiderio di scoprire come si risolve la situazione e di conoscere sempre di più i personaggi che la vivono. Intorno ai due giovani protagonisti si snodano figure emblematiche del loro mondo, a partire dai migliori amici, dai compagni di università, fino alle famiglie, alle coinquiline e anche a qualche rivale, un intreccio di storie insomma, una storia vissuta dai giovani di oggi."" -
Un idealista poeta alla Grande Guerra. Dal diario e dalle lettere di Augusto Bartolini
Anna Paola racconta, attraverso il diario e le lettere di suo padre agli amici e ai familiari, la sua drammatica esperienza di guerra. Le pagine del diario mettono a nudo l'animo sensibile e poetico di Augusto, il quale oltre alla narrazione di eventi bellici, a cui ha partecipato, esprime la consapevolezza dell'inutilità di quella guerra e i suoi sentimenti di dissenso: ""Sì io lo sento purtroppo la guerra non sarà mai santa né civile e il militarismo è un'istituzione che se in alcuni influirà benignamente in salute e in coraggio, molti ne abbrutisce e toglie tante buone qualità."""" A novembre del 1917 esprime un'opinione, molto moderna, anzi piuttosto attuale oggigiorno, anche se rimane di fondo un'utopia: """"... io non stimo più la patria una cosa santa è un grande antico errore; santa sarà l'unione, la rottura di ogni confine tra i popoli, l'amore non guarda né a stirpi né a religioni.""""""