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La vita congelata. Diario di una quarantena
Finalmente arrivò anche l'estate 2020! Il lockdown è allentato ma non è terminato. Stiamo vivendo tempi insoliti che meritano di essere raccontati anche attraverso un diario. Questa quarantena di isolamento si è rivelata l'occasione giusta per entrare in contatto con me stessa valorizzando tutte le cose che fanno parte della mia quotidianità, senza perdere mai la speranza per un futuro migliore. -
Una strana partita di calcio
"Il Principe Federico Cesi, entomologo, fondatore dei Lincei, ricevette dal più famoso dei suoi protetti, Galileo Galilei, ciò che, possiamo definire, il prototipo del microscopio. Il biglietto d'accompagnamento diceva: """"Con questo occhialetto ti divertirai un mondo a guardare le cose minime"""". Ho preso la frase di Galileo come idea guida di questi miei semplici scritti, rendendo protagonisti alcuni dei piccoli esseri che, copiosamente, popolano la terra. Piccoli, indifesi, quasi sempre vittime di predatori, uomo compreso, purtroppo solo nelle fiabe riescono a far sentire la loro voce, per reclamare un pizzico di rispetto e di attenzione. Vi esorto, di tanto in tanto, a mettere a fuoco nel vostro microscopio morale, il diritto alla vita di tutti."""" Età di lettura: da 4 anni." -
Un po' di pop. Fiabe e dintorni
"Il genere fantastico è multiforme, ampio come l'animo umano, e le fiabe lo abitano in un luogo privilegiato. La cifra del fantastico è l'irrompere dello straordinario nella realtà ordinaria, è l'emergere dell'impensabile dal cilindro dell'universo. È lo straniamento la linfa del fantastico, perché possiamo ricordare a noi stessi, ogni volta, che il mondo non è solo quello che i nostri sensi percepiscono e quello a cui la nostra mente attribuisce significati già conosciuti. La letteratura fantastica lascia emergere dalla pagina una terza dimensione, uno spazio inedito sul quale chiama chi legge a misurarsi."""" Postfazione di Rosella De Leonibus. Età di lettura: da 5 anni." -
Mollichina. La formichina nel deserto
"Il Principe Federico Cesi, entomologo, fondatore dei Lincei, ricevette dal più famoso dei suoi protetti, Galileo Galilei, ciò che, possiamo definire, il prototipo del microscopio. Il biglietto d'accompagnamento diceva: """"Con questo occhialetto ti divertirai un mondo a guardare le cose minime"""". Ho preso la frase di Galileo come idea guida di questi miei semplici scritti, rendendo protagonisti alcuni dei piccoli esseri che, copiosamente, popolano la terra. Piccoli, indifesi, quasi sempre vittime di predatori, uomo compreso, purtroppo solo nelle fiabe riescono a far sentire la loro voce, per reclamare un pizzico di rispetto e di attenzione. Vi esorto, di tanto in tanto, a mettere a fuoco nel vostro microscopio morale, il diritto alla vita di tutti."""" Età di lettura: da 4 anni." -
Ho bisogno di aiuto. I need rescue
Questo libro rappresenta una tappa per l'Associazione ""Make Art Not Walls Italia"""", nata nell'ottobre 2016 a sostegno dei migranti arrivati nel comune di Trevi (PG) con il progetto Arcisolidarietà Ora d'Aria. Attraverso l'attività di arte-terapia i migranti image-makers hanno potuto avviare un processo di integrazione sociale, culturale e lavorativa. Hanno acquisito strumenti e competenze utili favorendo relazioni sociali con gli abitanti locali e rendendo la loro vita di migranti meno faticosa... Raphael Benjamin è nato nel 1991 a BeninCity, città in cui è cresciuto e ha frequentato la scuola. Terminati gli studi ha iniziato a lavorare per un negozio di ricambi d'auto. L'incontro con un vecchio amico gli ha rivoluzionato la vita costringendolo a lasciare la Nigeria ed affrontare un lungo e difficile viaggio terminato in Sicilia."" -
Storie di donne. Voci di donne. Quaderno di storia al femminile
Nel 1998, la casa editrice ""Edizioni Era Nuova"""" di Perugia inaugurava la collana """"Storia al femminile"""" che negli anni ha raccolto scritti di donne su donne di un passato più o meno remoto. A vent'anni da quella data, la pubblicazione di questo quaderno non è solo una memoria ma una testimonianza quanto mai attuale, nelle riflessioni che raccoglie, del dibattito sulla condizione femminile oggi, in cui l'onda del riflusso non sembra ritirarsi. La passione con cui le autrici hanno incontrato le loro """"sorelle"""" lontane e dimenticate è il segno della specificità e unicità della scrittura al femminile e dell'attenzione sempre vigile alle questioni di genere, come dimostrano i lavori di Stefania Rossi Barilozzi, Simona Tanci, Silvana Sonno, Tommasina Soraci. Il quaderno si caratterizza inoltre per il contributo di Ornella Bellini su Harriett Taylor e per le interessanti riflessioni sulla scrittura delle donne di Silvana Sonno."" -
Favola di Carnevale. Ediz. illustrata
Le maschere si ribellano al destino che le vuole presenti nel mondo dei bambini e dei grandi solamente per Carnevale e scendono in sciopero. Saranno i più piccini a convincerle di essere sempre amate ben oltre il Carnevale e che sempre più spesso sono importanti per ridare il sorriso anche ai bambini ammalati, come succede nelle stanzette degli ospedali dove viene praticata la ""clown terapia""""... e allora, tutti nelle strade e nelle piazze, a divertirsi con le maschere disegnate da Iolida Tizi. Età di lettura: da 5 anni."" -
La strana meta. Beagna e Beniamino Gigli, due amici a Spoleto
Questo piccolo romanzo è tratto da una storia vera. Narra di un personaggio apparentemente stravagante che ha fatto parlare molte generazioni a Spoleto e dintorni. È la storia di Eugenio Testa, conosciuto da tutti col soprannome di Beagna per le probabili origini bevanate. La sua vita, a un certo punto, si interseca con quella del grande tenore Beniamino Gigli che, preso dalla sua tragedia, lo volle conoscere personalmente. La loro amicizia durò per sempre e ogni volta che l'artista veniva a Spoleto, lo mandava a cercare. Sono stati visti molte volte cenare insieme presso i migliori ristoranti spoletini. -
Il mio teatro civile. Raccolta di scritture sceniche
Dal pianto di Ecuba contro le guerre a quello di Nosside per la violenza alle donne, dalle Baccanti barbone a Medea straniera e profuga, dalle Supplici Madres d'Argentina a quelle di Lampedusa, dai prigionieri nei campi nazisti alle voci sulla diversità sessuale con l'omaggio a Ulrichs, giurista e primo difensore dei loro diritti, dalle teste tonde e a punta di Brecht alle danze sacre della Mansfield. Una raccolta dei testi per la scena scritti o adattati negli anni e quasi tutti rappresentati. Una scrittura aperta, una sorta di partitura, termine che richiama la divisione e la distribuzione delle parti teatrali ma che ricorda anche la partenza, l'andare, il vagare verso idee nuove di libertà e di convivenza civile, per la creazione di una cultura sempre più forte dell'accoglienza, della tolleranza, dell'inclusione. L'unico spazio che ha un testo per durare è quello emozionale e questa mia è una scrittura essenzialmente emotiva. -
Spoleto in 1 giorno
Spoleto, città fin dall'epoca preistorica, importante centro degli umbri, poi fiorente municipio romano, capitale di un vasto e potente ducato longobardo, capitale dell'Umbria durante lo Stato della Chiesa, capoluogo del dipartimento del Clitunno durante la prima Repubblica Romana, poi del dipartimento del Trasimeno nella successiva annessione all'Impero Francese, ricca di storia e di arte, merita un soggiorno prolungato e una visita non frettolosa. Solo così si potrà apprezzare la bellezza dei suoi tanti monumenti, godere della pace dei suoi vicoli ombreggiati, apprezzare la bontà dei prodotti della sua terra... L'auspicio è che il turista, dopo un primo frettoloso approccio, cui questa guida ha la pretesa di essere un piccolo aiuto, torni e dedichi alla bella Spoleto il tempo che le è dovuto. L'itinerario proposto è da percorrere rigorosamente a piedi; si può lasciare l'auto nel parcheggio di via Ponzianina e salire con i percorsi meccanizzati fino alla prima tappa, la Rocca Albornoziana, poi si prosegue lungo un agevole itinerario, quasi sempre in discesa. -
L' abbazia perduta. Breve storia del monastero di San Benedetto di Gualdo
Anno 1008, tra le fronde d'una piana boscosa avvolta dalle nebbie sorge un'abbazia. Siamo ai piedi dell'Appennino, nell'Umbria orientale. Il libro, frutto del lavoro preparatorio e di studio che c'è stato per la realizzazione del romanzo ""Poi si fece buio"""", vuole essere una celebrazione della nascita della famosa e potente Abbazia. L'omaggio a un luogo troppo spesso dimenticato, che vide sorgere un monastero e, attorno ad esso, un paese con i suoi primi abitanti: quelle genti, prima disperse e lì accolte, iniziarono a sentire quel luogo come casa e a chiamarlo Gualdo Tadino."" -
Centocinque minuti. Briciole di vita ordinaria
Non una biografia ma una vita come tante ricostruita con gli arnesi del ricordo, delle sensazioni, dei richiami di una memoria sonora e visiva che si snoda lungo un filo fatto di andirivieni, dove il tempo perde la sua oggettività per divenire tempo della coscienza. La protagonista, giunta alla fase conclusiva del suo cammino nel mondo, quasi senza accorgersene, si trova a dialogare con l'altra lei al tempo dei sogni, delle aspirazioni, delle delusioni anche. È un cammino non disincantato, non intessuto di rimpianti che ha come punto di arrivo la piena consapevolezza del suo essere vissuta pienamente, un cammino di maturazione, di una positiva resa dei conti. Scrive l'autrice: ""Ho evitato di spiegare, di dilungarmi in analisi perché chi avrà voglia di leggere possa plasmare immagini e parole secondo l'esperienza che ciascuno/a si porta addosso"""". Prefazione di Silvana Sonno."" -
Oroscopo. Previsioni per gli anni '20 secondo l'oroscoparo misterioso
Quasi tutti pensiamo: ""Non sarà vero, ma tanto che mi costa far finta di crederci?"""" Sappiamo che quelle degli oroscopi sono previsioni generiche, adattabili a qualsiasi circostanza, ma se qualcuno ti dice con il sorriso """"Vai che oggi sarà per te una giornata fantastica"""", beh, esci di casa con uno spirito migliore. E proprio per questo, per infondere uno stato d'animo positivo, ho contattato il misterioso """"oroscoparo"""" autore delle previsioni personalizzate. Uno di quelli che fanno mille calcoli, che scrutano le stelle, triangolano i pianeti e i satelliti e alla fine sentenziano. Prefazione di Andrea Tomasini."" -
Bagagli tipici e momenti topici
La nostra residenza sulla terra ha le sue tappe e i suoi percorsi: è un viaggio. Chi lo dice lungo, chi breve, ma ognuno lo affronta col carico di un proprio bagaglio. Per tutti questo segna i momenti di snodo o conduce a un approdo. Le storie di uomini qui narrate si muovono sulla scia di quegli oggetti più o meno segreti, più o meno consapevoli, più o meno visibili. Sempre rivelatori. Anna Belardinelli, scrittrice di cui ricordiamo fra gli altri: Le maree di pietra (Protagon), Specchio di terra (Ed. E/O), Il nodo e la forbice (Giunti) -tutti ripubblicati recentemente dalle «Edizioni Era Nuova»-. E, sempre con questa casa editrice, una serie di libri che sperimentano una narrazione letteraria di opere pittoriche: Lo spettatore beffardo, Con gli occhi di Omero: metodo per leggere l'arte a occhi chiusi, Caravaggio a occhi chiusi, Signorelli a occhi chiusi, Burri a occhi chiusi, La basilica di San Pietro a Perugia, a occhi chiusi. Questo volume ora conclude un'altra serie che è iniziata con Miti greci e mitiche greche, Il reduce Ulisse e altri, I passeggeri dell'Arca, Santi e tarocchi, che danno accesso al viaggio e ai suoi bagagli anche agli animali e ai simboli su carta. -
La Suntina. Riflessioni tra costume e politica in dialetto perugino
La Suntina, autrice di questi versi in dialetto perugino, è chiamata e a volte si firma anche come ""Suntina de Bartoccio"""". Bartoccio, come è noto, è il personaggio-maschera del villano perugino del Piano del Tevere: rozzo e arguto, buontempone e saggio, parla il suo inconfondibile dialetto. Il suo nome fu legato all'uso di far circolare satire e attacchi politici, sotto forma di """"bartocciate"""", simili alle più famose pasquinate di Roma. Secondo la tradizione Bartoccio aveva una famiglia, formata dalla moglie Rosa e diversi figli, tra cui """"la Suntina"""" (Assuntina), dotata di verve poetica e fiuto politico come il padre, ma essendo andata presto a lavorare fuori della famiglia di origine, """"a servizzio da un professorone"""", dimostra spesso vedute più ampie e una curiosità tutta femminile, buon senso, ironia e consapevolezza di sé, come donna. Prefazione di Luigi M. Reale."" -
Dieci giorni e un muro
In ""Dieci giorni e un muro"""" due detenuti nel braccio della morte, diversissimi per estrazione sociale e storia personale, allacciano in pochi giorni, dopo qualche ostilità iniziale, una singolare amicizia nonostante possano parlare senza vedersi, separati dal muro che divide le rispettive celle. """"Dieci giorni e un muro"""" costituisce il seguito drammatico-narrativo, oltre che tematico, dell'opera """"Sub iudice, supra iudicem"""" dello stesso autore. Le problematiche affrontate nei due drammi sono le stesse: responsabilità individuale e collettiva, ratio della punizione, pena di morte; in """"Dieci giorni e un muro"""" si aggiungono i temi della giustizia sociale e della vendetta personale."" -
Il ritmo dentro me. Maria Fux e la danzaterapia
"Ciò che danziamo è la vita e nel silenzio c'è vita. La danza è un incontro di un essere con gli altri. Ognuno è bello così com'è"""". Questo libro è il racconto-omaggio a Maria Fux, grande danzaterapeuta, è la storia di una donna straordinaria, la danzatrice e coreografa argentina che nella sua casa-studio nel centro di Buenos Aires, a più di novant'anni, raccoglie allievi di qualsiasi condizione sociale ma anche donne e uomini, giovani e anziani, persone con svantaggi fisici e psichici, formando gruppi di danza integrati. Il suo famoso 'Metodo Fux' è conosciuto in tutto il mondo: anche in Italia sono nati centri di formazione sulla danzaterapia a partire da quello di Milano. All'interno di questo ritratto di Maria Fux, viene raccontata la storia della Danzaterapia e delle sue pioniere: donne, danzatrici e psicoterapeute che si avvalsero di una ricca integrazione di diverse competenze grazie alla collaborazione con medici, psicologi e psichiatri, ottenendo risultati sorprendenti da parte di pazienti che, non essendo in grado di comunicare con la parola, ebbero invece la possibilità di parlare con il movimento e con il corpo. Tra tutte spicca Maria, la sua arte, la sua cura. Prefazione di Antonella Giacon. Postfazione di Rosella De Leonibus." -
Lou Salomé. Segreti e misteri. Il romanzo di una vita con Nietzsche, Rilke, Freud
«Ho lavorato tanto per essere e diventare ciò che sono. L'ho fatto per me, per crescere, capire, conoscere, estendermi, sono vissuta di me e per me ma ho anche amato molto, gli altri, il mondo, la natura, ma sempre alla fine con il bisogno di tornare a me stessa. [...] Ho disegnato da sola e con gioia i confini della mia vita, non ho permesso che lo facessero altri. Ho sempre gustato la festa dell'esistenza, nella convinzione che la vita umana, la vita in generale, è poesia. Ho vissuto libera, come volevo. Sono stata fedele a me stessa. Sono stata proprio io. Ganz ich selbst.» -
Una tragedia infernale
"È pandemia!!!""""... Le parole pronunciate, in tono serio e grave, dalla giornalista Lilly Gruber, nel suo programma serale """"otto e mezzo"""", mi spalancano all'istante le porte di un antro infernale, nei cui gironi mi sento vorticosamente catapultata. Per sperare in un minimo di salvezza, mi aggrappo a ogni sperone roccioso che si affaccia lungo l'inaspettata vertigine." -
Orsolina di Catagnone. Storia di una donna del Quattrocento umbro
Nocera Umbra, gennaio 1421. Orsolina di Catagnone è il racconto delle vicende convulse che portarono alla famosa Strage dei Trinci. Protagonista indiscussa è proprio Orsolina, sposa del castellano Pietro da Rasiglia. Una nuova prospettiva d'indagine, in parte anche psicologica, per restituire dignità alla memoria di una donna ma anche - e forse soprattutto - ai suoi sentimenti più intimi, ai suoi pensieri e alle sue speranze, penetrando nelle emozioni di coloro i quali vissero quei convulsi fatti di violenza fino all'estremo gesto che sarebbe rimasto impresso nella storia dell'Umbria.