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Della vendetta di Cettina
Bari, 27 dicembre 1902: inaugurazione del Circolo Unione. Bari, 14 febbraio 1903: inaugurazione del Teatro Petruzzelli. È in questo lasso di tempo che si snodano i frenetici avvenimenti della storia, a partire dal ritrovamento del cadavere di una giovane donna sulla battigia del porto. Conduce le indagini il regio commissario Mimì Lauria, probo uomo di legge. A seguirle da vicino sua moglie Cettina, regista di una serie di autonome e temerarie iniziative tentacolari, volte a risolvere comunque il caso, anche se con modalità impertinenti e discutibili. È la Voce Amica di Domineddio che illumina di certezze Cettina. ""Il cuore mi parla ed io l'ascolto"""". Nessun dubbio. Nel suo privilegiato contatto con Domineddio, Cettina è certa che Lui capirà le sue scelte e, se non lo si inganna, la perdonerà. Poco conta se si è ingannato il prossimo. E la verità? Beh, la verità è appannaggio esclusivo di ognuno di noi, e certe volte è opportuno non farla trapelare. Meglio lasciarla silente nei meandri oscuri della nostra intimità. Per Cettina la verità viene a coincidere con l'indicibile che assomiglia a tutti e a ciascuno di noi, in cui è impossibile non specchiarsi."" -
Rosso Adriatico. Il delitto della lamia
Un commissario ostunese di buone letture è in queste pagine alle prese con una intensa e complicata rete che coinvolge baroni della medicina e trafficanti slavi, nel panorama di un Salento assolato, di fronte a un mare che lascia il suo azzurro per la cupa densità del sangue. Quando si è testimoni della disgregazione e della polverizzazione, l'investigazione non può accontentarsi di scoprire il colpevole, ma deve provare a misurarsi col mistero dell'anima umana. Il tormento conoscitivo pascaliano, la straziata misantropia pirandelliana, l'enigma nero sciasciano strutturano una ricerca che non sa saziarsi della ""verità"""" delle carte a posto. Oggi l'investigatore non può del tutto sconnettersi dalle forme sgrammaticate del mondo contemporaneo di cui il paradigma indiziario è solo superficiale descrizione."" -
Non solo webinar. Pratiche innovative di didattica universitaria
Questo volume nasce a seguito di una sperimentazione avviata nell'anno accademico 2016-17 dal Dipartimento di Scienze della formazione, psicologia, comunicazione dell'Università di Bari. Il progetto, dal titolo ""Didattica blended di base e professionalizzante (Dida.Pro)"""", ha avuto come obiettivo quello di innovare la didattica universitaria. Sono stati coinvolti una decina di docenti e ciascuno ha messo in pratica l'innovazione in modo personalizzato. Molti hanno adottato l'uso dei webinar, ovvero un sistema di audio-video conferenza che consente una partecipazione attiva in remoto, sia degli studenti che dei docenti. Altri hanno elaborato delle modalità di intervento di esperti che non si limitavano a proporre testimonianze ma che fossero punti di partenza per interazioni costruttive e produttive tra studenti, modellizzate sulle pratiche professionali. I corsi sui cui tale innovazione è stata sperimentata coprono un ampio spettro: dalla didattica della L2 all'e-learning, dalla Psicologia sociale alla Storia delle dottrine politiche, dalla Psicologia della personalità all'orientamento al lavoro."" -
Cittadini digitali. eTwinning come ambiente per il CLIL
Il Piano Nazionale Scuola Digitale rappresenta una sfida per favorire l'innovazione digitale e diffondere i principi di cittadinanza europea all'interno delle istituzioni scolastiche. Partendo da tali premesse, il volume descrive il programma europeo eTwinning, nato nel 2005, all'interno del Programma eLearning, come strumento di gemellaggio tra docenti e classi europee, per rafforzare il concetto di cittadinanza digitale della scuola attraverso la collaborazione a distanza veicolata dall'utilizzo delle tecnologie. Il programma eTwinning ha come supporto una piattaforma digitale all'interno della quale sono presenti progetti europei e buone pratiche per docenti ed educatori che si apprestano a sperimentazioni didattiche con l'utilizzo di metodologie innovative. Nello specifico, all'interno del volume è descritta un'esperienza didattica realizzata presso l'Istituto Comprensivo Santa Chiara - Pascoli - Altamura di Foggia, con l'obiettivo di realizzare percorsi di Formazione Metodologica CLIL (Content Language Integrated Learning). Il progetto intitolato Getting to Know the National Tales è stato pubblicato sul portale eTwinning e ha conseguito la certificazione di qualità. -
Il centesimo. Storia di una famiglia
Un viaggio nei ricordi, spesso confusi, talvolta anche irreali o surreali, all'interno e all'esterno di una famiglia del Sud, un po' ""sui generis"""", ma anche ritratto fedele di una Italia che faticosamente cresceva e che si inurbava. L'humus protettivo nel quale l'autore muove i primi passi appare giusto, sano e quasi salvifico. Tutto sembra condito di una serenità palpabile: il ricordo si snoda dalle estati torride in una campagna assolata e dorata, vissuta in piena liberta, con i fratelli, sino ai limiti della innocente trasgressione rispetto ai mesi invernali in città, dove la famiglia era emigrata negli anni Cinquanta. Non era facile inserirsi in un tessuto cittadino, estraneo del tutto, al quale ci si affacciava, ma dal quale subito ci si ritraeva, perché condizionati dalla formazione ricevuta in un contesto diverso. Storie e personaggi colgono questi aspetti contraddittori e turbolenti, ma soprattutto l'intento dell'autore: attestare come la sua famiglia sia stata capace di generare quei valori che l'hanno informata in ogni circostanza della vita, ai quali i componenti sono legati per un forte comune sentire e un indissolubile senso di appartenenza."" -
Come i salmoni. La distanza dei ricordi
La storia dell'uomo è simile a quella dei salmoni: alla fine della vita percorre a ritroso la via, così come questi affascinanti pesci dall'oceano ritornano alla foce dei fiumi, dove sono nati, per andare a morire. In un viaggio nel passato, l'autore racconta gli anni Cinquanta e Sessanta di una animata provincia e del suo capoluogo, Bari, salde nella tradizione, ma con l'anelito di uscire dal sonnecchiante torpore per cercare un'esistenza migliore. Si riaprono improvvisamente i cassetti della memoria, da cui riaffiorano brandelli di vita legati alla gioventù dell'autore, a un'epoca postbellica, piena di valori semplici e positivi che hanno formato una generazione vissuta nella bellezza dei sentimenti e nella forza dei sogni. Attraverso la vita dei nonni materni e paterni, il ricordo dei suoi genitori, la casa natale, che racchiude un piccolo mondo antico, i suoi amici, la scuola e le prime esperienze, riemergono diverse figure di questo mondo. E la testimonianza rappresenta un valore da tramandare. Pagine intrise di struggente e tenera malinconia, che si illuminano di una lieve e affettuosa ironia. -
Cronache da una cameretta
Una mamma e un papà di quattro figlie ogni giorno, come acrobati, si mettono in gioco tra lavoro e mille impegni per provare a essere bravi genitori. ""Cronache da una cameretta"""" nasce da """"fatti"""" accaduti in famiglia. Grandi o piccole conquiste, ma anche dubbi, qualche incomprensione, domande serali da un milione di dollari. La fervida curiosità delle bambine, che hanno sempre richiesto storie inventate, ha fatto scaturire, nei due pazienti genitori, la domanda: """"Perché non scriverle?"""" E così, nel surreale silenzio notturno, tra innumerevoli tazze di caffè e una buona dose di incoraggiamento coniugale, alcune delle storie raccontate per anni alle piccole sono state messe per iscritto. Autostima, rapporto tra fratelli, fiducia, sono alcuni temi delle """"Cronache"""" arricchite dai """"Consigli per mamma e papà"""", frutto di pura esperienza, offerti dai protagonisti delle fiabe. Età di lettura: da 7 anni."" -
Diritti e rovescio. Le storie degli altri
Come spiegare il tema complesso dei diritti laddove vengono sistematicamente negati a bambine e bambini anche molto piccoli? Realtà talvolta sconosciute, lontane o anche vicine, ma nascoste ai nostri occhi. Realtà sulle quali è faticoso soffermarsi a riflettere soprattutto se si è dei bambini, dei ragazzini. Ci pensa l'anziana maestra Carlotta Cardano insieme al pimpante e informatizzato Signor Diritto: in modo lieve, utilizzando delle storie per narrare verità del nostro tempo, guidano i bambini nella crescita e nella maturazione affinché possano essi stessi diventare e realizzare un futuro migliore per la società intera. Oltre alle storie, il libro comprende proposte operative e didattiche e, al termine, un capitolo dedicato agli adulti: genitori, insegnanti ed educatori. Età di lettura: da 7 anni. -
Dante pop. Canzoni e cantautori
Un suggestivo e inedito percorso tra la ""Divina Commedia"""" di Dante e i cantautori italiani che negli ultimi decenni hanno ri-scritto parti del poema, o ne hanno semplicemente citato parole ed espressioni, evocando personaggi e situazioni, con gusto e con sentimento popolari. Hanno così contribuito a rinnovare il mito di Dante, il classico per eccellenza della tradizione e della civiltà italiane. Età di lettura: da 11 anni."" -
Iky Ñaña e il segreto di Angelica
Come spiegare ai giovani la complessa tematica della legalità? Pietro Battipede costruisce un sentiero narrativo semplice, originale, soprattutto coinvolgente. Nel leggere la storia, che vede protagonista un cane di nome Iky Nãnã, all'apparenza uguale a tanti altri esemplari della stessa razza, i giovani lettori avranno il piacere di scoprire che è un abile investigatore al quale la parola non serve, perché sa farsi comprendere dal suo padroncino in modo più rapido. Gli stessi bambini si accorgeranno ben presto, attraverso una serie di quiz, quesiti, rompicapo, indovinelli, disegni e cruciverba cui devono rispondere nel testo, di essere catapultati nel romanzo. Diventano così, pagina dopo pagina, autori e investigatori: risolvendo i vari enigmi, infatti, rivestiranno una nuova e simpatica veste di lettori-scrittori, sino a diventare i migliori interpreti del caso. Età di lettura: da 12 anni. -
Sangue, vergini e vampiri. Antropologia della cultura albanese
Il libro di Donato Martucci propone un'analisi antropologica della cultura popolare albanese, con particolare attenzione ad alcuni aspetti rilevanti, come la parentela e la discendenza, i codici di diritto consuetudinario, la vendetta, le differenze di genere, le vergini giurate, i saperi sulla morte, su un particolare ""revenant"""", un vampiro, un """"lugat"""". L'approccio metodologico si basa sulla ricerca etnografica, condotta per anni sul campo, e sulla documentazione d'archivio. La prospettiva teorica dell'autore è innovativa, perché è attenta alla lettura e all'uso che si fa dei saperi tradizionali e del passato. E guarda alle interpretazioni proposte, oggi, dagli attori sociali, di pratiche e credenze che sembrerebbero residui di tempi ormai trascorsi, e invece mostrano, nei nuovi contesti, nella modernità, una vitalità portatrice di significati, più o meno confusamente stabiliti, che meritano di essere analizzati."" -
«Dietro una cerva lieve e fuggitiva». Storie e immagini di animali nella letteratura italiana
Un verso tratto dall'""Adone"""" di Giambattista Marino dà il titolo a questo volume che raccoglie i risultati di un'ampia ricerca che l'autore ha da tempo avviato sugli aspetti allusivi e metaforici del colorito """"bestiario"""" presente nella nostra tradizione culturale e sul tema dell'antico, affascinante rapporto tra forme letterarie, storia delle idee e arti figurative. Il viaggio nel mondo della natura e della letteratura prende le mosse dalla fortuna del Canzoniere petrarchesco nella trattatistica delle imprese e degli emblemi per finire tra cervi, cicogne e mosche, fra Rinascimento e Illuminismo, nella Puglia """"arsa dal sole"""". In una regione che - si legge nell'ultimo capitolo del volume - deve quasi paradossalmente una parte importante della sua """"fortuna"""" letteraria oltre i propri confini alla tarantola: inquieta e inquietante protagonista di opere in versi e in prosa di letterati e naturalisti, filosofi e viaggiatori sospesi fra antichi e moderni, fra tradizione e realtà, fra scienza e magia di fronte al """"velenoso"""" morso del ragno e all'unico rimedio possibile offerto dalla musica di pifferi, tamburelli e cornamuse."" -
Ricostruire con l'arte
Qual è il contributo che il mondo dell'arte può offrire alle popolazioni terremotate dell'Aquila? Muovendo dal dibattito che la questione sollevò nel 2010 in seno alla Biennale di Architettura di Venezia, l'autrice racconta la genesi del suo progetto ""Nove Artisti per la ricostruzione"""" e ripercorre le tappe fondamentali che hanno portato alla realizzazione dell'anfiteatro della scultrice statunitense Beverly Pepper per Parco del Sole all'Aquila. È la storia della convergenza di intenti di artisti, operatori, amministratori, tutti volti all'obiettivo prioritario di restituire, con la presenza di manufatti d'arte, i luoghi e le atmosfere di una antica civiltà. Un segno provvidenziale - la presenza di un cane - indusse gli amministratori dell'Aquila a utilizzare i linguaggi universali dell'arte per ridisegnare la geografia emotiva e sentimentale di luoghi distrutti e abbandonati, perché la gente vi facesse ritorno. Un finale sorprendente si proietta cento anni in avanti, immaginando come le opere d'arte possano continuare a vivere nel tempo relazionandosi con le future generazioni."" -
La vita su un like. Confessioni di una funambola
Arriva il momento in cui di Facebook e dei social non ne puoi proprio più. Come accade ad Anna, quando si rende conto che la sua vita reale è fagocitata e sottodimensionata da quella digitale. Il cammino online, il surrogato della felicità, va subito abbandonato. Non più connessa e governando le crisi di astinenza che la assalgono, pian piano si riappropria dei suoi momenti personali, dei suoi affetti, delle sue amicizie reali e vive. Il percorso di profonda introspezione e analisi della propria vita lascia che emergano emozioni, passioni, ricordi, nostalgie, progetti. L'obiettivo ultimo è di realizzare la propria individualità e raggiungere la sua dimensione più profonda, che non è incoraggiata dalla logica collettiva, omologata e volta alla conservazione dell'uniformità. Soltanto dopo aver compiuto questo fondamentale passo verso se stessa, ritorna a condividere con il mondo intero la propria unicità. -
Sogni da sogni. Studi su letteratura e cinema
A tenere insieme letteratura e cinema è un'idea tratta da un saggio di Pasolini, convinto che, nel precipitare del rapporto tra scrittura cinematografica e realizzazione filmica, si manifesti la dimensione comune del sogno e della visione. Si potrebbe dire che i film sono sogni da sogni: rigorosamente distinti e frutto di linguaggi e scritture relazionati. I casi letterari esaminati attingono appena esplicitamente a una dimensione onirica (Tasso, Alfieri, Pascoli, Svevo): perfino il percorso autobiografico-politico seguito da De Sanctis, o quello analitico-comportamentale che fa perno sulla crisi della famiglia nelle novelle pirandelliane, sono occasioni critiche in qualche punto segnate dalla vaghezza del sogno. Anzi, siamo già al di là della crudeltà realistica, nel territorio che recupera lo smarrimento del presente. D'altro lato le fonti letterarie del cinema possono prevedere un'esemplificazione della lievitazione letteraria nel suo divenire. Le ""trappole dello sguardo"""" che stringono l'ottica letteraria all'esito filmico mediano direttamente la capacità intuitiva della recensione cinematografica, che qui si esercita anche su grandi film della nostra contemporaneità."" -
Tempo imperfetto
L'imperfezione provoca l'intelligenza e incoraggia la ricerca. Libera dalla presunzione tecnologica e aiuta a guardare al futuro, al riparo dalle ambiguità e dai paradossi del tempo presente. Questo libro raccoglie una serie di saggi che da direzioni diverse attraversano ed esplorano il campo della esperienza culturale e quello dei comportamenti sociali per cogliere ambiguità e contraddizioni e poi anche prospettive di crescita, motivi di speranza, linee di progetto e tanti nuovi compiti per la pedagogia (e quindi per l'analisi e la ricerca) e per l'educazione (e quindi per gli operatori della scuola e della formazione). -
Sull'antica Lupatia
Provare a parlare dell'antica Lupatia, oggi probabilmente corrispondente a Santeramo in Colle (Bari), del quale è riportato, in testi antichi, solo il nome, non può essere se non la chiave per aprire, attraverso mezzi diversi da quelli tradizionali, i veli della storia. Qui non troverete né verità assolute né certezze, ma solo domande e dubbi, perché questi devono essere connaturati a chi esegue indagini con l'onestà d'intelletto e l'umiltà dello spirito necessarie a rivoltare quelle zolle che hanno ormai, da migliaia di anni, ricoperto i residui ricordi e reso omogenei i paesaggi in una melassa indistinta di luoghi comuni astorici e antistorici. Scienza, non credenze o miti-storia, ma cifre, datazioni, fatti derivanti da indagini scientifiche. Come quelle che definiscono le cronologie assolute o come quelle che ricostruiscono la demoscopia e l'economia antica in base alle condizioni paleoclimatiche, ai ritrovamenti paleobiologici o archeometallurgici. Nel presente e maggiormente nel futuro, quello che è realmente accaduto in antico si allontana dai polverosi testi e si avvicina a quanto si viene a scoprire nei più moderni laboratori, svelando verità inattese sul nostro passato. -
Riverberi d'amore. Ante litteram
Bisogna farsi viaggiatori per scrivere, rincorrere il pensiero, comporre la parola e far sì che le altre prendano vita, forma, colore. ""Riverberi d'amore"""" è un insieme di tutto ciò, una ricerca interiore dell'autore, un viaggio inverso all'interno di sé, una corrispondenza con sé stesso. A volte introspettivo, altre sofferente ai mali del mondo. L'opera ha un sottotitolo: """"ante litteram"""" come a evidenziarne il tempo, i giorni, le notti, una metamorfosi che ha attraversato l'anima dell'autore. Una ricerca che parte da lontano. E non mancano tormenti, paure, speranze... un caleidoscopio di emozioni. La capacità dell'autore ci trasmette tutta l'attitudine estetica della sua arte, della sua essenza. Quella capacità di assorbire la gioia e il dolore dell'esistenza facendone a noi dono, legandoci immobili alla sua scrittura, modulandone forme e accenti. È un viaggio affascinante il suo, attraverso l'inquietudine della sua anima, ove attinge e prende forza colorando i nostri spazi vuoti in questa sua infinita ricerca d'amore..."" -
In bilico. Viaggio nella marginalità. Il caso di Bari vecchia
Condizioni di marginalità economica, culturale e relazionale insieme offrono poche chance per il futuro a persone spesso prive di una cultura della scuola o del lavoro, disoccupate o senza un lavoro stabile. Il margine diventa oppressione, la marginalità diviene un mare in tempesta pronto a risucchiarle in pericolosi vortici, dove è difficile non cogliere tanta disperazione umana. Eppure, mentre cercano di non annegare, non rivendicano solo una sussistenza materiale ma anche dignità e riscatto. E diventano quasi visionarie mentre provano nostalgia di un futuro. Intanto, cercano solo un piccolo ramo del tronco di un albero a cui aggrapparsi, ma spesso non lo trovano. Non c'è nessuno che tenda loro una mano. Perdono fiducia. E rischiano ogni giorno di essere risucchiate e di disperdersi in quei vortici dove è molto probabile che diventino devianti o criminali. Attraverso quest'etnografia critica, l'autore prova a immergersi in quel mare in tempesta, ovvero, a esplorare e comprendere la marginalità tra i vicoli di Bari vecchia. -
Re Matteuccio I. Il re bambino
È una storia che ogni bambino vorrebbe raccontare. Un bambino che diventa Re prima del previsto e contro la sua volontà e che pian piano si riconosce in questo ruolo perché vede nella prematura ascesa al trono uno strumento di riscatto sociale a favore dei bambini, soprattutto di quelli meno fortunati, dei cui bisogni e diritti intende farsi portavoce. ""Il Re non è semplicemente colui che porta la corona, ma colui che è degno di portarla perché è in grado di garantire la felicità al suo popolo"""" scrive Korczak per bocca del protagonista principale del suo romanzo. Ed è a partire da questa consapevolezza che Re Matteuccio comincia ad avviare riforme nel rispetto dei diritti delle fasce più deboli della popolazione, con particolare riferimento ai bambini. Altrove si è detto che questo romanzo di Korczak è un inno al potere di trasformazione del mondo e al rinnovamento dell'umanità attraverso l'unione e la solidarietà, che i bambini ancora conservano e coltivano per la finezza dei sentimenti.""