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Alberto Mario Soldatini. Aviatore, artista, architetto. Un protagonista ritrovato dell'Italia degli anni '50
Alberto Mario Soldatini ha rappresentato una figura di primo piano nel panorama culturale dell'Italia del dopoguerra e degli anni Cinquanta. Pilota dell'Aeronautica Militare, durante la Seconda Guerra Mondiale combattè in Francia e in Africa con il grado di capitano, e nel dopoguerra operò, soprattutto all'interno del Ministero dell'Aeronautica, come architetto, grafico, artista, scenografo e progettista di grandi eventi espositivi. Nel breve arco della sua vita, 1914-1960, Alberto Mario Soldatini produsse una mole incredibile di opere e di lavori, cavalcando e, a volte, anticipando le nuove tendenze artistiche e incarnò, con il suo eclettismo e il suo estro poliedrico, lo spirito di rinascita e la spinta creativa che diedero vita, nella ricostruzione e poi con il boom economico, a quel periodo di grandi fermenti innovativi che potrebbe essere definito un nuovo Rinascimento italiano. La sua figura, la sua vita e le sue opere, per lungo tempo dimenticate, vengono ora raccolte, documentate e restituite all'interesse che meritano. -
Concerto per tre voci. Franco Marrocco Alessandro Savelli Mario Velocci. Ritmi pause silenzi
"Concepito come concerto per tre voci, l'episodio espositivo """"Ritmi pause silenzi"""" presso il CAMUSAC coniuga le opere di Franco Marrocco, Alessandro Savelli e Mario Velocci. Effettivamente, la diversa sequenza dei rispettivi elaborati visivi e plastici dei tre artisti, per giungere all'esito di una ben temperata consonanza ha dovuto traguardare a priori una qualità di repertorio operistico che consentisse la riuscita della continuità dei dati sensibili nella spazialità condivisa. Non si è trattato di un conseguimento di armonia o di disarmonia, ma di un calibrato uso dell'ambiente a garanzia che l'opera di ciascuno fosse messa in condizione di raggiungere i propri ritmi, le proprie pause e gli essenziali silenzi"""". (Bruno Corà)" -
La terra in quarantena. Tesori e allarmi
Il virus ci ha chiuso in casa, ci ha costretto da un ""fuori"""" convulso a rientrare nell'intimità, in interiore homine, riaprendo dentro noi stessi interrogativi e orizzonti rimossi. Ci ha sbattuto in faccia il """"nesso carnale"""" che ci apparenta con l'intorno e che si distende necessariamente sull'altro e sugli altri. Come ci ha rivelato che senza gli altri nessuno si salva, che la Terra è la nostra dimora e non un deposito degli attrezzi o un bancomat per accumulare capitali. Dimora e condizione unica della nostra vita transeunte, la sua malattia ci ammala, il suo impoverimento ci impoverisce, la sua distruzione ci distrugge. In fondo essa non ha di noi lo stesso bisogno che noi abbiamo di lei. Continuerà ad esistere anche senza di noi e dopo di noi, e forse dopo millenni darà ancora vita ad altri esseri, si spera più assennati della nostra umanità confusa... Siamo noi che dipendiamo da lei e che abbiamo approntato quanto la rende inabitabile, apprestando ai viventi una estinzione forzata, lenta e inevitabile. Sarebbe follia uscire da questa triste esperienza senza rispondere al grido ormai lacerante dell'unica nostra """"casa comune"""" in rovina."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2020). Vol. 2
La comunità e il problema della violenza. -
Akseli Gallen-Kallela e l'Italia 1895-1950. Il viaggio di formazione, il revival dei primitivi, la pittura ad affresco, le mostre e la fortuna critica italiana
Nome di spicco dell'età d'oro dell'arte finlandese, riscoperto negli ultimi anni grazie a importanti mostre, Akseli Gallen-Kallela (1865-1931) ha avuto un rapporto privilegiato con la cultura italiana, ripercorso in questo volume attraverso i momenti salienti della sua carriera. Viaggiando lungo la penisola, la visione dell'Italia quale depositaria dell'arte del passato si intreccia con l'accoglienza entusiasta riservata agli artisti nordici, tra scambi epistolari, incontri, sperimentazioni, occasioni espositive. Nel pieno del dibattito nostrano sulla questione dello stile nazionale, inoltre, i tanti artisti stranieri che come lui erano presenti nel nostro Paese vi riscoprivano un vivo laboratorio di tecniche, oggetto di rinnovato interesse nelle accademie d'Europa, di cui facevano tesoro una volta tornati in patria. Per questo il nome di Gallen-Kallela merita di essere riscoperto anche da noi, come una voce che, a distanza, può dirci qualcosa di nuovo sulla cultura italiana tra Otto e Novecento. -
Fellini nel mondo. Il centenario. Catalogo della mostra (Vilnius, 30 luglio-20 settembre 2020). Ediz. italiana e lituana
Catalogo della mostra aperta a Vilnius presso il Museo Lituano del Teatro, della Musica e del Cinema dal 30 luglio al 20 settembre. ""Il cinema mi piace perché col cinema ti esprimi mentre vivi, racconti il viaggio mentre lo fai. Sono fortunatissimo, anche in questo: sono stato portato per mano a scegliere un mestiere che è l'unico mestiere per me, l'unico che mi permetta di realizzarmi nella forma più gioiosa, più immediata."""" ( Federico Fellini)"" -
Illusione diagonale. Una storia in quarantena
Lui è bloccato in quarantena a casa. È la sua confortevole gabbia, condivisa con una coinquilina sempre più ingombrante: la solitudine. All'improvviso arriva la luce, irradiata dai capelli di una bionda che non ha mai visto prima. Si muove nella finestra di fronte, solo la fretta imposta dalla ""normalità"""" gli aveva impedito di notarla. Prende il via una partita nuova che sembra andare al di là della paura di un virus che limita lo spazio, dilata il tempo e pretende la vita. Le certezze si sgretolano, non resta che affidarsi alla speranza e al coraggio. Ma a che distanza bisogna stare dalla felicità, per non rimanere contagiati? Prefazione Carmen Lasorella."" -
Constance. Un mondo in bilico
Una giovane ragazza irlandese decide di intraprendere un cammino di fede alle soglie dell'anno Mille, prima che la fine del mondo faccia calare il buio per sempre. Non è un viaggio ecumenico, né una guida, né un itinerario per appassionati di trekking. Piuttosto un percorso culturale che idealmente potrebbe avere come mappa il Cartiglio Storico che l'apostolo Simone stringe tra le dita a Fidenza, di fronte l'antica abbazia, e indica quel che rimane di quella strada raccontandone gli eventi, tra fatti certi e leggende. Attraverso gli occhi di un personaggio fragile e disincantato come Constance (è questo il nome della protagonista) ""Un Mondo in Bilico"""" racconta le emozioni dell'epopea dell'anno Mille, l'evoluzione storica e architettonica di quegl'anni, arricchita dai personaggi che animarono quei secoli, tra """"vegne ulivi e larghe pasture. Nobili cittadini e bei castelli, adorni di palagi e d'alte mura"""", la via Francigena diventa un percorso introspettivo sui turbamenti dell'anima che ha come sfondo lo scenario di un'Epoca. Constance è la sfida consapevole contro i luoghi comuni così radicati nell'immagine che abbiamo del Medioevo. Non c'è il concetto scontato dell'Oscurantismo, ma la realtà di un mondo che costruisce il suo futuro, che evolve e innalza castelli e cattedrali, malgrado l'Apocalisse incomba, e la paura della morte domini le menti. Le leggende, le abbazie, ed i rifugi si mostrano come una sorta di diario per raccontare l'angoscia del vivere umano. Tutta l'Europa è permeata dal terrore delle tenebre. Questa piccola donna percorre invece da sola, con coraggio e con una certa dose adolescenziale di incoscienza """"il Cammino"""" che diventa una strada alla ricerca del sapere e del significato dell'esistenza. Constance incontrerà le rovine di un mondo antico che ha già vissuto la sua Apocalisse con la caduta dell'Impero Romano, con i moti dell'animo dei suoi protagonisti: tra Paganesimo e Cristianesimo, nel groviglio dei conflitti del sentire umano, si farà rapire dalla forza del destino, quella che domina tutti, anche noi umanità del nostro tempo protagonista di una vita in lotta con un'esistenza non sempre benevola."" -
L' enigma dell'unità abitativa. Tra teoria e ricerca progettuale-The enigma of the housing unit. Between theory and design research. Ediz. a colori
Il titolo di questo libro mette in relazione la questione della progettazione dell'housing con quella della ricerca teorica sostenendo che l'architettura dell'unità abitativa debba fondarsi su una solida cultura del sedimentato evolutivo che la sua sperimentazione tipo-morfologica ha messo in atto nel corso della storia. L'ideazione architettonica di un intervento abitativo - uno di quelli che oggi va sotto il nome di Social Housing - può infatti rappresentare un'attività di ricerca scientifica ma solo a condizione che gli esiti ottenuti siano debitamente descritti, illustrati e, naturalmente, di elevata qualità. E tale garanzia di scientificità non può escludere la messa in relazione della tipologia edilizia abitativa con la morfologia urbana che la sua pianificazione e articolazione conforma. Un siffatto studio, di cui questo libro vuole costituire una tappa, dovrà occuparsi dell'alloggio contemporaneo andando a individuare le migliori idee messe in campo dai maestri, al fine di enuclearne i margini migliorativi, onde poterne validare gli esiti e orientare gli ulteriori sviluppi di ricerca. Quanto sopra renderà possibile inserire i necessari aggiornamenti e correttivi ai fondamenti studiati che il presente e il futuro richiedono. La questione non è solo utile ma anche indispensabile per lo sviluppo di un progetto informato, in grado di conferire agli spazi esterni e a quelli interni dell'architettura una qualità che, in ultima analisi, sia misurabile con l'innalzamento della qualità della vita dei suoi fruitori e con lo sviluppo sostenibile dell'ambiente. Ciò trova riscontro non solo nell'architettura abitativa ma anche in quella di altre tipologie edilizie, che contribuiscono tutte allo stato di salute dell'organismo umano e urbano. -
Il museo storico dei bersaglieri. Nuove letture interpretative. 150° Anniversario della Breccia di Porta Pia 1870-2020
150 anni sono trascorsi da quel 20 settembre 1870 quando i Bersaglieri, attraversando per primi la breccia di Porta Pia segnarono, di fatto, la conclusione dell'epopea risorgimentale consegnando Roma al suo nuovo destino di Capitale d'Italia. Sui quei luoghi, da subito riconosciuti simbolici per la memoria nazionale, poco più di trenta anni dopo fu inaugurato il Museo Storico dei Bersaglieri. Il 150° Anniversario della Breccia di Porta Pia si offre quale preziosa occasione per ripercorre le vicende che hanno portato il Museo ad arricchirsi, negli anni, di una vasta ed eterogenea collezione di rari oggetti. -
You are your brand
"Tu sei il tuo brand! Tu sei le tue abilità, le tue attitudini, le tue esperienze. Tu sei le tue skill professionali e umane. Tu sei il tuo valore! Tu sei una marca degna di nota, ma forse... non sai di esserlo. Il marketing è strategia, aiuta a valorizzare un prodotto, a promuoverlo, a renderlo unico, a venderlo. Nel mondo dello sport il brand diventa quasi sempre la metafora della vita di ognuno di noi e chi deve trasmettere tutti quei valori dello sport, il marketing, è un'emozione. L'emozione ti porta alla continua ricerca dei sogni e delle visioni per il futuro. Il personal branding è il marketing di se stesso""""." -
Caduti cinetesi di tutte le guerre. Con approfondimenti e documenti storici
Il 31 agosto 1920, a meno di due anni dalla fine della Grande guerra, ha luogo, alla presenza del Sindaco Carlo Todini e del Generale Armando Diaz, la solenne inaugurazione del monumento ai caduti di Cineto Romano. Pur uscendo vittoriosa dal conflitto, l'Italia ha subíto gravi perdite di vite umane e anche i cinetesi hanno pagato il loro tributo di sangue. Il monumento, eretto all'ingresso del paese a perenne memoria di quanti hanno immolato la propria esistenza per la Patria, diviene parte essenziale dell'identità e compartecipazione civica nel profondo dolore per la perdita dei propri cari ed è ben presto destinato ad accogliere anche i nomi dei caduti della Seconda guerra mondiale, rinnovando il suo forte valore simbolico, storico ed affettivo. Nella ricorrenza del centenario dell'evento, questa pubblicazione, frutto di lunghe e meticolose ricerche storiche e d'archivio, rappresenta un doveroso e sentito contributo a tenere viva la memoria dei nostri concittadini militari e civili caduti, onorandone l'estremo sacrificio. -
Fellini nel mondo. Il centenario. Catalogo della mostra (Tirana, 10 settembre-11 ottobre 2020). Ediz. italiana e albanese
"Il cinema mi piace perché col cinema ti esprimi mentre vivi, racconti il viaggio mentre lo fai. Sono fortunatissimo, anche in questo: sono stato portato per mano a scegliere un mestiere che è l'unico mestiere per me, l'unico che mi permetta di realizzarmi nella forma più gioiosa, più immediata."""" (Federico Fellini). Catalogo della mostra aperta a Tirana presso il COD - Center For Openness And Dialogue dal 10 settembre al 11 ottobre 2020." -
Il Risorgimento attraverso le cartoline illustrate. Roma 1870. Ediz. a colori
Un libro illustrato che ripercorre gli anni del Risorgimento italiano grazie alla comunicazione affidata alle immagini delle cartoline. Un connubio tra storia e arte, un mix di ricerca e collezionismo. Cartoline illustrate, commemorative e rievocative stampate tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, che narrano gli eventi italiani accorsi tra il 1848 e il 20 settembre del 1870, giorno della presa di Roma. Queste carte postali fanno rivivere eventi e battaglie, presentano molti dei protagonisti di quegli anni e offrono lo spunto per narrare un'epoca così importante per la nostra Italia, durata ben ventidue anni. Una pubblicazione che ci guida tra le pagine del XIX secolo, dove storia e cultura s'intrecciano tra le immagini e nei testi pieni di curiosità e aneddoti... -
Disegnare. Idee, immagini. Ediz. italiana e inglese (2020). Vol. 60
In questo numero: Oscar Piattella, Il segno del disegno-The sign of drawing; Alekos Diacodimitri, Mario Docci, Gaspare De Fiore: disegnatore e fumettista-Gaspare De Fiore: draughtsman and comics artist; Fabrizio Ivan Apollonio, Marco Gaiani, Lo Studio di varie fabbriche in prospettiva e le regole della prospettiva nel primo Leonardo-The Studio di varie fabbriche in prospettiva and the rules of perspective in Leonardo's early drawings; Manuela Incerti, Stefano Giannetti, La cupola di Galla Placidia e il suo cielo stellato: geometrie, modelli e tracciamenti-The dome of Galla Placidia and its starred sky: geometries, models and tracings; Fabio Bianconi, Marco Filippucci, Disegnare la Camera di Ames. Le questioni architettoniche, le lezioni del classico, le sperimentazioni digitali-Drawing the Ames Room. Architectural issues, lessons of the classical world, digital experiments; Cristiana Bartolomei, Cecilia Mazzoli, Analisi geometrica e design parametrico delle superfici di involucro in cubi autobloccanti-Geometric analysis and parametric design of envelope surfaces made with interlocking cubes; Alberto Sdegno, Veronica Riavis, Toccare la profondità: restituzione prospettica e percezione aptica inclusiva-Touching the depths: perspective restitution and inclusive haptic perception; Sereno Marco Innocenti, Calligrafia aerea, il disegno nel linguaggio delle mani-Aerial calligraphy, using hand language to draw. -
Una piccola storia del Do minore. Mozart, Beethoven e la tonalità dell'inconscio
Questa piccola Storia descrive la fortuna e l'importanza di una tonalità tra le altre, ma dotata di una vocazione particolare, a partire dal confronto che su di essa ebbero Mozart, che la considerava il luogo dell'introspezione e del dramma privato, e Beethoven, per il quale diventò il luogo del destino, della lotta e del trionfo: come tale fu consegnata al mondo. Schubert sembrò ricondurla verso gli abissi dell'inconscio ma il romanticismo successivo la assunse di nuovo nella forma eroica. Chopin gli apportò delle sfumature malinconiche, mentre Brahms l'adattò alle necessità della borghesia oramai dominante e la riportò alla dimensione privata. Tonalità notturna, ma alla fine del suo cammino Bruckner la condusse in cielo nella sua Ottava Sinfonia, unificandola alla sua polarità solare di Do Maggiore. Da lì ci guarda, compagna ancor'oggi delle nostre inquietudini. -
Fellini nel mondo. Il centenario. Catalogo della mostra (San Pietroburgo, 20 ottobre-18 novembre 2020). Ediz. italiana e russa
"Il cinema mi piace perché col cinema ti esprimi mentre vivi, racconti il viaggio mentre lo fai. Sono fortunatissimo, anche in questo: sono stato portato per mano a scegliere un mestiere che è l'unico mestiere per me, l'unico che mi permetta di realizzarmi nella forma più gioiosa, più immediata."""" (Federico Fellini). La Saraghina danzante. La sorridente Cabiria. Anita Ekberg che nuota nella Fontana di Trevi... Persino se per qualche motivo non aveste visto neanche un film di Fellini, le immagini delle sue pellicole vi saranno ben note. Fellini è una celebrità. Uno di quei registi artefici di tutto il cinema mondiale. La mostra commemorativa per il Centenario della nascita di Federico Fellini nel Museo dell'Arte Teatrale di San Pietroburgo offre la possibilità di guardare ancora una volta i fantastici mondi del regista italiano, di osservare lui e il mondo con i suoi occhi. Catalogo della mostra aperta a San Pietroburgo presso il Museo dell'Arte Teatrale dal 20 ottobre al 18 novembre 2020." -
Fellini nel mondo. Il centenario. Catalogo della mostra (Slovenia, 22 ottobre-6 dicembre 2020). Ediz. italiana e slovena
Catalogo della mostra presso la Cineteca Slovena dal 22 ottobre al 6 dicembre 2020. ""Il cinema mi piace perché col cinema ti esprimi mentre vivi, racconti il viaggio mentre lo fai. Sono fortunatissimo, anche in questo: sono stato portato per mano a scegliere un mestiere che è l'unico mestiere per me, l'unico che mi permetta di realizzarmi nella forma più gioiosa, più immediata."""" (Federico Fellini)"" -
Womahr. Women art human rights for peace. Ediz. italiana e inglese
"La mostra WOMAHR, organizzata dall'ARATRO, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell'Università del Molise, è frutto di un articolato progetto di ricerca nato per mettere in risalto l'impegno dell'Italia nella protezione e nella promozione dei diritti umani delle donne, visti come fondamento della pace e della sicurezza internazionali, di uno sviluppo sostenibile e della creazione di una società stabile e inclusiva. Il progetto WOMAHR, curato da Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio, è stato selezionato dalla Direzione Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, nell'ambito del Terzo Piano Nazionale in attuazione dell'Agenda Internazionale Donne Pace e Sicurezza, per sottolineare come i linguaggi dell'arte contemporanea siano un importante strumento di approfondimento e di comunicazione delle questioni legate alla risoluzione approvata dalle Nazioni Unite nell'ottobre 2000. La mostra è infatti fondata sui capisaldi principali dell'Agenda Donne Pace e Sicurezza come il ruolo delle donne nella prevenzione dei conflitti; la loro partecipazione alla costruzione della pace; la protezione dei loro diritti durante e dopo il conflitto; il ruolo attivo delle donne e la loro partecipazione effettiva nella costruzione della pace e della sicurezza, nella difesa dei diritti umani, nella promozione della giustizia e dello sviluppo. In questo senso, come segno simbolico di rispetto della piena parità di genere, la mostra raccoglie ventiquattro personalità artistiche italiane e internazionali equamente distribuite tra presenze femminili e maschili. L'arte contemporanea vuole esser cosí ancora uno strumento di dialogo e uno strumento di educazione ai diritti umani capace di andare oltre i confini nazionali e linguistici per mettere in relazione e in dialogo popoli e culture differenti. Le opere esposte sono pertanto dedicate in modo specifico ai diritti delle donne: per una società più inclusiva, per una lotta contro la violenza sulle donne, per una partecipazione delle donne ai processi di pace in linea con l'Agenda Donne, Pace, Sicurezza, per la lotta contro tutte le forme di discriminazione, contro l'intolleranza, il razzismo, la xenofobia e contro le prevaricazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.""""" -
L' impersonale tirannide tecnologica e la democrazia in pericolo
Questo libro vuole essere un segnale d'allarme sulla crisi della democrazia parlamentare di fronte ai tumultuosi movimenti populisti e al predominio dello «spirito politecnico», destinati a caratterizzare in nome dell'efficienza operativa, l'avvenire dell'umanità. Una società tecnicamente progredita, nelle condizioni odierne che vedono il prevalere dell'emotività sul ragionamento, rischia di trovarsi a breve scadenza umanamente regredita, se non imbarbarita.