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Elizabeth Cady Stanton. Abolizionismo e democrazia nell'Ottocento americano
Elizabeth Cady Stanton è nata nel 1815 e si è spenta nel 1902. La sua attività politica si è intrecciata, pertanto, con momenti cruciali della storia e della cultura politica americane di buona parte del Diciannovesimo secolo. A partire dai valori della democrazia jacksoniana e dell'abolizionismo, la riflessione stantoniana si è confrontata con la Guerra di secessione e con il difficile periodo della Ricostruzione, fino a misurarsi con i problemi e le contraddizioni della società americana di fine Ottocento. Leader del primo movimento femminista statunitense, la Stanton rappresenta una figura centrale nella storia del pensiero politico americano, sia per l'originalità con cui ha saputo rielaborare le suggestioni dei padri fondatori sia per il suo contributo al processo di democratizzazione della nazione americana. -
Giuseppe Spataro tra popolarismo e Democrazia cristiana
Occorre sgomberare il campo da un diffuso pregiudizio che lega la figura di Giuseppe Spataro a una dimensione importante, ma subordinata, della funzione politica. Eterno vice di qualcuno, sia pure di Luigi Sturzo e di Alcide De Gasperi, elemento di collegamento tra generazioni diverse, propagatore di idee e fermenti cattolico-popolari che parevano in via d'estinzione. Un notabile cattolico, dunque, tra due generazioni di democratici cristiani, o al più il custode di un patrimonio politico-culturale da trasmettere ai successori di un'epoca al tramonto. Alla luce di questo volume invece, la figura di Giuseppe Spataro si staglia in tutta la sua statura di uomo politico e di statista di primario rilievo nazionale: nel delicato momento di snodo della storia politica italiana tra fascismo e dopoguerra, la sua principale e più preziosa funzione storica fu comunque quella del suo coraggioso e improbo impegno per mantenere in vita la fiaccola della democrazia quando questa era soffocata dalla dittatura fascista, per trasmetterla, nella sua integra vivacità, alle generazioni successive. -
Tota Pulchra. Catalogo della mostra (Gerace, 10 agosto-5 settembre 2004)
L'Immacolata nella scultura lignea degli artisti meridionali dal XVII al XX secolo presente nel territorio della Diocesi nel 150° anniversario della proclamazione del dogma. -
Un giornale al mese. Fogli, giornali e periodici del Risorgimento italiano
Nel corso dell'anno 2011, in occasione del centocinquantenario dell'Unità d'Italia, l'Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare della Biblioteca ""Giovanni Spadolini"""" del Senato della Repubblica ha presentato un ciclo di conferenze dal titolo """"Un Giornale al mese. Fogli, giornali e periodici del Risorgimento italiano"""" i cui interventi sono raccolti in questo volume. La stampa, sin dalla sua nascita, ha accompagnato i grandi processi politici dell'Occidente; ricostruire la storia italiana risorgimentale attraverso la stampa significa ripercorrere la linea dell'evoluzione politica, economica, sociale e culturale dei vari Stati peninsulari, in un'Italia che da mera """"espressione geografica"""" si fa Stato unitario e Nazione. In questa ottica gli incontri hanno offerto a studiosi e bibliotecari lo spunto per analizzare alcuni degli esempi, più noti e meno noti, di quel giornalismo che contribuì a creare le condizioni per il sorgere del movimento risorgimentale e ad accompagnare le istanze di liberazione dal dominio straniero. Attraverso le pagine dei fogli, giornali e periodici si è costruito un percorso ideale che, a partire dai primi decenni dell'Ottocento, ha seguito le tappe della nascita del nuovo Stato alla luce delle vicende storiche così come furono esposte ed interpretate dalla stampa dell'epoca. Ne è emersa una visione incentrata sull'attualità e sulle testimonianze dei protagonisti nel campo della cultura, della didattica, della scienza e della politica."" -
Torino. Luoghi urbani e spazi sociali
Questo volume si inserisce in un filone, ormai consistente, di studi sulla città di Torino, spesso considerata città-laboratorio, prima come esempio compiuto di fordismo e poi come esempio di riconversione a un'economia diversificata al fine di fronteggiare la crisi da deindustrializzazione. Al centro della riflessione c'è la relazione indissolubile tra trasformazioni degli spazi pubblici e dell'organizzazione urbana, da un lato, e trasformazioni sociali e culturali, dall'altro, in un periodo che va dalle prime migrazioni interne ai giorni nostri. Lo studio della città è qui affrontato da più punti di vista, che si rifanno a differenti aree di studio e a specifici metodi di analisi. In questo approccio multidisciplinare, tra storia, etnografia urbana, sociologia qualitativa e quantitativa, politiche sociali e politiche urbane, si affrontano e intrecciano, nella prospettiva delle trasformazioni degli spazi urbani fisici e di relazione, temi quali le migrazioni interne e quelle più recenti dai nuovi Paesi europei, le differenze di genere e di generazione, la qualità della vita urbana e le politiche di housing, la valenza sociale dei luoghi pubblici. -
Mattia Preti architetto
Leggere delle vicende di un uomo è sempre cosa interessante. Se poi si tratta di un personaggio come il ""Cavalier Calabrese"""" ancor di più. In questo volume, la storia di Mattia Preti è indagata da un punto di vista del tutto singolare, poiché al rigore della ricerca scientifica si coniuga una evidente attitudine affettiva. Cosa non sorprendente, se è vero che l'autrice ha, per così dire, trascorso con Mattia Preti più tempo di quanto dedicato alla famiglia e agli amici negli ultimi anni. Né manca il motivo. Il grande pittore Mattia Preti, secondo nel Seicento solo a Caravaggio, fu anche un architetto creativo e operoso. Dimostrarlo non era impresa da poco. Tuttavia l'autrice ha vinto tale sfida. In questa opera, infatti, vengono dimostrate le architetture costruite e disegnate e in parte dipinte firmate """"Mattia Preti"""", al fine di offrire al lettore un ampio diorama dell'attività del """"Cavaliere"""" nell'ambito dell'arte edificatoria."" -
Genesi e storia del Popolo della libertà. Quale futuro per un partito unico del centrodestra
Nel marzo del 2009 i due maggiori partiti del centrodestra italiano, Forza Italia e Alleanza Nazionale, insieme a diverse altre sigle minori, sono ufficialmente confluiti all'interno di un nuovo soggetto politico, il Popolo della Libertà. Il Pdl sembrava mettere a disposizione il necessario insieme di legittimità, coerenza e forza elettorale, coniugando, attraverso l'elaborazione di un quadro valoriale e progettuale comune e condiviso, due realtà politiche diverse per genesi, storia ed identità. Con questo lavoro si vuole dimostrare che quel progetto è praticamente fallito sia a livello organizzativo sia, in parte, a livello politico, attraverso l'analisi delle premesse e delle cause già presenti in fieri nelle modalità di costituzione e nella progressiva strutturazione organizzativa e decisionale. Oggi il Pdl si sta avviando verso l'ennesima trasformazione le cui coordinate sono ancora tutte da definire, a sua volta Fini sembra aver perso di vista il progetto di una destra moderna e moderata bloccato dai tatticismi di breve periodo. Quale futuro è possibile immaginare per il centrodestra italiano? Il momento storico-politico sarebbe favorevole all'elaborazione di nuove forme di rappresentanza, ma quali forme, con quali leader e rispetto a quali progetti ideali e politici è ancora tutto da definire. -
Carne
Un noir che apre uno squarcio su una oscura realtà di cui ancora si sa molto poco: il traffico internazionale d'organi umani. Ma la carne di cui parla il romanzo è la materia stessa della natura umana, nella quale coabitano, non senza conflitti, le vette dell'ingegno e gli abissi delle perversioni, la forza della coesione familiare e la debolezza delle frustrazioni personali, le aspirazioni più nobili e le pulsioni più bestiali. La carne è la materia biologica che genera sogni e incubi. E questa carne, così tanto caduca eppure immortale, è il terreno sul quale il destino gioca a scacchi col potere, in una lotta eterna nella quale ciascuno può scoprirsi preda o predatore. Suo malgrado. -
La regionalizzazione del modello di sviluppo basato sulle esportazioni
Cosa si può fare per crescere in Italia? Le risposte sono molteplici e spesso discordanti, ma è univoca la convinzione che in prospettiva, le esportazioni a livello regionale debbano avere un ruolo chiave, sia verso l'estero che verso l'interno del Paese, dato che, sopratutto nel Mezzogiorno, queste ultime sono inferiori alle importazioni, causando una costante perdita di potere di acquisto che rende più ardua la crescita. La capacità di intercettare le dinamiche della domanda esterna rappresenta la leva strategica principale per tornare a crescere nel mediolungo periodo a ritmi più sostenuti. A tal proposito va ricordato che l'Italia si contraddistingue per la diversità dei modelli di sviluppo delle sue regioni e dal permanere di un divario tra Centro-Nord e Sud che non hanno eguali in Europa. I saggi contenuti nel presente volume, mediante l'elaborazione di dati sull'interscambio commerciale regionale verso le altre regioni e l'estero finora non disponibili, approfondiscono le modalità attraverso le quali sia possibile la regionalizzazione del modello di sviluppo export oriented. In particolare, viene sviluppata una specifica analisi territoriale del nesso tra flussi di merci per modalità di trasporto e sistema logistico-infrastrutturale a supporto dell'export, al fine di individuare le necessità di ammodernamento richieste per affrontare in un'ottica di sistema competitivo territoriale le nuove sfide poste dalla globalizzazione. Presentazione di Roberto Nicastro. -
La chiesa di san Michele Arcangelo in Vibo Valentia. Percorsi di storia dell'architettura
Il lavoro, corredato da rilievi e numerose immagini anche d'epoca, traccia, dalle origini rinascimentali, il divenire storico-architettonico di un pregevole edificio religioso, indagato da studiosi di varia competenza, che, per il suo passato denso di stratificazioni, si pone fra i monumenti più rilevanti della regione, tuttora avvolto dal mistero sulla sua paternità. -
Se volete ascoltare questa favola nuova... Viaggio nell'ultimo mito pirandelliano
Ilse, l'attrice protagonista de ""I giganti della montagna"""", alla fine muore: i giganti """"schiacciano e distruggono lei e i suoi compagni come giocattoli"""". L'opera rimane incompiuta, ma la classica, rilettura di tutti i materiali, scritti e non scritti, sembra confermare questo finale. Pirandello affida, dunque, la sua ultima opera, il Teatro, la sua stessa vita ad una distruzione. Eppure - durante la stesura, in una sorta di vera e propria estasi - egli la considera il suo """"capolavoro"""". È un'evidente contraddizione. Lavorando con i suoi ragazzi ad un allestimento de """"La favola del figlio cambiato"""", l'autore si è chiesto: perché il Maestro incastonò ne """"I giganti della montagna"""" proprio quella favola?. Qual è il nesso tra le due opere? La rappresentazione che ne seguì fu un'avventura straordinaria, ma lo studio impiegato nel tentativo di dar risposta a quelle domande ne aprì un'altra altrettanto suggestiva. Che è appunto quella che viene proposta in questo breve saggio: quella piccola favola restituisce una sorprendente luce interpretativa, non solo sui Giganti ma su tutto l'ultimo Pirandello."" -
La ricchezza della Costituzione. Democrazia e persona umana
Il costituzionalismo è un fenomeno culturale che ha accompagnato la maturazione della dimensione politica dell'uomo, consentendone la trasformazione da suddito in cittadino. Il suo prodotto più fecondo è la democrazia. Ma la democrazia è per definizione favorevole alla persona umana? La cultura giuridica occidentale, arricchitasi per effetto del costituzionalismo, si è evoluta seguendo prospettive che hanno reso sempre più evidente la necessità di una pregiudiziale etica del diritto e delle scelte di governo. Le costituzioni diffusesi dal secondo dopoguerra, sulla scorta delle iniziative delle Nazioni unite e della rigenerazione della filosofia alla luce delle premesse personaliste proprie della cultura classica e della religione cristiana, hanno individuato questa pregiudiziale nella persona umana, rendendola premessa indisponibile di ogni ordine costituzionale che possa dirsi autenticamente democratico. -
Il bene salute
Cos'è la salute? Se è facile definirla in negativo come assenza di malattia, la definizione in positivo, come ""benessere"""", è complessa, sfugge alla presa del concetto e della valutazione. Bene prezioso, la salute ha i colori spenti dei beni essenziali, il cui valore risalta solo se vengono a mancare. Pensare e far pensare alla salute un momento prima, assume il senso etico dell'impegno a preservarla e, insieme, il significato di uno scavo teorico in un'esperienza silenziosa, che può rivelare molto della condizione umana, del suo darsi tra natura e artificio. La riflessione su """"cosa"""" sia salute oggi, nell'età della tecnica, consente uno sguardo critico sulle questioni di bioetica, getta un ponte, prezioso per le nuove generazioni, tra educazione alla salute ed educazione alla bioetica. All'interno del grande tèma del bene salute si ritagliano i temi di bioetica quotidiana trattati nel testo: le tensioni etiche e sociali presenti nelle relazioni di """"cura""""; le criticità nella formazione etica e bioetica dei medici; le responsabilità individuali e sociali nell'ambito della prevenzione; le possibilità e i rischi della telemedicina; la necessità di scelte eque nell'allocazione delle risorse per la sanità e in sanità. Alle voci autorevoli degli esperti si uniscono alle voci degli studenti di due licei: tracce del cammino della bioetica nel mondo della scuola."" -
«Quiero leer un livro» leggere il «Libro de Alexandre»
"Il libro de Alexandre"""" (prima metà del secolo XIII costituisce uno dei classici medievali in lingua castigliana; numerosi sono stati gli studi che hanno esaminato e interpretato il testo, ma quasi nessuno si è cimentato nella lettura di esso a partire dalla materialità dei due manoscritti che lo hanno trasmesso per intero (il manoscritto O della Biblioteca Nazionale di Madrid, fine secolo XIII inizi del secolo XIV, e il manoscritto P della Biblioteca Nazionale di Parigi, del secolo XV). La presente monografìa analizza attentamente il manoscritto O soprattutto nelle zone più lacunose, o ritenute tali dalla critica, per giungere alla conclusione che esso presenta una storia delle gesta di Alessandro munita di un suo senso e di una sua coerenza nonostante l'assenza di alcune sezioni rispetto al manoscritto P." -
Progetto rom. Un popolo di banbini
Lo studio mette in evidenza le criticità legate alle presenze dei rom nei territori calabresi evidenziando, altresì, che la Calabria è la regione d'Italia con la più alta incidenza di alunni rom. Riflette anche sul fatto che l'inserimento scolastico e l'investimento nell'istruzione dei bambini sono centrali per il miglioramento delle condizioni di vita dei rom ma, dal punto di vista della costruzione di una strategia di politica pubblica, esse sono subordinate alla priorità di investire congiuntamente sulle condizioni lavorative e generali degli adulti. -
Patrioti a confronto. Carlo Pisacane, Benedetto Musolino e Giovanni Nicotera
Per la generazione rivoluzionaria di appartenenza, i ruoli svolti e le iniziative intraprese, Carlo Pisacane, Benedetto Musolino e Giovanni Nicotera sono tra i patrioti che probabilmente espressero meglio le peculiarità e le contraddizioni della democrazia meridionale durante il Risorgimento italiano. Intrecciandone gli eventi biografici, le riflessioni teoriche e le pratiche rivoluzionarie, il volume ripercorre le loro militanze per analizzarne le proposte, confrontarne i mutamenti dell'orientamento ideale e illustrare infine gli approdi delle diverse esperienze politiche. Il confronto tra i tre patrioti diventa al contempo un'ottica privilegiata per scrutare la varietà del mondo cospirativo meridionale; un mondo a lungo esposto alle correnti ideologiche d'ispirazione settecentesca, legato a vecchi catechismi settari e carbonari, ma che ad un certo punto dovette avviarsi ad una necessaria revisione dei propri programmi per affrontare il problema dell'inserimento delle province borboniche nello Stato unitario italiano. -
Una sola moltitudine. Saggio sull'identità italiana
Che cosa significa essere Italiani oggi? Quali sono stati e continuano a essere gli elementi fondativi dell'identità nazionale e dello spirito unitario? Le opere letterarie conservano ancora una qualche incidenza nelle dinamiche identitarie del Paese? Il libro si propone di esplorare questa rete di questioni e fornire una serie di risposte sui principali nuclei identitari che hanno preso forma nel corso di una storia millenaria. Perché solo muovendo da un'attenta e rigorosa riflessione sugli elementi costitutivi della nostra identità, si può dare spiegazione al progressivo affievolirsi del sentimento identitario nei connazionali e porre freno all'espandersi del vuoto di valori e comuni memorie. Prefazione di Marino Biondi. -
Simboli e ombre
"...Da questa dimensione post-apocalittica discendono i simboli, che appaiono nell'opera recente di Danilo De Mitri. Annunciati in modo sontuoso da una costruzione simmetrica, o da citazioni più o meno leggibili di elementi primigeni come l'occhio, hanno comunque una luce che induce un coinvolgimento di tipo liturgico, un conflitto sull'originario. Ma tutto è discoperto nell'opera di Danilo De Mitri, anche l'angoscia. Come nelle opere precedenti a prevalere era il nero, lo sconosciuto, nelle attuali un bianco abbacinante disseppellisce scomodi materiali che preferiremmo non conoscere. Il mezzo fotografico e la sua essenza meccanica assicurano che ciò che si cerca non è in una dimensione fiabesca, dove la visione e il senso procedano congiuntamente, al contrario occorre continuare l'interrogazione, e la leggibilità dell'immagine diventa l'inganno supremo, poiché invece di approdare ad una qualsiasi lezione, a un qualsiasi messaggio portatore di senso, giungiamo a nuove dimensioni dell'interrogazione, ancora più allusive e traditrici, e ormai del tutto private di autobiografia. In questo modo l'allusività più simbolica dei temi sposa la refenzialità più oggettiva del mezzo fotografico."""" Paolo Aita" -
Peirce e la fenomenologia
Che cos'hanno a che fare Charles Peirce, fondatore del pragmatismo e della semiotica, e la fenomenologia? I più negherebbero ogni relazione, ma in realtà il filosofo americano dedicò diversi anni della sua vita allo studio di una scienza ""fenomenologica"""". L'autrice indaga origine e sviluppo di tale disciplina, svelando il legame che intercorre tra essa e molti temi chiave del pragmatismo: il realismo, la soggettività, il tempo, la percezione. Alcuni grandi maestri del pensiero occidentale faranno da guida in questo cammino. Il confronto con Duns Scoto, Kant e, in particolare, Husserl consente di approfondire, chiarire e talvolta criticare le osservazioni di Peirce, illuminando i suoi passi in un territorio poco battuto ma assai fecondo."" -
Lo sviluppo senza gioia. Eventi storici e mutamenti sociali nella Calabria contemporanea
La storia della Calabria contemporanea narra le vicende di una regione che, per decenni, è rimasta imprigionata nel momento del non ancora, in quella dimensione a venire che proietta il presente, mai soddisfacente se rapportato ad altre realtà, al di là di se stesso, nell'attesa di un futuro economico di progresso e di modernità. Inseguendo il mito dello sviluppo la regione ha creduto di crescere allontanandosi dalle sue radici storico-culturali, dissolvendo forme di aggregazione che avevano consentito ad una società a vocazione contadina di vivere nelle ristrettezze, ma in una dimensione di povertà conviviale che preservava i valori primari della coesione sociale e della vita comunitaria. Gli effetti perversi di un'economia di dipendenza e la fine dell'illusione della crescita illimitata dimostrano che per la Calabria e per il Mezzogiorno la via d'uscita è altrove. In un modello di ""economia degli affetti"""" che garantisca uno stile di vita frugale ma non disperato e che valorizzi la dimensione territoriale nel contesto di un'Europa """"policentrica"""" nella quale la """"mesoregione mediterranea"""" sia uno spazio di condivisione di culture e di riconoscimento delle alterità.""