Sfoglia il Catalogo ibs043
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3861-3880 di 10000 Articoli:
-
La sterilizzazione ospedaliera alla luce della direttiva europea 93/42 sui dispositivi medici
La pubblicazione vuole essere una raccolta di informazioni per un corretto approccio alla gestione dei processi di sterilizzazione, per la produzione di Dispositivi Medici in ""forma sterile"""". Vuole essere un supporto scientifico per la formazione e motivazione del personale che opera in un centro di sterilizzazione. Con l'avvento della Direttiva Europea 93/42 sui Dispositivi Medici, documento cogente per i paesi membri, è cambiato radicalmente l'approccio nella gestione delle """"forme sterili"""", trasferendo al centro di sterilizzazione la responsabilità ed il controllo dell'intero processo. Pertanto in queste pagine sono considerati molti aspetti tecnici, partendo dalla progettazione, passando attraverso la gestione e il funzionamento delle apparecchiature, fino all'analisi dei comportamenti che il personale deve adottare all'interno di questi centri di produzione di Dispositivi Medici in """"forma sterile"""". Vengono quindi considerati gli aspetti pregnanti della convalida dell'intero processo di sterilizzazione, proponendone soluzioni concrete attuabili."" -
Changing landscapes. Mediterranean sensitive areas design. Ediz. italiana e inglese
Con il workshop Changing Landscapes, la Mediterranea accoglie i saperi e l'entusiasmo di docenti e studenti provenienti da tre continenti. Sulle tracce della Convenzione Europea del Paesaggio, e grazie al contributo teorico di oltre 20 esperti di differenti discipline, più di 100 giovani, da Hannover, Barcellona, Malaga, Lisbona, Volos, Milano e Venezia, e ancora da Rabat, Filadelfia, Cordoba, Argentina ed Addis Abeba, hanno discusso strategie ed elaborato progetti per sei ambiti ubicati nell'area dello Stretto di Messina. Aree industriali dismesse, periferie urbane, spazi di margine e infrastrutture sono state ripensate e potenzialmente restituite alla collettività attraverso una riconversione in chiave paesaggistica dello spazio. I lavori hanno promosso un confronto poliedrico e multidisciplinare fra didattica e ricerca. La Calabria sta mettendo a punto l'insieme delle politiche da adottare per la tutela e la valorizzazione del suo paesaggio. La Mediterranea, dal tempo contribuisce a questo disegno, investendo consistenti energie nella didattica e nella ricerca per definire progetti di sviluppo sostenibile del territorio. -
Architettura, contesto, cultura. Ediz. italiana e inglese
Il testo raccoglie alcuni contributi di studiosi e ricercatori sul tema della complessità del progetto architettonico, che, nel suo definirsi, si ""interseca"""" e """"collabora"""" con linguaggi, strutture e tecniche di altre discipline e, nel suo divenire, si """"contamina"""" e, in questo contaminarsi, si arricchisce di nuove forme e nuovi significati. Composizione per contaminazione, per sinergia e interazione artistica, e il saggio che ispira questa pubblicazione."" -
Comedia Tinellaria. Ediz. italiana e spagnola
Nella Roma di Leone X, il tinello di un palazzo cardinalizio si anima, all'ora dei pasti, per il frenetico andirivieni di una folla di servitori, scudieri, palafrenieri, trombettieri provenienti da vari paesi. Battibecchi, lagnanze, brontolii, vanterie, espressioni crude e volgari si amalgamano in un dialogo fluido, in un abile gioco di voci e lingue che rivela, più dei fatti e dei gesti, una miseria morale che si rispecchia nella corruzione dei padroni, dei potenti della corte pontifìcia. Recitata alla presenza di Leone X e dei cortigiani, la commedia non risparmia frecciate anticlericali e colpi vibrati con beffarda ed elegante spregiudicatezza contro il papa e i cardinali alla vigilia della Riforma. La Comedia Tinellaria e la Comedia Soledadesca pubblicate con altre opere di Torres Naharro nella Propalladia (Napoli 1517), formano un dittico omogeneo imperniato sulle esperienze romane dell'autore e portate sulla scena con modernità di stile e novità di concezione drammaturgica. -
Teerum. Colture, mani, design delle terre d'Irpinia. Ediz. illustrata
Teerum, in lingua osca significa Terra, identifica il Centro di informazione e degustazione delle tipicità della Valle dell'Ofanto; il recupero di un'area pubblica, ed il ripristino della qualità spaziale ed architettonica di un edificio esistente, sono la cornice e il contenitore entro cui si illustra la storia della cultura materiale e si diffondono i valori di un intero territorio. Intorno ad un sistema di percorsi e di aree di sosta che si collegano all'edificio che ospita il Centro, i visitatori sono intrattenuti con installazioni multimediali che raccontano il territorio e le sue risorse tangibili ed intangibili. Abbiamo pensato che il Centro potesse configurarsi come un sistema aperto, una struttura in grado di offrire ed offrirsi al territorio con la concreta possibilità di comunicare gli elementi vitali della cultura locale; il modello proposto è incentrato sulla lettura demo-etno-antropologica dei luoghi, dei tratti più evidenti e tangibili della cultura materiale che attraversano la civiltà immuni e ne iterano i valori indefinitamente. L'elaborazione di nuovi modelli di sviluppo, capaci di valorizzare i paesaggi produttivi irpini e le loro risorse, deriva dalla stretta interazione tra i diversi settori produttivi e dall'ibridazione dei saperi e delle prassi. L'artigianato, la produzione agricola e la trasformazione dei prodotti della filiera agro-alimentare incontrano il design che facilita la cooperazione e la contaminazione, prefigurando nuovi scenari. -
Il teatro di Pietro Susini. Un traduttore di Lope e Calderón alla corte dei Medici
Pietro Susini (1629-1670), cortigiano accademico e drammaturgo, fu tra i più importanti diffusori del teatro aureo spagnolo nella Firenze del Seicento. In questo volume si ricostruisce la sua biografia e si analizzano alcune sue commedie tratte da Lope de Vega e da Calderón de la Barca. Si offre inoltre un catalogo ragionato della sua produzione drammatica, finora pressoché ignota agli studiosi. -
Andrea Francolino. Spamming. Ediz. multilingue
"Andrea Francolino viaggia ormai da qualche anno tra gli ambigui e spesso subdoli messaggi pubblicitari, rapportandosi con questa dimensione parallela, che pone sul gradino più alto del podio l'apparire, tutto ciò che fa riferimento alla percezione visiva. Uno sguardo, quello della pubblicità, che scivola sulla pelle, rimanendo in perenne stato di gravidanza e non arrivando mai a partorire l'identità intrinseca del reale. Il punto da cui parte Francolino sono perciò i così detti prodotti del consumismo, le icone """"caldeggiate amabilmente"""" dai mass-media, un file sterminato di immagini, che viene acquisito dall'artista, decontestualizzato, per essere poi ricontestualizzato sotto altre spoglie."""" Tratto dal testo Spamming di Alberto Mattia Martini. Volume realizzato in occasione della mostra """"Andrea Francolino. Spamming"""" (31 Marzo 2011 - 30 Aprile 2011) presso Fabbrica Eos, piazza Baiamonti, 2 - Milano." -
Aron Demetz. Ediz. multilingue
"In queste opere Aron Demetz segue le isobare del computer scoprendo una figura aliena, glaciale, emerge un'immagine altra che abbandona il rude e primitivo taglio del legno per svelare un fitto tratteggio dell'intera superficie. Sulla scultura si dispone il disegno, alle spigolosità dell'impianto volumetrico, alla fisicità plastica si affianca la carezza di un segno nitido, continuo, sinuoso; la pelle dell'opera è avvolta da una coltre di linee che inseguono il profilo di un'asperità, di un avvallamento, disegnando così una sorprendente mappatura astratta della figura. Un clima progettuale, asettico, meccanico che si deposita sul corpo della figura incidendo profondamente nel suo racconto, guidando la sua recitazione, presentando nuove categorie interpretative che, di fatto, impongono all'immagine una nuova umiltà e un sospettoso silenzio. È proprio in questa ambigua dissolvenza, in questa inquietante sospensione di tempo e di racconto, in questo respiro trattenuto che s'insinuano allucinate presenze"""". Tratto dal testo di Danilo Eccher. Volume realizzato in occasione della mostra """"Aron Demetz"""" (30 Aprile - 31 Maggio 2011) alla Galleria Goethe Galerie, Bolzano." -
Svetlana Ostapovici. In/NATURA/le. Ediz. multilingue
Scorrevo tutte le opere finora prodotte da Svetlana Ostapovici. I pezzi non sono molti (notizia sempre piacevole) e si rivelano estremamente calibrati, danno l'immediata impressione di un'artista che lavora con metodo e disciplina, concentrata su ogni fotografia e installazione, convinta che il singolo progetto abbia bisogno di tempistiche adeguate, riflessione a lungo raggio e senso del sottrarre anziché aggiungere. Seguo da anni il suo rigoroso percorso dove l'impatto etico si rivela passaggio dopo passaggio, un rito ottico che ti catapulta nel turbamento morale del suo sguardo, nella coscienza ferita del reale che l'opera, senza alcuna enfasi, lascia defluire verso l'esterno... -
Mapping the stars. Ediz. illustrata
"Nella ricerca di Vincenzo Marsiglia si riuniscono due categorie che la tradizione occidentale ha spesso contrapposto l'una all'altra: l'arte e la tecnica, di cui il digitale costituisce l'attuale forma di realizzazione. Nella sua opera si riconosce il legame inscindibile tra arte e tecnica che implica la necessità, da un lato di una materia sempre presente per costituire la forma artistica, dall'altro di una tecnologia che fornisce una nuova piattaforma estetica ed espressiva. Come affermava McLuhan, """"gli artisti raccolgono il messaggio della sfida culturale e tecnologica decenni prima che essi comincino a trasformare la società"""" (McLuhan 1964). Nell'opera di Vincenzo Marsiglia si può dunque riscontrare una duplice funzione: anticipare i nuovi scenari sociali che le tecnologie concretizzano e mediare tra i vecchi e i nuovi scenari."""" (Tratto dal testo Vincenzo Marsiglia. Mapping the Stars di Chiara Canali)" -
Marco Demis
"Non sempre l'apparenza e l'essenza delle cose coincidono in maniera esteriore; a volte una rappresentazione fantastica cela un'aderenza al reale che un'immagine fotografica nemmeno riesce a sfiorare, nonostante l'impegno che mette nella simulazione esteriore. D'altro canto, una giornata grigia, non è necessariamente triste o nebbiosa, ma possiamo trovare in essa il tepore rassicurante di un'intimità che i colori ci impedirebbero di cogliere: Marco Demis prende per mano una surrealtà intima, quella dei sogni, dove non è necessario accadano cose improbabili, perché la deviazione è innescata da un semplice oggetto fuori posto. Realtà e surrealtà vengono combinate in modo da ottenere una composizione equilibrata ed esteriormente verosimile dinanzi alla quale è impossibile non abbandonarsi ad un viaggio che non necessita della ragione."""" (Dal testo """"Una giornata grigio Demis"""" di Viviana Siviero)" -
Apokalips
"Il linguaggio dell'apocalisse è grammaticale o sintattico? Esiste una costellazione fissa di aggregazioni oppure l'apocalisse è istanza anomica, acefala, anarchica per natura perché può assumere qualsiasi volto e vestito? Apokalips non risolve l'enigma e questo è un punto a suo vantaggio. Resta coerente all'indicibile di cui tratta, confonde ancor di più le babiloniche acque, spezza la palude nella Città del dominio. Gli artisti di Apokalips, così imprevedibilmente e felicemente estranei fra di loro, si ritrovano nel comune e aristocratico pudore che impedisce loro di cadere nel manierismo. Anche quando veicolano aggregati tratti dal Libro di Giovanni, come le sette stelle nella mano destra, il Re anticristico infante, e una algida Babilonia, la forza ideativa è autorevole tanto da stare in piedi da sola, anzi le loro opere si fanno inconsapevoli profezie sulla profezia quale visione/racconto. Non è la Rivelazione che decritta le opere, ma sono esse stesse che retroagiscono."""" (Dal testo """"I luoghi di Apokalips"""" di Aldo Pioli)" -
Nunzio Paci. De signatura rerum
"La fisiologia degli animali e dei vegetali, le fibre, i nervi, le ossa, la materia: sono gli elementi compositivi usati da Nunzio Paci, moduli scarnificati e simmetrie lacerate che si innestano le une sugli altri, prelevati di peso dall'immaginario pre-scientifico, dai pionieri dell'anatomia e della patologia, dalla tradizione ceroplastica che proprio nell'orbita dell'Università bolognese, dove studiò anche Gaetano Zumbo, conta maestri come Giuseppe Astorri e Cesare Bettini. Nel lavoro di Nunzio Paci convergono dunque diverse ascendenze, parentele, affinità, che si risolvono in uno sguardo allo stesso tempo pre e post scientifico, alla ricerca dei codici nascosti nel corpo del mondo e del linguaggio segreto con cui è scritto il libro della natura. A sua volta lo sguardo produce segni, moltiplicando le connessioni e ampliando il libro con nuove pagine."""" (Davide W. Pairone)" -
Hýbris. La dismisura come pratica di comunicazione. Ediz. illustrata
La dismisura, attualmente elevata a prassi dai meccanismi dell'economia globalizzata, nel mondo greco s'identificava nella hýbris, concetto che indica la tracotanza che può nascere nell'uomo che si contrappone alla gerarchica ""giusta misura"""" del cosmo tradizionale. L'espressione della tensione tra ordine e caos, uno derivante dalla temperanza e l'altro dalla superbia, è fondamentale nella tragedia greca come in molte attuali espressioni artistiche, mantenendo i medesimi fini catartici. Alternando toni drammatici a note più ludiche, la mostra collettiva """"Hýbris. La dismisura come pratica di comunicazione"""" raggruppa una selezione di opere recenti di tre giovani artiste italiane, Enrica Berselli (Modena 1984), Silvia Forese (Verona 1984) ed Elena Monzo (Brescia 1981). Seppur formalmente differenti, le opere delle tre artiste dialogano in un unico progetto ad indicare diverse interpretazioni e gradazioni dell'odierna cultura dell'eccesso, con il fine di esplorare le peculiarità semantiche dell'esuberanza visiva nella vita contemporanea."" -
Federico Unia. La dilatazione dello sguardo
"Il percorso espressivo condotto da Federico Unia si è rivolto, in questi ultimi anni, alla condizione globale di violenza e di umiliazione vissuta dalle popolazioni nella società occidentale e nei paesi poveri del terzo mondo, ma si è anche dimostrato insistentemente attento alla condizione del mondo animale e di quello vegetale sul pianeta, per poi operare una contaminazione simbolica tra queste due aree tematiche. Correttamente Unia ha individuato e posto al centro della sua analisi e della sua comunicazione non la forma dichiarata e il gesto specifico della violenza, ma la condizione, il clima, lo stato di umiliazione ricevuto successivamente alla devastazione; cosi che ogni opera risponde allo stato di prostrazione, di afflizione e di offesa subita e percepita. Il patrimonio di immagini elaborato e configurato da Unia non risponde ad un processo di citazione tratto passivamente dal sistema di comunicazione giornalistica, ma è il frutto di un percorso di elaborazione e di manipolazione dell'immagine in cui la pittura, per tecnica e per storia antica, agisce con volontà destabilizzante""""." -
Elisa Bertaglia. Bindwood. Ediz. multilingue
Volume edito in occasione della personale di Elisa Bertaglia e organizzata e promossa all'interno del progetto no-profit Banca SISTEMA ARTE. ""Bindwood"""", realizzata in collaborazione Associazione Culturale Arteam, resterà allestita negli spazi di Banca Sistema, in Corso Monforte 20 a Milano, dal 29 gennaio al 23 aprile 2015. Alcune opere di Elisa Bertaglia - 28 disegni, già parte della collezione della Banca - sono inoltre esposte in via permanente presso la filiale di Banca Sistema a Padova."" -
A.R.T. Advanced refrigeration technology. Nutrimento e conservazione dell'arte. Ediz. multilingue
Volume edito in occasione della mostra ""A.R.T.: nutrimento e conservazione dell'arte"""" organizzata e promossa all'interno del progetto no-profit Banca Sistema Arte. In linea con le tematiche Expo 2015, la proposta espositiva """"A.R.T. (Advanced Refrigeration Technology): Nutrimento e conservazione dell'arte"""", progetto-ponte tra Milano e Venezia, a cura di Andrea Del Guercio, pone l'attenzione sulla questione dell'alimentazione e dell'importanza del cibo, focalizzandosi sul tema della sua conservazione, condivisione e consumo. Figura iconica centrale del progetto è il frigorifero, scelto quale icona rappresentativa del tema del nutrimento e della conservazione. La mostra in particolare si sviluppa tra Milano e Venezia (7 maggio - 30 giugno 2015), potendo contare su diverse sedi espositive in entrambe le città, e coinvolge 36 artisti, di cui 8 maestri dell'Arte Contemporanea e 12 giovani. Le opere riflettono sulle implicazioni antropologiche del nutrimento, a partire dalla consapevolezza che il consumo, la conservazione e la condivisione del cibo stanno alla base del modo con cui l'uomo si percepisce."" -
Le meraviglie del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise attraverso lo sguardo di Giancarlo Mancori. Ediz. multilingue
Per rendere giustizia appieno alle meraviglie del Parco d'Abruzzo, Lazio e Molise, occorre - oltre alle doti classiche che ogni fotografo che si rispetti conosce, e a tecniche sempre più avanzate - una dote in più: quella dell'amore per la natura, distillato in anni di frequentazione assidua e commossa, capace di emozionarsi dal volo di un culbianco come dalla visione di un lupo nella boscaglia. È questo che Giancarlo Mancori sa darci, coniugando una perizia unica e indiscutibile con un trasporto intimo verso i soggetti ripresi sullo sfondo del parco più bello d'Europa. Il tutto (e questo non guasta) unito a un innato senso artistico, capace di cogliere pur nei soggetti più consueti e banali, il soffio divino della bellezza. -
Diego Dutto. Evolutionae
empre più attratto da temi e soggetti ""simbolici"""", il lavoro di Diego Dutto si sta progressivamente evolvendo, allontanandosi da ciò che negli ultimi anni ha reso riconoscibile la sua ricerca. Da un ideale bestiario ispirato ad animali arcaici a soggetti che riportano la mente a """"virtù e valori mitici, leggendari, quasi estinti"""". Le tematiche di cui si fanno portavoce le sue creature ibride sono talmente conosciute da sembrare retoriche ma stimolano, invece, la mente dell'artista a competere con il linguaggio contemporaneo con estrema sintesi e forza comunicativa."" -
Vincenzo Frattini
Il lavoro di Vincenzo Frattini si colloca a metà strada tra pittura e scultura, generando una serie di 'oggetti' visivi - cubi, parallelepipedi, cilindri, trapezi - che si insinuano nello spazio, stimolando un rapporto attivo con l'osservatore condotto a misurarsi con l'opera e lo spazio che lo contiene. Richiamando a se una concezione 'concreta' dell'arte che conduce l'analisi dei processi formativi dell'opera a un intervento diretto sul reale, ossia quella tradizione astratto-geometrica, che da De Stijl attraversa alcune delle principali vicende artistiche del Novecento, fino al Minimalismo, influenzando in Italia esperienze come quelle del gruppo romano Forma 1 e del Movimento d'arte concreta (MAC), Frattini si interessa - come lui stesso sostiene - a una indagine degli aspetti processuali dell'opera, nelle sue fasi di elaborazione, sintesi e produzione.