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La maestra Tita
Nella Locride post-alluvione, la maestra Tita si mette al servizio di un'infanzia scalza e abbandonata a se stessa. Anticipatrice di un'epoca, quella degli anni '70, di rivendicazioni femministe, Tita, si oppone ai dettami di un tempo in cui la donna non era padrona di scegliere il proprio destino. La sua vita è testimonianza di un lungo cammino, determinato, compiuto a piccoli passi: la maestra riesce a percorrere e a gestire fino in fondo una strada tutta sua, dedicandosi anima e corpo alla nobile professione dell'educatrice. -
La stagione dell'ira
Alla caduta del fascismo e alla presenza degli anglo-americani sul territorio italiano seguirono nelle regioni del Mezzogiorno numerosi episodi di reazione non cruenta alla nuova condizione politica, messi in atto soprattutto da giovani dei quali sarebbe interessante ricostruire l'intera storia. Tali episodi non riuscirono a evolversi in un incisivo movimento di guerriglia. Ciò per molteplici ragioni, tra le quali la riluttanza dei ""reazionari"""" ad attaccare gli Alleati alle spalle. In Calabria si ebbero eventi significativi che culminarono nel cosiddetto 'processo degli ottantotto' svoltosi nella città di Catanzaro nel 1945. Infatti l'intera organizzazione era stata scompaginata e i suoi aderenti arrestati e pesantemente incriminati. Gli imputati, tradotti inizialmente a Napoli a disposizione dell'Intelligence Service inglese e dell'OSS, furono ricondotti in Calabria per essere giudicati dal Tribunale Straordinario Militare di guerra che emise severe condanne nella sentenza dell'aprile 1945. È di tale processo e della non breve carcerazione che Nando Giardini, con questo libro, ci propone, opportunamente integrata, la storia."" -
Oltre
Era comune tra maschi, durante l'adolescenza, cercare il confronto, scoprire la maturità sessuale, dimostrata e sancita attraverso rapporti che assumevano il valore di riti iniziatici. Con la maturità avrebbero rinnegato il disordine della natura umana per adattarsi all'ordine sociale. ...Iniziò a cadere una pioggia densa e sottile. Una larga macchia vermiglia si allargava sulla camicia d'Aristej. Non sentiva dolore, ma non riusciva a muoversi e ad aprire gli occhi. Udiva i singhiozzi delle donne adunatesi. Un rigagnolo iniziava a districarsi tra la polvere della strada, come di un maiale appena sgozzato. -
Capolinea
Ogni buon cittadino, anche il più allergico alla Politica in quanto tale, dovrebbe sentire il bisogno di informarsi per contribuire a ogni livello alla formazione dei processi decisionali, finendola così con il rilasciare ai soliti noti deleterie deleghe in bianco. E per fare ciò può essere utile la lettura di un libro come ""Capolinea"""". Si rivolge a tutti e può essere letto con interesse anche da chi non ha dimestichezza con i libri che si occupano di storia e politica. Scritto e pensato per rendere immediatamente chiari e percepibili i fatti che vengono narrati, con il solo intento di fornire un servizio a chi legge. L'originalità dell'opera consiste nella capacità di legare gli eventi, regalando un quadro di insieme esaustivo e documentato, reso avvincente da una scrittura che possiede una spiccata forza narrativa, impreziosita da una velata e amara ironia. Un libro capace di coprire un periodo storico lungo e travagliato come quello che va dal 1992 fino ai giorni nostri, senza preoccuparsi di blandire diverse ma spesso convergenti forme di potere."" -
Il cammino di Dante l'Inferno. La Divina Commedia raccontata
Concepito come un piacevole e coinvolgente racconto, questo libro avvicina bambini e ragazzi all'affascinante poema di Dante Alighieri, guidandoli alla scoperta dell'Inferno, cantica sicuramente più nota e suggestiva della Divina Commedia. Con un linguaggio semplice e immediato, ""Il cammino di Dante. L'Inferno"""" si propone di suscitare nei più giovani, attraverso il contatto con un grande classico, il piacere della lettura. Narrando gli episodi salienti dell'opera dell'Alighieri, il libro ripercorre rigorosamente il viaggio immaginato dall'autore e segue fedelmente l'organizzazione strutturale della cantica. La narrazione, che trasporta il lettore in una dimensione avventurosa e fantastica, coinvolgerà e stupirà le giovani generazioni ed appassionerà anche quei genitori che del poema dantesco hanno solo un ricordo lontano. Il libro è, inoltre, un utile strumento per insegnanti ed educatori che desiderano accostare le giovani generazioni ad un'opera di straordinaria attualità che, per la portata delle tematiche trattate, non finisce mai di meravigliare e di far riflettere."" -
Francesco Borromini. L'architetto occulto del barocco
Francesco Borromini è uno dei sommi artisti che hanno lasciato un segno inconfondibile nel volto architettonico di Roma. Leros Pittoni ricostruisce puntualmente le tappe della carriera artistica di questo geniale esponente del barocco nella capitale - una carriera punteggiata dalla costante rivalità con Bernini - e illustra le splendide opere da lui realizzate. Dalla superba facciata per la chiesa di Sant'Agnese in piazza Navona all'Oratorio dei Filippini, dalla chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane a Palazzo Spada, dai luminosi interni della basilica di San Giovanni in Laterano al Palazzo di Propaganda Fide, dal campanile di Sant'Andrea delle Fratte alla chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, vengono descritti e commentati tutti i capolavori borrominiani. Pittoni riesamina così l'attività del grande artista per Roma, mettendo anche in luce i profondi significati simbolici ed esoterici presenti nelle sue opere. -
Tra l'incudine e il martello. La denuncia di chi ha denunciato. (Inchiesta sul mondo dei testimoni di giustizia)
Un complotto preordinato o la solita inefficienza della burocrazia? Quali sono le ragioni che hanno portato la politica a dimenticarsi dei testimoni di giustizia? Il segreto si svela da sé, nelle parole dei quasi settanta eroi, oggi tutelati da programmi di protezione disastrosi. Una fuga ininterrotta, che porta quasi sempre alla morte. Del corpo e dello spirito. Un'analisi approfondita e spietata, a metà tra il romanzo e il reportage. Che vi calerà nelle viscere di un problema sociale a tutti sconosciuto. -
Non solo Ferramonti. Ebrei internati in provincia di Cosenza (1940-1943)
Il presente lavoro riguarda gli ebrei internati nei comuni della provincia di Cosenza e tenta di mettere in evidenza come nel microcosmo locale possano cogliersi non solo le connessioni con l'ambiente storico di fondo (nazionale, europeo ecc.), ma anche quegli aspetti umani e sociali che soprattutto nei momenti difficili caratterizzano i comportamenti, gli atteggiamenti, l'indole delle popolazioni. -
Minestra maritata. Gocce di saggezza paesana
La raccolta di poesie è divisa in tre parti: ""La vita racconta"""" contiene suggerimenti e consigli che derivano dall'esperienza di vita vissuta; """"Concetti"""" è ciò che l'autrice pensa riguardo a particolari argomenti; """"Epistolario"""", scritto all'inizio degli anni '60, è l'insieme di lettere che una donna invia al marito raccontando alcuni episodi della vita del vicino di casa, sorta di """"jugale""""..."" -
Il contabile. Una storia di 'ndrangheta
"È un libro che ha gli stilemi del noir, dal ritmo rapido e coinvolgente. Matteo Cirto, il protagonista, è un trentenne intelligente e cinico. Dopo la morte del padre, lascia l'insegnamento universitario per occuparsi degli affari di famiglia. Prende in mano la contabilità della 'ndrina guidata dallo zio ed entra in un mondo, sempre più intrigante, a contatto con mafiosi, faccendieri, colletti bianchi e grandi trafficanti di droga. La famiglia di Matteo Cirto incarna le caratteristiche principali della 'ndrangheta: è, nel contempo, fortemente tradizionale ed estremamente innovativa. I quadri narrativi si sovrappongono con grande efficacia, la Calabria e l'America diventano un tutt'uno, legate assieme dal narcotraffico, il vero grande business, quello che può cambiarti la vita, ma che può anche rappresentare la fine di tutto. Gli interessi che ruotano attorno alla droga sono enormi, l'oro bianco cuce molte bocche, come racconta Mercurio. """"Il contabile"""" è perciò un libro appassionante, da leggere. Ci fa capire perché ancora oggi non si è riusciti a mettere in mora un'organizzazione che, da sempre, convive con il potere."""" (dalla prefazione di Antonio Nicaso)" -
L'ordine di Malta in Calabria e la commenda di San Giovanni Gerosolimitano di Cosenza (secc. XII-XVI)
Il Sovrano Militare Ordine di Malta ha avuto nei secoli medievali un ruolo di grande interesse non solo in ambito strettamente religioso, ma anche politico ed economico, esercitato anche grazie all'ingente patrimonio, la cui conoscenza nel particolare è dunque di fondamentale importanza. Il saggio ricostruisce, alla luce delle più recenti ricerche e di documentazione inedita, vicende e ruolo dell'Ordine religioso nel territorio e nella società calabrese, dalle prime attestazioni alla metà del Cinquecento, per poi soffermarsi su una particolare chiesa e commenda, San Giovanni Gerosolimitano di Cosenza, il cui patrimonio ricadeva nel territorio di molti centri dell'attuale provincia di Cosenza. -
Trame del fantastico. Riflessi e sogni nel cinema
Trame d'ombra, specchi oscuri, intrecci misteriosi. La materia stessa del film, pellicola trasparente e diafana sulla quale si muovono figure d'ombra, induce a pensare che la vocazione privilegiata del cinema sia nel fantastico, come già riteneva Artaud. I fantasmi, silenziose o sonore apparizioni, ci vengono incontro dallo schermo, in bianco e nero o a colori, da Nosferatu a Shutter Island: materia dei corpi come materia di sogni, incubi e visioni, portatori di maschere, generatori privilegiati di archetipi. Metafisico. Fantastico. Film noir. Horror. Termini usuali, ma inadeguati, per certi film. In realtà qui non siamo tanto di fronte a un'inadeguatezza terminologica, che si tratterebbe di superare inventando un termine più adatto, quanto alla generale insufficienza che l'ottica dei ""generi"""" (un'ottica di comodo) dimostra nei confronti di ogni film che investa universi di senso sufficientemente complessi, tali da mettere in gioco qualcosa che potremmo chiamare memoria filogenetica."" -
Niente di cui pentirsi
È un romanzo ""noir"""" dai mille risvolti. La tranquillità della cittadina di Solaria viene interrotta da una serie di efferati delitti, apparentemente inspiegabili e senza alcuna attinenza tra di loro. Un giovane Commissario ed il suo valente collaboratore si mettono sulle tracce degli assassini, con il comune intento di fare giustizia e riportare la tranquillità in città. Durante le indagini i due fanno venire a galla il passato oscuro delle vittime, lottando contro la burocrazia e la diffidenza dei loro superiori gerarchici. Entra in gioco anche un enigmatico personaggio che, alle prese con mille problemi quotidiani, si trova coinvolto, suo malgrado, in questa complessa vicenda. Tutto sembra risolversi, ma che attinenza ha questa storia con quelle di una giovane coppia di sposi alle prese con il loro bambino appena nato e di un esperto funzionario comunale, impegnato a lottare contro i soprusi della politica e del malaffare? La verità alla fine sembra trionfare... ma sarà davvero così? Giustizia sarà fatta... ma da chi? Le vittime potranno riposare in pace... ma quali vittime? Una sola certezza alla fine regnerà sovrana: tutto era stato scritto... sin dall'inizio!"" -
Sul pudore e sull'osceno
Preservare il nostro desiderio d'amarci dall'orda barbarica dei vari consumismi della civiltà di massa, non è solo un dovere morale per ""volerci bene"""", ma è anche una presa di coscienza della nostra condizione umana, finita, incompleta."" -
Breve storia del mondo occidentale
La storia del mondo in cui viviamo, le sue vicende politiche e sociali, la sua evoluzione nei secoli, i momenti di grandezza e quelli di debolezza. Una storia a tratti grande e importante e a tratti fortemente riprovevole. Una storia raccontata con la sensibilità di un figlio di questo mondo ma anche con grande rigore e con l'assoluta assenza di indulgenze e reticenze. -
Del populismo
Per lo specifico tema di cui si occupa il libro, è stato come voler soddisfare il gusto di una ricerca che ha trovato una altra occasione per rivolgersi ad uno di quei sostrati di idee che stanno dietro la operazione identificatrice di un fenomeno. Nel caso del 'populismo' era necessario vedere come se ne fosse costruita una impalcatura concettuale che, ovviamente, non rimanesse sovrapposta alle manifestazioni storiche ed empiriche del fenomeno stesso. Di quali idee è portatore il 'populismo'? Alla luce di quali idee se ne chiarisce meglio la natura? C'è un 'populista' ""risentito""""? Il """"risentimento"""" è tra le componenti del 'populismo'? Si sono cercate le risposte a tali interrogativi interni ad una antropologia del 'populismo', verificando al tempo stesso: a) in quali termini si è venuta ponendo una """"questione populismo""""; b) quali i nodi problematici di essa; c) dove trova giustificazione la vasta letteratura critica cui ha dato vita tale questione."" -
Il cero nascosto
Un romanzo denso di suggestioni di sicuro interesse sin dall'incipit contraddistinto dalla raffigurazione di un ambiente connotato dall'irruzione dell'irrazionale, dal carattere certamente non accessorio, a dilatare i contorni dello scenario circostante fino a fissarli ad un'inesistenza temporanea, nonostante l'agnizione da dove hanno origine i vari movimenti narrativi, attestando, non soltanto la presenza di una dimensione parallela a quella reale, mai persa di vista dallo scrittore, oltre ad una serie di molteplici e strane combinazioni, unitamente alla presenza di rapporti incredibili, relazioni bizzarre, contatti ripugnanti, ripetizioni, coincidenze fatali, fondanti il nucleo centrale di un'opera che si colloca agevolmente all'interno del panorama letterario calabrese e nazionale, dato il respiro decisamente ampio assunto dalla narrazione, e l'uso di un linguaggio privo di inopportuni ingorghi descrittivi, sacrificati per dare spazio alla decisa volontà dell'autore di estendere lo sguardo oltre la superficie. -
Cosa nuova. Viaggio nei feudi della 'ndrangheta con lo squadrone cacciatori
"Cosa Nuova. Pensavo e ripensavo. Così spaventosamente simile a Cosa Nostra, eppure così sideralmente lontana dai suoi modelli verticistici e stragisti. La 'Ndrangheta ha avuto una infinità di nomi nel corso del tempo, tutti molto indicativi del periodo che l'organizzazione attraversava: """"Famiglia Montalbano"""", """"Picciotteria"""", """"Onorata Società"""", """"La Santa"""", segnano momenti diversi di un filo criminale mai interrotto. E oggi Cosa Nuova è l'etichetta che riesce a contenerne molte altre: quella di una organizzazione trasversale nelle alleanze e negli affari, di una mafia globale proiettata nel futuro, di un sistema perfetto e inattaccabile. Sarà pur vero che, come diceva George Orwell, per vedere quello che abbiamo davanti serve uno sforzo costante, eppure a me fu subito chiaro, e senza che mi sforzassi troppo nell'analisi, che quella che mi si era parata davanti fin dall'inizio del viaggio era davvero cosa nuova; anche se, prima che il Cacciatore M. me lo confessasse, quasi segretamente, non potevo immaginare che il nome coincidesse con la categoria mentale che ne avevo tratto. Già, il mio viaggio. Sembrava fosse finito. O forse no, un viaggio non finisce.""""" -
I diari di mio padre 1938-1946
L'autore propone in questo volume i diari di guerra di suo padre, scritti a cavallo tra il 1938 e il 1946. Partito per il servizio militare, Antonino Corigliano, viene inviato a svolgere la missione di ufficiale dell'Esercito in Libia. Ed a Bengasi dove era di stanza, viene colto dallo scoppio della seconda guerra mondiale. A conclusione del conflitto, viene fatto prigioniero e trascorre tra reticolati di guerra, a Yol (Kangra Valley), in India, cinque anni. È in quel periodo che ha pensato di scrivere i diari sulla sua esperienza di allievo ufficiale, sottotenente dell'Esercito, prigioniero di guerra. Attente riflessioni dalle quali traspare la gioia iniziale, l'impegno in guerra, le terribili sofferenze della prigionia. Prefazione di Vittorio Zucconi. -
Elogio di Filangieri
Da diversi punti di vista assume valore questo Elogio composto da Salfi, patriota esule a Parigi, e pubblicato nel 1822 assieme ad un ""commentario"""" di Benjamin Constant, in una edizione francese delle """"Opere"""" di Gaetano Filangieri. Prima di tutto, questo scritto salfiano permette di ricostruire più compiutamente il percorso intellettuale dello stesso esule napoletano; consente poi di avere un attendibile criterio di lettura dell'ideologia politica del Filangieri differenziandola dal liberalismo costituzionale di Constant per il maggior peso delle idee illuministiche e democratiche che ne sono al fondo. In ultimo, aiuta a risalire alle fonti ideologiche delle democrazie liberali contemporanee. Per tutto ciò, riproporre questo Elogio salvandolo dalla dispersione e dalla dimenticanza, è parso quanto mai necessario e utile per chi vuole accostarsi ai grandi dibattiti sulle forme migliori di governo, i quali, tra '700 e '800, animano la cultura europea.""