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SMSR. Studi e materiali di storia delle religioni (2015). Vol. 812: Le saghe islandesi e la storiografia medievale europea.
In questo numero si affrontano i seguenti temi: le saghe islandesi e la storiografia medievale europea. -
Le religioni e le arti. Percorsi interdisciplinari in età contemporanea (2015)
"Le religioni e le arti"""" offre una proposta in merito al dialogo che il campo artistico intrattiene con il campo religioso attraverso la lente plurimetodologica dei religious studies. Osservare e comprendere i modi in cui il campo dell'arte è in relazione a diverse forme di spiritualità e religiosità consente anche di individuare gli spazi per l'elaborazione di inediti processi di ridefinizione del campo religioso: arti e religioni sembrano collocarsi, nella contemporaneità, in una relazione di mutua dipendenza, inducendo reciproche e significative azioni e reazioni. Con questi presupposti il volume allarga la prospettiva di studio dal cinema ad altre forme di espressione artistica, includendo le arti visive (cinema, fotografia, video-arte, installazioni), quelle figurative (pittura, scultura, arti plastiche, disegno), e quelle performative (teatro, danza, musica, opera lirica) allo scopo di arricchire le possibilità di ricerca e i campi di osservazione con l'obiettivo precipuo di porre una particolare attenzione alla complessità delle relazioni contemporanee tra religioni e arti, privilegiando quei fatti artistici che stabilivano un dialogo consapevole con il fenomeno religioso, individuando con esso precise traiettorie discorsive." -
Sulla tua parola
"In un'epoca in cui la tecnologia sembra invadere anche l'ambito delle relazioni, le tracce della scrittura ci riconsegnano una testimonianza di piena autenticità umana e spirituale. 'Scritture profetiche': una collana dove la grafia dell'autore diventa scavo e ispirazione di un ascolto. L'ascolto della Parola, l'ascolto dell'Altro. Profezia nel senso rigorosamente biblico del termine: interpretare la Parola è interpretare l'oggi. Nelle sue tensioni, nelle sue inquietudini, nelle sue attese, nelle sue speranze. Tra dolore e possibilità di gioia."""" (Arnoldo Mosca Mondadori)" -
Fare libri. Panorama completo delle opere di PDB
"Bisogna anzitutto inquadrare il personaggio, e non è facile. Dunque: Paolo De Benedetti, come dice il nome, è di origini ebraiche ma è nato in una famiglia non so da quanto ormai cristiana, e come cristiano è spirito religiosissimo (ha scritto libri e diretto collane di argomento religioso). È il cristiano più giudaicizzante che abbia mai conosciuto e naturalmente doveva finire come biblista e professore di cose giudaiche in una facoltà teologica. Come se non bastasse, è lo spirito più talmudico che esista"""". Con queste righe, Umberto Eco - che già aveva preso a modello PDB per tracciare la figura del redattore Diotallevi ne """"Il pendolo di Foucault"""" - ha scritto, anticipatamente, la più perspicua introduzione a questa raccolta di scritti di De Benedetti sul lavoro editoriale. Scritti - seguiti dalla bibliografia curata da Agnese Cini Tassinario - dedicati al lavoro editoriale, con il ricordo di due editori come Valentino Bompiani e Stefano Minelli, e che appaiono, a ogni lettore attento, un """"possesso per sempre"""" per chi si accosti all'editoria e al mondo dei libri." -
Panarion. Testo greco a fronte. Vol. 2
Epifanio si collega alla tradizione eresiologica inaugurata da Giustino nel II secolo e proseguita da Ireneo e Ippolito, ma, vissuto nel IV secolo, scrive in un Impero ormai cristiano, nel periodo delle grandi controversie teologiche, nel corso delle quali l'intervento imperiale svolge un ruolo non trascurabile. Il Panarion è un vero e proprio trattato eresiologico, anche se nel corso del III e del IV secolo alcuni autori inseriscono nei loro scritti elenchi, più o meno lunghi, di eresie - basti pensare a Clemente d'Alessandria, Origene, Eusebio di Cesarea, Cirillo di Gerusalemme. L'opera, monumentale e ricca di documenti, si compone di tre libri, ripartiti in sette tomi, nei quali sono presentate e confutate ottanta tra eresie e scismi: il primo libro contiene tre tomi e quarantasei eresie (Barbarismo, Scitismo, Ellenismo, Giudaismo e Samaritanismo, con le rispettive suddivisioni, e le eresie sorte dopo l'incarnazione di Cristo, dai Simoniani ai Tazianei), il secondo due tomi e ventitré eresie (dagli Encratiti agli Ariani), il terzo due tomi e undici eresie (dagli Audiani ai Massaliani). Chiude il trattato ""la difesa della retta fede e verità, che è rappresentata dalla santa, cattolica e apostolica Chiesa"""", in cui l'autore sintetizza i punti fondamentali della dottrina cattolica ortodossa - la Trinità, l'incarnazione di Cristo, la resurrezione dei morti, il giudizio eterno - e i principi istituzionali che reggono la Chiesa - la liturgia, le riunioni, i digiuni, le festività la vita dei fedeli."" -
Humanitas (2015). Vol. 6: Filosofi dinanzi alla grande guerra 1914-1918.
Rivista bimestrale di cultura fondata nel 1946. -
Una Chiesa secondo il Concilio. Il ministero episcopale di Carlo Manziana a Crema (1964-1982)
Il volume raccoglie gli atti del Convegno di studi tenutosi a Crema, in occasione del 50° anniversario dell'ingresso in diocesi, il 18 ottobre 2014. L'iniziativa ha intenso approfondire la figura di questo vescovo della Chiesa italiana, passato attraverso l'esperienza del campo di concentramento di Dachau e l'assistentato nella Fuci, prima di approdare nella diocesi lombarda, che guidò dal 1964 al 1982, attuando le risultanze del Concilio Vaticano II. -
Rubem Alves
"Dalla teologia della liberazione alla teo-poetica: queste l'originale percorso intellettuale di Rubem Alves (1933- 2014, teologo ed educatore tra i più importanti dell'America Latina), un pensatore che si è gradualmente allontanato dalla teologia accademica per inventare un linguaggio capace di parlare a tutti, in particolare a quanti portano in sé il desiderio di vitalità che sfonda ogni confine. Narrazione, poesia, metafora diventano la mediazione necessaria per far sgorgare dal cuore delle persone l'anelito alla vita, che in dissolvenza si identifica con Dio, quello che la Bibbia educa a cercare oltre gli schemi imposti dal pensiero tradizionale. Non si perde nulla dei temi iniziali - la liberazione, la speranza - ma cambia il linguaggio, che diventa più aderente agli impulsi che muovono la vita. Abbandono della teologia o di una forma di teologare? Il lettore è provocato a interrogarsi sul compito stesso della teologia: spiegare il mistero o introdursi in esso per la via della bellezza."""" (Giacomo Canobbio)" -
La realtà di Cristo
Il volume raccoglie, a cura di Nunzio Bombaci, gli scritti cristologia di Ferdinand Ebner, un protagonista - insieme a Franz Rosenzweig e Martin Buber - del ""pensiero dialogico"""". L'originalità del filosofo austriaco consegue dalla sua conversione al cristianesimo: la """"realtà di Cristo"""" è via dialogica per eccellenza, autentica relazione tra l'uomo e la trascendenza. Il Logos si alimenta nella Parola dei Vangeli e, viceversa, la fede vissuta si riflette in una cristologia radicale. Ecco perché questi scritti - originariamente apparsi tra il 1920 e il 1922 sulla rivista «Der Brenner», cui collaborarono, fra gli altri, Georg Trakl, Theodor Haecker e Carl Dallago - sono significativi per far luce sull'intera opera ebneriana."" -
Diari (1847-1848). Ediz. ampliata. Vol. 3
La lettura dei Diari - una miniera di intuizioni folgoranti, pensieri, preghiere, polemiche e spunti argomentativi - restituisce la complessità non sistematica ma edificante del pensiero filosofico e teologico di Søren Kierkegaard. Questa ultima edizione, di molto ampliata e rivista, riprende la versione del suo maggiore studioso italiano, Cornelio Fabro, svolta sull'integrale danese (20 voll., 1909-1948), pubblicata da Morcelliana nel 1948 e più volte ristampata. Ma l'attento spoglio compiuto dai curatori sulle carte postume, le lettere, i documenti e le opere complete, nel confronto fra la prima e la nuova edizione critica danese, rende quest'opera del tutto originale nella traduzione e nelle note. Un classico, queste pagine dei Diari parlando del mondo si mettono in dialogo con Dio, la morte, l'amore, e toccano tonalità affettive come la noia, l'inquietudine, la pazienza e l'impazienza, l'angoscia... Un esercizio di pensiero quotidiano in cui traluce, sotto vari registri, la teoria dei tre stadi dell'esistenza estetico, etico e religioso. -
Per sora nostra madre terra
«Per sora nostra madre Terra»: le parole di Francesco di Assisi ci sono familiari, non suscitano più stupore; esse invece dovrebbero risonarci insolite o addirittura paradossali. Come può la terra essere a un tempo nostra madre e nostra sorella? È sorella perché essa, al pari di noi, è creatura; è madre perché Dio, come si legge fin dalla prima pagina della Bibbia (Gen 1,24), le ha ordinato di sostenerci e alimentarci. Tutti i viventi sono debitori nei suoi confronti; per questo motivo le dobbiamo una fattiva riconoscenza. Una riconoscenza qui indagata attraverso le Scritture: nell'Antico Testamento, soffermandosi sulla relazione tra Terra e Torah, e nel Nuovo Testamento, dove la Terra è insieme una eredità per gli umili e il luogo che «geme e soffre le doglie del parto». -
Scritti. Vol. 3: Concetti morali contro gl'eretici. Trattatelli ascetici.
Tommaso Acerbis de Viani, meglio noto come Tommaso da Olera o Tommaso da Bergamo (1563-1631), appartiene alla eletta schiera degli umili asceti della riforma cattolica. Dapprima pastore di pecore, poi fratello laico cappuccino, adempì per tutta la vita all'incarico di ""lavatore di scudelle"""" e frate questuante per i conventi del Veneto, del Trentino e del Tirolo. Semianalfabeta, dotato di doni profetici e taumaturgici, percorse la valle dell'Inn catechizzando contadini e potenti. Morì in odore di santità dopo un'esistenza trascorsa nell'adorazione di Cristo crocefisso e nella venerazione della Vergine. Nei suoi scritti ci ha lasciato un metodo completo per salire la """"scala"""" che porta a Dio: un percorso che va dalla vita attiva alla purgativa e unitiva, attraverso le pratiche dell'orazione, della meditazione, fino ai gradi eminenti della presenza di Dio, delle estasi. Strumento privilegiato dell'ascesi è la via della croce, che fa giungere all'""""amor puro, cordiale, filiale"""", a Dio, cui l'anima si unisce. L'edizione critica che qui si appronta consta di tre volumi e comprende, a eccezione delle lettere, tutti gli scritti del venerabile: nel primo si pubblica la duplice redazione della Selva di contemplazione, nel secondo le due versioni della Scala di perfezione, nel terzo compariranno altre operette ascetiche e i Concetti morali contro gli eretici."" -
Michel de Certeau
"Dalla mistica alla storia, sempre alla ricerca di lasciarsi trasformare dall'A/altro. Questo è l'itinerario intellettuale, necessariamente incompiuto (pervasiva è la figura del viandante), del gesuita francese Michel de Certeau. L'esperienza dell'estraneità vissuta sulla propria pelle e dell'essere """"alterati"""", cambiati in profondità, dall'incontro con l'A/altro permette al mistico come allo storico di prendere la parola e di narrare. Lasciare spazio all'A/altro provoca una rottura: fa passare da un atteggiamento che tende a ricondurre tutto a sé e al proprio ordine, al modo di Robinson Crusoe - il personaggio del romanzo di Daniel Defoe che riesce a ridurre in schiavitù Venerdì, quindi a sottometterlo alla propria logica -, all'accoglienza di uno squarcio che infrange la coerenza e l'omogeneità dell'identico e del discorso che tutto uniforma e razionalizza. Problematizzando la modernità, de Certeau è attuale in ogni ambito del pensiero."""" (Giacomo Canobbio)" -
Chrêsis, il concetto di retto uso. Il metodo dei Padri della Chiesa nella ricezione della cultura antica
Il concetto-chiave di chrêsis o ""retto uso"""", fondamentale nell'etica antica e presente anche in ambito medico e giuridico, indica il modo in cui i Padri della Chiesa si posero di fronte alla cultura classica: come api, raccolsero il polline dai suoi fiori per trasformarlo in alimento. Gnilka - da filologo classico - con metodo scientifico aderisce qui al pensiero dei Padri seguendo la storia di tale concetto dalla Sofistica (V/IV a.C.) agli autori bizantini del VII/VIII d.C. Un testo programmatico per lo studio della letteratura cristiana antica e non solo, permettendo di rispondere a questioni teologiche tuttora aperte."" -
SMSR. Studi e materiali di storia delle religioni (2019). Vol. 852: Apparizioni e rivoluzioni. L'uso pubblico delle ierofanie fra tardo antico ed età contemporanea.
Sezione monografica /Theme section: Apparizioni e rivoluzioni L'uso pubblico delle ierofanie fra tardo antico ed età contemporanea. Paolo Cozzo, Apparizioni e rivoluzioni. Potenzialità e criticità di un binomio complesso Mauro Belcastro, Essere e vedere. Dichiarazioni identitarie nel Libro delle Parabole Claudio Gianotto, Le apparizioni del Risorto come fattore di costruzione identitaria e strumento di legittimazione di gruppi concorrenti all'interno del cristianesimo nascente Andrea Nicolotti, Un'apparizione nella Vita di Gregorio il Taumaturgo di Gregorio di Nissa Adele Monaci Castagno, Lettera a Costanzo II di Cirillo di Gerusalemme. L'apparizione della croce Francesco Salvestrini, Ignis probatione cognoscere. Manifestazioni del divino e riflessi politici nella Firenze dei secoli XI e XV Caterina Celeste Berardi, L'apparizione della Madonna (""della Libera""""?) a Benevento. Fine di un assedio e inizio di un culto Laura Gaffuri, L'immaginario religioso tardo-medievale al vaglio delle scritture dei laici e della pastorale Catherine Guyon, Les apparitions mariales dans l'espace français et ses marges et les mutations de la fin du XVe et du début du XVIe siècle Antoine Mazurek, Apparitions angéliques et construction de la légitimité politique dans la péninsule ibérique de la fin du Moyen Age à Fatima Andrea Salvo Rossi, La manifestazione del sacro come messa in scena nei Discorsi di Niccolò Machiavelli Franco Motta, Logiche dell'immateriale. Le apparizioni spiritiche nell'opera di Peter Thyraeus (1546-1601) Valentine Saraïs - Nicolas Sarzeaud, Un'immagine da rivoltare. Il volto santo di Manoppello: rito e manipolazione Paolo Cozzo, Apparizioni fra «dubbiezze, dissenzioni e guerre». L'uso pubblico delle ierofanie nel Piemonte meridionale tra fine Cinquecento e metà Seicento Bruno Maes, Les apparitions mariales à l'époque moderne, ou l'émergence du modèle tridentin Bruno Farinelli, Le divin Coeur dans un trône de flammes. Lessico politico, visioni mistiche e sovranità del Sacro Cuore di Cristo Renzo Infante, Le apparizioni dell'Iconavetere nel secolare conflitto tra Troia e Foggia Carlo Bazzani, Miracoli e ierofanie in epoca rivoluzionaria. Rivoluzionari e controrivoluzionari a confronto attraverso il caso veneto e cisalpino Eva Fontana Castelli, Gli Ultimi Avvisi di Maria (Loreto, 1797) Gaetano Spampinato, Apparizioni, rivoluzione religiosa e """"identità americana"""" nel primo mormonismo Pierangelo Gentile, La superstizione di re Carlo Alberto. Il caso della visionaria Carlotta Cerino Jacopo De Santis, «Le congiure de' miracoli». Eventi prodigiosi e ierofanie tra devozione e politica nella Roma repubblicana del 1849 Maria Paiano, Le apparizioni mariane dopo l'Unità d'Italia. «Il Giardinetto di Maria» di Giovanni Acquaderni (1863-1870) Eleonora Rai, Prophecies, eschatology, and the fall of the Pope. The prophetesses of Pusiano and the crisis of the Roman Church (19th century) Alessandro Di Marco, Regnum Galliæ, Regnum Mariæ. L'apparizione di Pontmain nell'Ottocento tra nazionalismo e apostasia Marta Margotti, Spettri della rivoluzione. Pratiche spiritiche, mutamenti sociali e inquietudini psicologiche tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento Matteo Mennini, L'apparizione alle Tre Fontane a Roma (1947-1948) nell'«anno dei prodigi» Jean-Noël Grandhomme, Les Apparitions de L'Île-Bouchard dans le contexte de l'échec de la ''révolution communiste'' en France (décembre 1947) Oliver Panichi, Prudenza ecclesiale ed emozioni di massa nelle apparizioni mariane di Gimigliano (1948) Francesco Ferrari, Le """"apparizioni"""" della Madonna a Medjugorje tra... -
Scritti. Ediz. critica. Vol. 4: Lettere.
Il beato Tommaso da Olera (1563-1631), conosciuto anche come Tommaso da Bergamo, è stato uno dei più grandi mistici del Seicento. Frate laico cappuccino, visse in vari conventi del Veneto, del Trentino e del Tirolo, dedicandosi alla questua per tutta la vita. Semianalfabeta, ma dotato di una vigorosa personalità e depositario di eccezionali carismi taumaturgici e profetici, negli anni terribili della guerra dei Trent'Anni e della peste svolse una intensa attività apostolica e missionaria rivolta sia ai potenti della terra che a persone di bassa condizione. In questo volume si presenta l'edizione critica di trentuno lettere, in gran parte autografe, che documentano le sue qualità di direttore spirituale, ma anche il ruolo politico da lui svolto presso la corte degli Asburgo. Nel carteggio si ritrovano, espressi con notevole efficacia, i grandi temi della mistica del frate cappuccino: la propedeutica francescana della assimilazione alla Verità attraverso il dolore (la via della croce) e l'amore puro, disinteressato di Dio. La trasformazione in Cristo è la chiave per capire il linguaggio sul divino di Tommaso, l'essenza del suo insegnamento. Non si tratta di un fatto nuovo nella tradizione cristiana, ma nel suo discorso colpisce la forza dell'adesione, la perentorietà dell'immedesimazione, al punto che in lui non ci sono più nemmeno le parole del desiderio. Il Dio di Tommaso non è l'Assente, né il Silente: egli vive la sua presenza, lo tocca, respira in lui, abita nel cuore ""spalancato"""" del Crocifisso, brucia dentro quella fornace come un fuoco d'amore. E così può parlare ai suoi devoti con l'autorità e la sicurezza di un testimone, di chi questo misterioso processo ha già vissuto e consumato, di chi è andato ormai oltre la fede. Dopo la pubblicazione dei tre volumi dei trattati spirituali, curati da Alberto Sana, con questo libro giunge a compimento anche la edizione degli scritti di Tommaso."" -
Humanitas (2019). Vol. 5: Luigi Santucci. Educatore, scrittore, testimone.
Contributi di E. Elli, E. Rondena, G. tabanelli, A. Carli, F. Giampieretti, S. Fava, N. Trotta, S. Ritrovato, A. Fraccacreta, P. Abbiezzi, S. Simonelli, G. Ravasi, C. Martignoni, L. Finocchi, B. Ciapponi Landi, A. Zaccuri, A. Andreini, V. Puleo, D. Yocum, M. Corradini, D. Franceschini, A. Nicolini. -
Tempi della memoria
Dopo ""La Colombera"""", uscita nel 1966 per amichevole incoraggiamento di Angelo Barile, nume tutelare, con Sbarbaro, di chiunque nutrisse interessi letterari nel savonese, avevo pubblicato saltuariamente qualche poesia su riviste locali (Diogene, Liguria, Resine, Arte Stampa) ritenendo che i miei versi avessero scarso significato oltre la cerchia degli affetti privati. Mi dicevo che un senso ai tentativi di attingere la poesia - ed è il motivo che dopo tanti anni mi ha indotto a pubblicare questa raccolta - andava ricercato soprattutto nel desiderio di tener viva la memoria di un microcosmo al quale, pur con qualche divagazione milanese, sono sempre rimasto fedele. Per i contenuti, ma anche per aver continuato ad esprimermi attraverso un linguaggio alieno da tentazioni cifrate, modulato quasi naturalmente sul tradizionale respiro dell'endecasillabo, sono consapevole di essere giudicato fuori tempo. E, tuttavia, credo che """"un'anima di canto"""", per dirla con Barile, sia ancora utile per sottrarre all'aggressione degli anni volti, luoghi e avvenimenti che, importantissimi per me, possono forse, in qualche pur minima vibrazione, trasmettere ad altri il senso di un vivere corale governato da riti, consuetudini e sentimenti di reciproca solidarietà anche nell'affiorare del sacro: sentimenti che ho cercato di rendere al vivo in alcune poesie scritte nel dialetto """"vergine"""" del mio paese che prima di oggi non aveva avuto occasione di esprimersi né in poesia né in prosa."" -
Un metodo per il dialogo fra le culture. La «chrêsis» patristica. Atti del Convegno (Bologna, 15-16 maggio 2019)
La comprensione del metodo con cui i Padri della chiesa svilupparono il rapporto con la cultura classica e, più in generale, con il contesto socio-culturale del mondo greco-romano in cui le comunità cristiane si trovavano a vivere, può offrire contributi significativi di riflessione anche per gli uomini del nostro tempo, che, nell'attuale orizzonte di globalizzazione, hanno contatti sempre più ravvicinati e intensi con tradizioni profondamente diverse. In riferimento all'opera di Christian Gnilka, che da tempo ha messo in rilievo la centralità del concetto di ""retto uso"""" (chrêsis) come chiave di volta del metodo patristico, questo volume presenta vari contributi di studiosi italiani e stranieri che, da differenti prospettive disciplinari, illustrano e verificano alcuni dei più importanti aspetti di tale fenomeno, mostrando come l'esercizio del discernimento (krisis) permetta ai Padri, alla luce della cognizione della natura umana, di vincere da una parte la tentazione dell'assimilazione e dall'altra quella opposta del rifiuto e della chiusura difensiva, per sviluppare invece un fecondo dialogo con le culture del loro tempo, valorizzandone in chiave cristiana gli apporti teorici ed esistenziali."" -
Henoch (2019). Vol. 1: Liminalità infantili.
Studi storico-testuali su Giudaismo e Cristianesimo in età antica e medievale.