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Giornale di metafisica (2019). Vol. 1: Meta-metafisica?.
Sommario: Meta-metafisica? A cura di Rosa Maria Lupo Rosa Maria Lupo, Premessa I. Metafisica e meta-metafisica: Enrico Berti, La nascita della ""metametafisica"""": Aristotele Andrea Clemente Maria Bottani, Ciò che vi è, che cosa è, che cosa viene prima. Tre facce di uno stesso problema Luca Illetterati - Elena Tripaldi, Hegel's Metametaphysics. Logic and/ as Metaphysics in Hegel's Philosophy Graham Priest, Metaphysics and Logic. An Observation in Metametaphysics Gilles Kévorkian - Frédéric Nef, Métaphysique relationnelle et métaphysique du constituant. Plaidoyer métamétaphysique pour une métaphysique mixte Olivier Boulnois, En-deçà de la métaphysique: l'éthique II. Meta-metafisica e meta-ontologia: Peter van Inwagen, In Defense of Lightweight Platonism Franca D'Agostini, Reducing Redundancy in Metaphysics (and in Other Philosophical Disciplines) Massimiliano Carrara - Vittorio Morato, Compatibilismo semantico e scetticismo Francesco Berto - Matteo Plebani, Ontologia, metaontologia, e il fantasma di Quine Matti Eklund, Alien Structure and Themes from Analytic Philosophy."" -
Humanitas (2022). Vol. 1-2: pensiero multifocale 2. Una ripresa teorica della proposta, Il.
EDITORIALE I. Bertoletti, La guerra di Ucraina e le coscienze L. Grecchi, Enrico Berti. Un profilo filosofico IL PENSIERO MULTIFOCALE 2 Una ripresa teorica della proposta P. Mauri - M. Migliori, Un secondo round su ""Il pensiero multifocale"""". La ripresa teorica della proposta G. Lanzone, Politica e machiavellica L. Pallozzi, Economia multifocale S. Giampieri, Paradigma multifocale e marketing. Una inconsapevole applicazione E. Napoletani, L'onnipervasività del Multifocal Approach nel pensiero aristotelico A. Vannacci, Il pensiero medico cinese. Un modello di multifocalità P. Grisei, Il contributo della scuola ai cantieri del futuro. Un approccio multifocale alla scuola superiore di secondo grado A. Colzani, Dall'univoco al singolare. Uno sguardo alla recente teologia cattolica F. Eustacchi, La pratica filosofica del Multifocal Approach. Una possibile chiave di accesso a una realtà complessa G. Marchioro, Per una declinazione psicoanalitica del desiderio. Da Freud a Jung passando per Lacan M. Migliori, Se desidero tanto è perché il desiderio ha molte facce, forse troppe G. Seveso, Con un pizzico di follia. La manía platonica e la riabilitazione del mondo emotivo M. Ianne, Educare in molti modi. Molteplicità e complessità della paideía pitagorica F. Piangerelli, Osservare e pensare altrimenti. Un approccio multifocale al pensiero greco antico E. Ariemma, Further voices. Per un approccio multifocale alle letterature antiche. Questioni di metodo e indicazioni operative D. Mazzieri, La multifocalità della pratica educativa. In dialogo con Aristotele C. Danani, Sul Multifocal Approach, un apprezzamento critico. Postfazione NOTE E RASSEGNE R. Rusconi, Il peso del passato, un ostacolo al rinnovamento del Cattolicesimo. Gerarchia sacramentale e nomenclatura ecclesiastica S. Manfredi, Una rivoluzione ancora nascosta. Digitale e arte di produrre libri..."" -
Humanitas (2022). Vol. 3: Franz Rosenzweig.
Sezione monografica: Franz Rosenzweig a cura di Massimiliano De Villa, Massimo Giuliani, Claudia Milani, Giacomo Petrarca M. De Villa - M. Giuliani - C. Milani - G. Petrarca, A cent'anni dalla Stella della redenzione G. Bonola, Fraintendimenti per sistema. Franz Rosenzweig sulle culture dell'Estremo Oriente nella Stella della redenzione I. Kajon, Una filosofia polisinfonica. Gli stili della Stella della redenzione S. Franchini, Tra noccioli e scorze, esegesi e follia. Lettori di Oskar Goldberg, a partire da Franz Rosenzweig E. Lucca, Il maestro della Qabbalah. Su una fonte di Franz Rosenzweig C. Milani, La fondazione del nuovo pensiero tra temporalità, linguaggio e libertà L. Sandonà, Cent'anni prima. L'attualità prospettica di Stern tra storia e redenzione F. Valagussa, Spirito oggettivo, coscienza e vita. Simmel, Rosenzweig, Heidegger S. Zucal, Dialogo e parola originaria. Ebner e Rosenzweig M. De Villa, «Svolte del respiro» in Rosenzweig e Celan. -
Ritual movement in antiquity (and beyond)
Si può concepire un rito senza movimento? Dal più occasionale, compiuto una tantum da un singolo individuo, al più complesso, partecipato e celebrato per secoli da un gruppo sociale più o meno ampio, il movimento appare come una componente imprescindibile di ciascun rito. Il presente volume intende esplorare in modo sistematico il rapporto tra rito e movimento, nelle sue diverse e possibili declinazioni, considerando in che modo essi dialoghino a comporre un evento, una performance ""speciale"""", cioè avvertita come al di fuori dall'ordinario da chi la esegue e da chi vi partecipa a vario titolo. Il movimento rituale contribuisce inoltre a trasformare lo spazio in cui è eseguito, plasmandolo in senso culturale, sociale e fisico, e riecheggiando nei luoghi e nella memoria ben oltre la sua esecuzione. I saggi raccolti nel volume indagano questo tema spaziando dall'antica Mesopotamia al Mediterraneo Antico, dalla Tarda Antichità al Medioevo."" -
Giornale di metafisica (2022). Vol. 1: metafisica di Pittsburgh e l'eredità kantiana, La.
In questo numero: La metafisica di Pittsburgh e l'eredità kantiana a cura di Angelo Cicatello e Danilo Manca; Angelo Cicatello, La metafisica nello spazio logico delle ragioni. Riflessioni introduttive; Danilo Manca, Sellars, Kant e la svolta scientifica della metafisica; Anselmo Aportone, Sellars e Kant su sensazioni e intuizioni; Michael R. Hicks, Idealism, Quietism, Conceptual Change. Sellars and McDowell on the Knowability of the World; Agnese Di Riccio, Rampant Kantianism? John McDowell and the Problem of Intentionality; Luigi Filieri, Conant's B Deduction. Some Remarks on Why Kant is not a Kantian; Guido Frilli, Jacobi, Kant and the Manifest Image; Federico Orsini, La discorsività dell'essere. Pippin e la metafisica hegeliana; Luca Corti, Razionalità retrospettiva e ricostruzione storica in Robert Brandom; Robert Hanna, Zero for Conduct at The Pittsburgh School. Three Dogmas and Three Radical Kantian Alternatives. Osservatorio: Marco Damonte, Franz Brentano e la nozione di intenzionalità tra filosofi analitici e tomisti wittgensteiniani; Luciano Sesta, Una certa dualità. Il problema mente-corpo e il paradosso della thinking matter. Ricerche critiche: Patrizia Laspia, Il X libro dell'Etica Nicomachea. Un nuovo/antico modo di abitare l'universo?; Matteo Cavalleri, La morte di Dio come conciliazione. Aspetti speculativi ed etici della scissione nelle Lezioni di filosofia della religione di Hegel; Andrea Bocchetti, Eine Zweisamkeit. Spinozian Intersections in Nietzsche's Work; Giuseppe Pintus, Alterità e intersoggettività nelle opere dell'immediato secondo dopoguerra di Emmanuel Levinas; Fabio Mazzocchio, Mondo della vita e senso religioso. Sulla valenza etica e cognitiva della fede secondo Habermas. -
Libertà e fraternità
Nell'immaginario comune permane l'idea che la fraternità tra i popoli sia un sogno, un'illusione: in effetti, come dimostra la storia di Caino e Abele, sin dalle origini la violenza accompagna l'umanità. Le ragioni sono di carattere sia strutturale - la libertà è percepita soprattutto come una condizione individuale da difendere dalla minaccia degli altri - sia culturale - prendendo le mosse dal motto homo homini lupus e dal Leviatano di Thomas Hobbes, al quale saranno contrapposti gli ideali della Rivoluzione francese. La fraternità viene dimenticata anche oggi, di fronte al fenomeno dell'immigrazione: è ""chiusa"""", ristretta soltanto ai propri omologhi. L'individualismo pervade anche le religioni intese come sistemi, dove di comune resta solo un vago senso di spiritualità privo di identità storiche. In questo contesto le religioni possono diventare il collante dell'umanità, perché da esse si impara la capacità di percepire i fallimenti esistenziali, le patologie sociali: da questa consapevolezza sono nati i percorsi di dialogo tra gli appartenenti alle diverse fedi compiuti negli anni. È possibile ricostruire l'armonia tenendo conto che libertà e uguaglianza possono esistere solo se si dà spazio alla fraternità. Le riflessioni antropologiche, bibliche, teologiche e filosofiche contenute in questo volume ricordano che risalire alla nostra origine comune è la chiave per poter sognare un'umanità fraterna che custodisca l'uguaglianza e la libertà di tutti. Introduzione di Giacomo Canobbio, Flavio Dalla Vecchia e Raffaele Maiolini."" -
Hermeneutica. Annuario di filosofia e teologia (2022). Fraternità senza terrore
Annuario di filosofia e teologia fondato da Italo Mancini nel 1981. -
La compagnia divisa. Il dissenso nell'ordine gesuitico tra '500 e '600
La storia della Compagnia di Gesù è puntellata da continui scontri: papi che intervennero nel tentativo di modificarne l'Istituto, ordini religiosi pronti a denunciarne la sua natura ereticale, poteri laici ostili pronti ad accusarla di trame eversive contro lo Stato. Tutti aspetti che andarono ad alimentare uno specifico antigesuitismo di matrice cattolica e contribuirono a costruire una immagine dell'ordine gesuitico come corpo compatto e braccio armato del papato romano. Sul finire del Cinquecento la Compagnia di Gesù fu segnata da un movimento di contestazione interna al quale parteciparono gesuiti di diversa formazione, tutti legati dall'intento di ricondurre l'ordine gesuitico allo spirito del fondatore, sant'Ignazio di Loyola. La seconda generazione di gesuiti manifestò ostilità verso la storia del proprio ordine religioso, e attraverso una intensa attività di denuncia giunse a mettere in discussione i pilastri dell'organizzazione gesuitica, come la figura del generale eletto a vita o il sistema interno di professione religiosa. Tra le diverse anime da sempre presenti nella Compagnia si accese un'aspra lotta che mise a rischio la sopravvivenza stessa dell'ordine, e la battaglia che allora si scatenò intorno all'eredità del Loyola lascia emergere i conflitti attraverso cui si compì la ridefinizione dell'identità gesuitica, e i mezzi e le forme mediante cui si strutturò il suo rapporto con la Controriforma cattolica. -
Annali del Centro Studi Filosofici di Gallarate (2022). Vol. 1-2: Ontologia ed etica della persona
Ontologia ed etica della persona a cura di Ennio De Bellis Presentazione di Francesco Totaro. Ontologia ed etica alla prova della persona Introduzione di Ennio De Bellis Parte prima Enrico Berti, Ontologia della persona Angela Ales Bello, Filosofia e teologia della persona nella fenomenologia di Edmund Husserl e Edith Stein Claudio Ciancio, Persona e negazione della verità Rémi Brague, Personne et déni de liberté Laura Palazzani, La persona e le sfide della tecno-scienza Parte seconda Damiano Bondi, Contra Boethium? Towards a Personalistic Ontology of Ethics Calogero Caltagirone, Costitutività ontologica della persona tra “actuosità operante” e “struttura sussistente” Francesco Paolo Ciglia, Fra in-dividuazione e con-divisione. Per un'ontologia fenomenologica della persona umana Giovanni Cogliandro, Fioritura della persona, relazionalità originaria e opzioni etiche Ferdinando Luigi Marcolungo, Per un'ontologia e un'etica della persona. Il contributo di Giuseppe Zamboni Mario Pangallo, Ontologia ed etica della persona nell'orizzonte dell'autotrascendenza Umberto Regina, La fondazione cristologica del concetto di “persona” in Dietrich Bonhoeffer Marcella Serafini, Duns Scotus and the Foundation of Person as “Ultima Solitudo” Simona Langella, La persona e la maschera. A proposito della Fabula de homine di Luis Vives Ariberto Acerbi, Luigi Stefanini sull'ontologia della persona. Aspetti pedagogici e gnoseologici Marco Cangiotti, Persona e natura nella filosofia dell'uomo di Karol Wojtyla Gennaro Cicchese, Persona e personalità nell'etica di Romano Guardini Ezio Gamba, Chi è persona, che cosa non lo è? Riconoscimento e cooptazione nel pensiero di Robert Spaemann Elisa Grimi, Freedom and Person in the Thought of Dietrich Von Hildebrand Michele Indellicato, Ontologia ed etica della persona nel pensiero di Karol Wojtyla Giuseppe Bonvegna, Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo. La critica dell'antisemitismo borghese Marco Damonte, La vulnerabilità ontologica secondo Eva Feder Kittay. Un contributo al personalismo analitico? Iolanda Poma, Simone Weil. La critica al concetto di persona per una decostruzione del soggetto moderno Vittorio Possenti, Persona e impersonale. Considerazioni sull'Italian Theory Riccardo Pozzo, La struttura logica della cocreazione. Modelli di verità per spazi di scambio Aurelio Rizzacasa, Con la persona oltre la persona. Riflessioni a proposito della tesi sostenuta da Paul Ricoeur Edoardo Simonotti, Al di sopra di ogni sospetto. Trasparenza e opacità della persona Giovanni Turco, Avventure della persona, tra epistemologia postspeculare e prassiologia postveritativa. In dialogo con Richard Rorty Giovanni Bombelli, Ontologia e (neo)ontologie della persona. Tra intelligenza artificiale, neuroscienze e diritto: uno schizzo Ennio De Bellis, The Expression of the Person and the Promotion of Knowledge for the Realisation of the Goals of the UN 2030 Agenda Giuseppe Goisis, La persona e il suo ruolo nella discussione sui diritti umani Markus Krienke, Antonio Rosmini on Legal Personalism Tangible Freedom and Legal Experience Luciano Malusa, Il personalismo rosminiano alla prova. La difesa del “matrimonio cristiano” Matteo Negro, Persone, stato e trascendenza. Brevi note sturziane Giovanna Costanzo, Per un'etica della cura e del rispetto della persona “in ogni stagione della vita”. Anziani, pandemia e nuove forme di abitare Angela Michelis, Person and Freedom. A Comparison of Ontological Nihilism and Personalism Donatella Pagliacci, Energie e sinergie della persona. Ricordare e riconoscersi meritevoli di stima e... -
Preghiera e verità. Meditazioni sul Padre Nostro. Ediz. italiana e tedesca
Questo libro rappresenta il capitolo mancante del capolavoro di Guardini che porta il titolo ""Il Signore"""": là dove si tratta infatti della persona e del messaggio di Gesù, si dovrebbe anche parlare della risposta che Egli diede ai suoi discepoli quando questi gli chiesero di insegnar loro a pregare. Il titolo dà una indicazione precisa: vuol dire che la preghiera non deve procedere da un sentimento imprevedibilmente mutevole, ma dalla luce della verità e dal profondo del cuore. Forse invece di """"verità"""" sarebbe meglio dire """"realtà"""", perché ciò che il Signore ha annunciato e su cui ha fondato la nostra vita non consiste soltanto di pensieri e di notizie, ma è il Regno del Dio vivente. La parola """"verità"""" può quindi ben rimanere col suo chiaro rigore, ma intesa nel senso che essa significhi non solo l'autenticità della conoscenza, ma anche la consistenza dell'essere."" -
Marco Minghetti. Il liberalismo e l'Europa. Nuova ediz.
Marco Minghetti (1818-1886) fu uno dei principali teorici, in Italia e in Europa, del pensiero politico liberale e, allo stesso tempo, eminente statista della Destra storica: più volte Ministro e Presidente del Consiglio, legò il suo nome a tappe salienti della politica nazionale quali la Convenzione di settembre, l'avvio dell'inchiesta industriale e dell'inchiesta agraria, la revisione dei trattati commerciali, il raggiungimento del pareggio di bilancio. Raffaella Gherardi ne ripercorre qui non solo gli scritti, ma anche i discorsi parlamentari ed extraparlamentari, attingendo a documenti spesso non facilmente reperibili: emerge il ritratto a tutto tondo di una personalità attenta a sfuggire gli opposti rischi di una scienza della politica disancorata dalla prassi e di un'azione politica meramente empirica e contingente. Si manifestano inoltre temi ancora oggi rilevanti: il rapporto fra economia, morale e diritto; le relazioni tra Stato e Chiesa; le ingerenze dei partiti politici nella giustizia e nell'amministrazione. Anche di fronte alla politica del presente l'opera di Minghetti non ha perso centralità, elevandolo a classico della politica italiana ed europea, in grado di parlare a tempi che vanno ben oltre quelli che egli ha vissuto. -
Una Chiesa in cammino. Concilio, sinodalità e povertà nella lettera pastorale Camminare insieme
La lettera pastorale Camminare insieme del cardinal Michele Pellegrino provocò un grande clamore al momento della sua pubblicazione, nel 1971. Furono i riferimenti alla “classe operaia” e gli appelli ai doveri di povertà, libertà e fraternità lanciati dall'arcivescovo di Torino a suscitare reazioni che, amplificate dai mass media, fecero discutere della Camminare insieme anche fuori del consueto spazio pubblico cattolico. Fondato su un'ampia documentazione inedita, il libro mostra come la lettera pastorale sia stata l'esito inaspettato di un “cantiere” molto affollato, dove le diverse componenti della diocesi di Torino condussero un confronto franco e a tratti anche aspro. Per metodo, contenuti e stile, quella lettera pastorale rimase un evento unico nella storia del cattolicesimo contemporaneo. Negli anni successivi, il richiamo così frequente alla Camminare insieme si spiega proprio per le energie da cui sorse e per il dinamismo che suscitò, tanto da rimanere impressa come una “memoria del futuro” della Chiesa del Concilio vaticano II. -
Humanitas (2022). Vol. 4: Populismo e popolo in Francesco
«Tra le numerose novità che hanno caratterizzato l'accesso al governo della Chiesa universale di papa Bergoglio si può anche annoverare l'ingresso nel discorso pubblico del magistero romano del termine ""populismo"""", una parola che in precedenza vi era comparsa assai raramente. Si tratta di una categoria interpretativa delle dinamiche sociali che, sia pure con accezioni assai diverse, viene largamente usata sia nella storiografia — tra la fine del xix e l'inizio del xx secolo alcuni movimenti operanti in Russia e negli Stati Uniti si sono autodefiniti populisti —, sia nella politologia, che, soprattutto in relazione ai processi messi in moto dalla globalizzazione a partire dallo scorcio del secondo millennio, se ne è largamente servito come uno strumento di analisi idoneo a descrivere la odierna crisi della democrazia rappresentativa». (Dall'introduzione di Daniele Menozzi)"" -
Antropologia culturale. Percorsi della conoscenza della cultura
Fra le scienze sociali, l'antropologia culturale è una delle più nuove; o, per meglio dire, solo in epoca assai recente essa ha trovato una precisa caratterizzazione ed ha assunto funzioni e tecniche propriamente scientifiche. Movendo dalla definizione del concetto di «cultura», l'autore illustra l'ambito specifico di questa disciplina all'interno delle scienze umane e sociali e passa in rassegna le principali teorie che ne hanno caratterizzato il sorgere e lo sviluppo. Vengono quindi esaminati i rapporti che intercorrono tra cultura, individuo e personalità e i diversi orientamenti e indirizzi in base ai quali tali rapporti sono stati considerati dagli studiosi. Un'esemplificazione del lavoro dell'antropologo nei diversi campi della ricerca e una ricchissima bibliografia generale e particolare completano il volume che, per l'essenzialità e il rigore concettuale, per l'ampiezza dell'informazione ha incontrato un'accoglienza lusinghiera fin dal suo primo apparire. -
Kirisutokyoshi Gaku. Miscellanea per Annibale Zambarbieri
"Kirisutokyoshi gaku"""". Ovvero Studi di storia del cristianesimo. Con questa miscellanea in onore di Annibale Zambarbieri, già professore ordinario di Storia del cristianesimo presso l'Università degli Studi di Pavia, la Fondazione Papa Giovanni XXIII intende celebrare l'opera di studioso di Zambarbieri e provare a mettere in connessione un'esperienza di ricerca e riflessione con la svolta impressa negli studi storici dal pontificato di Angelo Giuseppe Roncalli e dal concilio Vaticano II. Il pontificato giovanneo e il concilio tengono insieme cinque caratteristiche fondamentali della vita di Roncalli: l'attenzione alla storia e al metodo storico, la dimensione locale, l'ispirazione universale, le nuove aperture al mondo moderno, il problema della guerra e della violenza. I dieci saggi che compongono la miscellanea sono il riflesso di questi cinque momenti: il metodo (Grado Giovanni Merlo), la storia lodigiana (Sergio Pagano e Goffredo Zanchi), il mondo e il Giappone in particolare (Gonoi Takashi), l'irruzione del moderno (Giovanni Vian e Luciano Pazzaglia), la fine di un mondo (Francesco Mores), il pontificato roncalliano, il concilio e il post-concilio (Ezio Bolis, Daniele Menozzi e Maurilio Guasco)." -
Scritti di filosofia e di spiritualità
Un volume che non è solo un'antologia di testi selezionati dagli articoli, dalle conferenze, dalle omelie, dalle lettere pastorali di Giovanni Battista Montini - Paolo VI, ma una vera e propria ricostruzione della sua riflessione che, attraverso la filosofia, la teologia e la mistica, si estende sui diversi campi del sapere, dai problemi morali a quelli politici ed economici, da quelli della ricerca scientifica a quelli della meditazione religiosa. La raccolta segue l'ordine cronologico dei testi di Montini: parte dai primi scritti, al tempo del suo servizio come Assistente ecclesiastico nazionale della Fuci, quando raccomanda ai giovani di avere fiducia nella ragione illuminata dalla fede per resistere di fronte all'idealismo, che risolve tutto nel pensiero, e allo scetticismo, che nega la possibilità di conoscere la verità. Passa, poi, al periodo dell'episcopato milanese, analizzando nelle Lettere pastorali lo strutturarsi della coscienza morale nelle sue diverse fasi. E si conclude con il periodo pontificio, quando con la lettera Lumen Ecclesiae (1974) presenta il tomismo come un ""realismo critico"""" in grado di raccordare l'oggettività del sapere affermata dalla filosofia antica e medioevale con la soggettività del conoscere sottolineata dalla filosofia moderna e contemporanea. Montini non è uno storico della filosofia, ma nei suoi studi e nel suo insegnamento trovano un posto adeguato Platone, Aristotele, san Paolo, sant'Ambrogio, sant'Agostino, san Tommaso, Cartesio..."" -
Rivista di studi politici internazionali (2015). Vol. 3
La Rivista di Studi Politici Internazionali fu fondata a Firenze nel 1934. Dal 2006, con la direzione della professoressa Maria Grazia Melchionni ha inaugurato una Nuova Serie, che ne sviluppa il carattere interdisciplinare e transnazionale. Intendendo dar conto della nuova complessità del quadro internazionale e annoverando fra i suoi autori personalità di tutto il mondo, la Nuova Serie accentua il suo interesse per le problematiche connesse all'etica nelle relazioni internazionali, allo squilibrio economico e tecnologico fra Nord e Sud del mondo; si apre alle questioni connesse alla globalizzazione dell'economia, al controllo delle risorse, al degrado ambientale, al boom demografico e ai nuovi flussi migratori; discute della diffusione delle armi di distruzione di massa, della ricomparsa del fattore religioso ed etnico così come dell'uso dei concetti di democrazia, diritti umani, terrorismo nella politica internazionale. -
Studium (2015). Vol. 6: Instabilità finanziaria: un evento transitorio o un'epoca dell'umanità?.
In questo numero un'analisi dell'attuale instabilità finanziaria. -
Antonio Lanza. Pastore e maestro
Antonio Lanza (1905-1950), arcivescovo di Reggio Calabria e vescovo di Bova dal 1943 al 1950, fu una figura eminente della Chiesa italiana alla fine della seconda guerra mondiale, non solo per il suo eccezionale livello intellettuale e per il suo contributo scientifico nel campo della teologia morale, ma soprattutto per la appassionata dedizione pastorale a tutte le anime a lui affidate: dai seminaristi e dai parroci ai laici dell'Azione Cattolica, dalla gente comune che incontrava nelle ripetute visite pastorali agli intellettuali che accorrevano ad ascoltare la sua parola di maestro, da coloro che si affidavano con fiducia alla sua guida spirituale ai deputati e ai senatori della giovane repubblica italiana che chiedevano lumi per affrontare il nuovo arduo compito. Il suo insegnamento e la sua parola venivano richiesti ripetutamente al di là dei confini della sua diocesi, nelle settimane di studio, nelle riunioni dell'alta direzione dell'Azione Cattolica, nelle settimane sociali. Le sue lettere pastorali toccavano i temi più attuali e scottanti e talora esprimevano le direttive collegiali dell'episcopato Calabro, che volentieri gliene affidava la stesura. La morte improvvisa e in certo senso inspiegabile gli impedì di realizzare una grandiosa opera di risveglio culturale e religioso, di aiuto materiale a chi era uscito povero e senza tetto dalla catastrofe bellica, di definitivo superamento della perenne depressione delle zone meridionali d'Italia. Introduzione di Leonardo Bonanno. -
L' uomo e la natura: sostenibilità sociale e ambientale
Sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale sono due facce di un'unica medaglia. Ce lo ricorda con forza Papa Francesco: nell'enciclica Laudato si' propone il concetto di 'ecologia integrale'. Traendo dalla letteratura scientifica e istituzionale, il volume propone un percorso ove sostenibilità sociale e ambientale si intersecano e sovrappongono. L'opera è arricchita dal brillante inquadramento introduttivo di Giuseppe Chinnici, dalla Premessa problematica di Giorgio Nebbia, precursore della sensibilità ambientale, e dall'appassionata e lucida Postfazione di S.E. Mons. Filippo Santoro che, dopo aver toccato con mano le questioni socio-ambientali operando per tanti anni in Brasile, è oggi Arcivescovo di Taranto, un tempo perla della Magna Grecia e ora anch'essa linea di frattura socio-ambientale. Nel primo capitolo si prospettano i rischi ambientali e quelli socio-economici collegandoli all'imperante individualismo metodologico e invocando la ricostruzione di un modello olistico di conoscenza e azione in un nuovo umanesimo che contemperi individuo, società e natura. Poi si muove dalla natura verso l'uomo evidenziando le conseguenze del degrado ambientale in termini di impoverimento e disuguaglianze esasperate nella società. Il terzo capitolo va dall'uomo alla natura, mostrando i nessi principali in cui lo studio della povertà e della disuguaglianza si interseca con gli impatti sul sistema ambientale. Il capitolo finale sintetizza l'esempio di Dorothy Stang, martire della passione nell'uomo e nella natura, attiva per quarant'anni in Brasile a sostegno dei poveri coloni troppo spesso sopraffatti dai ""rancheros"""" e paladina di metodi per l'uso sostenibile della foresta amazzonica, il """"polmone della terra"""". Poco prima di essere trucidata con la Bibbia in mano dai sicari dei rancheros, Dorothy diceva: """"Non voglio scappare e abbandonare la lotta di questi coloni senza protezione nella foresta. Hanno sacro diritto a una vita migliore, una terra dove possano vivere e produrre con dignità senza devastare"""". Dorothy è vero e proprio emblema francescano del coniugio tra sostenibilità sociale e sostenibilità ambientale.""