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Pompeii. Ediz. inglese
La vita quotidiana a Pompei attraverso gli occhi di due ragazzi romani... dei nostri tempi: le lezioni a scuola, i giochi in strada, i riti domestici, i preparativi per il matrimonio. Sullo sfondo la vita della città: il foro, animato da contadini, animali, cittadini di rango; le strade cariche di suonatori e venditori ambulanti; gli spettacoli nell'anfiteatro, i bagni pubblici, le palestre... fino alla comparsa di un pennacchio di fumo sul Vesuvio. Per il nostro calendario è il 79 d.C., per i pompeiani era l'anno 832 dalla fondazione di Roma, l'inizio della terribile eruzione del vulcano. Età di lettura: da 7 anni. -
Il gioco dell'oca. Al tempo dei Borbone
Una versione inedita del gioco dell'oca al tempo di Carlo di Borbone, con testi e illustrazioni originali per imparare, divertendosi, la storia del Regno di Napoli. In scena la consacrazione di Napoli a capitale europea: i palazzi regali, con le residenze di corte; le fabbriche del pensiero: l'Accademia di Belle Arti, il teatro di San Carlo, i grandi cantieri delle antichità pompeiane e ercolanensi; le manifatture: dalle porcellane di Capodimonte, alla stamperia e alla fabbrica degli arazzi reali. Un progetto innovativo per coinvolgere anche il pubblico più giovane e restituire l'attualità di una stagione che invita a rinnovare con coraggio il genius loci di una capitale dell'europa moderna. Età di lettura: da 6 anni. -
La fattoria degli anistrani
Sedici cubi, quarantotto figure e la possibilità di creare oltre duemila combinazioni di animali fantastici, inverosimili, strani. Il cane e il gatto, la tartaruga, il cavallo e l'asino, ma anche la volpe, la donnola e la faina: nella fattoria di nonno Serafino tutti gli animali possono essere composti e scomposti senza limiti alla fantasia. ""Possiamo mettere insieme la testa del maiale e il corpo dell'oca, creando così il maia-ca, la rana con il toro, creando un animale alquanto strano, ra-ro, e così via... ."""" Età di lettura: da 4 anni."" -
Micco Spadaro a San Martino. Una nuova acquisizione. Ediz. illustrata
"Congiuntura felice quando le acquisizioni sono talmente legate al contesto in cui si collocano da apparire il ritorno in un luogo famigliare e un ricongiungimento con le collezioni preesistenti. Difficile immaginarsi una ubicazione più appropriata per un quadro come l'Eruzione del Vesuvio del 1631 di Domenico Gargiulo, più noto come Micco Spadaro, dipinto tra il 1655 e 1660, che la sede del Complesso monumentale di San Martino. Un reportage emotivo del luttuoso evento in cui l'artista documenta tutta la terribilità del vulcano e della natura, ma soprattutto la forza e la grandiosità della fede nella processione delle reliquie affinché San Gennaro interceda, e che unisce la folla brulicante dei maggiori rappresentati del potere religioso e civile."""" (Anna Imponente)" -
Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre. Vol. 4: Soul.
"Soul, una ricerca attorno all'anima, alla mente, alle varie e mutevoli emanazioni dell'interiorità. Una musica contemporanea, un'antica danza, uno spazio puro, un cuore nero, un'architettura in attesa, uno schermo inquieto, un intreccio di linee, la mano di un angelo, una porta che invita a entrare, una montagna da non violare, una luminaria, un paesaggio senza l'uomo, l'emozionante riapparizione del prossimo, una figura maggiore di noi e in riposo, una sparizione sulla sabbia... La dinamica parole/immagini è ancora più pura, più netta, quasi come per una sorta di libro-mostra - con i testi di studiosi, intellettuali, illustri storici dell'arte, di un poeta e di un critico/scrittore indimenticabile; e con le opere e le idee di bravissimi pittori, incisori, fotografi, scultori italiani accanto a quelle di importanti protagonisti della scena artistica internazionale."""" (Marco Di Capua)" -
Le carte di Domenico Spinosa. Tempere, disegni e stampe. Ediz. illustrata
"Un omaggio, nel centesimo anniversario della nascita, a un artista di rilievo internazionale, complesso e coraggioso, che visse senza soluzione di continuità formazione, insegnamento e ricerca, dando un contributo, in parte ancora tutto da esplorare e diffondere, alla crescita civile e culturale della propria città. Se, come ci ricorda Bruno Latour, 'con l'aggettivo moderno si designa un nuovo regime, un'accelerazione, una rottura, una rivoluzione del tempo', allora sicuramente quello di Spinosa fu un linguaggio moderno, capace anche di significative fratture artistiche e civili, un linguaggio che ci onora e che continua a farci riflettere, soprattutto pensando al suo legame con l'Accademia di Napoli."""" (Paolo Ricci)" -
I Grandi Magazzini Mele. A department store in Naples during la Belle époque. Ediz. illustrata
La storia e le icone dei Grandi Magazzini Mele di Napoli, una delle imprese più impresse nell'immaginario collettivo del meridione d'Italia. Negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento era celebre per lo stile elegante e raffinato ma al 'massimo buon mercato'. Espressione del gusto liberty della Belle époque in una Napoli operosa, creativa, geniale anticipatrice di tendenze, i Magazzini Mele entrano in competizione con la concorrenza parigina, aprendo la strada ad una autentica via italiana all'eleganza. I fratelli Emiddio e Alfonso Mele, capitani d'azienda totalmente immersi nella cultura napoletana di fine secolo, individuano nell'arte dei manifesti d'autore un mezzo d'espressione e comunicazione pubblicitaria essenziale: una cronaca pittorica raffinata del tempo in cui l'eleganza è il vestito d'obbligo del bon ton di un'epoca. -
San Domenico Maggiore. Guida (breve). Ediz. illustrata
Il complesso di San Domenico maggiore, con la chiesa monumentale, è il risultato di una stratificazione secolare avviata nel 1227. Nel 1289 vengono avviati i lavori di ristrutturazione del convento che, nel corso dei secoli, assume progressivamentele dimensioni di un'insula imponente nelle maglie della città antica greca e romana, una vera e propria città nella città. Dalla fondazione al culmine della sua fortuna politico-culturale, il complesso di San Domenico rappresenta un autentico crocevia dell'Europa medioevale e moderna, accogliendo l'opera dei maestri scultori, pittori, ebanisti, miniatori delle scuole più raffinate delle corti di Italia e di oltralpe, le cappelle gentilizie dei re e dei gentiluomini più influenti del regno, il genio ribelle dei riformatori più generosi e visionari, da Pietro Cavallini e la scuola di Giotto, a Giordano Bruno e Tommaso Campanella, a Caravaggio... -
Vicoli e veicoli. Ediz. illustrata
Maturati nel Museo delle Carrozze di Villa Pignatelli, i disegni di Bruno Agolini - prima a matita e poi colorati a china - propongono viaggi nei labirinti dell'immaginario comune, che invitano a interagire: segni netti, colori brillanti delineano percorsi onirici saturi di geometrie sinuose, geometrie e cabale di numeri, percorsi urbani, flora e animali fantastici, figure umane dilatate. Un caleidoscopio di sovrapposizioni/metamorfosi, giochi di prospettiva e di specchi, invitano in una terza dimensione della mente, un mondo che si può decifrare solo con una lente di ingrandimento capace di inquadrare le cose animate che sfuggono agli sguardi superficiali. Come nel paese delle meraviglie, prende forma un universo di storie senza confini, di memorie, aforismi ""la vita non è sufficiente per digerire"""" transvalutazioni, concepiti con il gusto della sorpresa, per ricreare in libertà contesti e relazioni."" -
Guglielmo Longobardo. Pittura continua. Ediz. illustrata
Ispirate dalle suggestioni della sua terra d'origine - i campi flegrei - le opere di guglielmo longobardo evocano immagini della memoria, sogni antichi, desideri inespressi.rni rossi, i verdi e i blu - come la terra, il mare e il cielo - predominano da sempre nei suoi lavori, si intrecciano a segni e linee dritte come l'orizzonte.rncon cura minuziosa e sapienza, in ogni dettaglio, longobardo rielabora la qualità fisica della pittura, materialità e tattilità delle tinte: un respiro ampio in termini di luce e di poesia, un varco aperto sul mondo.rnpittura continua, con oltre 60 opere, documenta un percorso creativo lungo quasi quarant'anni. -
Labirinti del cuore. Giorgione e le stagioni del sentimento tra Venezia e Roma. Ediz. a colori
Un progetto di mostra imperniato sui due amici di Giorgione, un focus fino a oggi mai proposto su un quadro poco noto rispetto alla sua rilevanza, ma anche sui fili storici che legano la figura di Giorgione a Roma, nel quadro di una rete - ben più ampia e studiata - dei rapporti intercorsi tra Venezia e la città eterna... E' una storia molto umana... che dai palazzi del potere di Palazzo Venezia conduce nelle case e nelle camere più private evocate a Castel Sant'Angelo. Ci parla di sentimenti, stati d'animo, desideri, mancanze, melanconie, ostinazioni, dolori, ricordi, introducendoci nel labirinto che ognuno porta nel proprio cuore... Gli artisti che sono stati chiamati a descrivere tali stati d'animo transitori li hanno fermati per sempre sulle tele e sulle tavole, consegnandoci i documenti visivi di una storia dei sentimenti che appunto non è scritta solo sulle pagine di libri e manoscritti, ma anche sui quadri... Ci parlano a cuore aperto di vicende a volte note, a volte intuibili, ma per lo più inconoscibili. [dall'introduzione di Enrico Maria Dal Pozzolo] -
Le miscellanee del fondo Villarosa della Biblioteca Nazionale di Napoli. Vita sociale e civile nella Napoli del Settecento
Ambiente, archeologia e arte, architettura, astronomia, epidemie, libero commercio, pubblico bene, riconquista del regno, scienze naturali, teatro di San Carlo, Vesuvio, vita di corte e volo aerostatico: 9.000 documenti preziosi e rari, raccolti per ambiti tematici, stampati a partire dal 1600 e raccolti in 715 volumi miscellanei, ricostruiscono il clima, le coordinate, i campi di forza di una capitale europea in pieno fermento, nel secolo dei lumi. Costituita per volere della famiglia de Rosa, che ha raccolto per generazioni opere letterarie antiche e contemporanee, la raccolta Villarosa, riunisce ""molte piccole cose, che nel di loro genere contengono sommo pregio, per la picciolezza delle di loro mole sarebbono facili a smarrirsi se sole si lasciassero a giacere nelle loro librerie"""". (Carlantonio de Rosa, marchese di Villarosa)"" -
Restauri a Pompei. Dalle case di Championnet alla domus dei Mosaici Geometrici. Ediz. illustrata
"Gli interventi di messa in sicurezza e restauro - realizzati nell'ambito del Grande Progetto Pompei - riguardano in particolar modo, il complesso di Championnet e la domus dei Mosaici Geometrici, un insieme di eleganti edifici residenziali disposti a terrazza, a sud-ovest del pianoro di Pompei con affacci panoramici sulla piana del Sarno. Un'area dell'antica Pompei di particolare interesse, sia per la vicinanza alla principale piazza urbana, il Foro, fulcro della vita civile, religiosa ed economica della città, sia per la caratteristica delle case a terrazza articolate 'sul pendio', che costituiscono uno dei più singolari aspetti dell'edilizia pompeiana."""" (Caterina Cicirelli)" -
Piranesi a Paestum. Il suono dell'architettura
Una storia per immagini e suoni, tra fantasia e documentazione iconografica rigorosa: protagonista della scena uno degli interpreti più geniali dei templi greci di Paestum, Giambattista Piranesi, artista per molti versi enigmatico e contraddittorio, difensore della romanità ma capace di visioni romantiche che travalicano l'esperienza neo-classica, tra antichità calligrafiche e paesaggi bucolici 'pittoreschi'. ""Ho cercato di colmare le discontinuità nel personaggio Piranesi con la fantasia, usando la musica come complemento dei suoi disegni... parole forse mai dette e mai scritte, che però nella mia lettura spiegano quel passaggio sotterraneo dal Barocco al Romanticismo che traspare dai disegni di Paestum"""". (Gabriel Zuchtriegel)"" -
Diventare archeologo. Formazione e professione
"Applicazione, dedizione, rigore e apertura mentale verso nuove fonti e nuovi metodi di indagine, spirito critico e flessibilità mentale, volontà e capacità di dialogo con il mondo esterno - oltre, ovviamente, ad una forte e sincera passione per il mondo dell'antichità - sono le caratteristiche che deve necessariamente possedere chi aspira a diventare archeologo. L'autore illustra, spiega, consiglia ed invita a riflettere sui vari aspetti della professione, dalla fase di apprendimento all'esercizio della stessa accompagnando il lettore attraverso le tappe del percorso di chi ha deciso di intraprendere il mestiere di archeologo"""". (Presentazione di Francesco Sirano)" -
Palazzo Penne a Napoli. Tra conoscenza, restauro e valorizzazione
Palazzo Penne rappresenta uno dei rari esempi di architettura di impianto rinascimentale ancora esistente nel centro antico di Napoli e costituisce testimonianza tangibile delle vicende civili, politiche e artistiche della città, dal XV al XVIII secolo. La ricerca condotta nell'ambito dell'accordo di collaborazione scientifica tra l'ente attualmente proprietario della quattrocentesca dimora della famiglia Penne (agenzia regionale campana difesa suolo), il Dipartimento di Architettura e il Centro Interdipartimentale Urbaneco dell'Università Federico II di Napoli ha visto l'università mettere a servizio del proprio territorio le competenze tecniche e scientifiche in grado di affrontare un restauro di tale complessità... -
Immaginario. Vallifuoco
Frutto del fecondo incontro tra Roberto De Simone e l'artista scenografo avellinese Gennaro Vallifuoco avvenuto più di vent'anni fa, ""Immaginario"""" si presenta come un autentico viaggio nel tempo, un progetto che, come suggerisce il titolo, rivisita - attraverso le illustrazioni create per la produzione letteraria di De Simone - l'insieme dei simboli, dei concetti e degli emblemi antropologici che formano la memoria collettiva di una comunità, quella partenopea e - per estensione - campana. Risultato di uno scambio reciproco, le opere di Vallifuoco - vere e proprie scenografie elaborate - dialogano in perfetta armonia con i testi fornendo al lettore/spettatore le chiavi necessarie per arrivare laddove le parole non riescono a portare. Dalla presentazione di Augusto Ozzella."" -
Le reali scuole di ballo del Teatro di San Carlo di Napoli
Nate nel 1812 durante il regno di Gioacchino Murat, sul modello della prima scuola di formazione professionale nell'arte della danza del mondo - l'Académie dell'Opéra di Parigi -, le scuole di ballo del Teatro di San Carlo hanno rappresentato per decenni un laboratorio artistico esemplare, formando alcuni dei più celebri ballerini dell'epoca. Costrette a interrompere le attività in più riprese, dal 1840 al 1868, a causa di problemi di natura economica, furono rilanciate definitivamente solo alla fine della seconda guerra mondiale. La ricerca di Giovanna Caridei presso l'Archivio di Stato di Napoli - in occasione del convegno internazionale 'Danza e ballo a Napoli: un dialogo con l'Europa (1806-1861)' - ricostruisce con rigore le tappe fondamentali della scuola napoletana e, soprattutto, propone nuovi spunti di indagine sulla storia della danza in occidente. -
Voglia d'Italia. Il collezionismo internazionale nella Roma del Vittoriano
Una collezione straordinaria - arricchita da prestiti internazionali che testimoniano il mondo variopinto del collezionismo e del mercato di fine Ottocento e inizio Novecento in Italia - dipinti, mobili, tappezzerie, arazzi, oggetti di arti applicate... 'arredava' la dimora dei coniugi statunitensi George Washington Wurts e Henrietta Tower a Roma. Alla morte di George, la vedova dona la raccolta allo stato italiano (1933), legandola a Palazzo Venezia, per riaffermare il legame tra la città e le testimonianze dirette del rinnovamento radicale, architettonico e urbanistico, della capitale del nuovo regno d'Italia. Frutto di ricerche puntuali di prima mano dei maggiori studiosi della storia del collezionismo e delle espressioni artistiche a cavallo tra il XIX e XX secolo, il catalogo offre una ricostruzione inedita dello 'stile di vita' e della passione per l'arte della comunità anglosassone in Italia, con un apparato iconografico di corredo di grande respiro. Oltre alle dinamiche poco indagate del collezionismo, soprattutto anglo-americano, prende forma un momento chiave della storia della capitale, con un focus originale su un'architettura simbolo dell'epoca: il Vittoriano. -
Il cammino delle certose. Napoli. Capri. Padula. Ediz. illustrata
Tre luoghi simbolo della storia universale e dell'immaginario religioso, architettonico e artistico, le Certose di San Martino a Napoli, di San Giacomo a Capri e di San Lorenzo a Padula, emblemi di una civiltà plurisecolare che ha contribuito a formare l'identità della regione da nord a sud, dalla metropoli capitale alla cittadella monastica più imponente d'Europa, nel cuore del Vallo di Diano. Il filo conduttore delle esposizioni, tra assonanze e distinzioni, si articola sulle interpretazioni storiche dei temi della meditazione, della violenza, della redenzione, del conflitto religioso, con capolavori quali Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi, fino alle declinazioni contemporanee autoriali dei campi di forza del silenzio, dell'ambiente naturale, dell'impegno etico, del legame con il territorio, in una trama discontinua e inquieta di relazioni fluide, senza tempo e senza confini.