Sfoglia il Catalogo ibs044
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2121-2140 di 10000 Articoli:
-
Déplacement. Tra i confini dell'arte di Marisa Albanese. Catalogo della mostra (Torino, 11 ottobre-11 novembre 2019). Ediz. illustrata
Il viaggio, lo spostamento, alterazioni delle latitudini longitudini fisiche e mentali, la percezione di uno spaesamento che definisce nuove storie, nuove narrazioni, sono questi i cardini su cui Marisa albanese, ripercorrendo le vite degli altri, s'interroga sulla dimensione umana del nostro tempo, sulla condizione antropologica e sociologica dell'esistenza, sulla misura del tempo e dello spazio in cui si muovono, per usare un termine caro a Georg Simmel, le ""oscure esistenze"""".l'artista utilizzando una molteplicità di linguaggi - installazioni, video, sculture, libri d'artista - indaga con lucidità, fermezza estetica e grande valore intellettuale le condizioni metatemporalidell'essere umano costruendo una serie di trappole iconiche che si concentrano proprio sul concetto di 'déplacement (spostamento)', inteso come condizione di cambiamento, di conoscenza, di ricerca, ma anche e soprattutto come difficoltà, fuga, situazione di precarietà ed emarginazione, in un tempo storico controllato da un sistema globale feroce e caratterizzato da un costante sisma esistenziale. (Dalla presentazione di Alessandro Demma)"" -
La Casa del bicentenario di Ercolano. La riapertura a ottant'anni dalla scoperta
Situata nel centro dell'antica £rcolano sulla strada principale a pochi passi dal foro e dal teatro, la Casa del bicentenario è stata intercettata dalle esplorazioni borboniche del XVIII secolo e successivamente scavata e restaurata negli anni trenta del novecento. Luogo del ritrovamento di un famoso gruppo di tabelle di legno contenenti importantissimi documenti che aiutano a ricostruire la vita a Ercolano nei decenni immediatamente precedenti l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., la domus si presta per essere utilizzata come paradigma della storia delle ricerche e delle attività di conservazione svolte sul sito oramai da ben più dei duecento anni cui fa riferimento la denominazione prescelta con grande cura e intelligenza da Amedeo Maiuri e rappresenta oggi una tappa della rinascita del sito grazie al supporto della Fondazione Packard (Phi) attiva a Ercolano ininterrottamente dal 2001 con un partenariato pubblico-privato. -
Gioiello e stile. Conoscere, scegliere e indossare i gioielli
"La classe non è il privilegio di un élite, bensì prerogativa di chiunque possieda l'audacia imporre il proprio stile"""" proclamava mademoisellechanel. Cos'è in realtà uno stile, se non il gesto del singolo diventato nel tempo un'affascinanteabitudine da seguire? Ogni icona di eleganza ha un principio, dunque noi stessi possiamo essereiniziatori di nuovi modelli di stile e rendere ungioiello una specifica sigla di eleganza, una chiara nota d'identità.Oggi ornamento può essere considerato un mezzo per rivelare chi siamo, raccontare la """"nostra storia"""", dichiarare come """"io mi percepisco"""" e come """"io desidero essere percepito"""". La conoscenza forma il giudizio, il giudizio plasma lo stile. Questo vademecum stimola a scoprire l'evoluzione stilistica della gioielleria, per decidere con competenze e cognizione il gioiello più appropriato ognuna di noi. Conoscere il gusto di e poche passa te e dei diversi creatori e annotare ciò che affascina. Ne risulterà una lista eclettica di forte ispirazione estetica per individuare il 'proprio 'gioiello e creare uno stile personale....E ricordate, il gioiello si indossa per ultimo, quando si è scelto l'abito, ma è il primo ad essere nota to! Un gioiello spicca sul vestito perché può renderlo molto più significante." -
Cerimoniale del viceregno spagnolo di Napoli 1535-1637
Il quinto e ultimo volume della serie ""Cerimoniali della corte di Napoli"""", voluta dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il comune di Napoli, racconta le vicende del regno di Napoli e della sua capitale dall'arrivo di Carlo V nel 1535 fino al terzo decennio del Seicento, attraverso l'inedita visuale del maestro di cerimonie di palazzo reale, regista e cronista degli atti pubblici dei viceré del regno più ricco della potente monarchia di Spagna. Trascritto integralmente e tradotto in italiano, il diario di cerimonie di Jusepe Renao, conservato manoscritto a Madrid nella Biblioteca nacional de España, raccoglie e sistematizza i precedenti rituali di corte soffermandosi in particolare sugli anni Venti e Trenta del Seicento, decenni intensi del viceregno del duca d'Alba e del viceregno del conte di Monterrey, periodo in cui Napoli si sta 'vestendo' di arte barocca, mentre il regno partecipa da protagonista eroico agli scenari europei e mediterranei della lotta contro il turco e delle guerre del Monferrato e dei Trent'anni."" -
Guida al (disallestito) Museo Archeologico di Paestum. Ceci n'est pas un musée
Il momento in cui esce questa guida è probabilmente quello meno adatto che si possa immaginare. Da qui a qualche anno, il museo subirà una serie di interventi importanti di ristrutturazione e di riallestimento. Le collezioni saranno spostate, le sale temporaneamente chiuse. che senso ha fare una guida in questa fase? Beh, se da un lato possa apparire inadatto, dall'altro risulta particolarmente felice per comprendere il senso del museo di paestum. che non è un museo, anche se c'è scritto sopra in grandi lettere bronzee: 'mvseo'. ...Messo a nudo, privato della maggior parte delle collezioni in occasione dei lavori sopracitati, il Museo di Paestum rivela però meglio che mai la sua vera identità: quella di un tempio, di un'opera architettonica singolare che merge antichità e contemporaneità. (Dalla presentazione di Gabriel Zuchtriegel) -
Comunicare la Palestina. Una narrazione diversa. Catalogo della mostra (Napoli, 29 novembre 2019-10 gennaio 2020). Ediz. illustrata
"Siamo sicuri che la comunicazione, un buon progetto di comunicazione come una serie di poster d'autore su un tema sociale e politico, possa contribuire a cambiare un punto di vista, un'opinione? O almeno a indurre una riflessione su un tema così delicato e così lacerante come la questione palestinese? """"Comunicare la Palestina: una narrazione diversa"""" non è solo una serie di esercizi di stile di alcuni noti designer italiani, quanto quello di sollecitare un pensiero teorico sul rapporto tra design della comunicazione e politica, ma in particolare proprio efficacia del design della comunicazione. Il tema è complesso, impegnativo, difficile, oltre che politico, è ideologico, come lo è una scelta di campo: stare da una parte e non dall'altra. L'intenzione della mostra non è la consueta contrapposizione della narrazione mediatica semplificata bensì collaborazione di un piccolo contributo teorico con l'intento di riflettere efficacia della comunicazione politica"""". (Dal testo dei curatori Pino Grimaldi e Enrica D'Aguanno)." -
L' emeroteca della Biblioteca Nazionale di Firenze. Recupero e restauro del complesso architettonico dell'ex caserma Curtatone e Montanara
Il volume, a cura di Francesco Felice Buonfantino, raccoglie studi e contributi di Luca Bellingeri, Carlo Picchietti, Valeria D'Aquino, Fabio Mangone, Renata Picone, Federica De Stefano, Fabrizio Cembalo Sambiase, Francesco Semmola, Stefano Mango e Alessandra Pagliano. Le indagini archeologiche e storiche e i progetti di restauro e ri-funzionalizzazione di interni e esterni coniugano le esigenze del riuso con quelle dell'adeguamento e offrono un'analisi corale del recupero di un complesso architettonico, l'ex caserma Curtatone e Montanara (fino all'Ottocento convento delle Cappuccine), la cui immagine, ormai storicizzata, appartiene alla memoria identitaria del centro storico di Firenze. -
Disegni dalla belle Époque. Pietro Scoppetta tra Napoli e Parigi nella collezione di Rocco Pagliara. Catalogo della mostra (Napoli, 16 dicembre 2019-31 marzo 2020). Ediz. illustrata
"L'incontro tra due sensibilità meridionali, quella di Rocco Pagliara e quella di Pietro Scoppetta... Un pugno di foglietti, schizzi a penna, personaggi teatrali, macchiette, affidato alla cura di un collezionista raffinato, attento alla storia di Napoli e alla musica, bibliotecario al Conservatorio di San Pietro a Majella dal 1889 fino alla morte, sopraggiunta nel 1914, un micro-esempio di come l'immagine dei napoletani si presenti alla ribalta del nuovo secolo"""". (Maria Antonella Fusco)" -
Francesco Trevisani per il Cardinale Ottoboni. Il Sogno di San Giuseppe. Ediz. illustrata
"Il volume dà conto del recupero conservativo e critico di un notevole sogno di san Giuseppe nel Museo Correale di Terranova a Sorrento, finora dibattuto tra Francesco Solimena e Giacomo del Po. L'opera, alla luce delle nuove indagini, si è rivelata un capolavoro dimenticato di Francesco Trevisani, tra i protagonisti della pittura romana tra sei e settecento, da identificare con la tela posseduta dal cardinale Pietro Ottoboni, suo principale patrono, e in seguito dal cardinale Tommaso Ruffo. l'attribuzione qui proposta è confermata dalla presenza, nello stesso museo, di un altro dipinto appartenuto a Ruffo, il modelletto di Giuseppe Ghezzi per la celebrata - ma oggi perduta - Pentecoste già sull'altare maggiore della chiesa di Santo Spirito dei napoletani a Roma, a testimonianza della ricchezza di un patrimonio artistico, quello meridionale, ancora lungi dall'essere esplorato in tutte le sue stratificazioni storiche."""" (Giuseppe Porzio)" -
Parco archeologico di Ercolano
Le case, le botteghe, il foro, le terme, la palestra, gli spazi sacri, il teatro, la villa dei papiri e le nuove scoperte... Finalmente una guida ufficiale essenziale e rigorosa, curata dal direttore del Parco Francesco Sirano, percorsi di visita nel cuore della vita quotidiana dell'antica Herculaneum, alle pendici del Vesuvio, imbalsamata per secoli sotto le ceneri piroclastiche del vulcano, rinata a nuove vite nel 1738, con i primi scavi della dinastia Borbone, con la regia sapiente e illuminata di Amedeo Maiuri, dal 1927, con la nuova stagione di studi e valorizzazione in pieno fermento, oggi. -
Il Britannique Napoli/L'architettura-The Britannique Naples/The architecture. Ediz. illustrata
Il diario di una sfida ad un tempo imprenditoriale, professionale e artistica a servizio di una cultura d'impresa positiva questo volume rappresenta la genesi di un progetto e la cronaca di circa 30 mesi di lavoro che hanno consentito di realizzare un albergo completamento nuovo, the Britannique Naples, per rinnovare i fasti del Macpherson britannique nato nella seconda metà dell'800 (Costanzo Jannotti Pecci). Un percorso progettuale, quello di gnosis, che rifugiasse dai semplicismi alla moda per perseguire la ricerca di un linguaggio nuovo. una ricerca che è partita dallo studio dei cromatismi propri della tradizione partenopea, dall'analisi delle geometrie delle maioliche e delle boiserie ottocentesche per giungere ad una reinterpretazione di questi elementi in chiave contemporanea. un'operazione complessa e coraggiosa che nasceva con l'obiettivo di realizzare un albergo ""caldo"""", diverso. (Francesco Felice Buonfantino)."" -
Maurizio Valenzi. Disegni. Ediz. illustrata
"... Mio padre ... ha disegnato e donato veloci ritratti in ogni occasione, durante le riunioni su buste intestate, dopo un pranzo seppiati col caffè, sulla spiaggia, dovunque ... ...I disegni sembravano fatti per essere donati, quasi mai trattenuti, così quando abbiamo scoperto che in casa, nonostante tutto, ne sono rimasti più di settecento, mi sono davvero stupita ... disegnare è stato per lui divertirsi, godere nel fare una attività amata e nello stesso tempo entrare in relazione, comunicare"""" (Lucia Valenzi, presentazione del volume). Un catalogo ragionato dell'attività grafica di Maurizio Valenzi, più di duecento disegni che raccontano l'universo politico e culturale, il rigore morale, le passioni civili, di un protagonista della storia della sinistra europea nel ventesimo secolo." -
The multiple lives of Pompeii. Surfaces and environments. Ediz. italiana e inglese
Pompei non è semplicemente una città sepolta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. È il prodotto di una riemersione in progress, di una sequenza secolare di scavi, restauri, ricostruzioni, riconfigurazioni museografiche. Come in un palinsesto, è un patrimonio immaginario costantemente rimodellato dalle metamorfosi della storia, dalla percezione collettiva, dai gusti, dagli stili di vita dei suoi pubblici. Mettere in valore, tutelare Pompei come osmosi vitale tra antichità e contemporaneità richiede, oggi, una profonda comprensione della interazione tra cambiamento e dissipazione, distruzione e rinnovamento, conservazione e ri-creazione: un impegno, un dialogo pluridisciplinare, essenziale per restituire la natura stratificata profonda di Pompei. Una rassegna rigorosa sugli indirizzi più aggiornati della storiografia e del restauro, sulle metodologie di rappresentazione e condivisione riferite ai colori, alla luce, alla cultura materiale della città antica, alle problematiche mutevoli della musealizzazione e della fruizione, attraverso un dialogo interdisciplinare esemplare tra scienze umane e scienze naturali. -
La commedia della vita. Genere e realtà nell'arte napoletana del Settecento
Traendo spunto dallo studio di un importante organo realizzato nel 1739 dal napoletano Domenico Mancini, conservato nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Taverna, la mostra intende rileggere - attraverso una mirata selezione di opere - alcuni aspetti delle arti a Napoli negli anni e nell'ambiente di Mancini, capostipite di una prolifica famiglia di organari richiesti in tutto il Regno. Fulcro dell'esposizione è la pittura di genere di uno dei maggiori e più originali osservatori della realtà del proprio tempo, Gaspare Traversi, che a Napoli crebbe e si formò nello stesso quartiere dei Mancini, peraltro suoi padroni di casa; lo sguardo critico, talora irridente, ma sempre umanissimo del pittore è qui esaminato in rapporto con alcuni episodi, meno noti ma assai significativi, della cultura figurativa del Settecento napoletano, dai precedenti di Giuseppe Bonito alla scultura in terracotta del grande Giuseppe Sanmartino. (Giuseppe Porzio) -
Oltre il design. Cultura, identità e linguaggio di una impresa
Il racconto inedito di una ricerca che aveva entusiasmato, alle soglie del nuovo Millennio, il progettista e il produttore dei Rotor 2000, George Sowden e la IPM. La genesi di un'intera famiglia di terminali telefonici pubblici di ultima generazione, i Rotor 2000, in una stagione in cui la cultura digitale del progetto era ancora ai primi passi. Le ragioni profonde di un percorso capace di interpretare un cambiamento epocale, trasformando l'oggetto da espressione inerte della funzione cui è destinato in protagonista e testimone della sperimentazione, della 'cura' da cui prende vita. -
Fritz Saxl. Battaglie senza eroe. Studi su Aniello Falcone. Ediz. illustrata
"La prima edizione italiana degli studi pionieristici su Aniello Falcone di Fritz Saxl (1890-1948), protagonista del """"circolo"""" di Aby Warburg e custode - innanzitutto attraverso la direzione della straordinaria biblioteca - della sua eredità culturale. La modernità dell'approccio pluridisciplinare - un'analisi combinata di stile, iconografia, produzione grafica, committenza e contesto sociale - fa del contributo di Saxl un capitolo fondamentale della fortuna storica dell'arte napoletana fuori dai confini nazionali. Allo stesso tempo, in assenza di una monografia sistematica, il volume costituisce - grazie anche agli apparati critici e filologici - un punto di riferimento aggiornato per la conoscenza del pittore, grazie a uno scavo archivistico rigoroso e a un nuovo corredo fotografico che integra quanto, con i mezzi dell'epoca, Saxl non poté adeguatamente documentare"""". (Giuseppe Porzio)" -
Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità
Un viaggio interiore nei volti e negli sguardi delle 'creature' della Sanità, al confine con il percorso che collega il Museo e Real bosco di Capodimonte alla città storica. Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità - allestita nella sezione d'arte contemporanea inaugurata nel 1996 - ri-genera l'immaginario urbano sedimentato con la energia, l'attualità 'immanente', delle interpretazioni site specific più autentiche. ""... La Motta ha un particolare talento nel cogliere la gravità dell'infanzia, il suo mistero, la sua ansia, la sua innocenza, un'innocenza che va oltre l'ingegno, e anche, ma non sempre, la fragilità, la durezza, una certa serenità spensierata..."""" [Sylvain Bellenger]"" -
Da Roma verso Sud. La veduta e l'antico nelle acqueforti di Piranesi. Ediz. illustrata
La collezione di acqueforti di Giovan Battista Piranesi (Venezia 1720-Roma 1778) - di cui ricorrono nel 2020 i 300 anni dalla nascita - del Gabinetto Disegni dell'Università Suor Orsola Benincasa: due tavole delle Carceri (1745) e delle Diverse maniere d'adornare i camini (1769) e, soprattutto, 17 tavole di Vedute di Roma antica e moderna, alcune delle quali preziosamente acquerellate. Giunto a Roma nel 1740, Piranesi frequentò Napoli, Pompei, Ercolano a partire dal 1742, esplorando le città vesuviane e, più tardi, Paestum fino alla morte, nel 1778, a causa d'una febbre contratta proprio a Paestum. A testimoniare questo interesse profondo per l'Antico e per la veduta ""da Roma verso Sud"""", l'Università e l'Ente Morale Suor Orsola Benincasa, con il supporto della Regione Campania, propongono una mostra virtuale e un catalogo scientifico, corredato da saggi di Barbara Jatta, José Luzòn, Gabriella Pace, Francesca De Ruvo, Alessandra Mazzaro ed altri studiosi, per illustrare al meglio sia le proprie Vedute di Roma, per l'occasione restaurate dall'Istituto Centrale per la Grafica, sia l'album delle citate Vedute di Paestum oggi al Museo di Capodimonte, sia alcune incisioni di soggetto pompeiano provenienti dall'Istituto per la Grafica di Roma. [Pierluigi Leone de Castris]"" -
Imprese. Da IPM a Incard. Intervista a Paolo De Feo
Imprese si nasce. Come per tutti i talenti, la formazione accademica e il supporto professionale più sofisticati non possono surrogare l'attitudine, la scintilla, da cui ha origine l'avventura dell'intraprendenza che lascia tracce durevoli. La storia del gruppo IPM dimostra in uomini e cifre cosa significhi creare valore, generare lavoro stabile, innovare, a partire da Sud, con visione e respiro internazionali. Demolendo luoghi comuni, pregiudizi strumentali, con la passione civile e l'orgoglio di una comunità operosa che ha scritto pagine cruciali per l'industria manifatturiera in Italia e in Europa, dai primi passi della telefonia pubblica, alle nuove frontiere della Information Tecnology e della smart economy. Una parabola capace di sbaragliare ogni concorrenza fino a diventare il primo operatore internazionale del settore per radicamento, mercati, caratura tecnologica, fino all'avvento del ciclone della telefonia cellulare di ultima generazione: un mondo è andato in archivio, ben prima di quanto immaginassero tutti gli osservatori più accreditati, ma il seme di questa impresa-rete continua a germinare, dagli stabilimenti in piena attività, dagli spin off di che proseguono i cammini tracciati, dal capitale umano dell'ultima generazione maturata nel vivo di questo incubatore speciale. -
Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre. Vol. 11-12: trincea delle arti, La.
"Potevamo anche far finta di niente, però è andata così, ci siamo detti che quando il gioco si fa duro... potevamo anche metterci in salvo, come salendo nella fly zone di un drone, e guardare tutto da quella prospettiva, dunque guadagnando una certa distanza da un'epoca così francamente brutta, per la miseria, che mai ce ne furono di così, almeno non nell'arco di tempo della nostra esistenza. Invece ci siamo messi a contare, ci siamo messi pancia a terra, abbiamo scavato un solco, abbiamo messo sacchetti di sabbia alle finestre e scelto un titolo che più eroicamente novecentesco proprio non si può: la trincea delle arti. Il punto di partenza, la startup del numero che adesso avete tra le mani il convegno che giusto un annetto fa si dedicò qui, nell'accademia di Napoli e a cura di Giovanna Cassese, al Bauhaus, al centenario della sua fondazione. Un anno fa e poi per mesi, negli ambienti artistici, letterari, filosofici, si discuteva soprattutto di clausura, di raccoglimento ritrovato, di silenzio necessario. Non c'era redazione culturale che non ruotasse, che non si facesse un bel giro intorno... alla propria stanza. Oggi emerge un rinnovato desiderio di responsabilità individuale e collettiva - lo percepiamo ascoltando ciò che hanno da dirci storici, artisti, scrittori, designer, editori - ed è anche per questo che il richiamo al Bauhaus funziona."""" [dall'editoriale di Marco Di Capua]"