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L' Italia tra le grandi potenze. Dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda
«Caratteristica della storica è la capacità costante di intrecciare l'analisi del nuovo mondo bipolare, diviso sull'asse Est-Ovest, con le vicende interne italiane dalla caduta del fascismo fino alla prima metà degli anni Cinquanta. Tale nesso non è sempre colto dagli studiosi». - RobinsonrnrnrnElena Aga Rossi è una delle maggiori studiose della politica e dell'intervento degli Alleati in Europa e soprattutto in Italia durante la guerra, e dell'influenza dell'Unione Sovietica in Italia nei primi anni della guerra fredda. Sull'una e l'altra tematica ha prodotto nel tempo una cospicua serie di ricerche originali che hanno in più casi costituito punti di svolta della ricerca storica sulla Campagna d'Italia e in generale sulla storia politica del nostro paese fra guerra e dopoguerra. Ora i risultati di quelle ricerche trovano qui una sistemazione fortemente unitaria, che segue tre assi fondamentali: i piani alleati per la divisione dell'Europa elaborati dagli alleati durante la guerra; la Campagna d'Italia degli angloamericani; i rapporti del PCI con l'Unione Sovietica. Nel complesso, un contributo di prima grandezza sugli aspetti cruciali che determinarono il futuro dell'Italia postfascista e la sua collocazione internazionale. -
Interpretazione di culture
Se fino alla seconda metà dell'XIX secolo l'antropologia era praticata studiando le culture tramite i resoconti di viaggiatori ed esploratori, con l'affinarsi della disciplina per avvicinarsi ai popoli e alle culture si è fatto sempre più ricorso a ricerche sul campo. È a quest'opera ormai divenuta un classico imprescindibile - che dobbiamo la rivoluzione concettuale secondo la quale le culture umane non sono qualcosa di oggettivo solo da osservare. Simili alla tela del ragno, sono insiemi (testi) contenenti simboli e significati, che vanno interpretati in relazione a un determinato contesto. Le società - secondo Geertz - come le vite umane contengono la propria interpretazione. -
Espatriati ed esuli nella storia della conoscenza
A partire da una straordinaria messe di casi rintracciati in un arcornstorico che va dal XV secolo all’epoca contemporanea, il librorndocumenta gli effetti positivi che il fenomeno dell’espatrio producerndal punto di vista del progresso intellettuale. Mettendo a contattornla loro cultura di partenza con quella del paese di arrivo, espatriatirned esuli contribuiscono infatti all’avanzare e al diffondersirndella conoscenza: informazioni nuove e stili di pensiero differentirncircolano, si ibridano, aprono le menti e sprovincializzanornla cultura. Nel bilancio della vita culturale l’espatrio (volontariorno subìto) è dunque un guadagno più che una perdita. Una lezionernda tenere presente, quando si facciano avanti tentazioni autarchiche. -
Le mafie nell'economia legale. Scambi, collusioni, azioni di contrasto
Le mafie continuano a prosperare sia nelle zone di insediamento tradizionale sia in quelle di nuova espansione. In particolare, risulta in crescita la loro presenza nell’economia legale, favorita da situazioni in cui si ravvisa una «confusione» tra lecito e illecito. Il libro affronta questi temi, approfondendo i rapporti e gli scambi tra mafiosi e imprenditori. Viene quindi analizzata l’area grigia, intesa come un campo organizzativo in cui prendono forma relazioni di collusione e complicità. Essa costituisce oggi il fronte più avanzato – e anche più problematico – del contrasto alle mafie. Per disfare il nesso tra mafia ed economia sono necessarirn– secondo gli autori – strumenti di azione differenziati, non solo di tipo repressivo, ma anche di tipo preventivo e «curativo». -
La parola e la spada. Violenza e linguaggio attraverso l'Iliade
Il linguaggio è un’alternativa alla violenza o un suo strumento? Mettendo in discussione la separazione tra violenza verbale e violenza fisica, il libro indaga il rapporto che lega linguaggio, violenza e natura umana, nel contesto della madre di tutte le guerre, quella combattuta a Troia e raccontata nell’Iliade, dove armi e parole concorrono a realizzare una violenza distruttiva. Le vicende narrate nel poema omerico diventano allora casi esemplari, utili a illustrare il potere che il linguaggio ha di inaugurare nuove forme di violenza esclusive dell’animale che parla. -
La forza dei sentimenti. Anarchici e socialisti in Italia (1870-1900)
Il libro descrive le passioni e i sentimenti che animavano i rivoluzionarirnitaliani di fine Ottocento.rnrn Carteggi e diari, autobiografie e memorie illuminanornle ragioni di una militanza che – tra esaltazioni e disillusioni, arresti ernclandestinità, esilio e manicomi – assunse per molti i tratti di una vera ernpropria scommessa esistenziale. La scelta della rivoluzione fu generata da unornslancio etico verso un mondo più giusto, prima che da una coerente adesionernideologica a una dottrina politica. Dinamiche familiari, letture, relazioni dirnamore e di amicizia, odi personali e politici compongono un mosaico dirnstorie individuali da cui emerge il lessico insieme politico e sentimentale delrnsovversivismo italiano di fine secolo. -
Il voto del cambiamento. Le elezioni politiche del 2018
Al gruppo di ricercatori riunito su iniziativa del Centro Italiano di Studi Elettorali (CISE) si deve questa approfondita analisi delle elezioni politiche del marzo 2018. Dopo un’introduzione sugli eventi politici che fanno da retroterra alle elezioni e sulla definizione dell’offerta politica, segue una serie di contributi più specifici sulla campagna elettorale, sulle strategie di competizione dei partiti, sui risultati di voto e sui flussi elettorali, sull’impatto della riforma elettorale, sugli eletti, nonché sull’evoluzione del sistema partitico. Viene così fornita un’interpretazione di ampio respiro a un voto che si è connotato soprattutto per il «cambiamento», da cui sono usciti vincitori - e successivamente protagonisti al governo - due partiti (Lega e M5s) che segnano una cesura nel panorama politico italiano dell’ultimo decennio. -
La finanza pubblica italiana. Rapporto 2019
Il Rapporto come di consueto pone sotto osservazione critica le politiche adottate dagli ultimi governi con riferimento ai più rilevanti ambiti d'intervento pubblico quali conti pubblici, fisco, previdenza e assistenza, sanità, federalismo, public utilities, infrastrutture. Quest'anno in particolare approfondisce le problematiche relative all'autonomia regionale differenziata, tema cruciale per l'evoluzione dell'intervento pubblico in Italia e del long term care, aspetto trascurato ma centrale visto il rapido invecchiamento della popolazione. -
Il test di Rorschach. Applicazioni e nuovi ambiti di intervento nel terzo millennio
Il libro fornisce un puntuale aggiornamento dei progressi scientificirnconseguiti negli ultimi anni nel campo dell’assessment dirnpersonalità «Rorschach-based», passando in rassegna i vari ambitirnin cui il test di Rorschach viene attualmente impiegato e quellirnin cui potrebbe esserlo nel prossimo futuro. In particolare sonornesaminati vantaggi e criticità dell’utilizzo di questo celebre testrnin contesti come quello forense, ospedaliero-sanitario, di comunitàrne psicopatologico. Frutto della collaborazione dei maggiori espertirndella materia, il testo sarà di grande utilità per tutti coloro cherna vario titolo (psicoterapeuti, psicologi clinici, psicologi forensi,rnpsichiatri) utilizzano il Rorschach nella loro professione. -
Da credenti nella sinistra. Storia dei Cristiano Sociali 1993-2017
Il libro ricostruisce la presenza e il ruolo del Movimento dei Cristiano Sociali, attivo dal 1993 al 2017, nella vita politico-istituzionale e culturale-religiosa italiana. I padri del movimento, Ermanno Gorrieri e Pierre Carniti, con il contributo di personalità come Carlo Alfredo Moro e Pietro Scoppola, intesero offrire uno sbocco politico nuovo a una presenza sociale e civile di credenti prevalentemente impegnati in organizzazioni come la Cisl, le Acli, l’Azione Cattolica, l’Agesci, Confcooperative e nel mondo del volontariato. Dopo la scelta di campo per i Progressisti, alla vigilia delle elezioni del 1994, contro l’idea di un centro cattolico equidistante tra i due schieramenti, i Cristiano Sociali hanno partecipato da protagonisti all’esperienza dell’Ulivo e hanno contribuito alla costruzione dei Democratici di Sinistra, come formazione politica unitaria e plurale della sinistra italiana. In Parlamento, nelle amministrazioni locali e nella società hanno svolto un importante ruolo sui temi della pace, del lavoro, delle politiche sociali, della sussidiarietà, dello sviluppo del Terzo settore, della famiglia, dei diritti civili, della libertà religiosa e della laicità. Hanno dato, infine, un contributo significativo alla fondazione e al consolidamento del Partito Democratico, da loro sempre pensato come casa comune dei riformisti, nella quale fare fruttare ricchezza di culture e di storia, di risorse umane, di competenze e di sensibilità. Conseguito lo scopo dell’unità dei riformisti, è maturata la decisione di sciogliere il movimento politico organizzato, per proseguire – fino al 2017 – come associazione di cultura politica. Prefazione di Romano Prodi. -
Il Mediterraneo come risorsa. Prospettive dall'Italia
Attraverso il mare hanno transitato e transitano culture, costumi, idee, bisogni. Anche nell'era del trasporto aereo, l'accesso al mare rappresenta per i paesi che vi si affacciano un fattore logistico di cruciale importanza. Il mare procura cibo e nuove fonti di energia rinnovabile ed è veicolo di grandi flussi turistici. Insomma, oggi più di ieri è un'immensa fonte di risorse. Tutto questo è particolarmente vero per il Mediterraneo, un piccolo mare al centro della storia e canale di collegamento di due oceani. Ed è proprio sul Mediterraneo come risorsa che questo libro si concentra. Attraverso saggi che intersecano analisi di urbanisti, storici, economisti, geografi, politologi, il volume costruisce un ponte tra ciò che il Mediterraneo ha rappresentato nello sviluppo dei commerci e nell'emergere di nuove potenze nei secoli passati, con ciò che esso rappresenta oggi per le economie che vi si affacciano. Saggi di storia connessi al ruolo del mare come via di transito per merci e possibilità di espansione e influenza degli Stati, si affiancano a saggi di economia, che analizzano le caratteristiche salienti della blue economy e il ruolo che il mare può rappresentare oggi per lo sviluppo. Sono inoltre affrontati temi di grande attualità, come l'ambiente e le migrazioni, analizzandone le radici, le dinamiche, i possibili impatti sui sistemi socio-economici. Il filo rosso è il ruolo che il Mediterraneo gioca nel definire i contorni di questi fenomeni. -
Stranieri nel ricordo. Verso una memoria pubblica delle migrazioni
Come si narrano le migrazioni e come se ne trasmette la memoria? Se il museo, l'archivio e il monumento sono le forme istituzionali della memoria dello Stato-nazione, i movimenti migratori mettono in crisi il quadro sociale e semiotico entro cui si racconta il passato e se ne trasmette la memoria. Nato da un progetto presso il Centro di ricerca sull'emigrazione della Repubblica di San Marino e il suo Museo dell'emigrante, il volume raccoglie dieci contributi che riflettono sulle forme della memoria pubblica nel racconto delle migrazioni. La scelta di riunire il punto di vista di studiosi e operatori culturali offre al lettore una riflessione sui modi di narrare e trasmettere la memoria delle migrazioni nel mondo contemporaneo a partire da casi di analisi e concrete esperienze di progettazione. -
Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione 2019. La cittadinanza globale della generazione ""Millennials""
In Italia la condizione occupazionale dei giovani è drammatica: nella fascia tra 25 ern29 anni il tasso di occupazione è del 54,6%, oltre 20 punti in meno rispetto allarnmedia dell’Unione europea, mentre la disoccupazione per la stessa fascia d’età è alrn19,7%, contro il 9,2% di media Ue. Per questo ogni anno vediamo partire oltrernnovantamila under 35, molti dei quali senza buone prospettive di rientro. Sirnaggiunga che l’invecchiamento demografico avrà un impatto sempre più significativornsulla forza lavoro: secondo Eurostat, nel 2050 l’Italia avrà 10 milioni di abitantirnin meno, con un aumento della popolazione anziana superiore al 40%. In questorncontesto, i flussi migratori interni e internazionali giocheranno un ruolo semprernpiù determinante. L’edizione 2019 del Rapporto sull’economia dell’immigrazionernsi focalizza proprio sulle prospettive per i giovani in Italia e in Europa, fotografandorni movimenti attuali e presentando alcuni possibili scenari. Accanto all’analisirnpuntuale di banche dati ufficiali, il Rapporto presenta approfondimenti sul contributorndegli immigrati all’economia italiana: il mercato del lavoro, l’imprenditoria,rnil fenomeno delle rimesse sono alcuni fra i temi analizzati. Nell’ultima parte delrnvolume viene descritto l’apporto delle principali comunità immigrate in Italia, sintetizzandorni maggiori indicatori economici di ciascuna di esse. -
Liberare la scuola. Vent'anni di scuole autonome
A vent'anni dal DPR n. 275/1999, che disciplina l'autonomia scolastica, è tempo di fare il punto sul processo avviato dai ministri Berlinguer e Bassanini. Quell'impianto ha mutato profondamente il quadro, facendo delle scuole non più semplici erogatrici di un servizio definito e governato dal centro, bensì protagoniste attive, chiamate a darsi un'identità e costruire una proposta formativa originale, legata alle esigenze delle famiglie, dei territori, dei tessuti economici e sociali. Attraverso gli interventi di alcune delle voci più significative del panorama istituzionale, scolastico e della ricerca, il volume fa il punto sullo stato dell'arte e sulle prospettive future. Nella prima parte è ricostruita la genesi culturale, politica e legislativa del complesso di norme che hanno introdotto l'autonomia nell'ordinamento italiano. La seconda parte traccia un bilancio dei primi vent'anni di autonomia, toccando i principali temi oggetto di dibattito: il ruolo del dirigente scolastico e degli organi collegiali, la valutazione delle scuole, l'autonomia didattica. Questa parte ospita anche una analisi delle innovazioni introdotte con la legge 107/2015 (la cosiddetta Buona Scuola) e una panoramica dei più significativi sistemi in vigore fuori dall'Italia. Nella terza parte si propongono alcune linee di sviluppo, indispensabili affinché il processo non resti incompiuto: la riorganizzazione del quadro normativo, la valorizzazione del corpo ispettivo e delle reti di scuole, la selezione e la valorizzazione della professionalità dei docenti, il ripensamento della didattica e degli ambienti di apprendimento. Le conclusioni dei curatori, infine, avanzano alcune proposte per passare dall'autonomia scolastica alle scuole autonome, in un'ottica di pluralismo, sussidiarietà ed equità. -
Università sostenibili
La sostenibilità del pianeta è ormai al centro del dibattitorninternazionale. Le università, che pure per la loro natura di centri dirnformazione e ricerca rappresentano il luogo per eccellenza di questorndibattito, hanno tradizionalmente dedicato una minore attenzione allarnsostenibilità delle proprie attività e delle proprie infrastrutture. Questornlibro pone l’attenzione proprio sui campus universitari e sulle azionirnmesse in atto dagli atenei per renderli «sostenibili», in particolare dalrnpunto di vista ambientale, incrementando l’efficienza energetica,rnsviluppando nuove forme di mobilità e di gestione dei rifiuti ernvalorizzando gli spazi verdi. Il rispetto per l’ambiente comporta inoltrernresponsabilità strettamente amministrative, contabili e gestionali:rnrispettare significa anche lavorare bene e con trasparenza. Il librornespone i risultati di una survey condotta nel 2019 sulle universitàrnstatali italiane, completata dal racconto di alcuni casi particolarmenterninteressanti. Nella parte finale si presentano in modo più ampio le sfidernfuture e il ruolo che le università possono rivestire per contribuire adrnaffrontarle. -
Per un «diverso» Stato sociale. La parabola del diritto all'istruzione nel nostro Paese
La parabola del diritto all'istruzione nel nostro Paese è una chiave di lettura assai significativa delle vicende che hanno caratterizzato lo Stato sociale. Poste a cardine della nascita dello Stato unitario, le politiche dell'istruzione riacquisirono centralità dopo le due guerre mondiali, per poi subire, dagli anni Settanta, una netta perdita di importanza, i cui esiti si evidenziano oggi in tutta la loro gravità. Come ha sottolineato Ritter, il tema dello Stato sociale è stato per molto tempo trattato unicamente sotto il profilo della previdenza sociale e della lotta alla povertà e non, invece, come tema chiave della legittimazione dello Stato moderno. In tal modo esso ha assunto le vesti di un potente redistributore e integratore dei redditi più bassi, all'interno del quale le leve prestazionali sono state utilizzate prevalentemente in chiave assistenziale. Il che ha in parte indotto la sua crisi: la mera protezione non collegata a politiche di sviluppo delle potenzialità delle persone, converte, drammaticamente, l'intervento statale in assistenza per l'intero corso della vita. Oggi lo Stato sociale deve ridefinirsi per poter svolgere adeguatamente il proprio ruolo: deve coniugare il volto dello Stato assistenziale con quello dello Stato promozionale, che collega le prestazioni allo sviluppo delle personalità. Perciò, è urgente riportare al centro delle politiche sociali l'istruzione, ridefinendo in termini prescrittivi diritti e doveri dello Stato e diritti e doveri dei cittadini. -
Dai saperi disciplinari alle competenze. Strategie organizzative per la progettazione del curricolo
Nella scuola italiana si è sviluppato da tempo un dibattito tra i sostenitori del valore fondante delle discipline e l'approccio pedagogico delle competenze e i due punti di vista sono stati percepiti in modo antitetico. Il testo propone una possibile risposta centrata sul processo di progettazione, erogazione e controllo del servizio didattico, che vede nelle discipline la risorsa fondamentale per lo sviluppo delle competenze. Una vera e propria guida alla progettazione del curricolo che parte dalla definizione del profilo formativo d'uscita, passa attraverso l'attribuzione delle responsabilità dello sviluppo delle competenze ai docenti del consiglio di classe, la programmazione delle attività didattiche, fino alla valutazione dell'apprendimento e alla certificazione delle competenze. Il testo è diviso in tre parti: «I fondamenti epistemologici» che sono alla base delle esperienze realizzate; «Il modello di progettazione» che descrive le procedure e gli strumenti da utilizzare; le «Applicazioni» realizzate in diversi ambiti: curricolo verticale, alternanza scuola-lavoro, percorsi di apprendimento per alunni non italofoni ed educazione degli adulti. -
La casa per tutti. Modelli di gestione innovativa e sostenibile per l'adequate housing
In Italia e all'estero si stanno sviluppando nuove forme di abitare in grado di garantire il «diritto all'housing adeguato», a fronte dell'incapacità dell'housing sociale di rispondere alla domanda crescente di alloggi a un canone di locazione accessibile. Si tratta di soluzioni innovative che promuovono o facilitano iniziative di rigenerazione urbana dei quartieri in cui si situano e che coinvolgono i residenti nell'uso, gestione, proprietà degli spazi comuni e degli spazi pubblici, così come dei medesimi complessi residenziali. Il volume legge questo fenomeno adattando al settore dell'housing l'impianto teorico della «città come bene comune» e dedica particolare attenzione ai processi di auto-organizzazione e co-governo delle comunità di abitanti come fattore di democratizzazione economica e al ruolo dello Stato nel facilitare questi processi. L'analisi della letteratura e, soprattutto, di casi significativi ha fatto emergere dimensioni empiriche che rafforzano la co-governance nel settore dell'housing. La più importante di queste, lo Stato-piattaforma, richiede lo sviluppo di nuove forme di partenariato tra pubbliche amministrazioni, attori privati e attori sociali e civici: i partenariati pubblico-privato-comunità per l'innovazione sostenibile. -
Il mostro effimero. Democrazia, economia e corpi intermedi
Dopo lo slancio riformista che ha caratterizzato la fine degli anni Novanta e i primi anni del Duemila, l'attuazione del principio autonomistico, in applicazione del principio di sussidiarietà, sembra essere entrato in una nuova stagione in cui la «Repubblica delle autonomie» si trova alle prese con un contesto sociale, politico ed economico in cui si fanno sempre più pervasive prassi di disintermediazione. Tutto questo ha reso urgente un'analisi approfondita intorno allo «stato di salute» dei corpi intermedi e alle sue ricadute sulla qualità della democrazia. Il rischio che la disintermediazione reca con sé è infatti quello di una torsione plebiscitaria della democrazia stessa e di un significativo allontanamento dal modello liberale, pluralista, personalista e comunitario che la Costituzione ha tracciato. Una simile democrazia sarebbe insostenibilmente fragile: non trovando nel tessuto sociale una trama ordinativa su cui poggiare e da cui essere contenuta, essa rischierebbe di implodere o, viceversa, di farsi totalitaria. Come nella cupa predizione di Alexis de Tocqueville, prenderebbe forma una costituzione «repubblicana nella testa e ultramonarchica in tutte le altre parti», simile a un «mostro effimero». -
Teoria della responsabilità
Il concetto di responsabilità occupa una posizione centrale nelle nostre pratiche di valutazione del carattere, dell’azione, delle relazioni personali e delle interazioni sociali e istituzionali. Il libro ne illustra la funzione in diversi contesti valutativi, morali e non morali, individuali e collettivi. Lungi dal costituire un retaggio del passato, tale concetto non solo si accorda con le nostre conoscenze scientifiche del cosmo e della mente, ma è uno strumento indispensabile al vivere civile, per esseri razionali, finiti, interdipendenti e reciprocamente vulnerabili quali noi siamo.