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Annuario scienza tecnologia e società. Edizione 2023 con un approfondimento sull'energia e la transizione ecologica
Tutte le informazioni e i dati più aggiornati per comprendere meglio il rapporto tra scienza e società I cambiamenti climatici sono un'emergenza globale con manifestazioni sempre più frequenti anche in Italia. Inoltre, la recente destabilizzazione degli equilibri internazionali ha acuito il dibattito sulle fonti di approvvigionamento energetico. è noto come i combustibili fossili siano una delle principali cause del riscaldamento globale, ma è difficile rinunciare al loro impiego, almeno nel breve periodo. Com'è percepito il cambiamento climatico dagli italiani e chi sono gli interlocutori considerati più affidabili per contrastarlo? Quali sono le opinioni sulle energie rinnovabili e l'energia nucleare? Cosa farebbero gli italiani per ridurre l'inquinamento e il traffico delle città? L'Annuario Scienza Tecnologia e Società 2023 si caratterizza per la particolare attenzione riservata al tema della transizione ecologica e propone, in forma sintetica e accessibile, una raccolta aggiornata di dati nazionali e internazionali utili a tracciare le principali tendenze nel rapporto tra scienza, tecnologia e opinione pubblica in Italia. La diciannovesima edizione offre anche un'inedita comparazione con la Germania, proponendo un confronto con una delle principali realtà europee. Il testo è inoltre corredato da un inserto di infografiche a colori che sintetizzano i dati più rilevanti. -
La gestione ecosostenibile dell'impresa azionaria. Fra regole e contesto
La transizione al modello di sviluppo economico sostenibile richiede ingenti investimenti privati per ridurre le emissioni di CO2 di origine antropica. Presuppone, secondo accreditate opinioni, anche un'evoluzione nelle regole di gestione delle grandi società per azioni. Ma quali sono le basi normative della possibile, o in ipotesi doverosa, gestione ecosostenibile della grande impresa azionaria? Il volume sviluppa la tesi secondo cui il Regolamento Tassonomia (UE) 2020/852, e i suoi atti delegati, insieme con la disciplina sui bilanci di sostenibilità delle società per azioni - nella cornice dei novellati artt. 9 e 41 della Costituzione italiana - forniscano tali basi normative. Ne conseguono, per gli amministratori, oltre che obblighi di disclosure, specifici poteri e doveri di gestione riferiti alla mitigazione di alcuni rischi ambientali che la società alimenta e a cui è esposta; e alla valorizzazione delle opportunità di contrasto e di adattamento agli effetti del climate change. Il bilanciamento normativo fra l'ecosostenibilità e la libertà dell'iniziativa economica della grande impresa azionaria ha riflessi sulla condotta dovuta dai suoi amministratori verso i soci e la società; e sulle responsabilità della stessa società verso gli stakeholders e i terzi in generale. -
L'uguaglianza è una cosa seria. Come riformare pensioni e welfare
Non c’è campagna elettorale o legge di bilancio in cui non si parli di riformare le pensioni. Nonostante le tante riforme che si sono succedute negli ultimi decenni, il nostro sistema previdenziale non sembra trovare pace. Spesso perché per la politica le pensioni sono solo un terreno di caccia per chi cerca risorse (da tagliare) o voti (da blandire). Per questo il nostro sistema previdenziale soffre ancora di profonde ingiustizie dentro e tra le generazioni. Questo volume mette in fila una serie di proposte che, seguendo il filo rosso dell’equità, rappresentano un vero libro bianco per una riforma complessiva del nostro sistema previdenziale e del welfare. All’insegna di pensioni sostenibili perché giuste. E di un sistema di welfare che protegga tutti e tutte: dipendenti e autonomi, disoccupati e precari, giovani e adulti. -
Periferie competitive. Lo sviluppo dei territori nell'economia della conoscenza
Molti si attendevano che i processi di digitalizzazione dell'economia avrebbero diffuso le opportunità di crescita, riducendo la distanza tra aree centrali e periferiche. La realtà è stata molto diversa, con una accentuazione dei divari tra centri metropolitani e aree periferiche che ha creato fratture sociali e politiche sempre più difficili da rimarginare. Da un lato città attrattive e progressiste, dove accorrono i talenti e si concentra il capitale finanziario, dall'altro periferie urbane e rurali nelle quali si è perso il senso del futuro e dove sta montando un pericoloso risentimento politico. Questo libro prende in esame le dimensioni e le principali ragioni della divergenza tra centri e periferie, che costituisce una delle più insidiose forme di diseguaglianza tra quelle che segnano le economie avanzate, mettendone a rischio l'assetto democratico. Il quadro che emerge aiuta a capire la spinta ai processi di polarizzazione impressa dall'economia della conoscenza, ma anche gli elementi su cui agire per creare «periferie competitive» e ristabilire condizioni di maggiore equilibrio nella distribuzione territoriale dei fattori critici dello sviluppo. -
L'«Orlando furioso» oltre i cinquecento anni. Nuove prospettive di lettura
Capolavoro del Rinascimento italiano, divenuto presto un classico della letteratura mondiale, ancora oggi l'Orlando furioso continua a suscitare nuovi interrogativi. Il presente volume ospita i contributi degli studiosi (alcuni dei maggiori esperti del Furioso, specialisti di altre aree e giovani ricercatori) che hanno partecipato al convegno internazionale di Erlangen-Norimberga, svoltosi al termine dell'intensa stagione di studi fiorita in occasione del quinto centenario della prima edizione del poema. Il libro è diviso in due parti: la prima indaga alcune centrali questioni interpretative (come il rapporto tra finzione e realtà storica, l'ironia, il tema della saggezza o quello delle strutture genealogiche, il confronto con autori quali Luciano, Dante, Boiardo e altri, la presenza del modello teatrale, la modernità del Furioso) e propone nuove prospettive di lettura; la seconda esplora percorsi che si snodano in ambiti diversi (letterario, critico, figurativo e musicale) e in vari Paesi europei, attraversando la ricchissima storia delle «letture» (dalla ricezione letteraria, critica o ludica nel Rinascimento alla ricodifica operistica, dalla pittura sette e ottocentesca alle letture di Stendhal e dei romantici tedeschi, fino a disamine sull'ottava e sulle recitazioni orali) di questo inesauribile poema. Scritti di Albert Russell Ascoli, Francesco Brancati, Maria Cristina Cabani, Corrado Confalonieri, Irene Fantappiè, Francesco Ferretti, Ludwig Fesenmeier, Christopher Geekie, Bernhard Huss, Daniel Javitch, Francesco Lucioli, Mario Mancini, Tina Matarrese, Florian Mehltretter, Christian Rivoletti, Karlheinz Stierle, Eleonora Stoppino, Christina Strunck, Sergio Zatti. -
Azioni a voto maggiorato e azionista «leale». Dato empirico e proposte di riforma
Il volume costituisce una riflessione sull'istituto delle azioni a voto maggiorato, ovvero sulla possibilità, offerta alle società quotate italiane a partire dal 2014, di stabilire che i titoli azionari posseduti per almeno due anni attribuiscano 2 voti anziché 1. Lo scopo è quello di premiare la «lealtà» dell'azionista e in tal modo contrastare il fenomeno dello short-termism, ossia la pericolosa attitudine a perseguire un tornaconto più o meno immediato, sacrificando investimenti e prospettive di crescita di lungo periodo. Nella prima parte del volume si descrive come la realtà italiana delle imprese quotate ha recepito la novella legislativa. Nel prosieguo ci si sofferma sulla pluridecennale esperienza statunitense in materia di azioni con voto maggiorato e più in generale sulle dual-class companies, ovvero le società con titoli azionari diversificati dal punto di vista del diritto di voto. La conclusione è che appare assolutamente opportuno conservare l'istituto in parola e anzi ampliarne i margini di utilizzo, anche in considerazione del contesto concorrenziale in cui opera il mercato finanziario italiano. -
Morte e rinascita del contratto reale. Storia contrastata di un'idea da Aloys Brinz a Gustav Boehmer
Nell'antica Roma, il consenso era di norma elemento necessario ma non sufficiente per la nascita di un contratto. Il modello del contratto reale, nel quale il consenso si unisce alla consegna della cosa, entra in crisi con il razionalismo seicentesco, che spinge poderosamente verso l'autosufficienza della volontà. Solus consensus sufficit è il brocardo che perviene ai Pandettisti dall'Illuminismo, e che costoro elaborano ai fini dell'affermazione di un nuovo modello di contratto, il contratto-accordo, conforme alla nascente teoria del negozio giuridico. Nell'attuale temperie metodologica, pur in presenza di un diritto dei contratti sostanzialmente 'schiavizzato' dalla volontà e dal consenso, si può rintracciare l'idea di un diverso modello di contratto, alla base del quale si pone la necessità della traditio. Il contratto reale, per quanto oggi recessivo si rifiuta di morire, ammantandosi di immortalità. -
Storia del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, 1946-2000
Che cos'è stato effettivamente il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, quali sono state le sue origini e come si è sviluppato, chi sono le donne e gli uomini che ne hanno fatto parte, qual è stato il suo contributo alla storia socio-economica e a quella politico-istituzionale? Frutto di una ricerca pluriennale, in gran parte condotta su fonti dirette e inedite, questo libro ricostruisce la storia del CNEL, dalle origini sino al 2000. Ne evidenzia le potenzialità, l'alto profilo dei suoi componenti, la qualità di molti suoi contributi; ma anche i problemi di un organo che ha incontrato non poche difficoltà, supporti deboli e discontinui (persino dalle forze sociali), una diffusa opposizione alla sua ascesa. Eppure il CNEL ha resistito, ha lavorato più di quanto è apparso e si è mosso spesso in senso contrario alle tendenze prevalenti. Alla logica del conflitto fra le diverse componenti del sistema socio-economico, che prevaleva nelle piazze e nei palazzi del potere, ha cercato di contrapporre il dialogo e la cooperazione. L'avanzata del neoliberismo, il fascino della cosiddetta democrazia decidente, l'insistenza sulla semplificazione lo hanno condannato pubblicamente, ma non sono riusciti a cancellarlo. -
Mamma Europa. Una nuova Unione dopo crisi e scandali
«Dopo lo scandalo di Bruxelles non si potrà più dire che in Europa non succede nulla, che non vale la pena impegnarsi. Dal maggio 2019 è successo di tutto: la ferita della Brexit, la pandemia, la guerra, la corruzione. E l'Europa ha potuto fare solo una cosa: trasformarsi profondamente e finalmente tendere la mano ai propri cittadini.» Quando le promesse del progetto europeo sembravano essersi esaurite sotto la scure del crescente successo dei partiti populisti, le drammatiche crisi della pandemia e della guerra tra Russia e Ucraina e lo smottamento interno causato da un grave episodio di corruzione hanno dato, sia pure tra difficoltà e contraddizioni, una nuova centralità all'Unione Europea. Dopo anni in cui l'Unione è stata percepita come un organismo sovranazionale guidato da freddi burocrati, interessati soltanto a imporre misure di austerity per far quadrare i bilanci nazionali, quella che emerge dalle crisi è al contrario un'Europa completamente nuova, dove solidarietà, protezione sociale, sostenibilità ambientale sono i motivi dominanti. Le regole del gioco a seguito della pandemia sono cambiate: il Patto di stabilità e crescita è stato sospeso, l'Europa ha ritrovato un ruolo nel campo delle relazioni internazionali e si è cominciato a parlare di Europa della difesa e dell'energia. Elisabetta Gualmini, dal suo punto di osservazione privilegiato, vede che il sogno di un'Europa come comunità di destini, messo in pericolo negli anni dell'ubriacatura sovranista e nazionalista e dalla corruzione nell'Istituzione, non si è ancora frantumato, e che anzi l'Europa, con i suoi anticorpi, può rinascere dalle proprie ceneri: non più matrigna ma madre. -
Solo i folli cambieranno il mondo. Arte e pazzia
«Il folle fugge dal pensiero cristallizzato per vivere in un futuro diverso e apre strade che solo più tardi saranno percorse con naturalezza anche dai cosiddetti normali.» Albert Einstein diceva che «solo coloro che sono abbastanza folli da poter pensare di cambiare il mondo lo cambiano davvero». La follia non è irrazionalità, la follia può essere considerata una forma di pensiero eccentrico, capace di nuove interpretazioni, nuovi modi di vedere e nuovi modi di cogliere il mondo. In questo volume, Lamberto Maffei ci accompagna nel mondo dell'arte e del cervello. Attraverso il racconto di artisti folli, ci mostra come la creatività può salvare il mondo fornendo un punto di vista diverso, ma al tempo stesso vero e diretto. In un tempo ricco di incertezze e retto dalla pressione all'omologazione delle nuove tecnologie, l'autore ci fornisce un quadro della nostra natura umana inedito, nuovo e autentico, dove non si nascondono fragilità, bellezza e paure dell'infinito e della fine, temi esistenziali propri dell'essere persone consapevoli. -
Un frammento alla volta. Dieci lezioni dall'archeologia
Frammenti di vita quotidiana, tracce di rituali religiosi, di attività economiche e di relazioni tra persone e con l’ambiente: gli oggetti portano il segno di quanto avvenuto nel tempo in cui furono creati e delle loro funzioni all’interno della comunità. Come schegge di uno specchio ci restituiscono l’immagine di quello che siamo stati e ci aiutano a dar forma al passato. Per riannodare i fili di questi mondi lontani e poco riconoscibili è necessario un lavoro lungo anni. Oltre quaranta sono quelli che Marcella Frangipane ha trascorso sul sito di Arslantepe in Anatolia, dove sorge il palazzo pubblico più antico del mondo: un viaggio nel tempo – che risale al V millennio a.C. e oltre – e nello spazio – esteso a tutto il territorio della Mezzaluna fertile – alla scoperta delle prime civiltà umane e di quei fenomeni politici e sociali che ancora regolano le nostre vite. Dieci lezioni dall’archeologia dei tempi più antichi per capire come siamo arrivati fin qui e come potrebbe essere il nostro domani. -
Bruto. Contro il tiranno
Per i Romani, Lucio Giunio Bruto era il padre della patria per eccellenza, l’uomo cui si doveva la cacciata dell’ultimo re, Tarquinio il Superbo. La sua vita era stata avventurosa: aveva visto padre e fratello uccisi dal tiranno e aveva dovuto fingersi sciocco per sfuggire all’orgia di sangue scatenata dal re, poi aveva guidato la rivolta che avrebbe posto fine alla monarchia ed era diventato il primo console della neonata repubblica. Nei secoli successivi, venne ricordato come il fondatore della libertà romana: un’icona rispettata ma tutto sommato inerte. Eppure, le cose stavano per cambiare: quando al suo quasi omonimo Marco Giunio Bruto fu proposto di aderire alla congiura che stava maturando negli ambienti ostili a Cesare, proclamatosi nel frattempo dittatore a vita, fu proprio l’ombra del remoto antenato a rivelarsi decisiva per le scelte del futuro cesaricida. Per la seconda volta, Bruto imprimeva così alle vicende di Roma una svolta che ne avrebbe cambiato per sempre il corso. Questo libro racconta la storia in due tempi della lotta alla tirannide a Roma. -
Le vie del sapere
L’Europa nel Medioevo era un mondo aperto, varcato e attraversato da migliaia di uomini in movimento, assieme alle loro idee. Prelati e monaci percorrevano distanze anche molto lunghe da un monastero o un’abbazia all’altra per visitare comunità o impiantarne di nuove. Penitenti e pellegrini intraprendevano lunghi viaggi allo scopo di visitare i sepolcri dei martiri o le vestigia di Cristo, per non parlare di quelle forme particolari di pellegrinaggio che furono le crociate o le ben note migrazioni di popoli. Senza scordare i mercanti, che via mare e via terra, oltre alle loro merci, trasportavano idee, immagini, racconti, forme artistiche, invenzioni a loro volta acquisite ed ereditate – in Siria come in Egitto, in Africa come in Spagna e in Sicilia – dal millenario patrimonio della tradizione orientale ed ellenistico-romana. -
Le vie delle monete
Fino all’invenzione della stampa nessuno strumento ha fatto circolare informazioni, progetti, scelte religiose o notizie di cronaca con la velocità e la capacità di penetrazione delle monete. Quasi ogni passaggio della storia dell’Europa può essere raccontato, e compreso, attraverso le vicende delle monete che l’hanno accompagnata: la nascita dell’impero romano sotto Ottaviano, gli splendori del Rinascimento italiano e il siglo de oro spagnolo, la meteora napoleonica. L’itinerario si snoda attraverso i luoghi di conio di dieci monete famose – dal sesterzio, al fiorino, dallo zecchino al tallero per citarne alcune - ciascuna legata a una svolta significativa nel cammino compiuto dal Vecchio Continente, fino a giungere all’ultimo passaggio: la decisione di affidare a una moneta unica la funzione trainante nel progetto europeo. -
Occidenti e modernità. Vedere un mondo nuovo
Il Covid e l’invasione russa dell’Ucraina hanno illuminato di colpo l’evoluzione e la crisi delle società occidentali e facendo ciò, hanno reso evidente quanto le categorie con cui siamo cresciuti e abbiamo interpretato il Novecento, e, le nostre stesse vite, siano ormai logore. Andrea Graziosi riflette sulle cause e le conseguenze dei mutamenti che hanno progressivamente trasformato l’Occidente scaturito dal secondo conflitto mondiale. Fine del mondo contadino, individualizzazione, crollo delle nascite e straordinario balzo in avanti nell’attesa di vita che ha reso e rende tutte le società più vecchie e meno vitali, coagularsi di nuove istanze reazionarie, ricomposizione faticosa di collettività plurali dal punto di vista etnico e del colore, crisi dell’azione e delle forme della politica sono alcuni degli aspetti sui quali si sofferma. Su che cosa potremmo far leva per salvare, innovando, un tipo di Occidente e di Modernità che è in crisi ma era riuscito, pur con tutti i suoi difetti, ad aumentare libertà e dignità umane più di ogni altro sistema conosciuto, e il progetto europeo che ne è uno nei nuclei fondamentali? -
Clemenza
Virtù giuridica, morale e politica: il coraggio di praticarla Chi esercita o dovrebbe esercitare la clemenza: il giudice misericordioso, il politico mite, il padre indulgente, l'insegnante comprensivo? Né pietà né perdono, la clemenza è virtù «gerarchica» per eccellenza, poiché descrive la disposizione benevola del superiore verso l'inferiore, talora richiesta alla giustizia, talora dalla giustizia concessa, quando con la grazia risparmia al condannato la vita o anni di pena. Attraverso un restauro storico-concettuale, tra metafore e immagini antiche, moderne e contemporanee, riscopriamo una parola vitale e multiuso, che non si inscrive nel solo ambito del diritto, ma ha a che fare con quello dell'etica e della politica. -
Benedetto Croce. La biografia. Vol. 1: anni 1866-1918, Gli.
«Volevo scriverti già da qualche giorno per comunicarti una notizia che mi riguarda. Io mi sono risoluto a prendere moglie. Sposerò una buona e brava ragazza piemontese, che conosco già da qualche anno, della quale ho invigilato gli studi per la laurea (è laureata in lettere), e che mi aveva sempre ispirato una grandissima stima per la finezza d'animo e per la serietà di carattere». La figura di Croce ha dominato la cultura italiana per l'intera prima metà del Novecento. Autore di oltre settanta volumi, ha dato un contributo incalcolabile come organizzatore di cultura, anche attraverso le riviste e le collane editoriali. Generazioni di critici letterari, storici e filosofi sono stati influenzati dalla sua opera. Non meno ragguardevole è stata la sua attività politica: attento in gioventù al socialismo e a Marx, fu poi su posizioni neutraliste allo scoppio della Grande Guerra e infine antifascista. Questo primo volume ne ricostruisce la biografia dalla tragica perdita dei genitori nel terremoto di Casamicciola del 1883 ai viaggi, alle amicizie e agli amori, alle abitudini domestiche, alle mille discussioni e polemiche con i protagonisti della cultura del tempo, per arrestarsi al 1918: la fine della Prima guerra mondiale, uno spartiacque non solo nella vita del Paese ma anche in quella del grande studioso. -
L'architettura italiana nel Trecento
Il Trecento segna una grande svolta nell'arte del costruire in Italia, che si distingue dal resto dell'Europa dominata dagli sviluppi del tardo gotico. L'architettura italiana mostra il risveglio di una vitalità regionale, guidata dai centri preminenti: le città comunali forti della loro autonomia, la nuova stagione del regno di Napoli e le ambizioni monumentali dei sovrani angioini, l'espansione aragonese in Sicilia e in Sardegna, l'affermazione dei poteri signorili in Italia settentrionale, con le dinastie dei Visconti, degli Scaligeri, dei Carraresi e dei conti di Savoia. Si delinea così un quadro variegato e complesso, che occorre liberare da una prospettiva di anticipazione del Rinascimento, per leggere invece queste architetture come un prodotto autonomo della civiltà del Trecento italiano. Un ritorno all'ordine, alle regole della composizione, all'equilibrio tra tradizione e innovazione, alla sicurezza professionale dei maestri, si delineano come le tendenze costanti ancora immuni dal predominio dei modelli antichi. -
Rapporto sulla popolazione. Le famiglie in Italia. Forme, ostacoli, sfide
La coppia tradizionale con figli è solo una delle tipologie di un arcipelago di famiglie in grande mutamento. Negli ultimi anni sono aumentate le persone che vivono sole, le convivenze e i figli di genitori non sposati, molte più coppie che in passato decidono oggi di non vivere insieme, le unioni si formano e si sciolgono a qualunque età, le famiglie composte da partner dello stesso sesso sono infine riconosciute dalla legge. Di questi cambiamenti si parla molto, nel mondo del diritto come nei talk show. Ma quante e quali sono le famiglie in Italia? Come sono distribuite nel paese? Quali sono gli ostacoli e le sfide che hanno di fronte? Avvalendosi dei più aggiornati dati disponibili, il Rapporto offre un ritratto inedito e sorprendente del variegato mondo delle forme familiari, suggerendo l'urgenza di cambiamenti nella legislazione e nelle politiche pubbliche. -
Storia dell'industria aeronautica italiana. Dai primi velivoli a oggi
La storia dell'industria aeronautica italiana ha un inizio precoce e un andamento discontinuo. La Prima guerra mondiale fu un'occasione di sviluppo e di emancipazione dalla dipendenza estera: senza i numerosi pionieri e visionari che si lanciarono con entusiasmo in questo settore, come Gianni Caproni, l'industria aeronautica italiana non avrebbe raggiunto gli incredibili risultati che ottenne; ma senza il costante sostegno dello stato sarebbe stata una storia di breve durata. Nel periodo delle due guerre, il Gruppo Caproni crebbe fino a diventare uno dei maggiori produttori italiani; tuttavia, all'indomani della Seconda guerra mondiale fallì insieme alla maggior parte delle industrie aeronautiche. Il divieto di costruire aeromobili previsto dal Trattato di pace, la preferenza per l'importazione di aerei alleati e la negazione dell'assistenza internazionale furono i costi politici ed economici della sconfitta. Dai primi dirigibili all'entrata in guerra, dalla crisi all'indomani del conflitto fino a Finmeccanica e alla nascita di Leonardo: una storia economica, sociale e politica ancora non conclusa.